La Montevecchia MTB

Terrazzamenti nel Parco di Montevecchia e Val Curone

Un grazie a Alberto per le belle fotografie 

Note sul tracciato: 

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Tracciato bello e anche molto impegnativo perchè quando sei all'interno del Parco di Montevecchia e Val Curone e tocchi determinati punti lo si sa già in partenza che bisogna spingere sui pedali anche se si ha l'ausilio di una @-mtb. Riproposta dopo che nello scorso mese di gennaio ho dovuto rinunciare per la rottura del cambio della mia @-mtb eccomi in compagnia di amici per ricominciare da zero a seguirne il tracciato. Come potrete poi leggere all'interno della parte sulle segnalazioni ci sono anche dei brevi tratti di portage che si suddividono però in diversi tipi. Se il primo è dovuto a gradini ed il secondo è un guado sono perciò completamente differenti sia dal punto di vista della fatica che dell'approccio. La cosa più bella, però, di tutto questo è che nonostante questi brevi intermezzi l'itinerario è un continuo saliscendi dove non mancano le pendenze anche in doppia cifra che non fanno altro che aumentare le difficoltà ma che regalano anche dei paesaggi favolosi in questo iniziale mese di marzo. Non fatevi quindi prendere dall'eventuale sconforto per i portage perchè oltre ad essere brevi permettono di seguire sentieri che tagliano di molto il percorso facendolo rimanere all'interno della gamma dei 30 km. Per il resto, escluso qualche breve  tratto, fondi del terreno nella norma e finalmente il primo caldo stagionale che abbiamo iniziato a sentire non appena passata la prima ora. 

09/03/2025

La Montevecchia MTB 

Distance km

Meters of Elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

33,3

858

859

3:16

2:22


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N.

Descrizione

01

Sentiero nel bosco da via Promessi Sposi a periferia di Pagnano 200m pendenza al 13,2%.

02

Sentiero 11 - Dal  Punt de l'Asen  fino al bivio con via Belsedere pendenza max in alcuni punti al 16%.   

03

Sentiero Cascina Bagaggera-Spiazzo pendenza max 12%.

04

Salita su Sentiero all'interno della Valle del Curone con pendenza oltre il 17% su una lunghezza di 450m.

05

Sentiero in salita che passa nel mezzo delle Piramidi di Montevecchia 350m con pendenza al 21%. 

06

Cereda, salita su via Frigola, pendenza iniziale 18%. 

07

Salita su via San Pietro, asfalto, per raggiungere Monastero Bernaga Inferiore pendenza max 12%.

08

Risalita in direzione di Lissolo, pendenza max 14,7%.

09

 Strada Panoramica  salita fino all'arrivo alla sbarra d'uscita su via Alta collina, pendenza max al 10%.  

10

Salita al Casarigo, da piazzetta Madremolo, 250m pendenza 17%. 


 


Tratti a spinta 


Dal  Punt de l'Asen  inizio salita su gradini spinta di 50m in salita


Periferia di Spiazzo, discesa nel bosco ripida -20% di pendenza e attraversamento della roggia con portage. 


 

🔆🔆🔆🔆🔆

Punto di ritrovo e luogo di partenza è il parcheggio della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone (2008) dove con un puntuale colpo di pedale alle 8:59 ci si mette in marcia. Uscendo dal parcheggio, tenendoci a destra, andiamo ad utilizzare il sottopasso ferroviario che ci conduce sull'opposta strada di via L. Maggioni dove girando a sinistra proseguiamo oltre il cavalcavia e il sottopasso della  SP54   per portarci sul tratto della Strada Ciclo-Pedonale Pagnano-Stazione  dove raggiungiamo la rotonda su via della Molgora. Prendiamo la prima uscita per imboccare via Promessi Sposi e percorrendone poco meno di 200m deviamo a sinistra sul bel sentiero che entra all'interno del bosco e risaliamo, con una pendenza che raggiunge il 13,2%, verso la prima periferia di Pagnano. Percorrendo, poi, il brevissimo tratto asfaltato di via A. Lamarmora ci portiamo a fianco dell'innesto di un'altro sentiero, che parte alla nostra sinistra, e girando proseguiamo, ancora con un breve tratto in salita, fino a raggiungere l'asfaltata stradina che ci porta accanto al Camposanto. Raggiunto un bivio e girando a destra percorriamo solamente 50 m di via San Giorgio per deviare poi a sinistra sull'acciottolata stradina di via delle Rimembranze che, in rettilineo ed in leggera salita, ci porta in piazza San Carlo e nel centro storico della cittadina. Con la curva a sinistra passiamo accanto alla Chiesa di San Giorgio Martire (Sec. X) e lasciandola poi alle nostre spalle ci infiliamo nella stretta stradina che in discesa arriva al bivio con via San Remigio dove giriamo a destra. Tra le strette viuzze del centro cittadino arriviamo prima su via Lunga e poi con una deviazione a destra su via Bellavista che in leggera salita ci porta accanto alle strutture del campo sportivo. Aggirandolo, per un breve tratto, raggiungiamo il bivio con la più ampia strada di via A. Moro e girando a sinistra andiamo a percorrerne la parte in discesa che raggiunge il bivio con via Lunga. Curva a sinistra per rientrare tra le case del paese e superato un parcheggio, alla nostra destra, percorriamo la stradina che in questo punto si restringe per raggiungere l'ingresso di un'altra stradina, in discesa, che parte oltre una barriera in ferro bianca. Girando ne percorriamo l'asfalto e successivamente il sentiero che va prima ad attraversare i campi per poi arrivare sul piccolo ponticello che ci permette di superare lo scorrere delle acque del torrente Molgora. Subito dopo imbocchiamo il sottopasso della linea ferroviaria e uscendone dalla parte opposta entriamo su un tratturo e poi su una sterrata che ci porta tra le case di Pianezzo.

