Alle pendici del San Genesio e nel Parco di Montevecchia

Panorama della Brianza da Campsirago

Un grazie a Ezio e Alberto per le belle fotografie

Tantissimi amici anche oggi che hanno voluto partecipare a questa nuova avventura in @-mtb che si è rivelata davvero bella anche se in alcuni punti il portage è d'obbligo. Alcuni passaggi su sterrate e single track nuovi hanno movimentato non poco la mattinata per tutto il tempo di percorrenza. Spettacolari le viste nel tratto che raggiunge Campsirago dove si trova anche la parte più impegnativa della giornata con pendenze che raggiungo anche il 20%. Per il resto caldo già alla partenza con il termometro che segna 23° già alla mattina alle 8:00. Unico neo della traccia il passaggio  in cui si percorrono alcuni metri a spinta tra i rovi nel tratto che dalla località Francolino raggiunge Bevera di Castello. Di buono, in questo tratto, tantissimi cespugli di more molto mature e dolcissime al palato a cui non si può passare indifferentemente accanto senza assaggiarle.

 20/07/2025

Alle pendici del San Genesio e nel Parco di Montevecchia 

Distance km

Meter of Elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion


 40,4

1080 

1073 

3:45 

2:54 

 🔆🔆🔆🔆🔆

N.

Descrizione

01

Beolco (LC), salita su via Brughiera in direzione di Spiazzo pendenza 19%. 

02

Crescenzaga (LC), salita in direzione della piccola frazione Albareda pendenza 12%.

03

Santa Maria Hoè (LC), sterrata in salita su via del Roccolo pendenza al 25%.  

04

Santa Maria Hoè (LC), salita asfalto fino al borgo di Cagliano 2700m con pendenze in alcuni tratti al 21%. 

05

Cagliano (LC), sterrata e sentiero in salita in direzione di Campsirago ultimi 800m con possibilità di portage e con pendenze che in alcuni punti raggiungono il 20%.

06

Casuerchio (LC), salita su asfalto fino al camposanto di Perego pendenze al 10%. 

07

Perego (LC), salita su asfalto in direzione dell'incrocio di Bernaga Inferiore 650m con pendenze al 14%. 

08

Bernaga inferiore (LC), risalita su sentiero in direzione del Belvedere di Pianello 200m con pendenza al 13%.

09

Cereda (LC), sterrato in salita in direzione del  🚩 Sentiero dei Cipressi  pendenza max 12%. 

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Dal punto di ritrovo nel parcheggio della Stazione ferroviaria di Merate-Cernusco Lombardone (LC) ci dirigiamo, percorrendo il sottopasso ciclo-pedonale, all'ingresso su via Maggioni. Mantenendoci a sinistra procediamo sul rettilineo che ci conduce nelle vicinanze del centro sportivo comunale dove imbocchiamo a sinistra la corta rampa che ci porta sul tratto della  🚩Pista-Ciclo Pedonale Pagnano-Stazione . Svoltando a destra andiamo a percorrerla e dopo aver superato il piccolo ponticello in legno, che attraversa il torrente Molgora, ci dirigiamo verso la rotonda. Inserendoci nella seconda uscita ci portiamo sullo strappetto di via Promessi Sposi e raggiunte le prime case della frazione Pagnano andiamo ad attraversarne le strette stradine del centro storico per dirigerci al bivio. Curvando a sinistra entriamo su via Lunga e procedendo sulla stretta viuzza ne percorriamo però solamente 170m. Deviando, poi a sinistra al bivio, iniziamo una breve discesa su una stradicciola asfaltata che ben presto diventa prima sterrata e successivamente single track. Attraversando, poi, un pratone ci dirigiamo prima sul piccolo ponticello in cemento che ci permette di superare il corso del torrente Molgora e subito dopo oltrepassiamo anche il sottopasso ferroviario. La risalita avviene su strada sterrata e la breve salita ci porta poi su un tratturo che in rettilineo raggiunge le case della piccola frazione Pianezzo dove entriamo all'interno dei confini del Parco di Montevecchia e Val Curone. Arrivati al bivio con la strada asfaltata giriamo a sinistra e quando raggiungiamo la traversa a destra, accanto alla piccola Chiesa di San Michele (Sec. XIII), giriamo per proseguire sul rettilineo sul quale ci spingiamo fino all'incrocio a fianco della struttura del Molino Cattaneo. Girando a sinistra, sulla stretta stradina asfaltata, ne percorriamo solamente 100m e all'innesto della sterrata giriamo a destra per percorrere quest'altro bel tratto off-road che ci conduce alla frazione Beolco. Raggiunto nuovamente l'asfalto, ma sempre su stradine secondarie, svoltiamo a sinistra e dirigendoci verso un bivio ci teniamo a sinistra per iniziare la breve salita che ci permette di attraversare, anche qui, la parte storica del piccolo centro abitato passando accanto alla Chiesa di San Pietro (Sec. XI) e a Villa Guzzoni. La breve discesa ci fa arrivare alla biforcazione delle stradine dove girando a sinistra iniziamo la salita sul rettilineo di via Brughiera che ci terrà compagnia per i prossimi 350m con una pendenza costante che raggiunge il 19%. Dopo la curva a destra la strada spiana ed in breve tempo arriviamo tra le case della frazione Spiazzo che attraversiamo passando accanto all'edificio abbandonato della Vecchia Scuola (1909). Rimanendo sempre su strada asfaltata che prosegue con dolci curve ci trasferiamo alla frazione Monte dove, attraversando l'incrocio e passando accanto alla Chiesa di Sant'Ambrogio (1939-1948), imbocchiamo la stretta stradina di via Longaina. Il breve rettilineo ci porta a fianco del Camposanto dove entriamo sull'acciottolata stradina che, in discesa, va ad attraversare il bosco per poi entrare su un sentiero e quindi sulla sterrata che raggiunge il bivio di via Lombardia all'immediata periferia di Crescenzaga.

