Al di qua dell'Adda


 
03/04/2022 - Al di qua dell'Adda
Distance: 38 km - 564 m Ascent - 564 m Descent



Bel gruppo di amici al ritrovo di Cernusco Lombardone che mi aspettano per iniziare insieme una nuova mattinata in compagnia. Quest'oggi siamo ritornati nelle sterrate che raggiungono, quasi, le sponde del fiume Adda, all'interno di una parte del Parco Adda Nord. Il cielo è, come dice l'amico Andrea, ABBASTANZA, grigio e sperando di non prendere acqua perchè, oltretutto, fa anche freddo, si parte. Tracciato, come ogni settimana nuovo e con questo giro ad anello abbiamo la possibilità di deviare di qualche chilometro per utilizzare, prima, i bellissimi sentieri di un parte del Parco di Montevecchia e Valcurone

Il tracciato, mai impegnativo, può essere una buona base di allenamento con passaggi anche tecnici, ma saranno i paesaggi che vi lasceranno a bocca aperta. Da provare.

E' una mattina anomala, questa, nonostante sia la prima domenica di Aprile. Alle giornate, quasi, primaverili delle settimane precedenti, arriviamo ad un abbassamento delle temperature molto deciso per il periodo. Nulla di che preoccuparsi anche perchè non abbiamo ancora lasciato l'abbigliamento invernale e proseguiamo con l'indossarlo. La traccia, odierna, è bella e con un seguito di passaggi su sterrati e sentieri si varia molto anche il modo di guidare il nostro mezzo. Ci sono tratti in salita, non lunghi, ma abbastanza impegnativi e con i terreni perfetti e poco bagnati, in compagnia degli amici, mi sono davvero divertito nei passaggi, anche al limite, dove l'e-bike ha dato davvero un sostanziale aiuto. Paesaggi che non ti aspetti e tanto tempo in fuoristrada, in sintesi, tutto questo è nell'itinerario odierno.


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Qualche minuto prima delle 8:30 siamo già in sella alle nostre e-bike per iniziare questo nuovo tracciato che ha come base di partenza e arrivo il comodo parcheggio dove arriviamo tutti in auto. Avendo la possibilità di lasciare il mezzo, senza continue ricerche di spazio, lo utilizziamo abbastanza spesso per i nostri ritrovi perchè ci è sopra tutto comodo anche da raggiungere. Lasciamo via Stoppani a Cernusco Lombardone per girare a destra, alla rotonda, andando a percorrere via L. Maggioni che va in direzione del sottopasso da dove risaliamo per arrivare davanti alla Stazione ferroviaria. Arrivati alla rotonda, successiva, giriamo a destra per proseguire sulla stradina che raggiunge poco più avanti il Campo Sportivo comunale e ci immettiamo, a sinistra sul  Sentiero Pagnano-Stazione  che ci fa lasciare le case  del paese per andare in direzione della frazione Pagnano. Quando termina siamo su un'altra rotonda e giriamo a destra per imboccare via Promessi Sposi che percorriamo fino a raggiungere alla nostra destra un piccolo capannone.

Lasciamo l'asfalto, girando a sinistra, nel piccolo ingresso del sentiero, ed iniziamo la salita che nel bel contesto di una sterrata che risale la collinetta passando a lato del boschetto. Raggiunte le prime case ci teniamo a destra ed andiamo a percorrere il rettilineo di A. Lamarmora che raggiunge il bivio con via Don A. Arnaboldi. Giriamo a sinistra e seguiamo il successivo rettilineo che termina, al bivio, con via Cappelletta. Svolta a sinistra ed altro rettifilo che passa accanto alla Chiesa di San Giorgio ed arriva in piazza San Carlo. Curva a destra per imboccare la stretta stradina di via Lunga che entra all'interno del centro storico del paese proseguendo poi, in una parte più larga, verso la prima periferia. Ad un bivio, a sinistra del parapetto bianco, ci portiamo sulla stretta stradina che scende in direzione dei prati e poco dopo ci ritroviamo sul sentiero che va ad attraversare il ponticello sul torrente Molgora e raggiunge poi il sottopasso ferroviario. Uscendone dalla parte opposta prendiamo il sentiero a destra e procediamo verso la piccola località di Pianezzo.

