Brianza Up and Down - 01

 


16/01/2022 - Brianza Up and Down - 01
Distance: 37 km - 580 m Ascent - 578 m Descent



Un'altra bella mattinata, con tanti amici, con cui condivido tutto, freddo compreso. Ci si trova a Briosco, al solito parcheggio, da dove sono partito altre volte e che rimane molto comodo se si decide di percorrere le sterrate della media Brianza. Quello di questa mattina è un giro che non presenta difficoltà particolari ma gli strappi all'interno del PLIS Zocc del Peric si sentono eccome. Un pò meno fango della domenica precedente ma di certo in questa stagione è davvero difficile non trovarlo. Per il resto tante belle sterrate, un continuo saliscendi e la buonissima compagnia è quello che ci vuole per passare una mattinata diversa.  



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Partenza è fissata per le 9:30 dal parcheggio di via Magellano, a Briosco, parcheggio del centro sportivo comunale, e quasi in perfetto orario si inizia questa nuova avventura del bel gruppetto in una mattinata abbastanza fredda. Uscendo da parcheggio raggiungiamo a sinistra il bivio della  SP155  e girando a destra andiamo a percorrerla fino alla traversa di via G. Puccini e ci immettiamo sul breve tratto in discesa della  SP102  che con alcune curve ci fa arrivare al bivio successivo della località Peregallo. Curva a destra e si procede sulla stradina che fa parte del tratto della Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Seguendo le sponde del fiume Lambro, sulla sterrata che prosegue nel mezzo del bosco, arriviamo al bivio dell'asfaltata via G. Mazzini dove giriamo a sinistra per iniziare un primo strappo in direzione di Romanò Brianza. Entrati nel piccolo centro storico, della cittadina, percorriamo a destra via G. Marconi e arrivati ad un'altro bivio ci teniamo a sinistra per imboccare via dei Romani. A fianco di un grande capannone ci teniamo a destra ed iniziamo la discesa su una stradina che diventa subito sterrata ed iniziamo una bella discesa fino al bivio con un'altro sentiero.

Svolta a sinistra e con una leggera salita raggiungiamo, in fuoristrada, il bivio di via Urbano III alla prima periferia di Inverigo. Tenendoci a destra percorriamo la stradina che affianca la linea ferroviaria e raggiunto il passaggio a livello giriamo a sinistra per attraversarlo e ci portiamo al bivio di via General Cantore. Svolta a destra per percorrerne il rettilineo e poi alla traversa di via del Carso giriamo a sinistra per iniziare lo strappo, in doppia cifra di pendenza, che ci porta all'interno della zona residenziale dove arriviamo al bivio di via F. Corridoni. Percorriamo la stradina, tenendoci a destra, e seguendone il rettifilo ci portiamo all'incrocio con via F. Meda. Giriamo a sinistra e dopo una breve salita iniziamo la discesa in direzione dell'incrocio con la  SP41 . La attraversiamo e giriamo a sinistra per percorrere in leggera discesa via Monte Santo che lasciamo imboccando la traversa a sinistra di via A. Moro. Superiamo alcune case ed alcuni capannoni prima di portarci sulla bella sterrata che entra all'interno del boschetto e seguendo l'andamento del terreno iniziamo un tratto in mangia e bevi che termina quando arriviamo al bivio superando la sbarra.

Svolta a sinistra e iniziamo a seguire una stradina sterrata che ben presto diventa asfaltata e che raggiunge alcuni capannoni prima di deviare a sinistra per arrivare al bivio. Su via Dante Alighieri giriamo a sinistra e poi alla prima a destra percorrendo la stradina sterrata che sembra terminare. Tenendoci leggermente a destra e poi subito a sinistra ci infiliamo nel single track che va ad attraversare il boschetto prima di terminare con un passaggio abbastanza difficoltoso al bivio con la  SP40 . Breve tratto della provinciale per girare a sinistra alla traversa sterrata e discesa fino all'altezza della staccionata. Giriamo a destra e ci portiamo sul sentiero che entra a fianco del Roggia Borromeo e ci conduce all'interno della Riserva Naturale della Fontana del Guercio e poco più avanti raggiungiamo il fontanile Testa del Nan. Il nostro fuoristrada prosegue sempre all'interno del Parco della Brughiera entrando nella Valle di Brenna con sentieri il cui fondo è ancora abbastanza ghiacciato. Raggiunto l'incrocio con la strada asfaltata, dopo aver superato la leggera salita che passa accanto al capannone, la attraversiamo e ci portiamo in Valsorda per proseguire ancora sui bellissimi tratti che questo angolo di Parco ci concede.
 
