Some Nice Climb - MTB
Distance: 35 km - 626 m Ascent - 625 m Descent
E' un'altra domenica mattina di ritrovo con gli amici, complice anche il
bel tempo che continua a queste latitudini, con una giornata all'insegna
della nebbia di primo mattino ma che col passare delle ore diventa quasi
primaverile, anche se alcuni tratti ghiacciati, in zone d'ombra, ci sono
ancora. Altri 10 amici con cui passare queste bellissime ore in un tracciato
che già dal nome la dice lunga. Non è però un'itinerario durissimo anche se
di strappi ce ne sono molti ma qui in
Brianza è così, continui a salire e poi
scendi risali e riscendi ed al termine, nonostante la fatica sei
soddisfatto. Anche oggi di bei paesaggi non ne abbiamo proprio fatto a meno
e questo va detto perchè se vorrete seguire la traccia e la prendete con
filosofia, come faccio io insieme agli amici, avrete anche il tempo di
gustarveli.
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come parte di questo gruppo.
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che ho percorso in mountain bike in compagnia di tantissimi amici.
Raggiunto il bivio con via Monte Rosa curviamo a sinistra e poi subito a
destra per immetterci sul single track che attraversa il prato e ci
porta sul ponticello in legno che supera il fosso sottostante. Si
prosegue poi verso sinistra e con un tratturo raggiungiamo il bivio. A
sinistra, girando, imbocchiamo la carrareccia che in discesa e su fondo
leggermente scivoloso va in direzione di
Cascina Canova. Superiamo l'imponente caseggiato (oramai disabitato) e seguendo la
stretta stradina asfaltata ci dirigiamo in direzione della rotonda.
Prendiamo la terza uscita e ci portiamo sul tratto in discesa di via L.
Bocconi per lasciarla quando a destra troviamo la traversa sterrata. La
andiamo a percorrere e dopo aver lasciato le case, alle nostre spalle,
andiamo ad attraversare i campi seguendo il tratturo che arriva
all'incrocio di strade sterrate. Proseguendo diritto iniziamo una
leggera salita passando accanto a
Cascina Magritto e quando la
strada ritorna asfaltata la lasciamo per girare a sinistra sul bel
sentiero che ci conduce all'interno del bosco.
Una breve discesa ci porta al piccolo ponticello, in legno, che
attraversa il Rio Bevera e
passando sulla sponda opposta iniziamo poi una leggerissima salita che
ci conduce all'esterno delle piante al bivio della bella strada bianca.
Prendiamo a destra ed iniziamo la salita che nella prima parte è con
bassa pendenza ma quando arriviamo all'altezza della stalla (alla nostra
destra) lo strappo diventa più duro e rimane così fino al bivio con via
Cristoforo Colombo nell'abitato di
Villanova. Ci siamo riportati su
strada asfaltata e girando a sinistra andiamo a superare il complesso
dell'Istituto Suore del Prezioso Sangue
e l'adiacente Cappella per girare a destra su via A. Gramsci. Breve
tratto del rettilineo ed alla prima traversa a sinistra giriamo per
riportarci, subito dopo, nuovamente su sterrato e quindi su sentiero per
andare in direzione del piccolo agglomerato di case di
Mottione. La parte terminale della
strada è su fondo asfaltato e prosegue tra un grande pratone ed alcune
abitazioni.
Arrivati al bivio con via L. Manara giriamo a destra ed andiamo a
seguire il lungo rettilineo che ci fa arrivare all'altra piccola
frazione Prebone. Superiamo il
sottoportico e prendiamo a destra la stradina per lasciarla quando al
bivio proseguiamo diritto per entrare sulla stretta strada che passa
accanto ad un deposito (alla nostra destra). Si prosegue poi su
sterrato in leggera salita andando ad attraversare un bel tratto di
campi e con uno strappetto raggiungiamo le prime case della frazione
Dagò. Si ritorna su asfalto e
girando a sinistra andiamo a percorrere via Papa Giovanni XXIII che dopo
la curva ed un breve rettilineo arriva ad un bivio. Ci teniamo a destra
passando accanto al capannone e ci inoltriamo all'interno della campagna
seguendo il single track che poco dopo raggiunge il piccolo ponticello
in legno. Curva a destra per attraversarlo e poi iniziamo a seguire il
sentiero che, sempre in leggera salita, entra ed attraversa il
boschetto. Un ultimo strappetto per portarci sul tratto cementato e
quindi ritroviamo l'asfalto di via G. Donizetti nelle case della piccola
frazione Torrevilla.
