Always Mountain Biking - 01
Distance: 34 km - 917 m Ascent - 928 m - Descent
E' una domenica mattina abbastanza fredda, quella che mi attende al ritrovo
di Molteno, anche se le previsioni
davano effettivamente qualche grado in più. Nulla di grave con 14 amici
presenti si parte per questo nuovo itinerario che ha al suo interno degli
strappi abbastanza duri ma che, con l'aiuto dell'e-bike, si superano
tranquillamente. Uniche note negative la prima salita su gradini verso
Ello, dove bisogna fare portage, ma
anche la discesa su sterrato, che ci conduce a
Marconaga, per un breve tratto di 300
m, è da percorrere a piedi perchè il sentiero è sparito e sono rimasti
solamente i solchi lasciati dall'acqua e i sassi smossi.
Always Mountain Biking la dice tutta,
già nel titolo dell'escursione, ma il consiglio che vi do, prima di provare
il tracciato, se avete una MTB muscolare, arrivate con un grado di
preparazione buono. Per il resto fantastici i paesaggi che ci ha regalato
con viste, dall'alto sulla Brianza.
All'arrivo al belvedere della
Cappella dei Morti della Rata, sopra
Ello, il bellissimo scorcio che si vede
ti ripaga della fatica. Da provare.
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Ti configuri un nuovo tracciato per MTB e scopri che il percorso,
alla fine, ti ripaga di più di quello che hai dato. Ecco la sintesi
di oggi su un bell'itinerario che ha lasciato, tutti, al termine
soddisfatti. Con le temperature, basse, i sentieri sono rimasti
quasi sempre gelati e di fango (palta come la chiamiamo qui
in Brianza) non ne abbiamo
trovata molta e tutto è andato veramente benissimo. Le salite sono
toste ed in certi punti sono al limite ma se prese con il dovuto
piglio, senza voler strafare, si superano. La
Brianza, quella di questa
mattina, in parte sconosciuta, la descrivo nel messaggio della chat
Telegram, che ho a disposizione, per informare gli amici. Nonostante
tutto questo il bel gruppone che parte dalla stazione di
Molteno ti dà la forza di
proseguire, sempre, alla ricerca di nuovi tracciati perchè sai che
sugli AMICI puoi sempre contare.
Qualche minuto di ritardo sul previsto ma si parte con una temperatura che è sotto lo zero termico. Qualche bella pedalata per riscaldare il fisico percorrendo, dopo la rotonda, il rettilineo dell'alberata via Stazione a Molteno ed arriviamo all'incrocio. Giriamo a sinistra andando ad attraversare il passaggio a livello e subito dopo giriamo a destra su via A. Moro. La percorriamo tutta per arrivare alla rotonda e tenendoci a destra ci immettiamo su viale dell'Industria. Andiamo a superare un lunga serie di capannoni industriali fino a quando alla nostra sinistra troviamo la traversa della Strada Consortile del Pozzolo che diventa subito sterrata e prosegue a fianco del piccolo corso d'acqua del Fosso del Pascolo. Rimanendo sempre sulla strada principale ci portiamo, dopo aver percorso il lungo rettilineo, a ridosso della piccola zona artigianale di Annone Brianza. Al bivio con via ai Pascoli giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina asfaltata per ritornare poi sulla sterrata che va, adesso in direzione della prima periferia di Oggiono.
Raggiunto il comprensorio del
IIS Vittorio Bachelet andiamo
ad attraversarne a sinistra il parcheggio e ci dirigiamo in
direzione della rotonda. Entriamo nella piccola frazione
Bersaglio e seguiamo la
stradina asfaltata a destra, che ci porta al passaggio a livello.
Lo attraversiamo per portarci al bivio con viale Europa e girando a
sinistra arriviamo ad incrociare la
SP49 . Giriamo a destra ed all'incrocio successivo a sinistra per
entrare nel centro cittadino di
Oggiono percorrendo Viale
Vittoria. Il bel viale alberato va ad attraversare il centro storico
ed arrivati sul prolungamento di via Marco d'Oggiono proseguiamo
sempre diritto per percorrere via G. Longoni che ci conduce
all'incrocio con via Montello. Curva a sinistra per portarci su
piazza G. Garibaldi e girare a destra sulla strada che in rettilineo
arriva alla rotonda sulla
SP51 .
