Colverde e Parco Spina Verde

 


16/03/2023 - Colverde e Parco Spina Verde
Distance: 44 km - 1.126  m Ascent - 
1.086 m Descent



Un'altro giovedì in sella per percorrere un nuovo tracciato in provincia di Como. Sempre alla ricerca di nuovi sentieri mi sono divertito con gli amici, Gianfranco, Dino, Marco, Luigi, Massimo e Gigi su un continuo saliscendi che presenta anche alcune difficoltà ed un piccolo tratto portage per aggirare la chiusura della strada dovuta ad una proprietà privata. Il percorso che si snoda tra le belle colline di Montano e il nuovo comune di Colverde, istituito il 4 febbraio 2014 dalla fusione dei comuni di Drezzo, Gironico e Parè, passa anche nel Parco delle Sorgenti del Lura e prima della sua conclusione anche all'interno del Parco Regionale della Spina Verde. Con una giornata soleggiata e il freddo oramai come ricordo abbiamo concluso questo nuovo itinerario avendo così la possibilità di godere dei bellissimi momenti in cui anche il panorama vuole la sua parte. Fondi dei terreni perfetti per passaggi che, in altre condizioni, sarebbero a spinta ma nella somma delle difficoltà sono davvero pochi.

Nel computo delle difficoltà è innegabile che con un tracciato che supera i 1000 m di ascesa qualche passaggio imprevisto c'è. Ne ho contati due: il primo, dietro il nuovo Ospedale Sant'Anna appena superato il ponticello, abbastanza pericolante che consiglio di attraversare con un brevissimo portage, subito dopo la curva del sentiero, a destra, dove il fondo non è perfetto e se non si è abbastanza pronti con i cambi e con qualche bel colpo di pedale si rischia di spingere. Il secondo: tra il km 15 e 16 dove la salita sui tornantini, all'interno del bosco, è abbastanza tosta ma se riuscite a superare le radici, che formano alcuni bassi gradini, siete arrivati quasi alla cima della collinetta che porta poi, in discesa, alla periferia di Lurate.

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Condizioni
Meteo


Sole

Sole

Si parte dal piazzale San Gottardo, a Como, davanti alla Stazione di Como San Giovanni, con circa 30/35 min di ritardo che è il tempo accumulato, dal convoglio Trenord, che ho utilizzato questa mattina per raggiungere il punto di partenza iniziale. Ultimamente, la linea  S11  risente parecchio di questi problemi e quindi non mi stupisco più di tanto anche perchè ho, poi, tutta la giornata a disposizione per rimanere in sella alla mia mtb rilassandomi tra panorami, stradine e sterrate che fanno parte degli itinerari che disegno in questa parte di territorio. Però, ogni tanto, mi immagino nei panni di chi fa il pendolare e utilizza questo mezzo per raggiungere il posto di lavoro..... non aggiungo altro...  Ritorno a bomba sul tracciato, dopo queste divagazioni, che mi è piaciuto molto, ci sono dei punti in cui non ero mai passato in precedenza e devo dire che da queste parti la maggior parte dell'off-road è praticabilissimo dove si trovano ancora gran bei tratti sterrati con difficoltà varie e quindi adatti a tutti coloro che, come me, vogliono rimanere lontani dal traffico per molto tempo. 


La giornata è bellissima il sole è caldo e si può partire dal piazzale San Gottardo a Como per prendere a destra la strada in leggera discesa raggiungendo la traversa, a destra, di via Regina Teodolinda. Andando a percorrere questo lungo rettilineo in falsopiano superiamo la Basilica di Sant'Abbondio (V Sec) e raggiunto il bivio tenendoci a destra iniziamo una leggera e breve salita che ci conduce accanto al perimetro del Cimitero Monumentale che superiamo su un'altro lungo rettifilo. Con una breve discesa arriviamo nella piazza e sulla  SP342  dove tenendoci a destra passiamo accanto alla Chiesa di San Rocco (dove, all'esterno del sagrato, si trova la bella fotografia di Don Roberto Malgesini, ucciso proprio in quel punto il 15 Settembre 2020). Tenendoci a destra iniziamo la salita seguendo via T. Rimoldi andando, poco dopo, a superare il sottopasso ferroviario. Pendenza al 12% che prosegue per circa 600 m fino all'arrivo a fianco della Basilica di San Carpoforo (IV Sec) dove iniziamo la discesa che ci riporta sulla provinciale. Tenendoci a destra superiamo il Vecchio Ospedale Sant'Anna ed alla prima traversa, a destra, deviamo per imboccare via M. Colonna. Stradina a senso unico che va a superare la Chiesa di Santa Brigida nel quartiere Camerlata.  



