Le colline intorno al Lago di Alserio

 



23/01/2022 - Le colline intorno al Lago di Alserio
Distance: 36 km - 458 m Ascent - 464 m Descent



Terza domenica consecutiva con gli amici per seguire un itinerario che si presta come buon allenamento in vista delle prossime avventure che sono state già programmate nella pagina Appuntamenti. Tanti amici anche oggi in una giornata abbastanza fredda, al mattino, che fortunatamente poi è cambiata come temperature. Terreni in ottime condizioni e qualche tratto sdrucciolevole con fanghiglia su alcuni single track che sono, però, percorribilissimi. Bellissimi alcuni passaggi, a tratti anche tecnici, dove il saper controllare il mezzo è doveroso. Un itinerario da gustare con splendide viste sui monti e sui laghi della zona.


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Partenza da via San Gerolamo Emiliani a Merone
per iniziare questa nuova mattinata in sella alle nostre mountain bike. Lasciamo alle spalle la stazione ferroviaria e girando a sinistra andiamo a percorrere il rettilineo che raggiunge la rotonda dove pieghiamo a sinistra per iniziare una leggera discesa che, su via A. Volta, va a superare i due passaggi a livello. Leggera risalita fino al bivio di via Don G. Morazzoni dove girando a destra andiamo a percorrere la strada che, in discesa, supera il sottopasso della 
SP41  per arrivare all'incrocio. Curvando a sinistra prendiamo poi, subito, a destra la prima salita della giornata su via del Santuario ed iniziamo ad affrontare l'ampia curva. Poco dopo deviamo a destra sulla sterrata che risale, con una buona pendenza, la collina e raggiungiamo un vecchio Cascinotto dove il sentiero devia a sinistra. Tratto semi pianeggiante che ci conduce all'interno del boschetto e poco dopo arriviamo sull'asfaltata stradina che arriva tra le case della piccola frazione San Francesco di Monguzzo.

Andiamo a percorrerne il rettilineo e arrivati al bivio giriamo a destra lasciando il Santuario della Madonna di Lourdes alla nostra sinistra. (Il santuario si trova in posizione amena su una piccola altura che domina e si affaccia su una delle più belle viste dell'intera Brianza. Lo sguardo infatti spazia dalle Grigne al Resegone, dal Monte Barro al Campanone della Brianza e la vista spesso si immerge nelle ormai azzurre acque del lago di Pusiano e di Annone). Superiamo il palazzo del municipio e arriviamo al bivio dove proseguiamo ancora diritto in direzione del Camposanto. Non appena lo passiamo giriamo a destra ed entriamo su un'altro bellissimo tratto sterrato che ben presto entra all'interno del bosco e ci rimane per un lungo tratto con passaggi in alcuni punti abbastanza tecnici. Il foliage che occupa gran parte del terreno non ci fa vedere eventuali ostacoli nascosti e perciò la nostra velocità si riduce di molto per evitare incidenti che possono poi compromettere l'intera mattinata. Raggiunto il bivio con la sterrata del  Sentiero della Buerga  giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere quest'altro bellissimo tratto che corre a fianco delle azzurre acque del Lago di Alserio.

Terminato il tratto nel mezzo del bosco con alcuni saliscendi si raggiunge la strada asfaltata di via Don L. Guanella e andando a percorrerne il rettilineo ci portiamo, poi a destra, all'interno delle case della cittadina di Alserio. Non si può passare da queste parti per una visita al Lido e così, con una breve deviazione, entriamo nel parchetto dei Giardini al Lago dove ci fermiamo per scattare qualche fotografia di ricordo sulle sponde del Lago di Alserio. Si riparte ritornando indietro sulla strada asfaltata e curvando a sinistra dopo una decina di metri raggiungiamo, a fianco del lavatoio comunale, la traversa a destra. Imbocchiamo via per Carcano ed iniziamo questo bel tratto in salita, da dove in alcuni punti si notano splendide viste sul lago, e raggiungiamo l'abitato di Carcano Inferiore. Arrivati alle prime case e al bivio giriamo a sinistra e con un'ultimo strappetto ci portiamo al bivio con via Don C. Belloni. Curva a sinistra per proseguire fino all'incrocio dove prendiamo a destra la strada che, ancora in leggera salita, ci conduce a fianco di Villa Finzi (La villa di origine settecentesca sorge su un preesistente fortilizio, attestato dallo stesso toponimo di Castellazzo, forse appartenuto alla famiglia Parravicini) alla periferia di Albavilla.

