Al Lago di Montorfano in MTB

 


26/06/2022 - Al Lago di Montorfano in MTB
Distance: 35 km - 443 m Ascent - 443 m Descent


Di itinerari belli da percorrere in mountain bike la Brianza ne ha molti e nonostante il territorio sia molto antropizzato si riesce ancora a descrivere qualche bel tracciato che ti tiene lontano dal traffico che, in queste zone ed in particolare in questo periodo, c'è ed è molo intenso per via della vicinanza dei tanti Laghi presenti. Questo di oggi, che ho percorso con tanti amici, è proprio uno di questi e quel qualcosa in più che ha rispetto anche ad altri più famosi è sicuramente quello di rimanere su strade sterrate e sentieri quasi per tutto il tempo in cui si descrive l'interno anello. La bella giornata ci ha anche aiutato e i terreni hanno tenuto quel giusto tasso di umidità che non fa alzare nemmeno troppa polvere. Per il resto come sempre un grazie a tutti coloro che hanno voluto esserci.

Le belle giornate favoriscono la percorrenza di questi bei sentieri. Ci sono passaggi per biker che rendono il tracciato interessante e anche qualche bello strappo non manca. Prendetevi tutta la mattina per assaporare quanto di buono ci offre il nostro territorio e godetevi le belle viste sul Lago di Montorfano.



Altra domenica con partenza da Carugo, davanti al Camposanto, dove chi arriva in auto trova comodamente il parcheggio. Raggiungiamo la rotonda e tenendoci a destra andiamo ad imboccare un brevissimo tratto di via A. Grandi e subito dopo la curva ci teniamo a sinistra per procedere, oltre i paletti con la catena, sulla sterrata che in discesa ci conduce ad un incrocio di strade sterrate. Svolta a destra per proseguire sulla bella strada bianca che corre accanto alla Roggia Borromeo e raggiunge l'ingresso della Riserva Naturale della Fontana del Guercio. Tenendoci a destra andiamo a percorrere il lungo rettilineo che arriva al guado e lo attraversiamo sul piccolo e nuovo ponticello che permette di superarlo senza entrare nell'acqua. Proseguiamo ancora all'ombra di queste piante e raggiunto il guado, in secca, di un piccolo affluente della roggia ci portiamo al bivio oltre i paletti con la catena. Tenendoci a destra arriviamo, a fianco della staccionata, all'ingresso della Val Sorda e anche qui andiamo a percorrere un rettilineo prima di ritornare all'ombra del bosco.

Raggiungiamo, con una leggera salita, su un fondo non propriamente piatto, l'asfaltata via per Brenna e attraversandola con cautela entriamo nella Valle di Brenna andando a percorrere il bel sentiero che ci conduce poi, deviando a destra, nelle vicinanze di Fabbrica Durini. Raggiunto il bivio con l'asfaltata via A. Volta giriamo a sinistra e andiamo a superare, attraversando il rudere della vecchia cascina, il passaggio a livello e subito dopo prendiamo a destra il sentiero che parte accanto alla ferrovia. Seguendo il tratto vicino ai binari arriviamo al bivio con la sterrata ed in seguito asfaltata via Carbusate e girando a sinistra andiamo a seguire questa bellissima stradina che raggiunge la vecchia Cascina Carbusate oramai, nella maggior parte, in rovina. Superata la sbarra e raggiunto l'incrocio, alla periferia di Alzate Brianza, su via Kennedy giriamo a sinistra e la percorriamo fino all'incrocio con via XXV Aprile dove giriamo a sinistra.

Procediamo su quest'altra stradina periferica ed all'incrocio successivo giriamo ancora a sinistra su via S. Pertini. Breve tratto asfaltato e poi sterrata con deviazione a destra dove poco dopo inizia lo strappo che ci conduce al bivio dell'asfaltata via F. Anzani. Giriamo a destra e proseguiamo ancora in leggerissima salita passando accanto al muro perimetrale del Parco di Villa Odescalchi. All'incrocio che troviamo poco più avanti, a fianco della torre medioevale,  proseguiamo ancora diritto e imbocchiamo la stretta stradina di via Alciato. Seguendone il corso, in leggera discesa, arriviamo al bivio con via del Lavatoio e girando a destra ci portiamo al bivio con la  SP38 . Giriamo a sinistra e poi subito a destra per imboccare via Redipuglia e ci portiamo fino al termine della strada asfaltata. Il sentiero, tra l'erba alta, non perfettamente curato, ci da modo comunque di bypassare un tratto di provinciale e di dirigerci sulla stradina che attraversa la zona industriale fino al bivio con via Roggia Lubiana. Curva a destra e rettilineo che raggiunge il bivio con via Paolo Giovio dove giriamo a sinistra.

