07/10/2023 - Marche in @- mtb - 02
Distance: 45 - km - 590 m Ascent - 590 m Descent
Time: - Passed: 5:22:10 - In motion: 4:07:10
Sono passate appena 48 ore dalla prima uscita in @-mtb ed eccomi di nuovo
in sella per assaggiare un'altro tracciato, diverso dal precedente, sempre
in compagnia di Pablito. Quello di quest'oggi
è un pò più impegnativo del precedente e devo dire che ci siamo divertiti,
sia in salita che in discesa, a percorrere le sterrate e i sentieri che ci
hanno permesso di arrivare all'altro bellissimo borgo di
Altidona. Non senza difficoltà e con
un primo tratto sulla bellissima stradina, che affianca il villaggio
turistico il località Marina, si
raggiunge, poi, il tratto sterrato tra vitigni ed ulivi percorrendo una
distanza di circa 900 m dove, in alcuni punti, le pendenze sfiorano il
20%. Ovviamente anche quest'oggi paesaggi da favola sia dalla parte della
costa che, all'andata, si vede, però, solo negli spicchi tra la
vegetazione.
Bel tracciato, a tratti impegnativo anche con un'@-mtb per passaggi tra
la macchia mediterranea che ci portano non distanti dal
Castello/Convento di Saltereccio che, purtroppo, non abbiamo visitato per la presenza di cartelli
che indicano Proprietà Privata.
🔆🔆🔆🔆🔆
Apri la pagina per visualizzare altri percorsi che sono stati catalogati come parte di questo gruppo.
🔆🔆🔆🔆🔆
Condizioni
Meteo
|
Sole
Sole
|
Bellissima giornata anche oggi con temperature molto calde, per il
periodo, che ci permettono, ancora, di viaggiare con abbigliamento
estivo. Ci si immerge in un'alternanza di salite e discese che non ti
stancano mai e che ti permettono di ammirare paesaggi a perdita d'occhio
delle colline con tantissimi colori e tantissimi borghi arroccati.
All'andata il mare lo lasciamo alle spalle ma ci si rifà al ritorno
quando ci attende la bella ciclo-via che lo costeggia e che ci permette
di ritornare al nostro punto di partenza di
Porto San Giorgio. Non manca uno
straordinario passaggio nei pressi delle sponde del
fiume Aso
dove oltre al piccolo lago ci attendono anche le alte piante delle canne
di bambù per dare quel tocco in più al nostro peregrinare.
Tocca i banner animati con i pulsanti per aprire le pagine
all'interno del blog dove trovi catalogate, per tipo, tante
avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di
tantissimi amici.
Partenza fissata alle 9:00 dall'incrocio di via delle Regioni a
Porto San Giorgio, quasi al
confine con Lido di Fermo,
davanti al bar dove si può gustare una ricca colazione a base di
brioche appena sfornate. Andando in direzione del sottopasso
ferroviario arriviamo poi al bivio del Lungomare A. Gramsci e deviando
a destra, immettendoci sulla bella e nuova pista ciclo-pedonale,
raggiungiamo con il lunghissimo rettilineo la zona della
Marina. Poco prima deviamo a
destra per imboccare via V. Bellini e le successive stradine
alternative che ci conducono all'altro sottopasso su via Solferino.
Prima di arrivare alla grande rotonda sulla
SS16
ci teniamo a sinistra e portandoci sul tratto protetto arriviamo
davanti al
Santuario di Santa Maria a Mare in località
Marina Palmense. Aggirandolo a
sinistra proseguiamo sull'ampia strada che ci conduce sul lungo
rettilineo di via dei Palmensi e raggiunto il centro della piccola
cittadina arriviamo a superare il sottopasso della statale girando a
destra. La stradina prosegue e poi verso altri sottovia per arrivare a
fianco del grande Camping dove su un'altro lungo rettilineo ne
affianchiamo la struttura. Quando raggiungiamo il boschetto procediamo
a sinistra il sentiero e arrivati all'altezza della spiaggia, di
ciottoli, scendiamo un attimo di sella per bypassare il tratto poco
pedalabile, raggiungendo, a destra, lo sterrato della pista
ciclo-pedonale.
Apri la pagina in cui trovi tutte le informazioni sui gruppi
di percorsi
Pedaliamo, adesso, a bordo spiaggia per circa 1000 m e raggiunto
l'ingresso di un'altro sottopasso giriamo a destra per impegnarci
nella leggera risalita che ci immette sulla stretta stradina che
supera in sequenza linea ferroviaria, statale
SS16
e l'autostrada
E55 . Affianchiamo quasi subito le reti metalliche che fanno parte della
recinzione del Camping e mantenendoci a sinistra, con buone pendenze,
iniziamo a seguire questa bellissima stradina semi-asfaltata che lo
aggira interamente risalendo, nello stesso tempo, la collina. Una
prima parte all'11% ci consente di arrivare ad un breve pianoro, di
200 m circa dopo la curva, per proseguire con inclinazioni della
stradina, prima dei tornanti, che raggiungono il 20%. Lasciata la
parte più selvaggia con una curva a destra proseguiamo, sempre in
salita, tra gli ulivi e superando poi il boschetto, alla nostra
sinistra, arriviamo accanto ad una grande vigna dove il declivio
diventa molto meno impegnativo. Raggiunta la contrada
San Biagio si prosegue a
sinistra per percorrere il rettilineo che, in leggera discesa,
raggiunge poi un bivio di strade sterrate. Tenendoci a destra ci
portiamo su un'altra bella stradina che ci fa entrare nel contesto del
paesaggio delle bellissime colline da cui possiamo goderci il
bellissimo panorama con i colori dei terreni che cambiano a secondo
dell'esposizione solare. Raggiunta la contrada
Cantagallo, dove sono davvero
poche le abitazioni, andiamo ad affiancare un'altra vigna e ci
portiamo poi al bivio con la
SP2 dove giriamo a destra.
