Su e giù per il colle di Montevecchia in MTB

 

Note sul tracciato:

Mattina abbastanza fresca quella odierna con temperature che durante tutto il tempo dell'escursione non superano mai i 17° e quando si parte da Missaglia il primo impatto è davvero abbastanza freddo. Con il gruppo, ben nutrito di altri 13 biker, inizia subito l'itinerario che prevede un continuo saliscendi sul colle di Montevecchia dove, si sa, c'è sempre da faticare. Non è un giretto quello che abbiamo percorso oggi e i tanti strappi al termine si sono fatti davvero sentire. Off-road a gogo che ci ha regalato un bel divertimento anche se i passaggi in queste località li conosciamo davvero tutti. Nel complesso il tutto è andato per il meglio con terreni solo in parte umidi o fangosi e che ci hanno quindi permesso di rimanere sempre in sella ai nostri mezzi. Un grazie come sempre a tutti gli AMICI che si sono presentati alla partenza.

21/04/2024 

Su e giù per il colle di Montevecchia in MTB 

Distance

km

Meters of elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

 36

 969

985 

 3:39

2:55 

 

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Un grazie a Alberto per le belle fotografie

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LongLifeMTB-Consiglio
Nessun passaggio difficoltoso anche se effettivamente gli strappi ci sono. Unico neo, in cui siamo scesi di sella per superare un'albero caduto è sul  Sentiero in salita all'uscita dal bosco. Non prendetela sotto gamba, quest'escursione, perchè i veri strappi li trovate dopo il 25° km.

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Usciamo dal parcheggio del Camposanto di Missaglia per portarci sulla  SP53  che percorriamo a destra ed in leggera salita fino a raggiungere la rotonda. La curva a sinistra ci permette di passare davanti alla Chiesa di San Vittore (Sec. IX) e superandola deviamo poi a sinistra sulla stretta vai Cavour. Leggermente in salita, questa stradina, che con un paio di curve ci conduce fuori dal centro storico per raggiungere la traversa, a destra, di via alle Valli. In saliscendi continuo passiamo accanto ai terrazzamenti e al complesso di Cascina Selvatica e rimaniamo sulla strada principale fino al bivio. Deviando a sinistra imbocchiamo un'altra bella stradina che, a curve, ci conduce davanti a Cascina Bellesina dove il fondo del terreno diventa a questo punto sterrato. Aggirandola a sinistra andiamo a seguire questo bellissimo tratto off-road che entra all'interno del bosco e giriamo a sinistra quando troviamo l'innesto del single track che parte subito in leggera discesa. Non su un bellissimo fondo, però totalmente asciutto, andiamo a seguire lo slalom che il sentiero disegna tra le piante affrontando anche la parte tecnica sui gradini che le radici hanno creato con il passare del tempo e raggiungiamo il guado del torrente Molgoretta. Superandolo ci portiamo adesso sulla sterrata che parte in leggera salita ed arriva al bivio con il  Sentiero 9 Montevecchia-Missaglia  che andiamo a percorrere, alla nostra destra, in leggera discesa. Raggiunta la sbarra la superiamo nello stretto spazio che c'è sulla sinistra e arrivati sulla stradina asfaltata proseguiamo diritto sui rettilinei e raggiungiamo l'incrocio in prossimità di Cascina Fornace Vecchia. Giriamo adesso a sinistra infilandoci nella sterrata  Strada dei Vagoncini  che corre sullo stesso tratto del  Sentiero 6 Sirtori-Lomagna  e superiamo la sbarra. Raggiunto il bivio della stradina asfaltata giriamo a sinistra passando accanto a Cascina Pianette Prima e iniziamo il primo vero strappo della giornata su una pendenza che parte subito con un 18% per i primi 250 m. Dopo la curva, in prossimità di Cascina Pianetta Quarta, scende leggermente e rimane così fino a superarla. I rimanenti 250 m sono invece i più duri, di questo tratto, con la pendenza che ora sale ad oltre il 20% sino a quando non raggiungiamo la parte pianeggiante a fianco di Cascina Pianetta Quinta.     