Raggiunto l'incrocio, con cautela, giriamo a sinistra per superare la piccola Chiesetta di San Michele (Sec. XVI) e proseguiamo diritto su via Bagaggera fino ad un trivio. Mantenendoci a sinistra andiamo a percorrere la sterrata che si infila all'interno del bosco inserendoci sul Sentiero 7  nel territorio del Parco di Montevecchia e Val Curone. Raggiunto un bivio ci teniamo a destra ed affrontata la parte tecnica della pista, su un fondo non propriamente piatto, entriamo, poco dopo, sul Sentiero iniziando a percorrere un tratto del  Sentiero dei Guadi  che corre accanto alle sponde del torrente Curone. Circa 350m dopo arriviamo a ridosso di un incrocio di viottoli e deviando a destra attraversiamo il  Punt de l'Asen  che ci permette di superare il torrente ed immetterci poi sul Sentiero 11 . Prima parte su un bel fondo sterrato ma arrivati a ridosso degli alberi iniziano i gradini (creati con tronchi d'albero per mantenere fermo il fondo del terreno) in cui nella prima parte si riesce, comunque a rimanere in sella ma nella parte terminale un breve portage é quasi obbligatorio. Le difficoltà maggiori non sono però queste perchè si risale ancora e tratti con ottimi passaggi si sommano ad altri in cui il fondo del terreno è pietroso o con rocce sporgenti per cui la fatica, anche con l'ausilio delle @-mtb, si sente ed in alcuni punti, prima di arrivare al bivio con via Belsedere, si raggiungono pendenze del 16%. Ritrovato l'asfalto giriamo a destra e con una leggerissima salita ci portiamo al bivio dove a destra imbocchiamo via Val Fredda iniziando un bel tratto in discesa. Si parte su un fondo asfaltato per poi passare su cemento ed infine sterrato per raggiungere e superare Cascina Gaidana e proseguire, poi, in direzione di Cascina Valfredda. Superato il tratto acciottolato ed aggirata la struttura della casa entriamo sull'ampia sterrata che sempre in discesa ci conduce nella parte bassa della Valfredda dove, prima di arrivare al bivio con via Bagaggera, andiamo a superare un'altro ponte che attraversa il torrente Curone. Procedendo a destra, in località Fornace Inferiore, andiamo a seguire l'asfaltata che 350m dopo raggiunge la grande struttura di Cascina Bagaggera dove deviamo a sinistra per entrare all'interno di un'altro tratto off-road sul Sentiero 8 . Seguendo la prima parte sterrata ci portiamo poi su tratturo e raggiunta l'entrata del bosco ci infiliamo, a destra, nel sentiero che inizialmente parte in discesa. Poco più avanti superato un piccolo passaggio tecnico su uno stretto single track, che passa accanto al fosso della roggia, entriamo sull'ampia sterrata che parte in salita con una pendenza che supera di poco il 12%. Un tratto semi pianeggiante ci prepara poi alla seconda parte della salita dove però le pendenze scendono all'11% fino ad arrivare alla parte semi pianeggiante che arriva sull'asfaltata via Spiazzo. Attraversandola ci riportiamo nuovamente all'ombra degli alberi e procediamo su un sentiero quasi scomparso tra il foliage per raggiungere un bivio quasi invisibile, ma che i navigatori GPS segnalano.