Deviando a destra, per percorrere solamente 150m di via Lombardia, arriviamo a fianco dell'innesto, a sinistra, del tratturo che attraversa e pratone e svoltando lo percorriamo tutto fino ad incrociare l'ampia sterrata dove giriamo a destra. Portandoci quindi al bivio e tenendoci a sinistra iniziamo la bella risalita che con una pendenza al 12% ci fa attraversare le case della piccola località Albareda prima di arrivare alla rotonda sulla  SS342 . Prendendo la seconda uscita andiamo a percorrere circa 150m della statale e alla rotonda successiva imboccando la prima uscita entriamo tra le prima case di Santa Maria Hoè seguendo via Don A. Barzaghi. Arrivati a ridosso di un'altra rotonda proseguiamo ancora diritto per pochi metri e deviamo a destra quando troviamo l'innesto della sterrata di via Roccolo. Inizia a questo punto un'altro strappo che mette subito alla prova le nostre @-mtb con pendenza costante che raggiunge il 25% ma che, per fortuna, è di breve lunghezza. La parte più impegnativa, però è la discesa che in un primo tempo è sul bel sentiero che attraversa il bosco e successivamente su uno stretto single track che affianca le siepi di alcuni giardini e rimane esposto verso l'asfaltata stradina che lo costeggia molto più in basso. Un brevissimo portage in discesa per superare 3 stretti gradini ci conduce sull'asfalto di via Trento dove giriamo a sinistra per arrivare al bivio con la  SP68 . Con la curva a destra andiamo a percorrerne un lungo tratto, circa 850m, per arrivare davanti alla traversa di via Risorgimento dove deviamo a sinistra lasciando la provinciale alle nostre spalle. Inizia a questo punto la salita, in parte anche a tornanti, che per i prossimi 2700m risale il colle passando per i borghi di Sancina, Mirabella e Pau, dove affianchiamo la bella Chiesa di San Gaetano (1780), prima di raggiungere Cagliano con pendenze che in alcuni tratti raggiungono il 21%. Entrando a Cagliano, su via Giuseppe Verdi, prima della curva deviamo a destra e ci immettiamo sulla bella sterrata che inizia in discesa e che ci accompagna, con spettacolari viste sulla pianura, sui terrazzamenti e sulle vigne, ad attraversare un tratto molto selvaggio in saliscendi. Ma non è tutto qui perchè dopo aver percorso circa 900m tutto cambia ed ora per risalire le pendici del Monte San Genesio dovremo percorrere circa 800m, su un fondo misto sterrato acciottolato che lo risale e raggiunge la periferia di Campsirago con pendenze che superano in alcuni punti il 20%. Potrebbero esserci anche tratti a spinta se non si riesce a tenere un'andatura normale nel superare alcuni gradini semi naturali ma se anche mettete il piede a terra come ho fatto io non succede nulla di male. Sono infatti gli ultimi 500m che raggiungono il punto più impegnativo ma basta saperla prendere con filosofia per far si che tutto si auto dimensiona. La parte terminale della salita è su un tratto in costruzione e quindi potrebbe anche esserci la possibilità di spinta per raggiungere il bivio con via dei Gigli alla prima periferia del borgo.  Percorrendola a sinistra, dopo una breve pausa per lo scatto della foto ricordo, raggiungiamo il bivio e riprendendo la strada asfaltata iniziamo una prima fase di discesa che ci riconduce a Cagliano dove imbocchiamo via Alessandro Manzoni. Inizia qui un tratto in continuo saliscendi, pendenze max al 9%, che dopo circa 1500m ci conduce al borgo di Giovenzana che attraversiamo per procedere sul prolungamento di via San Donnino e successivamente di via Europa fino a quando non arriviamo alla prima periferia di Colle Brianza in località Piecastello.

