Always Mountain Biking - 05


 Un grazie a Alberto e Valerio per le bellissime fotografie

In un periodo dove qualcuno inizia le ferie e parte è un successone trovare al punto di ritrovo del parcheggio della Stazione di Merone (1888) ben 12 Amici che hanno ancora voglia di passare qualche ora in sella alla propria mountain bike prima della partenza, per qualche settimana di riposo, con la famiglia. Quella odierna non è un'escursione semplice anche se, guardando il grafico, chiunque potrebbe convincersi del contrario. Qui le salite ci sono e oltre ad essere lunghe, come quella che risale fino al parcheggio inferiore dell'Alpe del Viceré altri strappi, anche abbastanza impegnativi si susseguono  appena usciti dall'abitato di Albese con Cassano. Giornata spettacolare con vista limpida sui bellissimi paesaggi che abbiamo potuto ammirare dall'alto e terreni in ottime condizioni nonostante le forti piogge dei giorni precedenti. Per tutte le informazioni vi consiglio di leggere il road-book dove trovate i dettagli. 

03/08/2025

Always  Mountain Biking - 05 

Distance km

Meter of Elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

38,3

1.016

1.023

3:56

3:06

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N.

Descrizione

01

Baggero (CO); Strappo all'interno del perimetro dell'Oasi di Baggero che risale a fianco del Lago Sud pendenza 12%. 

02

Lambrugo (CO); Salita asfalto in direzione della Chiesa di San Carlo Borromeo pendenza 10%.

03

Anzano del Parco (CO); Salita su via del Lazzaretto pendenza 9%. 

04

Albese con Cassano (CO); Salita su via dei Monti, pavimentata/sterrata fino alla Grotta della Madonna del Cepp 1100m con pendenza max al 18%.

05

Albese con Cassano (CO); incrocio  🚩sentiero 318  discesa 600m con pendenza negativa -20%.      

06

Albavilla (CO); salita su via Partigiana:

  • primi 250m pendenza max 19%.
  • successivi 400m pendenza max 16%.
  • sterrata da via ai Monti al bivio con via Partigiana pendenza max 18%.
  • successivi 800m pendenze variabili tra il 5,5%, 8% e prima dell'ultimo tornante 14%.

07

Parcheggio inferiore Alpe del Viceré (CO); discesa su  🚩Sentiero 314  pendenze negative per i prossimi 2500m variabili con -11,7% ad un max -24%. 

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Leggi il road book per rimanere informato prima di partire
Partenza dal parcheggio antistante la stazione di  Merone  per deviare a destra e percorrere il tratto di rettilineo, in leggera discesa, che ci separa dalla traversa di via Cava Marna dove giriamo ancora a destra. Un primo strappetto, su questa stretta viuzza, ci conduce al passaggio a livello dove, attraversando i binari delle linee ferroviarie Como-Lecco (1888) e Milano-Asso (1879), proseguiamo in falsopiano superando la piccola Cappella della Pietà che troviamo alla nostra sinistra. Da questo punto inizia la parte in leggera discesa che raggiunge, poco più avanti, un bivio dove mantenendoci a sinistra proseguiamo sul breve rettilineo asfaltato per portarci a ridosso della transenna. Oltrepassandola entriamo all'interno del confine dell'Oasi di Baggero (1970) ed iniziando il primo off-road della giornata andiamo a percorrere il tratto sterrato che, dopo la curva a destra, ci immette sul bel single track. Attraversando un boschetto e raggiunto e superato il ponte, che attraversa la linea ferroviaria, proseguendo, ancora in discesa, raggiungiamo la parte asfaltata della stradina e con una serie di curve arriviamo al bivio di via Cesare Battisti nella località  Baggero .

Il casco può salvarti la vita
Girando a destra ne percorriamo i metri necessari per arrivare all'innesto a destra del single track che va a superare il disegno di una porta per iniziare un'altro bello strappo che, con la prima pendenza che supera il 12%, raggiunge le sponde del Lago Sud. Vista dall'alto, di quello che era una volta lo scavo del materiale che ha permesso l’edificazione di buona parte dei palazzi milanesi, lo superiamo per portarci a ridosso dell'innesto del sentiero che, a sinistra, ci conduce al di fuori dell'area protetta dove si prosegue attraversando un tratto boschivo prima di percorrere la sterrata che passa prima a fianco del bike park e successivamente al Centro sportivo Comunale dove entriamo all'interno del territorio comunale di  Lambrugo . Poco dopo ritrovando il bitume su via Bovia ne andiamo a percorrere il breve rettilineo per portarci al bivio con via Cesare Battisti. Percorrendone poco più di 50m e raggiunto il bivio ci teniamo a destra imboccando via Don E. Mauri che, in salita e con basse pendenze fino al bivio, ci porta allo strappetto, in direzione della Chiesa di San Carlo Borromeo (1906), dove troviamo una leggera impennata che raggiunge un pendio al 10%. 