Prendiamo la seconda uscita e dopo il rettilineo, alla nuova
rotonda, giriamo a destra ed iniziamo a seguire un breve tratto
dalla
SP60 . Alla prima traversa la lasciamo e con la pendenza, che inizia a
salire leggermente, andiamo a percorrere i due tornanti ed il
rettilineo per portarci su via Piave all'immediata periferia di
Imberido. Ne percorriamo poche
centinaia di metri e prima della curva giriamo a destra sulla
sterrata che risale la parte impegnativa della collina. Il fondo,
non certamente dei migliori mette a dura prova anche le nostre
e-bike e qualche volta siamo costretti anche a mettere il piede a
terra per problemi con il grip del gomme che saltellano troppo sui
sassi nascosti dal foliage. Con fatica usciamo dal bosco e ci
riportiamo sulla strada asfaltata dove giriamo a sinistra.
Raggiunto il bivio giriamo a destra ed entriamo nella frazione
Castello di Oggiono andando a
superare una bella zona residenziale. La lasciamo quando alla nostra
sinistra troviamo la sterrata che va in direzione del boschetto ed
andiamo a seguirla per ritrovarci, poco dopo, davanti alla
Scalinata Annoni (non segnalata sulle mappe - fatta costruire dal Conte Annoni
perchè il tracciato delle vecchia strada che risaliva la collina
passava nel mezzo della sua proprietà) che, con una bella pendenza ed una media lunghezza, ci fa
arrivare al bivio con la
SP70 . Giriamo a sinistra e poco dopo a destra per iniziare la breve
rampa, in salita, che ci conduce nella piazzetta davanti alla
Chiesa di Sant'Antonio Abate a
Ello. Percorriamo adesso la
stradina, stretta, di via M. De Vecchi e andiamo ad attraversare il
centro storico della bella cittadina raggiungendo l'incrocio di via
Filatoio. Lo attraversiamo, tenendoci a sinistra, imboccando la
strada cementata di via G. Carducci che prosegue in salita e che, dopo la curva, diventa sterrata entrando nel bosco. Seguiamo
il Sentiero 10-Ello-Oggiono
che inizia subito in salita ma con pendenze morbide fino all'arrivo
al belvedere davanti alla
Cappella dei Morti della Rata.
Nonostante tutto questo proseguiamo e poco dopo ritorniamo in sella per proseguire con le ultime curve prima di arrivare al bivio della
bellissima strada bianca che a destra ci conduce a
Marconaga. Entriamo tra le
strette viuzze della frazione e lasciando la
Chiesa di San Bernardo, alle
nostre spalle, raggiungiamo la piazzetta dove si trova la piccola
fontana. Curva a sinistra e subito ancora a sinistra per percorrere
la viuzza che diventa quasi subito sterrata e che in discesa,
leggera, ci porta poi ad attraversare dei grandi pratoni con uno
scenario davvero incantevole. Il sentiero, single track, quasi
sparito ci conduce a ridosso di una collinetta dove ci fermiamo per
la foto di gruppo ed alla nostra destra vediamo l'immagine
suggestiva delle case del piccolo borgo che abbiamo appena lasciato.
Click.... Click.... Click.... Click.... foto scattate
e si riparte in discesa sul
Sentiero
Marconaga-Trescano-Oggiono
che ci fa arrivare al piccolo borgo di
Cogoredo. Riprendiamo per
qualche centinaio di metri la strada asfaltata, a destra, su via A.
Moro e la lasciamo quando a sinistra imbocchiamo la cementata strada
che devia poi a destra sulla sterrata.
Seguiamo questo bellissimo tratto nel mezzo del bosco e dopo un
tornante in discesa andiamo a raggiungere le sponde del piccolo
Laghetto di Cogoredo. Non passandoci spesso è d'obbligo una breve sosta, con alcuni
degli amici, gli altri sono già passati senza fermarsi, per qualche
altra fotografia e poi si riparte. Proseguendo poi verso la strada
asfaltata, a destra, arriviamo a superare la sbarra che blocca
l'ingresso della stradina che abbiamo percorso. Ritornati su asfalto
prendiamo la strada a destra e proseguiamo con una leggera discesa
fino al bivio con via Papa Giovanni XXIII. Proseguendo diritto
iniziamo un tratto in salita su via Cogoredo passando a fianco di
Palazzo Nava
(o di quel che ne resta) con a fianco la vecchia Torre di origine
medioevale. La stradina, sempre in salita, arriva a ridosso del
tornante e noi ci teniamo a destra per lasciare l'asfalto. Entriamo
nel bosco sul sentiero che seguiamo a sinistra dove la salita non è
da poco. Lo strappo è duro e se non si è stati pronti con il cambio,
in precedenza, si fa in fretta a mettere il piede a
terra.
