Due laghi della Brianza-Annone e Pusiano in MTB

Panorama su Villa Vergano e i laghi

Un grazie a Alberto per le bellissime fotografie 

Mattinata che si presenta già calda alle 8:00 quando partiamo dal parcheggio della Stazione ferroviaria di Molteno per seguire questo nuovo tracciato che risale le prime pendici del Monte Regina superando l'abitato Villa Vergano. Non è stata, come si suol dire una passeggiata, perchè gli strappi ci sono eccome e per superarli in alcuni punti è davvero dura anche se siamo dotati di @-bike. Giornata comunque favolosa dal punto di vista del meteo che ci regala panorami limpidissimi complice anche un leggero vento che abbiamo trovato nella prima parte dell'itinerario. Tanti amici anche questa mattina con cui gustarsi queste  ore che sono davvero un'ottimo toccasana per cercare un pò di svago facendo lo sport che più ci piace.

27/07/2025 

Due laghi della Brianza-Annone e Pusiano in MTB 

Distance km

Meter of Elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

 

 41,8

 776

777 

 3:21

2:44 

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N.

Descrizione

01

Oggiono (LC); Salita su fondo cementato, sterrato e sentiero seguendo la  🚩 Strada Consortile del Castello . Prima parte su cemento pendenza al 22%, seconda parte su tratturo/sentiero fino all'arrivo alla frazione Castello di Oggiono pendenza al 23%.

02

Castello di Oggiono (LC); risalita verso la frazione Malavoglia con pendenza al 12%

03

Loc. Bellavista di Galbiate (LC); Sentiero che raggiunge le prime case di Villa Vergano, prima parte con pendenza al 14%

04

Villa Vergano (LC); salita su via Don G. Minzoni in direzione del bivio di Toscio pendenza al 16%

05

Vergano (LC); discesa su sterrato e strada cementata per entrare interno del bosco pendenza negativa al -14%.

06

Mozzana LC); discesa a fianco della Chiesetta dei SS. Rocco e Biagio all'interno del bosco con pendenza negativa al -20% e un breve tratto di portage. 

07

Bosisio Parini (LC); risalita su single track in direzione di Cascina Colombè pendenza max 10%

08

 

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14

 

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Sono le 8:00 in punto quando lasciamo il parcheggio della Stazione di Molteno per portarci in direzione della piccola rotonda ed imboccare il rettilineo, dell'alberata stradina, di via Stazione. Arrivati all'incrocio con via M. Conti, deviando a sinistra, attraversiamo il passaggio a livello e al bivio con via Aldo Moro giriamo a destra per proseguire sull'ampia strada e sul seguente rettifilo fino a raggiungere la rotonda. Prendendo la prima uscita ci portiamo su via dell'Industria e poco dopo entriamo all'interno della zona industriale suddivisa tra la parte del comune di Sirone con quella di Molteno. Raggiunto l'innesto, a sinistra, della  🚩 Strada Consortile del Pozzolo , giriamo iniziando il primo tratto off-road della giornata percorrendo quest'ampia sterrata che va ad attraversare i campi. Poco più avanti, all'altezza del bivio con la  🚩 Strada Comunale della Redaella  il fondo cambia e si passa su un'asfalto appena posato che ci accompagna fino a ridosso dei primi capannoni della zona industriale di Annone di Brianza. Alla biforcazione giriamo a sinistra per percorrere la stretta stradina di via ai Pascoli su cui raggiungiamo, dopo circa 450m, l'ingresso a sinistra di un'altro bellissimo fuoristrada che sempre nel mezzo dei grandi pratoni ci conduce al bivio con la  SP49 . Curvando a destra andiamo a percorrerne i pochi metri necessari per arrivare alla rotonda dove prendendo la seconda uscita imbocchiamo via XXV Aprile attraversando un'altra parte del distretto industriale della cittadina fino a portarci all'incrocio. La curva a sinistra ci farà percorrere via Ing. Cabella-Lattuada su cui raggiungiamo il bivio con via Lecco. Svoltando a destra ne percorriamo solamente 150m e a fianco della Cappella Votiva della Peste Manzoniana giriamo a sinistra per entrare sulla sterrata  🚩 Strada dei Ronchetti  che, in discesa, ci conduce a ridosso delle sponde del Lago di Annone. Arrivati sulla stradina, a fondo cementato, giriamo a destra iniziando a seguirne il tracciato e percorrendo il tratto di  🚩 Sentiero Punt-Pizzett  raggiungiamo con un breve strappo l'ingresso sul  🚩 Sentiero della Torba  in un contesto di paesaggio bellissimo che cambia ad ogni curva. Entrati in località Fornace rimaniamo sempre su queste belle stradine per entrare sul  🚩 Sentiero  Donzeno-Closs  che prosegue su fondo sterrato fino all'arrivo in località Donzeno.

