Some Nice Climb - MTB

 


20/02/2022 - Some Nice Climb - MTB
Distance: 35 km - 626 m Ascent - 625 m Descent

E' un'altra domenica mattina di ritrovo con gli amici, complice anche il bel tempo che continua a queste latitudini, con una giornata all'insegna della nebbia di primo mattino ma che col passare delle ore diventa quasi primaverile, anche se alcuni tratti ghiacciati, in zone d'ombra, ci sono ancora. Altri 10 amici con cui passare queste bellissime ore in un tracciato che già dal nome la dice lunga. Non è però un'itinerario durissimo anche se di strappi ce ne sono molti ma qui in Brianza è così, continui a salire e poi scendi risali e riscendi ed al termine, nonostante la fatica sei soddisfatto. Anche oggi di bei paesaggi non ne abbiamo proprio fatto a meno e questo va detto perchè se vorrete seguire la traccia e la prendete con filosofia, come faccio io insieme agli amici, avrete anche il tempo di gustarveli.

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Lasciamo alle spalle il parcheggio e portandoci su via Monteregio, a Casatenovo, giriamo a sinistra ed in discesa raggiungiamo il bivio con la  SP154 . Giriamo a destra e percorrendo la strada, a quest'ora quasi senza la presenza di automobili, ci dirigiamo alla rotonda sulla  SP54  e attraversandola imbocchiamo via G. Garibaldi entrando di fatto nel territorio comunale di Besana Brianza. Percorriamo un breve tratto del rettilineo e alla prima traversa, a destra, giriamo su via Beato Angelico. Inizio in leggera salita e poi dopo l'ampia curva a sinistra un tratto in discesa che ci conduce ad un trivio. Prendiamo a destra la seconda traversa e ci portiamo su via B. Buozzi che, dopo un primo tratto asfaltato, diventa a fondo sterrato. La stradina prosegue in direzione di una prima casa e dopo la curva con un bel tratto rettilineo attraversa alcuni pratoni ed arriva a fianco della struttura di Cascina Besanelle II

Raggiunto il bivio con via Monte Rosa curviamo a sinistra e poi subito a destra per immetterci sul single track che attraversa il prato e ci porta sul ponticello in legno che supera il fosso sottostante. Si prosegue poi verso sinistra e con un tratturo raggiungiamo il bivio. A sinistra, girando, imbocchiamo la carrareccia che in discesa e su fondo leggermente scivoloso va in direzione di Cascina Canova. Superiamo l'imponente caseggiato (oramai disabitato) e seguendo la stretta stradina asfaltata ci dirigiamo in direzione della rotonda. Prendiamo la terza uscita e ci portiamo sul tratto in discesa di via L. Bocconi per lasciarla quando a destra troviamo la traversa sterrata. La andiamo a percorrere e dopo aver lasciato le case, alle nostre spalle, andiamo ad attraversare i campi seguendo il tratturo che arriva all'incrocio di strade sterrate. Proseguendo diritto iniziamo una leggera salita passando accanto a Cascina Magritto e quando la strada ritorna asfaltata la lasciamo per girare a sinistra sul bel sentiero che ci conduce all'interno del bosco.

Una breve discesa ci porta al piccolo ponticello, in legno, che attraversa il Rio Bevera e passando sulla sponda opposta iniziamo poi una leggerissima salita che ci conduce all'esterno delle piante al bivio della bella strada bianca. Prendiamo a destra ed iniziamo la salita che nella prima parte è con bassa pendenza ma quando arriviamo all'altezza della stalla (alla nostra destra) lo strappo diventa più duro e rimane così fino al bivio con via Cristoforo Colombo nell'abitato di Villanova. Ci siamo riportati su strada asfaltata e girando a sinistra andiamo a superare il complesso dell'Istituto Suore del Prezioso Sangue e l'adiacente Cappella per girare a destra su via A. Gramsci. Breve tratto del rettilineo ed alla prima traversa a sinistra giriamo per riportarci, subito dopo, nuovamente su sterrato e quindi su sentiero per andare in direzione del piccolo agglomerato di case di Mottione. La parte terminale della strada è su fondo asfaltato e prosegue tra un grande pratone ed alcune abitazioni.

