Sfiorando il lago di Alserio

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Tantissimi amici oggi, ne conto 20, per questo nuovo itinerario che viaggia nella parte media della Brianza. Se sulla carta il tracciato sembra tranquillo quando lo si segue tutte le certezze precedenti si perdono. Il Bosco della Buerga ci regala passaggi già al limite quando il fondo del terreno è asciutto figuriamoci oggi dopo le tempeste dei giorni precedenti. Non ci siamo, però, mai persi d'animo e spingendo, implorando e scivolando siamo riusciti nell'impresa di terminare quest'altra avventura. Ci ha aiutato molto anche la bellissima giornata in cui una giusta temperatura ti fa gustare ancor di più anche gli strappi più secchi. Come dicevo prima terreni che cambiano spesso nel fondo ma di vero fango se ne è trovato davvero poco e l'unica indicazione è quella che in alcuni punti, causa alberi caduti, si deve per forza di cose spingere i mezzi, in parte, anche su terreni scivolosi. 

11/05/2025

Sfiorando il Lago di Alserio

Distance km

Meter of Elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

 39,5

734

731 

3:26 

2:56 

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N.

Descrizione

01

Monguzzo (CO); salita asfalto su via del Santuario 500m pendenza al 16%.

02

Alserio (CO); salita asfalto via Carcano e via Imbonati pendenza 13%.

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La partenza dal parcheggio della Stazione ferroviaria di Merone (1888) ci porta, a sinistra, sul breve rettilineo di via San G. Emiliani e poco dopo alla rotonda. Prendendo la terza uscita ci immettiamo su via Alessandro Volta e percorrendone il rettilineo andiamo a superare un primo passaggio a livello sulla Linea ferroviaria Como-Lecco (1888) ed il secondo sulla Linea ferroviaria Milano-Asso (1879). Proseguendo sempre diritto arriviamo a ridosso della provinciale ma deviamo prima a destra per portarci sulle curve di via Don C. Morazzoni che ci permette di attraversare la   SP41  utilizzando, però, il sottopasso. Proseguendo raggiungiamo il bivio e svoltando a sinistra percorriamo un brevissimo tratto di corso Roma per girare subito a destra su via del Santuario. La strada inizia subito a salire e con una pendenza al 16% andiamo a percorrere i primi 500m su asfalto fino ad arrivare il prossimità del tornante. Qui lasciamo la strada asfaltata per deviare a destra imboccando il primo off-road della giornata che poco dopo, sempre in leggerissima salita, ci conduce all'interno del Bosco della Buerga. Rimaniamo in fuoristrada seguendo tratti sterrati che si alternano a bellissimi single track che passano nel mezzo di cespugli e rami penzolanti per proseguire in direzione della prima periferia di Monguzzo. Raggiunta la località San Francesco ci teniamo a destra per proseguire accanto alla staccionata e facendo attenzione al tronchi tagliati, ma affioranti dal terreno, procediamo nuovamente in direzione dell'entrata del sentiero all'interno della selva. Qualche passaggio a spinta, reso così dalla sdrucciolevole patina di fango e radici bagnate, ci viene regalato da questo angolo di bosco e raggiunta la sterrata più ampia deviamo a sinistra per procedere, sempre in leggerissima salita, in direzione del Camposanto e del bivio con via Papa Giovanni XXIII°.  Descrivere adesso il tracciato diventa molto difficile perchè, tra alberi caduti e qualche deviazione in cui il portage è d'obbligo, invito tutti coloro che vogliono seguire l'intero tracciato di verificare sul proprio GPS la giusta direzione, da prendere, fino all'arrivo in località Cavogno. Raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra ed iniziamo a seguire la bella sterrata che ci porta sul tratto asfaltato che passa accanto a Cascina Arzenta e raggiunge un'altro bivio. Ci teniamo a destra ed iniziando la discesa ci portiamo poi sulla sterrata a fondo sassoso che rientra, nuovamente all'interno del bosco iniziando una bella discesa tecnica su un single track che ti fa davvero divertire fino all'arrivo al bivio di via della Buerga dove, girando a sinistra, andiamo in direzione del camposanto.

