Sfiorando il Lago di Annone

Le sponde del Lago di Annone in località Bagnolo di Oggiono

Un grazie ad Alberto per le splendide fotografie

E' dal mese di Marzo che manchiamo dal punto di ritrovo di Molteno che questa mattina ci accoglie con l'ampio parcheggio completamente vuoto. Siamo in parecchi e come sempre, prima della partenza, conto 17 di amici che insieme a me vogliono provare questo nuovo tracciato che di per sé è anche abbastanza impegnativo. La bellezza per noi mountain biker però non sta solo nelle ardite ascese ma anche dagli scorci panoramici che riusciamo a raggiungere anche lontano dalle strade asfaltate. Siamo nell'alta Brianza e per raggiungere le prime alture verso Galbiate lo sappiamo già che faremo un pò di fatica però, al termine, ci rendiamo conto che ne è valsa veramente la pena di risalire le pendici del Monte Regina dove all'interno di un bellissimo bosco ci siamo divertiti davvero. Due i punti in cui bisogna scendere di sella, ma sono brevissimi portage che riguardano solo qualche metro di spinta, mentre per la rimanente parte dell'itinerario si viaggia tranquillamente a bordo del nostro mezzo. Ma è la termine, quando vedi moltissime facce soddisfatte, che sei davvero contento del lavoro fatto nel disegnare il tracciato che da quest'oggi è diventato disponibile e che consiglio vivamente di seguirlo a tutti coloro che leggono le pagine del blog.

01/06/2025

Sfiorando il lago di Annone 

Distance km

Meter of Elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

35,7

783

780

3:33

2:56

La partenza fissata per le 8:30 dal parcheggio della Stazione ferroviaria di Molteno è come sempre rispettata e poco dopo siamo già sul rettilineo alberato che ci conduce al bivio con via M. Conti dove girando a sinistra andiamo ad attraversare il passaggio a livello. Al bivio successivo giriamo a destra per percorrere via Aldo Moro che dopo la curva su un lunghissimo rettifilo ci conduce alla rotonda dove alla prima uscita ci portiamo sulla lunga dirittura che attraversa una parte della zona industriale. Portandoci a ridosso dell'ingresso della  🚩Strada Consortile del Pozzolo  giriamo a sinistra per iniziare il primo tratto off-road della giornata percorrendo la prima parte, di quest'ampia carrozzabile, che è infatti sterrata. Dopo aver lasciato l'iniziale zona umida, all'interno del boschetto, andiamo ad attraversare i grandi prati per portarci alle spalle della zona industriale di Annone Brianza ed al bivio ci teniamo a sinistra per procedere sull'asfaltata stradina di via ai Pascoli fino a giungere alla rotonda dove attraversiamo la  SP49 . Imboccata via Castello e procedendo su queste brevi curve entriamo nel centro storico della bella cittadina percorrendo il prolungamento di via Sant'Antonio e superato il palazzo del comune ci portiamo ad un bivio. Svoltando a sinistra