05/10/2023 - Marche in @-mtb - 01
Distance: 48 - km - 590 m Ascent - 590 m Descent
Time: - Passed: 4:14:00 - In motion: 3:11:00
Oggi primo giorno di escursioni in @-mtb in compagnia di Pablito,
mio cognato, con cui condivido la stessa passione. Quando posso passare
qualche giorno di ferie son ben contento di andarlo a trovare in quel di
Porto San Giorgio per inforcare poi
una mtb ed iniziare a percorrere quelle belle stradine e gli sterrati che
nella Marca Fermana ci sono e sono li ad aspettare solamente di essere
percorsi. Molto fortunato anche nel meteo ci siamo divertiti con questa
prima escursione su un tracciato molto facile che però presenta delle
buone salite quasi tutte, però, su strada asfaltata. Qui però il traffico
automobilistico è davvero scarso e i veicoli che ci sorpassano o che
transitano si possono contare sulle dita di una mano. Non mancano però i
paesaggi che sono davvero mozzafiato così come i tanti borghi che occupano
i poggi e sono, nella maggior parte dei casi, antichi e medioevali dove il
tempo sembra essersi fermato.
Il percorso è abbastanza vario e si presta anche a qualche bello strappo
senza mai però arrivare a tratti davvero impegnativi. La salita che porta
al bellissimo punto panoramico del
Monte Cacciù
vale la pena di percorrerla per rendersi conto di quanto, poi, sia bella
la costa vista dall'alto.
🔆🔆🔆🔆🔆
Apri la pagina per visualizzare altri percorsi che sono stati catalogati come parte di questo gruppo.
🔆🔆🔆🔆🔆
Condizioni
Meteo
|
Sole
Sole
|
Nelle
Marche
nel mese di ottobre si respira, quest'anno, ancora l'aria estiva e con
le belle giornate sale anche la voglia di provare le salite sulle
colline dell'entroterra di
Porto San Giorgio. Quella di
quest'oggi, che è la prima, mi ha portato a vedere degli angoli stupendi
da cui si vede il mare ma anche in parti dove la storia e l'arte si
incontrano. Bellissimi i borghi che ho raggiunto, in compagnia di
Pablito, con il tempo di attraversarli e visitarli. Rimane così ancor
più bello il ricordo di questa escursione in cui, oltre agli stupendi
paesaggi sul mare, non hanno nulla da invidiare nemmeno le colline con
le tante gradazioni di colore di cui questa stagione è
piena.
Tocca i banner animati con i pulsanti per aprire le pagine
all'interno del blog dove trovi catalogate, per tipo, tante
avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di
tantissimi amici.
Ritrovo in via Marche a
Porto San Giorgio da dove inizia
questa prima avventura in terra marchigiana. Si parte dall'incrocio di
viale delle Regioni per dirigerci a sinistra verso il sottopasso
ferroviario e raggiungere poi il bivio con il Lungomare A. Gramsci.
Percorrendone il lungo rettilineo, utilizzando la nuova pista
ciclabile, raggiungiamo la zona della Marina e superati i giardini di
piazza XXV Aprile giriamo a destra per imboccare via G. Rossini. La
percorriamo tutta e raggiunto il bivio con via XX Settembre giriamo a
sinistra per procedere sul lungo rettilineo fino ad arrivare al bivio
con via San Martino. Curva a destra per superare il sottopasso
ferroviario e ci portiamo a fianco dell'area dismessa dell'ex
depuratore per procedere in direzione della prima traversa, a destra.
Giriamo per immetterci su via G. Parini e raggiunto l'esterno del
campo di calcio dello
Stadio Nuovo, al bivio, giriamo a sinistra e procediamo su via L. Pirandello che
ci conduce all'incrocio con via V. Alfieri. Curvando poi a sinistra ne
percorriamo il breve rettilineo ed arriviamo ad incrociare
la
SS16
che imbocchiamo girando a destra. Procedendo per circa 500 m, facendo
molta attenzione e mantenendoci sempre a lato della statale, arriviamo
al semaforo e deviando a sinistra ci immettiamo sulla stradina che
raggiunge via Giochi Olimpici. Ne seguiamo, a sinistra, il tratto
ciclo pedonale ed in leggera salita arriviamo al bivio con via Santa
Vittoria. Girando a destra la pendenza, adesso, cresce e con circa 800
m di salita all'11% ci portiamo su un breve pianoro e che si
interpone, fortunatamente, prima dello strappo successivo che
raggiunge la grande fattoria abbandonata.