Giriamo a sinistra perchè è ora di prenderci un buon caffè e così ci
dirigiamo in via Cavour. Il tempo di gustarci questo caffè
nell'esclusiva pasticceria della zona dove il servizio è buonissimo,
dove ti viene servito in modo cortese e perfetto e dove il gusto della
bevanda è sempre curato. Lasciamo anche questo bellissimo angolo,
all'interno del centro storico, ritornando in piazza Libertà dove
giriamo a sinistra imboccando via Roma. La strada a senso unico è in
leggera discesa e dopo aver superato il centro parrocchiale arriviamo al
bivio. Curva a sinistra per seguire via G. Matteotti e percorso il
rettilineo raggiungiamo l'incrocio con via G. Garibaldi. Ci teniamo a
destra e andiamo a percorrerne poco meno di 200 m per girare alla prima
traversa, a sinistra, su via Cascina Nuova. Rimanendo sempre sulla
strada principale arriviamo alla seconda traversa a sinistra e giriamo
su questa stretta stradina che arriva ad un bivio. Lasciamo l'asfalto
per portarci a destra sul sentiero che in leggera salita entra
all'interno del boschetto. Quando ne usciamo seguiamo il single track
che va ad aggirare la struttura della vecchia Cascina e ci porta, poi a
destra, su un bellissimo sterrato che passa nel mezzo del
bosco.
Quando ne usciamo prendiamo il tratturo che in rettilineo parte davanti
a noi in un contesto bellissimo di vecchie case e colline che hanno quel
colore quasi grigio tipico dell'inverno. Arrivati al bivio di via alle
Valli giriamo a sinistra e procediamo in discesa per ritornare
nuovamente tra le case di
Missaglia. Ritrovata via Cavour
giriamo questa volta a destra ed iniziamo il tratto in salita che
raggiunge piazza Sormani dove troviamo
Palazzo Sormani-Marzorati-Uva
e la
Chiesa di Santa Maria in Villa.
Inizia poco dopo la prima vera salita della giornata con lo strappo,
abbastanza duro, di via Piccardino e qui fino al tratto che diventa
sterrato, entrando nel boschetto bisogna spingere davvero sui pedali se
si vuole tenere il ritmo ma il consiglio è quello di salire al proprio
passo senza strafare altrimenti dopo la curva c'è il rischio di mettere
il piede davvero a terra. Passata la esse, delle curve, e raggiunto il
fondo sterrato la pendenza si abbassa e poco dopo inizia anche un tratto
in discesa. Poca roba perchè dopo l'incrocio inizia la nuova salita su
via Sant'Apollonia. Leggermente meno lunga ma anche qui pendenze a
doppia cifra che raggiungono il piccolo pianoro a fianco della casa con
un tratto cementato.
Si prosegue, adesso, in discesa percorrendo la bella sterrata che
raggiunge la località Molere e
tenendoci a sinistra iniziamo un'altro bellissimo tratto in discesa
che, su asfalto, con belle curve ci riporta nel territorio comunale di
Viganò. Raggiunto con una leggera
salita il bivio di via della Vittoria giriamo a destra e proseguiamo
in direzione della rotonda. Alla nostra sinistra troviamo la bella
Chiesa di San Vincenzo (La prima citazione d'una cappella a Viganò risale al XIII secolo ed è
contenuta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani). La lasciamo alla nostra sinistra e imboccata la prima uscita,
sulla rotonda, proseguiamo in discesa su via Leonardo da Vinci. Al
bivio giriamo a destra e percorriamo il rettilineo di via G. Marconi
per superare alcuni capannoni, alla nostra destra, andando a
percorrere poi un'ampia curva. Poco più avanti lasciamo l'asfalto per
girare a sinistra sulla sterrata che subito in salita raggiunge una
serie di serre. Seguiamo a questo punto il
Sentiero 6-Sirtori-Lomagna
ed arrivati al bivio giriamo a destra percorrendo il tornante. Siamo
entrati all'interno del
Parco di Montevecchia e Valcurone. Sempre in leggera salita si passa da sterrato a tratturo a sentiero
e non manca pure un tratto di acciottolato e prima del termine anche
un passaggio su un breve tratto di roccia affiorante.
