Thirty miles in MTB - 01
09/03/2023 - Thirty miles in MTB - 01
Distance: 49 km - 1.193 m Ascent - 1.193 m Descent
Giornata in sella alle nostre e-mtb con un bel gruppone di amici (15) che
vista la bella giornata si sono presentati ai punti di ritrovo. Primi
terreni impaltati (traduzione per chi non è della
Brianza... terreni con fango) dopo la pioggia caduta durante la notte che in
alcuni punti ha reso i passaggi abbastanza tecnici sia in discesa, con
scodamenti del mezzo, mentre in salita poco grip con qualche colpo di
pedale a vuoto. Paesaggi sempre bellissimi in questi angoli, anche se ci
passa spesso, che non mancano mai di sorprenderti.
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Una mattina passata su un tracciato, a dirla tutta, abbastanza
impegnativo. E' una giornata che inizia con numero, davvero,
notevole di amici, un bel sole e ed un meteo che ci ha regalato un cielo
azzurro per quasi tutta la giornata con temperature al di sopra della
media stagionale. Sentieri tutti percorribilissimi e l'unico
veramente un pò tecnico è quello con la discesa, al km 20, nel bosco in
direzione del bellissimo borgo di
Mozzana dove alcuni gradini
naturali possono mettere a dura prova anche il più preparato.
L'itinerario è molto vario e se nella prima parte, 25 km, si percorrono
delle salite, lunghe, con pendenze massime al 16,5%, il ritorno non è da
meno anche se il saliscendi è continuo. Per cui il consiglio è di
arrivare ben preparati e con il mezzo in perfetta efficienza con freni
funzionanti nel migliore dei modi perchè qui anche le discese sono con
pendenze max -23%.
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Raggiunta la
Chiesa di Sant'Ambrogio al Monte
giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina asfaltata che
raggiunge il Camposanto e superandolo entriamo all'interno del bosco.
Iniziamo una discesa su sterrato e acciottolato che ci conduce poi su un
tratturo prima di arrivare al bivio con l'asfaltata via Lombardia dove
tenendoci a sinistra imbocchiamo via Frigola alla prima periferia di
Crescenzaga. Inizia un'altro tratto
in salita, 250 m circa con pendenze al 9%, che ci conduce all'ingresso,
a destra, del sentiero che in discesa raggiunge il bivio di via
Crocetta. Con una curva a sinistra proseguiamo sul breve tratto
asfaltato raggiungendo poi un'altro sterrato che ci permette di aggirare
le case del paese con una deviazione a destra su un sentiero all'inizio
abbastanza tecnico nell'immissione a causa del fondo a grossi sassi
sporgenti. Il rimanente single track va poi ad attraversare i pratoni e
ci conduce alla stradina di via Brianza davanti ad un capannone. Girando
a destra proseguiamo in off-road e raggiungiamo il bivio con via
Lombardia. Una curva a sinistra per arrivare al dopo un breve rettilineo
all'incrocio semaforizzato sulla
SP342
che attraversiamo per entrare tra le prime case di
Rovagnate.
Percorriamo il breve rettilineo di via della Pesa e raggiunto il bivio
di via Brusadelli giriamo a sinistra per procedere sul rettilineo ed
entrare nel centro storico percorrendo via Vittorio Veneto.
Attraversandolo tutto ci portiamo in direzione della traversa di via
Lecco per girare a destra e arrivare al bivio con via Papa Giovanni
XXIII. Giriamo a destra per percorrerne solamente 50 m per deviare poi a
sinistra sulla stretta stradina che parte tra le recinzioni di una casa
ed un campo. Primo tratto in leggera discesa che percorriamo su asfalto
per poi arrivare su un tratto sterrato e successivamente su sentiero
quando andiamo ad attraversare il pratone. Poco dopo troviamo un
tratturo che a curve ed in salita raggiunge le prime case di
Santa Maria Hoè. Quando ritroviamo
l'asfalto di via A. Volta giriamo a destra e proseguendo ancora in
salita raggiungiamo piazza Mercato dove davanti a noi troviamo la
Chiesa della Beata Vergine Addolorata. Con una curva a sinistra ci immettiamo sulla stradina di via M.
