GT - Gran Tour MTB - Tappa 1

 


23/03/2022 - GT - Gran Tour MTB - Tappa 1
Distance: 50 km - 995 m Ascent - 957 m Descent


La giornata, è bellissima, un bel sole che, ci ha accompagnato per tutto il giorno, ha reso ancor più facili i sentieri da percorrere e ci siamo ritrovati, in alcuni punti, anche a sollevare nuvole di polvere che, data la stagione, non siamo abituati a fare. Purtroppo le piogge, carenti, fanno si che, noi, ci si possa divertire in sella alle nostre mountain bike ma quando si passa per boschi e si vede tutto secco un pò di malincuore ti viene. A parte queste considerazioni l'itinerario è bello ed anche se il dislivello non è certamente invitante è quasi tutto percorribile in sella se si eccettua l'attraversamento sulla piccola diga a Gironico e i 10 m della risalita, sul sentiero/muro, dell'argine nel Parco del Lura. Gran bella compagnia anche oggi con 10 amici con cui ci si diverte sempre moltissimo.

La prima tappa del GT - Gran tour MTB è fatta. La traccia GPS è disponibile e tutto il tracciato, non brevissimo, si presta a chi, come me, ama stare lontano dalle strade asfaltate e dalle troppe automobili che ci sono in circolazione. Come sempre, nella stesura dei tracciati, cerco sempre di percorrere strade alternative alle già trafficate strade lombarde e quest'oggi il piacevole attraversamento di alcune frazioni di Como e di San Fermo della Battaglia rende ancor più interessante l'inizio del Tour. Dico subito che i 50 chilometri non sono proprio una passeggiata e tratti tecnici all'interno dei boschi se ne trovano. Importante però è, come dico sempre, cercate di regalarvi questi bellissimi angoli in fuoristrada, senza fretta, così da gustarvi, proprio tutto, questo lungo itinerario che regala bellissime sensazioni e paesaggi che non vi aspettate di vedere.

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Il tracciato è percorribile in sella per il 98%. Ci sono due punti in cui bisogna scendere e sono gli attraversamenti della piccola diga a Gironico al Monte e il sentiero/muro sulla Ciclo-Pedonale Caslino-Cadorago, ma si tratta di una decina di metri per ogni passaggio. Per il resto tante strade sterrate, sentieri e single track che ti fanno davvero divertire con passaggi in alcuni punti tecnici.


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Treno quasi in orario alla Stazione di Como San Giovanni, da dove inizia la prima delle due tappe del Gran Tour MTB. Lasciamo piazzale San Gottardo tenendoci a destra e dopo una breve discesa alla prima traversa a destra giriamo su via Regina Teodolinda. Percorrendone il lungo rettilineo passiamo accanto alla Basilica di Sant'Abbondio e tenendola alla nostra sinistra proseguiamo con una leggera salita a fianco del muro di cinta del Cimitero Monumentale. Raggiunto il bivio ci teniamo per forza a sinistra e andiamo a percorrere via M. Albricci che poco dopo arriva alla rotonda di via A. Grandi. In questo punto effettivamente il traffico c'è ma lo lasciamo quasi subito per tenerci a destra imboccando via T. Rimoldi che passa accanto alla Chiesa di San Rocco (Il 15 settembre 2021, nel piazzale davanti alla chiesa venne ucciso don Roberto Malgesini). Strada sempre in costante salita che va a superare il sottopasso ferroviario e prosegue poi con pendenze leggermente maggiori sul lungo rettilineo che raggiunge il bivio di via San Carpoforo. A destra nascosto dagli alberi si può vedere il Campanile della Basilica di San Carpoforo e le imponenti mura dell'antico Monastero che sembrano essere a guardia dei passanti. 