Stradina che rimane sempre sterrata e cambia solamente solamente, diventando asfaltata, quando passa nel mezzo delle case. Al bivio giriamo a sinistra superando la piccola Chiesa di San Michele e ci portiamo su via Bagaggera. Poco dopo lasciamo già le case del piccolo borgo e con una leggera salita andiamo a percorrere le curve che ci portano in direzione di Cascina Bagaggera all'interno del territorio del Parco di Montevecchia e Valcurone. Arrivati a ridosso delle case che fanno parte della vecchia struttura della grande cascina, in parte abbandonata, ci fermiamo al piccolo bar che troviamo alla nostra destra per gustarci un buon caffè che ci scalda un attimo prima di proseguire nella nostra avventura odierna. Si riparte, a destra, seguendo il  Sentiero 8-Lomaniga Beolco  che su un tratturo entra nel mezzo dei grandi pratoni. Poco dopo, accanto al paletto di indicazione del sentiero, ci teniamo a destra ed iniziamo la discesa che in poco tempo ci conduce a fianco del letto asciutto di una roggia. 
Tenendoci a sinistra iniziamo la salita, leggera che, sempre all'interno del bosco, raggiunge dopo un lungo tratto il bivio.

Sulla strada asfaltata, alla prima periferia di
Spiazzo, giriamo a destra e iniziamo subito la discesa sul lungo rettilineo di via Brughiera. Raggiunto il tratto pianeggiante, prima della curva, giriamo a sinistra per procedere sul tratturo che ci da modo  di aggirare la fattoria e di portarci poi sulla stradina asfaltata che passa a fianco di una bella zona residenziale. Ci portiamo, così, all'incrocio con via Mulino Beolco e svoltiamo a destra per procedere su questa stretta stradina che poco dopo diventa sterrata e raggiunge il guado del torrente Molgora. Tra di noi c'è chi passa direttamente, attraversando il corso dell'acqua, ed altri, come me, che invece preferiscono utilizzare il piccolo ponticello in cemento, a destra, per portarsi sulla sponda opposta. Al bivio, della piccola periferia di Beolco, ci teniamo a sinistra e procediamo verso le ultime case. Le lasciamo dopo aver girato a destra su via San Pietro per percorrere un'altro tratturo che passa a lato di un boschetto e ci porta al bivio con via delle Robinie. Curva a sinistra e breve rettilineo per arrivare all'incrocio dove attraversiamo via Pianezzo.

Entriamo nel cortile del Mulino Cattaneo e deviamo poi a destra sulla sterrata/carrareccia che poco dopo arriva all'immediata periferia est di Pianezzo. Al bivio dell'asfaltata giriamo a sinistra e andiamo a superare la collinetta, a fianco di bellissimi terrazzamenti, per iniziare poi una breve salita che ci avvicina alle case di Roncaglia e proseguire poi verso l'incrocio. Attraversiamo via Monte Bianco e ancora in leggera e breve salita a fianco delle case di Pagnano per poi iniziare il tratto in discesa che ci fa arrivare al bivio di via Cappelletta. Curva a sinistra per proseguire, ancora in discesa, fino ad arrivare alla rotonda sulla  SP342dir  , dove, utilizzando la seconda uscita, ne andiamo a percorrere un brevissimo tratto. Deviando, poi, a destra ci portiamo sulla sterrata che arriva al bivio di via Sant'Antonio da Padova. Curva a destra per procedere in salita su questa stretta stradina che risale la collinetta a fianco del muro perimetrale del Convento di Santa Maria Nascente in Sabbioncello. (Si hanno notizie di una piccola chiesa in località Sabbioncello, a partire dall'inizio del XV secolo. La prima costruzione comprendeva solamente lo spazio fino all'attuale presbiterio). 

Una breve sosta, per me, per scattare qualche fotografia e poi si riparte, in discesa, fino al bivio di via Monte Grappa, alla periferia di Merate. Curva a sinistra e inizio di un rettilineo che passa accanto al muro di cinta del parco di Villa dei Cedri che lasciamo quando a sinistra troviamo la traversa di via Santa Caterina da Siena. Giriamo e andiamo a percorrere il tratto che raggiunge il bivio dove a sinistra, in località Valle Superiore, troviamo un'antica casa con un sottoportico ed un vecchio terrazzo tutto affrescato, ma ahimè in condizioni davvero pessime. Scatto qualche fotografia e si riparte a destra su via Resegone che ci conduce, quasi, al bivio di via Monte Grappa. Poco prima giriamo a sinistra sulla stretta stradina che entra tra le case ed il fondo, subito dopo, cambia e seguendo il sentiero, sempre in leggera salita, andiamo ad attraversare prima un boschetto e poi dei grandi pratoni da dove il colpo d'occhio sui monti circostanti, spruzzati dalle ultime nevicate, è davvero bellissimo. Raggiungiamo la stradina di via Cadore e girando a destra iniziamo la discesa, a curve, che raggiunge il bivio di via Isonzo dove tenendoci a sinistra passiamo accanto alle strutture sportive dell'Oratorio di Sartirana.

