Always Mountain Biking - 01


13/02/2022 - Always Mountain Biking - 01
Distance: 34 km - 917 m Ascent -  928 m - Descent


E' una domenica mattina abbastanza fredda, quella che mi attende al ritrovo di Molteno, anche se le previsioni davano effettivamente qualche grado in più. Nulla di grave con 14 amici presenti si parte per questo nuovo itinerario che ha al suo interno degli strappi abbastanza duri ma che, con l'aiuto dell'e-bike, si superano tranquillamente. Uniche note negative la prima salita su gradini verso Ello, dove bisogna fare portage, ma anche la discesa su sterrato, che ci conduce a Marconaga, per un breve tratto di 300 m, è da percorrere a piedi perchè il sentiero è sparito e sono rimasti solamente i solchi lasciati dall'acqua e i sassi smossi. Always Mountain Biking la dice tutta, già nel titolo dell'escursione, ma il consiglio che vi do, prima di provare il tracciato, se avete una MTB muscolare, arrivate con un grado di preparazione buono. Per il resto fantastici i paesaggi che ci ha regalato con viste, dall'alto sulla Brianza. All'arrivo al belvedere della Cappella dei Morti della Rata, sopra Ello, il bellissimo scorcio che si vede ti ripaga della fatica. Da provare.

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Ti configuri un nuovo tracciato per MTB e scopri che il percorso, alla fine, ti ripaga di più di quello che hai dato. Ecco la sintesi di oggi su un bell'itinerario che ha lasciato, tutti, al termine soddisfatti. Con le temperature, basse, i sentieri sono rimasti quasi sempre gelati e di fango (palta come la chiamiamo qui in Brianza) non ne abbiamo trovata molta e tutto è andato veramente benissimo. Le salite sono toste ed in certi punti sono al limite ma se prese con il dovuto piglio, senza voler strafare, si superano. La Brianza, quella di questa mattina, in parte sconosciuta, la descrivo nel messaggio della chat Telegram, che ho a disposizione, per informare gli amici. Nonostante tutto questo il bel gruppone che parte dalla stazione di Molteno ti dà la forza di proseguire, sempre, alla ricerca di nuovi tracciati perchè sai che sugli AMICI puoi sempre contare.

Qualche minuto di ritardo sul previsto ma si parte con una temperatura che è sotto lo zero termico. Qualche bella pedalata per riscaldare il fisico percorrendo, dopo la rotonda, il rettilineo dell'alberata via Stazione a Molteno ed arriviamo all'incrocio. Giriamo a sinistra andando ad attraversare il passaggio a livello e subito dopo giriamo a destra su via A. Moro. La percorriamo tutta per arrivare alla rotonda e tenendoci a destra ci immettiamo su viale dell'Industria. Andiamo a superare un lunga serie di capannoni industriali fino a quando alla nostra sinistra troviamo la traversa della  Strada Consortile del Pozzolo  che diventa subito sterrata e prosegue a fianco del piccolo corso d'acqua del Fosso del Pascolo. Rimanendo sempre sulla strada principale ci portiamo, dopo aver percorso il lungo rettilineo, a ridosso della piccola zona artigianale di Annone Brianza. Al bivio con via ai Pascoli giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina asfaltata per ritornare poi sulla sterrata che va, adesso in direzione della prima periferia di Oggiono.

Raggiunto il comprensorio del IIS Vittorio Bachelet andiamo ad attraversarne a sinistra il parcheggio e ci dirigiamo in direzione della rotonda. Entriamo nella piccola frazione Bersaglio e seguiamo la stradina asfaltata a destra, che ci porta al passaggio a livello. Lo attraversiamo per portarci al bivio con viale Europa e girando a sinistra arriviamo ad incrociare la  SP49 . Giriamo a destra ed all'incrocio successivo a sinistra per entrare nel centro cittadino di Oggiono percorrendo Viale Vittoria. Il bel viale alberato va ad attraversare il centro storico ed arrivati sul prolungamento di via Marco d'Oggiono proseguiamo sempre diritto per percorrere via G. Longoni che ci conduce all'incrocio con via Montello. Curva a sinistra per portarci su piazza G. Garibaldi e girare a destra sulla strada che in rettilineo arriva alla rotonda sulla  SP51

Prendiamo la seconda uscita e dopo il rettilineo, alla nuova rotonda, giriamo a destra ed iniziamo a seguire un breve tratto dalla  SP60 . Alla prima traversa la lasciamo e con la pendenza, che inizia a salire leggermente, andiamo a percorrere i due tornanti ed il rettilineo per portarci su via Piave all'immediata periferia di Imberido. Ne percorriamo poche centinaia di metri e prima della curva giriamo a destra sulla sterrata che risale la parte impegnativa della collina. Il fondo, non certamente dei migliori mette a dura prova anche le nostre e-bike e qualche volta siamo costretti anche a mettere il piede a terra per problemi con il grip del gomme che saltellano troppo sui sassi nascosti dal foliage. Con fatica usciamo dal bosco e ci riportiamo sulla strada asfaltata dove giriamo a sinistra.