Semenza ed iniziamo un'altro tratto in salita, circa 300 m con pendenze
al 12%, arrivando a fianco di
Villa Semenza.
Poco più di 50 m in leggera discesa per deviare a destra sulla stradina
di via San Martino che inizia però subito in salita. A fianco della
traversa, che parte a destra con un bello strappo, giriamo ed andiamo ad
affrontare questa nuova salita su un tratto sterrato e sentiero che ci
conduce a fianco del Camposanto. Arrivati ad incrociare, nuovamente,
la
SP58
la attraversiamo e portandoci su un'altro sentiero, un pò ostico come
fondo nella parte centrale, raggiungiamo il piccolo ma bellissimo borgo
di Ravellino percorrendo le
strettissime viuzze del centro storico. (per dare l'idea di quanto sia in larghezza vicolo Aosta vi dico che è
appena più largo del manubrio della mia e-mtb). Raggiunta la piazzetta, dove alla nostra sinistra troviamo la
Chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria, giriamo a destra e seguendo il rettilineo di via G. Garibaldi andiamo
a superare il vecchio lavatoio comunale per poi arrivare nuovamente al
bivio della provinciale. Con cautela giriamo a sinistra, anche se di
macchine e camion non ne passano molti, ed iniziamo un tratto in
leggerissima discesa che ci porta in poco più di 1000 m a
Ponte all'Olio dove superiamo il
ponte sul
torrente Gandaloglio. Una breve risalita, dopo la curva, per arrivare all'ingresso del
sentiero che troviamo alla nostra destra dove giriamo per riportarci
nuovamente in fuoristrada.
Inizia un tratto di 800 m, pendenze intorno al 14%, che nel mezzo del
bosco, all'inizio, risalgono con qualche curva, su un terreno a fondo
insidioso, verso l'uscita su un grande pratone dove con un'ulteriore
strappo ci si porta sul tratturo che parte poi a sinistra. Si prosegue
anche qui in bella pendenza fino a raggiungere la località
Polgina dove ritroviamo la strada
asfaltata raggiungendo la
Cima Coppi di oggi con i 652
m di altitudine s.l.m. Viste spettacolari, anche con la complicità
del meteo, per vedere i tanti laghi della
Brianza che si possono
contare sotto di noi ed oltre a quello le Prealpi che purtroppo sebbene
siamo ancora in inverno non presentano, da questa parte, nessun accumulo
di neve nemmeno sulle cime più alte. Un attimo di pausa per lo scatto
delle foto ricordo ed eccoci nuovamente in sella per proseguire, in
discesa, sulla bella stradina che parte a sinistra. Percorrendone le
curve arriviamo al bivio della stradina he parte alla nostra destra e
girando iniziamo una breve salita per entrare nello spazio disabitato di
Cascina Toscio. Il grande complesso completamente abbandonato è attraversabile
seguendo la stradina che passa accanto ai grandi fabbricati che una
volta erano abitazioni, magazzini e stalle della comunità che qui
viveva.
La stradina, uscendo dal cancello retrostante, sale leggermente e raggiunto un bivio si gira a destra per percorrere un'altro tratto in salita che va a superare un maneggio per poi deviare a destra e proseguire su tratturo in leggerissima discesa. Raggiunta l'entrata del boschetto, dove a destra troviamo la piccola Chiesetta della Madonna del Carmine, in località Pescallo giriamo a sinistra e andiamo a seguire la stradina semi acciottolata che ci porta sul belvedere che si trova sopra l'abitato di Villa Vergano. Anche qui visione fantastica sui monti e laghi per iniziare la discesa sulla sterrata che raggiunge il bivio di via Trieste. Girando a destra rimaniamo in off-road e proseguiamo su un tratto di strada, anche cementata, che entra poi all'interno del bosco. Inizia qui il tratto più tecnico della giornata perchè siamo sul Sentierone - Galbiate-Monte Barro-Lecco dove il fondo cambia quasi a ogni curva. Stretti passaggi tra sassi e piccoli gradini naturali non fermano il nostro mezzo e proseguiamo la discesa fino all'arrivo sull'asfaltata stradina di via del Tuf. Ci riportiamo nel bosco seguendo un'altro tratto del Sentierone e con sobbalzi vari e guida accorta raggiungiamo l'abitato di Mozzana.