Pedala coi Lupi 2025

Superandolo ci portiamo sull'asfalto di via Don Guanella e procedendo sempre diritto arriviamo alla prima periferia di Alserio per proseguire in direzione del bivio con via per Anzano. Qui giriamo a destra e attraversando il piccolo centro del paese ci dirigiamo verso i Giardini a Lago dove ci fermiamo per ammirare il bellissimo paesaggio dello specchio d'acqua e del contorno delle belle colline verdeggianti. Ritornati sull'asfaltata via Carcano ci teniamo a sinistra ed alla seconda traversa a destra deviamo su via Imbonati e successivamente su Nazionale che ci conduce, in salita e con pendenze al 13%, verso il bivio con la stretta stradina di via Acquedotto che parte alla nostra sinistra. Un brevissimo tratto in discesa, 50m, ci prepara allo strappo successivo che, per i prossimo 850m, ci terrà compagnia su via Sorgenti e poi sul prolungamento di via Belvedere dove poco dopo entriamo all'interno del territorio comunale di Anzano del Parco. Raggiunta la traversa, a sinistra, di via Fornacetta, giriamo per arrivare al bivio con via Faggi Rossi dove giriamo a destra. Percorrendola tutta giungiamo al bivio con via Piave e svoltando a destra percorriamo questi 150m in leggera salita su cui raggiungiamo l'ingresso, a sinistra, su via Lazzaretto. L'iniziale discesa che si percorre su strada asfaltata, accanto al muro di cinta del Parco di Villa Carcano (1794), supera, poi, una piccola Cappelletta e subito dopo inizia una salita con pendenze all'8% che procede verso un bivio. Girando a destra proseguiamo sempre su sterrato e affiancando Cascina Borego ci immettiamo sull'ampia strada bianca che ci conduce al bivio con via per Monguzzo. Stiamo ancora aggirando il muro del grande parco e percorrendo, a destra, il rettilineo dell'ampia strada asfaltata raggiungiamo il bivio dove, deviando a sinistra, andiamo in direzione del sottopasso ferroviario. Alla rotonda prendiamo la seconda uscita e procedendo sull'ampia strada per Cavolto, entrando sulla parte protetta, andiamo ad attraversare la zona industriale fino ad arrivare alla rotonda sulla  SP41 . Anche in questo punto prendendo la seconda uscita percorriamo un breve tratto rettilineo di 100m sulla provinciale e la lasciamo quando alla nostra destra troviamo l'ingresso della sterrata. Girando iniziamo una breve salita in cui andiamo prima a superare il rudere di Cascina Cà Bassa per poi immetterci sulla stradina asfaltata di via Cà Ronchi che raggiunge un bivio. Mantenendoci a sinistra procediamo sulla bella ed ampia sterrata che prosegue ancora in leggera salita fino a superare la piccola località Cà di Biss dove poco dopo ritroviamo il bitume che ci accompagna fino al bivio. Siamo su via Brianza e  girando a destra ne percorriamo poco più di 50m per procedere poi a sinistra sul rettilineo che raggiunge il bivio con la  SS342

