I sentieri storici del Parco della Brughiera

 


12/03/2023 - I sentieri storici del Parco della Brughiera
Distance: 32 km - 550  m Ascent - 5
50 m Descent


Con questa nuova avventura in mountain bike sono andato ad attraversare in lungo e in largo il Parco della Brughiera seguendo nel, tratto di andata, il  Percorso Storico-Meda-Montorfano . Con un bel gruppo, composto da tantissimi amici, (23), è al momento il tracciato con il record di presenze. Escursione abbastanza facile con i soli 32 km da percorrere ma che ha in sé le insidie del bosco dove in ogni istante può esserci l'imprevisto. Quello di questa mattina è stato un buon viatico per i prossimi appuntamenti con tantissimi sentieri che, al momento, solo in questo tratto di territorio della Brianza è possibile seguire senza troppi passaggi su strade asfaltate. Nella presentazione, che trovate all'interno del blog, alla pagina Appuntamenti, sono indicati solamente 7 i km da percorrere su tratti asfaltati mentre, per il rimanente, sono sterrate, sentieri, single track e tratturi che non mancano mai di stupire con continui cambi di direzione e di pendenza dove ci si diverte sempre. Completamente pedalabile in sella, rispetto all'originale, sono stati modificati alcuni passaggi che esistono, purtroppo, solo sulle carte ma in realtà sono impercorribili oppure spariti. 

Bello davvero e se ami la mtb questo è l'itinerario giusto in cui assaporare l'essenza di guidare una mtb. Percorrilo solamente se le condizioni meteo lo permettono e con l'assenza di precipitazioni così da divertirti al massimo.

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La mattina inizia molto presto con il primo ritrovo a Lissone, in viale Martiri della Libertà dove arrivano i primi amici con cui mi trasferisco in quel di Carugo. Il sole alle 8:00 è già alto e le temperature sono ottimali per passare questa mezza giornata con chi, come me, condivide questa passione. Con la distanza da percorrere di circa 15 km, tutta su strada asfaltata e con poco traffico essendo ancora mattino presto, dobbiamo arrivare al punto di partenza entro l'ora che però basta e avanza perchè arriviamo con circa 10 minuti di anticipo sull'orario stabilito. La sorpresa è davvero ottima con tantissimi amici che vado a salutare, tutti, prima di iniziare il percorso che vede un lungo serpentone incunearsi subito negli sterrati. Cosa volere di più nell'avere un'ottima compagnia, tanta amicizia ed una mattinata intera da passare insieme dove si ride e si scherza in continuazione? 


Descrivere il percorso di oggi è piuttosto complicato perchè quando si entra all'interno di un bosco, grandissimo, come quello che è catalogato come Parco della Brughiera dare le giuste indicazioni su dove girare o su cosa trovare è davvero molto impegnativo. Ci provo comunque anche se il consiglio è quello di attrezzarvi con un buon navigatore GPS o in alternativa uno smartphone che abbia installato una qualsiasi applicazione che sia adatta a seguire una traccia GPS. Sono solamente 2.603 ettari di bosco dove oltre i sentieri, maggiori o minori, che si trovano sulle mappe interattive possono partire a destra o a manca altre piccole deviazioni che se seguite possono portare a intersecarne altre oppure più semplicemente finiscono davanti a un dirupo oppure a un tratto di bosco impenetrabile in sella ad una mtb. Questo è il bello di questo luogo e quando si passa da queste parti basta solamente una leggera pioggia o qualche soffio di vento di troppo per modificare completamente un tracciato.  



Partenza dal parcheggio del Camposanto di Carugo che si lascia per arrivare alla rotonda dove prendendo la prima uscita si imbocca un brevissimo tratto della stradina di via A. Grandi. La si lascia subito dopo la curva per entrare, a sinistra, oltre i pali e la catena, sulla sterrata che in discesa entra all'interno del boschetto e inizia a scendere in direzione dell'incrocio di strade sterrate. Proseguendo diritto andiamo ad attraversare il guado sulla roggia Lubiana ed entriamo subito all'interno del territorio del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Sulla sponda opposta ci teniamo a sinistra e procediamo su una sterrata che raggiunge il bivio di alcuni sentieri e girando a destra risaliamo verso il pratone ed iniziamo a seguire il single track che viaggia a ridosso del boschetto e che con un'ampia curva raggiunge poi il complesso di Cascina Gattedo, che troviamo a destra, poco prima dell'inizio della strada asfaltata. Superiamo, dopo la curva, anche Cascina Vignazza e seguendo questa bella stradina secondaria andiamo in direzione, prima, di Cascina San Bartolomeo e successivamente del sottopasso della  SP32 .