Poche centinaia di metri per uscire dall'ombra delle piante e con
un leggera salita, su un single track che parte a destra, arriviamo
alle prime case della frazione
Brianzola. Andiamo a percorrere
via Piave ed alla prima traversa a sinistra giriamo su via
Montecassino per arrivare a fianco del parcheggio. Ci teniamo a destra e portandoci nello stretto passaggio arriviamo davanti al
piazzale della
Chiesa di San Lorenzo. Riprendiamo nuovamente via Montecassino e giriamo a sinistra per
portarci al bivio di via San Lorenzo. Anche qui curviamo a sinistra
e andiamo a percorrere la leggera salita che passa accanto al
Camposanto di
Castello Brianza e prendendo a
destra imbocchiamo via Prealpi. Raggiunto, poco dopo, un trivio tenendoci a sinistra iniziamo un'altra rampa, in salita, che ci
riporta all'interno del bosco. La pendenza poco dopo diminuisce e
procedendo sempre su un bel fondo sterrato arriviamo e superiamo la
casa dove l'abbaiare dei cani e i rumori del taglio del legno si
sentono sempre in qualsiasi giorno si passa. Inizia adesso un bel
tratto in single track che ci fa divertire parecchio anche se in
questo punto bisogna stare attenti ed avere sempre ben strette le
mani sul manubrio.
Il bel sentiero che rimane sempre in costa, sulle prime pendici del
Monte di Brianza, è a tratti
esposto ed in alcuni parti anche stretto come passaggio. La cautela
è sempre d'obbligo e poi non ci siamo solo noi sui sentieri e quindi
è abbastanza logico dare sempre la precedenza a pedoni. Il bel
tratto termina alle porte di
Santa Maria Hoè nella zona del
Mulino e seguendo la stradina adesso asfaltata ne andiamo a
percorrere solo un centinaio di metri per deviare a destra
imboccando la sterrata che entra nel boschetto. Pendenza non
indifferente anche in discesa con i freni sempre tirati e continui
sobbalzi sulla sella per arrivare nella parte che diventa prima
tratturo e poi sentiero e a tornanti prosegue sempre in discesa
raggiungendo il bivio con la
SP52 . La attraversiamo e ci portiamo nuovamente su sterrato, dopo aver
superato il ponticello sul
torrente Bevera, ed iniziamo a
seguire la carrareccia che va ad attraversare i grandi pratoni
raggiungendo il vecchio rudere dello stabilimento dove inizia poco
dopo un'altro tratto in salita che dopo un tornante arriva ad
incrociare
SP342 .
Ci manteniamo sulla strada ad alto traffico (e questa mattina sembra anche essercene più del solito) ma ne percorriamo solo 200 m per girare a sinistra sulla stradina
che risale verso le case della piccola frazione
Biscioia. Attraversiamo il ponte sulla provinciale e seguendo la stradina ci
portiamo in direzione dell'abitato di
Perego. Raggiunto il bivio
giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto in salita su via A. Volta
che poi lasciamo per girare a destra sullo strappo di via Roma.
Raggiunta la curva la percorriamo e subito dopo, accanto alla
Torre Medioevale, giriamo a
sinistra e ci portiamo sugli stretti vicoli che passano nel mezzo
del centro storico. Ne usciamo sulla stradina, a curve ed in
discesa, che ci porta sul piccolo single track che a destra va in
direzione del bivio delle sterrate. Tenendoci, adesso, a sinistra e
procedendo su questo bel tratto fuoristrada ci portiamo, con una
leggera salita al bivio dell'asfaltata via Frigola. Svolta a destra
con strada che inizia subito a salire, con una leggera pendenza,
rimanendo così fino a quando non raggiungiamo
l'incrocio.
La curva a destra, che quando arriviamo qui non vogliamo mai fare,
è quella che inizia in salita, con pendenze in doppia cifra, su via
San Pietro dove le inclinazioni della strada adesso cambiano.
L'ampia curva e poi un rettilineo che raggiunge l'incrocio
della
SP53 sembrano non terminare ma ci attende, ancora, l'ultimo
tratto che arriva accanto al
Monastero delle Monache Romite Ambrosiane
a Bernaga Superiore. Inizia,
adesso, la discesa e seguendo un breve tratto di via Lissolo ci
portiamo all'innesto, a destra, del
Sentiero
dei Proverbi . Il bellissimo tratto che entra nel bosco non finisce mai di
regalarti quelle belle sensazioni che un biker desidera con continui
cambi di direzione e di pendenze dove superare radici e qualche
bella curva a gomito è nella norma. Importante però è avere sempre
la testa sulle spalle perchè su questi sentieri è sempre più
probabile trovare altre persone a piedi o in MTB come noi. Lunghezza
della discesa (si fa così per dire) buonissima e ti dispiace
arrivare quando vedi la strada asfaltata di via Ceregallo. Girando a
destra proseguiamo ancora in discesa sui bei tornanti che ci
immettono poi sul lungo rettilineo. Ne andiamo a percorrere, però,
solo i primi 400 m per girare a sinistra alla sulla stradina che ci
conduce alle case di
Cascina Roncaria.
