Brianza Off-Road - 02

 


05/03/2023 - Brianza off-road - 02
Distance: 34 km - 479  m Ascent - 
479 m Descent


Ritorno tra le sterrate e i sentieri  vicini a casa che ti fanno sempre divertire nonostante, ultimamente, non sia passato spesso da queste parti. Anche quest'oggi un bel gruppone di amici che nonostante la partenza, anticipata di un'ora, hanno voluto partecipare a questa facile escursione. Temperature leggermente fredde all'inizio con sbalzo termico a metà mattina che rende, nonostante il periodo ancora invernale, tutti i passaggi molto più semplici su fondi di terreno praticamente asciutti. Boschi molto secchi con torrenti e fiumi che lasciano intravedere solo una minima portata d'acqua ed in alcuni casi il piccolo corso d'acqua, dove fino a poco tempo fa ne scorreva anche un minimo, oggi è completamente vuoto. 

Percorso adatto a tutti e pedalabile al 100% con alcuni strappi. All'interno dell'itinerario la salita del Muro dell'Orlanda e alcuni passaggi tra all'interno del bosco di Rancate che possono rendere difficoltoso l'approccio.

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Un'altra di quelle domeniche mattina dove va tutto per il verso giusto con un tracciato che rimane in off-road per qualche chilometro continuo in una parte del territorio della Brianza dove l'antropizzazione è di casa. Nonostante tutto questo però alcuni passaggi per chi ama andare in mountain bike esistono ancora ed è piacevole anche passarci perchè poco frequentati dai biker che, forse, preferiscono altre zone per le loro avventure. Nonostante il dislivello, quasi minimo, c'è da dire che la salita del Muro dell'Orlanda è sempre un buon banco di prova e le pendenze nel primo tratto, fino all'arrivo alla Stazione di Carate-Calò, raggiungono anche il 18%. Per il resto preparatevi a continui saliscendi su queste continue gobbe che il terreno offre e buon divertimento. 


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Inizia alle 8:30 questa nuova avventura nella Brianza con partenza dal parcheggio di Via Lambro a Canonica Lambro. Uscendo andiamo ad attraversare la strada asfaltata e ci immettiamo subito sulla prima delle sterrate,  Pista Ciclo Pedonale Monza-Erba , che segue le sponde del fiume Lambro che scorre alla nostra destra. Superati i piloni del ponte ferroviario sulla Linea Monza-Molteno-Lecco una breve salita ci porta poi ad un bivio dove ci teniamo a destra iniziando una breve discesa. Il continuo saliscendi termina quando troviamo un'altro bivio dove giriamo a sinistra. Una salita sul tratto del  Sentiero dei due Stagni  e raggiungiamo, oltrepassata la sbarra, le prime case della periferia di Sovico. Ci teniamo, adesso a destra e percorriamo il breve rettilineo di via Prealpi che raggiunge l'incrocio dove giriamo a destra imboccando via Lambro. Alla seconda traversa, a sinistra, percorriamo un breve tratto asfaltato per prendere, oltrepassando un'altra sbarra, il sentiero che ci riporta a incrociare nuovamente la ciclo-pedonale. 



Curva a sinistra per procedere diritto, oltre il bivio del ponte pedonale che attraversa il fiume, per arrivare alla piccola località Mulino Bassi e proseguire quindi in direzione dell'area di Archeologia Industriale e successivamente al piccolo parcheggio della frazione Ponte. Attraversando, a sinistra, la  SP135  imbocchiamo lo stretto marciapiede che ci consente di arrivare all'innesto sul passaggio di vicolo Costa Corta. Sono 160 m, pendenze al 14%, su un fondo acciottolato che, fortunatamente, questa mattina troviamo asciutto. Un pò di fiatone per raggiungere l'uscita sul bivio di via Roma dove prima di trovare l'asfalto bisogna impegnarsi nel superare quei due gradini in marmo. Seguendo la stradina che ci conduce al bivio giriamo, poi, a destra passando accanto al piccolo Oratorio di San Valerio. Procedendo in discesa ritroviamo poco dopo un tratto cementato che dopo la curva diventa su fondo sterrato e con un lungo rettilineo si raggiunge il bivio della sterrata via Tagliamento. Girando a destra iniziamo la discesa sui tornanti che ci portano a fianco delle sponde del fiume Lambro e proseguiamo sul  Sentiero dei Castagni .     