Al bivio si devia a sinistra per portarci sull'altro bellissimo off-road che va, a questo punto, ad attraversare il bosco e terminare poco prima di arrivare a fianco della bella Edicola Mariana ed al bivio. Prendendo a sinistra si percorre ancora un'ampia sterrata che sempre in leggera discesa ci conduce a fianco dell'Antico Lavatoio (1700) in località Bagnolo. Quando ritroviamo, al bivio, la strada asfaltata ci manteniamo a destra ed andiamo a imboccare la stretta stradina che ci porta prima ad attraversare il passaggio a livello sulla Linea Ferroviaria Monza-Lecco (1873) per proseguire sempre in salita verso la biforcazione con via Dante Alighieri. Girando a destra andiamo a percorrerne circa 150m e arrivati all'incrocio giriamo ancora a destra per inserirci sulla pavimentata via I° Maggio che entra all'interno del centro storico di Oggiono.  Percorrendola, fino a quando non raggiungiamo la stretta traversa di via Mercato, giriamo a sinistra e superando le transenne entriamo poco dopo su piazza Alessandro Manzoni e ci portiamo all'incrocio con via Marco d'Oggiono. Attraversandola entriamo nella viuzza di via Lazzaretto su cui raggiungiamo la rotonda sulla  SP41 . Imboccata la terza uscita rimaniamo sulla provinciale per oltre 250m e raggiunta la terza traversa, alla nostra destra, giriamo per entrare su via Locatelli. Un breve rettilineo ci conduce ad un bivio dove deviando a sinistra iniziamo la salita più impegnativa della giornata sulla  🚩Strada Consortile del Castello . L'inizio non è dei migliori e su un fondo cementato percorriamo i primi 250m con pendenze che si mantengono abbastanza stabili intorno al 22%. Poco dopo la strada spiana un poco e quando il fondo cambia passando su sterrato/sentiero, oltre agli ostacoli che ritroviamo sul terreno, in alcuni tratti con sassi, la pendenza sale ancora e raggiunge la parte più impegnativa dell'ascesa poco sotto le prime case della piccola frazione Castello di Oggiono con una pendenza che arriva oltre il 23%. Il bel cortile della vecchia cascina ci fa capire che siamo arrivati in cima alla salita e mantenendoci a destra andiamo a percorrere l'ultimo tratto sterrato della stradina che raggiunge poco dopo l'asfalto e un bivio. Un attimo di pausa per respirare e sorseggiare un pò d'acqua prima di rimetterci in sella e ripartire, a destra, sulla bellissima stradina che a curve ci fa ben presto lasciare le poche case dell'abitato per iniziare una breve discesa verso la località Molera.       