Lasciamo la stradina asfaltata e proseguiamo a destra all'interno del bosco dove ci attende il bellissimo passaggio, sempre leggermente in discesa, sulla sterrata che va a superare un primo tratto boschivo. Si esce poi in una piccola radura prima di rientrare all'ombra degli alberi e ci rimaniamo fino al bivio con la stradina asfaltata che va in direzione, a destra, di Cascina Oliva. Deviamo a sinistra e con un'altro bellissimo passaggio andiamo in direzione di Cascina Paolina che raggiungiamo dopo alcune curve. La leggera e breve salita che prendiamo a sinistra ci permette di aggirare il fabbricato e di proseguire sul sentiero fino alla zona delle Sorgenti. Superato il piccolo ponticello iniziamo la discesa su un sentiero con un fondo un pò sconnesso e arriviamo quindi sulla stradina sterrata e poi asfaltata che a curve passa nel mezzo della piccola località di Cascina Albareda. Proseguendo con le curve ma su strada, adesso, asfaltata raggiungiamo in breve la rotonda sulla  SP54 . Prendiamo la seconda uscita e andiamo a percorrerne circa 600 m superando anche la rotonda di Lomaniga prima di deviare a sinistra alla traversa sterrata che imbocchiamo in leggera salita. L'ampia strada bianca risale la collina con pendenza regolare e senza alcuno strappo andando a superare Cascina Palazzina prima di immettersi sul sentiero, a destra, che va adesso ad attraversare un'altro bel bosco. In leggera discesa e con alcuni passaggi su un tratto di sentiero più stretto raggiungiamo Cascina Vertaggera per proseguire poi su quello leggermente più tecnico che sempre in discesa arriva sullo strato sassoso prima di raggiungere il bivio con la stradina cementata. Girando a sinistra iniziamo un'altro strappo, anche questo abbastanza impegnativo, che risale la collina per raggiungere, circa 200 m dopo, Cascina Casarigo con pendenza al 21%.  Stiamo seguendo adesso il  Sentiero 8 Lomaniga-Beolco  e superato il caseggiato, della bellissima tenuta, proseguiamo sulla sterrata che è sempre in leggera salita ma con pendenze davvero bassissime. La discesa che ne segue ci conduce nella bellissima piazzetta in località Madremolo dove alla nostra sinistra possiamo vedere la bellissima rappresentazione, in terracotta, della Madonna in Adorazione del Bambino.    

La curva a sinistra precede l'inizio della salita che raggiunge la località Palazzetto e da dove sull'alto della collina, davanti a noi, la vista spazia prima sulla cima della collinetta. In quel punto troviamo i tanti terrazzamenti e poi fin sulla parte più alta del cucuzzolo i Palazzi e sul Santuario della Beata Vergine del Carmelo (Sec. XIII) che fanno parte del centro storico di Montevecchia. Solo dopo la curva la parte leggermente più impegnativa termina ed inizia la discesa sul bel viale che ci conduce al bivio con la  SP68  dove giriamo a sinistra. Ancora salita, seguendo i prossimi 650 m di provinciale, dove però alla nostra destra si aprono dei bellissimi paesaggi, sulla verdeggiante collina, che raggiunge le tante case sparse ed il piccolo borgo di Pertevano. Pendenza che rimane costante, al 14%, fino all'arrivo al bivio con via Donzelli, dove alla nostra sinistra troviamo la Chiesa di San Giovanni Battista Martire (1925), dove girando iniziamo la bella discesa che raggiunge la piccola località Butto. Una breve sosta serve a ricompattare il gruppo e quando tutti i componenti sono arrivati si riparte per proseguire, ancora in discesa, sulla bella stradina che raggiunge il bivio e l'innesto della  Strada della Valfredda . Primo tratto cementato, che percorriamo con molta attenzione, perchè in questo punto solitamente passano tantissimi escursionisti amanti del trekking. Superandolo arriviamo sul tratto sterrato e ben presto passiamo accanto a Cascina Gaidana per poi raggiungere Cascina Valfredda. La superiamo percorrendo il tratto acciottolato e proseguendo in discesa arriviamo ad attraversare il piccolo ponte sul torrente Curone prima di arrivare al bivio, in località Fornace Inferiore, su via Bagaggera. Curva a destra per percorrere questa bella strada asfaltata che poco dopo raggiunge il piccolo nucleo abitato di Cascina Bagaggera dove, deviando a sinistra, ci immettiamo un'altro tratto del  Sentiero 8 Lomaniga-Beolco . Prima parte che prosegue su tratturo e quando troviamo il piccolo cartello, di segnalazione del sentiero, giriamo a destra per proseguire in discesa all'interno del bosco. Tratto leggermente tecnico per superare un restringimento della pista, a fianco dell'alveo di una roggia, prima di arrivare sulla parte molto larga della sterrata che risale in direzione del piccolo paesino di Spiazzo

Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere questo tratto asfaltato, circa 900 m, che passa tra le poche case del paese e raggiunge il bivio di via Malnido dove giriamo a sinistra. Ancora qualche curva per iniziare poi la discesa che per altri 900 m e con alcune curve passa a fianco di Cascina Malnido prima di raggiungere il bivio con l'ultimo tratto di via Bagaggera. Girando a destra ci riportiamo in off-road e imbocchiamo un tratto del  Sentiero 1 Ceregallo-Lomagna  che ci porta poi all'interno del bosco passando a fianco delle sponde del torrente Curone. Ne percorriamo all'incirca 900 m per deviare a destra quando troviamo l'ingresso del sentiero che parte in salita ed iniziamo un'altro impegnativo strappo che su un fondo molto morbido inizia a risalire la collina con una pendenza max al 18%. E' in questo punto (quest'oggi) che siamo costretti poi a scendere di sella per superare l'ostacolo dell'albero caduto ma sono solo un paio di metri di portage. Risaliti in sella usciamo per un attimo dal bosco, trovando a fianco il vigneto, per rientrarci poco dopo e procedere sulla parte più impegnativa della risalita su un fondo sassoso che mette a dura prova sia il mezzo che i nostri muscoli. Guadagnato l'uscita del sentiero giriamo a destra sul tratto all'inizio cementato e poi sterrato che supera Cascina Scarpada e raggiunge in discesa Cascina Costa. Una curva decisa a sinistra ci immette sul  Sentiero 2 Cernusco-Beolco  che percorre lo spazio occupato dal  Sentiero del tratto Oscuro  e che dopo la curva a destra inizia una breve e decisa salita che ci porta a Cascina Galbusera Nera. Si prosegue su questo itinerario che a curve arriva a Cascina Galbusera Bianca dove troviamo, alla nostra sinistra, la piccola Cappella di San Francesco (1348). Al bivio che troviamo poco dopo giriamo a sinistra e anche in questo punto ci attende un bello strappetto al 13% che ci porta poi sul tratto pianeggiante che passa accanto alla Collina dei Cipressi nella zona delle Piramidi di Montevecchia