La strada subito dopo si allarga ed esce dalle case per arrivare al bivio di via Napoleona. Tenendoci a destra andiamo a percorrerne un breve tratto perchè alla prima traversa, a destra, giriamo su via M. Colonna. Stradina in falsopiano che ci permette di allontanarci dalle auto ed arrivare al bivio di via Varesina. Proseguiamo diritto fino al semaforo e giriamo a destra su via Giustizia e Libertà. Breve salita per arrivare al bivio di via Claudio Claudiano dove giriamo a sinistra e raggiungiamo, dopo aver superato una sbarra, il bivio di via Salvadonica. Strada in discesa mentre passiamo accanto ai tanti orti che si trovano al di sopra del muro in cemento che costeggia la viuzza. Raggiunto l'incrocio ci teniamo a destra ed iniziamo un'altra salita su via Monte Caprino che procede tra le case che sono al confine del Parco Regionale della Spina Verde. Curve continue su una stretta sede stradale fanno si che non sia per nulla trafficata e quest'oggi, forse anche per l'orario in cui passiamo, non ci sono veicoli in giro. Andiamo a seguire anche il tratto sterrato che ci conduce al trivio di via Ronchetto dove curviamo a sinistra per percorrere quest'altra stradina arrivando al bivio successivo con via Isonzo.  

Raggiungiamo la località Breccia e ci portiamo al bivio della  SP17 . Ci teniamo nell'apposito spazio protetto e girando a destra imbocchiamo via Raimondi. Inizia un'altra salita che arriva al primo bivio dove ci teniamo a destra e arriviamo al successivo per svoltare a sinistra su via G. Garibaldi. Raggiunta la traversa di via Cardano giriamo a destra ed arrivati all'incrocio con viale delle Rimembranze lo attraversiamo per procedere sulla stradina di via per Bronno. La lasciamo al primo incrocio e tenendoci a destra iniziamo, con pendenze maggiori, a percorrere le curve, da cui si gode un bellissimo paesaggio su Como e sul Lago, verso la piccola frazione Cardano. Sede stradale non molto larga che risale il monte e superata Villa Maderni proseguiamo a sinistra verso la curva. Un breve rettilineo, con la strada sempre in leggera salita, ci fa arrivare alla traversa, prima di Villa Eros, dove svoltiamo a sinistra per imboccare il  Sentiero 2-Confinale . Strada che si stringe e pendenze che adesso si alzano ma non preoccupatevi perchè mantenendo il proprio passo la si percorre tranquillamente. Si risale ancora superando Cascina Viola su un fondo dove l'asfalto risulta rovinato e più avanti inizia il tratto sterrato. 

Ci portiamo sulla  Pista Tagliafuoco  e mentre aggiriamo il Monte Sasso (comunemente chiamato Sasso di Cavallasca) non senza fatica ma con pedalate regolari ci avviciniamo dopo alcuni tornanti all'Abbeveratoio del Genio Militare e con l'ultimo strappo raggiungiamo la  Sterrata del Fortino . Ci portiano vicino al confine con la Svizzera e lasciamo il primo sentiero per imboccarne un'altro sul  SentieroD9-Bizzarone-Como . Al primo bivio, adesso in discesa, ci teniamo a destra e raggiunto il secondo imbocchiamo a sinistra il  Sentiero Naturalistico di Parè  che dopo un primo tratto in discesa inizia un'altra bella risalita ma su tornantini. La discesa successiva è abbastanza tecnica su un fondo rovinato, sassoso e pieno di foglie e in un solco che le piogge hanno lasciato al loro passaggio. Al bivio che troviamo ci teniamo a sinistra e ci portiamo sulla sterrata/cementata stradina di via Roncareggio che raggiunge le prime case di Cavallasca. Quasi all'altezza del bivio con la provinciale giriamo a sinistra e percorriamo la stradina di via Sarfatti che dopo alcune curve ci conduce, in discesa, alla rotonda sulla  SP17 . Dopo tanto sterrato pedaliamo ora su asfalto seguendo davanti a noi il rettilineo di via per Montano ed andiamo ad attraversare il paese superando anche una prima rotonda. 

