Intorno al lago di Pusiano
Note sul tracciato:
Anche questa mattina trovo a Merone, al solito parcheggio davanti alla Stazione Ferroviaria, un bel gruppo di 12 AMICI che mi accompagnano su questo tracciato in parte, nuovo, dove per la prima volta assaggiamo alcuni single track che risalgono verso le pendici del Monte Cornizzolo. Passaggi, mai seguiti in precedenza, che mi hanno lasciato un buon ricordo e che potranno far parte delle prossime avventure in @-mtb che settimanalmente mi e ci aspettano. Attenzione però perchè qui si passa su tratti abbastanza tecnici con pendenze in doppia cifra che non lasciano nulla al caso e perciò prima di seguire il tracciato vi consiglio di dare una lettura al road book così da arrivare preparati al tal chilometro. La giornata stupenda ha regalato, a tutti, dei favolosi panorami sull'intero lago dove siamo passati prima vicinissimi alle sponde e successivamente con vedute dall'alto che sono davvero invidiabili. Il tutto, come sempre, in buonissima compagnia con saliscendi continui che questa parte di Brianza offre a chi, come me, ama restare per un pò di tempo lontano dalle strade sempre piene di autoveicoli.
26/05/2024 |
Intorno al lago di Pusiano |
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Distance
km |
Meters of elevation |
Time |
Meteo |
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Ascent |
Descent |
Passed |
In Motion |
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31,1 |
647 |
647 |
3:21 |
2:42 |
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Prendiamo la terza uscita e iniziamo a seguire questo tratto di provinciale per 1,3 km raggiungendo, al termine, la rotonda sulla SP639 alla prima periferia di Cesana Brianza. Seconda uscita per percorrerne poco meno di 100 m e deviare a destra quando troviamo la traversa di via Europa. Strada che inizia subito in salita e che per i prossimi 350 m rimane su livelli pressoché intatti, intorno al 15% di pendenza, fino all'arrivo al bivio con via A. Volta. Saliscendi che prosegue all'interno del centro storico di Cesana Brianza passando per la strettoia di via Curt di Leri e sulla successiva via Papa Giovanni XXIII. Arrivati a ridosso della piccola rotonda che ci fa entrare su piazza Cardinal Borromeo proseguiamo diritto e passiamo accanto alla Chiesa dei SS. Fermo e Rustico (IX Sec.). Alla prima traversa, a sinistra, imbocchiamo via G. Donizetti che inizia subito in salita e superando la prima parte, accanto al campo di calcio, andiamo a percorrerne le ampie curve che ci conducono proprio sotto le prime pendici del Monte Cornizzolo. L'altezza da cui si gode lo splendido paesaggio della pianura e dei laghi ti fa presto dimenticare lo sforzo che hai dovuto affrontare per arrivare sin qui ma adesso inizia una breve fase di discesa che su via Papa Giovanni Paolo II° raggiunge il bivio con via dell'Alpetto. Mantenendoci a destra proseguiamo sul breve tratto asfaltato per portarci poi su quello sterrato e sempre in salita arriviamo a fianco del cancello d'ingresso del Parco del Roccolo. Anche da questa posizione il paesaggio alla nostra sinistra è molto bello e con una giornata di sole e limpida, come quella odierna, lo spazio si allunga sull'immensa pianura sottostante dove si raggiungono le viste dei tre maggiori laghi della Brianza.