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Percorrendo, adesso, via San Carlo andiamo ad attraversare un'altro passaggio a livello e portandoci sul prolungamento di via Brianza ne percorriamo solamente 90m per deviare, poi a destra, nella stradina di via Cà Bassa che affianca una zona residenziale prima di lasciare spazio al fondo sterrato che ben presto ci fa lasciare le case del paese alle nostre spalle. Con una deviazione a destra procediamo in direzione di un'altro piccolo nucleo di case e raggiunto il rudere della vecchia Cascina Cà Bassa prendiamo a sinistra un'altra sterrata che incrocia la  SP41 . Con la curva a destra andiamo a percorrerne i metri che ci separano dal passaggio a livello e superandolo giriamo subito a sinistra per portarci in località  Cavolto  dove percorriamo la stradina che a sinistra raggiunge il fabbricato di Cascina Tarchini. Superandola entriamo prima su una breve sterrata e successivamente su un tratturo che va ad attraversare dei grandi pratoni prima di raggiungere la rete di recinzione dell'azienda florovivaistica al cui fianco parte un bellissimo single track. Percorrendolo raggiungiamo l'ampia strada bianca di via per Monguzzo e seguendone il tracciato ci portiamo al bivio con l'asfaltata. Girando a sinistra dopo circa 200m arriviamo a ridosso della torretta in pietra che    fa parte del muro di cinta di Villa Carcano (1794). 

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Entriamo a questo punto nel territorio comunale di  Anzano del Parco  e percorrendo a destra la stradina sterrata arriviamo, poco dopo, a fianco della struttura di Cascina Borego. Inizia a questo punto la discesa su un fondo in parte sconnesso da alcuni canaletti che l'acqua scava ad ogni rovescio di pioggia ma che sono tranquillamente attraversabili. Raggiunto il bivio con un'altra sterrata giriamo a sinistra e dopo un'iniziale tratto in declivio inizia la salita sui rettilinei dell'asfaltata via del Lazzaretto dove la pendenza massima arriva oltre il 9%. Al termine dell'ascesa quando incrociamo via Piave giriamo a sinistra per percorrerne solamente 50m e all'altezza della prima traversa giriamo a destra per raggiungere l'incrocio. Svoltiamo a destra per imboccare via Fornacetta, una bella strada a senso unico che ci permette di attraversare questa parte del paese in un contesto abbastanza protetto utilizzando anche un tratto del prolungamento su via Belvedere. Raggiunto un bivio ci manteniamo a sinistra e arrivati all'altezza dell'incrocio con la  SP40  la attraversiamo per prendere, a destra, l'entrata sulla  SP38 .

Percorrendone solamente 250m  ci portiamo in direzione della prima traversa a destra dove entriamo nel piccolo agglomerato di case della località  Cascina Foppa  e nel territorio comunale di  Orsenigo . Attraversandola su via Maria Grazia Cutuli e su via Walter Tobagi arriviamo al bivio con via Ilaria Alpi e deviando a sinistra andiamo in direzione del tratto off-road che risale leggermente la collinetta, nel mezzo dei terrazzamenti. Raggiunta e superata a fianco la struttura di Cascina Maria si prosegue fino al bivio con la  🚩Strada Comunale dei Dottorini  dove, girando a sinistra, raggiungiamo la rotonda davanti al piccolo Camposanto. Prendendo la terza uscita percorriamo solamente 50m di via per Erba e giriamo a destra entrando sul sentiero che va ad attraversare il bosco rimanendo in costante off-road per i prossimi 1200m. Al primo bivio delle sterrate e sentieri ci manteniamo a sinistra mentre al successivo svoltiamo a destra per percorrere il rettilineo che ci conduce al bivio dell'asfaltata via Don Gnocchi. Mantenendoci a destra ne percorriamo un tratto rettilineo e raggiunta la traversa, a sinistra, che corre a fianco di un grande capannone rientriamo su un'altra bellissima e ampia sterrata che prosegue poi nel mezzo dei campi e si avvicina all'entrata di un boschetto.