Ritorniamo sulla  SS342  e andando a percorrerne circa 450 m raggiungiamo il secondo semaforo. Curva a destra su via Giustizia e Libertà per iniziare a seguire queste stradine secondarie che sempre in leggera salita passano tra le case del quartiere Rebbio. Percorriamo a sinistra via Claudiano Claudio e poi ancora a destra un breve tratto di via P. Gasparotto per deviare a sinistra e passare a fianco del cortile della cascina ristrutturata uscendo poi dalla parte opposta dove si trova la sbarra. Proseguiamo a sinistra, in discesa, su via Salvadonica e alla traversa di via Monte Caprino deviamo a destra per iniziare un'altra salita su questa stretta stradina che fa anche da linea di confine con il Parco Regionale della Spina Verde che inizia proprio alla nostra destra. Proseguendo sulla stradina deviamo a sinistra quando troviamo un tratto di strada sterrata su via Ronchetto ed iniziamo il primo tratto off-road andando ad attraversare, su un single track, anche un piccolo boschetto. Lasciamo le case del quartiere Breccia e  ci dirigiamo in direzione di Prestino seguendo un'altra stradina secondaria di via Isonzo. 


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Arrivati al bivio della  SP17  ci teniamo a destra e raggiunta la grande rotonda prendiamo la terza uscita per procedere sulle stradine laterali arrivando al bivio di via Santa Maria Nullate a San Fermo della Battaglia. Strada in discesa che passa accanto alla Chiesa di Santa Maria Nullate  e prosegue poi a sinistra, sempre in discesa, su via Mornago che a curve ci conduce nella Valle del Seveso. A sinistra entriamo sulla bella sterrata che corre accanto alle sponde del fiume e raggiunge poi un ponticello in legno che lo attraversa per deviare poi a destra con una bello strappo, ma breve, che raggiunge la rotonda accanto al Nuovo Ospedale Sant'Anna. Imbocchiamo la rotonda e procedendo a destra ci portiamo su via Ravona ed in salita arriviamo all'altezza della curva dove lasciamo la strada asfaltata per portarci sulla bella sterrata e sul sentiero che scende nell'altra valletta. Diciamo che dopo aver percorso il primo tratto in discesa il sentiero poi sparisce e rimanendo a ridosso degli alberi raggiungiamo il ponticello in legno, piuttosto malconcio, che si supera solamente con un brevissimo portage.

Risaliti in sella ci teniamo a sinistra e seguendo il sentiero, accanto alla recinzione, arriviamo alla curva a gomito ed iniziamo la salita. Primo tratto, come già descritto nel paragrafo dei consigli, abbastanza duro e oltre all'aiuto del motore delle nostre e-mtb bisogna lavorare subito sul cambio e cercare di pedalare con il rampichino per superare alcuni tratti ostici dove sassi nascosti dal foliage possono farti mettere il piede a terra. Sono solamente, però, 250 m di salita con la pendenza al 15% dove si raggiunge il bivio con la sterrata e la radura. Inizia poi un tratto in discesa, brevissimo, che raggiunge le case del piccolo borgo di Trivino dove la stradina poco dopo ritorna asfaltata. Rimanendo sempre sulla strada principale affrontiamo la curva a sinistra e seguendo poi il rettilineo ci portiamo alla prima periferia di Montano dove arriviamo al trivio. Prendendo a sinistra via Lucinasco che con una breve salita ci conduce all'innesto della stradina, a fondo sterrato, che parte nel mezzo della grande siepe e la recinzione della casa. Superiamo una cascina e iniziamo una serie di curve su strada sterrata che raggiungono poi l'uscita dal bosco e ritrovano l'asfalto sul breve tratto di una traversa di via Roma.