Curva a destra per entrare poi sul prolungamento di via IV Novembre e raggiungere il bivio dove tenendoci a destra proseguiamo in salita su via G. Torti e con una buona pendenza passiamo accanto alla Chiesa di San Martino (Sec. XIII) in località Carella. Superandola ci manteniamo sulla strada principale e arrivati al bivio rimaniamo a sinistra per imboccare via San Martino. Percorrendone solamente 50 m ci immettiamo sul sentiero, a fondo acciottolato, che parte a sinistra e con una bella pendenza, 15,8%, entra poi all'interno del bosco e si restringe poi leggermente fino ad arrivare nella parte meno impegnativa di salita dove però troviamo dei grossi sassi che non permettono il passaggio in sella. (Il sentiero qui è abbastanza esposto, stretto e alla nostra sinistra c'è una rete di recinzione per cui il mio consiglio è quello di effettuare un breve portage). Raggiunta la strada asfaltata e dopo essere risaliti in sella inizia la bella ed impegnativa salita di via Cornizzolo che con i suoi 1000 m di lunghezza e un dislivello di 102 m, superato con l'aiuto di alcuni tornanti, raggiunge il parcheggio poco prima di arrivare alla località Campora (il punto più duro della salita è quello che si registra dopo il secondo tornante dove la pendenza raggiunge il 20%). E' quasi d'obbligo la sosta, in questo punto, per riprendere un pò di fiato mangiare una barretta e sopra tutto dissetarsi prima di riprendere il nostro tracciato. Gruppo ricompattato ed allora ci si prepara alla discesa sulla stradina interamente acciottolata che con una pendenza del -23%, ma con viste stupende sulla parte sottostante, raggiunge prima la frazione Carella.
Ritrovato dopo circa 600 m l'asfalto di via Cornizzolo procediamo ancora in discesa per arrivare fino alla traversa, a destra, di via dell'Ova e girando iniziamo una leggera salita, prima su strada asfaltata e poi su un bellissimo sterrato, che ci permette di aggirare alcune case prima di raggiungere la località Mariaga. La discesa avviene su via Ghislanzoni e con alcune curve raggiungiamo lo slargo e il bivio dove deviando a destra imbocchiamo lo stretto passaggio acciottolato che entra tra le case e va a superare poi la volta di via Casnaglio che ci immette su via del Conte a Eupilio. Svolta a destra per percorrerne il rettilineo e raggiungere il bivio di viale Combattenti a ridosso delle acque color smeraldo del Lago del Segrino. Girando a sinistra raggiungiamo la rotonda sulla SP42 e mantenendoci a destra proseguiamo su circa 150 m di provinciale per deviare, quindi, a sinistra sulla prima traversa di via N. Paganini. Stradina in leggera salita che in rettilineo raggiunge le case della località Galliano e che ci permette di passare in un'angolo bellissimo dove oltre alle vecchie case troviamo anche la Chiesa di San Vincenzo (Sec. XIII). Girando a sinistra inizia la discesa con qualche curva che raggiunge piazza Rigamonti dove svoltando a destra imbocchiamo la stradina di via della Costa. Quest'altra bella stradina, per nulla battuta dalle automobili, ci consente di lasciare il territorio di Eupilio per entrare in quello di Longone al Segrino dove poco dopo raggiungiamo il bivio di via Monticelli.
Discesa, girando a sinistra, che in breve ci conduce al bivio con via Beldosso dove svoltando a destra andiamo a percorrere il rettilineo che arriva alla rotonda. Attraversata la SS41 entriamo sulla stradina di via San Carlo che prosegue alla nostra destra in un contesto di strada che man mano che avanziamo si stringe. Una serie di strette transenne ci fa scendere di sella per risalire anche il gradino e superato anche questo ostacolo riprendiamo il nostro tracciato su altre bellissime stradine secondarie seguendo via Parrocchiale. A sinistra e subito a destra per aggirare la Chiesa di San Fedele Martire (995) e la seguente strettoia che prosegue in saliscendi fino al bivio con via Roma dove giriamo, con cautela, a sinistra. Entrati su una strada, dove il traffico è leggermente superiore, si prosegue sul prolungamento di via A. Manzoni e dopo circa 800 m ci spingiamo verso la rotonda all'ingresso di Proserpio. Prima uscita per proseguire ancora su asfalto e sulle leggere curve di via XXIV Maggio per arrivare nella piccola piazzetta di via E. Brenna dove troviamo la Chiesa dei SS. Carlo e Rocco (1470). Girando a sinistra entriamo nel bellissimo centro storico del paese e seguendo la stretta stradina di via G. Puecher, che lo attraversa, arriviamo a fianco della traversa di via Belvedere. Curva a destra ed inizio della salita che prosegue ancora tra le case e dopo circa 100 m raggiunge un bivio. In questo punto deviamo a destra e poco più avanti, con il termine del tratto asfaltato, dobbiamo superare un basso gradino che ci immette sul bel single track che va ad attraversare il boschetto per poi scendere in direzione dell'asfaltata via fratelli Rizzi.