Arrivati al bivio con via L. Manara giriamo a destra ed andiamo a seguire il lungo rettilineo che ci fa arrivare all'altra piccola frazione Prebone. Superiamo il sottoportico e prendiamo a destra la stradina per lasciarla quando al bivio proseguiamo diritto per entrare sulla stretta strada che passa accanto ad un deposito (alla nostra destra). Si prosegue poi su sterrato in leggera salita andando ad attraversare un bel tratto di campi e con uno strappetto raggiungiamo le prime case della frazione Dagò. Si ritorna su asfalto e girando a sinistra andiamo a percorrere via Papa Giovanni XXIII che dopo la curva ed un breve rettilineo arriva ad un bivio. Ci teniamo a destra passando accanto al capannone e ci inoltriamo all'interno della campagna seguendo il single track che poco dopo raggiunge il piccolo ponticello in legno. Curva a destra per attraversarlo e poi iniziamo a seguire il sentiero che, sempre in leggera salita, entra ed attraversa il boschetto. Un ultimo strappetto per portarci sul tratto cementato e quindi ritroviamo l'asfalto di via G. Donizetti nelle case della piccola frazione Torrevilla.

Raggiunta la piccola piazza Trento e Trieste giriamo a sinistra per seguire il vicolo che poi a destra ci conduce al bivio di via C. Battisti. Seguiamo il rettilineo e raggiungiamo l'incrocio per proseguire diritto in direzione del bivio sulla  SP51 . Svolta, per forza, a destra ed alla rotonda prendiamo la seconda uscita e ci portiamo su via A. Diaz che in discesa arriva ad un'incrocio. Lo superiamo e giriamo a destra nella stradina che passa accanto ad un capannone ed iniziamo un tratto in salita che raggiunge il confine di un grande pratone. Giriamo a sinistra e andiamo a seguire il single track che passa a lato del campo e seguendolo poi a destra proseguiamo sul lungo rettilineo che però, adesso è stato chiuso da un serie di piante di rovi. Siamo nel territorio comunale di Viganò. Le piante sono state messe li apposta per evitare il transito e quindi il passaggio in sella non è più possibile. Succede anche questo, non spiegandocelo, perchè il sentiero, poco dopo, è totalmente percorribile ed in buonissime condizioni. Non è la prima volta e non sarà certamente l'ultima ma rimane sempre quell'amaro in bocca perchè non se ne vede proprio il motivo. Scendiamo di sella portando, nella parte bassa del sentiero, il mezzo e ripartiamo entrando all'interno del boschetto.

Quando ne usciamo arriviamo ad un bivio con la sterrata e tenendoci a sinistra percorriamo quest'altro bellissimo tratto fuoristrada ed arriviamo alla prima periferia di Missaglia. Seguiamo via V. Monti e dopo il bivio diritto su via Rengione per arrivare alla curva dove anzichè rimanere su asfalto giriamo a sinistra e ci portiamo tra le strette viuzze che passano nel mezzo di questo angolo del paese. Troviamo a sinistra una strettissima stradina che passa a fianco di una recinzione a rete. Il passaggio alla partenza è veramente stretto e per fare la prima curva dobbiamo mettere il piede a terra e far girare la mtb con l'aiuto delle mani sollevando la gomma posteriore e spostandola. Poi iniziano i gradini che a destra procedono, fortunatamente in discesa, così da poter rimanere in sella e con molta parsimonia e sobbalzi iniziamo questo tratto che per noi è al momento sconosciuto. Tra le altre cose questo tipo di passaggio non è segnalato sulle mappe, come gradinata, ma è disegnato come sentiero. Tra un gradino ed un'altro proseguiamo la nostra discesa e arriviamo a incrociare la stradina di via Lavandaia. Noi proseguiamo diritto su via Molinello ed in rettilineo ci portiamo al bivio con la  SP53 . Curva a destra ed iniziamo una leggerissima salita sul rettilineo che va a superare il Camposanto per arrivare alla rotonda quasi nel centro del paese.