Alla traversa di via Olcellera giriamo a destra e con la strada in leggera salita ci portiamo alla curva. Subito dopo iniziamo una discesa su questa bella stradina periferica che raggiunge alcune case e davanti al fabbricato della vecchia cascina giriamo a destra sulla strada che diventa a fondo sterrato. Seguiamo anche questo bellissimo tratto fuoristrada per entrare all'interno del bosco ed arrivare al primo bivio. Girando a sinistra ci manteniamo sempre all'ombra delle piante e raggiungiamo il bivio dove ci portiamo su un'altra bella e stretta stradina seguendo via G. Garibaldi. Il rettilineo che ne segue ci porta alla prima periferia di Montano e proseguendo sempre sulla strada principale arriviamo alla traversa di via Raffaello Sanzio. Curva a destra e breve rettilineo per proseguire, a sinistra, su via dei boschi fino ad arrivare al bivio con via Michelangelo Buonarroti. Giriamo a destra e poco dopo a sinistra per procedere sul breve rettilineo di via Giotto arrivando al bivio con via Leonardo da Vinci. Tenendoci a destra andiamo in direzione della rotonda e arrivati sulla  SP19  giriamo a destra e ne seguiamo un breve tratto fino al bivio. Ci portiamo a sinistra ed andiamo ad imboccare via Gironico una stradina che poco dopo diventa sterrata.

Risaliamo la collina di Colverde entrando nel bosco ed arriviamo a fianco del muro di cinta del Parco di Villa Raimondi (La villa deriva dagli ampliamenti di un edificio, forse fortificato, appartenente alla famiglia Rusca e che sembra risalire almeno al XV secolo come documenta l'affresco della Crocifissione) e raggiungiamo Gironico al Monte. Ritorniamo sulla strada asfaltata e ci portiamo a ridosso della cascina alla nostra sinistra. Ne andiamo ad attraversare il cortile ed uscendo sul sentiero che parte a sinistra entriamo nel Parco delle Sorgenti del Lura. Breve discesa e deviazione a destra all'interno del bosco dove per attraversare il corso del torrente Lura dobbiamo scendere di sella per superare la diga portando a mano le nostre mountain bike. Sono poco più di 10 m poi si ritorna subito in sella per proseguire a destra sul bel sentiero che rimane a ridosso del bosco. Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e procediamo in leggera salita fino al bivio successivo. Lo lasciamo per proseguire diritto, in discesa, dove ci portiamo all'incrocio con via G. Carducci. La attraversiamo per riprendere un'altro tratto sterrato che rientra nuovamente nel bosco e poco dopo su un bellissimo tratto di sentiero arriviamo ad un bivio.

Tenendoci a sinistra andiamo a seguire  Strada Variola  ed arriviamo a fianco della località Baragiola e successivamente tra le case della piccola frazione Castello di Lurate Caccivio. Attraversiamo il ponticello sul torrente Lura e subito dopo giriamo a sinistra per riportarci in fuoristrada andando ad aggirare, all'interno del bosco il Parco Ubuntu. Ritroviamo la strada asfaltata e giriamo a destra arrivando all'incrocio. e con una svolta a sinistra ci portiamo su via per Casarico. Più avanti la lasciamo per deviare a destra all'interno del bosco seguendo il sentiero che arriva poi su un'altra bella sterrata. Curva a destra e alla prima traversa ancora a destra per seguire la stradina asfaltata che risale in direzione del centro storico del paesino. Al bivio ci teniamo a destra e andiamo a seguire via Vittorio Emanuele II ed arriviamo fino all'altezza del Camposanto, che troviamo alla nostra sinistra. Tenendoci a sinistra ci portiamo a fianco del parcheggio e superatolo la strada devia a sinistra e rientra all'interno del bosco. Quando ne usciamo andiamo su un sentiero quasi scomparso ed al bordo degli alberi arriviamo al bivio di alcuni sentieri dove un passaggio un pò tecnico ci fa rientrare tra gli alberi. Uscendone dal lato opposto seguiamo la sterrata/sentiero che oltre il boschetto raggiunge la periferia di Villa Guardia.

