Intorno al lago di Pusiano

 

Note sul tracciato:

Anche questa mattina trovo a Merone, al solito parcheggio davanti alla Stazione Ferroviaria, un bel gruppo di 12 AMICI che mi accompagnano su questo tracciato in parte, nuovo, dove per la prima volta assaggiamo alcuni single track che risalgono verso le pendici del Monte Cornizzolo. Passaggi, mai seguiti in precedenza, che mi hanno lasciato un buon ricordo e che potranno far parte delle prossime avventure in @-mtb che settimanalmente mi e ci aspettano. Attenzione però perchè qui si passa su tratti abbastanza tecnici con pendenze in doppia cifra che non lasciano nulla al caso e perciò prima di seguire il tracciato vi consiglio di dare una lettura al road book così da arrivare preparati al tal chilometro. La giornata stupenda ha regalato, a tutti, dei favolosi panorami sull'intero lago dove siamo passati prima vicinissimi alle sponde e successivamente con vedute dall'alto che sono davvero invidiabili. Il tutto, come sempre, in buonissima compagnia con saliscendi continui che questa parte di Brianza offre a chi, come me, ama restare per un pò di tempo lontano dalle strade sempre piene di autoveicoli.

26/05/2024 

Intorno al lago di Pusiano 

Distance

km

Meters of elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

 31,1

 647

647 

 3:21

2:42


LongLifeMTB-Consiglio
Non lasciatevi ingannare dal dislivello perchè su questo tracciato ci sono punti abbastanza tecnici che potrebbero far divertire molti ma che possono invece diventare, per altri, troppo impegnativi. La sequenza dei passaggi è la seguente: 1) Km 1,7 all'altezza di Cascina Maggiolino la deviazione a sinistra che va ad attraversare i pratoni è un'acquitrino unico se si passa dopo qualche giorno di pioggia incessante. 2) Rogeno godetevi i momenti in cui si passa davvero vicino alle sponde del lago diminuendo la velocità e dando sempre la precedenza ai pedoni. 3) Cesana Brianza risalita in direzione del centro cittadino su stradine strette ma con pendenze che raggiungono il max del 15%. 4) Cesana Brianza, salita verso il Parco del Roccolo pendenze al 16%. 5) Eupilio, single track per raggiungere il bivio sulla strada del Cornizzolo 450 m con pendenze al 16%. 6) Eupilio, salita verso il bivio di Campora 950 m con pendenze al 20%. La descrizione all'interno del road-book segnala quello che abbiamo riscontrato oggi con la presenza di eventuali parti in cui il fango è molto evidente e passaggi che in altre situazioni possono diventare normali. 

🔆🔆🔆🔆🔆

La partenza è fissata dal parcheggio della Stazione ferroviaria di Merone che abbiamo raggiunto con i nostri mezzi. Scaricate le nostre @-mtb ed effettuato tutti i controlli entro l'orario stabilito si parte e uscendo su via San G. Emiliani ci manteniamo a sinistra e andiamo in direzione della rotonda. Prendendo la seconda uscita imbocchiamo via E. Fermi e iniziamo la discesa che con alcune curve raggiunge la traversa, a destra, di via G. Marconi. Ancora in discesa rimaniamo sempre sulla strada principale e raggiunto il sottoportico della casa lo superiamo per portarci in un'angolo bellissimo, di Brianza, dove questa mattina vediamo tutta la forza dell'acqua che scende all'interno dell'alveo del fiume Lambro che in questo punto passa nel mezzo delle case. Molta schiuma per via delle piccole cascate per poi passare al di sotto del ponte che stiamo proprio in questo momento attraversando per portarci sulla sponda opposta tra le altre case della località Maglio. Una leggera salita inizia subito dopo la curva a sinistra e affiancando i grandi capannoni iniziamo a risalire la collinetta raggiungendo il tornante che ci immette sul proseguimento di via Salvo D'Acquisto. Rimanendo sempre sulla strada principale andiamo a percorrerne le curve e arrivati a ridosso della collina, alla nostra destra dove sorge Cascina Maggiolino, deviamo a sinistra entrando sul single track che va ad attraversare i pratoni. (Quest'oggi lo abbiamo trovato molto acquitrinoso con un fondo del terreno anche viscido ed in alcuni punti anche, quasi, scomparso per via dell'erba alta, ma sono fatti oggettivi di questa mattina con le continue precipitazioni dei giorni precedenti, in altri momenti e condizioni il tutto ritorna come sempre nella normalità