entriamo sulla stretta stradina di via Maggiore e passando prima a fianco del cancello d'ingresso di Villa Giani (Sec. XVII)arriviamo allo slargo dove deviamo a destra. Entrati sulla stradina di via Ponte e percorrendone poco più di 50m svoltiamo poi a sinistra per seguire la stretta viuzza di via San Cristoforo che ci conduce a fianco del complesso dell'Ex Asilo e Oratorio Mons. Polvara (1905). Superandolo andiamo ad affrontare una curva a destra e poco dopo iniziamo la discesa che poco più avanti lascia l'asfalto per immetterci sul bellissimo tratto sterrato della   🚩Strada di Ona  che ci conduce accanto alle sponde del Lago di Annone. Seguendo la parte ciclo-pedonale ,a destra, ci inseriamo sul concomitante  🚩Sentiero della Torba  procedendo in direzione della località Fornace in un susseguirsi di splendide vedute che spaziano dal lago ed ai monti che ne fanno da cornice. Quest'oggi non abbiamo la fortuna di avere una vista limpida ma ci accontentiamo ugualmente perchè, anche con questa luce, la bellezza di quanto ci circonda rimane, comunque, inalterata. Superata la stradina d'ingresso a Villa Sant'Ubaldo, che troviamo alla nostra sinistra, percorriamo a destra il  🚩Sentiero Donzeno-Closs  che in leggera salita ci conduce poi all'interno del bosco dove raggiungiamo la località Donzeno. Al bivio tenendoci a sinistra proseguiamo sempre all'ombra degli alberi e su un saliscendi continuo arriviamo nei pressi di un'incrocio dove accanto alla Cappelletta della Madonna dei Miracoli svoltiamo a sinistra per proseguire ancora nel mezzo del bosco. La sterrata, sempre in leggera discesa, ci consente di arrivare a fianco dell'Antico Lavatoio (Sec. XVIII) e di raggiungere la località Bagnolo dove entriamo nel territorio comunale di Oggiono. Poco dopo lo slargo lasciamo la strada sterrata e percorrendo, a sinistra, la stradina in discesa, andiamo ad attraversare le poche case del piccolo abitato per arrivare alla strada d'ingresso della  🚩Passeggiata Lungolago di Oggiono  che troviamo alla nostra sinistra. Passando a pochi centimetri dalle acque del lago percorriamo questo bellissimo tratto che ha dalla sua una vista davvero spettacolare sulle quiete acque del bacino lacustre in cui si specchiano i vari borghi ed i monti attigui. Rientrati su asfalto percorriamo poi il rettilineo di via Dante Alighieri e lasciando le case alle nostre spalle arriviamo a fianco dell'entrata del Camping. In questo punto giriamo a destra per introdurci nella stradina che raggiunge il sottopasso ferroviario e superandolo affrontiamo poi una leggera salita che ci porta ad incrociare la  SP61 . Con molta cautela giriamo a sinistra e prima della rotonda svoltiamo a destra per imboccare la  🚩Strada del Roncarolo  dove inizia la salita che nei prossimi 650m raggiunge la pendenza del 18% fino a quando raggiungiamo il bivio. 