Dopo un tornante, raggiunto il bivio, ci manteniamo a sinistra ed andiamo a percorrere la stradina che ci conduce nell'altra bella frazione Malavoglia con pendenze che raggiungono il 12%. All'incrocio deviamo a sinistra e andando a percorrere un primo tratto, di circa 500m, semi-pianeggiante arriviamo allo strappetto che raggiunge la rotonda con la  SP70 . Dopo la curva a sinistra percorriamo i prossimi 200m di provinciale che ci conducono ad un bivio dove girando a destra entriamo all'interno dell'abitato di Ello. Percorrendo via XX Settembre ci portiamo poi nella piccola piazzetta dove troviamo il palazzo del Municipio e dove deviando a sinistra entriamo all'interno degli stretti vicoli che attraversano il centro storico della cittadina percorrendo via M. De Vecchi e via della Torre prima di portarci sulla stradina he in rettilineo ci porta all'esterno delle case. Seguendo la stradicciola di via Orientale ai Monti, sempre in leggera salita, arriviamo quindi al bivio ed in località Bellavista e proseguendo verso destra andiamo ad attraversare le poche abitazioni percorrendo prima via XXV Aprile e successivamente un breve tratto di via Marco d'Oggiono. Superata la struttura della casa di cura percorriamo ancora 50m di asfalto e poco prima dell'inizio del guardrail, alla nostra sinistra, entriamo a sinistra sullo stretto passaggio che su un ponticello ci consente di attraversare un ruscelletto e portarci su un bel single track che parte subito in salita. Pendenze abbastanza impegnative fina da subito con un buon 14% che segna la prima parte dell'ascesa ma che fortunatamente è di breve durata. Raggiunto il bivio, con la più ampia sterrata, giriamo a destra e sempre in salita procediamo con pendio medio, che si assesta intorno all'11%, fino a raggiungere il bivio con la  SP58 . Con la curva a destra andiamo a percorrere poco più di 150m di provinciale e raggiunto l'ingresso della seconda traversa a destra svoltiamo per attraversare piazzale Papa Giovanni XXIII° e ci portiamo all'interno del centro storico di Villa Vergano. Passando all'interno del centro storico percorriamo via Vittorio Emanuele, via A. Diaz e via V. Amman che con un breve strappetto ci fa arrivare nuovamente ad incrociare la  SP58 . Con prudenza giriamo a sinistra per proseguire sul rettilineo della provinciale fino all'innesto a destra della traversa di via Don G. Minzoni. Dopo la curva si riprende la salita che, fino al bivio di Toscio, rimane pressoché invariata attestandosi intorno al 16%.      

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Girando a sinistra entriamo adesso in un'altro tratto fuoristrada in cui attraversiamo questa grande cascina abbandonata per portarci oltre l'esterno del bosco dove le sterrate proseguono accanto agli steccati del maneggio e proseguono poi sul bellissimo rettilineo del tratturo che, dopo circa 400m, raggiunge l'ingresso del bosco poco distante dalla piccola Chiesetta del Carmine (1887).  Deviando a sinistra seguiamo il single track che passa a ridosso delle piante e poco dopo ci portiamo sul più largo sentiero che inizia in discesa e raggiunge un punto da cui non si può non fermarsi a godere del bellissimo paesaggio che questa parte di territorio regala. Terrazzamenti, laghi e il borgo sottostante a cui fanno poi da cornice le Prealpi in un contesto di giornata limpidissima dove la vista spazia davvero molto lontano. Foto ricordo, come sempre, prima di riprendere i nostri mezzi ed iniziare adesso la discesa. Una buona pendenza negativa al -14%  sul tratto cementato ci fa lasciare alle spalle le ultime case di Vergano ed entrati all'interno del bosco proseguiamo poi per i prossimi 1200m in un continuo saliscendi e con un brevissimo portage per superare alcuni gradini naturali di grosse pietre. L'attraversamento di questo bosco è davvero molto bello e si presta a chi vuole davvero divertirsi in freeride con continue curve e stretti passaggi a cui si sommano le radici sporgenti e qualche stretto passaggio dove saper mettere le gomme è davvero indispensabile. Il tutto però non termina quando raggiungiamo l'asfalto in località Le Bazzone ma prosegue anche oltre. Percorrendo la stradina di via del Tuf si raggiunge, in discesa, un primo bivio dove mantenendoci a destra andiamo a percorrere lo strappetto che ci conduce a fianco della bella Chiesetta dei SS. Rocco e Biagio nell'abitato di Mozzana resa celebre per essere diventata la location iniziale del film i Promessi Sposi di M. Camerini (1941). La deviazione a sinistra sul piccolo spazio antistante la chiesa ci permette un'altro attimo di pausa per scattare altre foto di gruppo ed altri scatti con i contorni del Lago di Garlate che vediamo nella parte bassa alla nostra destra. Si riparte ancora in discesa e sempre in off-road per raggiungere una piccola radura. Dopo un'altro breve portage, in discesa, per oltrepassare il breve sentiero rovinato dalla pioggia e il gradone naturale si ritorna in sella per rientrare all'interno del bosco dove inizia un'altro bellissimo freeride in cui ci si diverte ancor più del precedente e dove le pendenze negative raggiungono in alcuni punti anche il -20%. 

