40 km in MTB - 07


Il gruppo nel bosco in località Costa di Cassago Brianza (LC)

Note sul tracciato:

Ci si riprova, dopo oltre 40 giorni di fermo, su questo nuovo tracciato che fa parte del gruppo 40 km in MTB la cui pagina, dedicata, la trovate all'interno del Blog. Giornata, sebbene calda, ma non eccesiva che mi ha permesso di riprendere un pò il ritmo dopo la lunga pausa. Anche oggi compagnia folta con 9 amici che mi accompagnano su questo itinerario che spazia all'interno della Valle del Lambro dove i saliscendi sono continui ma non sono, fortunatamente, mai al limite. Tracciato che si snoda con un 50% di strade sterrate passando però anche su parti in asfalto scelti, come percorribilità, su strade secondarie. La buona compagnia, come sempre, rende il tutto ancor più interessante e tra una battuta e l'altra il tempo scorre via velocemente. Fondi dei terreni in buonissimo stato, nonostante qualche precipitazione dei giorni precedenti, che però ha riguardato, forse, meno la parte del territorio che abbiamo attraversato. Per il resto tutto transitabile in sella con l'esclusione di alcuni tratti dove per la ristrettezza del passaggio si deve scendere di sella.

21/07/2024 

 40 km in MTB - 07

Distance

km

Meters of elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

 40

 669

669 

3:27 

2:48 

 


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LongLifeMTB-Consiglio
Il tracciato è facile e l'intera percorrenza avviene al 50% su strade asfaltate e per il rimanente, circa, in off-road. Ci sono alcuni punti dove si deve fare attenzione: 1) All'interno del Bosco della Gagiada, alla periferia di Briosco, alcuni tratti fangosi durante la risalita dalla valle del Rio Bevera. 2) Passaggio a spinta, poco più avanti di Cascina Cremonina alla periferia di Zoccorino, dove le piogge hanno praticamente divelto il passaggio sul piccolo ponticello che attraversa la Beveretta di Cazzano. 3) Subito dopo il sentiero, a destra, che inizia in salita verso la località Visconta è diventato su un fondo di sassi affioranti ed essendo, adesso, meno frequentato le sterpaglie hanno ridotto di molto il passaggio. 4) Risalita a destra in località Baggero in direzione di Maglio passando sul sentiero che divide i corsi d'acqua del fiume Lambro e del torrente Bevera con alcuni strappi impegnativi. 5) Oasi di Baggero, risalita verso il Lago Sud, impegnativa come pendenza e come fondo. 6) Passaggio a Inverigo, verso Villa La Rotonda, per superare la catena che divide la sterrata dall'asfaltata brevissimo portage.  

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Ritrovo concordato, come da pagina Appuntamenti alle 8:30 in quel di Inverigo, dove dal parcheggio ci si immette sul rettilineo di via General Cantore mantenendo la destra. Percorrendone poco meno di 200 m deviamo a destra su via A. Diaz e superando il passaggio a livello rimaniamo sempre sulla strada principale ed iniziamo una leggera discesa che prosegue poi sul lungo rettilineo. Lasciato alle spalle il viale alberato inizia una leggera salita, su via Vittorio Emanuele, verso le prime case di Villa Romanò e poco dopo giriamo a sinistra quando arriviamo alla traversa di via Piave. Stradina stretta che inizia quasi subito in discesa su fondo asfaltato e poi dopo il bivio, dove ci teniamo a destra, ci conduce sulla parte sterrata che prosegue attraversando pratoni verso il bivio con via Fornacetta. La seguiamo a destra iniziando un nuovo strappetto che ci conduce a fianco della Chiesa di San Lorenzo Martire (Sec. XIV) dove raggiungiamo poi la traversa di via Ripamonti. Curva a sinistra per raggiungere il bivio e mantenendoci a sinistra andiamo a percorrere il rettilineo di via G. Parini. Superiamo poi le due curve e arrivati a fianco della stradina di via delle Molere giriamo a destra per percorrerla tutta raggiungendo il bivio con via Carlo Bianchi. Svolta a sinistra per iniziare a seguirne il rettifilo e dopo aver superato il complesso della Scuola Elementare e della Biblioteca imbocchiamo via Guglielmo Marconi su cui ci portiamo fino al bivio con via G. Mazzini. 