Cosa volere di più per biker, in un sol colpo quasi tutti i tipi di
terreno passano sotto le gomme scolpite della nostra mountain bike.
Uscendo, dopo la sbarra aperta, raggiungiamo il bivio con via G. Besana
mentre siamo a fianco del muro perimetrale del Parco di
Villa Besana a Sirtori. Giriamo a destra
e andiamo a percorrere la discesa che arriva all'altro bivio con via
Arnigò. Curva a destra e dopo una breve discesa raggiungiamo un'altro
bivio e tenendoci a sinistra imbocchiamo via Lissolo. Con alcune curve,
in leggera salita, proseguiamo su quest'ampia strada ed arrivati
all'altezza della traversa a sinistra, di via Giuseppe Garibaldi,
giriamo. La strada inizia subito a salire in modo abbastanza deciso e
con pendenze a doppia cifra, che arrivano a sfiorare il 20%, risaliamo
questo tratto di collina. Al bivio che incontriamo proseguiamo ancora
diritto e ci portiamo sulla stradina di via G. Besana che raggiunge la
cima. Inizia adesso lo sterrato che, per fortuna, in discesa arriva ad
un bivio dove girando a sinistra proseguiamo sempre in fuoristrada
superando un leggero dislivello prima di iniziare la discesa asfaltata
che inizia dopo la piccola
Cappelletta Mariana dedicata
alla Madonna di Caravaggio.
Seguendo quest'altra ampia strada asfaltata entriamo nella frazione
Travecchia e ci dirigiamo in direzione della
Chiesa dei SS Nabore e Felice
(La prima citazione di una cappella a Sirtori risale al 1398 ed è
contenuta nella Notitia Cleri, in cui si legge che era filiale della
pieve di San Vittore a Missaglia) che raggiungiamo dopo delle belle ed ampie curve. Arrivati al bivio
di via della Chiesa giriamo a destra e seguendone il rettilineo ci
portiamo ad un bivio, dove, tenendoci a sinistra prendiamo un'altro
bellissimo tratto in discesa su via Resempiano. Raggiunta la rotonda
prendiamo la terza uscita e proseguiamo ancora su strada asfaltata ma
alla prima traversa a sinistra ci riportiamo sulla bella sterrata che
raggiunge la sbarra. La superiamo, scendendo di sella, e ci infiliamo,
una volta risaliti, all'interno del bosco su un bellissimo sentiero che
sempre in leggera discesa ci porta alla bella strada bianca di via G.
Donizetti che delimita il confine tra i comuni di
Sirtori e
Barzanò. Poco prima di arriva al
bivio della provinciale giriamo a sinistra e iniziamo un'altro
strappetto che sulla bella e stretta stradina ci fa arrivare al bivio
con la
SP53D1 . Girando a destra iniziamo a seguire un lungo rettilineo che termina
davanti alla rotonda sulla
SP51 .
Tenendoci a sinistra entriamo nella prima periferia di
Barzanò percorrendo un brevissimo
tratto di via L. Manara poi giriamo subito a destra per proseguire sul
Vicolo Torre e ci riportiamo, dopo aver superato un arco, su un tratto
sterrato che passa a fianco di una vecchia torre circolare che possiamo
vedere alla nostra destra. Arrivati al bivio con via G. Garibaldi
giriamo a destra e al primo bivio a sinistra per iniziare una leggera e
breve salita che ci porta a fianco della
Canonica di San Salvatore. (La chiesa, sebbene la sua storia sia documentata da poche fonti
cartacee e abbia avuto molti rimaneggiamenti durante i secoli, è una
delle rare testimonianze dell'architettura romanica presente in
Brianza). La superiamo ed iniziamo il tratto in discesa sulla stretta viuzza
di via Castello per arrivare al bivio. Tenendoci a destra proseguiamo
sul rettilineo di via Paladini e raggiunta la rotonda prendiamo la
seconda uscita ed entriamo su via Oriano che poco più avanti si stringe
ed entra tra le case della piccola frazione
Torricella. Il fondo stradale poco
dopo cambia e seguendo adesso la sterrata andiamo in direzione delle
ultime case del paese. Ci portiamo poi su un single track che in discesa
ci fa entrare all'interno del bosco.