Entrando nella stretta stradina andiamo ad attraversare il piccolo
paesino e superando la piccola
Chiesetta dei SS. Rocco e Biagio
ci portiamo sulla parte stradale più larga che raggiunge un bivio.
Tenendoci a sinistra andiamo ad imboccare il bellissimo tratto sterrato
che raggiunge l'asfaltata via Valle Grossa ed iniziamo a percorrere le
curve in discesa che ci fanno arrivare al bivio con la
SP70 . Giriamo a sinistra ed iniziamo a seguire un tratto della provinciale
per 450 m fino ad arrivare al bivio di via per Ello dove deviamo a
destra iniziando la discesa che raggiunge le poche case della piccola
frazione Bosolasco. Dopo una esse
abbastanza insidiosa, che potrebbe portare fuori strada se presa troppo
forte, percorriamo un breve rettilineo e raggiungiamo l'ingresso della
sterrata che parte alla nostra destra tra due recinzioni. Subito dopo
entriamo nel bosco e seguiamo il bellissimo sentiero che in discesa
raggiunge il piccolo abitato di
Imberido. Al bivio di via Cimavalle
giriamo a sinistra e andiamo a percorrere quest'ampia strada che con
qualche curva raggiunge l'incrocio dove con un sinistra/destra andiamo
ad imboccare via C. Cassina. Ancora discesa per arrivare a fianco delle
strutture dell'Oratorio e della
Chiesa di San Giorgio
dove prendiamo a sinistra via per Imberido e al bivio successivo giriamo
a destra su via Piave. Una breve salita ci prepara alla più lunga
discesa che raggiunge il bivio con la
SP60 dove giriamo a sinistra.
Iniziano ora 650 m di salita, pendenze al 9,6%, che ci portano al bivio
dove tenendoci a destra entriamo nelle prime case della piccola frazione
Castello di Oggiono. Proseguendo in
leggero falsopiano ci portiamo all'altezza delle traversa della
Strada
Consorziale del Castello
ed iniziamo la ripida discesa a tratti
sterrata/sentiero/cementata/asfaltata che raggiunge il bivio con via
Locatelli. Breve rettilineo per arrivare al bivio della
SP51
dove con molta cautela giriamo a sinistra negli appositi spazi che ci sono
tra il divisorio della carreggiata. Ne andiamo a percorrere circa 1,2 km
mantenendoci in fila indiana e raggiunta la terza rotonda la superiamo per
portarci allo svincolo dove sull'apposita corsia giriamo a sinistra per
imboccare via del Chiarè. Inizia qui un'altro tratto in salita su un
rettilineo di circa 350 m con pendenze al 10% che ci porta a raggiungere
il bivio di Chiarè dove deviamo a
destra. La strada prosegue su un falsopiano e solo dopo la curva ha
un'improvvisa impennata con pendenze al 12% fino all'arrivo nella piccola
località Trescano. Percorrendo a
sinistra la bellissima e stretta stradina di via C. Colombo raggiungiamo
il bivio con la
SP70
e girando a destra iniziamo un'altro bel tratto in leggera discesa su
questa strada provinciale poco battuta dalle auto.