Dopo aver superato il single track che si avvicina al boschetto si devia leggermente a sinistra e seguendo l'ultimo tratto del sentiero si raggiunge l'ingresso del tratturo. Procediamo ancora diritto fino ad arrivare un bivio di sentieri dove con una svolta a destra si prosegue su un'altro sentiero, meno scivoloso del precedente, che affianca prima gli alberi. Entrando poi all'interno del bosco arriviamo sulla parte più battuta della sterrata che prosegue fino ad un bivio dove la svolta a sinistra la prendiamo con molta discrezione (fondo di pochissimi metri davvero fangoso). Attraversando poi, sul piccolo ponticello, la linea ferroviaria raggiungiamo la bella sterrata che parte, a destra, a fianco della cancellata di una casa ed in leggera discesa procediamo non distanti dalle rotaie fino alle prime case di Casletto. Ritrovato l'asfalto giriamo a sinistra su via G. Mazzini per portarci al bivio con via Vittorio Emanuele dove con la curva a destra ne percorriamo solamente 100 m. Deviamo a sinistra sulla stradina in discesa che raggiunge la sbarra e superandola raggiungiamo il sottopasso della  SP47  ed in breve ci portiamo sulle sponde del Lago di Pusiano. Fermata per la foto ricordo e poi dopo qualche scambio di battute si riparte per seguire il tratto cementato del Lungolago di Rogeno che passa proprio accanto alle sponde. Quando il tutto termina ci ritroviamo in off-road e dobbiamo deviare per forza a destra per andare ad attraversare il bosco su uno stretto single track che ci conduce poi a trovare l'asfalto della provinciale. Mantenendoci a sinistra procediamo sul rettilineo e raggiungiamo la rotonda di Garbagnate Rota che superiamo per deviare quindi a sinistra alla traversa di via Sant'Ambrogio.    

La strada asfaltata ben presto termina e superando le piccole transenne si entra sul tratto sterrato che in rettilineo ci conduce nuovamente accanto alle acque del lago. Siamo arrivati a Bosisio Parini e riprendiamo nuovamente il lungolago pavimentato, intitolato al famoso giornalista/scrittore Gianni Brera,  che corre non distante dalle azzurre acque del bellissimo specchio d'acqua. Deviamo a destra all'altezza dell'ampio spazio creato vicino alla spiaggia e attraversandolo passiamo accanto alla Chiesa di San Gaetano (1836) per poi arrivare al bivio con via A. Appiani. Girando per forza a destra raggiungiamo il bivio con via Roma e svoltando a sinistra entriamo nel centro storico della bella cittadina. Percorrendo la stretta stradina che passa accanto alla Chiesa di Sant'Anna (1503) prima di arrivare sul tratto in pavé di piazza Parini dove giriamo a destra. Imboccata via Piave proseguiamo all'interno della centro cittadino seguendo via IV Novembre e poi, mantenendoci a destra, su via B. Appiani.  All'incrocio, dove a destra troviamo la piccola Chiesetta della Madonna di Caravaggio (1716), giriamo a sinistra per procedere in salita su quest'altra bella stradina che attraversa, adesso, la parte più alta del paese con la bellissima vista sul centro storico sottostante. Raggiunto lo slargo, a destra, con l'ingresso della traversa di via Pospagliaro giriamo e percorrendo il breve rettilineo acciottolato lasciamo le case della parte alta del borgo e andiamo a raggiungere in discesa l'ingresso del sentiero. Alla nostra sinistra abbiamo ancora, non distanti, le sponde del lago e proseguendo a ridosso e poi all'interno del bosco ci portiamo sulla sterrata che a destra raggiunge la rotonda.       