Prendendo quindi a sinistra iniziamo un tratto in discesa, molto tecnico per le pendenze che raggiungono il -20%, fino all'uscita dal bosco. Qui, come già segnalato, c'è il secondo tratto di portage che non possiamo evitare perchè ci permette di attraversare l'alveo di un piccolo corso d'acqua e passare sulla sponda opposta. Usciti dal bosco ci troviamo su un single track che procede nel mezzo di grandi pratoni e poco dopo troviamo un bivio di strade erbose dove girando a sinistra ci immettiamo su un tratto del Sentiero 2 . Inizia un'altra fase di salita che procede, anche qui, su brevi tratti gradinati, ma dove si riesce comunque a rimanere il sella fino all'arrivo in località Cà Bianca. Il fondo, dopo aver superato il grande cascinale, migliora di molto e su una più ampia sterrata ci portiamo alla prima periferia della piccola frazione Monte. dove al bivio giriamo a destra. La strada asfaltata procede adesso in discesa e con alcune curve e un tratto di rettilineo ci portiamo a ridosso del tornante dove lasciamo la strada pavimentata per entrare nuovamente sul bellissimo sentiero che passa non distante dalle case della piccola frazione Sara. In falsopiano si raggiunge poi l'incrocio di sentieri e procedendo diritto andiamo a seguire il bel single track, a tratti anche tecnico, che rimane nella prima parte all'esterno del bosco. Quando vi entriamo si iniziano 400m di ascesa, pendenza in un breve tratto al 20%, che risalendo la collina ci conduce al bivio del Camposanto. Ultimi metri su un fondo acciottolato che raggiunge l'ampio parcheggio e l'asfalto di via Longaina che più avanti ci porta a fianco della Chiesa di Sant'Ambrogio al Monte (1939). Attraversando l'incrocio imbocchiamo l'asfaltata strada che a curve ci avvicina alla periferia della frazione Spiazzo dove  però deviamo prima a destra per procedere in discesa sulla stradina di via Malnido. La seguiamo percorrendone le belle curve che ci accompagnano nella parte bassa della valletta e superata Cascina Malnido arriviamo poi ad un bivio. Prendendo a destra ci riportiamo su un tratto del Sentiero ed entrando all'interno della Valle del torrente Curone iniziamo a seguire questo bellissima pista che, all'interno del bosco va prima ad affiancare le sponde del fiumiciattolo e successivamente raggiunge un bivio. Qui per forza di cose dobbiamo lasciare questo spazio in quanto, la parte che prosegue diritta davanti, a noi è segnalata come off-limits per le MTB ed è percorribile solo a piedi (vedi pagina di sentieri che sono interdetti al transito delle biciclette). Inizia a questo punto la salita che per i primi 250m, superato il tornante, esprime una pendenza intorno all'8% ma che, subito dopo la curva a sinistra, diventa di colpo più impegnativa e rimane sempre oltre il 17% fino a quando non raggiungiamo il bivio con la cementata via Curone.