Inizia un tratto in leggera salita e raggiungiamo Verzago passando accanto a Villa Giovio che non sta attraversando un bel periodo. Dalla parte, dove transitiamo, non è certamente tenuta nel miglior modo possibile e dimostra tutto il tempo in cui si continua a lasciarla senza nessun intervento di manutenzione. La aggiriamo seguendo via dei Platani e andiamo a percorrere il rettilineo in discesa fino ad arrivare alla curva. Lasciamo a questo punto l'asfalto e ci infiliamo, diritto davanti a noi, nella bellissima sterrata bianca che ci conduce all'interno del bosco entrando nel Parco della Brughiera. Raggiunta Cascina Cassinazza deviamo a destra, seguendo il sentiero in leggera salita, per procedere sull'altra sterrata della  Strada Comunale della Brughiera . Rimanendo sempre sul sentiero principale arriviamo ad un bivio e girando a destra ne andiamo a percorrere un tratto che ci porta all'uscita dal bosco e a ridosso di alcuni capannoni. Giriamo a questo punto a sinistra e percorriamo il single track che va ad attraversare un pratone prima di arrivare al bivio con via Molino. Curva a destra ed in breve arriviamo all'altro bivio con via Brianza. 

Giriamo a sinistra e proseguiamo in leggera salita fino al semaforo dove all'incrocio giriamo a destra per entrare nel centro della bella cittadina di Montorfano andando ad attraversare piazza Roma. Superiamo la bella Chiesa di San Giovanni Evangelista e tenendoci a sinistra iniziamo lo strappo del muro di via Mandelli. Con pendenze che arrivano al 18% andiamo a seguire questa bella stradina che offre splendide vedute sul lago sottostante e sul bel polmone verde che lo circonda. Ultimo tratto su un single track che attraversa il boschetto prima di raggiungere il bivio dove inizia la discesa. Il rettilineo che ne segue ci conduce alla periferia di Tavernerio quando arriviamo sulla breve stradina asfaltata di via M. Montessori. Superiamo la sbarra e ci portiamo nuovamente su strada sterrata e rientrati nel bosco andiamo ad affrontare quest'altro bellissimo tratto che con una serie di curve e stretti passaggi ci conduce all'esterno delle piante. Trovandoci ad un bivio di sentieri giriamo a sinistra e sempre in discesa ci portiamo sull'asfaltata  SP28  che  seguiamo, a sinistra, sulla pista ciclabile arrivando in corrispondenza dell'entrata del sentiero che, a destra, va in direzione delle sponde del Lago di Montorfano.

Iniziamo la parte più tecnica del tracciato con il passaggio che inizia prima sul single track quasi rettilineo e successivamente con una serie di passaggi tecnici che ci impegnano non poco e che nello stesso tempo ti fanno davvero divertire. Il consiglio è quello di farlo con la dovuta calma e dare sempre la precedenza ai pedoni che stanno transitando sul nostro stesso tracciato. E' altresì importante leggere la regolamentazioni di questi passaggi sul sito della Riserva Naturale del Lago di Montorfano. Il bel passaggio che ci permette anche di scattare la foto di gruppo, nella piccola spiaggetta, ci fa uscire nei pressi del Lido e tenendoci poi a destra passiamo a fianco del parcheggio prima di arrivare al bivio con la  SP28 . Dopo la curva a destra ne percorriamo solamente una cinquantina di metri per deviare a sinistra sulla stradina in salita di via Europa Unita. Superiamo la zona residenziale e ci riportiamo nuovamente su via Molino per arrivare all'altezza della curva dove giriamo a destra lasciando nuovamente l'asfalto. La sterrata rimane a ridosso di un boschetto e devia poi a sinistra andando ad attraversare il pratone per ritrovare poi un sentiero a destra che raggiunge un piccolo nucleo alberato. Ci riportiamo, tenendo la destra, su strada sterrata  entrando nuovamente in un boschetto fino ad arrivare all'incrocio con la  SP28 .