La lasciamo quando alla nostra sinistra si apre un piccolo spiazzo dove
troviamo anche l'ingresso del
Sentiero-Marconaga-Trescano-Oggiono FS che in discesa e all'interno del bosco ci fa raggiungere il piccolo
ponticello dove siamo costretti a scendere di sella per attraversare il
piccolo ponticello sulla roggia. Ritornati in sella e seguendo la sterrata
in breve raggiungiamo il bellissimo
Laghetto di Cogoredo
e risalendo a destra andiamo a percorrere la bella sterrata che ci porta
davanti alla sbarra. Un breve passaggio a mano per superare lo stretto
passaggio per arrivare al bivio con via A. Moro dove in discesa arriviamo
all'incrocio. Proseguendo diritto entriamo nel piccolo paesino di
Cogoredo e con la strada nuovamente
in salita e superiamo il fatiscente complesso di
Villa Nava-Brusadelli che ha
al suo fianco anche un'antica torre medioevale. Strada che ci porta verso
un tornante che però non percorriamo perchè tenendoci a destra entriamo
all'interno del bosco. Il sentiero che parte a sinistra ha un'iniziale
bella pendenza ma superato il tratto con radici, che si percorre in sella,
ci si porta poi sul più bel tratto di sentiero che deviando a destra
raggiunge con un'ultimo strappetto le prime case della frazione
Brianzola.
Percorriamo il rettilineo di via Piave e passiamo accanto alla bella
Chiesa di San Lorenzo Martire
che troviamo alla nostra sinistra con la lunga scalinata che porta davanti
al Sagrato e poco dopo raggiungiamo il bivio. Giriamo a sinistra su via
San Lorenzo ed iniziamo un'altro strappetto che si conclude quando
arriviamo a fianco del Camposanto di
Castello Brianza. Con la curva a
destra andiamo a percorrere via Prealpi e sempre in discesa, sul
prolungamento di via Montello e via Europa, arriviamo nell'abitato di
Cologna. Al bivio giriamo a destra e
alla seconda traversa deviamo a sinistra per procedere, ancora in discesa,
sull'ampia strada di via Valmara. Dopo la curva inizia un'altro tratto in
salita e per 350 m le pendenze rimangono nell'ordine del 13% fino a quando
non troviamo alla nostra sinistra l'ingresso del sentiero che parte
davanti alla grande siepe. Lo imbocchiamo ed iniziamo questo strappo, al
15,6%, che dopo circa 250 m termina e aggira le case di
Bevera di Castello. Ritrovato
l'asfalto di via Lecco ne percorriamo il rettilineo che ci conduce, in
salita al bivio dove girando a sinistra ci dirigiamo verso la grande
rotonda sulla
SP342 . Entriamo nella terza uscita per iniziare un'altro tratto in salita
sulla stradina di via Ruscolo e con un bel tornante va ad incrociare poi
via Resegone a
Bevera di Sirtori.
Il tratto in leggero falsopiano ci porta sul bivio di via Resempiano dove
ci aspetta un'altra salita che con pendenze al 10% ci fa arrivare ad un
bivio. Tenendoci a sinistra ne percorriamo poco più di 100 m e andiamo
quindi ad infilarci all'interno del bosco riprendendo il bellissimo tratto
off-road che raggiunge il piccolo centro abitato di
Cascina Roncaria quasi completamente in discesa. Attraversiamo le poche case del
borgo percorrendo il tratto acciottolato che sempre in discesa arriva
davanti a Cascina Casuerchio. Girando a destra percorriamo un'altra bellissima stradina secondaria
che a curve e sempre in leggera salita arriva in prossimità della zona
industriale di Roncada e davanti
al Camposanto di Perego. Un breve
tratto in falsopiano ci fa arrivare al bivio dove a destra imbocchiamo via
IV Novembre e ricominciamo un'altra salita sul prolungamento di via Pera
raggiungendo il bivio sulla
SP53 . Tenendoci a sinistra ne percorriamo solamente 100 m e girando a destra
ci immettiamo su via Gloria non distanti dal bel Complesso della
Chiesa di San Giovanni Evangelista. La stradina che prosegue accanto alle strutture dell'Oratorio poco dopo
termina e girando a sinistra ci portiamo sulla stretta stradina che inizia
con un tratto asfaltato e successivamente acciottolato e ci porta, con una
breve salita, a raggiungere la piccola frazione
Campo.