Giriamo a sinistra perchè è ora di prenderci un buon caffè e così ci dirigiamo in via Cavour. Il tempo di gustarci questo caffè nell'esclusiva pasticceria della zona dove il servizio è buonissimo, dove ti viene servito in modo cortese e perfetto e dove il gusto della bevanda è sempre curato. Lasciamo anche questo bellissimo angolo, all'interno del centro storico, ritornando in piazza Libertà dove giriamo a sinistra imboccando via Roma. La strada a senso unico è in leggera discesa e dopo aver superato il centro parrocchiale arriviamo al bivio. Curva a sinistra per seguire via G. Matteotti e percorso il rettilineo raggiungiamo l'incrocio con via G. Garibaldi. Ci teniamo a destra e andiamo a percorrerne poco meno di 200 m per girare alla prima traversa, a sinistra, su via Cascina Nuova. Rimanendo sempre sulla strada principale arriviamo alla seconda traversa a sinistra e giriamo su questa stretta stradina che arriva ad un bivio. Lasciamo l'asfalto per portarci a destra sul sentiero che in leggera salita entra all'interno del boschetto. Quando ne usciamo seguiamo il single track che va ad aggirare la struttura della vecchia Cascina e ci porta, poi a destra, su un bellissimo sterrato che passa nel mezzo del bosco. 

Quando ne usciamo prendiamo il tratturo che in rettilineo parte davanti a noi in un contesto bellissimo di vecchie case e colline che hanno quel colore quasi grigio tipico dell'inverno. Arrivati al bivio di via alle Valli giriamo a sinistra e procediamo in discesa per ritornare nuovamente tra le case di Missaglia. Ritrovata via Cavour giriamo questa volta a destra ed iniziamo il tratto in salita che raggiunge piazza Sormani dove troviamo Palazzo Sormani-Marzorati-Uva e la Chiesa di Santa Maria in Villa. Inizia poco dopo la prima vera salita della giornata con lo strappo, abbastanza duro, di via Piccardino e qui fino al tratto che diventa sterrato, entrando nel boschetto bisogna spingere davvero sui pedali se si vuole tenere il ritmo ma il consiglio è quello di salire al proprio passo senza strafare altrimenti dopo la curva c'è il rischio di mettere il piede davvero a terra. Passata la esse, delle curve, e raggiunto il fondo sterrato la pendenza si abbassa e poco dopo inizia anche un tratto in discesa. Poca roba perchè dopo l'incrocio inizia la nuova salita su via Sant'Apollonia. Leggermente meno lunga ma anche qui pendenze a doppia cifra che raggiungono il piccolo pianoro a fianco della casa con un tratto cementato.

Si prosegue, adesso, in discesa percorrendo la bella sterrata che raggiunge la località Molere e tenendoci a sinistra iniziamo un'altro bellissimo tratto in discesa che, su asfalto, con belle curve ci riporta nel territorio comunale di Viganò. Raggiunto con una leggera salita il bivio di via della Vittoria giriamo a destra e proseguiamo in direzione della rotonda. Alla nostra sinistra troviamo la bella Chiesa di San Vincenzo 
(La prima citazione d'una cappella a Viganò risale al XIII secolo ed è contenuta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani). La lasciamo alla nostra sinistra e imboccata la prima uscita, sulla rotonda, proseguiamo in discesa su via Leonardo da Vinci. Al bivio giriamo a destra e percorriamo il rettilineo di via G. Marconi per superare alcuni capannoni, alla nostra destra, andando a percorrere poi un'ampia curva. Poco più avanti lasciamo l'asfalto per girare a sinistra sulla sterrata che subito in salita raggiunge una serie di serre. Seguiamo a questo punto il  Sentiero 6-Sirtori-Lomagna  ed arrivati al bivio giriamo a destra percorrendo il tornante. Siamo entrati all'interno del Parco di Montevecchia e Valcurone. Sempre in leggera salita si passa da sterrato a tratturo a sentiero e non manca pure un tratto di acciottolato e prima del termine anche un passaggio su un breve tratto di roccia affiorante.