Al bivio giriamo a destra e alla prima traversa a sinistra per procedere sul rettilineo e successivamente, dopo il parcheggio, sul tratto sterrato di via La Cà che ci conduce a superare il Fosso Lusert per poi attraversare un piccolo boschetto prima di arrivare ad incrociare via San Giovanni Bosco all'interno delle case di Montano. La attraversiamo e ci dirigiamo nel centro del paesino passando accanto alla Chiesa di Sant'Andrea quando a sinistra imbocchiamo via Giacomo Matteotti. Curva a sinistra per proseguire su via Leonardo da Vinci dove raggiunte le due rotonde ci teniamo a destra per seguire un brevissimo tratto, 200 m, di  SP17  dove deviamo a sinistra quando troviamo la stradina di via Vitello che il cartello indica come strada senza uscita. Poco dopo effettivamente l'asfalto termina ed entrati nel PLIS Sorgenti torrente Lura andiamo ad imboccare la bellissima sterrata che, all'interno del bosco e sempre in leggera salita, raggiunge il piccolo borgo di Gironico al Monte. Una bella parte, di questa splendida sterrata, passa accanto al muro di cinta del Parco di Villa Raimondi iniziando con una torretta all'angolo della tenuta. Raggiunto il piccolo borgo superiamo il ristorante e ci infiliamo in una sterrata all'inizio con fondo sassoso che però più avanti migliora.

Raggiunto un bivio di sentieri ci teniamo a destra e seguiamo la sterrata che corre non distante dall'asfaltata alla nostra destra. Rimanendo sempre all'interno del bosco ci portiamo al bivio successivo e questa volta deviamo a sinistra. La salita non è agevole, radici sui tornantini che seguono un tratto forse pedonale che ci impegna non poco per raggiungere un'altro bivio con la sterrata. Sono solo 100 m che percorriamo in sella ma facendo una fatica enorme per superare quei gradini naturali. Uscendo dal bosco termina anche il single track e con una buona discesa su tratturo andiamo ad attraversare il pratone prima di raggiungere la fattoria. Il tratto di strada bianca che ne segue ci conduce in rettilineo al bivio di via Raimondi. Girando a destra ne percorriamo circa 100 m per deviare poi a sinistra sulla stradina che ci immette tra le case di Pian Meraccio. Lasciamo le case di questa bella zona residenziale per iniziare la discesa su questa stretta stradina e raggiungiamo l'ingresso della sterrata che parte alla nostra destra. Rientriamo nel Parco iniziando poco dopo un'altro bel tratto in salita all'interno del bosco dove il fondo quasi perfetto del single track risale la collina seguendo in senso opposto il  Sentiero DH Giù dal Castello .
   
Con 450 m al 12% usciamo dal bosco in località Castello e raggiunto il bivio di via Marco Polo giriamo a destra per raggiungere il bivio dove prendiamo a sinistra la stradina che in leggera discesa arriva all'altro bivio con via V. Emanuele. Anche qui curva a destra per portarci all'ennesimo bivio dove tenendoci a sinistra prendiamo la stradina che parte in discesa. Un rettilineo in falsopiano ci conduce all'ingresso, sulla Strada Variola, nel territorio comunale di Olgiate Comasco dove, dopo la curva, la strada inizia a salire in modo leggero per 250 m con pendenze al 10% fino all'arrivo a fianco della traversa di via G. Carducci dove giriamo a destra. Il rettilineo che prosegue in piano raggiunge, 300 m dopo, la località Baragiola dove, deviando a sinistra, percorriamo un breve rettilineo prima di deviare a destra sulla cementata stradina che parte in leggera salita. Inizia poi un tratto in discesa sulla bella sterrata che raggiunge un bivio dove deviando a sinistra andiamo ad attraversare la roggia su un ponticello. Inizia subito dopo un'altra salita, ancora su sentiero, con alcuni passaggi stretti fra gli alberi che ci portano sul pianoro che raggiunge la periferia di Olgiate Comasco.

