GT - Gran Tour MTB - Tappa 2


 

07/04/2022 - GT - Gran Tour MTB - Tappa 2
Distance: 43 km - 585 m Ascent - 618 m Descent




E' la seconda tappa che chiude l'anello del GTMTB con quest'altro itinerario che, come nel precedente, mi ha tenuto in tratti fuoristrada per parecchio tempo. Con una bella mattinata, dove le prime avvisaglie della primavera si sentono, eccomi insieme agli amici che partecipano sempre volentieri anche a questi ritrovi infrasettimanali dove, di solito, gli itinerari sono leggermente più lunghi di quelli festivi. Devo dire che in entrambi i tracciati ho scoperto passaggi che non ho mai percorso, in precedenza, che danno sicuramente
quel bel tocco in più alla completezza di questo raccordo. Cosa dire.... grazie a Marco, Claudio, Massimo, Luigi, Gigi e Benedetto che non hanno voluto mancare.

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L'itinerario non è mai impegnativo basta guardare il risultato del dislivello odierno. Una buona nota, per chi vorrà poi seguirlo, la bellissima sterrata che raggiunge l'Abbazia di San Giovanni ma anche i nuovi tratti al di sotto di Camnago Volta non sono da meno sia in discesa che in salita. 
 
Seconda tappa di questo itinerario che mi ha riservato tantissime sorprese. Si sa, in mountain bike se decidi di passare da un determinato sentiero che non hai mai percorso in precedenza puoi trovare di tutto. Questa volta, invece, la bellezza dei paesaggi e alcuni passaggi all'interno dei parchi sono stati tutti davvero ottimi e mai abbiamo dovuto deviare dalla traccia originale. Vedere questo tracciato che si assomma alla prima parte e avendolo prima disegnato e poi percorso tutto mi da quella giusta carica per continuare a seguire questo nuovo sogno che si chiama LongLife-mtb. Perché se sogni e poi tutto diventa realtà sei ancor più soddisfatto. Chiudo questa mia riflessione pensando a coloro che in futuro vorranno seguire il percorso completo o suddiviso come l'ho fatto io e che sicuramente rimarranno piacevolmente colpiti dai tempi di percorrenza nei fuoristrada. Qui si gusta davvero la passione per la mountain bike passando per un territorio che non ha nulla da invidiare ad altri ben più pubblicizzati e per conoscerlo hai, se vuoi, il mezzo ideale per farlo.



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Il punto di partenza di questo nuovo itinerario è la piccola Stazione di Cantù-Cermenate che si raggiunge in treno, comodamente, sulla linea Milano-Como e che è anche il punto di arrivo della GT - Gran Tour MTB - Tappa 1 che ho percorso una decina di giorni fa sempre in compagnia di tanti amici. Usciamo dalla stazione passando per la stradina che arriva all'incrocio e prendiamo a destra la traversa di via G. Citterio che ci conduce nelle stradine della piccola frazione Asnago. Il rettilineo che percorriamo passa accanto alla Chiesa di San Giuseppe e procede poi verso il bivio di via Duzioni. Giriamo a destra e ne percorriamo solamente una cinquantina di metri per deviare poi a sinistra sulla strada che rimane su fondo asfaltato fino a superare le case. Proseguendo troviamo una bellissima sterrata che si apre davanti a noi. Procediamo sulla  Strada Consortile dei Prati Lunghi  e rimanendo sempre all'esterno del bosco arriviamo al primo sottopasso ferroviario.

Seguendo sempre l'ampia sterrata ci portiamo al secondo sottopasso ed entrando nella valletta del fiume Seveso raggiungiamo più avanti Cascina Bernardelli e il bivio. Curva a sinistra e strada che, sempre su fondo sterrato, inizia la salita verso i tornanti che, poco dopo, ci portano ai piedi dell'Abbazia di San Giovanni nel territorio comunale di Vertemate. (Fondata nell'XI secolo, ha subito varie traversie nel corso dei secoli fino al sequestro operato all'inizio dell'Ottocento. Da allora, dopo vari utilizzi, è stata restaurata solo nella seconda metà del Novecento. L'abbazia è di proprietà privata e chiusa al pubblico. Contiene degradati lacerti di affreschi del Trecento e del Quattrocento). Purtroppo, essendo una proprietà privata non è possibile accedervi e ci accontentiamo così di vederla dall'esterno e di scattare qualche fotografia. Si riparte su questa bellissima strada che fa parte dei sentieri del Parco della Brughiera e ci dirigiamo in direzione del paese superando un bellissimo e vecchio Lavatoio.