Curva a sinistra per entrare tra le strette viuzze del centro storico di Romano Brianza procedendo a destra su via Monte Nero e successivamente a sinistra su via della Madonnina. Al bivio con via Lambro giriamo a sinistra e andiamo poi a percorrere questa stretta stradina che con una secca curva a destra aggira le case. In rettilineo iniziamo un tratto in leggera discesa che ci conduce a fianco del Camposanto per poi proseguire verso i tornanti che raggiungono la Valle del Lambro ed il bivio di via Fornacetta. Girando a sinistra e deviando subito a destra ci portiamo sul primo tratto off-road della giornata e seguendo la sterrata andiamo ad attraversare la Diga della Fornace (che regola il flusso del fiume Lambro) per poi ritornare sul rettilineo asfaltato che raggiunge il bivio di Fornacetta. Proseguendo diritto ci immettiamo su un tratto della  SP102  e poco più avanti iniziamo la salita di circa 1000 m con pendenze all'8% che ci conduce a fianco della traversa di via Meucci a Capriano. Giriamo a destra e proseguiamo ancora il salita percorrendo questa stradina secondaria che raggiunge il bivio di via Galileo Galilei dove con un destra/sinistra andiamo ad imboccare via Nobel che ci conduce alla periferia del paese raggiungendo il bivio sterrato di via Salvabella. Mantenendoci a sinistra procediamo in discesa sull'ampia sterrata e quasi in rettilineo arriviamo, dopo aver percorso oltre 500 m, a fianco di Cascina Molera. La lasciamo alla nostra sinistra e iniziamo la discesa sul sentiero che raggiunge la valletta dove a sinistra andiamo ad attraversare, sul ponticello in legno, il Rio Bevera

Arrivati sulla sponda opposta si inizia la risalita all'interno dei bellissimi sentieri e single track che attraversano il Bosco della Gagiada. E' solo nella prima parte che troviamo il fondo del terreno abbastanza scivoloso poi, dopo il bivio a sinistra, tutto si regolarizza e  tutto diventa percorribile senza nessun tipo di problema. Uscendo dal bosco, dopo oltre 1300 m di puro off-road, ci portiamo sulla sterrata che adesso in rettilineo raggiunge prima Cascina Biula, Cascina Foppa e il parcheggio del Centro Sportivo di Briosco. Percorrendo il rettilineo di via Magellano arriviamo al bivio con la  SP155 . dove svoltiamo a sinistra per percorrerne poco più di 200 m raggiungendo la traversa, sterrata, di via Lombardi dove giriamo a destra. Leggerissima la salita che ben presto raggiunge la parte asfaltata della stradina per portarci al bivio di via delle Azalee dove deviando a sinistra ci portiamo, in rettilineo, alla rotonda di via Meyer. Prendiamo la terza uscita per proseguire sulla strada principale e poco dopo giriamo a sinistra sulla strada bianca di via del Biancospino che in rettilineo raggiunge l'ingresso della grande struttura di Cascina Verana. Poco prima deviamo a sinistra per procedere sul sentiero e poi sul tratturo che aggira lo stabile attraversando pratoni coltivati dove il paesaggio delle colline e dei monti fa da contorno a questo bellissimo panorama della Brianza. Il nostro off-road procede ancora a destra con la leggerissima risalita in direzione del bivio di Cascina Palazzina dove girando a sinistra andiamo ad attraversare un brevissimo tratto asfaltato prima di riprendere il fuoristrada che ci porta davanti al rudere di Cascina Casanesca. Curva a destra per procedere sull'ampia sterrata di via Cremonina e raggiunto il bivio deviamo a sinistra per rimanere ancora in off-road. 