In discesa, ma su fondo asfaltato, ci portiamo al bivio con la  SP70  dove giriamo a destra per proseguire in direzione della rotonda entrando nell'abitato di Galbiate. Prendendo la seconda uscita andiamo a superare il Camposanto percorrendo via 2 Giugno e poco dopo siamo a ridosso dell'altra rotonda che ci immette poi sulla  SP60 . Svoltando a destra ne percorriamo poco meno di 100m e deviamo a sinistra alla prima traversa di via P. Custodi. La stretta stradina pavimentata ci conduce all'interno del centro storico e raggiunta piazza Alessandro Manzoni andiamo a superare il sottoportico per proseguire su via Filanda Maggiore e successivamente sul prolungamento di via L. Crippa. Il breve rettilineo ci conduce al bivio dove girando a sinistra, su via Cavour, arriviamo poi in piazza F.lli Panzeri da dove proseguiamo diritto su via Como. Raggiunto un bivio giriamo a destra e sempre in discesa superiamo il grande complesso industriale prima di arrivare alla biforcazione dove svoltiamo a destra su via Solaro. L'ampia curva ci conduce ad un'altro bivio dove a destra imbocchiamo la stretta stradina a bassi gradini che 150m dopo ci porta su via della Scaletta dove entriamo tra le prime case di Sala al Barro. Si prosegue, sempre in discesa, fino a quando non si arriva alla rotonda dove alla seconda uscita imbocchiamo via Sottopasso per oltrepassare la linea ferroviaria e portarci, con un breve strappetto, al bivio con la  SP51 . Con molta cautela la attraversiamo ed entrando all'interno di un piccolo parcheggio ci teniamo poi a destra per proseguire sulla  🚩 Ciclabile dei Laghi  che in breve tempo ci porta ad attraversare il ponte sul Rio Torto con un breve portage per superare lo stretto passaggio. Seguendo poi la zona umida che troviamo alla nostra sinistra proseguiamo sotto l'alberato sentiero fino ad arrivare a superare il sottopasso del ponte che attraversa la  SS36 . Risalendolo ed attraversando la statale entriamo alla prima periferia di Civate e al bivio deviamo a sinistra su via Provinciale che poco più avanti raggiunge una biforcazione. Ci teniamo a destra per imboccare la leggera salita di via Mons. Gilardi e al bivio successivo mantenendoci a sinistra entriamo su via Roncaglio. Seguendo sempre la strada principale ci portiamo al bivio successivo e svoltando a sinistra entriamo su via Perpicada. Inizia un'altro tratto in salita su questa stradina da cui si gode un'altro bellissimo paesaggio sulla pianura sottostante.