Al semaforo, sull'incrocio con la  SP40  proseguiamo ancora diritto lasciando le case di Carcano e poco dopo raggiungiamo l'altra bella località di Corogna. Con una leggerissima salita ci portiamo al bivio dove alla nostra sinistra troviamo la Chiesa dei SS Cosma e Damiano. (Questo edificio religioso fu citato per la prima volta negli atti della visita pastorale che l’arcivescovo Gabriele Sforza compì alla pieve di Incino nel 1455). Con un sinistra/destra lasciamo la strada asfaltata per iniziare un breve strappetto sulla sterrata  Strada Comunale dei Rebecchi  che raggiunge il bivio della stradina asfaltata di via Spallino dove giriamo a sinistra. Tenendoci a sinistra ci riportiamo sulla sterrata e lasciando le case alle nostre spalle raggiungiamo un bivio. Prendiamo il sentiero a sinistra e ci dirigiamo verso la prima periferia di Parzano dove imbocchiamo la stradina asfaltata di via E. Montale. Raggiunto il bivio di via G. Parini giriamo a destra e tenendoci poi a sinistra andiamo a percorrere il rettilineo di via Dante Alighieri raggiungendo, poi, l'incrocio. Curva a destra e portandoci su via G. Ungaretti la percorriamo tutta fino ad arrivare sul tratto sterrato che ci conduce ad un piccolo boschetto. Lo attraversiamo e raggiunto l'altro bivio sterrato giriamo a sinistra per imboccare la  Strada Comunale dei Campacci  di cui ne percorriamo un bel tratto diritto davanti a noi.

Raggiunto un'altro bivio di sentieri ci teniamo a sinistra e andiamo ad attraversare il bel pratone su un bel single track che poco dopo devia leggermente a sinistra. In leggera discesa arriviamo ad un'altro bivio e riportandoci nuovamente sulla sterrata, a destra, andiamo a percorrere quest'altro bellissimo tratto  che raggiunge la periferia di Orsenigo e l'incrocio. Proseguendo diritto ci immettiamo su via G. Leopardi ed arriviamo, dopo un lungo rettifilo, al bivio di via per Erba e successivamente alla rotonda sulla  SP38 . La attraversiamo e seguiamo via G. Matteotti portandoci in direzione della galleria. Poco prima però giriamo a sinistra e seguiamo la sterrata che entra tra i terrazzamenti per arrivare poi a fianco del rudere della grande cascina abbandonata ed in cattive condizioni. La aggiriamo e con alcuni passaggi tecnici raggiungiamo il muro di cinta del Parco di Villa del Soldo e poco dopo siamo costretti a scendere di sella per superare le strette transenne che delimitano il passaggio. Superato questo piccolo ostacolo seguiamo il sentiero in discesa e poco prima di arrivare al bivio della strada asfaltata altre transenne ci appiedano nuovamente. Nulla di male, ci sta, ma per vedere questi bellissimi spazi di Brianza lo facciamo volentieri.

Sull'asfaltata via Bettolino giriamo a sinistra e procediamo in, discesa, fino a raggiungere il bivio della  SP38  dove giriamo a destra per portarci al bivio con la  SP40 . Curva a sinistra per percorrerne poco più di 250 m e girare poi a sinistra alla traversa di via Cascina Foppa dove al primo bivio prendiamo a destra via Ilaria Alpi. Un primo tratto asfaltato e poi la sterrata che passa nel mezzo dei campi fino a raggiungere una fattoria per imboccare, in leggera discesa, la  Strada Comunale dei Dottorini . Raggiunto il bivio ci portiamo all'interno del boschetto e seguiamo la sterrata che prosegue, ancora in discesa, in direzione della provinciale. La attraversiamo ed entrati nel boschetto iniziamo un tratto tecnico con una bella discesa su foliage che ci nasconde dei sassi sui quali andiamo a sobbalzare in continuazione arrivando ad incrociare l'asfaltata via Tassera. La lasciamo subito quando a destra ci dobbiamo impegnare nella risalita della collinetta, su fondo sterrato, con pendenze che superano abbondantemente la doppia cifra (Se non si è pronti con il cambio si rischia qui di mettere il piede a terra). Raggiungiamo così via Cascinette e andiamo a percorrerla e rientriamo nel territorio comunale di Alserio.