Apri la pagina in cui trovi tutte le informazioni sui gruppi
di percorsi
Strada che adesso diventa su fondo sterrato e prosegue ancora in
salita verso un'altro casale, anche questo abbandonato, per arrivare
poi con una breve discesa verso il bivio con la stradina asfaltata di
via E. Medi. In continuo saliscendi arriviamo al bivio successivo e
qui, girando a destra, andiamo in direzione del
Belvedere del Monte Cacciù. Lo raggiungiamo dopo circa 600 m con pendenze oltre il 10% e quando
arriviamo, io e Pablito, la fatica viene presto ripagata da questo
meraviglioso panorama sul mare, sulla costa e sulle colline che con il
sole quest'oggi sembrano dorate. Per non scendere nuovamente verso
Porto San Giorgio decidiamo di
riprendere per un tratto la strada che abbiamo percorso, salendo, e
raggiunto il bivio con via L. Galvani giriamo a destra per procedere
sempre in discesa verso la grande struttura del
Pala Savelli
che superiamo lasciandolo alla nostra destra. Poco più avanti,
percorse le ampie curve, arriviamo al bivio con la
SP87 e mantenendoci a sinistra andiamo a superare il Camposanto.
Ancora un breve rettilineo per arrivare allo svincolo con la grande
rotonda, sulla
SS16 , che prendiamo a destra per superare la località di
Santa Maria a Mare dove alla
nostra sinistra possiamo vedere il
Santuario e poco dopo giriamo a destra per imboccare la stradina che
entra nella
Valle dell'Ete Vivo. Nonostante la piccola larghezza della carreggiata, questa stradina
è classificata come strada provinciale
SP206 , e prosegue in saliscendi continuo fino allo strappetto che ci
conduce tra le poche case della contrada
San Pietro Vecchio.
Apri la pagina in cui trovi tutte le informazioni sui gruppi
di percorsi
Rimanendo sulla stradina principale, senza nessuna deviazione, entriamo
in contrada Noce e da qui
iniziamo la bella e lunga salita che prosegue verso il lungo tratto che
va ad attraversare le case sparse della contrada
Camera di Fermo. Sono circa 3,5 km
di salita continua ma le pendenze non superano mai il 7% per arrivare al
bivio con la
SP102 passando accanto alla piccola
Cappella della Madonna. Girando a sinistra si procede, ancora in salita, per 250 m, fino a
raggiungere il bivio con la
SP153
dove questa volta giriamo a sinistra. Poco dopo la salita prosegue con
pendenze che raggiugono anche il 15% ma si tratta di soli 850 m in cui,
se volete, potete aumentare la potenza dell'aiuto del motore della
vostra @-bike. Personalmente ho utilizzato la modalità Tour perchè mi
piace sentire ancora l'effetto della salita ma vi assicuro che in questo
tratto è dura. Dopo la curva inizia la discesa che ci da modo di
respirare prima di arrivare al successivo strappo che raggiunge il bivio
con la
SP84 . Ci teniamo a destra e procediamo, adesso, in discesa fino a
raggiungere la curva dove poco dopo inizia il nuovo strappo che con
pendenze all'8% ci porta prima al bivio con la
SP35
in un contesto collinare fantastico. Girando a sinistra andiamo a
percorrere quest'altra provinciale che, come le precedenti, è a
bassissima densità di traffico ed in breve tempo raggiungiamo i tornanti
che risalgono verso il borgo medioevale di
Lapedona. Superiamo la piccola
Chiesa di Santa Maria degli Angeli, in Borgo Castellano, dove
la strada per qualche metro si stringe, e raggiungiamo con un rettilineo
la stradina di accesso al borgo che passa per
Porta Marina.
Entriamo all'interno delle stradine che attraversano l'antico castello
e prendendoci il tempo necessario ci fermiamo ogni tanto ad osservare le
tante bellezze storiche che si trovano in questa parte della bella
cittadina.
Chiesa di San Nicolò
(Sec. XVII),
Chiesa di San Lorenzo
(Sec. XVIII) oltre al
Palazzo del Comune ed alle belle piazzette che contornano questo parte del Centro
Storico. Si riparte riprendendo a sinistra la
SP35
e poco più avanti la lasciamo nuovamente per prendere, a destra, la
bella stradina alberata che ci conduce davanti alla Romanica
Chiesa di San Pietro
(Sec. XII) ed all'esterno del Camposanto. Qualche scatto fotografico per ricordo
e si inforca nuovamente la @-mtb per riportarci di nuovo sulla
provinciale e girare a destra. Il falsopiano che segue ci conduce fianco
del piccolo sentiero alberato che è l'ingresso in cui si raggiunge la
Chiesa di Santa Maria de Manù
(Sec. XI) in località Madonna Manù. Poco
dopo inizia la discesa che ci accompagna per 3,5 km fino all'inizio dei
tornanti che proseguono poi in direzione del bivio con la
SP255 . Lo superiamo e dopo l'ultimo tornante ci teniamo a destra per
entrare, oltre la sbarra, sul sentiero che passa a fianco del Camping.