Prendiamo la terza uscita e iniziamo a seguire questo tratto di provinciale per 1,3 km raggiungendo, al termine, la rotonda sulla  SP639  alla prima periferia di Cesana Brianza. Seconda uscita per percorrerne poco meno di 100 m e deviare a destra quando troviamo la traversa di via Europa. Strada che inizia subito in salita e che per i prossimi 350 m rimane su livelli pressoché intatti, intorno al 15% di pendenza, fino all'arrivo al bivio con via A. Volta. Saliscendi che prosegue all'interno del centro storico di Cesana Brianza passando per la strettoia di via Curt di Leri e sulla successiva via Papa Giovanni XXIII. Arrivati a ridosso della piccola rotonda che ci fa entrare su piazza Cardinal Borromeo proseguiamo diritto e passiamo accanto alla Chiesa dei SS. Fermo e Rustico (IX Sec.). Alla prima traversa, a sinistra, imbocchiamo via G. Donizetti che inizia subito in salita e superando la prima parte, accanto al campo di calcio, andiamo a percorrerne le ampie curve che ci conducono proprio sotto le prime pendici del Monte Cornizzolo. L'altezza da cui si gode lo splendido paesaggio della pianura e dei laghi ti fa presto dimenticare lo sforzo che hai dovuto affrontare per arrivare sin qui ma adesso inizia una breve fase di discesa che su via Papa Giovanni Paolo II° raggiunge il bivio con via dell'Alpetto. Mantenendoci a destra proseguiamo sul breve tratto asfaltato per portarci poi su quello sterrato e sempre in salita arriviamo a fianco del cancello d'ingresso del Parco del Roccolo. Anche da questa posizione il paesaggio alla nostra sinistra è molto bello e con una giornata di sole e limpida, come quella odierna, lo spazio si allunga sull'immensa pianura sottostante dove si raggiungono le viste dei tre maggiori laghi della Brianza.

Dopo la curva a destra il fondo diventa leggermente più tecnico e risulta anche leggermente scavato dall'acqua ma si risale sempre in modo abbastanza facile anche se la pendenza è leggermente aumentata. Al termine del rettilineo, con la curva a destra, si deve essere pronti con il rampichino perchè in questo tratto fortunatamente, però, breve si raggiunge il 16% di pendenza. Arrivati a ridosso dello spiazzo delle strutture della miniera deviamo a destra e poco prima del sottopasso giriamo a sinistra per percorrere il breve tratto di single track che raggiunge l'asfalto di via Trento. Girando a sinistra iniziamo una breve discesa, circa 400 m, fino a portarci all'ingresso del sentiero della via Crucis che imbocchiamo a destra scendendo di sella per superare lo stretto passaggio e i gradini che scendono sul sentiero acciottolato. Si riprende in salita e con un fondo, asciutto, che permette di iniziare la bella risalita fino alla grande Croce Lignea che troviamo all'ingresso del Sentiero, a destra, che risale verso il Santuario della Madonna della Neve (1570). Proseguendo diritto iniziamo a percorrere il tratto sterrato che attraversando il bosco ci fa passare a fianco della Cava di Pusiano che troviamo alla nostra destra. Una breve fermata per scendere di sella e attraversare il piccolo guado del torrente Campora, quest'oggi bagnato dal piccolo scorrere dell'acqua, dopo tanti anni in cui era sempre rimasto asciutto. Ancora uno strappo su un sentiero il cui fondo è attraversato da alcune radici affioranti per passare accanto al B&B prima di iniziare la discesa che arriva sull'ampia sterrata che termina davanti al Camposanto. Mantenendoci a sinistra proseguiamo ancora in off-road e raggiungiamo il bivio con via Segantini alla prima periferia di Eupilio.