Superandolo ci portiamo alla rotonda e imbocchiamo a destra via San Martino lasciando la periferia di Carugo per dirigerci verso Mariano Comense. Raggiunto l'incrocio giriamo a destra su via Cappellina e rimanendo su quest'altra stradina secondaria ci portiamo sul prolungamento di via Ronco Grande per percorrerne solamente 150 m. Giriamo poi a destra sulla sterrata che parte dopo la rete di recinzione e poco più avanti entriamo all'interno del boschetto per deviare a sinistra dove su un single track iniziamo la salita sulla collinetta del Ronco Grande con pendenza che, nel breve tratto di mezzo del sentiero, arriva a toccare il 21%. Raggiunta la parte più altra ci attende un tratto pianeggiante su un tratturo che, attraversando il pratone, ci conduce in direzione del maneggio. Inizia poi la bella strada sterrata con discesa che arriva al bivio con la  SP36 . Tenendoci a sinistra, utilizzando il tratto ciclo-pedonale, ci dirigiamo verso la rotonda attraversando, poi, a destra la provinciale per immetterci su via T. Grossi, alla periferia di Mariano Comense. Ne percorriamo il rettilineo e raggiunto il bivio di via G. Matteotti giriamo a destra. 


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Sempre in leggera salita procediamo su questo tratto asfaltato e raggiunta la traversa di via Riviera giriamo a destra per procedere, ancora in leggera salita, andando ad attraversare una zona residenziale e ci immettiamo sul  Percorso Storico Meda-Montorfano  . Il fondo del terreno diventando poi sterrato e in leggerissima discesa ci conduce alla rotonda sulla  SP32 . Portandoci in direzione del sottopasso prendiamo la terza uscita e procediamo su questo tratto, abbastanza trafficato, fino alla traversa a sinistra dove imbocchiamo la Strada del Radizzone. In falsopiano andiamo a percorrerne circa 1500 m per arrivare all'innesto nel  Sentiero 13 Cabiate-Montorfano  . La bella ed ampia sterrata entra all'interno del bosco e sempre in leggera salita ci rimane per circa 2 km fino a raggiungere il piccolo centro abitato di Olgelasca dove andiamo ad attraversare, all'incrocio, la  SP39 . Portandoci poi sulla stradina, che prosegue davanti a noi, arriviamo a fianco alla piccola Chiesetta di Sant'Adriano (Sec. XI) e proseguendo a destra, sempre all'interno del bosco, andiamo ad attraversarne quest'altro bellissimo tratto dove solitamente troviamo grosse buche (lasciate dai mezzi agricoli) piene di fango e che invece, con la siccità attuale, sono davvero a secco e salvo sporadici casi dobbiamo deviare dal sentiero.

Continui cambi di direzione si susseguono con passaggi davvero tecnici quando arriviamo al piccolo guado del torrente Terrò che attraversiamo sul tratto meno profondo. Percorrendo sempre il Percorso Storico arriviamo all'incrocio con la  SP38  e con molta prudenza, la attraversiamo per procedere nuovamente in off-road fino a sfiorare le recinzioni dell'abitato residenziale di Cascina Pelada. Proseguiamo verso un bivio e girando a sinistra inizia una salita al 6% di pendenza che sempre all'interno del bosco procede prima su sentiero e successivamente, al bivio a destra, sulla bella sterrata che risale verso la periferia di Intimiano. La deviazione a destra ci conduce al bivio della stradina asfaltata che raggiungiamo in salita dopo essere usciti dal bosco. All'incrocio si prosegue diritto per imboccare la bella strada bianca che raggiunge poi il bivio. Tenendoci a destra proseguiamo verso il piccolo nucleo abitato di Inghigollo e poco prima di entrare tra le case giriamo a destra per procedere su un'altra bellissima sterrata che va ad attraversare la brughiera raggiungendo poi un bivio tra sterrate e sentiero. Ci teniamo a destra e percorrendo quest'altro tratto sterrato arriviamo in leggera discesa al bivio con la  Strada del Bosco Comunale  dove tenendoci a sinistra incrociamo altri bivii.