La curva a destra ci permette, adesso, di viaggiare in discesa e ben presto ci portiamo a fianco di Cascina Scarpada e successivamente a ridosso di Cascina Costa dove a sinistra imbocchiamo il Sentiero 2 , che procede, nella prima parte, sullo stesso tracciato del  Sentiero del tratto Oscuro . Dopo la curva inizia una fase di saliscendi, sempre su bellissimi fondi sterrati, che ci portano prima ad attraversare il cortile di Cascina Galbusera Nera e più avanti tra i vitigni Cascina Galbusera Bianca dove alla nostra sinistra troviamo la piccola Chiesetta di San Francesco (1841). Raggiunto il bivio giriamo a sinistra per iniziare il bello ed impegnativo strappo che per i prossimi 200 m risale la collina seguendo un tratto del Sentiero 11  fino al bivio successivo. La curva a sinistra ci mette sull'ampia sterrata che parte in modo pianeggiante ed in costa dove, imboccato il Sentiero 7 , rimaniamo al di sotto del più conosciuto  Sentiero dei Cipressi  fino a raggiungere un bivio. Deviando a destra inizia una fase abbastanza impegnativa dove l'ascesa su sentiero che passa proprio nel mezzo delle Piramidi di Montevecchia raggiunge la pendenza massima del 21% su una breve lunghezza di 350m. Arrivati, finalmente, sulla parte più alta inizia lo scollinamento su un'altra bellissima sterrata che passa poi accanto ai tanti recinti in legno dell'Oasi la Valletta e raggiunge quindi il piccolo borgo di Cereda. Percorriamo la stretta stradina che passa accanto alla piccola Chiesa di San Rocco (1600) e ci portiamo al bivio con via Bongiaga. Girando a sinistra andiamo a seguire la discesa che in breve tempo ci porta al bivio con via Frigola dove, a sinistra, inizia un breve strappetto di 150m con pendenza intorno al 18%. Stabilizzata l'ascesa si prosegue però ancora in salita con la seconda parte in cui le pendenze scendono all'11% fino ad arrivare all'incrocio. Prendiamo a destra su via San Pietro ed ora inizia la parte che ci conduce, pendenze intorno al 12%, fino al Monastero delle Monache Romite Ambrosiane in località Bernaga Inferiore per proseguire poi in una breve discesa sulla  SP53  che con ben altre pendenze (14,7%) ci portano a seguire la strada della famosa salita verso Lissolo. A fianco del ristorante prendiamo a sinistra e proseguiamo, adesso, in discesa fino al bivio successivo dove deviando ancora a sinistra andiamo a percorrere l'ampia strada di via Montevecchia che con alcune curve ed un tornante ci conduce, oltre la sbarra, sul Sentiero 10 . Sempre in discesa, per circa 600m, su uno sterrato e su un rettilineo lunghissimo percorriamo la  Strada Panoramica  che prosegue poi in salita con un primo strappetto per poi progredire con pendenze oltre il 10% fino ad arrivare a superare la sbarra successiva. Il piazzale asfaltato lo si supera in falsopiano per poi iniziare la parte asfaltata che attraversa la piccola frazione di Spiazzolo e successivamente quella di Piazza Ghisalba dove troviamo la Chiesetta di San Bernardo (Sec. XVI). Via Alta Collina prosegue ancora in saliscendi e tra i bellissimi paesaggi che incontriamo quello sicuramente più significativo è sicuramente la vista, davanti a noi, del Santuario della Beata Vergine del Carmelo (Sec. XIII) che dall'alto della collina domina tutte le vallate. 

Superato anche il centro di Montevecchia imbocchiamo a sinistra via Belvedere e dopo aver passato il Camposanto ci portiamo, in men che non si dica, al bivio della  SP68  accanto alla Chiesa di San Giovanni Battista Martire (1925). Curvando a destra procediamo, ancora in discesa, sul tratto di provinciale che ci porta a fianco della prima traversa, a destra, dove giriamo per proseguire ancora con un'inclinazione discendente tra le belle case della frazione Palazzetto. Dopo una prima parte su sede stradale abbastanza larga quando iniziano lo curve la strada si restringe e tenendo presente che è comunque una strada a doppio senso di circolazione il miglior modo per percorrerla è quello di rimanere sempre sulla propria corsia di marcia. Raggiunta piazzetta Madremolo, dove alla nostra destra, in alto sulla casa, troviamo la bellissima immagine in terracotta policroma della Madonna adorante il Bambino giriamo per proseguire sull'ultima vera asperità della giornata con la salita al Casarigo dove nei 250m che seguono le pendenze non scendono mai sotto il 17,5%. Raggiunto un bivio ci teniamo a sinistra ed entriamo sulla sterrata che prosegue quasi in falsopiano fino a raggiungere lo spazio di Cascina Casarigo da dove, poco dopo, inizia la discesa su un tratto cementato ed in seguito su asfalto che attraversando l'ultima vigna ci conduce al piccolo borgo di Ostizza. Passando davanti alla piccola Chiesetta di San Giuseppe (Sec. XVI) ci inseriamo poi a destra percorrendo il sottoportico che entra all'interno del cortile della Cascina e deviando a sinistra andiamo ad oltrepassare il cancello. Imboccando il rettilineo, off-road, che attraversa i campi arriviamo ad incrociare la  SP54  ed attraversandola, con cautela, andiamo a seguire l'asfaltata J.F. Kennedy che dopo un lungo rettilineo ci conduce al bivio con via per le Orane. Girando a sinistra percorriamo quest'altra stradina secondaria che seguiamo a destra anche dopo il bivio dove inizia una leggera salita che ci porta al tornante. In questo punto la lasciamo per entrare all'interno del bosco seguendo il Sentiero che in salita, su un tratto davvero molto bello e guidabile, ci porta fino in località Fontanella. Andando ad attraversare alcuni sterrati superiamo le  serre per raggiungere così l'asfaltata stradina di via San Dionigi passando a fianco di Cascina Moscoro. Svoltando a sinistra andiamo a percorrerne il semi rettilineo che ci conduce poi ad un bivio dove proseguendo a destra andiamo a percorrere le ultime curve prima di arrivare alla piccola rotonda dove, alla prima uscita ci portiamo su via A. Stoppani per raggiungere il nostro punto di partenza iniziale.

Pier

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