Le colline intorno al Lago di Alserio
Distance: 36 km - 458 m Ascent - 464 m Descent
Terza domenica consecutiva con gli amici per seguire un itinerario che si
presta come buon allenamento in vista delle prossime avventure che sono
state già programmate nella pagina
Appuntamenti. Tanti amici anche oggi in una giornata abbastanza fredda, al mattino, che
fortunatamente poi è cambiata come temperature. Terreni in ottime condizioni
e qualche tratto sdrucciolevole con fanghiglia su alcuni single track che
sono, però, percorribilissimi. Bellissimi alcuni passaggi, a tratti anche
tecnici, dove il saper controllare il mezzo è doveroso. Un itinerario da
gustare con splendide viste sui monti e sui laghi della zona.
Tocca i banner animati con i pulsanti per aprire le pagine all'interno del blog dove trovi catalogate per tipo tante avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di tantissimi amici.
Andiamo a percorrerne il rettilineo e arrivati al bivio giriamo a destra
lasciando il
Santuario della Madonna di Lourdes
alla nostra sinistra. (Il santuario si trova in posizione amena su una piccola altura che
domina e si affaccia su una delle più belle viste dell'intera Brianza.
Lo sguardo infatti spazia dalle Grigne al Resegone, dal Monte Barro al
Campanone della Brianza e la vista spesso si immerge nelle ormai azzurre acque del lago di Pusiano e di Annone). Superiamo il palazzo del municipio e arriviamo al bivio dove
proseguiamo ancora diritto in direzione del Camposanto. Non appena lo
passiamo giriamo a destra ed entriamo su un'altro bellissimo tratto
sterrato che ben presto entra all'interno del bosco e ci rimane per un
lungo tratto con passaggi in alcuni punti abbastanza tecnici. Il foliage
che occupa gran parte del terreno non ci fa vedere eventuali ostacoli
nascosti e perciò la nostra velocità si riduce di molto per evitare
incidenti che possono poi compromettere l'intera mattinata. Raggiunto il
bivio con la sterrata del
Sentiero
della Buerga
giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere quest'altro bellissimo tratto
che corre a fianco delle azzurre acque del
Lago di Alserio.
Terminato il tratto nel mezzo del bosco con alcuni saliscendi si
raggiunge la strada asfaltata di via Don L. Guanella e andando a
percorrerne il rettilineo ci portiamo, poi a destra, all'interno delle
case della cittadina di Alserio.
Non si può passare da queste parti per una visita al Lido e così, con
una breve deviazione, entriamo nel parchetto dei
Giardini al Lago dove ci fermiamo
per scattare qualche fotografia di ricordo sulle sponde del
Lago di Alserio. Si riparte ritornando indietro sulla strada asfaltata e curvando a
sinistra dopo una decina di metri raggiungiamo, a fianco del lavatoio
comunale, la traversa a destra. Imbocchiamo via per Carcano ed iniziamo questo bel tratto in salita, da dove in alcuni punti si notano
splendide viste sul lago, e raggiungiamo l'abitato di
Carcano Inferiore. Arrivati alle prime case e al bivio giriamo a sinistra e con un'ultimo strappetto ci portiamo al bivio con via Don C. Belloni. Curva a sinistra per proseguire fino
all'incrocio dove prendiamo a destra la strada che, ancora in leggera
salita, ci conduce a fianco di
Villa Finzi (La villa di origine settecentesca sorge su un preesistente
fortilizio, attestato dallo stesso toponimo di Castellazzo,
forse appartenuto alla famiglia Parravicini) alla periferia di Albavilla.