Raggiunto il bivio giriamo a destra ed entriamo nella frazione Castello di Oggiono andando a superare una bella zona residenziale. La lasciamo quando alla nostra sinistra troviamo la sterrata che va in direzione del boschetto ed andiamo a seguirla per ritrovarci, poco dopo, davanti alla Scalinata Annoni (non segnalata sulle mappe - fatta costruire dal Conte Annoni perchè il tracciato delle vecchia strada che risaliva la collina passava nel mezzo della sua proprietà) che, con una bella pendenza ed una media lunghezza, ci fa arrivare al bivio con la  SP70 . Giriamo a sinistra e poco dopo a destra per iniziare la breve rampa, in salita, che ci conduce nella piazzetta davanti alla Chiesa di Sant'Antonio Abate a Ello. Percorriamo adesso la stradina, stretta, di via M. De Vecchi e andiamo ad attraversare il centro storico della bella cittadina raggiungendo l'incrocio di via Filatoio. Lo attraversiamo, tenendoci a sinistra, imboccando la strada cementata di via G. Carducci che prosegue in salita e che, dopo la curva, diventa sterrata entrando nel bosco. Seguiamo il  Sentiero 10-Ello-Oggiono  che inizia subito in salita ma con pendenze morbide fino all'arrivo al belvedere davanti alla Cappella dei Morti della Rata.

Una breve pausa per scattare qualche fotografia e si riparte, adesso, con pendenze molto più decise ma che con l'ausilio dell'e-bike sembrano molto meno dure. Nonostante l'aiuto del motore è, come sempre, al livello minimo (perchè in questo modo è come andare ancora con la muscolare) ci si deve mettere tanta gamba e fiato per arrivare alla radura a fianco della casetta. Un attimo di pausa per bere un sorso d'acqua e riprendere il fiato e si riprende adesso con pendenze, decisamente, meno dure anche se di salita ne dobbiamo fare ancora un pò. Arrivati ad un bivio di sentieri ci teniamo a destra portandoci sul  Sentiero 11-Dir. Marconaga  e con l'ultimo strappetto,  terminiamo questa impegnativo tratto che è la prima volta che percorriamo. Inizia poco dopo la discesa e il gruppo che si era compattato si allunga nuovamente e con qualche bel sobbalzo sulla sella proseguiamo sempre all'interno del bosco. Arrivati circa a metà del passaggio dobbiamo però scendere di sella perchè per almeno 300 m il fondo è talmente rovinato che rimanerci diventa seriamente pericoloso.

Nonostante tutto questo proseguiamo e poco dopo ritorniamo in sella per proseguire con le ultime curve prima di arrivare al bivio della bellissima strada bianca che a destra ci conduce a Marconaga. Entriamo tra le strette viuzze della frazione e lasciando la Chiesa di San Bernardo, alle nostre spalle, raggiungiamo la piazzetta dove si trova la piccola fontana. Curva a sinistra e subito ancora a sinistra per percorrere la viuzza che diventa quasi subito sterrata e che in discesa, leggera, ci porta poi ad attraversare dei grandi pratoni con uno scenario davvero incantevole. Il sentiero, single track, quasi sparito ci conduce a ridosso di una collinetta dove ci fermiamo per la foto di gruppo ed alla nostra destra vediamo l'immagine suggestiva delle case del piccolo borgo che abbiamo appena lasciato. Click.... Click.... Click.... Click.... foto scattate e si riparte in discesa sul  Sentiero Marconaga-Trescano-Oggiono  che ci fa arrivare al piccolo borgo di Cogoredo.  Riprendiamo per qualche centinaio di metri la strada asfaltata, a destra, su via A. Moro e la lasciamo quando a sinistra imbocchiamo la cementata strada che devia poi a destra sulla sterrata. 

Seguiamo questo bellissimo tratto nel mezzo del bosco e dopo un tornante in discesa andiamo a raggiungere le sponde del piccolo Laghetto di Cogoredo. Non passandoci spesso è d'obbligo una breve sosta, con alcuni degli amici, gli altri sono già passati senza fermarsi, per qualche altra fotografia e poi si riparte. Proseguendo poi verso la strada asfaltata, a destra, arriviamo a superare la sbarra che blocca l'ingresso della stradina che abbiamo percorso. Ritornati su asfalto prendiamo la strada a destra e proseguiamo con una leggera discesa fino al bivio con via Papa Giovanni XXIII. Proseguendo diritto iniziamo un tratto in salita su via Cogoredo passando a fianco di Palazzo Nava (o di quel che ne resta) con a fianco la vecchia Torre di origine medioevale. La stradina, sempre in salita, arriva a ridosso del tornante e noi ci teniamo a destra per lasciare l'asfalto. Entriamo nel bosco sul sentiero che seguiamo a sinistra dove la salita non è da poco. Lo strappo è duro e se non si è stati pronti con il cambio, in precedenza, si fa in fretta a mettere il piede a terra. 