La discesa che ne segue arriva sull'asfaltata via Spiazzo e mantenendoci a sinistra andiamo in direzione della piccola frazione Monte. All'incrocio, davanti alla Chiesa di Sant'Ambrogio al Monte  (1939) giriamo a destra ed iniziamo a seguire la bella strada che passa nel mezzo delle case per arrivare, dopo circa 350 m, al bivio. Girando a sinistra iniziamo una bella discesa su via Cipresso e dopo la curva raggiungiamo il bivio dove a sinistra ci portiamo in direzione del tornante. Girando a sinistra ci immettiamo su un'altro tratto off-road e passando al di la delle case della piccola frazione Sara percorriamo un tratto rettilineo in leggerissima salita che si conduce all'innesto del single track che parte nel mezzo del pratone. Tenendoci a sinistra iniziamo un'altro strappo, anche questo non troppo lungo ma abbastanza impegnativo, che entra poi all'interno del bosco e qui dobbiamo premere sui pedali per bypassare gli ostacoli delle pietre e delle radici che vediamo davanti a noi in continuazione. Con l'ultimo tratto che prevede una pendenza del 19% arriviamo sull'acciottolata stradina che non dista molto dal Camposanto di Monte e deviamo a destra iniziando la discesa. Uscendo dal bosco seguiamo un single track che procede a lato dei campi e poco dopo ci si immette sulla sterrata che scende ancora verso il bivio di via Lombardia alla prima periferia di Crescenzaga. La seguiamo a sinistra e procediamo a destra, al bivio, per arrivare al successivo dove invece ci teniamo a sinistra. Una leggera salita e la strada che si stringe ci fa passare all'interno del centro del paese e uscendone prendiamo a sinistra, alla prima traversa, la salita di via Crocetta. Dopo la curva proseguiamo diritto per lasciare l'asfalto e portarci nuovamente su un tratto fuori strada che, in un contesto di sentiero in leggera discesa, ci prepara alla parte più impegnativa dell'itinerario. Raggiunta la periferia di Perego lasciamo per un attimo lo sterrato e su un breve tratto dell'asfaltata via C. Cantù giriamo a sinistra e iniziamo la salita su fondo acciottolato in direzione del piccolo nucleo abitativo di Campo.

Inizia qui il tratto che dopo circa 350 m, pendenza all'11%, raggiunge le case e che è solo l'inizio della parte impegnativa che ci conduce, dopo circa 1100 m su strada asfaltata, fino alla località di Bernaga Superiore proprio a fianco del Monastero delle Monache Romite Ambrosiane. La salita dalla piccola località prevede i passaggi su via Campo che raggiunge l'incrocio dove a destra imbocchiamo via San Pietro che, con belle pendenze (13%), raggiunge prima l'incrocio dove proseguiamo diritto, con l'ultima parte, verso la grande struttura del convento. Iniziamo la discesa con le due curve destra/sinistra e dopo il breve rettilineo imbocchiamo a destra l'ingresso del  Sentiero 1 Ceregallo-Lomagna  che entra all'interno del Bosco dei Proverbi. Con un susseguirsi di curve e di cambiamenti di pendenza che rendono questo tratto di sentiero uno tra i più belli della zona ne andiamo a percorrere circa 1300 m e raggiunto un bivio deviamo a sinistra per percorrere lo strappo al 10% che ci permette di portarci sulla parte superiore del  Sentiero. Con la curva a destra iniziamo un'altra discesa e raggiungiamo la periferia di Sirtori quando ci troviamo al bivio con l'asfaltata che prendiamo a destra in direzione di Cascina Ceregallo. Lasciamo la grande struttura della corte e la piccola Chiesetta di Sant'Andrea (1280) alla nostra destra per infilarci nella bella sterrata che inizia subito in discesa. Superiamo anche Cascina Bornò prima di arrivare alla rotonda su via Resempiano dove prendiamo subito a destra. Ne percorriamo solamente 100 m e deviamo a sinistra alla prima traversa, sterrata, che dopo la curva raggiunge una sbarra. In questo punto bisogna per forza scendere di sella, visto l'angusto passaggio, per proseguire poi sul bellissimo sentiero che entra all'interno del bosco. Sempre in discesa con curve e brevi rettilinei arriviamo poi sull'ampia sterrata di via G. Donizetti e la percorriamo fino a raggiungere l'ingresso, a sinistra, della stretta stradina di via Sirtori. Inizia adesso la seconda parte, più impegnativa delle precedenti, con l'arrivo al bivio di via per Barzanò dove giriamo a sinistra per procedere nuovamente in salita.