Superati i caseggiati ci teniamo a sinistra ed iniziamo a seguire
un'altro dei bellissimi tratti sterrati che fanno parte di questo
itinerario. Il primo che passa accanto agli steccati, il secondo
nella piccola radura e l'ultimo all'interno del bosco che ci regala
a destra le prime case dell'abitato di
Bevera di Sirtori. L'uscita dal
bosco è con uno strappetto che ci conduce sull'asfaltata via
Resempiano dove giriamo a destra. Discesa fino al bivio e poi ancora
a destra su quest'ampia strada asfaltata che con una bella ed ampia
curva ci conduce all'incrocio con via Lecco. Tratto, questo, in cui
è possibile incontrare traffico e dopo qualche ora passata sempre
all'interno di boschi o su stradine secondarie si ritorna alla
realtà. Girando a destra arriviamo alla grande rotonda
sulla
SP342
dove prendiamo la seconda uscita che ci porta a destra sul raccordo
che raggiunge l'altra rotonda sulla
SP51 . Seconda uscita anche per questa rotonda e ci portiamo, per un
brevissimo tratto, sulla
SP69
che però lasciamo quasi subito quando a sinistra vediamo la
sterrata
Strada
Comunale di Robarello
che ci conduce sul proseguimento della strada bianca di via Costa
d'Oro arrivando, così, alla prima periferia di
Barzago.
Raggiunto e superato il Camposanto iniziamo una breve salita fino
all'incrocio di via Roma dove entriamo nel centro storico della
cittadina. Curva a destra e strada in leggera discesa fino
all'incrocio dove girando a sinistra imbocchiamo via Kennedy. Ne
percorriamo solo una parte ed all'incrocio successivo giriamo a
destra per percorrere via De Gasperi. Strada in cui l'asfalto ad un
certo punto termina e superata la sbarra ci riportiamo su un tratto
sterrato che poco più avanti entra all'interno del bosco. E' un
brevissimo tratto e quando ne usciamo siamo al bivio dell'asfaltata
via Como dove girando a sinistra andiamo a percorrerne il lungo
rettilineo che ci conduce alla rotonda. Girando a destra ci portiamo
su via Italia e poco dopo la lasciamo per prendere a sinistra via
Como che ci fa passare a fianco di alcuni capannoni prima di
raggiungere il bivio con via Fornace. Ci teniamo a destra e
imbocchiamo la piccola stradina di via Erba che, dopo la curva, ci
immette sulla nuova sterrata ed entra nel bosco. Con una bella
stradina, quasi sempre in leggera discesa, ci divertiamo a zigzagare
sul sentiero cercando di evitare il più possibile il foliage che
potrebbe nascondere qualche insidia.
Quando ne usciamo andiamo ad attraversare l'asfaltata via
Provinciale alla prima periferia di
Garbagnate Monastero. Ci
portiamo su via Grigna e ci ritroviamo, poco dopo, su un tratturo
che supera un terrazzamento e ci conduce all'interno del boschetto.
Il vento dei giorni scorsi ha rovinato, con un accumulo di rami
rotti e foglie, il passaggio e siamo quindi costretti a scendere di
sella per attraversare il piccolo guado alla nostra sinistra. Ci
riportiamo però subito sul mezzo e iniziamo la leggera salita che
raggiunge l'asfaltata via Tregiorgio. Ci teniamo a sinistra e
percorriamo questa bella stradina che poco più avanti passa a fianco
alla collinetta dove la bella
Chiesa di San Martino
sembra vegliare sui passanti. Una leggera e breve salita ci conduce
alle prime case del paese che però lasciamo subito quando prendiamo
a sinistra via Gaesso che ci porta, in leggera discesa, verso la
rotonda sulla
SP49 . La attraversiamo e portandoci su via Casa Paradiso entriamo nel
territorio comunale di
Molteno ed arriviamo alla
rotonda su via Papa Giovanni XXIII. Tenendoci a sinistra ne andiamo
a percorrere un centinaio di metri per girare poi a destra, alla
traversa di via Stazione dove prendiamo a destra la stradina
sterrata, che parte dopo le transenne, che ci riporta al parcheggio
da dove è iniziata l'avventura odierna.
Pier
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