Superate le ultime case anche il fondo stradale cambia e proseguendo sulla bella sterrata iniziamo la parte più impegnativa della salita con pendenze che superano il 12% prima di arrivare a fianco di Cascina Boroncello. Lasciandola alla nostra sinistra proseguiamo in discesa con l'ultima parte della sterrata che raggiunge la sbarra. Oltrepassandola entriamo sull'asfaltata e stretta stradina che in discesa entra tra le prime case di Suello raggiungendo poi un bivio. Mantenendoci a destra ed entrando sulla stretta stradina di via Stefanoni andiamo ad attraversare una parte del centro storico della cittadina e incrociando via San Fermo giriamo a destra. Un breve strappetto per arrivare al bivio dove deviando a sinistra proseguiamo su via Giuseppe Verdi fino a quando non troviamo, alla nostra sinistra, la traversa di via Alcide De Gasperi. Seguendola iniziamo la discesa e poco dopo raggiungiamo l'ingresso sulla  SP639  dove giriamo a destra per portarci in direzione della rotonda. Utilizzando la seconda uscita entriamo sul brevissimo tratto della  SP49  ed alla prima traversa girando a destra imbocchiamo via Carlo Porta che va ad attraversare una parte della zona industriale di Cesana Brianza. Percorrendo poi il prolungamento di G. Parini raggiungiamo una prima rotonda e arrivati a ridosso della successiva giriamo a sinistra per immetterci sulla stretta stradina di via Canavè dove entriamo nel territorio comunale di Bosisio Parini. Attraversando, nella prima parte, una zona residenziale ci portiamo poi sul tratturo che prosegue tra i campi e abbandonate le case alle nostre spalle raggiungiamo un bivio in cui giriamo a destra iniziando, subito a destra, la risalita in direzione di Cascina Colombé che si intravede sulla parte più alta della collinetta tra gli alberi. Pendenza intorno al 10% per una lunghezza di circa 450m dove si apre, poi, l'ampia sterrata che passa a fianco del grande complesso prima di iniziare la discesa su stradina asfaltata che a curve ci porta al bivio. Girando a destra entriamo su via Brianza e alla rotonda proseguiamo diritto per arrivare all'incrocio. Attraversata via Alessandro Manzoni ci portiamo su via G. Parini e attraversando un tratto di centro storico andiamo a superare la Chiesa di San Gaetano (1836) prima di deviare a destra sul breve rettilineo di Corso Italia. 

Mantenendoci a destra andiamo ad attraversare il piazzale e portandoci sul Lungolago lo andiamo a percorrere interamente dando, come sempre, la precedenza ai pedoni che in questa domenica sono assai numerosi e occupano quasi interamente l'ampiezza della stradina. Con le sponde del Lago di Pusiano alla nostra destra, le cui acque sono quest'oggi un poco più mosse del solito per via di una leggera brezza, si può ammirare un'altro di quei bellissimi paesaggi che questa parte di Brianza offre con la vista sulle pendici del Monte Cornizzolo e del Monte Pesora. Lasciate le sponde del lago alle nostre spalle percorriamo la stretta stradina di via Sant'Ambrogio e raggiunto l'ingresso sulla  SP47  giriamo a destra per andare in direzione della grande rotonda. Inserendoci nella seconda uscita percorriamo la breve salita su via San Giuseppe che ci fa entrare tra le case del bellissimo borgo di Garbagnate Rota. Superata anche la bella e lunga scalinata, alla nostra sinistra, che raggiunge il piazzale antistante la Chiesa di San Giuseppe (1645) proseguiamo affiancando il centro storico e raggiunta la traversa di via Pozzolo giriamo a sinistra. Passando adesso su un fondo acciottolato e nella stretta viuzza lasciamo il borgo alle nostre spalle e con ampie curve ci dirigiamo in direzione del bivio con via Don L. Monza. Rimaniamo sempre sulla strada principale e mantenendoci a destra andiamo a percorrere questa bella e poco frequentata strada secondaria che dopo circa 1100m raggiunge il bivio con la  SP47 . Svoltando a sinistra ne andiamo a percorrere pochissimi metri e deviando ancora a sinistra su via A. Consolini andiamo ad attraversare la piccola frazione Luzzana prima di attraversare il sottopasso della  SS36 . Sono questi gli ultimi chilometri che ci separano dal punto di partenza di questa nuova avventura e percorrendo il rettilineo raggiungiamo ben presto il passaggio a livello che troviamo alla nostra destra e attraversandolo, nuovamente, ci riportiamo in direzione del parcheggio percorrendo nuovamente il viale alberato. 

Pier      

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