Sulla stradina di via Monviso arriviamo subito al bivio di via Monte Bisbino e proseguiamo poi sul prolungamento di via Cervino che raggiunge il bivio. Prendiamo a sinistra un brevissimo tratto di via Faverio e al primo bivio giriamo a destra per immetterci nuovamente su strada sterrata. Poco più avanti deviamo a destra e proseguiamo nel mezzo dei campi fino alla traversa asfaltata di via Monte Grappa dove giriamo a destra. Siamo alla prima periferia di Maccio ed al primo bivio ci portiamo a sinistra per imboccare via Monte Cevedale. Arrivati al bivio con la  SP19  ci teniamo a destra e percorrendone un pò meno di 200 m giriamo a sinistra su via IV Novembre. La lasciamo quando alla seconda traversa giriamo a sinistra per seguire via San Francesco che poco dopo termina e lascia il centro abitato per immettersi nel bosco. Su un bel sentiero che va ad attraversare il fosso Lusért ed in salita, con uno strappo che si fa sentire, ci si porta a ridosso delle piante e nell'attraversamento di alcuni campi. La discesa che ne segue raggiunge la periferia di Lucino e su via U. Foscolo arriviamo alla rotonda. Prendiamo la seconda uscita e percorriamo via Liveria e ci manteniamo sempre su quest'ampia strada che raggiunge l'incrocio con la  SS342 . La attraversiamo e seguiamo il rettilineo di via A. Manzoni per lasciarla quando a destra troviamo la traversa di via G. Leopardi.

Attraversiamo la zona industriale e alla grande rotonda che troviamo poco più avanti prendiamo la seconda uscita per seguire via Adda. Anche qui passiamo accanto ad alcuni capannoni ed al temine del boschetto, che teniamo alla nostra sinistra, giriamo a sinistra per ritornare su strada sterrata che raggiunge la periferia a sud di Villa Guardia. Anche qui ci portiamo accanto ad alcuni capannoni ed ad una grande rotonda prendiamo a sinistra ed alla quarta uscita ci portiamo su un brevissimo tratto di  SP19  che lasciamo quando siamo a fianco del Camposanto. Percorriamo via Cantù e seguendo questa strada andiamo ancora verso la periferia dove prendiamo a sinistra la traversa di via Fontanino. Un breve tratto asfaltato e poi deviamo a destra sul rettilineo sterrato che arriva a ridosso del bosco. Proseguendo sempre su fondo sterrato ci dirigiamo verso il bivio che affianca l'autostrada  E36 . Giriamo a destra per seguire quest'ampia strada che passa accanto ad alcuni capannoni industriali prima di arrivare ad una rotonda sulla provinciale  SP28 . Alla seconda uscita giriamo e tenendoci a destra andiamo a seguire questo lungo rettilineo su strada bianca che raggiunge un boschetto. Deviazione a destra per andare ad attraversane un tratto ed al primo bivio ci teniamo a sinistra. 