Ritrovato l'asfalto della stradina di via San Francesco andiamo a percorrerla a sinistra e ci portiamo al bivio con via Luraschi dove invece giriamo a destra. Arrivati all'altezza del bivio giriamo a destra per procedere su via Monte Generoso e raggiunto il bivio successivo giriamo ancora a destra. Andiamo a seguire questa stradina in leggerissima salita e proseguiamo adesso in discesa sul lunghissimo rettilineo, di via Martiri della Liberta, che ci fa lasciare le case del paese per portarci al bivio di via Indipendenza. Con una curva a destra si prosegue in discesa, su questa serie di strade secondarie, per arrivare alla traversa a sinistra di via delle Vallette che su un fondo sterrato passa accanto alle villette della bella zona residenziale prima di arrivare al bivio delle sterrate. Girando a destra ci impegniamo in una leggerissima salita che raggiunge l'incrocio con altri sentieri e poco dopo iniziamo la discesa che ci fa arrivare al bivio dell'altra stradina dove giriamo a sinistra.  Il tratto che prosegue a sinistra è un breve mangiaebevi e raggiunge e supera la piccola località Cantalupo prima di iniziare la discesa che raggiunge il bivio con la  SP17 .

Giriamo a destra e procediamo fino alla rotonda dove presa la terza uscita ci dirigiamo verso le case della frazione Bernaschina entrando nel territorio comunale di Colverde. Attraversiamo l'incrocio e imbocchiamo la stradina di via Borgo Antico e procediamo in direzione di Camnago-Boscone che attraversiamo per iniziare poi un'altro bellissimo tratto off-road in discesa e nel mezzo del bosco che raggiunge poi la località Filatoio. Arrivati al bivio della  SP45  giriamo a destra e ci dirigiamo verso la rotonda dove girando a destra iniziamo la salita  sulla  SP18  che seguiamo per 450 m.  Raggiunto il bivio della località Molinello la lasciamo per girare a destra su questa stradina che parte in leggera discesa e superata la cava, a sinistra, inizia una buona salita che raggiunge il tornantino di via Bottia dove giriamo a sinistra. La stradina prosegue con una salita con pendenze che arrivano nella parte più impegnativa al 14% e raggiunge l'ingresso della sterrata che parte a sinistra dopo la curva entrando all'interno del boschetto. Un tratto anche qui in saliscendi per arrivare con uno strappetto, dopo circa 750 m, al bivio della  SP18  dove giriamo a destra entrando alla prima periferia di Parè. Raggiungiamo in leggera salita la grande rotonda sulla  SP17  e imboccando la terza uscita ci dirigiamo sulla stradina di via Cavour. La lasciamo alla prima traversa a sinistra dove ci portiamo su via delle Corti e al bivio successivo giriamo a destra su via Roma da dove raggiungiamo piazza della Chiesa accanto alla Chiesa di San Giovanni Battista.