Cosa volere di più per biker, in un sol colpo quasi tutti i tipi di terreno passano sotto le gomme scolpite della nostra mountain bike. Uscendo, dopo la sbarra aperta, raggiungiamo il bivio con via G. Besana mentre siamo a fianco del muro perimetrale del Parco di Villa Besana a Sirtori. Giriamo a destra e andiamo a percorrere la discesa che arriva all'altro bivio con via Arnigò. Curva a destra e dopo una breve discesa raggiungiamo un'altro bivio e tenendoci a sinistra imbocchiamo via Lissolo. Con alcune curve, in leggera salita, proseguiamo su quest'ampia strada ed arrivati all'altezza della traversa a sinistra, di via Giuseppe Garibaldi, giriamo. La strada inizia subito a salire in modo abbastanza deciso e con pendenze a doppia cifra, che arrivano a sfiorare il 20%, risaliamo questo tratto di collina. Al bivio che incontriamo proseguiamo ancora diritto e ci portiamo sulla stradina di via G. Besana che raggiunge la cima. Inizia adesso lo sterrato che, per fortuna, in discesa arriva ad un bivio dove girando a sinistra proseguiamo sempre in fuoristrada superando un leggero dislivello prima di iniziare la discesa asfaltata che inizia dopo la piccola Cappelletta Mariana dedicata alla Madonna di Caravaggio.

Seguendo quest'altra ampia strada asfaltata entriamo nella frazione Travecchia e ci dirigiamo in direzione della Chiesa dei SS Nabore e Felice (La prima citazione di una cappella a Sirtori risale al 1398 ed è contenuta nella Notitia Cleri, in cui si legge che era filiale della pieve di San Vittore a Missaglia) che raggiungiamo dopo delle belle ed ampie curve. Arrivati al bivio di via della Chiesa giriamo a destra e seguendone il rettilineo ci portiamo ad un bivio, dove, tenendoci a sinistra prendiamo un'altro bellissimo tratto in discesa su via Resempiano. Raggiunta la rotonda prendiamo la terza uscita e proseguiamo ancora su strada asfaltata ma alla prima traversa a sinistra ci riportiamo sulla bella sterrata che raggiunge la sbarra. La superiamo, scendendo di sella, e ci infiliamo, una volta risaliti, all'interno del bosco su un bellissimo sentiero che sempre in leggera discesa ci porta alla bella strada bianca di via G. Donizetti che delimita il confine tra i comuni di Sirtori e Barzanò. Poco prima di arriva al bivio della provinciale giriamo a sinistra e iniziamo un'altro strappetto che sulla bella e stretta stradina ci fa arrivare al bivio con la  SP53D1 . Girando a destra iniziamo a seguire un lungo rettilineo che termina davanti alla rotonda sulla  SP51 .

Tenendoci a sinistra entriamo nella prima periferia di Barzanò percorrendo un brevissimo tratto di via L. Manara poi giriamo subito a destra per proseguire sul Vicolo Torre e ci riportiamo, dopo aver superato un arco, su un tratto sterrato che passa a fianco di una vecchia torre circolare che possiamo vedere alla nostra destra. Arrivati al bivio con via G. Garibaldi giriamo a destra e al primo bivio a sinistra per iniziare una leggera e breve salita che ci porta a fianco della Canonica di San Salvatore. (La chiesa, sebbene la sua storia sia documentata da poche fonti cartacee e abbia avuto molti rimaneggiamenti durante i secoli, è una delle rare testimonianze dell'architettura romanica presente in Brianza). La superiamo ed iniziamo il tratto in discesa sulla stretta viuzza di via Castello per arrivare al bivio. Tenendoci a destra proseguiamo sul rettilineo di via Paladini e raggiunta la rotonda prendiamo la seconda uscita ed entriamo su via Oriano che poco più avanti si stringe ed entra tra le case della piccola frazione Torricella. Il fondo stradale poco dopo cambia e seguendo adesso la sterrata andiamo in direzione delle ultime case del paese. Ci portiamo poi su un single track che in discesa ci fa entrare all'interno del bosco.

