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Passaggio nel bellissimo tratto a Valgreghentino in contrada
Ospedaletto
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Note sul tracciato:
Una prima tappa del
Bike Trail, di cui trovate la presentazione qui, la si inaugura quest'oggi insieme agli AMICI con un meteo non perfetto ed
in alcuni momenti anche freddo. Bellissimo il tracciato che si snoda nella
parte ad est della Brianza con
passaggi anche sulle sponde del
fiume Adda. Le risalite in direzione di alcuni borghi che vale la pena di vistare e
che si trovano, in moti casi, al di fuori delle normali rotte sono state il
piacevole regalo alla fatica per raggiungerli. Risaliti anche in direzione
dei Santuari della
Madonna del Bosco (1641) a Imbersago e della
Madonna della Pace della Rocchetta (Sec. XVI) a Airuno che, oltre alla bellezza
delle Chiese, offrono delle bellissime vedute sul vicino scorrere del fiume
e sulle verdeggianti propaggini dei monti che circondano questa parte del
territorio. Terreni in perfette condizioni che ci hanno regalato quindi la
possibilità di transito senza particolari problemi e divertimento assicurato
su alcune parti del tracciato dove effettivamente è stata la prima volta in
cui sono e siamo passati. Itinerario che considero impegnativo perchè
strappi e salite ci sono e nonostante l'aiuto dell'@-mtb la fatica alla fine
la senti. Un grazie come sempre a chi ha condiviso con me questa bella e
lunga giornata.

Oggi è il 25 Aprile ed in Italia si festeggia l'Anniversario della Liberazione (Su proposta del presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, Umberto II di Savoia, principe e luogotenente del Regno d'Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale con Disposizioni in materia di ricorrenze festive, che all'articolo 1 stabiliva la festività del 25 aprile per quell'anno. A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale. Decreto legislativo luogotenenziale 22 aprile 1946, n. 185, art. 1. Si ebbero decreti per celebrare la ricorrenza anche nel 1947 e nel 1948; solo nel 1949 la ricorrenza venne istituzionalizzata stabilmente quale giorno festivo, insieme con la festa nazionale italiana del 2 giugno)
25/04/2024
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Bike Trail - tappa 1
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Distance
km
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Meters of elevation
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Time
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Meteo
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Ascent
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Descent
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Passed
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In Motion
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45
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952
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1011
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6:52
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5:32
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Apri la pagina per visualizzare altri percorsi che sono stati catalogati come parte di questo gruppo.
Da non prendere sottogamba perchè le salite ci sono.
La prima la
troviamo al km 18 con la salita verso il
Santuario della Madonna della Pace della Rocchetta
con un'ascesa di circa 1200 m e pendenze che arrivano al 20%. La seconda
parte è l'ascesa da Valgreghentino a
Consonno dove nei 4,5 km ci sono
punte di pendenza al 19%. Con lo scollinamento del Monte Regina in direzione della località Polgina la salita di circa 1000 m ha invece una pendenza che arriva anche al 25%.
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E' dalla Stazione di Olgiate-Calco-Brivio che inizia questa nuova avventura della prima tappa del
Bike Trail. Usciti dalla banchina accanto alla linea ferroviaria e superati i
gradini ci portiamo sull'ampia strada di via IV Novembre a
Olgiate Molgora per girare a destra e
percorrerne il rettilineo che raggiunge il bivio. Ci immettiamo, tenendoci
a destra, sul prolungamento di via del Fabbricone e raggiunta la rotonda
giriamo a destra per portarci sull'inizio del rettilineo di via Carpi. La
percorriamo tutta e trovata un'altra rotonda proseguiamo diritto per
imboccare via Ignazio Silone. Ad un bivio ci teniamo ancora a destra e su
via Risorgimento andiamo a superare, con il sottopasso, la
SP342 per proseguire poi, a destra, su via Indipendenza entrando nella
zona Industriale di Scagnello nel
comune di Calco. Rimanendo poi a
destra della strada arriviamo ad un'altro sottopasso e passando nel mezzo
dei tanti capannoni raggiungiamo, dopo le curve e la leggera salita, la
rotonda sulla provinciale. Attraversandola, con molta cautela, ci teniamo
leggermente a destra e utilizzando gli appositi spazi di percorrenza ci
immettiamo nella bella stradina sterrata che parte diritta davanti a noi.