Superate tutte le case imbocchiamo la bellissima stradina asfaltata che
sempre in salita arriva all'incrocio dove girando a destra ci portiamo
sulla stradina di via Peschiera che entra all'interno del bosco. Sempre in
salita raggiungiamo il
Belvedere di Pianello e dopo
una brevissima sosta iniziamo la discesa, nuovamente all'interno del
Parco di Montevecchia e Val Curone, seguendo in discesa il
Sentiero 1-Ceregallo-Lomagna
che con una bella serie di curve supera un primo agriturismo e
successivamente
Cascina Scarpada e raggiunge
il bel complesso di
Cascina Costa. Il tornante ci fa proseguire a sinistra ancora in discesa
sul Sentiero
del Tratto Oscuro
che corre sul tracciato del
Sentiero 2-Cernusco FS-Beolco . Con la curva a destra che supera un piccolo guado inizia la breve
risalita che raggiunge
Cascina Galbusera Nera su
queste bellissime sterrate che viaggiano in costa sulla questa zona
collinare piena di vitigni. Rimaniamo sempre sulla sterrata principale e
senza nessuna deviazione arriviamo a
Cascina Galbusera Bianca dove
superiamo anche il piccolo
Oratorio di San Francesco. per proseguire sempre su strada bianca fino al bivio con l'asfaltata
via Malnido.
Proseguiamo a destra iniziando una discesa che dopo una esse ci porta a
fianco della vecchia
Cascina Malnido e proseguendo
su questa bella stradina asfaltata ci dirigiamo al bivio con via
Bagaggera. Curviamo a sinistra e procediamo in leggera discesa verso il
piccolo abitato di
Fornace Superiore che vediamo
a sinistra ben inserito tra le piante. Proseguendo arriviamo a fianco
della Santella della Madonna e
alla località
Fornace Inferiore dove
lasciamo la strada asfaltata per deviare a destra ed entrare in
Valfredda. Su questa bella ed ampia strada sterrata iniziamo un'altra salita che
con pendenze medie raggiunge
Cascina Valfredda e seguendo
il Sentiero 8-Lomaniga Beolco
andiamo poi a superare anche
Cascina Gaidana. Strada che poco dopo una breve discesa inizia nuovamente a salire e
anche se con pendenze basse con la stanchezza che adesso comincia a farsi
sentire diventa dura anche qui. Il tutto si conclude 800 m dopo con
l'arrivo al bivio di via Belsedere dove giriamo a sinistra per
percorrerne solamente 250 m in discesa. Raggiunte le case deviamo a
sinistra per imboccare il sentiero/sterrato che nel boschetto aggira
alcuna abitazioni e ci conduce in località
Campè tra le strette stradine del
piccolo borgo.
Uscendo sulla stradina asfaltata di via per Pertevano giriamo a sinistra
e superando la stretta viuzza in discesa che passa accanto alla vecchia e
abbandonata Cascina Campè ci
riportiamo nuovamente su sterrato ed iniziamo la discesa verso la
Valle del Curone che
raggiungiamo poco dopo. Attraversando il piccolo ponticello sul torrente
ci portiamo in leggera salita all'incrocio dei sentieri e girando a destra
andiamo a percorrere il
Sentiero
dei Guadi
che fa parte del
Sentiero 1-Ceregallo-Lomagna . Superiamo ben tre piccoli ponticelli in legno prima di arrivare
all'incrocio, adiacente al piccolo parcheggio, sulla
SP54
e attraversandola, con molta cautela, ci portiamo sul
Sentiero 2-Cernusco FS-Beolco
che in questo tratto corre sull'asfaltata via Carlo Porta dove entriamo
nel territorio comunale di
Cernusco Lombardone. Poco più avanti,
terminata la leggera salita, passiamo accanto alla torre del
Castello di Cernusco Lombardone, visibile alla nostra destra, ed iniziamo la discesa verso il bivio.
Ultime pedalate su via Stoppani per ritornare alla rotonda dove a destra
entriamo nel parcheggio e dirigendoci al sottopasso ferroviario
raggiungiamo il
binario 1 della
Stazione di Merate-Cernusco Lombardone
dove termina questa nuova avventura in e-mtb e dove parte il nostro
treno con destinazione Monza.
Pier
Un grazie a Walter per le
splendide fotografie.
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