Non proprio piatti i fondi del terreno e tra alcuni sobbalzi e viottoli profondi con segni di passaggio delle ruote di trattori proseguiamo dentro e fuori dal bosco fino alla curva a destra del sentiero che in leggera salita va a deviare in direzione di Fabbrica Durini. La sterrata, con l'ultimo strappetto, esce dal bosco e ci troviamo ad affrontare un tratto di single track che è quasi completamente scomparso ma guardando il nostro navigatore riusciamo a rimanere in traccia anche se il fondo del terreno arato ha quasi precluso il passaggio. Raggiunta la sbarra dobbiamo per forza scendere di sella, non essendoci passaggi laterali, per arrivare al bivio della strada asfaltata dove giriamo a destra con Castello Durini, in alto sul colle, che sembra ancora far da guardia alla vallata sottostante. Procediamo a destra su via A. Volta e andiamo a risalire la collina fino all'arrivo davanti alla Chiesa di Sant'Andrea che fa parte del grande complesso. Dopo aver scattato qualche foto ed ammirato il bellissimo paesaggio circostante iniziamo la discesa sulla stradina di via Don Vitali che arriva all'incrocio con la  SP40 . Attraversandola imbocchiamo via Monte Rosa che percorriamo fino al termine del tratto asfaltato per poi immetterci sulla sterrata che in discesa entra nel PLIS Zocc del Peric. (Bellissimo angolo verde di Brianza che è stato creato, fortunatamente, in questi ultimi anni e più precisamente con delibera regionale del 2009).

Inizia qui il bellissimo fuoristrada dove le salite non mancano e dove con il tratto da noi percorso non manca certo di passaggi anche tecnici. In alcuni tratti le pendenze sono in doppia cifra ma sono solo delle brevi salite anche se con il fondo a tratti anche sassoso di forza per superare gli ostacoli devi mettercene per forza. Anche l'ausilio delle nostre e-bike fa il suo lavoro ma mantenendo sempre una velocità costante e utilizzando solo in casi estremi gli aiuti del motore superiamo anche questi dislivelli che comunque non sono da poco. Raggiunto le case di Colciago percorriamo a sinistra via Monte Rosa e poco dopo deviamo a sinistra sulla stradina secondaria di via Nazario Sauro per portarci all'incrocio con via A. Diaz. Curva a sinistra e dopo una breve discesa lasciamo nuovamente la strada asfaltata per percorrere a sinistra un'altra sterrata che rientra all'interno del bosco. Questa volta la discesa è buona ed in breve raggiungiamo un primo bivio, proseguendo a destra, per portarci sul sentiero che arriva ad un'altra serie di bivii dove ci teniamo ancora a destra. Poco dopo il sentiero termina e ci ritroviamo sulla bella sterrata che in leggera salita raggiunge il bivio con via Pioppette.

Curva a sinistra e poi subito a destra per imboccare via Longura ed iniziare un'altro tratto in leggera salita che arriva all'incrocio con via Madonnina. La attraversiamo e ci portiamo su via Cappellina per prendere poi a sinistra la stradina in discesa che ci conduce alla prima periferia di Lurago d'Erba. Procedendo a destra arriviamo al bivio di via Kennedy, proprio davanti al Camposanto, per girare a destra fino ad arrivare all'incrocio con la  SP41 . Superato il semaforo ci teniamo a sinistra e iniziamo la salita su strada alberata a fondo cementato che raggiunge il piazzale acciottolato davanti a Villa Sormani. Lasciandola alla nostra destra giriamo alla prima traversa su via Stallaggio e passando in un tratto del centro storico ci portiamo verso l'esterno delle case per prendere poi a destra la sterrata che ci porta nei pressi della vecchia Cascina Carolina di cui rimane solamente un vecchio rudere. La curva a destra ci porta su un sentiero che in discesa ci porta a Cà Maria e poco dopo, deviando a destra, proseguiamo su sterrato per arrivare a fianco della ferrovia al passaggio a livello.

Girando a sinistra andiamo ad attraversare i binari e arriviamo sulla stradina alberata che ci conduce all'interno della Tenuta di Pomelasca dove troviamo a sinistra la piccola Chiesetta Rossa e a destra Villa Sormani. Prendendo la sterrata che parte davanti a noi superiamo il cancello d'ingresso della Villa ed iniziamo la discesa su fondo sconnesso che raggiunge la prima periferia di Lambrugo. Andiamo a percorrere la stradina sterrata di via Dante Alighieri e successivamente a destra quella di via Ronchi ed in discesa arriviamo all'incrocio con la  SP342 . Attraversiamo la provinciale e prendiamo la stradina di via G. Garibaldi ed in leggera discesa ci portiamo in piazza Giovanni Paolo II dove giriamo a sinistra. Andiamo in salita a seguire, questa stradina a fondo in pavé, di via A. Volta e dobbiamo impegnarci in una leggera salita che ci conduce poi al breve tratto in discesa che arriva al bivio con via C. Battisti. Tenendoci a sinistra ne percorriamo il rettilineo e arrivati ad un bivio la lasciamo per immetterci sulla stradina di via Bova che parte diritta davanti a noi. Poco dopo arriviamo a fianco del centro sportivo e aggirando il campo di calcio prendiamo poi la strada a destra che parte, sterrata, oltre la sbarra.