Sull'asfaltata via Bettolino giriamo a sinistra e procediamo in,
discesa, fino a raggiungere il bivio della
SP38
dove giriamo a destra per portarci al bivio con la
SP40 . Curva a sinistra per percorrerne poco più di 250 m e girare poi a
sinistra alla traversa di via Cascina Foppa dove al primo bivio
prendiamo a destra via Ilaria Alpi. Un primo tratto asfaltato e poi la
sterrata che passa nel mezzo dei campi fino a raggiungere una fattoria
per imboccare, in leggera discesa, la
Strada
Comunale dei Dottorini . Raggiunto il bivio ci portiamo all'interno del boschetto e seguiamo
la sterrata che prosegue, ancora in discesa, in direzione della
provinciale. La attraversiamo ed entrati nel boschetto iniziamo un
tratto tecnico con una bella discesa su foliage che ci nasconde dei
sassi sui quali andiamo a sobbalzare in continuazione arrivando ad
incrociare l'asfaltata via Tassera. La lasciamo subito quando a destra
ci dobbiamo impegnare nella risalita della collinetta, su fondo
sterrato, con pendenze che superano abbondantemente la doppia cifra (Se non si è pronti con il cambio si rischia qui di mettere il piede a
terra). Raggiungiamo così via Cascinette e andiamo a percorrerla e
rientriamo nel territorio comunale di
Alserio.
Al bivio di via Belvedere giriamo a sinistra e seguiamo la stradina fino
al primo bivio dove tenendoci a destra imbocchiamo via Cascina Galbera.
La lasciamo quando a destra troviamo la traversa asfaltata dove giriamo
per portarci a ridosso della rotonda dove prendiamo a sinistra. La
stradina è chiusa ma a destra parte un tratto ciclo-pedonale che
raggiunge il prolungamento su via delle Betulle che più avanti ci porta
al bivio con via dei Faggi Rossi. Curva a sinistra e subito a destra per
entrare nel territorio comunale di
Anzano del Parco dove percorriamo
un tratto in salita su via Piave. Alla traversa di via del Lazzaretto
giriamo a sinistra e procedendo in bella discesa poco dopo ritorniamo su
strada sterrata e affiancando il muro di cinta del Parco di
Villa Carcano
arriviamo alla traversa sterrata che parte alla nostra destra. La salita
inizia subito e con una pendenza decisa, circa a metà della stradina, si
arriva al bivio con la strada bianca che in rettilineo arriva al bivio
di via per Monguzzo. Curva a destra e rettifilo che arriva alle case
della frazione Cavognetto dove alla
traversa di via Arzenta giriamo a sinistra per procedere su questa bella
stradina che arriva e supera
Cascina Arzenta prima di
diventare a fondo sterrato.
Entrati all'interno del
Bosco della Buerga percorriamo
il Sentiero
della V.Alta del Lago di Alserio
e con dei bellissimi passaggi arriviamo a
Cascina Bindella dopo aver
ritrovato per qualche centinaio di metri la strada asfaltata di via A.
Manzoni che percorriamo a sinistra. Ne attraversiamo il cortile, girando
a sinistra, e ci riportiamo su un'altro bellissimo tratto che intervalla
il sentiero alla sterrata e proprio nel tratto centrale siamo costretti
a scendere di sella per aggirare una grossa pianta (dalla larghezza del tronco aveva come minimo una cinquantina e più di
anni) che caduta nel mezzo del sentiero ne ostacola il passaggio.
Riprendiamo il nostro ritmo e proseguiamo ancora nel bosco raggiungendo
un bivio con la sterrata dove giriamo a destra per risalire nuovamente
in direzione delle case di
Monguzzo. Quando il tratto in
salita termina giriamo a destra e procediamo sulla sterrata che passa a
fianco di alcune villette ed arriviamo al bivio con via A. Manzoni.
Giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto pianeggiante che in breve ci
conduce a fianco della
Chiesa dei SS. Biagio e Sebastiano
(Già nel XVI secolo l'originaria chiesa monguzzese, dedicata solo a
San Biagio, era compresa nella pieve foraniale di Incino) e successivamente all'incrocio. Attraversiamo via Chiesa e ci
portiamo su via G. Verdi con la cancellata che recinge il Parco del
Castello di Monguzzo
che si intravede in alto, sulla collina a destra, chiamata
Monte Acuto.