Entrati all'interno dell'ombra della piante prendiamo a destra la prima deviazione su un'altro bel sentiero che attraversa questa bella parte boschiva e poco dopo ci portiamo al bivio con l'asfaltata via Alzate. La curva a destra ci permette di seguire un semi rettilineo che 250m dopo ci porta all'interno di  Albese con Cassano  dove al primo incrocio deviamo a sinistra per inserirci sullo sterrato di via Baraggia. Il rettilineo che percorriamo è di circa 450m e arrivati a fianco della traversa sterrata deviamo a destra per proseguire in direzione della zona industriale dove all'incrocio giriamo a destra per portarci sull'asfaltata via L. Manara. Percorrendone solo il tratto che arriva al bivio giriamo quindi a sinistra per inserirci sul rettilineo di via Gaffuri su cui ci portiamo alla rotonda della  SP639 . Imboccando la seconda uscita ne percorriamo oltre 500m e giriamo a destra, dopo aver superato la rotonda, su via Piave. Con una leggerissima salita ci dirigiamo verso l'incrocio con la  SP37  e attraversandola entriamo all'interno del centro storico di  Cassano  dove, poco più avanti, troviamo i portoni d'ingresso a Villa Greppi (Sec. XV). Proseguendo tra le strette stradine imbocchiamo a sinistra via ai Monti e poco più avanti girando a destra iniziamo una delle salite più impegnative della giornata.

I prossimi 1100m che ci attendono passano di colpo a pendenze che raggiungono il 18% e rimangono tali fino a quando non raggiungiamo le stradine che raggiungono le strutture dell'agriturismo. Il pendio poi si abbassa ma rimane intorno al 9% fino a quando non raggiungiamo lo spiazzo davanti alla Grotta della Madonna del Cepp. Si prosegue ancora con le stesse pendenze per i prossimi 600m che andiamo ad affrontare rimanendo sempre all'interno del bosco dove il bel tornante ci da modo di respirare un poco prima di affrontare il breve tratto tecnico in salita. Su un fondo non propriamente perfetto, ma ci sta, ci portiamo al bivio di alcuni sentieri e da questo punto inizia la parte di discesa, anche impegnativa, che con una pendenza al -20% ci regala per i prossimi 600m emozioni che noi biker amiamo. Chi più e chi meno veloce in men che non si dica raggiungiamo, a fianco della cancellata di una casa la stradina cementata che prosegue in direzione del bivio con via Partigiana dove entriamo nel territorio comunale di  Albavilla . Girando a sinistra iniziamo la lunga salita di circa 4500m che parte subito nei primi 250m con una pendenza al 19% fino al primo tornante. Respirando un poco prima di iniziare la seconda parte che è leggermente meno impegnativa ma che procede su un semi-rettilineo di oltre 400m con pendenza max al 16%.

Arrivati all'altezza del tornante lasciamo via Partigiana per girare a destra ed imbocchiamo la stradina asfaltata di via ai Monti che lasciamo circa 150m dopo per inserirci sull'off-road che entra a sinistra all'interno del bosco. Pendenze subito importanti con il max che registriamo intorno al 18% e che ci accompagna in modo costante fino a ritrovare l'asfalto. Girando a destra ritorniamo sulla strada principale per proseguire su un'altro semi-rettilineo di oltre 800m dove, adesso, le pendenze variano di molto passando dal 5,5% all'8% fino ad assestarsi negli ultimi 400m al 13%. Per raggiungere la parte più altra dell'escursione odierna mancano però ancora 2000m ma adesso la pendenza cala e solamente a ridosso dell'ultimo tornante arriva al 14% per un breve tratto di 250m. Raggiunto l'ingresso della stradina che porta al Parcheggio Inferiore dell'Alpe del Viceré giriamo e rientriamo nuovamente in fuoristrada iniziando a percorrere la bella ed impegnativa, discesa, sul  🚩 Sentiero  314  che per i prossimi 2500m prosegue su fondo sterrato con pendenze negative, medie, che si attestano intorno all'-11,7% ma che in alcuni punti arrivano anche al -24%. Raggiunta Cascina Zoccolo il fondo cambia e si passa su un'asfalto non perfetto che rimane sempre nello stesso stato fino a quando superiamo la Trattoria e raggiungiamo il bivio con via Panoramica.