Lasciamo questa bella stradina secondaria, dove le viste sul lago sottostante sono davvero notevoli,  incrociando la  SP60  che attraversiamo per imboccare, a sinistra, via per Imberido. La strada segue l'ascesa della collina e con una pendenza al 14% percorriamo i primi 400m passando prima accanto alla struttura dell'Oratorio parrocchiale e successivamente alla Chiesa di San Giorgio Martire (1455) prima di arrivare al bivio dove giriamo a sinistra su via Piave. Percorrendo quest'altra strada dintorno andiamo a superare una zona residenziale prima di arrivare all'incrocio dove svoltando a destra ci inseriamo su via Cimavalle. Proseguendo in leggero falsopiano ne percorriamo le prime curve e dopo essere passati sul tratto rettilineo ne percorriamo circa 100m per deviare, a destra, sulla stradina cementata che parte subito in salita. Pendenza intorno al 12% che raggiunge la parte sterrata ma, dopo la curva a sinistra, la pendenza scende di qualche punto permettendoci l'ingresso all'interno del bosco su uno stretto single track che arriva poi sul più ampio sentiero. Quello che ci attende nei prossimi 300m è ancora salita ma su un fondo che non ammette però errori e la pena, se non abbastanza attenti, è quella di mettere il piede a terra. Infatti qui oltre al fondo c'è da tenere in considerazione anche la pendenza che raggiunge nel tratto intermedio oltre il 22%. Sommato al passaggio su radici e qualche tratto sassoso la dice lunga sulla parte tecnica che stiamo percorrendo ma, ben presto, il tutto si normalizza e con le ultime curve passiamo presto sul tratto di strada bianca che incrocia la  SP70  arrivando nelle prime case della piccola frazione Bosolasco. Svoltando a sinistra procediamo sulla provinciale con i primi 850m in cui la pendenza massima raggiunge l'11% prima di raggiungere il bivio. Mantenendoci a sinistra iniziamo la discesa e ben presto raggiungiamo le prime case del piccolo e bellissimo borgo di Bartesate. Lasciandolo alla nostra sinistra, davanti al parcheggio, deviamo a destra per entrare sulla stradina di via Valle Grossa che inizia subito in salita con il passaggio accanto alla stradina che a destra entra all'interno della piccola frazione Umido. Proseguendo su queste belle ed ampie curve, dove la pendenza massima raggiunge il 13%, raggiungiamo un bivio dove deviando a destra ci introduciamo sulla parte sterrata, della stradina, che raggiunge le prime case dell'abitato di Mozzana. Arrivati al bivio e ritrovato il fondo asfaltato giriamo a sinistra e con un bel tratto in discesa con pendenze negative intorno al -15% raggiungiamo la piccola località Bazzona dove al bivio giriamo a destra. Inizia qui un primo strappetto, 150m che ci porta subito al 15% di pendenza, per arrivare ad una brevissima fase di discesa in cui ci spingiamo fino all'inizio dell'ascesa successiva. Siamo arrivati nella parte più tecnica di questa nuova escursione e davanti al bivio dei sentieri ci teniamo su quello di destra che già di per sé parte in salita entrando all'interno del bosco. Primi 150m con pendenze al 18% ci fanno arrivare su un fondo misto, sterrato pietre affioranti, all'ingresso a destra del single track che con un'iniziale strappo al 16% procede tra le fronde degli alberi in un contesto dove si provano tanti tipi di guida in cui ci si diverte non poco. Sul sentiero che prosegue sempre in saliscendi raggiungiamo poi l'uscita dall'area alberata e vedendo, in alto, la Chiesetta siamo costretti a un brevissimo portage per bypassare un gradino naturale che interrompe il transito ai mezzi essendo alto, quanto basta, per dare l'impossibilità al passaggio in sella. Raggiunto il piccolo spazio, antistante la Chiesa dei SS. Rocco e Biagio a Mozzana (è una delle location cinematografiche della Brianza. Apparve, infatti, nel lontano 1941 in una delle prime scene del film I Promessi Sposi di Mario Camerini) ci concediamo un attimo di pausa per rincuorare il fisico e la mente con un buon sorso d'acqua fresca e la sorprendente veduta dall'alto di una piccola parte del Lago di Garlate oltre ad un contorno di montagne davvero unico che spazia dal Gruppo del Resegone alle cime dei Corni di Canzo con nel mezzo il Monte Moregallo e più vicino la cima del Monte Barro solo per elencarne qualcuno.  