Con una deviazione a sinistra ci portiamo sui sottopassi
dell'Autostrada
E55
, della
SS16
e della linea ferroviaria per arrivare al bivio del lungo rettilineo,
sulla bellissima pista Ciclo-Pedonale, che corre sulle vicinissime
sponde del
Mare Adriatico. Guardando l'orologio vediamo che siamo nettamente in anticipo sui
tempi di percorrenza ed allora allunghiamo, girando a destra, il nostro
itinerario.
Passando accanto ad alcuni stabilimenti balneari, raggiungiamo dopo circa 3
km Marina di Altidona dove entrando
all'interno del centro cittadino ci fermiamo per un buon aperitivo. Qualche
momento di relax per parlare anche delle prossime escursioni e si risale in
sella per ritornare al nostro punto di partenza percorrendo sempre lo stesso
tratto percorso in precedenza. Un vento contrario ci fa far più fatica del
solito ma ben presto arriviamo al termine del tratto cementato e dobbiamo
scendere di sella per attraversare un tratto di spiaggia a ciottoli e sabbia
dove le nostre gomme affondano nel fondo morbido del terreno. Sono solo
poche decine di metri e poi si risale in sella per proseguire sull'altro
tratto sterrato che con un'altro lungo rettilineo ci conduce, seguendo
stradine alternative, a superare un'altro sottopasso ferroviario e
della
SS16
prima di entrare tra le stradine del piccolo centro abitato di
Marina Palmense. Andiamo a percorrere
via dei Palmensi e raggiungiamo il bivio con via della Libertà dove giriamo
a destra per arrivare all'altro bivio con via del Progresso. Girando a
sinistra andiamo a percorrere il lungo rettilineo che termina su un sentiero
e svoltando a destra andiamo in direzione del sottopasso ferroviario. Su
un'altro sentiero arriviamo sull'asfaltata adiacente all'area Camper e
attraversandola ci riportiamo sulla Ciclo-Pedonale deviando a
sinistra. Raggiunto l'ingresso del sentiero, che passa accanto alla
struttura del grande Camping, giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere poi
la bella sterrata che lo affianca. Raggiunta e superata la sbarra
dell'uscita del campeggio ci riportiamo sul tratto asfaltato del rettilineo
che raggiunge il bivio.
Curva a sinistra per attraversare l'ennesimo sottopasso ferroviario e
seguendo a sinistra via G. Campofiloni arriviamo al bivio di via Palmense.
Curviamo a destra ed in breve ritorniamo sulla grande rotonda della
SS16
dove, a destra, troviamo il
Santuario di Santa Maria a Mare. Percorrendo la statale ci portiamo alla rotonda successiva e alla prima
uscita imbocchiamo via Fratelli Rosselli. Oltrepassando il centro commerciale
ne percorriamo circa 400 m e arriviamo anche a superare il semaforo per
raggiungere la traversa a destra di via V. Alfieri. Oltrepassando un primo
incrocio ci portiamo al successivo dove attraversiamo via L. Pirandello per
tenerci, a destra, su via G. Parini. Raggiunto un'altro incrocio giriamo a
sinistra e procedendo sull'alberata via F. Petrarca percorriamo i 600 m di
rettilineo attraversando l'incrocio con via U. Foscolo per raggiungere poi il
bivio con via Martiri di Cefalonia. Curva a destra per proseguire in
direzione della rotonda e mantenendoci a destra ci infiliamo nella stretta
stradina Ciclo-Pedonale che in rettilineo raggiunge il bivio. Curva a sinistra
per procedere in direzione della piccola rotonda e imboccare quindi via della
Resistenza che ci porta all'area verde di piazza Gaslini. Mantenendoci,
adesso, a destra percorriamo quindi via F. Crispi e superando la
Stazione ferroviaria Nord
raggiungiamo l'edificio della
Stazione e quindi l'ingresso su
viale F. Cavallotti. Procedendo sul viale alberato, usufruendo della pista
ciclo-pedonale, ne percorriamo il lungo rettilineo, 1300 m, che ci conduce al
bivio di via Castelfidardo. Curva a sinistra e leggera salita per arrivare
all'incrocio con viale dei Pini dove giriamo a destra per superare la
Chiesa della Sacra Famiglia e
raggiungere quindi la rotonda. Alla prima uscita ci portiamo su viale delle
Regioni che in rettilineo ci conduce al bivio di via Marche dove termina il
nostro itinerario.
Commenti
Posta un commento