Andiamo a superare il ponte in legno, che attraversa il corso della roggia, tenendoci poi a destra per seguire il bel sentiero che, in leggera salita, ci porta all'esterno su una grande radura. Una breve pausa per scattare qualche fotografia di gruppo e si riparte andando ad attraversare, sul single track, il grande pratone. La discesa, con un passaggio leggermente tecnico, ci fa arrivare su una bella sterrata, attualmente ricoperta di foglie, che poco dopo cambia totalmente e su un tratto abbastanza sassoso iniziamo la risalita in direzione di Cascina Zizzanorre. Raggiunto le strutture dell'imponente caseggiato prendiamo a sinistra l'altra sterrata che in leggera discesa ci fa lasciare alla spalle il nucleo abitativo e con una leggera risalita, dopo il bivio delle sterrate, ci portiamo sull'asfaltata via San Marco entrando tra le case della frazione Oriano. Alla prima traversa giriamo a sinistra e percorriamo via E. Alessandrini ed arriviamo al bivio con via G. Verdi. Curva a sinistra e poco dopo entriamo nella parte storica del paese dove le stradine sono veramente strette e le case oramai fatiscenti. Proseguendo diritto iniziamo adesso una discesa sulla stradina di via C. Cattaneo per portarci al primo bivio con la sterrata dove ci teniamo a destra.

Siamo all'interno del Parco Agricolo della Valletta e proseguendo nel mezzo di questo tratto pianeggiante arriviamo al bivio successivo dove giriamo ancora a destra. Un tratto rettilineo su tratturo e poi la curva a destra con la sterrata che inizia a salire e raggiunge l'aia di Cascina Bonacina che andiamo ad attraversare. Quando ne usciamo prendiamo a sinistra un'altra sterrata e iniziamo una leggera discesa che va ad attraversare i grandi pratoni. Dopo un bivio sterrato proseguiamo diritto per immetterci poi sul single track, abbastanza scivoloso, oggi, che deviando a destra va in direzione del bosco. Il sentiero si allarga e raggiunge la bella sterrata sul ponte in pietra/cemento che attraversa il Rio Bevera e ci conduce alle spalle di Cascina Immacolata ed alla prima periferia di Renate. Ultimo tratto su asfalto che arriva all'incrocio dove attraversando via G. Mazzini imbocchiamo via G. Garibaldi. Andiamo a superare il sottopasso ferroviario ed alla prima traversa a sinistra ci portiamo su via F. Turati. La percorriamo tutta e giriamo a destra per seguire via Monte Grigna che seguiamo anche dopo la curva a sinistra.

Inizia adesso un breve strappo che ci porta non distanti da Cascina il Monte , che troviamo alla nostra destra in alto sul cucuzzolo, dove proseguiamo diritto sul single track che parte all'interno del boschetto. Inizia la discesa che attraversando i campi ci porta davanti alla casa in pietra (abbandonata) dove prendiamo a destra un'altro sentiero che passa accanto alla recinzione e con un'altro strappo guadagniamo l'altura dove inizia l'altro sentiero che parte a sinistra. Godiamo il bellissimo paesaggio delle colline della Brianza, dall'ampia vista che abbiamo a disposizione e con la bella e soleggiata giornata odierna si vedono a perdita d'occhia in un tratto mangiaebevi con continui saliscendi dove ci si diverte davvero. Arriviamo a fianco di Cascina Angelica con l'ultimo tratto sterrato e ci portiamo in direzione del bivio con la  SP112 . Tenendoci subito a sinistra prendiamo la sterrata che passa a fianco del capannone e raggiunto il grande pratone ci teniamo a destra ed iniziamo a seguire il lungo tratturo che corre a fianco del muro di cinta. Poco dopo, con uno stretto passaggio tra gli alberi, ci portiamo sul piccolo ponte in pietra che va ad attraversare il fosso e passati dalla parte opposta iniziamo a seguire il single track che parte a destra.