Alla nostra sinistra imbocchiamo la stretta stradina di via alla Valle, all'interno del Parco Regionale della Spina Verde, arrivando alla traversa di via XXV Aprile dove giriamo a destra. Inizia a questo punto la salita, 1200 m con punte di pendenza che arrivano al 17%, che raggiungono il punto più a sud della Confederazione Elvetica dove passiamo accanto alla rete che divide i sue stati. Procediamo con l'ultimo tratto sterrato fino ad arrivare al bivio del  Sentiero Confinale  che lasciamo però subito per deviare a destra ed iniziare la discesa  sul bellissimo  Sentiero Naturalistico di Parè . Con sobbalzi continui sulle traverse in legno che mantengono integro il fondo della sterrata in men che non si dica arriviamo nuovamente in paese passando accanto al Camposanto. Seguendo il tratto ciclo-pedonale che parte a sinistra evitiamo la rotonda e con prudenza attraversiamo la  SP17  sulle strisce pedonali ed andiamo ad imboccare la strettissima stradina sterrata che procede tra le case ed il boschetto. Inizia poco dopo la salita, all'inizio sterrata  che rimanendo nel bosco ci conduce al bellissimo tratto in discesa che aggira il Monte Cucco arrivando al bivio dell'asfaltata via Salvadonica. Superiamo in discesa le case della frazione Pomirolo e arrivati al bivio G. Carducci giriamo a sinistra rimanendo sul tratto ciclo-pedonale fino al bivio con la  SP19 .

Girando a sinistra ne andiamo a percorrere solamente 180 m per deviare a sinistra sulla bellissima sterrata che inizia attraversando i campi. Entriamo successivamente all'interno del bosco e con un tratto mangiaebevi arriviamo in località Olcellera e proseguiamo su asfalto seguendo la bellissima stradina. Prendiamo poi a sinistra la nuova stradina che ci consente di procedere, in discesa, verso la rotonda di via G. Parini alla prima periferia di San Fermo della Battaglia. Curviamo a destra e ci dirigiamo verso l'altra rotonda dove alla terza uscita imbocchiamo via Cantone che sempre in discesa entra nella Valle del Seveso. Raggiunto un primo bivio ci teniamo a sinistra e al successivo invece a destra dove inizia la sterrata e poco dopo siamo costretti a scendere su gradini (ma si può fare anche in sella) per arrivare ad attraversare il piccolo ponticello sul fiume Seveso. La risalita, dalla sponda opposta, avviene su strada acciottolata e raggiunto il bivio di via Figino giriamo a sinistra per poi deviare a sinistra su via Somaini. Davanti alla Biblioteca Comunale giriamo a sinistra per infilarci nella sterrata che la aggira e con la strada che inizia subito a salire leggermente arriviamo al bivio di via C. Riboni. Con una curva a destra andiamo a percorrere la stretta stradina che procede tra le case di una zona residenziale ed inizia a salire in modo più deciso quando arriviamo sul prolungamento di via Stoppa.

Raggiunto il bivio con via Montelatici giriamo a sinistra ed iniziamo la discesa che raggiunge la rotonda sulla  SP17 . Mantenendoci a sinistra ne andiamo a percorrere solamente 300 m per deviare a destra sulla stradina in salita di via E. Bignani. Qualche curva per arrivare alla traversa, a destra, di via Giasca dove si continua ancora a salire fino a raggiungere il bivio di via delle Busacce. La strada è stretta, ci sono le curve, alcune anche cieche, per cui fare molta attenzione tenendosi a destra perchè le auto possono arrivare anche in senso opposto al nostro. Inizia poi la fase di discesa e qui è opportuno mantenere le mani sul freno perchè alcune sono curve secche e possono portare all'esterno. Arrivati alla rotonda sulla  SP17  la attraversiamo per prendere la seconda uscita ed imboccare quindi la bella stradina di via G. Garibaldi che ci fa arrivare al bivio. Prendendo a sinistra via XXVII Maggio iniziamo la discesa e andiamo a percorrere in discesa le curve e i tornanti che con pendenze anche al - 16%, ma con bellissimi scorci sul lago, ci fanno presto arrivare al bivio di via N. Bixio, a Como, dove giriamo a destra. Sempre in discesa andiamo a superare il sottopasso ferroviario e poco prima della rotonda giriamo a destra per immetterci in Borgo Vico dove percorriamo il bel rettilineo a senso unico che in breve ci porta alla traversa di via Corrado e Giulio Venini. Ultimo strappo della giornata che arriva su piazzale San Gottardo e alla Stazione di Como San Giovanni punto di partenza e arrivo di questo itinerario.
Pier

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