Siamo alla periferia di Luisago ed andiamo a percorrere un brevissimo tratto di via Briccole per girare poi a sinistra e rientrare su sterrato all'interno del bosco. 
La sterrata passa poi a fianco della Roggia Livescia e poco più avanti sull'ampia strada di via dei Boschi arriviamo a fianco dell'autostrada  A9 . Entriamo nel Parco del Lura e raggiungiamo la rotonda sulla  SP27  che attraversiamo per dirigerci in direzione del vicino Eliporto. Lo lasciamo alla nostra destra ed entriamo nel bosco tra la periferia di Cascina Rizzardi e quella di Ronco Vecchio. Rimaniamo sempre sulla sterrata principale che con una grande curva raggiunge, a fianco, un capannone e proseguiamo con alcune curve fino al sottopasso dell'autostrada seguendo la bella stradina di via della Selva. Risaliti dalla parte opposta siamo nella frazione Firenzuola di Fino Mornasco e percorriamo via per Guanzate fino al primo incrocio. Proseguiamo poi su via delle Robinie e arrivati al bivio giriamo a destra su via Scalabrini. Ne percorriamo il rettilineo raggiungendo la traversa, a destra, di via Campagnola dove giriamo. Il lungo rettilineo ci fa arrivare ad un bivio e qui bisogna essere davvero bravi a vedere il sentiero che parte, subito dopo la curva, a sinistra. Rientriamo all'interno del bosco e su uno stretto sentiero che si dipana tra gli alberi e ci teniamo a destra. 

Ci divertiamo un sacco cambiando spesso direzione per cercare di rimanere sul solco del single track e tra stretti passaggi e qualche radice affiorante ovviamente la velocità cala. Procedendo sempre sul bellissimo sentiero arriviamo alla periferia di Cadorago uscendo sull'asfaltata via C. Colombo. 
Raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra e percorriamo via G. Marconi che raggiunge poi la rotonda sulla  SP30 . Attraversandola ci riportiamo nuovamente su strada sterrata e seguiamo il corso del Torrente Lura che scorre proprio, li vicino, alla nostra sinistra. L'ampia sterrata è un continuo saliscendi e con l'ultimo strappetto si risale verso il parcheggio del Camposanto. Tenendoci a sinistra ci riportiamo su un'altra sterrata che in discesa ci porta al sottopasso ferroviario e poco dopo arriviamo sul tratto della Ciclo-Pedonale Caslino-Cadorago. Il sentiero, a sinistra, entra all'interno del bosco ed è in questo punto che bisogna nuovamente scendere di sella per affrontare la rampa che a destra riporta sulla sterrata. Poco male, sono solo 10/15 m e con un poco di fatica si risale. Ritornati sulla sterrata percorriamo il rettilineo che passa in mezzo al bosco, molto rado di piante, ed arrivati al bivio dei sentieri giriamo a sinistra. Discesa per arrivare ad attraversare il ponticello sul Lura e poi seguendo sempre la sterrata principale e senza mai deviare arriviamo alla periferia di Bulgorello nei pressi del Camposanto. 

Ritornati su strada asfaltata giriamo a destra per percorrere via Risorgimento e la lasciamo quando a sinistra troviamo la sterrata che entra poi all'interno del bosco. Lo attraversiamo e raggiunto il bivio dei sentieri giriamo prima a sinistra e successivamente a destra per procedere nel mezzo dei campi e della campagna prima di arrivare ad incrociare la 
SP31 . La attraversiamo passando a fianco della bellissima Edicola Mariana e ritorniamo un'altra volta su sterrato entrando nuovamente nel mezzo degli alberi e quando ne usciamo siamo arrivati alla periferia di Cermenate. Seguiamo la sterrata del Roccolo e arriviamo al bivio di via Montebello dove giriamo a destra. Un breve tratto di rettilineo e poi deviamo a sinistra nella stradina sterrata che raggiunge l'asfaltata via Dante Alighieri. All'incrocio con la  SP35  la attraversiamo e deviando leggermente a sinistra imbocchiamo via Caio Plinio. La seguiamo ed arriviamo fino al termine dell'asfalto proseguendo poi nel mezzo dei campi raggiungendo il Parco di Terracavata deviamo a sinistra e poi destra per attraversare gli ultimi boschi prima di arrivare al bivio con via 1° Maggio. Una curva a sinistra/destra per immetterci su via dei Combattenti dove raggiungiamo l'incrocio davanti alla Stazione di Cantù Cermenate e dove terminiamo la prima tappa del GTMTB
Pier
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