Entrati nel territorio comunale di Carate Brianza andiamo a seguire una serie di saliscendi che ci conducono accanto alle strutture dell'Ex Mobilificio Bernini. Ritrovato l'asfalto procediamo in direzione del ponte e girando a destra ci immettiamo su via Sette Gocce. Al primo bivio giriamo a destra ed iniziamo la bella ed impegnativa salita di via Leonardo da Vinci, meglio conosciuta come Muro dell'Orlanda. Sono solo i primi 600 m che ti fanno davvero sudare con pendenze importanti (18%) ma con la forza di volontà e con la passione si arriva a superare il passaggio a livello in località Riverio Superiore. Una breve discesa ci fa riprendere un pò di fiato ma poi la strada riprende a salire con pendenza che però sono scese di parecchio e a mala pena arrivano al 6%. Superato il bivio di Riverio Inferiore raggiungiamo l'altro bivio dove sull'omonima stradina giriamo a sinistra. Un leggero falsopiano ci porta oltre la curva e con un'ultimo strappetto ci portiamo a fianco della traversa sterrata. Girando a destra imbocchiamo questa stradina che inizia subito in leggera discesa e ci conduce al bivio di un'altra sterrata. 

Curviamo a destra e seguendo un breve rettilineo ci portiamo ad un'altro bivio dove giriamo a sinistra per seguire la sterrata che raggiunge il piccolo ponticello che va ad attraversare la ferrovia. Seguendo il sentiero dalla parte opposta ci portiamo alle spalle di Cascina Boffalora e la aggiriamo per arrivare su viale Susani. Entriamo tra le case della frazione Rancate e con una curva a destra ed inizio di una discesa, su strada asfaltata, superiamo l'incrocio con via Papa Giovanni XXIII e ci portiamo alla traversa, a sinistra, di via Stelvio. Iniziamo, qui, un'altro strappetto che diventa più evidente dopo aver superato un'altro ponticello, sempre sulla ferrovia, dove alcune curve non lasciano intravedere la pendenza ma anche qui arriviamo in doppia cifra con un bel 10%. Poco dopo imboccando via Ronchi, con una leggerissima discesa su un tratto pavimentato, raggiungiamo la radura e l'ingresso all'interno del bosco. Curva a destra con discesa a curve per poi risalire dalla parte opposta ed arrivare sul bellissimo sentiero che va ad attraversare la pineta. Quando ne usciamo superiamo l'ennesimo ponticello, sempre sulla ferrovia, e iniziamo una bella discesa su un single track e sentiero che passa poi accanto ad alcune case. 

Inizia da qui una parte del tracciato che, dopo il sottopasso ferroviario, entra nel bosco ed in continuo saliscendi sul  Sentiero Calò-Valle della Brovada  va poi ad intersecarsi sull'altro  Sentiero Agliate-Chignolo  e per 3,5 km rimane all'interno del bosco. Raggiunte, Cascina Campaccio e successivamente Cascina Siberia, si inizia una breve salita prima di deviare a sinistra e poi subito a destra per arrivare alla periferia di Triuggio. Percorrendo il rettilineo di via Mascagni raggiungiamo l'incrocio con via A. Diaz, che si attraversa, per andare a superare la sbarra dove inizia il tratto in leggera salita che raggiunge le prime case della frazione Montemerlo. Curva a destra per immetterci sulla stretta sterrata che arriva al bivio del  Sentiero Solaris  dove girando a sinistra iniziamo la discesa che raggiunge l'entrata del Bosco di Chignolo. Una risalita su un fondo molto scivoloso ci porta sul sentiero che a destra va ad attraversare questo angolo verde e sempre in salita ci portiamo nei pressi di Cascina Chignolo. Quando raggiungiamo la stretta stradina asfaltata di via Q. Sella giriamo a sinistra per procedere su asfalto fino all'arrivo, all'incrocio, a fianco di Cascina Quattro Vie.