Un breve tratto in rettilineo ci conduce poi all'interno del boschetto ed entriamo sui sentieri dell'Oasi di Baggero. Superiamo il bike park e ci portiamo a ridosso del sentiero che costeggia le sponde del Lago Sud (quello più grande) e seguendone il tracciato arriviamo all'esterno della riserva seguendo per un breve tratto il corso della Roggia Cavolto. Al bivio dell'asfaltata via C. Battisti prendiamo a sinistra la stradina che ci conduce all'interno del piccolo borgo di Baggero e superato il ponte sul fiume Lambro, con a sinistra le pale del mulino, andiamo poi ad attraversare la piazzetta e usciamo dal piccolo nucleo di case su un tratto sterrato che parte dopo una transenna. Attraversiamo il ponte sul torrente Bevera, che proprio in questo punto getta le sue acque nel fiume Lambro, procedendo sul tratto di Ciclo-Pedonale Monza-Erba andiamo a superare, tenendola a sinistra, Cascina Campomarzo. La bella sterrata che prosegue con alcuni tratti in falsopiano, attraversando tratti di bosco e radure, ci porta al bivio con via Dante Alighieri alla prima periferia di Camisasca. Giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto in leggera salita su questa ampia strada asfaltata che poi lasciamo per girare a destra sulla stradina semi sterrata che risale in direzione di Cascina Sant'Enrico.

Non senza fatica arriviamo alla sbarra e prendendo a sinistra il sentiero passa a fianco del grande edificio e da dove si gode di uno stupendo paesaggio che spazia su questi angoli ancora verdi di Brianza. Seguiamo il tratturo che a sinistra inizia in discesa e girando poi a destra ci dirigiamo in direzione del Roccolo e lo superiamo per raggiungere poco dopo un bivio di sentieri. Prendiamo a destra ed iniziamo un'altro bellissimo tratto fuoristrada con un susseguirsi di sterrate e tratturi in cui arriviamo alla prima periferia di Cibrone dove transitiamo a fianco del Camposanto. Un tratto ancora in discesa per arrivare alla sterrata che prendiamo a destra. La discesa prosegue a curve e in breve arriviamo a fianco di Cascina Bracesco dove la sterrata termina. Girando a sinistra procediamo su un brevissimo tratto di strada asfaltata e superata la casa in località Ceresa ritorniamo nuovamente su fondo sterrato per riprendere un'altro tratto di Ciclo-Pedonale Monza-Erba.

Proseguiamo con bell'andatura su questo bellissima stradina e arrivati al bivio prendiamo a destra la sterrata che va in direzione del sottopasso della  SP342 . Lo percorriamo ed entriamo a Gaggio passando a fianco del centro sportivo. La green-way prosegue poi con una breve salita e a fianco del cancello prendiamo a destra la bella sterrata che prosegue a fianco del bosco. Poco dopo giriamo a sinistra e con una leggera salita procediamo ancora su strada sterrata per arrivare al bivio dove girando a sinistra ci dirigiamo verso le case della piccola frazione. Seguendone le stradine, alla nostra destra, usciamo dal piccolo centro e arrivati a fianco della  SS36  giriamo a destra per percorrere quest'altro tratto asfaltato che ci fa arrivare alla frazione Fornacetta di Inverigo. Prendendo a sinistra percorriamo il rettilineo e ci portiamo al bivio con la  SP102 . Curva a destra per entrare poi tra le case della frazione Fornace di Briosco arrivando a superare la Chiesa della Beata Vergine Immacolata per procedere fino alla traversa di via Molera dove giriamo a sinistra. Stradina dove termina, poco dopo, il tratto asfaltato per iniziare la bella sterrata che devia poi a destra e ci conduce all'ingresso del Bosco della Gagiada dopo aver superato il piccolo ponticello in legno sul Rio Bevera quest'oggi ghiacciato. Con le ultime salite della giornata andiamo ad attraversare quest'altro bellissimo punto dove le sterrate e i sentieri si susseguono fino all'uscita sul tratturo che a destra ci riconduce verso il parcheggio del centro sportivo di Briosco da dove siamo partiti qualche ora fa e dove terminiamo questa nuova avventura in mtb molto soddisfatti. 
Pier

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