Anche qui, percorrendo questa bella sterrata, un bel paesaggio davanti a noi ci fa vedere i campanili, in lontananza, delle Chiese che poco più avanti andremo a superare. La prima, poco visibile, alla nostra sinistra è la vecchia Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, mentre la seconda, che troviamo invece a lato della strada, è la Chiesa di Santa Maria Assunta. Raggiunto il bivio, di via Roma, giriamo a destra e la lasciamo quando a destra troviamo la traversa di via Cimitero. La seguiamo superando il Camposanto e subito dopo ci riportiamo, girando a sinistra, su un'altro tratto sterrato che ci permette di aggirare le case ed uscire sulla stradina asfaltata di via Prasiria. Alla seconda traversa, a destra, giriamo imboccando quest'altra stradina che poco dopo diventa a fondo sterrato. Ne seguiamo la direzione che raggiunge il centro ippico e poco prima giriamo a destra per entrare all'interno del bosco. Ne usciamo quasi subito e giriamo a sinistra sul piccolo single track, quasi scomparso, che parte a ridosso delle piante. 

Deviazione a sinistra per rientrare in un breve tratto boschivo e arrivati nuovamente tra le case andiamo a percorrere via Gattorano che a curve ed in discesa arriva al bivio con via Regina. Curva a destra e breve percorso su asfalto che passa a fianco di alcuni capannoni per arrivare poi al bivio con la  SP27 . Con prudenza giriamo a destra e ne percorriamo solamente una ventina di metri per deviare a sinistra dove rientriamo su strada sterrata. Nel mezzo di un boschetto arriviamo, in salita, a percorrere il tratturo che rimane a ridosso delle piante e raggiunge, in discesa, rientrando poi in un breve tratto boschivo l'asfaltata. Ci teniamo a sinistra e con una leggera salita arriviamo al bivio dove girando a destra entriamo tra le case della località Costa. La stretta stradina, in discesa, passa a fianco di un ristorante e poco dopo raggiunge Cascina Le Rose che lasciamo a sinistra per arrivare a fianco dello steccato del recinto dove a destra parte un'altra sterrata.

Fondo non propriamente bellissimo ma con qualche sobbalzo usciamo dal bosco e siamo alla prima periferia di Andrate-Molinetto. Prendiamo a destra via Sicilia e al primo bivio ci teniamo a sinistra per procedere su via Calabria e andiamo a superare le strutture del centro sportivo. Strade senza la benché minima traccia di traffico che ci permettono di gustarci ancor di più il nostro sin qui bell'itinerario. All'incrocio attraversiamo via Liguria e passiamo accanto al modernissimo edificio della Chiesa di San Bartolomeo. Ci portiamo su via Andrate Nuova e proseguiamo sempre diritto saltando il primo bivio. Quando la stradina termina giriamo a destra e andiamo a percorrere un breve tratto cementato che si trasforma poi in sentiero ed inizia una salita. Tratto bellissimo che all'ombra delle piante ci fa arrivare, dopo una curva, ad un bivio di sterrate e single track. Svolta destra sul  Ul Senter dal Runcaa  che in un bellissimo angolo campagna inizia una discesa a curve dove ci divertiamo parecchio.

Superiamo il Laghetto di Casnate ed arriviamo al bivio con via Luigi Galvani entrando nel territorio comunale di Senna Comasco. Giriamo a destra e su un brevissimo tratto asfaltato arriviamo a superare il sottopasso ferroviario dove subito dopo giriamo a destra. Ci portiamo sul  Sentiero 1-Valle del Seveso  ed andiamo a percorrere il lungo rettilineo sterrato che corre a fianco della ferrovia. Entriamo per un breve tratto all'interno di un boschetto e superiamo il ponticello sul Rio Acquanegra e con questa stradina sterrata arriviamo a fianco di un'azienda che tratta materiali sassosi. Il rumore di una macina, che sta polverizzando sassi, ci riporta alla realtà che per qualche chilometro avevamo dimenticato. Prendiamo la sterrata a sinistra che passa a fianco del cantiere ed andando ad attraversare alcuni pratoni ci portiamo nuovamente a ridosso di un'altro bosco. Deviazione a sinistra ed arriviamo ad un punto critico dove il sentiero per un breve tratto sparisce.

Tenendoci a sinistra procediamo su un sentiero, quasi totalmente scomparso, che entra in una valletta dove, con gli alberi in fiore, si gode di un bellissimo angolo di natura e si pedala tranquillamente nel mezzo di un silenzio che solo il rumore delle nostre gomme riesce a rompere. Quando arriviamo ad un bivio di stretti sentieri prendiamo il primo a destra e con un bel tratto in leggera salita affrontiamo un fondo pieno di foliage che nasconde ogni tipo di insidia per un biker. Sassi, rami, radici e quant'altro possa rallentarti in questo breve tratto esiste. Le nostre e-bike in questi casi danno il meglio di loro e ci portano fino al termine di questo bel tratto tecnico. Poco dopo anche la leggera salita termina e all'angolo di un'altro sentiero giriamo a sinistra. Ancora a sinistra sull'altro bivio e con la sterrata che prosegue in discesa andiamo a percorrere i sentieri che a destra ci conducono, dopo aver superato Cascina d'Oro, alla prima periferia di Cucciago. Ritroviamo la strada asfaltata e giriamo a destra per portarci in direzione della rotonda.