Attraversiamo via L. Cagnola e proseguiamo diritto sul rettilineo che arriva davanti a Cascina Pobiga. e andiamo a prendere la stradina che, leggermente a destra, entra all'interno delle case. Attraversiamo il complesso e ci portiamo sul sentiero che parte a destra per proseguire nel mezzo dei campi e con una bella discesa su un single track ci portiamo nella Valle della Brovada. Brevissima escursione su un tratto di asfalto per deviare a destra ed iniziare a seguire un'altro tratto del  Sentiero Agliate-Chignolo  che sempre in leggera salita arriva al bivio di via Monastero. Tratto con lungo rettilineo in discesa e successivamente in leggera salita che raggiunge Cascina Fonigo dove giriamo a destra per procedere sulla bella stradina di via Cardinal F. Borromeo. Superiamo il bivio e con una breve discesa arriviamo a fianco dell'innesto del sentiero che entra all'interno del bosco. Sempre in leggera salita andiamo a superare anche un tratto tecnico dove bisogna sfiorare radici e tronchetti di albero tagliati per poi arrivare al bivio di strade sterrate non distanti da Cascina Vimercati.

Prendiamo il sentiero a sinistra ed iniziamo la discesa sulla sterrata, con qualche sasso, che ci conduce all'esterno e attraversando il pratone, sul bel single track, guadagniamo a sinistra l'ingresso dell'altro bellissimo sentiero che attraversa l'altro tratto del bosco e passando accanto alla recinzione del maneggio ci porta al bivio di via Don G.B. Viganò. Una breve salita fino a ridosso della curva poi deviamo a sinistra sul sentiero che va ad oltrepassare la sbarra. Anche in questo tratto si passa accanto ad un'altro maneggio e dopo alcuni sobbalzi, dovuti alle grosse radici affioranti, andiamo a seguire, in discesa, il bel tratto di sentiero che raggiunge la radura. Passiamo su un single track che attraversa un campo e con una leggera e breve salita rientra poi nel boschetto dove si prosegue su una sterrata che devia poi a sinistra andando ad attraversare un frutteto. Superato il piccolo guado, della roggia, ci teniamo a destra e con la sterrata in rettilineo ci portiamo al bivio di via A. De Gasperi in località Mighinzano.  

Attraversandola ci portiamo sulla sterrata che corre sul  Sentiero Agliate-Casatenovo  e superando il sottopasso delle  SP6  iniziamo la salita che raggiunge le prime case di Villa Raverio. Le strette stradine, del centro storico, ci conducono nel piazzale della Chiesa di San Eusebio e dei SS. Maccabei dove proseguiamo diritto per arrivare al bivio con via Tiziano Vecellio. Con una curva a destra ne seguiamo il rettilineo e raggiunto il bivio con via Bernardino Luini giriamo a sinistra. Un'altro rettifilo ci porta in prossimità della curva su via Aldo Moro ma noi prendiamo a destra il sentiero che entra nel mezzo dei pratoni e arriva a lambire il muro perimetrale del Monumento Regionale del Sasso del Guidino. Percorrendo il rimanente tratto di sentiero raggiungiamo il bivio con via Guidino e deviamo a destra per proseguire su questa bella stradina periferica che su via G. Carducci ci conduce nel mezzo delle case di Valle Guidino. Superata la Chiesa della Madonna Assunta giriamo a destra e ci portiamo alla rotonda e attraversiamo la  SP6  per imboccare la stradina periferica di via G. Verga. Passando a fianco di alcuni capannoni ci portiamo poi a destra per immetterci sul sentiero che va ad attraversare il grande pratone e ci consente si arrivare, con una breve salita, sulla strada bianca che ci porta al bivio di via A. De Gasperi alle porte di Montesiro.