Andiamo a superare il ponte in legno, che attraversa il corso della
roggia, tenendoci poi a destra per seguire il bel sentiero che, in
leggera salita, ci porta all'esterno su una grande radura. Una breve
pausa per scattare qualche fotografia di gruppo e si riparte andando ad
attraversare, sul single track, il grande pratone. La discesa, con un
passaggio leggermente tecnico, ci fa arrivare su una bella sterrata,
attualmente ricoperta di foglie, che poco dopo cambia totalmente e su un
tratto abbastanza sassoso iniziamo la risalita in direzione di
Cascina Zizzanorre. Raggiunto le strutture dell'imponente caseggiato prendiamo a sinistra
l'altra sterrata che in leggera discesa ci fa lasciare alla spalle il
nucleo abitativo e con una leggera risalita, dopo il bivio delle
sterrate, ci portiamo sull'asfaltata via San Marco entrando tra le case
della frazione Oriano. Alla prima
traversa giriamo a sinistra e percorriamo via E. Alessandrini ed
arriviamo al bivio con via G. Verdi. Curva a sinistra e poco dopo
entriamo nella parte storica del paese dove le stradine sono veramente
strette e le case oramai fatiscenti. Proseguendo diritto iniziamo adesso
una discesa sulla stradina di via C. Cattaneo per portarci al primo
bivio con la sterrata dove ci teniamo a destra.
Siamo all'interno del
Parco Agricolo della Valletta
e proseguendo nel mezzo di questo tratto pianeggiante arriviamo al bivio
successivo dove giriamo ancora a destra. Un tratto rettilineo su
tratturo e poi la curva a destra con la sterrata che inizia a salire e
raggiunge l'aia di
Cascina Bonacina che andiamo
ad attraversare. Quando ne usciamo prendiamo a sinistra un'altra
sterrata e iniziamo una leggera discesa che va ad attraversare i grandi
pratoni. Dopo un bivio sterrato proseguiamo diritto per immetterci poi
sul single track, abbastanza scivoloso, oggi, che deviando a destra va
in direzione del bosco. Il sentiero si allarga e raggiunge la bella
sterrata sul ponte in pietra/cemento che attraversa il Rio Bevera e ci
conduce alle spalle di
Cascina Immacolata ed alla
prima periferia di Renate. Ultimo
tratto su asfalto che arriva all'incrocio dove attraversando via G.
Mazzini imbocchiamo via G. Garibaldi. Andiamo a superare il sottopasso
ferroviario ed alla prima traversa a sinistra ci portiamo su via F.
Turati. La percorriamo tutta e giriamo a destra per seguire via Monte
Grigna che seguiamo anche dopo la curva a sinistra.
Inizia adesso un breve strappo che ci porta non distanti da
Cascina il Monte , che troviamo alla nostra destra in alto sul cucuzzolo, dove
proseguiamo diritto sul single track che parte all'interno del
boschetto. Inizia la discesa che attraversando i campi ci porta davanti
alla casa in pietra (abbandonata) dove prendiamo a destra
un'altro sentiero che passa accanto alla recinzione e con un'altro
strappo guadagniamo l'altura dove inizia l'altro sentiero che parte a
sinistra. Godiamo il bellissimo paesaggio delle colline della
Brianza, dall'ampia vista che
abbiamo a disposizione e con la bella e soleggiata giornata odierna si
vedono a perdita d'occhia in un tratto mangiaebevi con continui
saliscendi dove ci si diverte davvero. Arriviamo a fianco di
Cascina Angelica con
l'ultimo tratto sterrato e ci portiamo in direzione del bivio con
la
SP112 . Tenendoci subito a sinistra prendiamo la sterrata che passa a fianco
del capannone e raggiunto il grande pratone ci teniamo a destra ed
iniziamo a seguire il lungo tratturo che corre a fianco del muro di
cinta. Poco dopo, con uno stretto passaggio tra gli alberi, ci portiamo
sul piccolo ponte in pietra che va ad attraversare il fosso e passati
dalla parte opposta iniziamo a seguire il single track che parte a
destra.