Pochi metri più avanti siamo costretti a scendere di sella perchè il passaggio sul ponte, che attraversa la Beveretta di Cazzano, è interrotto a causa delle piogge che hanno divelto quasi tutto l'apparato che sosteneva la parte transitabile. Scendendo di sella il portage è davvero breve e poco dopo risalendo sul mezzo dobbiamo andare ad affrontare, a destra, il sentiero sassoso, smosso ed in parte coperto anche da folta vegetazione che risale verso la periferia della località Visconta. Raggiunto il bivio sulla stradina asfaltata giriamo a sinistra e procediamo poi con la curva a destra in un tratto pianeggiante attraversando la brughiera prima della leggera discesa che in rettilineo ci porta all'innesto, a destra, di un'altra bella ed ampia sterrata. Il rettifilo che ne segue ci conduce a fianco di Cascina Sbianca dove, a sinistra, seguiamo il sentiero che passa accanto al muro di cinta del grande complesso. In leggera salita ci portiamo a ridosso di un boschetto e seguiamo la sterrata che parte a destra ancora in leggerissima ascesa. Arrivati ad un'incrocio deviamo a destra sul sentiero che risale la collina e procedendo in rettilineo raggiungiamo la località Casaretto. Attraversando il cortile, della grande cascina, andiamo poi a seguire la stradina asfaltata che ci conduce al bivio con la  SP112  dove varcando il tratto asfaltato ci riportiamo in off-road entrando all'interno dei primi sentieri del Parco Agricolo della Valletta. Procediamo in direzione di Cascina Angelica e superando il caseggiato, completamente ristrutturato, iniziamo una leggera salita seguendo il tratturo che risale la collina. Arrivati sulla parte più alta della collinetta, in un bellissimo contorno di paesaggi brianzoli, iniziamo la discesa che raggiunge il single track che va ad attraversare i campi.   

Una leggera risalita ci porta ad attraversare un piccolo boschetto e poco dopo raggiungiamo gli steccati del maneggio e il bivio di strade sterrate e sentieri a fianco di un bellissimo Crocefisso in legno. Girando a destra si prosegue ancora in una breve salita che raggiunge la rete di recinzione di una tenuta. Il sentiero prosegue a sinistra e dopo una prima parte in leggera discesa dobbiamo essere pronti con il cambio per superare il piccolo strappetto che raggiunge poi la curva. Inizio della discesa su un fondo non propriamente perfetto e rimanendo sempre a ridosso della recinzione raggiungiamo il rudere della casa. Si prosegue sulla sterrata che, poco dopo, raggiunge il sottopasso ferroviario e successivamente l'asfaltata via G. Garibaldi alla prima periferia di Renate. Girando a sinistra andiamo a percorrere il tratto rettilineo che arriva all'incrocio e superato il semaforo giriamo a destra per imboccare via Immacolata. Stradina asfaltata che ben presto termina lasciando spazio ad un bellissimo sterrato che deviando a destra va prima a superare sul ponticello il piccolo ruscello e successivamente entra nel sentiero che attraversa una pineta. Si prosegue ancora su un single track che varca, adesso, i campi e raggiunta la sterrata, tenendoci a sinistra, iniziamo a percorrere il lungo rettilineo che nel mezzo dei pratoni, in leggera salita, supera prima Cascina Bonacina ed arriva poi al vecchio nucleo abitato di Oriano. Attraversandone le strette stradina, via Carlo Cattaneo, via Giuseppe Verdi e via San Gregorio ci portiamo accanto alla Chiesa dei SS. Marco e Gregorio (1169) e poi all'incrocio. Con una deviazione sinistra/destra imbocchiamo la strada secondaria di via San Gregorio e arrivati alla rotonda della  SP112  prendiamo la seconda uscita.