Arrivati a ridosso della rotonda prendiamo la terza uscita e immettendoci sulla  SP58  iniziamo la lunga discesa di oltre 1600m che tra tratti rettilinei e tornanti ci fa prendere una buona velocità che va a superare anche i 40km orari. La bella e lunga frenata che effettuiamo ci consente di lasciare la provinciale per prendere l'imbocco, a destra, di via del Mulino. La stretta viuzza procede ancora in discesa e poco dopo raggiunge le case della frazione Hoè Superiore dove sempre su stradina asfaltata ci portiamo in direzione del piccolo ponticello che attraversa il corso del torrente Bevera. Subito dopo giriamo a destra per procedere sulla stradina, semi pianeggiante, che raggiunge il bivio con Vittorio Veneto. Girando a destra ne percorriamo solamente un breve tratto perchè arrivati a ridosso delle transenne le superiamo per portarci sull'acciottolata stradina che passa davanti a Villa Semenza (1588). Proseguendo sempre in discesa entriamo nel centro cittadino di Santa Maria Hoè per arrivare in piazza Mercato dove alla nostra sinistra, oltre l'ampio piazzale, troviamo la Chiesa della Beata Vergine Addolorata (1263). Breve pausa per accorpare tutti i componenti del gruppo ed eccoci ripartire a destra su via Alessandro Volta di cui percorriamo solamente 250m per deviare a sinistra sull'ingresso del sentiero che in discesa va prima ad attraversare dei grandi pratoni e successivamente entra sulla stretta asfaltata di via Papa Giovanni XXIII° prima di raggiungere un bivio. Curvando poi a destra incrociamo via Lecco e girando ancora a destra ne percorriamo le curve fino ad arrivare a ridosso del piccolo ponticello che attraversa il il torrente Bevera. Girando a sinistra entriamo sulla bella sterrata a cui segue poi il tratturo che anche in questo punto va ad attraversare i campi per percorrerne il tratto fino alla località Francolino dove dopo un brevissimo tratto di asfalto deviamo a destra per entrare su quello che una volta era un bellissimo sentiero ridotto ora ad un passaggio nel mezzo di rovi e piante cadute. In alcuni tratti, vista l'impossibilità di passaggio in sella, bisogna scendere per procedere a spinta tra molta vegetazione. Unica cosa di buono sono i frutti delle more che si trovano ai lati e che vale la pena di assaggiare perchè dolcissime e buonissime. Non tutto il sentiero è però messo in queste condizioni e dopo qualche centinaio di metri si può ritornare in sella per raggiungere il guado del ruscelletto che lo attraversa rimanendo all'interno del bosco. La risalita, che rispetto alle carte è notevolmente cambiata, la si effettua su un single track che, in alcune parti, è stato divorato dall'acqua e dunque il passaggio risulta anche abbastanza difficile anche se non impossibile. Facendo molta attenzione recuperiamo la parte alta della collinetta per raggiungere la bella stradina asfaltata di via della Fiera dove entriamo tra le case di Bevera di Castello portandoci all'incrocio con via Lecco. Percorrendola a sinistra andiamo in direzione di un'altro incrocio e deviando a sinistra ci dirigiamo verso la grande rotonda su cui attraversiamo la  SP342 .

