Always Mountain Biking - 04

Una bella vista sul lago di Annone

Note sul tracciato:

Quello odierno è un tracciato anche abbastanza impegnativo che è stato riprogrammato dopo la rinuncia, del 25 febbraio, per via delle cattive condizioni meteo. L'itinerario si snoda su strade asfaltate, sterrate e sentieri che in alcuni punti abbiamo trovato anche con molto fango. Restano però, negli occhi, i bellissimi paesaggi che si trovano sul percorso e che spaziano sul Lago di Annone con i gruppi montuosi dei Corni di Canzo e del Sasso Malascarpa  ed una volta raggiunto Galbiate ci si gode invece la vista, dall'alto, sul bellissimo Lago di Garlate sovrastato dal magnifico ed imponente gruppo del Monte Resegone. Che dire di quest'altra mattinata in cui ero in compagnia di altri 17 biker? Come sempre, ottima, tante risate, tanta fatica ma anche qualche bell'aiuto in quei tratti abbastanza infangati dove c'è sempre bisogno di qualcuno per sopperire al portage. Giornata davvero molto bella quella di oggi con il primo vero caldo della stagione che si è fatto davvero subito sentire. 

14/04/2024 

Always Mountain Biking - 04 

Distance

Km

Meters of elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

34,5 

609 

602 

3:18 

2:31 

 


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Un grazie a Alberto per le bellissime fotografie e a Massimiliano per il video.

LongLifeMTB-Consiglio
C'è un punto, sul tracciato, in cui siamo passati quest'oggi per la prima volta, tra la periferia di Bosisio Parini e quella di Cesana Brianza in cui abbiamo dovuto spallare i mezzi. Il fondo del terreno, che doveva essere un sentiero/tratturo, si è invece rivelato una mezza palude. Per portarci all'asciutto, senza incorrere in sprofondamenti che potevano mettere a repentaglio l'intera mattinata, siamo dovuti ricorrere al passaggio manuale. Leggete come sempre il road book dove vengono segnalati questi tratti.

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Uscendo dal parcheggio della stazione di Molteno, per iniziare il nostro tour, superiamo la rotonda e ci immettiamo sul lungo rettilineo alberato che raggiunge l'incrocio. Girando a sinistra andiamo ad attraversare il passaggio a livello e raggiunto il bivio di viale A. Consolini andiamo a a percorrere quest'altro rettifilo rimanendo però in zona protetta sulla parte ciclo pedonale, a destra, dell'ampia strada. Arrivati al sottopasso sulla  SS36  lo superiamo per entrare tra le case della piccola località Luzzana dove deviando a sinistra ci portiamo al bivio con via Don L. Monza. Curva a destra per giungere alla prima traversa, a destra, dove, curvando, percorriamo il rettilineo che ci porta al bivio successivo. Svolta, ancora, a destra per entrare sulla stretta stradina di via del Carreggio e attraversando grandi pratoni ci portiamo quindi sul tratto sterrato superando il Crossodromo Bordone prima di raggiungere l'incrocio con via Brianza. Girando a sinistra passiamo oltre i grandi capannoni e arrivati quasi all'altezza del rotonda deviamo a destra per imboccare la stretta stradina che parte in salita. Poco più avanti l'asfalto termina e riportandoci su sterrato passiamo accanto alla grande Cascina Colombè e proseguiamo in discesa su un tratturo che raggiunge poi un bivio. Mantenendoci a sinistra iniziamo una leggera salita che ci conduce sull'asfaltata via Canavè dove in leggerissima discesa arriviamo al bivio con via I. Bonfanti. Girando a destra seguiamo quest'altra stradina asfaltata che va a superare Cascina Selva dove inizia il tratto sterrato. E' in questo punto che il terreno, come segnalato nella parte Consigli, diventa molto fangoso. Infatti il tratturo, esiste, ma le condizioni, pessime, del terreno non consentono di rimanere in sella in quanto le nostre ruote affondano troppo nella melma e la pedalata risulta impossibile. Sono solo una cinquantina di metri in cui, oltre al breve portage, bisogna attraversare anche alcune foppette dove il fango la fa da padrone. E' qui che si innesta l'aiuto degli amici che, arrivati prima, si sono fermati e consentono ai ritardatari di passare i mezzi senza problemi sulla sponda opposta della pozza.     