Poche centinaia di metri per uscire dall'ombra delle piante e con un leggera salita, su un single track che parte a destra, arriviamo alle prime case della frazione Brianzola. Andiamo a percorrere via Piave ed alla prima traversa a sinistra giriamo su via Montecassino per arrivare a fianco del parcheggio. Ci teniamo a destra e portandoci nello stretto passaggio arriviamo davanti al piazzale della Chiesa di San Lorenzo. Riprendiamo nuovamente via Montecassino e giriamo a sinistra per portarci al bivio di via San Lorenzo. Anche qui curviamo a sinistra e andiamo a percorrere la leggera salita che passa accanto al Camposanto di Castello Brianza e prendendo a destra imbocchiamo via Prealpi. Raggiunto, poco dopo, un trivio tenendoci a sinistra iniziamo un'altra rampa, in salita, che ci riporta all'interno del bosco. La pendenza poco dopo diminuisce e procedendo sempre su un bel fondo sterrato arriviamo e superiamo la casa dove l'abbaiare dei cani e i rumori del taglio del legno si sentono sempre in qualsiasi giorno si passa. Inizia adesso un bel tratto in single track che ci fa divertire parecchio anche se in questo punto bisogna stare attenti ed avere sempre ben strette le mani sul manubrio.

Il bel sentiero che rimane sempre in costa, sulle prime pendici del Monte di Brianza, è a tratti esposto ed in alcuni parti anche stretto come passaggio. La cautela è sempre d'obbligo e poi non ci siamo solo noi sui sentieri e quindi è abbastanza logico dare sempre la precedenza a pedoni. Il bel tratto termina alle porte di Santa Maria Hoè nella zona del Mulino e seguendo la stradina adesso asfaltata ne andiamo a percorrere solo un centinaio di metri per deviare a destra imboccando la sterrata che entra nel boschetto. Pendenza non indifferente anche in discesa con i freni sempre tirati e continui sobbalzi sulla sella per arrivare nella parte che diventa prima tratturo e poi sentiero e a tornanti prosegue sempre in discesa raggiungendo il bivio con la  SP52 . La attraversiamo e ci portiamo nuovamente su sterrato, dopo aver superato il ponticello sul torrente Bevera, ed iniziamo a seguire la carrareccia che va ad attraversare i grandi pratoni raggiungendo il vecchio rudere dello stabilimento dove inizia poco dopo un'altro tratto in salita che dopo un tornante arriva ad incrociare  SP342 .

Ci manteniamo sulla strada ad alto traffico (e questa mattina sembra anche essercene più del solito) ma ne percorriamo solo 200 m per girare a sinistra sulla stradina che risale verso le case della piccola frazione Biscioia. Attraversiamo il ponte sulla provinciale e seguendo la stradina ci portiamo in direzione dell'abitato di Perego. Raggiunto il bivio giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto in salita su via A. Volta che poi lasciamo per girare a destra sullo strappo di via Roma. Raggiunta la curva la percorriamo e subito dopo, accanto alla Torre Medioevale, giriamo a sinistra e ci portiamo sugli stretti vicoli che passano nel mezzo del centro storico. Ne usciamo sulla stradina, a curve ed in discesa, che ci porta sul piccolo single track che a destra va in direzione del bivio delle sterrate. Tenendoci, adesso, a sinistra e procedendo su questo bel tratto fuoristrada ci portiamo, con una leggera salita al bivio dell'asfaltata via Frigola. Svolta a destra con strada che inizia subito a salire, con una leggera pendenza, rimanendo così fino a quando non raggiungiamo l'incrocio. 