Al bivio di via Belvedere giriamo a sinistra e seguiamo la stradina fino al primo bivio dove tenendoci a destra imbocchiamo via Cascina Galbera. La lasciamo quando a destra troviamo la traversa asfaltata dove giriamo per portarci a ridosso della rotonda dove prendiamo a sinistra. La stradina è chiusa ma a destra parte un tratto ciclo-pedonale che raggiunge il prolungamento su via delle Betulle che più avanti ci porta al bivio con via dei Faggi Rossi. Curva a sinistra e subito a destra per entrare nel territorio comunale di Anzano del Parco dove percorriamo un tratto in salita su via Piave. Alla traversa di via del Lazzaretto giriamo a sinistra e procedendo in bella discesa poco dopo ritorniamo su strada sterrata e affiancando il muro di cinta del Parco di Villa Carcano arriviamo alla traversa sterrata che parte alla nostra destra. La salita inizia subito e con una pendenza decisa, circa a metà della stradina, si arriva al bivio con la strada bianca che in rettilineo arriva al bivio di via per Monguzzo. Curva a destra e rettifilo che arriva alle case della frazione Cavognetto dove alla traversa di via Arzenta giriamo a sinistra per procedere su questa bella stradina che arriva e supera Cascina Arzenta prima di diventare a fondo sterrato.

Entrati all'interno del Bosco della Buerga percorriamo il  Sentiero della V.Alta del Lago di Alserio  e con dei bellissimi passaggi arriviamo a Cascina Bindella dopo aver ritrovato per qualche centinaio di metri la strada asfaltata di via A. Manzoni che percorriamo a sinistra. Ne attraversiamo il cortile, girando a sinistra, e ci riportiamo su un'altro bellissimo tratto che intervalla il sentiero alla sterrata e proprio nel tratto centrale siamo costretti a scendere di sella per aggirare una grossa pianta (dalla larghezza del tronco aveva come minimo una cinquantina e più di anni) che caduta nel mezzo del sentiero ne ostacola il passaggio. Riprendiamo il nostro ritmo e proseguiamo ancora nel bosco raggiungendo un bivio con la sterrata dove giriamo a destra per risalire nuovamente in direzione delle case di Monguzzo. Quando il tratto in salita termina giriamo a destra e procediamo sulla sterrata che passa a fianco di alcune villette ed arriviamo al bivio con via A. Manzoni. Giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto pianeggiante che in breve ci conduce a fianco della Chiesa dei SS. Biagio e Sebastiano (Già nel XVI secolo l'originaria chiesa monguzzese, dedicata solo a San Biagio, era compresa nella pieve foraniale di Incino) e successivamente all'incrocio. Attraversiamo via Chiesa e ci portiamo su via G. Verdi con la cancellata che recinge il Parco del Castello di Monguzzo che si intravede in alto, sulla collina a destra, chiamata Monte Acuto.