Curva a destra per seguire via Tagliamento ed al bivio di via Fontane giriamo a sinistra per percorrere questa stradina secondaria che ci porta ad un piccolo incrocio. Tenendoci leggermente a destra ci infiliamo, a sinistra, nella stradina che subito dopo diventa sterrata ed in quest'altro suggestivo angolo percorriamo questa bellissima carrareccia che raggiunge il bivio. Giriamo a sinistra su via del Ciot e andando a seguirne quest'altra a tratti asfaltata ma, in prevalenza, sterrata arriviamo in località Limito all'interno del territorio comunale di Calco. Entriamo nella zona residenziale e procediamo ora su una strada molto bella e lastricata che con un'ampia curva aggira un grande caseggiato e con pendenze che sfiorano, in discesa, il 20% raggiungiamo il tratto asfaltato che ci porta al bivio di via Europa. Mantenendoci a destra procediamo sul rettilineo ed arrivati al bivio di via Italia giriamo ancora a destra ed entriamo nel centro del paese raggiungendo l'incrocio con il semaforo. 

Siamo a Calco Inferiore e tenendoci a destra ci portiamo in via Ghislanzoni, la stretta stradina che passa nel mezzo di vecchie case , si allarga leggermente dopo la curva ma inizia anche a salire. Ci mettiamo, come sempre in fila indiana e andiamo ad affrontare, con calma, questo strappo che con un'ampia curva raggiunge la prima periferia di Calco Superiore. Superiamo le località Torre e Ronco e quando la strada si allarga lasciamo l'asfaltata per portarci a sinistra all'interno della sterrata dove troviamo i cartelli direzionali che indicano Cascina Gera e Cascina Ronchetto. Strada che inizia in discesa e raggiunge una vecchia Cascina ed entra poi all'interno del bosco. Il sentiero parte poi alla nostra destra e con qualche pianta che è caduta, a causa del forte vento dei giorni scorsi, siamo costretti a fare un piccolo portage. Risaliti il sella procediamo su questo bellissimo single track mantenendoci sempre in costa sulla collina dove i passaggi, in alcuni punti, sono decisamente molto belli. In questo tratto è obbligatorio mantenere le mani ben salde sul manubrio perchè le sconnessioni sono tante, il sentiero è stretto ed in alcuni passaggi anche esposto.

Quando termina raggiungiamo Villa Grugana (Casa del Pontificio Istituto Missioni Estere P.I.M.E) che in un'altro bellissimo scorcio ci fa arrivare in cima alla collinetta. Breve escursione su un single track quasi sparito per arrivare sulla stretta via Solferino dove ci teniamo a destra per andare a immetterci, a destra, sulla  Strada Consorziale della Grugana . Un primo tratto sterrato ci porta al primo bivio dove giriamo a sinistra per immetterci sul sentiero che va ad attraversare il bosco e che con una bellissima vista sul vicino Lago di Sartirana ci porta, in discesa, al bivio con via Principe Falcò Cassina. Giriamo a sinistra e con un saliscendi arriviamo a Cassina Fra Martino dove all'incrocio giriamo a sinistra su via Solferino entrando nel piccolo centro storico. Raggiunta la piccola piazza S. Pellico giriamo a destra per percorrere via V. Stoppani dove passiamo accanto alle belle mura del vecchio Castello o così come veniva descritta una vecchia Cascina Fortificata. La leggera salita, a sinistra, di via Madonna del Bosco ci fa uscire dal piccolo borgo e alla prima traversa, sterrata, a destra giriamo. 