Curva a destra per entrare poi sul prolungamento di via IV Novembre e raggiungere il bivio dove tenendoci a destra proseguiamo in salita su via G. Torti e con una buona pendenza passiamo accanto alla Chiesa di San Martino (Sec. XIII) in località Carella. Superandola  ci manteniamo sulla strada principale e arrivati al bivio rimaniamo a sinistra per imboccare via San Martino. Percorrendone solamente 50 m ci immettiamo sul sentiero, a fondo acciottolato, che parte a sinistra e con una bella pendenza, 15,8%, entra poi all'interno del bosco e si restringe poi leggermente fino ad arrivare nella parte meno impegnativa di salita dove però troviamo dei grossi sassi che non permettono il passaggio in sella. (Il sentiero qui è abbastanza esposto, stretto e alla nostra sinistra c'è una rete di recinzione per cui il mio consiglio è quello di effettuare un breve portage). Raggiunta la strada asfaltata e dopo essere risaliti in sella inizia la bella ed impegnativa salita di via Cornizzolo che con i suoi 1000 m di lunghezza e un dislivello di 102 m, superato con l'aiuto di alcuni tornanti, raggiunge il parcheggio poco prima di arrivare alla località Campora (il punto più duro della salita è quello che si registra dopo il secondo tornante dove la pendenza raggiunge il 20%). E' quasi d'obbligo la sosta, in questo punto, per riprendere un pò di fiato mangiare una barretta e sopra tutto dissetarsi prima di riprendere il nostro tracciato. Gruppo ricompattato ed allora ci si prepara alla discesa sulla stradina interamente acciottolata che con una pendenza del -23%, ma con viste stupende sulla parte sottostante, raggiunge prima la frazione Carella

Ritrovato dopo circa 600 m l'asfalto di via Cornizzolo procediamo ancora in discesa per arrivare fino alla traversa, a destra, di via dell'Ova e girando iniziamo una leggera salita, prima su strada asfaltata e poi su un bellissimo sterrato, che ci permette di aggirare alcune case prima di raggiungere la località Mariaga. La discesa avviene su via Ghislanzoni e con alcune curve raggiungiamo lo slargo e il bivio dove deviando a destra imbocchiamo lo stretto passaggio acciottolato che entra tra le case e va a superare poi la volta di via Casnaglio che ci immette su via del Conte a Eupilio. Svolta a destra per percorrerne il rettilineo e raggiungere il bivio di viale Combattenti a ridosso delle acque color smeraldo del Lago del Segrino. Girando a sinistra raggiungiamo la rotonda sulla  SP42  e mantenendoci a destra proseguiamo su circa 150 m di provinciale per deviare, quindi, a sinistra sulla prima traversa di via N. Paganini. Stradina in leggera salita che in rettilineo raggiunge le case della località Galliano e che ci permette di passare in un'angolo bellissimo dove oltre alle vecchie case troviamo anche la Chiesa di San Vincenzo (Sec. XIII). Girando a sinistra inizia la discesa con qualche curva che raggiunge piazza Rigamonti dove svoltando a destra imbocchiamo la stradina di via della Costa. Quest'altra bella stradina, per nulla battuta dalle automobili, ci consente di lasciare il territorio di Eupilio per entrare in quello di Longone al Segrino dove poco dopo raggiungiamo il bivio di via Monticelli. 

Discesa, girando a sinistra, che in breve ci conduce al bivio con via Beldosso dove svoltando a destra andiamo a percorrere il rettilineo che arriva alla rotonda. Attraversata la  SS41  entriamo sulla stradina di via San Carlo che prosegue alla nostra destra in un contesto di strada che man mano che avanziamo si stringe. Una serie di strette transenne ci fa scendere di sella per risalire anche il gradino e superato anche questo ostacolo riprendiamo il nostro tracciato su altre bellissime stradine secondarie seguendo via Parrocchiale. A sinistra e subito a destra per aggirare la Chiesa di San Fedele Martire (995) e la seguente  strettoia che prosegue in saliscendi fino al bivio con via Roma dove giriamo, con cautela, a sinistra. Entrati su una strada, dove il traffico è leggermente superiore, si prosegue sul prolungamento di via A. Manzoni e dopo circa 800 m ci spingiamo verso la rotonda all'ingresso di Proserpio. Prima uscita per proseguire ancora su asfalto e sulle leggere curve di via XXIV Maggio per arrivare nella piccola piazzetta di via E. Brenna dove troviamo la Chiesa dei SS. Carlo e Rocco (1470). Girando a sinistra entriamo nel bellissimo centro storico del paese e seguendo la stretta stradina di via G. Puecher, che lo attraversa, arriviamo a fianco della traversa di via Belvedere. Curva a destra ed inizio della salita che prosegue ancora tra le case e dopo circa 100 m raggiunge un bivio. In questo punto deviamo a destra e poco più avanti, con il termine del tratto asfaltato, dobbiamo superare un basso gradino che ci immette sul bel single track che va ad attraversare il boschetto per poi scendere in direzione dell'asfaltata via fratelli Rizzi.

