Marche in @-mtb - 04

Strade anche asfaltate dove però, come sempre, il traffico è davvero minimo. Il tratto in discesa, lasciato il borgo di Moresco, è impegnativo per il fatto che è abbastanza smosso e con solchi, in alcuni casi profondi, che l'acqua ha scavato.
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Tenendoci a sinistra arriviamo al bivio e prendiamo a sinistra nuovamente al SP84 che, sempre in salita, per oltre 2000 m ci conduce nel mezzo di un bellissimo paesaggio collinare. Raggiunta un'isolata casa, che troviamo alla nostra sinistra, inizia un brevissimo tratto in discesa che ci prepara al successivo strappo, 1000 m, in cui le pendenze massime arrivano però non oltre il 7,5%. Raggiungiamo la piccola località di Piemarano passando prima accanto all'ormai rudere della Chiesa di Santa Elisabetta. Alla nostra sinistra vediamo, sulla collina dirimpetto a quella in cui ci troviamo, il piccolo borgo di Lapedona in cui siamo passati alcuni giorni fa mentre percorriamo questo bel tratto di provinciale nell'assenza, quasi totale, di autoveicoli. Il saliscendi ci conduce al bivio con la SP153 dove girando a sinistra iniziamo una bella discesa che raggiunge il piccolo ponte sul fosso dove, con una curva secca a sinistra, iniziamo poi lo strappo (450 m con pendenza al 9%) che ci porta ad un'altro bivio. Prendiamo a destra la SP35 e circa 150 m dopo andiamo a superare la Chiesa di San Quirico e Giulitta (Sec. XI). Proseguiamo, con la strada costantemente in salita, per 1600 m con una pendenza al 10%, fino al bivio con la SP2 dove giriamo a sinistra. Ancora salita, ma adesso meno impegnativa, per deviare a sinistra quando troviamo la sterrata che scende in direzione della piccola Chiesa della Madonna della Salute (Sec. XIX). Una breve discesa ci conduce davanti al tempietto per scattare qualche bella foto ricordo.
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Prendiamo la strada a destra e proseguendo in falsopiano passiamo accanto ad alcuni capannoni con il fondo stradale che al momento è ancora asfaltato. Un poco di discesa ed inizia una bella sterrata che entra tra la macchia mediterranea e raggiunge un bivio. Tenendoci a destra proseguiamo sempre in leggera discesa ed arriviamo all'inizio del tratto tecnico dove dobbiamo per forza di cose diminuire la nostra velocità perchè qui, la discesa, oltre ad essere molto in pendenza negativa (-23%) ha il fondo molto smosso e canaletti scavati dall'acqua in certi punti molto profondi. Ci prendiamo il nostro tempo e sobbalzando sulla sella spostandoci a destra e sinistra per evitare gli ostacoli delle buche andiamo a percorrere questi 350 m che ci hanno fatto, però, sudare un poco. Poco dopo raggiungiamo il bivio della località Madonna Bruna e attraversato l'incrocio ci infiliamo in un'altra stradina che ben presto diventa sterrata. Un primo tratto in discesa ci fa arrivare ad uno strappetto che, per 400 m con pendenze al 10%, ci consente di raggiungere un caseggiato e di superarlo. In questo contesto di colline dove il mare è sempre davanti a noi ed i colori dei terreni cambiano in ogni momento procediamo adesso in discesa e su asfalto fino al bivio con la SP153 .
Girando a sinistra andiamo a percorrerne, però, solamente 650 m e raggiunto un primo incrocio lo superiamo e facciamo così anche quando troviamo, alla nostra destra, la prima traversa sterrata. Con la leggera salita della provinciale ci portiamo al bivio della Strada Comunale di Santa Elisabetta che imbocchiamo a destra. Il tratto è davvero meraviglioso perchè oltre al fondo stradale in brecciolino sarà un continuo saliscendi per i rimanenti 4000 m dove la vista, del bianco tracciato della strada, si perde tra curve, salite e discese. Raggiunto il piccolo centro abitato della Contrada Lago procediamo sempre in off-road fino al primo bivio. La curva a sinistra, in leggera salita, ci immette sulla Strada Comunale Contrada Abbadetta e con uno bello strappetto, 750 m con pendenze al 13%, arriviamo finalmente allo scollinamento. Percorriamo, quest'altra bellissima stradina con fondo asfaltato, che con belle curve ci conduce al bivio con la Strada Comunale di San Pietro Vecchio dove girando a destra andiamo a superare il sottopasso della E55 . Siamo arrivati in località Santa Maria a Mare e attraversando la SS16 ci portiamo, a sinistra, in direzione della rotonda che percorriamo fino ad entrare nel territorio comunale di Porto San Giorgio. Ancora stradine alternative per raggiungere la pista ciclabile del Lungomare A. Gramsci e percorrendo il lungo rettilineo, gustandoci ancora questo stupendo periodo di ottobre, raggiungiamo quasi la periferia di Lido di Fermo per deviare, poco prima, alla traversa di via Marche dove termina anche quest'ultima escursione.
Pier
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