Seguiamo la stradina che sempre in leggera discesa arriva alle case
della piccola frazione Cavolto e
successivamente a quelle di
Fornacetta quando arriviamo a
fianco della linea ferroviaria. La curva a sinistra ci porta su un breve
rettilineo e poco dopo al bivio con la
SP41 . Girando a destra attraversiamo il passaggio a livello e ne
percorriamo poco meno di 200 m, sulla provinciale, per imboccare, a
sinistra, la stradina sterrata che risale la collinetta e raggiunge
Cascina Ca Bassa. Ne superiamo il rudere e arrivati alla stradina asfaltata giriamo a
destra e andiamo a percorrere la stretta viuzza che supera un piccolo
capannone e raggiunge poi un bivio. Tenendoci a sinistra iniziamo la
risalita, su strada sterrata, che ci porta in località
Ca di Bis e procediamo diritto fino
al bivio con via Brianza. Giriamo a sinistra per percorrere il bel
tratto pianeggiante ed entriamo tra le prime case di Lambrugo
raggiungendo il centro cittadino dopo aver superato il passaggio a
livello. La strada in discesa di via San Carlo ci fa superare la
Chiesa di San Carlo Borromeo, alla
nostra sinistra, e poi con una serie di curve arriviamo ad imboccare a
sinistra via G. Mazzini. La strada che prosegue ancora in discesa arriva
poi ad un bivio dove prendiamo a destra via IV Novembre. In un tratto
pianeggiante ci portiamo all'incrocio e proseguendo diritto imbocchiamo
via Dante Alighieri.
La strada ci porta all'esterno del paese ed iniziamo una leggera discesa
che ci fa ben presto superare il Camposanto per arrivare alla frazione
Rogolea dove inizia la salita,
sempre su strada asfaltata, che ci porta alle case dell'altra frazione
Camisasca. Raggiunto l'incrocio ci
teniamo a sinistra ed iniziamo le rampe che ci conducono nel mezzo della
piccola cittadina con il bel rettilineo che arriva davanti alla
Chiesa di San Genesio e alla
Torre di Camisasca. Prendiamo
a sinistra un'altra stradina che passa a fianco delle case e che diventa
subito sterrata ed in discesa, entrando nel bosco, ci portiamo al bivio
della
Ciclo-Pedonale Monza-Erba dove
giriamo a destra. In questo tratto non siamo molto distanti dalle sponde
del fiume Lambro e procedendo su un
bellissimo fondo sterrato con belle curve ci portiamo con un leggero
strappetto a fianco di
Cascina Campomarzo. Giriamo a destra per percorrere la bella strada bianca che raggiunge
la piccola frazione Sant'Ambrogio e
al bivio giriamo a sinistra per seguire un'altra bella stradina che arriva
all'entrata del Parco di Brenno.
Rimaniamo vicini alle sponde del
Torrente Bevera ed andiamo ad
attraversare l'intera area verde con il passaggio a piedi nel
tornello di uscita su via per Rogeno.
Girando a sinistra iniziamo una leggerissima salita fino a raggiungere
la traversa a sinistra che ci porta a Cascina Colombaio
(o meglio quel che ne rimane) dove prendiamo a destra il sentiero
che passa nel mezzo tra un muretto ed il rudere della casa. Seguiamo il
single track che entra nel mezzo dei prati con fondo, all'inizio,
abbastanza sdrucciolevole e ci portiamo poi sui bellissimi tratturi che
attraversando i campi entrano in un bellissimo angolo di
Brianza dove il verde non manca.
Lasciamo alla nostra destra la collina dove
Cascina Maggiolino sembra
guardarci con la sua imponenza e arriviamo al bivio con l'asfaltata via
Salvo D'Acquisto. Curva a sinistra per seguire quest'altro tratto
asfaltato superando la
fattoria Vapore alla nostra
destra. All'altezza del bivio, a sinistra, imbocchiamo la stradina di
via Boscaccio, che poco dopo diventa sterrata, ed arrivati a ridosso
dell'ultima casa ci teniamo a destra e su un single track ci portiamo
all'interno del bosco dopo aver superato la sbarra. Il bellissimo tratto
che ci aspetta esce poco dopo in una radura per rientrare poi
all'interno del bosco dove alcuni tratti in bella discesa rendono
tecnici alcuni passaggi. Raggiunta l'argine del
torrente Bevera lo risaliamo e
ritornando nel boschetto percorriamo il tratto che passa nel mezzo tra
il torrente e il fiume Lambro alla
nostra destra. Poco dopo raggiungiamo
Baggero e andiamo ad attraversarne
la piccola piazzetta per portarci su via G. Mazzini superando il ponte
del Mulino e raggiungendo il bivio con via C. Battisti. Inizia a questo
punto il lungo rettilineo che risale verso
Merone e che ci riporta al
parcheggio della stazione.
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