Si riparte con una breve discesa in cui imbocchiamo a sinistra via del Tuf che ci conduce 200m dopo ad un bivio dove, deviando ancora a sinistra, iniziamo una salita, sempre su strada asfaltata che ci porta all'ingresso del bosco ed all'innesto del sentiero. Prendiamo quello a destra che parte subito in leggera salita e passando  sotto l'ombra delle piante procediamo, con la bella ed impegnativa pendenza al 19% che ci accompagnerà per i prossimi 300m, fino ad un brevissimo tratto semi pianeggiante. Subito dopo giriamo a destra per iniziare una breve rampa (scavata forse dall'acqua ma perfettamente pedalabile) che su un fondo misto di radici ci conduce ancor più all'interno della selva  dove iniziamo un tratto davvero molto bello in cui, il sentiero è imperfetto ma decisamente guidabile, così che nei questi prossimi 1500m ci si diverte tantissimo per i continui cambi di direzione. Fate attenzione ai passaggi stretti dove qualche sasso, coperto dalla vegetazione, potrebbe essere causa di qualche impatto (come è successo a me, ma non sono caduto) che non vi aspettate e perciò sempre occhio vigile davanti a voi per non incorrere in qualche scivolata non prevista. Nel mezzo di questo bellissimo tratto c'è da registrare un breve strappetto, poco più di 150m con una pendenza al 9%, che ci consente di arrivare al bivio dove il fondo cambia passando da sentiero a cementato. Si prosegue con queste pendenze fino al bivio successivo dove, con una secca curva a destra, imbocchiamo  🚩via Lunga  che risale la collina aggirando la zona dei terrazzamenti con una pendenza che rimane abbastanza costante, per i prossimi 300m, al 15%. Favolosi anche i paesaggi che possiamo vedere da qui con il piccolo borgo di Vergano appena sotto di noi, su cui spicca il bel Campanile della Chiesa di San Rocco (Sec. XVI), mentre più lontano le azzurre acque del Lago di Annone. Percorrendo quest'altro sentiero/sterrato arriviamo sulla parte in discesa che attraversando prima i pratoni ci conduce a ridosso di alcuni recinti per cavalli per proseguire, mantenendoci sempre a sinistra, verso l'abitato completamente disabitato di Toscio. Se avete voglia e tempo diminuite la velocità e guardandovi attorno vi renderete conto che in queste poche centinaia di metri, che attraversate, un tempo, non molto lontano, esisteva una comunità che nel piccolo era dedita sicuramente all'agricoltura e che si occupava di tenere il territorio circostante vivibile per tutti. Tutto questo al giorno d'oggi non esiste più perchè non abbiamo sicuramente il tempo da dedicare a queste attività essendoci, in cima alla piramide, il solo profitto e poi, forse, avviene tutto il resto. Usciamo dalla parte opposta seguendo la bella ed ampia sterrata che raggiunge il bivio con via Don G. Minzoni dove girando a sinistra ci portiamo su sfondo asfaltato iniziando la parte in salita che ci condurrà accanto a Cascina Polgina. Quello che ci attende davanti è un'iniziale pendenza al 13% che ci porta a raggiungere la curva poi sul rettilineo che ne segue la storia cambia e con gli ultimi 350m dobbiamo registrare pendenze che superano il 15%. E' noto, ai tanti biker che passano da queste parti, che sulla curva ci sia sempre un momento di pausa e lo così, anche per noi, per ricompattare un bel gruppo che, ovviamente, non sale mantenendo sempre la stessa velocità. Passato il tempo necessario e con il recupero energetico, barrette e quant'altro passa il convento, si riparte in discesa entrando sul tratturo che va ad attraversare, inizialmente, un grande pratone e ci conduce poi all'interno del bosco. Qui il fondo cambia e si procede, adesso, sul single track lo attraversa dove decisamente bisogna rimanere concentrati perchè in alcuni punti passando da una parte all'altra del sentiero si può anche mettere il piede a terra. Dopo l'ultimo tornante, in discesa, raggiungiamo il bivio con la  SP58  e portandoci a sinistra in direzione della località Ponte dell'Olio, ne percorriamo poco meno di 100m. Lasciamo un'altra volta l'asfalto per entrare, a destra, nella sterrata che nei primi 250m ha una pendenza negativa al -15%, rientrando in un'altro bellissimo tratto boschivo. Superando piccoli guadi arriviamo al bivio dove, a destra, imbocchiamo il   🚩Sentiero-11 Ello-Oggiono  che prosegue sempre in discesa in un contesto abbastanza semplice ma con alcuni punti anche abbastanza tecnici. Avvicinandoci al centro abitato, che non si scorge comunque mai tra la fitta vegetazione, arriviamo a fianco dello slargo che, alla nostra sinistra, ci porta a fianco della Cappella dei Morti della Rata (edificata, si pensa, durante la nota peste del primo Seicento; è dedicata alla Madonna consolatrice degli Afflitti). 