Percorriamo un breve tratto di via Tremoncino e deviamo a destra alla traversa di via G. Matteotti che ben presto ci porta alla periferia di Cassago Brianza dove al bivio imbocchiamo a destra via Piave. La stretta strada asfaltata ci conduce in località Rosello e poco dopo, superate le case, giriamo a sinistra per riportarci in off-road su una bella sterrata che entra poi all'interno di un boschetto. Dopo un paio di curve arrivati al bivio con l'asfaltata stradina di via Costaiola ci teniamo a sinistra e procediamo in direzione del sottopasso ferroviario raggiungendo la località Costa dove l'asfalto termina e si ritorna in fuoristrada. Girando a destra superiamo l'edifico di una cascina e subito dopo deviamo a destra sul sentiero che passa poi a fianco della linea ferroviaria e che entrando ed uscendo in continuazione dal bosco ci conduce ad un bivio. Qui giriamo a destra e andiamo ad attraversare l'ennesimo boschetto per uscire poi sulla bella sterrata che raggiunge la zona industriale nei pressi della piccola Stazione di Cassago-Nibionno-Bulciago sulla linea  S7 -Monza-Molteno-Lecco a Cassago Brianza. Alla rotonda prendiamo la seconda uscita e percorrendo il rettilineo di via Stazione raggiungiamo poco più avanti la traversa a sinistra che supera il sottopasso della  SS342  e raggiunge il passaggio a livello. La curva a sinistra ci fa attraversare nuovamente i binari e imboccando via Roma andiamo a percorrerne poche decine di metri per deviare a destra sullo slargo che divide alcuni capannoni industriali. Subito dopo inizia la salita, su sterrato, che, mai impegnativa, ci conduce accanto alla Chiesa di San Francesco (1626) nella piccola localita di Campolasco. Attraversiamo le poche case del piccolo paese e su un breve tratto asfaltato ed in rettilineo le lasciamo presto alle nostre spalle per entrare nuovamente su un tratto sterrato che, ancora in salita, ci conduce al piccolo borgo di Mongodio. Andiamo anche qui ad attraversarlo ed iniziamo poi la discesa, a curve, che in breve ci conduce al bivio con via Vittorio Veneto e ci portiamo sul tratto ciclo-pedonale che sul ponte attraversa la  SS36 .

Arrivati a ridosso della rotonda deviamo a destra e procediamo leggermente in salita fino all'innesto, a sinistra, della stradina che raggiunge il piazzale del Camposanto di Tabiago. Mantenendoci a sinistra andiamo ad attraversarlo e subito dopo troviamo la discesa, su sentiero, che raggiunge l'asfaltata stradina di via A. Volta dove girando a destra andiamo in direzione dell'ingresso di uno dei punti della  Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba . Iniziamo a questo punto a seguire questa bellissima sterrata, ampia e ben tenuta, che prosegue all'interno del bosco e non molto distante dalle sponde del fiume Lambro fino ad arrivare e superare la località Molino Ceresa e poco dopo su breve tratto asfaltato Cascina Brascesco. Si rientra in off-road attraversando un'altra porzione di bosco su un'altro bellissimo tratto sterrato e arrivati in località Rogolea ritroviamo nuovamente un brevissimo tratto asfaltato. Curva a destra per percorrere 50 m di via Dante Alighieri e deviare poi a sinistra, nuovamente su sterrato, per percorrere un'altra parte in fuoristrada che ci porta a raggiungere Cascina Campomarzo e successivamente la periferia di Baggero. Superato il ponte che attraversa il torrente Bevera giriamo a destra e andiamo a percorrere un tratto in discesa, sterrato, che ci immette sull'argine che separa il torrente dal fiume Lambro. Il sentiero, bellissimo ed all'ombra delle piante risale sempre la collinetta e con un'importante strappo ci si porta poi all'esterno del bosco. Attraversando una radura, seguendo il single track che passa nel mezzo del pratone, si raggiunge poi nuovamente un'altro boschetto e con il sentiero che si allarga nuovamente si arriva a ridosso di una sbarra. Superandola a destra andiamo poi a percorrere un brevissimo sentiero che raggiunge la sterrata in località Boscaccio.

Mantenendoci a sinistra andiamo a percorrere questa bella stradina che termina al bivio con via Salvo D'Acquisto alle porte della località Maglio. Percorriamo anche quest'altra stradina secondaria che con un bel tornante ci conduce all'interno della parte storica del piccolo borgo dove, dopo aver superato il semaforo, andiamo ad attraversare in un bellissimo contesto il ponte sul fiume Lambro che qui passa nel mezzo delle case. La risalita avviene superando il sottoportico di una casa e sulla stradina di via G. Marconi che con una curva e uno strappetto, breve, ci porta al bivio con via E. Fermi. Girando a sinistra si prosegue ancora in salita e con una pendenza stabile all'8,5% si raggiunge la rotonda nel centro di Merone. Seconda uscita per proseguire su via San G. Emiliani e superare la Stazione ferroviaria per poi iniziare la discesa sul lungo rettilineo che ci riporta, in men che non si dica, alle porte di Baggero. Lasciamo questa volta il borgo alla nostra sinistra e raggiunto l'innesto del sentiero che entra negli sterrati dell'Oasi di Baggero (1980) giriamo a destra ed iniziamo l'attraversamento del boschetto che ci conduce, non senza fatica, a superare lo strappetto che raggiunge le sponde del Lago Sud. Bellissimo anche qui il contesto in un'ambiente dove pace e tranquillità sono all'ordine del giorno e dove passando si ha tutto il tempo di regalarsi quegli attimi di pausa necessari per godersi il bellissimo paesaggio. Il nostro itinerario però deve proseguire e superando anche il resto della salita arriviamo al bivio con il sentiero che a sinistra ci porta all'esterno del sito e verso il centro sportivo comunale di Lambrugo