Primi 500 m con pendenza al 15% per arrivare all'innesto a destra sulla stretta stradina di via Spinuida dove le pendenze scendono un poco ma siamo su strada stretta dove il traffico è inesistente. Con l'ultimo tratto, praticamente in falsopiano, ci portiamo all'incrocio con la  SP53  e attraversandola imbocchiamo la strada, ancora in salita, che passa accanto alla Chiesa dei SS. Nabore e Felice (1877) nel centro cittadino di Sirtori. Salita abbastanza dura nei primi 250 m con pendenza al 13% che poi si abbassa notevolmente anche se l'ampia strada che attraversa la località Travecchia rimane sempre in costante pendenza. Raggiungiamo il termine del tratto asfaltato e dopo la Cappella della Madonna di Caravaggio il fondo diventa sterrato e la strada inizia una leggera discesa che termina però molto presto. Raggiunta la traversa, a destra, della sterrata che risale ancora la collina giriamo e arrivati sul tratto asfaltato iniziamo la discesa sulle curve di via G. Besana e successivamente, dopo il bivio, su via G. Garibaldi. Arrivati ad incrociare la  SP68  la attraversiamo per imboccare, leggermente a sinistra, la stretta stradina che passa tra le case della località Villa e che prosegue poi, sempre in discesa fino al primo bivio con via Belvedere. Tenendoci a destra proseguiamo sulla strada principale e passando non distanti possiamo vedere, alla nostra sinistra, il Castello di Crippa che fa bella vista sull'alto del poggio. Si prosegue sempre in leggera discesa fino al bivio con la  SP53  dove deviando a sinistra andiamo a percorrerne, però, solamente 150 m per deviare poi a sinistra sulla stradina di via G. Besana che in salita raggiunge un bivio. Prendendo a sinistra la sterrata ci immettiamo sul  Sentiero 6 Sirtori-Lomagna  dove iniziamo la bellissima discesa in off-road che dopo 1500 m, suddivisi in sentiero, single track, acciottolato e infine tratturo, ci conducono nella zona industriale di Sirtori. Al bivio di via G. Marconi giriamo a destra e procediamo su asfalto fino alla traversa di via della Bandagera dove giriamo per procedere in direzione dell'ingresso del bosco. Superiamo una piccola parte leggermente umida e subito dopo giriamo a destra per iniziare il saliscendi su quest'altro bellissimo tratto off-road. 

Quando usciamo dall'ombra degli alberi ci portiamo su un'ampio sentiero che corre accanto ad una piccola roggia e che ci conduce al bivio con la stradina asfaltata. Girando a sinistra la imbocchiamo e subito dopo le curve dobbiamo impegnarci nello strappetto che risale la collinetta e raggiunge la località Molere dove la parte più impegnativa della salita termina (450 m con pendenza al 18%). Si prosegue a destra sulla sterrata che passa accanto ad alcune abitazioni e prosegue poi con una breve discesa su via Sant'Apollonia fino ad arrivare al bivio con la strada asfaltata. Noi proseguiamo diritto e procediamo, in salita, sulla breve rampa di via Piccardino che poco dopo diventa su fondo sterrato. La percorriamo fino a scollinare a fianco del muro di cinta di una villa ed iniziamo la discesa, a curve, che ci conduce in piazza Sormani dove troviamo davanti a noi la bella Chiesa di Santa Maria in Villa (1284) e a destra il cancello d'ingresso di Villa Sormani-Marzorati-Uva (Sec. XIII). Giriamo a destra sulla stradina di via Palestro e poco dopo passiamo nel mezzo delle breve strettoia che ci porta sulla parte più ampia della strada che prosegue in discesa. Raggiunto il bivio con la  SP53  giriamo a sinistra e andiamo a seguirne il rettilineo che va a superare il Camposanto ed arriva all'ingresso del parcheggio, a Missaglia, dove tutto è iniziato questa mattina.   

Pier


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