Al primo bivio ci teniamo a destra per entrare all'interno del bosco su un
sentiero, a tratti anche stretto, che prosegue, per i prossimi 600
m, sempre in leggera salita su una più ampia parte sterrata. Raggiunto il
tratto asfaltato su via Fontane entriamo nella prima periferia di
Sartirana e arrivati ad uno
slargo ci teniamo a sinistra e andiamo ad immetterci nella stretta via
Umberto I° che ci fa attraversare il centro storico della cittadina
proseguendo poi su via Farini e poi a sinistra su via Cavour. Arrivati a
fianco della
Riserva Naturale del Lago di Sartirana percorriamo un breve tratto di via Don P. Consonni e alla prima
traversa a sinistra deviamo per imboccare via delle Scansigole per
percorrerne solamente 50 m e deviare a sinistra sulla sterrata che,
adesso, passa accanto alle sponde del lago.
Il cielo abbastanza nuvoloso, in questo tratto, non da il giusto colore
alle tranquille acque del lago ma mentre si passa da queste parti non è
possibile non scattare qualche bella fotografia. Raggiunte e superate le
case il fondo da sterrato passa ad asfalto e percorrendo via A. Vespucci
raggiungiamo il bivio con via G. Marconi. La curva a sinistra ci fa
percorrere la strada fino all'incrocio dove, attraversandolo, seguiamo
un brevissimo tratto di via Solferino e deviamo a destra, subito, su via
A. Stoppani. Siamo nella piccola frazione di
Cassina Fra Martino e passiamo a
fianco di
Casa Colombo
(Sec. XV) per girare a sinistra su via Madonna del Bosco dove dopo la seconda
curva, quella a destra, ci teniamo a destra per inserirci sul bel
sentiero che all'interno del bosco ci permette di rimanere in off-road
fino a raggiungere il bivio con via Lamperti in località
Sabbione. Inserimento su asfalto
che avviene dopo aver percorso il tratto cementato della stradina
passando accanto all'Edicola di San Marcellino Martire
che si trova alla nostra destra. Curva a sinistra per proseguire in
discesa passando accanto al
Tombone
(Sec. XVI) quando arriviamo al bivio. Superandolo procediamo ancora diritto e
lasciamo, alla nostra destra, la
Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro (1608) per arrivare poi nei pressi del Camposanto dove giriamo per forza a
sinistra sulla bella e decisa discesa, con fondo in pavé, che arriva al
bivio sull'alberata e ampia strada. Deviamo a sinistra per andare in
direzione del
Santuario della Madonna del Bosco che si raggiunge dopo circa 250 m in salita con pendenza al 10%.
Una breve pausa per scattare qualche bella fotografia alla Chiesa e al
circondario e poi si riparte sempre sullo stesso tratto precedente per
arrivare più in basso alla rotonda con la
SP56 . Imbocchiamo la prima uscita e ne percorriamo circa 500 m per arrivare
alla rotonda successiva dove giriamo a sinistra per immetterci su via
Adda dove in discesa, con bella pendenza e a curve, raggiungiamo la
stradina che ci porta davanti al molo del Traghetto di
Imbersago.