Con la svolta a sinistra ne seguiamo solamente 150m per deviare a destra quando troviamo il ripido innesto dello stretto sentiero che parte nel mezzo delle piante. Potete rimanere in sella se siete manici abituati a queste pendenze o se preferite, fate come me, che ho accompagnato la mia @mtb per solamente i pochi metri che separavano dall'iniziale single track che va ad attraversare una selva tra alcuni rami spinosi. Riprendiamo la nostra discesa tra bellissimi prati verdi che attraversiamo su un sentiero quasi scomparso ma da dove si può ammirare uno spettacolo bellissimo che spazia su due laghi. Con il Lago di Pusiano, alla nostra sinistra e davanti a noi, nel verdeggiante declivio, si intravedono le acque del Lago di Alserio ci fermiamo un attimo per la foto di gruppo e dopo i soliti... allora ... più vicini.... sei di spalla.... non è che possiamo stare qui in eterno... per scattare una fotografia... etc.. etc.. i click si susseguono sia sugli smartphone che sulle macchine fotografiche che ci portiamo sempre appresso. Finalmente si riparte ed entrati all'interno del bosco in men che non si dica eccoci arrivati sull'asfaltata via Madonna di Loreto dove ci portiamo all'incrocio. La curva a sinistra ci fa percorrere la stradina di via Lodorina che con alcune curve ci porta all'interno del comune di  Erba  in località  Buccinigo .      

Raggiunto l'incrocio con via Como giriamo a sinistra e percorrendone poco più di 250m arriviamo a ridosso della traversa di via San Cassiano dove giriamo a destra per procedere, poco dopo, a fianco della Chiesa di San Cassiano (VI Sec.). Superato il sottopasso della  SP40  ci si immette subito sul bel  🚩Sentiero-Pedonale Buccinigo-La Busa  che parte dopo aver superato la transenna. Non semplice da seguire, come fondo del terreno, rimane (almeno per me) una parte insostituibile di qualsiasi escursione che disegno quando transito da queste parti perchè di spazi disegnati come questo sentiero non ne esistono altri. Quando ritroviamo la strada asfaltata giriamo a sinistra e andiamo a percorrere questa stradina secondaria che raggiunge il bivio con via San Maurizio dove giriamo a destra per procedere subito a destra imboccando la stradina di via San Gaetano. La stretta stradina corre a fianco della trafficata  SP639  e rimane a fianco di una bella zona residenziale che rimane sempre alla nostra destra. Con uno strappetto, su un fondo non molto agevole, guadagniamo il bivio con l'asfaltata via Don Orione e attraversandola, con molta cautela, entriamo su via Campolasso da dove procediamo verso la località  Paravino . Al bivio con via B. dei Paravicini, dove troviamo la Cappella di San Bartolomeo (Sec. XIII) che si trova oltre il cancello della Tenuta di Villa Lado (Sec. XIX) giriamo a sinistra e dopo un breve rettilineo raggiungiamo l'incrocio che troviamo sulla strada provinciale. 

Attraversandola percorriamo un breve tratto di rettilineo e deviando a sinistra entriamo sull'alberata via Castelnuovo dove, procedendo sempre in leggera discesa, arriviamo davanti al cancello d'ingresso di Villa Majnoni (1840) in località  Parravicino . Svoltando a sinistra entriamo sulla bella sterrata che con alcuni tornanti va ad attraversare il boschetto per proseguire a destra, oltre il bivio, dove rimanendo sempre in off-road andiamo in direzione di Cascina Calpraa. Affiancandola e superandola ritroviamo poi l'asfalto di via Beato Michele da Carcano dove inizia lo strappetto che ci conduce alle prime case della frazione  Carcano . Raggiunto il punto più altro, da dove possiamo godere di un bellissimo panorama sul lago, giriamo a sinistra e iniziamo a percorrere la bella stradina, in parte anche sterrata, che scende in direzione di  Alserio . Raggiunto il bivio, accanto all'Antico Lavatoio non possiamo non fermarci al Lido e andando quindi a superarne il recinto, spingendo i nostri mezzi per via del divieto, ci portiamo accanto alle rive del Lago di Alserio. Dopo qualche scatto fotografico, che qui non può mancare, ritorniamo sull'asfalto e attraversando sulla strada principale il centro del paese  arriviamo al bivio con via Don Guanella dove giriamo a sinistra. Percorrendone l'intero rettilineo e dopo aver superato il Camposanto deviamo a sinistra per entrare sulla sterrata  🚩Strada della Buerga . Rimanendo sempre a poca distanza dalle sponde del lago ci permette di attraversare, per intero, questo bellissimo bosco fino a quando non raggiungiamo la periferia di  Merone . Percorrendo a destra la stradina che affianca la linea ferroviaria giriamo a sinistra, al bivio, dove ci attende ora una breve salita che parte dopo aver superato il sottopasso della  SP41 . Con le due curve ci portiamo al bivio di via Alessandro Volta e girando a sinistra raggiungiamo e superiamo i due passaggi a livello prima di arrivare alla rotonda dove alla prima uscita imbocchiamo il breve tratto di via San G. Emiliani che ci riconduce davanti al parcheggio.

Pier       

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