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Prendendo la seconda uscita entriamo adesso in località Bevera di Sirtori e raggiunto il bivio giriamo a sinistra imboccando via Resempiano. Prima parte abbastanza pianeggiante poi dopo la curva, alla prima traversa, la strada inizia a salire in modo anche abbastanza deciso e rimane con queste pendenze fino al bivio. La risalita a sinistra è di breve durata perchè lasciamo a questo punto l'asfalto per inserirci, a sinistra, nel bellissimo sentiero che entra all'interno del bosco. Attraversandolo incrociamo il  🚩 Sentiero dei Daini  e procedendo su quest'altro bellissimo off-road ci dirigiamo prima in direzione di Cascina Roncaria. Attraversandone il piccolo cortile ci portiamo a sinistra sul proseguimento del bellissimo single track che passa proprio accanto alla recinzione del pascolo dei Daini e sempre in leggerissima discesa andiamo in direzione di Cascina Casuerchio. Ritrovata la strada asfaltata giriamo a destra e percorriamo quest'altra bellissima stradina che con l'ultima parte a curve e in salita, pendenza max al 10%, ci porta al bivio e davanti al Camposanto di Perego. Curvando a sinistra procediamo su asfalto e percorrendo il rettilineo di via Alessandro Volta ci portiamo ad un bivio. Tenendoci a destra iniziamo la salita su via Pera e arrivati alla biforcazione successiva giriamo a destra per proseguire ancora su asfalto su via Monte Grappa. La strada prosegue con un'ascesa costante e per i prossimi 650m le pendenze non scendono mai al di sotto del 14% mentre ci accompagnano all'incrocio di Bernaga Inferiore. dove ritorniamo all'interno del territorio del Parco di Montevecchia e Val Curone. Proseguendo sempre diritto seguiamo la stradina in discesa che conduce verso il piccolo centro abitato e attraversando le poche case del borgo entriamo, a sinistra, sulla traversa che ci immette poi sulla sterrata/tratturo che va ad attraversare i campi e alcune vigne fino ad arrivare nella parte impegnativa della salita che negli ultimi 200m, pendenza al 13%, raggiunge il bivio con l'asfaltata via Pianello. Girando a sinistra ci dirigiamo verso il Belvedere di Pianello e lasciandolo alla nostra destra andiamo ad affrontare la discesa su asfalto di via Peschiera che supera la stradina d'ingresso di Cascina Scarpapane e la curva prima di raggiungere l'incrocio. Tenendoci a destra su via Frigola, sempre in leggera discesa, dopo oltre 500m arriviamo ad un bivio ed imboccando la stradina, a destra, iniziamo la salita di via Bongiaga che ci conduce alle case del piccolo borgo di Cereda. Qui ad un'altro bivio giriamo a destra per percorrere la stretta stradina che passa inizialmente a fianco della Chiesa di San Rocco (1600) per poi arrivare all'innesto della sterrata che prosegue a destra verso i recinti del maneggio ed imboccandola seguiamo un primo strappo che procede con pendenze oltre il 12%. 

Poco dopo, superata la curva, si abbassano fino all'arrivo al culmine della collinetta dove si incrocia il  🚩 Sentiero dei Cipressi  nella zona delle Piramidi di Montevecchia. A questo punto inizia la discesa sul sentiero che parte diritto davanti a noi e raggiunta la parte intermedia e un bivio deviamo a sinistra sulla sterrata che costeggia il single track entrando sul  🚩 Sentiero 7 . In un bellissimo tratto il cui paesaggio non manca mai di stupire su uno sfondo di vigneti e verdi colline si prosegue verso il bivio e girando a destra imbocchiamo il  🚩 Sentiero 11  che con una bella discesa ci porta al successivo passando a fianco di Cascina Galbusera Bianca. La larga strada bianca che parte a sinistra con una leggerissima salita arriva al bivio con la stradina asfaltata e girando a sinistra iniziamo la bella e veloce discesa che va prima a superare Cascina Malnido prima di raggiungere il bivio con via Bagaggera. Deviazione a sinistra per percorrere quest'altro bellissimo tratto pianeggiante che ci porta non lontano dal bel borgo di Fornace Superiore e poco dopo a Fornace Inferiore dove lasciamo l'asfaltata per entrare, a destra, su un tratto del  🚩 Sentiero 1  che qui e più conosciuto come  🚩 Sentiero dei Guadi . Percorrendone i 2400m sempre in un continuo e leggero saliscendi attraversiamo in diversi punti, sui nuovi ponti in legno, il corso del torrente Curone arrivando in località Molinazzo dove usciamo nell'area del piccolo parcheggio accanto alla  SP54 . Attraversandola entriamo sull'asfaltata via Carlo Porta ed entrando nel territorio comunale di Cernusco Lombardone raggiungiamo la località Cavigiolo dove alla nostra destra vediamo l'antica torre che fa parte della struttura del Castello di Cernusco Lombardone (Sec. XI).  Ultimo tratto in discesa fino alla piccola rotonda dove a sinistra imbocchiamo via Stoppani che poco dopo raggiunge nuovamente il parcheggio e dove terminiamo quest'altra bella avventura.

Pier

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