Vallassina MTB Ride - 6

Asso (CO) - Cascata Vallategna

Note sul tracciato:  

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Anche oggi avventura in @-mtb con  la compagnia di 4 amici che non si sono persi il bel tracciato corredato da paesaggi davvero unici nel contesto del territorio della Vallassina che non manca mai di stupire. Di sicuro non è una passeggiata, anche se oramai abbiamo a disposizione dei buoni mezzi che ci aiutano non poco, bisogna comunque spingere sui pedali perchè le pendenze ci sono eccome e bisogna superarle. La giornata è iniziata presto perchè si deve raggiungere, in auto, non distanti dalle sponde del Lago del Segrino ma fortunatamente, con gli orari decisi a suo tempo, troviamo l'ampio parcheggio praticamente semi vuoto. Il sole che scalda, anche di prima mattina, ci lascia un +19° che però non ci convince del tutto e si parte comunque coperti il giusto. Su tutto il tracciato non abbiamo avuto problemi e l'unico tratto di portage è stato pianificato apposta per non rimanere troppo tempo su strade abbastanza trafficate. Lo  si trova ad Asso (CO) quando terminiamo di percorrere l'impegnativo strappo della stradina Accorciatoia di Pagnano la cui pendenza al 21% ci porta davanti ad una breve scalinata che, circa, 30 m dopo termina. Ottimi tutti i passaggi off-road anche se in alcuni punti le pendenze sono davvero semi proibitive.

04/05/2025 

Vallassina MTB Ride - 6

Distance km

Meter of Elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

33,4 

834

842

3:03

2:21


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N.

Descrizione

01

Canzo (CO); salita su via Gajum 650m pendenza al 16%.

02

Asso (CO); salita in direzione della località Cranno pendenza al 14%. 

03

Cranno (CO); salita in direzione Casa Scout 350m pendenza 18%. 

04

Asso (CO); via Accorciatoia per Pagnano pendenza 20%. 

05

Pagnano (CO); Salita su scalini 30m con portage. 

06

Pagnano (CO); dalla Chiesa di Santa Maria Immacolata in direzione dell'Edicola Votiva della Madonna pendenza al 21%.  

07

Vanesse (CO); le doppie curve con pendenza oltre 21%,

08

Lasnigo (CO); inizio salita in direzione ponte sul torrente Lambretto pendenza al 23,5%. 

09

Lasnigo (CO); salita oltre il ponte del torrente Lambretto alla Conca di Crezzo 1200m pendenza al 23%. 

10

Castelmarte (CO); salita sterrato da Cascina Emilia fino a agriturismo pendenza 11%. 

11

Castelmarte (CO); dopo agriturismo e fino ad arrivo al confine con Proserpio pendenza 25% 

12

 

13

 

14

 

15

 


La partenza, fissata per le ore 9:00 dal parcheggio di Longone al Segrino, la anticipiamo di 15min perchè il piccolo gruppo di 5 biker è già al completo e non attendendo nessun'altro si parte. Seguendo a sinistra la parte ciclo-pedonale che affianca la  SP42  e le sponde, a sinistra, del Lago del Segrino (lago lombardo prealpino di origine glaciale) raggiungiamo una rotonda dove imboccata la terza uscita entriamo su via Roma e tra le case in località Mariaga. Raggiunto il bivio davanti alla Chiesa di San Cristoforo (1517) giriamo a sinistra per entrare all'interno del centro storico percorrendo lo stretto passaggio di via del Conte e seguendone il rettilineo ci portiamo poi a sinistra in direzione del bivio. Curvando a destra sulla  Pista Ciclo-Pedonale  si inizia a seguire le sponde di questo bellissimo spazio lacustre le cui acque con la rifrazione del verde dei boschi che lo attorniano diventano di color smeraldo. La strada è ampia ma bisogna, sempre e comunque, dare la precedenza ai pedoni ed avere una velocità congrua che ci mette al sicuro da qualche inconveniente che può sempre capitare mentre ci si affianca a chi sta passeggiando. Terminato di percorrere, i circa, 1200m di questa strada che rimane quasi interamente in zona protetta, raggiunto il bivio con la  SP41  ci manteniamo a destra andando a seguirne, il primo tratto, che arriva alla rotonda. Superandola, entrando nel territorio comunale di Canzo, percorriamo gli ulteriori 650m di rettilineo che raggiungono piazza Garibaldi ed in questo punto la lasciamo per deviare a destra su via Risorgimento. Entrando all'interno del centro storico, tra queste bellissime e strette stradine, raggiungiamo un bivio e curvando a destra procediamo su via Mornerino che poco più avanti raggiunge uno slargo. Girando ancora a destra imbocchiamo via San Francesco e seguendone le iniziali curve ci portiamo, dopo aver attraversato il ponte sul torrente Ravella, nella piazzetta accanto alla Chiesa di San Francesco e San Miro (1300-1700). Superandola entriamo sull'altra stradina secondaria di via Gajum e dopo la curva, a sinistra, iniziamo il primo strappo della giornata con i 650m di ascesa al 16% di pendenza che proseguono anche oltre il tornante per terminare poi al bivio con via Monte Rai. Girando a sinistra inizia, adesso, la discesa che prosegue sull'ampia curva che la strada disegna fino a raggiungere il bivio di via Sombico dove giriamo a destra.   