Superandolo imbocchiamo la stradina di via Bovia e raggiunto il bivio ci portiamo a destra su via Cesare Battisti e percorrendone solamente 50 m deviamo a destra su via Don E. Mauri dove inizia subito la salita. Percorriamo questi primi 550 m, pendenza intorno all'11%, per arrivare prima a fianco della Chiesa di San Carlo Borromeo (1615) nel centro cittadino e successivamente al passaggio a livello. Attraversando i binari ci portiamo su via Brianza e percorrendola quasi tutta arriviamo alla traversa a sinistra che ci conduce al bivio con la  SS342 . Attraversandola, con molta attenzione, ci portiamo sul tratto sterrato della stradina che corre parallela alla statale e che in leggera salita ci conduce a fianco al rudere di Cascina Carolina alle porte di Lurago d'Erba. Seguendo il  Sentiero Inverigo-Lambrugo , nel bellissimo contesto di basse zone collinari, proseguiamo in direzione di Cascina Maria e poco dopo sulla sterrata che affianca la linea ferroviaria raggiungiamo il bivio con via A. da Giussano dove deviamo a sinistra per attraversare, anche qui, i binari. Entriamo nella Tenuta di Pomelasca dove troviamo a sinistra la Chiesetta Rossa mentre a destra, percorrendo la stradina sterrata, Villa Sormani a cui è annessa anche Cascina Teresa. La sterrata, in discesa, termina al bivio con via Trieste dove girando a destra andiamo a percorrerne solamente 150 m per deviare poi a destra sulla stradina di via Pasubio. Dopo un primo tratto asfaltato ci riportiamo su sterrato andando ad attraversare un boschetto prima di raggiungere nuovamente la stradina asfaltata che costeggia la linea ferroviaria. Concludiamo questo passaggio percorrendo la stradina di via Maestri Comacini che ci conduce al bivio con via A. Magni dove giriamo a destra. 

Raggiunto il bivio ci teniamo ancora a destra e poco dopo attraversiamo l'ennesimo passaggio a livello per imboccare, poi, a destra il rettilineo di via Trento che passa accanto al Santuario di Santa Maria della Noce (1519) entrando nel territorio comunale di Inverigo. Poco più avanti, al bivio, proseguiamo diritto su via Rocchina e su quest'ampia strada raggiungiamo il bivio con via Martiri di Fiesole. Girando a sinistra andiamo poi ad immetterci sul prolungamento di via Sant'Ambrogio che ci conduce all'incrocio con via Gigante. Curviamo a sinistra e percorrendone solamente 50 m giriamo a destra quando troviamo la traversa di via del Pescherino. Stradina che attraversa una parte residenziale, a sinistra, mentre a destra affianca un grande capannone prima di arrivare al bivio con via Don Carlo Gnocchi. dove girando a sinistra iniziamo lo strappetto di via Crucetto. Poco dopo arriviamo sulla sterrata che passa al di sotto di Villa La Rotonda e con una breve salita raggiungiamo la stradina di accesso dove per poter passare dobbiamo effettuare un piccolo portage che ci da modo di superare la catena. Ritornati su asfalto giriamo a destra e proseguiamo in leggera discesa fin quasi al bivio della  SP41 . Con deviazione a sinistra imbocchiamo via F. Meda ed arriviamo alla traversa di via F. Corridoni dove giriamo a destra. Tutte stradine strette quelle che percorriamo in questo contesto di ville residenziali passando per via del Carso e via Isonzo prima di raggiungere con l'ultimo tratto in discesa e semi sterrato il bivio di via General Cantore dove girando a destra andiamo a percorrere il rettilineo che ci riporta al punto di partenza iniziale.    

Pier


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