Breve pausa per le foto ricordo e scambiarci qualche battuta e si
riparte a sinistra andando a superare la sbarra. Dalla parte opposta
inizia il tratto sterrato che segue l'alzaia a fianco della sponda del
fiume Adda che percorriamo per 1400 m, circa, deviando poi a sinistra sulla
stradina cementata che risale verso la sbarra. Oltrepassandola,
scendendo di sella, ci portiamo su via Fiume e proseguiamo, sempre
in salita, verso l'incrocio con la
SP56 . Siamo arrivati alla prima periferia di
Arlate e attraversando la
provinciale ci immettiamo sulla stradina di via Fontana e sul breve
proseguimento di via Cazzulino per girare poi a destra quando arriviamo
al bivio. Raggiunto l'incrocio con una curva a destra ci portiamo su via
San Gottardo e con il rettilineo che ne segue arriviamo con una leggera
salita ai piedi della scalinata che sale verso la
Chiesa dei SS Gottardo e Colombano
(1000) che consiglio di vedere anche all'interno. Ripartendo prendiamo a
sinistra la stradina acciottolata e in discesa raggiungiamo il bivio con
A. Rabolini. Girando a sinistra ci portiamo al bivio dove a destra
arriviamo all'innesto su via Adda e con una curva a sinistra percorriamo
quest'altra stradina secondaria. Deviando poi a destra imbocchiamo il
lungo rettilineo di via Papa Giovanni XXIII° fino alla traversa di via
Lecco per curvare a destra e raggiungere l'incrocio con la provinciale.
Con molta cautela, giriamo a sinistra e percorrendone circa 300 m, in
rettilineo, raggiungiamo la traversa a destra della
Strada
dei Mulini dove svoltando iniziamo un tratto in discesa, su una stretta
asfaltata, che entra all'interno del bosco. Poco dopo giriamo a destra
per proseguire sul bel sentiero che in continuo saliscendi arriva nella
Baia dei Cigni (laghetto creato dal fiume Adda dove si trova anche una bella
spiaggetta) in località Molinazzo.
Dopo una breve pausa, per ammirare anche questo spettacolare angolo, si
riparte tenendo la destra e una volta raggiunta nuovamente l'alzaia
deviamo a sinistra e raggiungiamo prima la piccola frazione
Toffo e successivamente
Brivio passando prima accanto all'Antica Filanda (1875). Raggiungiamo sul tratto asfaltato piazza Frigerio dove troviamo a
sinistra il
Castello di Brivio
(Sec. X) e proseguendo sempre su strada asfaltata imbocchiamo via lungo l'Adda
Monfalcone. In breve tempo lasciamo le case della bella cittadina e
ritornati nuovamente su fondo sterrato proseguiamo, su questo tratto
semi-pianeggiante per circa 3 km, arrivando a fianco dell'area giochi per
bambini. Curva a sinistra per seguire un'altra sterrata che raggiunge un
primo bivio dove proseguiamo a sinistra e raggiunto, nel mezzo dei campi,
un'altro bivio ci teniamo a destra portandoci su un tratturo che arriva su
un piccolo ponticello che a sinistra attraversa il torrente
Valle Torsera. Seguendo la stradina a curve ci portiamo sul tratto asfaltato di via
Adda ed arriviamo alla periferia di
Airuno. Alla rotonda,
della
SP72 , la attraversiamo ed iniziamo una leggera salita su via dei Nobili che
comunque poco dopo lasciamo per entrare tra i vicoli del centro storico
dove proseguiamo su via San Francesco d'Assisi. Dopo una curva a destra
troviamo il tratto acciottolato che inizia a fianco della scalinata che
sale verso la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano (960). Lasciamo le case alle nostre spalle e con la strada che inizia poi a
salire in modo un pò più impegnativo arriviamo vicino ad una casa ed ad un
bivio. Girando a sinistra si prosegue ancora in salita, con il fondo della
strada che non cambia, andando a superare alcune Cappelle
(settecentesche). Arrivati al bivio deviamo a destra ed iniziamo la
risalita con i tornanti che ci portano al
Santuario della Madonna della Pace della Rocchetta (XVI Secolo) con pendenze che raggiungono anche il 20%.