Risaliti in sella percorriamo gli ultimi metri di sterrato prima di arrivare sull'asfalto all'interno della zona industriale e seguendo via C. Porta raggiungiamo il bivio. Girando a destra percorriamo il rettilineo e circa all'altezza della rotonda giriamo a destra su via Raffaello che ci conduce al bivio con la  SP49 . Curviamo a destra e seguiamo un tratto di 700 m di statale per superare il Ponte di Annone (rifatto dopo il crollo nel 2016) dove attraversiamo la  SS36 . Subito dopo giriamo a sinistra e seguendo la sterrata, di cui ne percorriamo solamente 30 m, deviamo a sinistra sul single track che ci porta alle case e alla prima periferia di Annone di Brianza. Ritrovato l'asfalto su via Lecco rimaniamo a sinistra e sul rettilineo ci portiamo all'altezza della prima traversa a destra. Con una leggera salita, su sterrato, andiamo a percorrere questo tratto fuoristrada che affianca una zona residenziale e raggiunto il bivio con via C. Lattuada proseguiamo sul rettilineo che parte alla nostra destra. Andiamo ad attraversare l'incrocio con via XXV Aprile e rimanendo sempre sulla strada principale arriviamo al bivio con via Sant'Antonio dove giriamo a destra. Ne percorriamo poco più di 200 m e giriamo a sinistra, alla prima traversa, dove la strada inizia la discesa e dove troviamo una sbarra. Scendendo di sella la superiamo e ci portiamo sulla bella sterrata che entra all'interno del bosco e seguendo il  Sentiero per Oggiono  arriviamo a Cascina Donzeno. Deviamo a sinistra, per procedere sempre in off-road, per poi superare il piccolo strappo di via Roncaccio che ci immette, ancora a sinistra, sull'altra bellissima sterrata che raggiunge l'Antico Lavatoio (Sec. XVII) in località Bagnolo alla periferia di Oggiono. Con la strada sempre in leggerissima discesa raggiungiamo il bivio della stradina asfaltata e girando a sinistra, con un paio di curve, andiamo ad attraversare le case della piccola località passando a fianco del rudere della Chiesa di Santa Marta a Bagnolo (Sec. XVII). Un breve rettilineo ci porta poi all'innesto della  Passeggiata Lungolago di Oggiono  che lambisce le sponde del lago che in questa mattinata è talmente calmo da sembrare uno specchio in cui si riflettono i vicini monti.   

Andiamo adesso a seguire il tratto della  Passeggiata Lungolago di Annone  e poco dopo raggiungiamo l'asfalto di via Dante Alighieri dove deviamo a sinistra. La strada, praticamente pianeggiante, ci porta a fianco delle strutture del Campeggio e subito dopo giriamo a destra sulla stretta stradina che arriva al sottopasso della linea ferroviaria e risale, con uno strappo, fino al bivio con la  SP51 . Con molta cautela giriamo a sinistra e andiamo in direzione della rotonda dove prendiamo la prima uscita per imboccare la bella stradina che ci conduce in località Rossa. Quando la strada si stringe passiamo accanto alla piccola Chiesetta di San Bernardino e proseguiamo sul prolungamento di via Leonardo da Vinci ancora per 700 m per poi deviare a destra sulla rampa di via Pietro Nenni che ci porta tra le case della piccola frazione Saideno di Galbiate. Con un primo tratto che supera il tornante la pendenza si aggira intorno al 13%, salendo su strada asfaltata, arriviamo alla parte leggermente più impegnativa dove la strada adesso diventa sterrata. Uno strappo deciso, su un fondo non propriamente adatto al passaggio, ci fa mettere il piede a terra ma si risale subito in sella per proseguire in off-road su questo breve tratto che aggira le case. Arrivati nuovamente su asfalto giriamo a destra e percorriamo, ancora a destra, il tratto in salita che ci porta lontano dalle case e che poco dopo lascia spazio alla nuova parte fuoristrada che risale la collina in direzione dell'altra piccola località Barozza. Case che raggiungiamo con l'ultimo tratto su asfalto su una bellissima stradina che procede tra fantastici panorami. La lunghezza di questo tratto, impegnativo, è di 1400 m con pendenza max al 16,5%. Arrivati al bivio di via Como, a Galbiate, giriamo a destra per percorrerne solamente 50 m e infilandoci a destra nello stretto passaggio di via Piave andiamo a seguire questa stretta stradina che aggira prima le case e successivamente ci conduce all'interno del Centro Storico della cittadina dove percorriamo i bellissimi e stretti vicoli. Raggiunta piazza Alessandro Manzoni andiamo a superare il sottoportico e percorriamo la bella stradina in pavé di via Filanda Maggiore. Raggiunto l'incrocio attraversiamo via Cavour e imbocchiamo via Monte Barro che ancora in salita ci fa scollinare dopo 300 m proprio a fianco dell'innesto, a sinistra, del sentiero per il Monte Barro. 