Rientrati in un'altro lato del centro storico, con la strada che adesso si restringe, arriviamo al bivio con via Castello dove girando a destra andiamo a percorrerne il rettilineo che raggiunge un bivio. Mantenendoci a sinistra imbocchiamo poi subito a destra via Alcide De Gasperi e proseguendo in discesa su queste ampie curve raggiungiamo il prolungamento su via Laguccio che poco più avanti, al bivio, ci conduce nuovamente sulla  SP41 . Entrati all'interno della bella cittadina di Asso (CO) andiamo a superare la bellissima Cascata Vallategna (La cascata segna il confine fra i comuni di Asso e Canzo, ma delimita anche la fine della Brianza e l'inizio della Vallassina. È formata dal torrente Foce, che, subito dopo la cascata, sfocia nel Lambro). Arrivati in uno spazio abbastanza trafficato percorriamo ancora 350m di provinciale per deviare a destra quando troviamo l'ingresso della traversa, con la curva a gomito, che con una bella salita ci conduce tra le case della località Cranno. In questo punto la strada risale subito con una bella pendenza che si attesta intorno al 14% per i primi 200m per poi proseguire con uno stretto passaggio, abbastanza agevole, tra le case prima dello strappo che raggiunge il ponte sul torrente Foce e supera Casa Scout. Con i suoi 350m in cui il pendio risale al 18% si entra a questo punto all'interno del bosco e sul primo off-road della giornata andiamo ad attraversare questa parte boschiva che procede in direzione di Cascina Prera dove, sullo stretto ponticello in muratura, attraversiamo nuovamente il torrente prima di raggiungere la parte sasso-cementata che ci conduce al bivio con la  SP46 . Ci teniamo a sinistra per iniziare la discesa e raggiunto il bivio con via Circonvallazione giriamo a destra imboccando un tratto della  SP41  che i porta, sempre in salita, a superare la galleria e ad arrivare alla traversa di via Accorciatoia per Pagnano. Girando andiamo ad affrontare un bel muro su stradina asfaltata che raggiunge la pendenza del 20% ed arrivati al termine della stradina si deve per forza di cose scendere di sella per procedere, a sinistra oltre le transenne, sulla breve scalinata di 30m. Arrivati nella parte più alta della località Pagnano inizia la salita, impegnativa, che inizialmente va ad attraversare le strette stradine del borgo in cui affianchiamo anche la Chiesa di Santa Maria Immacolata (1631). La pendenza, in alcuni tratti al 21%, ci porta con fatica verso l'esterno delle case e su via Burlone verso una parte sterrata che procede  a mezzacosta e su una prima parte abbastanza agevole in direzione della località Vanesse dove troviamo l'Edicola votiva della Madonna