Imbocchiamo a destra la  SP28  ed andiamo a percorrerne un tratto non esageratamente lungo che supera alcuni capannoni prima di arrivare a fianco della piattaforma ecologica del paese. In questo punto, con cautela, giriamo a sinistra per lasciare un'altra volta l'asfalto e seguire un'altro tratto sterrato che va ad attraversare un piccolo boschetto e successivamente dei pratoni arrivando ad un primo bivio. Proseguiamo diritto e ci portiamo in direzione del secondo dove giriamo a destra per proseguire sempre in fuoristrada in un'altro bellissimo tratto. Il sentiero entra ed esce dal bosco ed al grande bivio delle sterrate giriamo a destra e poco dopo ancora a destra per proseguire, sempre in leggera salita, su un single track che poco dopo ci accompagna all'ingresso sulla sterrata. Giro un pò strano ma che ci fa rimanere lontano dal traffico per gustarci ogni parte di quest'altro bellissimo, fin qui, itinerario. Dopo aver seguito la esse, che il sentiero disegna, terminiamo la salita ed iniziamo un'altra discesa su fondo sassoso che raggiunge la periferia di Senna Comasco.

Ritrovato l'asfalto su via Selvaregina giriamo a destra ed andiamo a seguire l'unico e lungo rettilineo asfaltato che sempre in salita ci fa entrare nel territorio comunale di Cantù. Inizia poi la discesa e dopo un paio di piccole curve arriviamo fianco del cartello, a sinistra, di indicazione di una delle entrate del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Giriamo e procediamo su questa bella stradina sterrata che ci conduce al cortile di una vecchia cascina e attraversandolo ci portiamo in direzione del sottoportico, a volta, che arriva su un'altro sentiero. In discesa raggiungiamo il bivio con la provinciale  SP36 . Giriamo a destra andando a percorrerne un breve tratto, in discesa, che arriva alla rotonda. La lasciamo girando a sinistra su via Silvio Pellico con la strada in leggera salita che passa accanto ad un muro di cinta dove troviamo una garitta di guardia. Aggiriamo il bellissimo caseggiato e alla prima traversa giriamo a sinistra per portarci su una stradina a fondo piastrellato ed in discesa ci riportiamo su una strada bianca.

In quest'altro bellissimo contesto proseguiamo la nostra escursione aggirando la collina e raggiungiamo la prima periferia di Montecastello sulla strada asfaltata. Curva a sinistra e arrivati al bivio giriamo a destra per seguire le curve di questa stradina che ci conduce davanti alla Chiesetta dei SS. Pietro e Paolo. La strettoia che segue ci conduce al bivio con corso Ariberto dove con un destra sinistra ci portiamo su via Fiume all'interno delle case di Intimiano. Raggiunto un bivio prendiamo a sinistra via delle Grigne ed iniziamo un'altra leggera salita. Arriviamo al termine della strada asfaltata e proseguiamo diritto sul sentiero che entra all'interno del bosco e su un tratto sempre in leggera salita, ma su fondo smosso e bagnato, arriviamo a superare alcuni bivii tenendoci sempre a destra. Raggiunto l'ultimo giriamo a sinistra ed iniziamo la discesa tecnica che con qualche sobbalzo di troppo ci fa uscire dal bosco. Un'altro strappetto ci porta all'incrocio e attraversando via Cascina Pelada ci riportiamo nuovamente su strada sterrata.
 
Imboccato il rettilineo sulla  Strada Comunale  andiamo a percorrerlo e raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra per seguire il  Sentiero Cabiate-Montorfano  che ci fa raggiungere il piccolo borgo di Inchigollo all'interno del Parco della Brughiera. Lasciamo il caseggiato alla nostra sinistra e andiamo a percorrere la bella sterrata che arriva al bivio. Giriamo a sinistra entrando, poco dopo, all'interno del bosco e saltiamo il primo bivio dei sentieri per raggiungere il successivo. Giriamo a sinistra e proseguiamo ancora all'ombra delle piante per un'altro bel tratto e girare a destra alla prima sterrata che ne esce. Ci portiamo sul sentiero/tratturo che va ad attraversare i pratoni ed arriviamo alla periferia di Montorfano quando superiamo la sbarra per immetterci sull'asfaltata via Molino. Andiamo a percorrerne il rettilineo ed arrivati all'incrocio, dove c'è uno slargo, a sinistra, ci infiliamo e ci teniamo poi a destra sul sentiero che va ad attraversare il prato e ci fa arrivare a fianco del Camposanto. Percorriamo a sinistra viale delle Rimembranze e raggiungiamo il bivio con la  SP28 . La attraversiamo per portarci sul tratto ciclo-pedonale ed in sicurezza raggiungiamo l'entrata della sterrata che a destra va in direzione del Lido. 