Ci godiamo il panorama circostante dall'interno delle mura del Santuario
e il consiglio é quello di salire anche sulla scalinata che ci si trova
davanti per raggiungere la splendida Loggia da cui si può ammirare la
parte dei monti
Tesoro,
Linzone
e il massiccio del
Resegone
e la sottostante Palude di Brivio
con l'Isolone del Serraglio, l'Isola della Torre e le grandi anse che il
fiume Adda disegna in questo
punto all'uscita dal
Lago di Olginate. In una quiete che è interrotta solamente dal canto degli
uccelli, non hai mai la voglia di ripartire ma purtroppo devi farlo.
Riprese le nostre @-mtb iniziamo la discesa percorrendo per un tratto
quello della salita e arrivati poi ad un bivio ci teniamo a destra per
imboccare lo sterrato che entra all'interno del bosco e che in discesa
raggiunge poi su un tratto asfaltato la rotonda su via C. Colombo a
Valgreghentino. Mantenendoci a destra
andiamo a percorrerne l'intero tratto che ci porta all'interno delle case
e raggiungiamo il centro del paese. Passando a fianco alla
Chiesa di San Giorgio
(1900) imbocchiamo poco dopo le curve di via Alessandro Manzoni e
successivamente sul prolungamento di via Don P. Sala proseguiamo a
sinistra in direzione della piccola frazione
Ospedaletto che raggiungiamo con un
breve strappetto e aggirando la grande struttura. Quello che ci si
presenta davanti, essendo la prima volta che passiamo da queste parti, è
qualcosa di bellissimo con un passaggio tra piccoli ruscelli che hanno
scavato un solco abbastanza profondo nel terreno ed un piccolo spazio in
cui si può transitare con i soli mezzi a due ruote. Per me un breve attimo
di pausa che utilizzo per scattare alcune fotografie durante il passaggio
degli amici e rimango a gustarmi questo nuovo angolo che non conoscevo. Mi
rimetto in sella e seguendo la traccia GPS si va a seguire, oltre lo
stretto passaggio, la sterrata che a sinistra parte accanto ai
terrazzamenti e poco dopo raggiunge la piccola frazione
Parzano. Arrivati nuovamente
sull'asfaltata stradina di via Europa giriamo a sinistra e proseguiamo,
sempre in off-road, sentiero che in saliscendi ci conduce in località
Molino.
Inizia la discesa sulla stradina a curve che supera anche la
piccola frazione Borneda e che arriva
sul proseguimento di via L. Tavola fino all'innesto a sinistra su via
Michelangelo Buonarroti. La percorriamo tutta e arrivati al bivio deviamo
a destra sulla stradina in discesa di via Albegno per portarci alla
frazione Parzanella dove a
sinistra imbocchiamo la stradina con il fondo acciottolato. Poco dopo
ritorniamo su strada sterrata e arriviamo con un saliscendi continuo verso
la periferia di Olginate. L'ultima
parte, in discesa, ci conduce al bivio dove alla nostra destra troviamo la
Chiesa di Santa Maria la Vite (Sec. XIII). Qualche scatto fotografico per ricordo del passaggio e si riparte a
sinistra sul rettilineo e arrivati all'incrocio procediamo ancora diritto
per immetterci su via Diligenza. Rimaniamo sempre sulla strada principale
e iniziamo adesso, da qui, la salita che prosegue poi a sinistra, al
bivio, su via Belvedere. Saranno poco più di 4 chilometri in cui
percorriamo i tornanti che ci conducono sempre più in alto sulla collina
fino all'arrivo alla città fantasma di
Consonno. Salita abbastanza regolare ma che inizia con uno strappo al 19% fino al
secondo tornante. Diventa di media difficoltà il tratto che prosegue al
15% fino alla metà del terzo tornante per alzarsi al 18% quando
raggiungiamo il quarto tornante. Superato l'ultimo tornante con un 17% di
pendenza ci si abbassa fino al 9% fino ad arrivare all'entrata della città
fantasma dove troviamo il sottoportico ad arco tutto affrescato a murales.