Una leggerissima salita ci porta alla sbarra che oltrepassiamo per
girare a sinistra sull'asfaltata via dei Pascoli ed entriamo nel
territorio comunale di
Besana Brianza. La traccia,
disegnata qualche settimana prima, prevedeva il passaggio davanti a
Cascina Geroli per deviare
poi a destra sui single track che risalivano la collinetta. Purtroppo
questa mattina abbiamo potuto verificare, con i nostri occhi, che anche
questo passaggio adesso è precluso dalle reti e quindi non più
transitabile. Nulla di grave ma è davvero un peccato perchè con quel
transito si evitava di passare all'interno della zona industriale
potendo aggirare i capannoni senza problemi. Prendiamo a questo punto
via Gerolo, a destra, e proseguiamo sempre diritto in direzione della
rotonda per tenerci ancora a sinistra e raggiungere poi il termine della
strada asfaltata dove girando a sinistra ci riportiamo su un'altro bel
tratto sterrato che va ad attraversare i campi. Una breve salita ci
consente di arrivare alle spalle del Camposanto e poco dopo di rimettere
le gomme sull'asfalto di via C. Ferrario. Andiamo quindi a superare il
passaggio a livello e tenendoci sempre sulla strada principale
raggiungiamo piazza Umberto I° nel centro della cittadina.
Alla rotonda attraversiamo via Dante Alighieri e proseguiamo su un breve
tratto di via Roma per girare alla traversa di via L. Viarana che in
leggera salita ci porta nel centro storico. Proseguiamo sul lungo
rettilineo con il proseguimento di via Santa Caterina e alla traversa di
via Bottè giriamo a sinistra. La stretta stradina ci consente di
portarci, girando poi a sinistra, al sottopasso della
SP6
raggiungendo un'altro tratto in fuoristrada che entra nella valletta. Il
bel sentiero termina al bivio con via della Busa e girando a destra
andiamo in direzione della salita che sul tratto ciclo-pedonale ci
conduce alla prima periferia di
Montesiro. Quando raggiungiamo il
bivio ci teniamo a sinistra ed andiamo a percorrere via Belvedere che
raggiunge il bivio con via Prinetti. Svolta a destra e discesa verso la
rotonda per arrivare all'incrocio con la
SP154
che attraversiamo per portarci su via Papa Giovanni XXIII. Strada in
rettilineo e leggermente in discesa che percorriamo in un battibaleno e
poco prima della curva la lasciamo per tenerci a sinistra ed entrare
sulla strada sterrata che va in direzione dei prati. Siamo entrati nella
Valle del Rio Pegorino e
mantenendoci sempre sul tratturo proseguiamo nel mezzo dei campi.
Quando il solco del terreno arriva a ridosso del boschetto pochi metri
più a destra scorre il fiumiciattolo oggi, però, in secca. Il sentiero
devia poi a sinistra ed inizia la bella salita che ci riporta nel
territorio comunale di
Casatenovo raggiungendo, non senza
fatica, le prime case su via Don Carlo Gnocchi. Giriamo a destra e
adesso su asfalto percorriamo il lungo rettilineo che ci porta alla
rotonda, nei pressi del Centro Commerciale. Tenendoci a sinistra andiamo
ad immetterci sul tratto ciclo pedonale e con una leggera salita ed una
deviazione sul vialetto, a sinistra, ci portiamo su via San Giuseppe.
Giriamo a destra per seguire il lungo rettilineo che arriva al bivio con
via Michelangelo Buonarroti dove svoltiamo a sinistra. E' qui che ci
attende l'ultima sterrata della giornata ed anche l'ultimo strappo che
si conclude all'altezza della casa. Ci manca ancora una breve discesa
per portarci al bivio di via Monteregio e quando lo raggiungiamo giriamo
a sinistra. Percorriamo il rettilineo e ci riportiamo al punto di
partenza iniziale dove termina quest'altra bella mattinata in mtb in
compagnia degli AMICI. E' giunta l'ora dei saluti ma è solo un
arrivederci a domenica prossima perchè le avventure non finiscono mai,
basta guardare la pagina
Appuntamenti.
Pier
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