Con la curva a destra ne percorriamo circa 50m e la attraversiamo, con cautela, nell'apposito passaggio che ci introduce poi sulla sterrata dove inizia un'altro bellissimo tratto off-road. Siamo alla periferia di Lurago d'Erba e procediamo su questi bellissimi sentieri che in saliscendi ci conducono prima a fianco dell'abbandonata Cascina Carolina e poi, attraversando i grandi pratoni, proprio davanti a Cascina Maria dove deviamo a destra. Poco più avanti ci accostiamo ai binari della Linea ferroviaria Milano-Asso e sempre su una bellissima sterrata ci portiamo al bivio con l'alberata via A. da Giussano. Girando a sinistra attraversiamo il passaggio a livello ed entrando all'interno della Tenuta di Pomelasca andiamo in direzione della, bellissima, Chiesetta Rossa (1952 - dedicata alla Regina della Pace) ed a Villa Sormani (1808) che troviamo alla nostra destra all'interno del muro di cinta del Parco. Proseguendo diritto ne percorriamo l'alberata stradina che poco più avanti diventa sterrata ed inizia una leggera discesa. Rimanendo a ridosso delle piante ed a fianco di un grande pratone raggiungiamo poi un bivio dove svoltando a sinistra seguiamo l'ultimo tratto del sentiero che ci conduce sull'asfalto di via Dante Alighieri. Al bivio con via Ronchi giriamo a destra ed iniziamo la discesa che, con qualche curva, ci porta ad incrociare la  SS342  che si attraversa utilizzando il comodo e sicuro semaforo. Portandoci, a sinistra, su via Giuseppe Garibaldi entriamo a Lambrugo ed arrivati su piazza Papa Giovani Paolo II° giriamo a sinistra per iniziare lo strappetto di via Alessandro Volta. All'altezza di un bivio l'ascesa termina ed inizia una breve discesa che ci conduce al bivio dove a destra imboccata via IV Novembre la percorriamo fino ad arrivare all'incrocio. Attraversandolo entriamo su via Dante Alighieri e con la strada che prosegue sempre in leggera discesa andiamo prima a superare il Camposanto. Successivamente attraversando il ponte sul fiume Lambro e arrivando al bivio di Rogolea, girando a destra, ci portiamo sulla bella ed ampia stradina che precede la sterrata. Entrati poi all'interno di una boschetto, non distanti dalle sponde del fiume, ci inoltriamo verso la biforcazione di Cascina Brascesco. Tenendoci a destra ci si porta poi nuovamente su ghiaia e procedendo, sempre all'ombra degli alberi, raggiungiamo un bivio dove prendiamo a sinistra l'altra sterrata. Partiti in leggera salita, percorrendo questi primi 200m con pendenze al 9%, ci portiamo poi sulla parte meno impegnativa della salita e raggiunta la traversa, sterrata, che parte dietro il muro di cinta del Camposanto di Cibrone giriamo a sinistra.

Stiamo percorrendo la parte più off-road di questa escursione in @-mtb e proseguendo sempre in fuoristrada entriamo nel territorio comunale di Costa Masnaga. Una parte semi pianeggiante ci porta ad un bivio dove girando a sinistra iniziamo la bella e facile discesa che procede accanto allo steccato del grande recinto e nella parte più bassa di questa valletta ritroviamo nuovamente la grande struttura di Cascina Brascesco. Spostandoci a destra imbocchiamo la breve stradina che procede in direzione dell'incrocio con via Dante Alighieri all'altezza di Camisasca. Girando ancora a destra ne percorriamo un breve tratto, in leggera ascesa e di circa 200m, fino a quando troviamo, alla nostra destra, l'ingresso della stretta stradina che parte in salita. Con una pendenza al 13%, per l'intero tratto di 250m, raggiungiamo la località Cadrega al cui interno si trova la vecchia e fatiscente struttura di Cascina Sant'Enrico. che affianchiamo dopo aver superato la sbarra. Iniziamo adesso a seguire il sentiero, che parte a sinistra ed in discesa, per procedere con l'attraversamento di questa parte della brughiera dove i soli rumori che si sentono sono quelli delle nostre ruote che passano su un fondo quasi, oramai, erboso, e il canto degli uccelli. Terminiamo il percorso tra i grandi pratoni quando troviamo un bivio dove, deviando a destra, ci riportiamo su sterrato con un tratto in salita che più avanti ci porta ad attraversare il grande complesso di Cascina Volpera. Passiamo nel mezzo delle case con la strada costantemente in salita ma con pendenze accettabili che si mantengono sempre intorno al 7% fino al bivio fino al bivio con via G. Puccini. Mantenendoci a sinistra iniziamo un breve tratto in discesa che ci prepara ad un'altro strappetto in località Musico di Costa Masnaga che ci porta poi al bivio con via Guglielmo Marconi. Girando a destra iniziamo una fase di discesa che va prima a superare la piccola Chiesetta della Madonna di Musico (1966) e attraversato poi un'incrocio procediamo sul prolungamento di via Galileo Galilei e successivamente su via Castello dove arriviamo in località Centemero. Attraversato anche questo incrocio imbocchiamo la stretta stradina che ci conduce prima ad un bivio e poi verso la zona industriale e quindi al sottopasso della  SS36 .