La stradina parte in sterrato/asfalto ed inizia un leggera salita ma si mantiene, poi, abbastanza in costa e poco dopo iniziamo il tratto su sentiero che va ad attraversare quest'altro bellissimo bosco che si trova appena sopra il Santuario della Madonna del Bosco. La discesa seguente ci porta al bivio di via Lamperti a fianco dell'Edicola Votiva di San Marcellino. Tenendoci a destra percorriamo via del Pino e superata l'ultima casa giriamo a sinistra per immetterci su un tratturo che corre accanto alla recinzione dell'ultima casa della località Sabbione. Aggiriamo le rimanenti abitazioni seguendo il single track che parte a sinistra e con un rettilineo ci portiamo all'interno del piccolo paesino raggiungendo l'incrocio con via Brianza. La attraversiamo per portarci sulla stradina piastrellata, che passa accanto alla casa con la piccola scaletta esterna, e seguendo poi il sentiero arriviamo alla prima periferia di Imbersago. Sentiero in costante discesa fino al bivio con via dei Ronchi dove giriamo a destra. Con una curva a destra seguiamo questo breve tratto di strada asfaltata che passa nel mezzo di una zona residenziale prima di riportarci nuovamente in fuoristrada per scendere nel mezzo della valletta della roggia Garavesa dietro al bellissimo parco di Villa Orsini-Colonna.

Una breve fermata per alcuni scatti della foto di gruppo e si riparte con la bella discesa sull'ampia strada sterrata che costeggia il corso d'acqua. Arrivati a fianco del grande parcheggio, che troviamo a sinistra, ed al bivio con via Contessa L. Castelbarco giriamo a destra e percorriamo il rettilineo fino alla traversa, a destra, di via San Francesco d'Assisi. Strada in leggera salita che arriva al bivio sulla  SP56  di cui andiamo a percorrere pochissimi metri per deviare a destra su via Selva. In costante salita andiamo a superare delle bellissime case arrivando fino al termine della strada asfaltata con l'ultimo tratto che passa a fianco di alcuni capannoni. La sterrata che parte, subito dopo, raggiunge un primo bivio e tenendoci a destra raggiugiamo l'incrocio delle sterrate. Prendiamo quella a destra e ci portiamo in direzione del bosco dove uno stretto passaggio ci fa entrare all'interno per seguire una bella serie di sentieri che zigzagano tra le piante. Uscendone dalla parte opposta ci teniamo a sinistra e andiamo in direzione della bella Edicola Votiva di San Rocco e San Carlo dove c'è la raffigurazione di una Pietà che guardandola da vicino ha dei bellissimi lineamenti e dove ho trovato davvero tanta tenerezza per le belle espressioni dei visi.

Un attimo di pausa per una barretta per sgranchirci un poco le gambe in vista dell'ultima salita che tra poco ci attende. Si riparte lasciando l'Edicola alle nostre spalle seguendo la  Strada per Barbiano . Entriamo ed usciamo da un boschetto e ci portiamo al ad un bivio sterrato dove giriamo a sinistra per seguire, adesso, la  Strada per Robbiate . Superato un bivio proseguiamo diritto ed arriviamo a quello successivo dove questa volta giriamo a destra sulla  Strada Consortile del Respiro . Raggiunte le case nella località Respiro ci portiamo all'incrocio con la  SP56  e attraversandola ci riportiamo nuovamente in fuoristrada per iniziare il tratto più impegnativo con l'inizio della sterrate che risale il Monte Robbio. Il tratto è bellissimo e sempre su sentiero si sale e si scende nel mezzo del bosco arrivando a vedere il fiume Adda che scorre sotto di noi dopo che il sentiero devia a destra. Uscendo dal bosco andiamo a destra ad attraversare il pratone seguendo il single track che lo attraversa e ci portiamo verso le case della località Duraga. Bellissimo lo scorcio delle case e del bosco retrostante con alberi in fiore che ti rimangono impressi nella mente e negli occhi. Andiamo a superare le poche case del borgo e rientriamo un'altra volta su fondo sterrato per iniziare il tratto più ripido dell'escursione. 