Seguiamo la stradina che sempre in leggera discesa arriva alle case della piccola frazione Cavolto e successivamente a quelle di Fornacetta quando arriviamo a fianco della linea ferroviaria. La curva a sinistra ci porta su un breve rettilineo e poco dopo al bivio con la  SP41 . Girando a destra attraversiamo il passaggio a livello e ne percorriamo poco meno di 200 m, sulla provinciale, per imboccare, a sinistra, la stradina sterrata che risale la collinetta e raggiunge Cascina Ca Bassa. Ne superiamo il rudere e arrivati alla stradina asfaltata giriamo a destra e andiamo a percorrere la stretta viuzza che supera un piccolo capannone e raggiunge poi un bivio. Tenendoci a sinistra iniziamo la risalita, su strada sterrata, che ci porta in località Ca di Bis e procediamo diritto fino al bivio con via Brianza. Giriamo a sinistra per percorrere il bel tratto pianeggiante ed entriamo tra le prime case di Lambrugo raggiungendo il centro cittadino dopo aver superato il passaggio a livello. La strada in discesa di via San Carlo ci fa superare la Chiesa di San Carlo Borromeo, alla nostra sinistra, e poi con una serie di curve arriviamo ad imboccare a sinistra via G. Mazzini. La strada che prosegue ancora in discesa arriva poi ad un bivio dove prendiamo a destra via IV Novembre. In un tratto pianeggiante ci portiamo all'incrocio e proseguendo diritto imbocchiamo via Dante Alighieri.

La strada ci porta all'esterno del paese ed iniziamo una leggera discesa che ci fa ben presto superare il Camposanto per arrivare alla frazione Rogolea dove inizia la salita, sempre su strada asfaltata, che ci porta alle case dell'altra frazione Camisasca. Raggiunto l'incrocio ci teniamo a sinistra ed iniziamo le rampe che ci conducono nel mezzo della piccola cittadina con il bel rettilineo che arriva davanti alla Chiesa di San Genesio e alla Torre di Camisasca.  Prendiamo a sinistra un'altra stradina che passa a fianco delle case e che diventa subito sterrata ed in discesa, entrando nel bosco, ci portiamo al bivio della Ciclo-Pedonale Monza-Erba dove giriamo a destra. In questo tratto non siamo molto distanti dalle sponde del fiume Lambro e procedendo su un bellissimo fondo sterrato con belle curve ci portiamo con un leggero strappetto a fianco di Cascina Campomarzo. Giriamo a destra per percorrere la bella strada bianca che raggiunge la piccola frazione Sant'Ambrogio e al bivio giriamo a sinistra per seguire un'altra bella stradina che arriva all'entrata del Parco di Brenno. Rimaniamo vicini alle sponde del Torrente Bevera ed andiamo ad attraversare l'intera area verde  con il passaggio a piedi nel tornello di uscita su via per Rogeno.

Girando a sinistra iniziamo una leggerissima salita fino a raggiungere la traversa a sinistra che ci porta a Cascina Colombaio (o meglio quel che ne rimane) dove prendiamo a destra il sentiero che passa nel mezzo tra un muretto ed il rudere della casa. Seguiamo il single track che entra nel mezzo dei prati con fondo, all'inizio, abbastanza sdrucciolevole e ci portiamo poi sui bellissimi tratturi che attraversando i campi entrano in un bellissimo angolo di Brianza dove il verde non manca. Lasciamo alla nostra destra la collina dove Cascina Maggiolino sembra guardarci con la sua imponenza e arriviamo al bivio con l'asfaltata via Salvo D'Acquisto. Curva a sinistra per seguire quest'altro tratto asfaltato superando la fattoria Vapore alla nostra destra. All'altezza del bivio, a sinistra, imbocchiamo la stradina di via Boscaccio, che poco dopo diventa sterrata, ed arrivati a ridosso dell'ultima casa ci teniamo a destra e su un single track ci portiamo all'interno del bosco dopo aver superato la sbarra. Il bellissimo tratto che ci aspetta esce poco dopo in una radura per rientrare poi all'interno del bosco dove alcuni tratti in bella discesa rendono tecnici alcuni passaggi. Raggiunta l'argine del torrente Bevera lo risaliamo e ritornando nel boschetto percorriamo il tratto che passa nel mezzo tra il torrente e il fiume Lambro alla nostra destra. Poco dopo raggiungiamo Baggero e andiamo ad attraversarne la piccola piazzetta per portarci su via G. Mazzini superando il ponte del Mulino e raggiungendo il bivio con via C. Battisti. Inizia a questo punto il lungo rettilineo che risale verso Merone e che ci riporta al parcheggio della stazione.



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