Poco più avanti si risale con il pendio che ritorna oltre il 21% in cui per rimanere in sella debbo abbassare il reggisella e portare tutto il corpo in avanti per non essere catapultato all'indietro dall'eccessiva pendenza. Al primo tornante si ritorna a respirare un poco e dopo la curva la pendenza scende, ma si fa per dire, al 16% su un fondo sterrato e con qualche sasso. Si procede su questa mulattiera che risale ancora in modo più duro, ma su un fondo anche in parte cementato, su un rettilineo che passa prima a fianco del lavatoio per poi inerpicarsi nuovamente verso il piccolo abitato di Megna che si raggiunge con il 20% di pendenza. Rimanendo all'esterno delle case, per deviare a sinistra ma non prima della foto ricordo, procediamo sulla bella ed ampia sterrata che, dopo i primi 800m in saliscendi, inizia la bella discesa, sempre all'interno del bosco, in direzione della Chiesa di San Giuseppe e dei Morti di Valmorana (1749) all'immediata periferia di Lasnigo. Inizia subito dopo la parte in discesa che su strada asfaltata ci porta in breve tempo tra le case del paesino ed al bivio con via G. Vanini giriamo a destra per iniziare un'altro importante tratto in salita. Lasciate quasi subito le case alle nostre spalle ci si trova di fronte ad un muro ed inizia la bella e lunga ascesa con i primi 350m che si percorrono con una pendenza del 23,5%. Un brevissimo tratto pianeggiante, sul ponte che attraversa il torrente Lambretto, ci fa respirare un pochino e il paesaggio diventando montano, notiamo dal GPS, che l'altitudine raggiunta, è sui 630m slm. Avanzando ancora in salita, senza l'ombra di veicoli a motore che transitano, andiamo a percorrere i prossimi 1200m al 23% di pendenza che ci separano dal Monumento degli Alpini dove termina la parte più impegnativa della giornata e dove abbiamo raggiunto la Conca di Crezzo. Con lo scorrere del torrente, sempre alla nostra destra, arriviamo negli ultimi 700m che ci separano dalle sponde del piccolo Lago di Crezzo con pendenze che non oltrepassano il 9% per deviare a sinistra dove ci attende l'ultima fatica di questo tratto che prosegue tra le poche case della piccola località di Crezzo e prosegue oltre il Monumento al Carabiniere Massimo Berth (1987 - Il 20 Ottobre, impegnato nel controllo della zona durante le attività di legate all'incidente aereo, è morto uscendo di strada con la camionetta sulla quale viaggiavano altri due militari). 

Iniziano a questo punto i 1800m che in discesa, su via Madonnina con continue curve e tornanti e su fondo asfaltato, ci porta all'altezza del 7° tornante. Accanto ad un prato recintato lasciamo la strada asfaltata per proseguire diritto all'interno del bosco ed entrando nuovamente in off-road sempre in discesa superiamo un piccolo guado. Deviando poi a sinistra risalendo leggermente per raggiungere Cascina Zanozzi usciamo dal boschetto e poco dopo ritroviamo nuovamente l'asfalto e raggiunto la prima periferia di Barni. Girando a destra percorriamo poco più di 150m di semi-rettilineo e deviamo a sinistra quando troviamo la traversa di via G. Andreoletti per portarci sul piazzale da cui vediamo la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo (Sec. Xprimitiva parrocchiale delle popolazioni dei comuni di Barni e Magreglio. Eretta durante il Medioevo su volontà dei frati benedettini del monastero di Civate, rappresenta una delle più antiche chiese della Vallassina e si trova all'interno del perimetro del Camposanto). Abbassandoci ulteriormente di quota, percorrendo la stradina secondaria a destra, raggiungiamo il bivio di via Don G. Bolgeri e mantenendoci a sinistra andiamo a percorrerne il rettilineo asfaltato fino al bivio dove procedendo diritto entriamo sulla bella e piatta sterrata che ci porta ad incrociare la  SP41 . Girando a sinistra, con molta cautela, ci posizioniamo su quest'ampia strada asfaltata che sempre in leggera discesa ci riporta nel territorio di Lasnigo dove il traffico lo troviamo ma non realmente eccessivo. Procedendo sempre in discesa ben presto raggiungiamo il bivio con la stradina d'ingresso al Camposanto dove troviamo la bella Chiesa di Sant'Alessandro (Sec. XIIsorge su un poggio fuori dal centro abitato ed è intitolata a sant'Alessandro di Bergamo, come raffigurato negli affreschi quattrocenteschi con gli abiti militari e reggente il vessillo della legione di Tebe). Dopo una breve sosta per qualche fotografia, che veramente merita, si parte sempre sulla provinciale e mantenendoci a destra proseguiamo in direzione di Asso. Man mano che ci avviciniamo al paese però il traffico aumenta e qui bisogna stare davvero accorti perchè, come spesso succede, la precedenza ai ciclisti (da strada o biker) non sempre viene gestita in modo ottimale da chi guida un'automobile. Raggiunto il bivio dove troviamo le indicazioni per il centro cittadino giriamo e finalmente e di colpo il traffico termina e possiamo quindi rilassarci anche un attimo percorrendo con molta calma le belle ed ampie curve di via per Bellagio che ci conduce ad un bivio. 