Svolta a sinistra per andare in direzione della rotonda dove proseguendo diritto, per circa 100 m, imbocchiamo poi, a sinistra, il Sentiero del Bosco della Gualdera . Primo tratto in salita abbastanza difficoltoso per via dei tanti sassi smossi e delle tracce lasciate dallo scorrere dell'acqua poi inizia la discesa che a tratti risulta pedalabile ed in altri un pò meno per via dello spostamento di materiale sabbioso in alcuni punti. Il resto sono continui passaggi misto roccia terreno e con continui sobbalzi che mettono a dura prova oltre al mezzo anche i nostri muscoli. In queste situazioni è importantissimo utilizzare i freno ma sempre con le dovute cautele e se possibile far scorrere sempre le ruote per evitare eventuali cappottamenti. Dopo circa 900 m la discesa termina e sullo spiazzo davanti a noi ci teniamo a destra per seguire il breve tratto asfaltato di via per Proserpio che raggiunge il bivio con via Alessandro Manzoni. Attraversandola ci riportiamo in off-road e ci immettiamo sulla Strada dei Cius che con un primo tratto sterrato, successivamente acciottolato e al temine asfaltato ci conduce all'imbocco di via Cardinal Federico Borromeo in località Arcellasco. Strada in discesa, stretta e a curve per arrivare a fianco dell'Oratorio di San Bernardino (Sec. XV) e proseguire poi sempre in discesa sulle ampie curve di via Alessandro Manzoni fino al bivio con via XXIV Maggio. Girando a sinistra si raggiunge la località Brugora (frazione di Erba) non distanti dalla Chiesa dei SS. Pietro e Paolo (1566) ed il bivio con via XVIII Marzo dove giriamo ancora a sinistra.
Poco più avanti del prolungamento di via Galileo Galilei troviamo la rotonda e attraversando via Valassina proseguiamo sempre diritto fino al bivio con via I° Maggio attraversando la località Cassina Mariaga. Curvando a sinistra andiamo a percorrere questo rettilineo che si conclude, per un attimo al bivio ma che prosegue poi a sinistra fino ad arrivare su via Michelangelo Buonarroti che con una strettoia entra all'interno della località Bindella. Arrivati all'altezza di un piccolo parcheggio e di un bivio giriamo a destra, sulla sterrata che parte in discesa, che ci permette di aggirare una buona parte di case e di portarci al bivio con la SP639 . Curvando a destra ne percorriamo il tratto necessario che arriva alla Rotonda degli Shangai dove prendiamo la terza uscita per imboccare via Monte Legnone e deviare leggermente a destra per procedere su quest'altra stradina secondaria che poco dopo ci fa lasciare alle spalle anche gli ultimi capannoni. Alla prima traversa, a sinistra, giriamo e ci riportiamo in off-road per proseguire sul rettilineo sterrato che va ad attraversare i pratoni e raggiunge poi l'ingresso del parcheggio del Centro sportivo. Una breve risalita ci conduce al bivio con via della Libertà e girando a sinistra andiamo poi ad attraversare il ponte sul fiume Lambro. Raggiunta la sponda opposta rimaniamo su asfalto andando ad attraversare la zona industriale per portarci alla rotonda sulla SP41 . Attraversandola entriamo sul rettifilo di via Roma e anche qui attraversiamo l'altra parte della zona industriale per arrivare al sottopasso della provinciale dove iniziamo a risalire verso il bivio di via A. Volta entrando alla prima periferia di Merone. Deviando a sinistra attraversiamo il passaggio a livello della Linea S7 -Monza-Molteno-Oggiono e con un'altro breve strappetto ci portiamo in direzione della rotonda. Prima uscita per immetterci sul rettilineo di via San G. Emiliani e percorsi poco più di 200 m arriviamo nuovamente al parcheggio dove termina anche questa nostra nuova avventura.
Pier
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