Raggiunta la rotonda prendiamo la seconda uscita ed iniziamo una bella salita, inizialmente su asfalto ma poi su sterrato, che, con una buona pendenza al 10%, ci porta all'immediata periferia di Bulciago a fianco della piccola Chiesa dei SS. Cosma e Damiano (1300). A lato della chiesa imbocchiamo a destra la bella sterrata che scende in direzione del boschetto e poco dopo ci infiliamo all'ombra delle piante per seguire un bel sentiero, anche tecnico, che va poi ad attraversare un pratone. Rientrati nuovamente all'interno del bosco ne seguiamo il tratto rimanente che procede verso l'esterno e sulla stradina asfaltata di via Conte Taverna. Rientrati su una stradina molto secondaria e girando a destra attraversiamo lo stretto ponticello che supera i binari della Linea ferroviaria Monza-Molteno (1911) e raggiunta la sbarra, alla nostra sinistra, lasciamo di nuovo il bitume per entrare nuovamente in off-road iniziando a percorrere il  Track Basso-Conte Taverna-Bulciago . Subito in salita, con pendenze che però raggiungono al massimo l'8%, proseguiamo per i prossimi 200m prima di entrare sul saliscendi che ci porta all'esterno delle piante. Attraversato, su un tratturo, un pratone raggiungiamo la sterrata e girando a sinistra ci dirigiamo verso il piccolo borgo di Campolasco dove, ritrovata la strada asfaltata, ci portiamo ad un bivio. Proseguendo diritto andiamo in direzione della bella Chiesa di San Francesco (1626), appena fuori dal centro abitato, per ritrovare un'altro tratturo che inizialmente va ad attraversare i campi e sempre in discesa ci conduce nella zona industriale dove raggiungiamo l'asfaltata via Roma. Rimanendo sempre all'interno del comune di Bulciago e deviando a sinistra procediamo oltre il passaggio a livello iniziando una bella salita di oltre 600m che ci conduce nel centro della cittadina dove transitiamo a fianco della Chiesa di San Giovanni Evangelista (1829). Superandola raggiungiamo piazza Aldo Moro e alla traversa di via Panzeri giriamo a destra per iniziare la breve discesa che raggiunge il bivio con via XXV Aprile. Girando a sinistra iniziamo un'altro strappetto, 600m con pendenza al 7,7% che ci porta sul prolungamento di via Don D. Canali che raggiunge poi una rotonda.