Una leggerissima salita ci porta alla sbarra che oltrepassiamo per girare a sinistra sull'asfaltata via dei Pascoli ed entriamo nel territorio comunale di Besana Brianza. La traccia, disegnata qualche settimana prima, prevedeva il passaggio davanti a Cascina Geroli per deviare poi a destra sui single track che risalivano la collinetta. Purtroppo questa mattina abbiamo potuto verificare, con i nostri occhi, che anche questo passaggio adesso è precluso dalle reti e quindi non più transitabile. Nulla di grave ma è davvero un peccato perchè con quel transito si evitava di passare all'interno della zona industriale potendo aggirare i capannoni senza problemi. Prendiamo a questo punto via Gerolo, a destra, e proseguiamo sempre diritto in direzione della rotonda per tenerci ancora a sinistra e raggiungere poi il termine della strada asfaltata dove girando a sinistra ci riportiamo su un'altro bel tratto sterrato che va ad attraversare i campi. Una breve salita ci consente di arrivare alle spalle del Camposanto e poco dopo di rimettere le gomme sull'asfalto di via C. Ferrario. Andiamo quindi a superare il passaggio a livello e tenendoci sempre sulla strada principale raggiungiamo piazza Umberto I° nel centro della cittadina.

Alla rotonda attraversiamo via Dante Alighieri e proseguiamo su un breve tratto di via Roma per girare alla traversa di via L. Viarana che in leggera salita ci porta nel centro storico. Proseguiamo sul lungo rettilineo con il proseguimento di via Santa Caterina e alla traversa di via Bottè giriamo a sinistra. La stretta stradina ci consente di portarci, girando poi a sinistra, al sottopasso della  SP6  raggiungendo un'altro tratto in fuoristrada che entra nella valletta. Il bel sentiero termina al bivio con via della Busa e girando a destra andiamo in direzione della salita che sul tratto ciclo-pedonale ci conduce alla prima periferia di Montesiro. Quando raggiungiamo il bivio ci teniamo a sinistra ed andiamo a percorrere via Belvedere che raggiunge il bivio con via Prinetti. Svolta a destra e discesa verso la rotonda per arrivare all'incrocio con la  SP154  che attraversiamo per portarci su via Papa Giovanni XXIII. Strada in rettilineo e leggermente in discesa che percorriamo in un battibaleno e poco prima della curva la lasciamo per tenerci a sinistra ed entrare sulla strada sterrata che va in direzione dei prati. Siamo entrati nella Valle del Rio Pegorino e mantenendoci sempre sul tratturo proseguiamo nel mezzo dei campi.

Quando il solco del terreno arriva a ridosso del boschetto pochi metri più a destra scorre il fiumiciattolo oggi, però, in secca. Il sentiero devia poi a sinistra ed inizia la bella salita che ci riporta nel territorio comunale di Casatenovo raggiungendo, non senza fatica, le prime case su via Don Carlo Gnocchi. Giriamo a destra e adesso su asfalto percorriamo il lungo rettilineo che ci porta alla rotonda, nei pressi del Centro Commerciale. Tenendoci a sinistra andiamo ad immetterci sul tratto ciclo pedonale e con una leggera salita ed una deviazione sul vialetto, a sinistra, ci portiamo su via San Giuseppe. Giriamo a destra per seguire il lungo rettilineo che arriva al bivio con via Michelangelo Buonarroti dove svoltiamo a sinistra. E' qui che ci attende l'ultima sterrata della giornata ed anche l'ultimo strappo che si conclude all'altezza della casa. Ci manca ancora una breve discesa per portarci al bivio di via Monteregio e quando lo raggiungiamo giriamo a sinistra. Percorriamo il rettilineo e ci riportiamo al punto di partenza iniziale dove termina quest'altra bella mattinata in mtb in compagnia degli AMICI. E' giunta l'ora dei saluti ma è solo un arrivederci a domenica prossima perchè le avventure non finiscono mai, basta guardare la pagina Appuntamenti.
Pier  





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