Una curva a sinistra ci porta davanti ad un sentiero dove le pendenze di colpo si alzano e se non si è pronti con cambio e forza nelle gambe si mette per forza, come me, il piede a terra. Ripartire in certe condizioni non è semplice ma con l'aiuto dell'e-bike si riesce a mettersi in sella ed a dare il primo colpo di pedale per ripartire. Mantenendo l'aiuto del motore, al minimo, si riescono anche a superare alcune radici che fanno quasi da scalino ma con la volontà e la voglia di passare da questo tratto mai percorso si arriva subito in vetta. Inizia poi, deviando a sinistra, un tratto pianeggiante che esce dal bosco ed in un'altro bellissimo contesto di prati e sentieri inizia la discesa verso Robbiate. Ultimo tratto su una bella sterrata che seguiamo dopo aver superato la sbarra. Raggiunto il bivio di via Serra Groppelli giriamo a sinistra e andiamo a superare il Camposanto entrando tra le case del paese. Raggiunta la traversa, a sinistra, di via Cantone la imbocchiamo e percorriamo questa stretta stradina che ci fa uscire dalle case per ritornare su sterrato. Inizia un'altro tratto in salita che risale ancora il Monte Robbio seguendo quest'altra bellissima sterrata che termina quando raggiungiamo il km. 28 dell'itinerario. Da qui, il tratto più semplice del tracciato, con la discesa che si conclude all'ingresso nelle case di Robbiate dove percorrendo via Cavetto arriviamo al bivio di via San Francesco d'Assisi.

Curva a sinistra per andare a percorrere questa strada che passa accanto alla Chiesa di Santa Maria Assunta al confine con Paderno d'Adda. Proseguiamo diritto fino all'incrocio sulla  SP54  che attraversiamo per imboccare via A. Manzoni che va diretta al centro della cittadina. Con la presenza di alcuni sensi unici deviamo su via XXV Aprile e via Roma per riportarci sulla strada principale dove girando a destra andiamo a superare il ponte sulla ferrovia per seguire il proseguimento del rettilineo su via Leonardo da Vinci. Giriamo a destra alla traversa di via G. Parini e la andiamo a percorrere tutta fino al bivio di via L. Gasparotto. Curva destra ed altro rettilineo che ci conduce al passaggio a livello nei pressi della Stazione di Paderno-Robbiate. Mantenendoci a sinistra ci portiamo su via Roma e poi a destra su via G. Matteotti. La lasciamo, poco dopo, per deviare a sinistra sulla  Strada delle Brigole  che ci fa superare il centro sportivo comunale. La lasciamo girando a destra sulla sterrata  Strada delle Rovedine  che va ad aggirare alcuni capannoni della zona industriale ed alla prima traversa a sinistra giriamo per percorrerne il rettilineo che ci fa arrivare alla rotonda sulla  SP56 . Prendiamo la seconda uscita e seguiamo la provinciale per circa 200 m e la lasciamo per prendere a destra via Novarino. Proseguendo sulla strada asfaltata raggiungiamo un bivio di sterrate/tratturi dove tenendoci a sinistra andiamo in direzione di Cascina Novarina. Poco prima ci teniamo a sinistra e andiamo a seguire la sterrata  Strada per Robbiate  che raggiunge l'inizio di un'altra zona industriale a Brugarolo frazione di Merate.

All'incrocio delle strade sterrate ci teniamo a sinistra e procediamo su un'altro tratturo che raggiunge una serie di serre e successivamente a fianco di un altro capannone giriamo a destra per andare a percorrere  Strada Poncioni . Ampio giro per deviare a sinistra ed arrivare a fianco dei Campi di Calcio su via Casa Rossa che termina all'incrocio con via XXV Aprile. Curva a sinistra e lungo rettilineo che ci fa entrare nelle case delle frazione e arrivati alla rotonda prendiamo a destra via Sandro Pertini. Percorrendone il rettilineo superiamo un'incrocio e seguiamo il prolungamento di via Cavalieri di Vittorio Veneto per arrivare al bivio. Giriamo a destra e raggiungiamo la rotonda, accanto al centro commerciale, ed andiamo ad attraversare la  SP342dir  portandoci su via Resegone nel territorio comunale di Cernusco Lombardone. Raggiunto il Camposanto giriamo a destra per percorrere un breve tratto di via Sant'Ambrogio e girare poi a sinistra su via Cesare Balbo. Il rettilineo che ne segue raggiunge un bivio dove giriamo a sinistra su un brevissimo tratto di via Monza. Alla prima traversa ci teniamo a destra e ci portiamo su via Molgora che poco dopo termina. Imbocchiamo, davanti a noi, la sterrata che raggiunge la stradina ciclo-pedonale che corre a fianco della linea ferroviaria e girando per forza a destra andiamo in direzione del sottopasso. Qualche curva a gomito per uscire dalla parte opposta accanto alla Chiesa di San Dionigi e con una breve salita raggiungiamo via Stoppani che ci riporta al parcheggio della Stazione.
Pier



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