Svolta a sinistra per andare in direzione della rotonda dove proseguendo diritto, per circa 100 m, imbocchiamo poi, a sinistra, il  Sentiero del Bosco della Gualdera . Primo tratto in salita abbastanza difficoltoso per via dei tanti sassi smossi e delle tracce lasciate dallo scorrere dell'acqua poi inizia la discesa che a tratti risulta pedalabile ed in altri un pò meno per via dello spostamento di materiale sabbioso in alcuni punti. Il resto sono continui passaggi misto roccia terreno e con continui sobbalzi che mettono a dura prova oltre al mezzo anche i nostri muscoli. In queste situazioni è importantissimo utilizzare i freno ma sempre con le dovute cautele e se possibile far scorrere sempre le ruote per evitare eventuali cappottamenti. Dopo circa 900 m la discesa termina e sullo spiazzo davanti a noi ci teniamo a destra per seguire il breve tratto asfaltato di via per Proserpio che raggiunge il bivio con via Alessandro Manzoni. Attraversandola ci riportiamo in off-road e ci immettiamo sulla  Strada dei Cius  che con un primo tratto sterrato, successivamente acciottolato e al temine asfaltato ci conduce all'imbocco di via Cardinal Federico Borromeo in località Arcellasco. Strada in discesa, stretta e a curve per arrivare a fianco dell'Oratorio di San Bernardino (Sec. XV) e proseguire poi sempre in discesa sulle ampie curve di via Alessandro Manzoni fino al bivio con via XXIV Maggio. Girando a sinistra si raggiunge la località Brugora (frazione di Erba) non distanti dalla Chiesa dei SS. Pietro e Paolo (1566) ed il bivio con via XVIII Marzo dove giriamo ancora a sinistra. 

Poco più avanti del prolungamento di via Galileo Galilei troviamo la rotonda e attraversando via Valassina proseguiamo sempre diritto fino al bivio con via I° Maggio attraversando la località Cassina Mariaga. Curvando a sinistra andiamo a percorrere questo rettilineo che si conclude, per un attimo al bivio ma che prosegue poi a sinistra fino ad arrivare su via Michelangelo Buonarroti che con una strettoia entra all'interno della località Bindella. Arrivati all'altezza di un piccolo parcheggio e di un bivio giriamo a destra, sulla sterrata che parte in discesa, che ci permette di aggirare una buona parte di case e di portarci al bivio con la  SP639 . Curvando a destra ne percorriamo il tratto necessario che arriva alla Rotonda degli Shangai dove prendiamo la terza uscita per imboccare via Monte Legnone e deviare leggermente a destra per procedere su quest'altra stradina secondaria che poco dopo ci fa lasciare alle spalle anche gli ultimi capannoni. Alla prima traversa, a sinistra, giriamo e ci riportiamo in off-road per proseguire sul rettilineo sterrato che va ad attraversare i pratoni e raggiunge poi l'ingresso del parcheggio del Centro sportivo. Una breve risalita ci conduce al bivio con via della Libertà e girando a sinistra andiamo poi ad attraversare il ponte sul fiume Lambro. Raggiunta la sponda opposta rimaniamo su asfalto andando ad attraversare la zona industriale per portarci alla rotonda sulla  SP41 . Attraversandola entriamo sul rettifilo di via Roma e anche qui attraversiamo l'altra parte della zona industriale per arrivare al sottopasso della provinciale dove iniziamo a risalire verso il bivio di via A. Volta entrando alla prima periferia di Merone. Deviando a sinistra attraversiamo il passaggio a livello della Linea   S7 -Monza-Molteno-Oggiono e con un'altro breve strappetto ci portiamo in direzione della rotonda. Prima uscita per immetterci sul rettilineo di via San G. Emiliani e percorsi poco più di 200 m arriviamo nuovamente al parcheggio dove termina anche questa nostra nuova avventura.

Pier

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