Rimanendo sempre sulla sterrata principale in leggera salita arriviamo a fianco della struttura di Cascina Cassinazza e tenendoci a destra andiamo a seguire la bella e ampia strada bianca che sempre in leggera discesa ci conduce ad un bivio. Giriamo a destra ed iniziamo un bellissimo tratto, all'inizio semplice, sull'ampia sterrata ma poi, avvicinandoci al guado sul torrente Terrò, diventa tutto un pò più tecnico. Arrivando a fianco del piccolo aeroporto di Verzago ci attende un bello strappetto con punte di pendenza al 9% su un fondo misto sterrato/smosso, solo 300 m di fatica, per iniziare poi un bel tratto pianeggiante e sempre all'ombra degli alberi che raggiunge il bivio con la stradina asfaltata di via Risorgimento. Girando a destra andiamo a percorrerne il rettilineo e arrivati all'incrocio con la  SP38  la attraversiamo per riportarci nuovamente in fuoristrada. Proseguendo sempre in leggera discesa arriviamo ad un bivio dove, con il piccolo sentiero che parte a sinistra, raggiungiamo il sottopasso ferroviario e superandolo deviamo poi ancora a sinistra per portarci al sottopasso successivo. La discesa e qualche passaggio tecnico ci portano all'esterno del bosco e al bivio ed un breve tratto sterrato, a sinistra, ci fa arrivare all'imbocco del tratturo che parte a destra e che va ad attraversare il grande pratone.

La lunga fila di biker si allunga sempre più in questo tratto pianeggiante che ci porta sul viale alberato che raggiunge, a sinistra, il Santuario della Madonna di Rogoredo alla prima periferia di Alzate Brianza. Poco prima di raggiungere il Sagrato della Chiesa giriamo a destra ed attraversando la  SP9  ci portiamo sulla bella sterrata che parte in salita e si porta all'interno del boschetto. Procediamo, dopo la curva, con pendenze meno impegnative e con un lungo rettilineo, su fondo sterrato, andiamo ad attraversare il pratone, a sinistra, raggiungendo il bivio. Curva a sinistra per procedere sul rettilineo, sempre sterrato, che raggiunge poco prima del bivio la stradina a fondo asfaltato di di via della Noce. Girando a destra, al bivio di via Girola, ne percorriamo poco meno di 250 m per deviare a destra sulla bellissima sterrata che si snoda sull'antico tracciato della  Strada Milano-Asso  che segue il  Sentiero 15-Stazione Brenna-Alzate . Raggiunto in leggera discesa il  Punt del Ceser , che attraversa la Linea ferroviaria Como-Lecco, ancora in discesa andiamo a percorrere un tratto della curva per deviare, a destra, sul sentiero che parte in leggera salita. Entriamo sul single track che fa parte del  Sentiero Val Sorda-Valle di Brenna  che in continuo saliscendi arriva poi nel bellissimo tratto in discesa che ci conduce ad un bivio.  Prendendo a destra la sterrata iniziamo un tratto in salita che con alcune curve ed un'ultimo strappo raggiunge la prima periferia dell'abitato di Brenna.

Percorriamo il rettilineo di via Venezia e al bivio con la  SP39  giriamo a sinistra e ne percorriamo solamente il tratto che raggiunge la rotonda. Deviamo a sinistra, prendendo la terza uscita, imboccando via Grimello e seguendone il rettilineo arriviamo sul tratto sterrato. Superando un paio di bivii ci portiamo a ridosso del bosco e con una piccola deviazione a sinistra andiamo a seguire un tratto di sentiero che parte accanto ad una recinzione. Prendendo poi a destra proseguiamo su questo stretto single track che arriva alla periferia nord del borgo di Pozzolo Inferiore. Al bivio, della stradina asfaltata, tenendoci leggermente a sinistra ci infiliamo, a destra, nel sentiero che parte verso l'interno del bosco ed iniziamo un'altra bellissima fase di guida della nostra mountain bike seguendo una serie di sentieri che in continuo saliscendi e con un'ultimo strappo al 9% ci riportano alla periferia sud del paese. Inizia a questo punto la discesa che arriva a fianco del passaggio, oltre i paletti e la catena, all'interno della  Riserva Naturale della Fontana del Guercio che attraversiamo interamente percorrendo il lungo rettilineo che ci fa attraversare, sul nuovo ponticello in pietra, la Roggia Borromeo fino a raggiungere i paletti dell'uscita sulla sterrata a fianco del parcheggio. Proseguendo a sinistra andiamo a percorrere l'ampia strada bianca e raggiunti gli altri paletti con la catena deviamo a sinistra per iniziare il tratto in salita del sentiero che questa mattina, alla partenza abbiamo percorso in discesa e che ci riporta al parcheggio del Camposanto.

Pier

Un grazie a Ezio e Alberto per le bellissime fotografie.

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