Assisi - Mare - 04

 



Assisi - Mare - 04 - Treia - Morrovalle
Distance: 46 km - 995 m Ascent

Lasciamo la bellissima città di Treia e ci dirigiamo in discesa verso Passo di Treia in direzione di una piccola zona industriale. Andiamo ad attraversare il fiume Potenza e con uno strappo, non di poco conto, andiamo a risalire la collina verso Pollenza. Cittadina di stile medioevale che all'interno delle sue mura ha la Chiesa di San Giuseppe e il Monastero delle Clarisse (La storia del monastero delle Clarisse a Pollenza sembrerebbe risalire al XIII secolo. All'epoca esisteva infatti un monastero intitolato a Santa Maria Maddalena nei pressi della chiesa di San Biagio). Uscendo dal borgo, seguendo la stradina Comunale Cegli arriviamo in Contrada Morla dopo aver attraversato la campagna locale su una strada sterrata proseguiamo il nostro itinerario odierno con le stradine e le sterrate che superano in continuazione le belle colline ed arriviamo a Macerata

Ci portiamo all'interno del centro storico e cercheremo di visitare il Duomo di San Giuliano (La facciata, incompiuta, ha i resti di un campanile di scuola gotico-fiorita, eretto nel 1467-1478 ed attribuito a Marino di Marco Cedrino. L'interno della chiesa fu progettato da Cosimo Morelli e risulta essere vasto e luminoso. Nell'abside è posta una pala raffigurante San Giuliano che intercede presso la Madonna col Bambino a causa della minaccia della peste, opera di Cristoforo Unterpergher), la Basilica della Misericordia (Negli anni compresi tra il 1736 e il 1741 l'oratorio del 1497, versando in pessime condizioni, venne demolito e ricostruito su disegno del celebre architetto Luigi Vanvitelli, unitamente alla munificenza del patrizio maceratese Guarniero Marefoschi), lo Sferisterio (è un teatro all'aperto situato nel centro storico di Macerata. Un'arena semicircolare originariamente destinata al gioco del pallone col bracciale, successivamente riadattata a location per concerti e teatro d'opera, l'unico all'aperto con i palchi, di acustica definita perfetta da cantanti e direttori d'orchestra, e sede di diversi festival culturali) e i tanti altri monumenti che fanno parte del ricco patrimonio di cui l'Italia, tutta, ne è proprietaria.

In uscita dalla città, seguendo per un tratto la  SP10 , raggiungiamo il Santuario di Santa Maria delle Vergini (La denominazione si deve alla Compagnia dei Vergini, una confraternita religiosa composta da giovani non sposati di entrambi i sessi, cui la chiesa fu affidata già durante i lavori di edificazione. Con il tempo, la compagnia divenne esclusivamente femminile, modificando la denominazione dell'edificio). La prossima destinazione è superare l'edificio del Seminario Diocesano Missionario che si trova in Contrada Valle. Con le stradine e le sterrate seguenti ci portiamo in Contrada San Claudio per arrivare all'Abbazia di San Claudio al Chienti. (Documentata fin dall’XI secolo, ma sicuramente esistente sin dal V – VI secolo, si tratta di una delle più importanti ed antiche testimonianze dell’architettura romanica nelle Marche, ancora integra nella sua conformazione originaria ed inserita in un paesaggio ancora intatto). La nostra tappa è quasi terminata e raggiungiamo la nostra destinazione di Morrovalle.

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