Passiamo accanto alle sponde del Lago di Montorfano e raggiunto il parcheggio ci teniamo a sinistra. Iniziamo la leggera salita sulla bellissima sterrata che passa a fianco del Golf seguendo il  Percorso Storico Meda-Montorfano  che lasciamo quando raggiungiamo il bivio. La discesa che ne segue ci porta ad attraversare questo stupendo bosco mentre ci dirigiamo in direzione di Lipomo. Ne raggiungiamo la prima periferia quando siamo su via degli Alpini e con la strada leggermente in salita ci portiamo al bivio con via IV Novembre. La percorriamo tutta e al bivio di via E. Cantaluppi giriamo a destra portandoci in direzione della rotonda. Attraversiamo la  SP342  e prendiamo la stradina a destra che ci porta nella piccola frazione Rovascio. Poco prima giriamo a sinistra per imboccare il bel sentiero che in costante discesa entra nella valletta del torrente Cosia ed in un bellissimo tratto nel bosco ci divertiamo nei continui cambi di direzione per saltare qualche passaggio tra grossi sassi o troppo foliage. Ultimo tratto su tratturo che va ad attraversare un prato e raggiunge alcune case prima di portarci sull'asfaltata via Campora. 

Superiamo il ponticello sul piccolo corso d'acqua e con la strada ancora in discesa ci portiamo a fianco di Villa Volta (Alessandro Volta due secoli fa inventava la pila. All’epoca aveva 54 anni ed era uno dei fisici più famosi d’Europa. Da lui prende nome il "volt", l’unità di misura della differenza di potenziale che Volta definiva come "tensione"). Giriamo a destra ed iniziamo la salita, abbastanza impegnativa, che ci porta alle case della piccola località Ravanera dove troviamo anche la bella Chiesetta di San Francesco. Qui il tratto asfaltato della stradina termina ed inizia quello acciottolato. Con una maggior pendenza iniziamo a salire e su un fondo a tratti rovinato siamo costretti a mettere il piede a terra per superare qualche ostacolo di profonde buche che l'acqua è riuscita a scavare. Nulla di grave perchè si ritorna subito in sella e si prosegue verso l'arrivo sull'ultimo tratto asfaltato di via San Bartolomeo. Al bivio giriamo a sinistra e poco dopo, ancora a sinistra, per imboccare il  Sentiero Passeggiata Voltiana . Qui terminano tutte le salite odierne e a sinistra iniziamo la bella discesa sterrata che raggiunge il piccolo Ponte dei Bottini (in realtà il ponte attuale è stato ricostruito dopo che il vecchio, su cui passava la linea tranviaria, è stato demolito) che supera l'alveo del torrente e della cascata e che si pone circa a metà del tracciato che divide quello di Solzago da quello di Camnago Volta

Raggiungiamo il paese su via della Pila e alla prima traversa ci teniamo a sinistra per imboccare via V. Franchi che passa davanti alla Chiesa di Santa Cecilia. Alla traversa di via Libertà giriamo a destra e proseguiamo con un rettilineo ed alcune curve fino al bivio. Girando a destra proseguiamo, sempre in discesa, su via Navedano che costeggia le sponde del torrente Cosia attraversandolo in due punti. Raggiunta la periferia di Como siamo arrivati al rione San Martino e seguendo queste strade abbastanza trafficate raggiungiamo il passaggio a livello nei pressi della Stazione Como Nord Borghi. Seguiamo adesso via G. Sirtori e percorrendone il lungo rettilineo ci portiamo al bivio di viale C. Battisti. Davanti alle antiche Mura Medioevali ci teniamo a destra per portarci a fianco della Torre di San Vitale ed entriamo nel centro storico della cittadina percorrendo via S. Balestra e via Vittorio Emanuele II. Le stradine che seguiamo con continue curve onde evitare divieti di accesso ci conducono poi in piazza del Duomo dove possiamo ammirare la Basilica di Santa Maria Assunta ed il Palazzo del Broletto con la Torre Campanaria. Una breve pausa per lo scatto di qualche fotografia e poi ci dirigiamo in direzione del Lungolago Mafalda di Savoia dove girando a sinistra lo percorriamo tutto superando anche i Giardini del Tempio Voltiano prima di deviare a sinistra per raggiungere la Stazione di Como San Giovanni. Qui termina la bella escursione e si chiude il Tour.
Pier



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