Curva a sinistra ed inizio di un breve tratto in salita che raggiunge la traversa a destra, oltre il ristorante, dove giriamo per immetterci sulla bellissima stradina a tratti sterrata e cementata che entra all'interno della Valle del Brusignone. Raggiunto l'agriturismo prendiamo a sinistra la sterrata in salita, a sinistra, raggiungendo poi a destra il tratto che ci porta davanti alla sbarra. Superandola seguiamo un tratto di single track che arriva poi sul tratturo che va, con un lungo rettilineo, ad attraversare i grandi pratoni. Superata la sbarra opposta ci portiamo nella stradina sterrata, a destra, che lambisce il complesso di Cascina Borgonovo e con una leggera salita passiamo e superiamo Cascina Cascinetta e raggiungiamo, a sinistra, Cascina Riva. Girando a destra andiamo a percorrere un'altro tratturo, parallelo al precedente che inizia poi una breve discesa nella valletta. Un piccolo guado, su una sorgente, ci porta poi sulla sterrata che risale verso il bivio di via L. Cagnola e girando a sinistra ci portiamo alla prima periferia di Tregasio. Arrivati all'altezza della rotonda prendiamo la prima uscita e seguiamo un breve tratto in rettilineo fino alla terza traversa a destra dove giriamo per immetterci ancora su una stradina sterrata. Una leggera salita ci prepara alla discesa che con alcune curve ci porta a aggirare il Camposanto per poi deviare sul lungo rettilineo alberato di via dei Tigli che troviamo a destra. 

Arrivati al bivio di via Don D. Colli giriamo a destra e dopo 150 m prendiamo a sinistra via Cascina Gianfranco per iniziare una leggerissima e breve salita. All'incrocio che segue ci teniamo a destra e seguendo il  Sentiero di Mezzo  entriamo nella parte alta della Valle del Rio Pegorino. In discesa ci portiamo al bivio con via dei Boschi e raggiunte le due colonne, a sinistra, entriamo sul  Sentiero Canonica-Triuggio  raggiungendo la sterrata che  a sinistra entra all'interno del boschetto. Una bella fase tecnica ci aspetta dopo una bella discesa su un tratto di sentiero esposto e la risalita tra gli alberi avviene sempre su single track con passaggi in certi casi stretti e con molto foliage sul fondo del sentiero. Uscendo dal bosco ci portiamo su un'altro single track che rimane a fianco delle piante e dopo la curva imbocchiamo il bel tratturo che va ad attraversare i campi e ci porta su un'altro sentiero che, sempre in rettilineo, arriva al bivio di via Don L. Sturzo. Con una curva a destra seguiamo la stradina fino ad arrivare a fianco della Chiesetta di San Biagio dove giriamo a sinistra per seguire il sentiero che passa tra le case ed un capannone. In discesa arriviamo all'incrocio con via Michelangelo Buonarroti e attraversandola seguiamo il rettilineo di via Leonardo da Vinci.

Proseguendo sempre diritto imbocchiamo un'altro rettilineo, quello di via Cardinal Ferrari e arrivati al bivio con via Giacomo Matteotti giriamo a sinistra. Una breve salita su fondo sterrato ci porta davanti ad alcune case dove deviamo a destra su un'altro bel tratturo che corre sul  Sentiero Pegorino-Grande Nord  e raggiungiamo il boschetto. Una bella serie di curve ci fa uscire nuovamente sul  Sentiero Canonica-Triuggio  e girando a sinistra andiamo a seguire la sterrata che raggiunge la prima periferia di Canonica Lambro.  Al bivio dell'asfaltata via Monte Rosa giriamo a destra e percorrendone il rettilineo arriviamo al bivio con via Conte Taverna. Con un sinistra/destra imbocchiamo la stradina di via Monte Faito e seguendone il rettifilo arriviamo sulla stretta stradina, in discesa, che ci fa superare il complesso di Cascina Variana. Arrivati all'incrocio giriamo a destra e seguendo un breve tratto di via Monte Bianco arriviamo davanti al Camposanto. Lo aggiriamo a sinistra e passando nella stradina che entra nel parcheggio andiamo in direzione del bivio con la  SP135 . La curva a sinistra inizia con una bella discesa che in rettilineo ci porta davanti a Villa Taverna e alla Chiesa di Santa Maria della Neve in quel di Canonica Lambro che aggiriamo a destra seguendo la provinciale. Al semaforo che troviamo più avanti giriamo poi a destra superando il piccolo e stretto ponticello che attraversa il fiume Lambro e poco dopo arriviamo al parcheggio dove termina anche questa nuova avventura in Brianza Off-Road.

Un grazie davvero a Ezio per le bellissime fotografie

Pier

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