Deviando a destra ci portiamo sulla stradina che raggiunge a curve il Ponte Oscuro (dove al di sotto si trova l'Orrido che è formato da fiume Lambro) e attraversandolo ci teniamo a sinistra per imboccare via Lazzaretto. La strada inizia subito a salire ma sempre con pendenze morbide e raggiunge il punto più alto a fianco dell'Oratorio dei SS. Giovanni e Paolo (Sec. XII) da dove a destra inizia la bella discesa sulla stretta stradina che raggiunge la parte più bassa della località Scarenna. Ampia curva per arrivare su via P. Valsecchi e raggiunto il bivio con via Alcide De Gasperi giriamo a sinistra per procedere in direzione della rotonda. Prendendo la seconda uscita percorriamo poi 100m, circa, di semi-rettilineo e girando a destra, alla prima traversa, entriamo su via al Lambro dove ci rimaniamo fino al termine del fondo sterrato per entrare sul  Sentiero del Lambro  che in questo punto corre proprio a fianco delle sponde del fiume. Lo percorriamo tutto e raggiunto il bivio con via Cà Bianca giriamo a sinistra per portarci sul ponte che attraversa il fiume entrando nel territorio comunale di Castelmarte. Raggiunta e attraversata, alla grande rotonda, la  SP40  procediamo diritto su via Ravella e al bivio giriamo a sinistra per iniziare l'attraversamento della zona industriale. La lasciamo quando raggiungiamo l'incrocio dove deviando a destra andiamo in direzione del piccolo guado sul torrente Ravella e attraversandolo (l'acqua qui di solito è sempre molto bassa) andiamo poi a superare anche il sottopasso ferroviario. Con una breve salita a sinistra ci portiamo al bivio e svoltando a destra andiamo a percorrere la stretta stradina che sempre in leggera salita ci porta a ridosso del complesso di Cascina Emilia dove giriamo a sinistra per imboccare la sterrata che parte anche lei in salita. La prima parte che raggiunge un'agriturismo è su un fondo misto poi entrando all'interno del bosco il tutto cambia diventando un bel single track su tratti a fondo anche sassoso. Anche la pendenza cambia e dopo l'iniziale 11% si passa ad un più impegnativo 25% che risale le pendici del Monte Scioscia, per i prossimi 450m, utilizzando il Sentiero 354  e il Sentiero 355  fino a quando non raggiungiamo la stradina asfaltata via F.lli Rizzi. 

Giunti a ridosso della zona industriale procediamo sempre su asfalto per superare la rotonda ed in questo tratto semi-pianeggiante arrivati ad un bivio rimaniamo a destra per seguire la strada principale ed entrando tra la case di Proserpio. A fianco della Chiesa di Santa Maria Assunta e Santi Carlo e Rocco (1470) giriamo a sinistra e attraversando piazza E. Brenna imbocchiamo poi via XXIV Maggio. Si prosegue in leggera discesa fino a portarci al bivio successivo dove questa volta ci teniamo a sinistra per procedere sulla secondaria stradina di via Sciareé che va ad attraversare una bella zona residenziale. La lasciamo quando giungiamo all'incrocio e girando a destra percorriamo via G. Parini che in discesa ci conduce nuovamente ad incrociare via XXIV Maggio nei pressi della rotonda. Svoltando, con cautela, a sinistra la attraversiamo per procedere sulla terza uscita dove entrati su via Alessandro Manzoni ne percorriamo il lungo tratto che ci riporta a Longone al Segrino dove procedendo sul prolungamento di via Roma e successivamente su via Giuseppe Garibaldi e via Risorgimento andiamo ad attraversarne il centro storico. Raggiunta la rotonda sulla  SS41  prendiamo la seconda uscita ed iniziando la risalita e percorrendone il lungo rettilineo giungiamo nuovamente all'ingresso del parcheggio del Lido del Segrino da dove siamo partiti questa mattina e dove termina quest'altra bellissima nuova avventura.  

Pier

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