Giriamo a sinistra e ne percorriamo poco più di 100 m per deviare a sinistra sulla stradina asfaltata di via Chigollo dove, un breve rettilineo, ci fa arrivare al piccolo borgo di Inghigollo che attraversiamo. La sterrata procede nel mezzo dei campi e raggiunto il primo bivio giriamo a destra e procediamo su un breve single track e sulla seguente sterrata in un bel contesto di paesaggio che ci fa assaporare questo angolo di Brianza. La sterrata prosegue con una leggera salita ed arriva all'incrocio di Cascina Ca Nova dove attraversiamo la stradina per riportarci nuovamente sul sentiero tecnico che entra all'interno del bosco. Passaggio su radici e sassi che mettono a dura prova il nostro mezzo e i nostri muscoli per raggiungere la stradina asfaltata alla periferia di Intimiano. Brevissima escursione su asfalto per procedere su via delle Grigne e alla prima traversa si gira a sinistra dove inizia la salita che in breve ci riporta all'interno del bosco. La salita, mai impegnativa, è di breve durata e poco dopo inizia il lungo e bellissimo tratto che sempre in leggera discesa e su un continuo falsopiano ci porta alla bella discesa su un fondo cementato che arriva al bivio della  SP38 .

Curva a sinistra e brevissimo tratto su asfalto, 150 m, per deviare poi a destra, all'ingresso del  Sentiero-12 Cabiate-Montorfano , che imbocchiamo dopo la sbarra. In breve raggiungiamo il sottopasso ferroviario e superandolo ci portiamo poi a destra sul bel sentiero, in salita, che raggiunge l'ingresso, dopo un'altra sbarra, nella Valle della Naga. Altro tratto bellissimo con il tratturo che in leggera discesa va ad attraversare i campi e devia poi a sinistra per percorrere un lungo rettilineo che corre a ridosso del boschetto e della rete metallica. Si ritorna poi all'ombra del bosco e con una serie di bellissimi passaggi in discesa e a curve raggiungiamo, quasi, la periferia di Vighizzolo per deviare poi a sinistra sul sentiero che inizia in leggera salita. Anche qui ci sono tratti tecnici e tra radici sporgenti, curve e stretti passaggi tra le piante ci si diverte non poco. Arrivati all'altezza del bivio prendiamo a destra la bella sterrata che parte in salita e con un breve sforzo la andiamo a superare per arrivare al bivio della stradina asfaltata di via Cascina Varenna. Curva a sinistra per seguirne un medio tratto prima di deviare a destra in direzione del guado del torrente Terro. Il passaggio, quasi sempre in secca, è di facile accesso e deviando a sinistra ritroviamo il  Sentiero-12 Cabiate-Montorfano

Curva a destra per proseguire su un'altro tratto dove saper guidare la mountain bike ha il suo perchè con continui cambi di direzione tra le piante ed un fondo dove spesso radici e buche rendono il passaggio anche abbastanza tecnico. Raggiunta l'uscita dal bosco, a fianco della Chiesetta di Sant'Adriano, che consiglio di vistare per vedere i bellissimi affreschi che contiene al suo interno,  ci si può fermare, come abbiamo fatto noi, a riempire nuovamente le borracce raggiungendo la piccola fontanella che si trova a fianco della chiesa. Ripresi i nostri mezzi ci portiamo nuovamente sulla sterrata e successivamente sulla stradina asfaltata che arriva tra le poche case della piccola frazione Olgelasca. Attraversata la  SP39  andiamo a percorrere il lungo rettilineo sterrato che ci riporta all'ombra del bosco e sempre in costante e leggera discesa arriviamo all'altezza della sbarra, che troviamo alla nostra sinistra. Giriamo per portarci su un'altro bel passaggio tra single track, tratti sterrati e sentieri sassosi che raggiungono poi l'altra sbarra al bivio di via San Martino.
   
Curva a sinistra per procedere sulla stradina asfaltata che supera in sequenza Cascina Vignazza e Cascina San Bartolomeo prima di arrivare al bivio con la stradina che risale verso Cascina Gattedo. Qui ci teniamo a destra e procediamo sul sentiero che parte dopo i paletti con la catena. Breve tratto pianeggiante e poi con una deviazione a sinistra ci portiamo sul single track in salita che risale leggermente la collina e poco dopo lo lasciamo per deviare a destra sullo stretto passaggio tra rovi e ortiche. Fortunatamente il tratto è breve anche se qualche segno di graffi sul braccio al termine lo abbiamo. Si prosegue poi a ridosso del bosco e raggiunta la sterrata, a sinistra, la attraversiamo per risalire l'argine della Roggia Lubiana e con alcune curve e in discesa ci portiamo al guado. Anche qui in secca lo attraversiamo e prediamo adesso la carrareccia che ci fa superare il ponte sulla Roggia Borromeo e ci si porta all'incrocio delle strade sterrate. Breve deviazione a destra e poi subito a sinistra per superare i paletti con la catena ed iniziare la salita sulla sterrata percorsa già in mattinata che ci porta nuovamente nei pressi del Camposanto dove terminiamo quest'altra bella escursione.
Pier 
 

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