Cambia qui anche il fondo stradale che passa da perfetto a quasi asfaltato
e prosegue ancora in salita fino all'arrivo a fianco della
Chiesa di San Maurizio (Sec. XI) scendendo all'8%.
Addentrandoci nel centro del paese, si fa per dire perchè è un continuo
passare accanto a ruderi di ogni tipo, ci fermiamo qualche istante per
riprendere fiato ma sopra tutto per scendere un attimo di sella. Un pò di
sole fa intanto capolino tra i nuvoloni bianchi e mentre ci scambiamo
alcune opinioni sul tratto sin qui percorso il meteo nel giro di qualche
minuto cambia ancora. Ci rimettiamo quindi in marcia ed andiamo ad
affrontare la parte più dura della salita con il passaggio oltre le sbarre
che ci conduce, dopo circa un chilometro al 25%, allo scollinamento del
Monte Regina dove inizia la
discesa verso la località Polgina.
Sempre su strada asfaltata andiamo a percorrere le curve nel bellissimo
paesaggio che adesso ci fa godere della vista dei laghi della
Brianza che spazia fino al
lontano lago di
Alserio
e ai successivi,
Pusiano
ed al più vicino Annone. Ripartiamo in discesa e raggiungiamo il bivio di Toscio dove deviamo a
destra per procedere sulla sterrata che entra all'interno dell'abitato
completamente disabitato. Lo attraversiamo e seguiamo la sterrata che
parte a destra, con una breve salita, che ci conduce poi sul tratturo che
in rettilineo attraversa i pratoni e raggiunge l'entrata del boschetto. La
discesa che ne segue dopo un'altro spettacolare paesaggio sulle Prealpi e
sul lago sottostante ci conduce a Villa Vergano dove con una serie di
curve su via Trieste e su via A. De Gasperi ci portiamo al bivio con
la
SP58 . In continua discesa arriviamo in breve tempo al bivio con la
SP70
e mantenendoci a destra andiamo a percorrere il tratto, 2 chilometri, che
ci separa da Galbiate. Raggiunto
l'incrocio, con il semaforo, proseguiamo diritto imboccando via C. Cantù e
poco dopo passiamo accanto alla piccola
Chiesa di Santa Maria al Carribbio (Sec. XV) ed iniziamo la leggera salita su via Sant'Alessandro. La bella stradina
secondaria che procede tra case e terrazzamenti arriva dopo 1200 m ad un
bivio in frazione San Michele. Noi invece procediamo diritto per portarci
a ridosso della bella
Chiesa di Sant'Alessandro
che troviamo alla nostra destra. Siamo ritornati verso la parte lecchese
dei laghi e sotto di noi il bellissimo paesaggio che ci regala il
Lago di Garlate. La stradina adesso inizia la discesa e poco più avanti il fondo diventa
anche sterrato ed arriva quindi al bivio con la
SP60 . Ancora discesa fino alla rotonda di Pescate
dove ci immettiamo per un breve tratto sulla stradina che passa vicino
all'argine del lago ma siamo costretti a lasciarla perchè ci sono dei
lavori in corso e quindi il transito ciclo-pedonale è chiuso. Ci
riportiamo sulla provinciale fino ad arrivare al Ponte Azzone Visconti
dove deviamo a destra per attraversare il fiume Adda
ed entrare nella città di Lecco
sul rettilineo di via G. Amendola. Raggiunta la rotonda giriamo a sinistra
per seguire via Digione e successivamente via Marco d'Oggiono dove poco
dopo arriviamo sul piazzale della stazione punto di arrivo di questa prima
tappa del Bike Trail.
Pier
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