La curva a destra, che quando arriviamo qui non vogliamo mai fare, è quella che inizia in salita, con pendenze in doppia cifra, su via San Pietro dove le inclinazioni della strada adesso cambiano. L'ampia curva e poi un rettilineo che raggiunge l'incrocio della  SP53  sembrano non terminare ma ci attende, ancora,  l'ultimo tratto che arriva accanto al Monastero delle Monache Romite Ambrosiane a Bernaga Superiore. Inizia, adesso, la discesa e seguendo un breve tratto di via Lissolo ci portiamo all'innesto, a destra, del  Sentiero dei Proverbi . Il bellissimo tratto che entra nel bosco non finisce mai di regalarti quelle belle sensazioni che un biker desidera con continui cambi di direzione e di pendenze dove superare radici e qualche bella curva a gomito è nella norma. Importante però è avere sempre la testa sulle spalle perchè su questi sentieri è sempre più probabile trovare altre persone a piedi o in MTB come noi. Lunghezza della discesa (si fa così per dire) buonissima e ti dispiace arrivare quando vedi la strada asfaltata di via Ceregallo. Girando a destra proseguiamo ancora in discesa sui bei tornanti che ci immettono poi sul lungo rettilineo. Ne andiamo a percorrere, però, solo i primi 400 m per girare a sinistra alla sulla stradina che ci conduce alle case di Cascina Roncaria

Superati i caseggiati ci teniamo a sinistra ed iniziamo a seguire un'altro dei bellissimi tratti sterrati che fanno parte di questo itinerario. Il primo che passa accanto agli steccati, il secondo nella piccola radura e l'ultimo all'interno del bosco che ci regala a destra le prime case dell'abitato di Bevera di Sirtori. L'uscita dal bosco è con uno strappetto che ci conduce sull'asfaltata via Resempiano dove giriamo a destra. Discesa fino al bivio e poi ancora a destra su quest'ampia strada asfaltata che con una bella ed ampia curva ci conduce all'incrocio con via Lecco. Tratto, questo, in cui è possibile incontrare traffico e dopo qualche ora passata sempre all'interno di boschi o su stradine secondarie si ritorna alla realtà. Girando a destra arriviamo alla grande rotonda sulla  SP342  dove prendiamo la seconda uscita che ci porta a destra sul raccordo che raggiunge l'altra rotonda sulla  SP51 . Seconda uscita anche per questa rotonda e ci portiamo, per un brevissimo tratto, sulla  SP69  che però lasciamo quasi subito quando a sinistra vediamo la sterrata  Strada Comunale di Robarello  che ci conduce sul proseguimento della strada bianca di via Costa d'Oro arrivando, così, alla prima periferia di Barzago

Raggiunto e superato il Camposanto iniziamo una breve salita fino all'incrocio di via Roma dove entriamo nel centro storico della cittadina. Curva a destra e strada in leggera discesa fino all'incrocio dove girando a sinistra imbocchiamo via Kennedy. Ne percorriamo solo una parte ed all'incrocio successivo giriamo a destra per percorrere via De Gasperi. Strada in cui l'asfalto ad un certo punto termina e superata la sbarra ci riportiamo su un tratto sterrato che poco più avanti entra all'interno del bosco. E' un brevissimo tratto e quando ne usciamo siamo al bivio dell'asfaltata via Como dove girando a sinistra andiamo a percorrerne il lungo rettilineo che ci conduce alla rotonda. Girando a destra ci portiamo su via Italia e poco dopo la lasciamo per prendere a sinistra via Como che ci fa passare a fianco di alcuni capannoni prima di raggiungere il bivio con via Fornace. Ci teniamo a destra e imbocchiamo la piccola stradina di via Erba che, dopo la curva, ci immette sulla nuova sterrata ed entra nel bosco. Con una bella stradina, quasi sempre in leggera discesa, ci divertiamo a zigzagare sul sentiero cercando di evitare il più possibile il foliage che potrebbe nascondere qualche insidia.

Quando ne usciamo andiamo ad attraversare l'asfaltata via Provinciale alla prima periferia di Garbagnate Monastero. Ci portiamo su via Grigna e ci ritroviamo, poco dopo, su un tratturo che supera un terrazzamento e ci conduce all'interno del boschetto. Il vento dei giorni scorsi ha rovinato, con un accumulo di rami rotti e foglie, il passaggio e siamo quindi costretti a scendere di sella per attraversare il piccolo guado alla nostra sinistra. Ci riportiamo però subito sul mezzo e iniziamo la leggera salita che raggiunge l'asfaltata via Tregiorgio. Ci teniamo a sinistra e percorriamo questa bella stradina che poco più avanti passa a fianco alla collinetta dove la bella Chiesa di San Martino sembra vegliare sui passanti. Una leggera e breve salita ci conduce alle prime case del paese che però lasciamo subito quando prendiamo a sinistra via Gaesso che ci porta, in leggera discesa, verso la rotonda sulla  SP49 . La attraversiamo e portandoci su via Casa Paradiso entriamo nel territorio comunale di Molteno ed arriviamo alla rotonda su via Papa Giovanni XXIII. Tenendoci a sinistra ne andiamo a percorrere un centinaio di metri per girare poi a destra, alla traversa di via Stazione dove prendiamo a destra la stradina sterrata, che parte dopo le transenne, che ci riporta al parcheggio da dove è iniziata l'avventura odierna.
Pier



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