Lasciandocela poi alle spalle proseguiamo sull'ultimo tratto cementato entrando alla prima periferia di Ello dove affianchiamo prima l'edificio scolastico e poi, allo slargo, il palazzo del Municipio. Mantenendoci a sinistra percorriamo un breve tratto di via XX Settembre e alla prima traversa giriamo ancora a sinistra per procedere, in leggera salita, su via Papa Giovanni XXIII°. Percorrendola tutta transitiamo poi sulle belle curve, in discesa, raggiungendo il bivio con via della Repubblica che percorriamo a sinistra sul tratto rettilineo di circa 300m. Raggiunto l'innesto, a destra, della bella ed ampia sterrata, nuovamente in off-road, seguiamo quest'ampia carrozzabile che termina a ridosso di una fattoria ma che si riesce ad aggirare seguendo il sentiero che a sinistra va in direzione dei campi. Con una secca curva a destra ci portiamo poi sull'altro sentiero ed in semi-rettilineo arriviamo all'entrata del bosco dove ne iniziamo l'attraversamento sullo spazio della sterrata che si allarga. Quando ne usciamo siamo a fianco del Laghetto di Cogoredo e lasciandolo alla nostra destra percorriamo l'ampia strada bianca che va in direzione della sbarra ed in questo punto dobbiamo per forza di cose scendere di sella per attraversare lo stretto passaggio, a sinistra, che ci riporta sull'ultimo tratto della sterrata che arriva al bivio con via Aldo Moro. Ci manteniamo a destra e percorsi appena 150m arrivati all'incrocio deviamo a destra su via Papa Giovanni XXIII° entrando di fatto nel territorio comunale di Dolzago. Rimanendo sempre sulla strada principale ci portiamo alla rotonda e prendendo la prima uscita entriamo sulla provinciale  SP70  per percorrerne poco meno di 700m fino al bivio con via Trescano dove deviamo a sinistra. Ancora qualche metro di asfalto per entrare a sinistra nuovamente all'interno di un bosco seguendo un sentiero che in alcune parti è davvero tecnico e dove, se volete, potete procedere con un breve portage in discesa. Raggiunto il bivio della  🚩 Strada del Peslago  giriamo a sinistra e poco più avanti andiamo ad affrontare un tratto abbastanza umido dove il fango la fa sempre da padrone in qualsiasi stagione in cui si passa. Usciti dal bosco e ritornati alla periferia del paese si va a percorrere una bella sterrata che raggiunge, poco prima di diventare asfaltata, un bivio. Girando a destra percorriamo via Bettolino e poco dopo alla rotonda giriamo a destra per entrare sulla  SP51  per percorrerne solamente i 350m che ci danno modo di arrivare a ridosso della zona industriale. Deviamo a sinistra e percorrendo una piccola rotonda ci teniamo poi a destra per infilarci sulla bellissima strada bianca che prosegue accanto ad un grande capannone e poi nel mezzo della brughiera fino ad arrivare in località Chiarello dove superiamo una fattoria. Rimanendo sempre in off-road seguiamo sempre queste belle strade che attraversano la campagna prima di arrivare nella zona industriale di Sirone dove sull'asfaltata via Don G. Minzoni passiamo nel mezzo di grandi edifici industriali. All'incrocio, semaforizzato, giriamo a sinistra per immetterci sui prossimi 500m della  SP49  su cui ci portiamo ad una rotonda. Prendendo la prima uscita entriamo, di fatto, nel territorio comunale di Molteno e percorrendo via Roma raggiungiamo prima il cento cittadino su piazza Risorgimento e successivamente l'ingresso su via M. Conti che raggiunge l'incrocio con via Stazione. Girando a sinistra ripercorriamo il rettilineo alberato ed arriviamo nuovamente al nostro punto di partenza iniziale con l'arrivo al parcheggio della Stazione ferroviaria.

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