Imboccata la seconda uscita procediamo a fianco del Camposanto su via Don L. Guanella e con un'iniziale saliscendi raggiungiamo il sottopasso della  SS36  che, attraversato, ci porta all'interno del territorio comunale di Costa Masnaga. Risalendo, leggermente, dalla parte opposta ci portiamo al bivio dove girando a sinistra percorriamo un brevissimo tratto di via L. Cadorna per deviare a destra quando troviamo la traversa di via Alessandro Manzoni. Percorrendone il lungo rettilineo raggiungiamo, poi, un bivio e mantenendoci a destra proseguiamo in salita sulle curve che ci conducono in località Suella dove passiamo accanto all'ormai fatiscente Palazzo Isacco Gherardi (1753) o più conosciuto come Cascina Samarino dove ai lati delle colonne, di quello che doveva essere l'ex cancello di accesso al parco, sono posizionate due bellissime statue della Madonna e e di San Giuseppe. Poco dopo, superata la sbarra, entriamo nuovamente su strada bianca per iniziare una bella discesa che parte inizialmente su un semi-rettilineo e va a terminare nella parte bassa della valletta dove a fianco scorre il torrente Bevera. Rimanendo sempre all'ombra degli alberi procediamo in saliscendi e raggiunto l'ingresso dell'asfaltata iniziamo a seguirne il breve tratto di via Nazario Sauro che in discesa raggiunge poi l'ingresso di una strada bianca. Imboccandola, si prosegue in leggera salita fino a superare il Quagliodromo e rimanendo sempre in off-road raggiungiamo la sbarra. Sorpassandola entriamo sul breve tratto asfaltato e raggiungiamo la piccola località San Luigi dove al bivio procediamo diritto in direzione dell'ingresso su un'altro tratto in fuoristrada. Seguendolo ci manteniamo poi a destra per procedere nel mezzo dei campi fino a trovare l'incrocio con l'asfaltata via per Rogeno e davanti a noi l'ingresso al Parco di Brenno. Entriamo all'interno del confine del Parco Comunale e affiancando nuovamente il corso del torrente Bevera andiamo ad attraversare anche quest'altra bellissima area verde. Raggiunta, dalla parte opposta, l'uscita percorriamo la stretta stradina che ben presto ci conduce al bivio della località Cascina di Brenno dove deviamo a destra. 

Ci attende ora un rettilineo sterrato che dopo circa 450m ci porta accanto a Cascina Campomarzo dove troviamo un'altro bivio di strade bianche e dove giriamo a destra. Poco dopo una bella curva andiamo ad attraversare sul ponte il torrente Bevera che in località Baggero  affluisce nel fiume Lambro. Subito dopo giriamo a destra per imboccare il sentiero che in discesa ci porta all'interno del bosco e percorrendolo, almeno nella prima parte, procediamo sulla stretta sponda che divide i due corsi d'acqua. Sarà un continuo saliscendi che ha, al suo interno, anche qualche passaggio abbastanza tecnico per cui il consiglio è quello di essere pronti nel modificare il rapporto del cambio se non si vuole mettere il piede a terra. Usciti dal bosco ed entrati sull'ampia radura andiamo ad attraversarla sul single track che ci riporta nuovamente tra le fronde degli alberi dove il sentiero si allarga e con l'ultimo strappo in salita arriviamo all'uscita dal bosco e superiamo una sbarra. Il single track che ne segue è di breve durata e poco dopo ci ritroviamo sull'ampia strada bianca dove proseguiamo a sinistra per percorrerla tutta e raggiungere il bivio di via Salvo d'Acquisto nel territorio comunale di Rogeno. Girando a sinistra andiamo a percorrere quest'altra stradina secondaria che ben presto inizia una discesa in direzione della località Maglio per arrivare prima sul ponte che attraversa il fiume Lambro e successivamente al sottoportico che ci porta, per forza a destra, sul proseguimento di via Guglielmo Marconi. In salita, che procede anche oltre la curva a sinistra, ci portiamo al bivio via Benedetto Croce e deviando a destra andiamo in direzione del sottopasso ferroviario regolato dal semaforo. Superandolo ci portiamo a ridosso della traversa di via Verdi e girando affrontiamo una leggera salita che ci conduce poi ad un bivio. Svoltando a sinistra percorriamo per intero via Armando Diaz e sempre in leggera ascesa ci portiamo al bivio con via Alessandro Volta. La curva a sinistra ci riporta al passaggio a livello dove attraversiamo la Linea Ferroviaria Como-Lecco per raggiungere la rotonda. Immettendoci nella prima uscita ci reimmettiamo sul rettilineo di via San Gerolamo Emiliani e con gli ultimi 250 metri raggiungiamo l'ingresso del parcheggio accanto alla Stazione ferroviaria di Merone nostro punto di partenza/arrivo odierno.            

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