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Noi si prosegue a destra ed ora inizia la bella discesa che con qualche bella curva su via Unità d'Italia raggiunge la traversa, a sinistra di via Canevate. Giriamo e la percorriamo tutta per arrivare al bivio con via Sant'Alessandro. Girando a destra ne percorriamo poco meno di 100 m e arrivati allo slargo di piazza Risorgimento svoltiamo a sinistra per portarci sull'altra stradina secondaria di via Carribbio. Ancora discesa che prosegue su tra le case e raggiunto il restringimento della strada proseguiamo in direzione dell'incrocio con la  SP60 . La attraversiamo e imbocchiamo via Giacomo Matteotti proseguendo la nostra discesa su quest'altra strada a tratti anche sterrata che raggiunge il bivio con via 1° Maggio. Girando a sinistra andiamo a seguire il rettilineo ed al primo bivio ci teniamo ancora a sinistra per portarci sulla stretta stradicciola da cui il panorama sul Lago di Garlate è davvero fantastico. Rimanendo sempre sulla strada principale arriviamo al piccolo e bellissimo borgo di Prepaido e su un'altro bellissimo tratto di stradina asfaltata raggiungiamo, con uno strappetto, il bivio con via Bergamo. Curva a destra per procedere, adesso in salita, sugli 800 m che ci separano dal bivio dove deviando a destra raggiungiamo la biforcazione successiva sulla  SP70 . Siamo davanti al Camposanto di Galbiate e girando a sinistra ci immettiamo sulla statale per percorrerne, però, solamente 250 m. Alla traversa di via delle Bazzone giriamo, con cautela, a sinistra iniziando un'altro bel tratto impegnativo. Prendiamo a destra via della Bazzona Superiore, su stradina asfaltata, che per i prossimi 800 m risale la collinetta con pendenze che superano il 15% raggiungendo poi la piccola località di Mozzana. Da questo punto il bellissimo paesaggio si allarga sul Gruppo del Resegone e sui monti attigui fino al sottostante Lago di Garlate. Davanti alla casa che troviamo al termine dell'ascesa giriamo a destra e andiamo a percorrere il tratto sterrato della stradina che raggiunge poi l'asfaltata via Valle Grossa dove le belle curve, adesso in discesa, ci portano all'incrocio con la  SP70 . Anche qui l'attraversiamo e imboccando via della Cappelletta entriamo tra le case del piccolo borgo di Bartesate.     

Lo stretto vicoletto passa accanto alla Chiesa dei SS. Macario e Genesio (Sec. XIII) prima di arrivare all'innesto a destra del sentiero che inizia subito in discesa su un fondo a tratti cemento/acciottolato che dopo la curva entra all'interno del boschetto. Con qualche sobbalzo i freni tirati scendiamo sul tratturo che ora va ad attraversare i pratoni. Poco dopo iniziamo a seguire un single track che raggiunge, dopo aver superato un fienile, un'altro tratturo che con qualche curva ci porta tra le case della piccola frazione Motallo dove ritrovata la strada asfaltata giriamo a sinistra. Percorriamo un tratto abbastanza pianeggiante attraversando la frazione Baravico e ci portiamo al bivio con via Cimavalle. Girando a sinistra iniziamo un leggero strappetto che ci conduce poi sul falsopiano e dopo circa 200 m deviamo a destra sulla rampa asfalto/cemento che passa nel mezzo tra due villette. Seguiamo adesso a sinistra la sterrata che parte abbastanza pianeggiante ed entra poi all'interno del bosco e qui le pendenze di colpo cambiano. Anche con l'ausilio dell'@-mtb si fa comunque fatica a percorrere questi 500 m che ci separano dalle poche case della località Bosolasco perchè le pendenze raggiungono anche il 24%. Breve pausa per gustarsi un buon sorso d'acqua e poi si riparte a destra, sulla  SP70 , fino a raggiungere, in leggera discesa, la rotonda dove prendiamo la prima uscita per procedere sulla  SP60  fino al bivio, a sinistra, in località Castello di Oggiono. Deviamo a sinistra e percorriamo la bella stradina che a curve raggiunge le case della frazione e girando poi a sinistra iniziamo la breve rampa che ci conduce all'altro bellissimo tratto della stradina che arriva in località Malavoglia. Un breve tratto sterrato ci porta poi al falsopiano che poco più in basso passa accanto alla sterrata che conduce a Cascina Ghisolfa dove mantenendoci a destra iniziamo l'altra discesa che in rettilineo ci conduce alla piccola frazione Chiarè prima di arrivare al bivio con la  SP51 .

Girando a destra andiamo ad imboccare la rotonda e percorrendola quindi a ritroso ne percorriamo all'incirca 700 m prima di deviare a destra sulla sterrata che passa accanto al rudere della cascina. Attraversando gli ampi pratoni ci portiamo in località Chiarello dove su un breve tratto asfaltato arriviamo all'innesto a destra sul sentiero che va ad attraversare il boschetto e in un tratto abbastanza impantanato dal fango raggiungiamo poi il tratturo che devia a sinistra per arrivare sulla stradicciola di via F. Turati. Mantenendoci a destra procediamo su via Don G. Minzoni, alla periferia di Sirone, dove attraversiamo poi la  SP49 . Superato il semaforo proseguiamo nel mezzo della zona industriale tra i capannoni su via dell'Industria. Siamo quasi al termine della nostra escursione e arrivati alla rotonda prendiamo a sinistra la terza uscita. Procedendo sul lungo rettilineo di via A. Moro arriviamo all'altezza del Camposanto di Molteno dove deviamo a sinistra per superare nuovamente il passaggio a livello e ci inseriamo, a destra, sull'alberata via Stazione per raggiungere il parcheggio che chiude il nostro anello odierno.  

Pier


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