Apri la pagina in cui trovi tutte le informazioni sui gruppi
di percorsi
Seguendo questo rettilineo, dove il traffico è quasi totalmente assente
anche se la strada è catalogata come provinciale, dopo circa 750 m
raggiungiamo le prime case di
Altidona. Siamo
nella parte nuova della cittadina e con una deviazione a sinistra
andiamo ad aggirare queste nuove abitazioni per poi ritornare su
un'altro tratto in rettilineo che raggiunge la bella
Chiesa della Madonna della Misericordia (Sec. XVII) poco prima di entrare nella parte storica del paese. Al trivio
imbocchiamo la stradina che in salita va all'interno del borgo e
sull'unica strada che lo attraversa proseguiamo sul pavé raggiungendo la
piazza dove, alla nostra destra, troviamo la
Chiesa di Santa Maria e San Ciriaco
(Sec. XVIII), il Teatro Comunale e il
Palazzo del Comune. La visita all'interno delle belle stradine lastricate è comunque
d'obbligo per scattare anche qualche foto ricordo. Superato il
sottoportico del campanile iniziamo la discesa e con alcune curve ci
riportiamo sulla
SP2
dove giriamo a destra e c'è da osservare che le mura di questo antico
castello sono davvero imponenti. Seguiamo per circa 350 m la provinciale
e raggiunto il bivio con una sterrata deviamo a destra. Inizia la
discesa su quest'ampia strada bianca che supera un grande cartello
giallo con l'indicazione
Strada Pericolosa al Transito .
Non sapendo se è anche chiusa (ma non c'è nessuna indicazione di questo tipo) proseguiamo e dopo un'ampio tornante andiamo a percorrere quasi un
lungo rettilineo che ci conduce nella parte bassa della valletta ed al
bivio con la
SP255 .
Davanti alla grande vigna e agli uliveti giriamo a sinistra e ne
percorriamo solamente 250 m per deviare a sinistra sulla bella sterrata
che parte subito in salita. Dopo un'iniziale tratto in saliscendi la
strada inizia a salire in modo più deciso, pendenze al 19%, e fino a
quando arriviamo a fianco della casa. Qui l'ampia sterrata termina e con
il sentiero che si restringe andiamo a percorrere il tratto più tecnico
di questa escursione proseguendo in salita in direzione del ripetitore
dove, nel mezzo della macchia mediterranea, risaliamo ancora la collina.
Si va di rampichino, essendo il fondo del sentiero abbastanza sconnesso,
per percorrere i 600 m, pendenze intorno al 13%, che ci separano dallo
scollinamento. Un facile tratto in discesa, ma su fondo abbastanza
scivoloso, ci porta al bivio in Contrada
Saltereccio dove ritroviamo
l'asfalto. Svoltando a destra andiamo a percorrere le curve e superata
la piccola fontanella, che troviamo alla nostra destra, percorriamo il
leggero falsopiano che ci conduce a fianco del cartello con
l'indicazione del
Castello-Convento di Saltereccio. La curiosità è tanta e decidiamo di girare a sinistra per seguire il
sentiero che sembrerebbe portare alla struttura. Purtroppo, poco dopo,
raggiunto l'esterno del boschetto, due pali una catena ed un cartello ci
avvertono che la proprietà è privata e così non passiamo oltre lo spazio
delimitato e ritorniamo nuovamente sulla strada asfaltata. Un vero
peccato perchè, poi, cercando sul web ci rendiamo conto di quello che
abbiamo veramente lasciato alle nostre spalle.
Riprendiamo a sinistra e iniziamo le curve in salita, 450 m con punta al
18% di pendenza, che ci conduce al bivio con la
SP2 . All'incrocio la attraversiamo ed iniziamo, adesso, la discesa
sulla
SP33
che, con una sequenza di tornanti e curve, ci porta all'interno della
Val d'Aso. Oltre 3000 m di discesa, da cui si gode uno spettacoloso panorama sulla
pianura sottostante, che termina al bivio con la
SP85
in Contrada Aso. Con accortezza giriamo
a sinistra per percorrere il primo tratto di provinciale che sebbene non
molto trafficata ci fa rimanere comunque in fila indiana per non ostacolare
i veicoli di passaggio. Primi 2500 m in falsopiano fino ad arrivare a fianco
del grande vivaio di piante, che si trova alla nostra sinistra, per poi
inizia la leggera discesa che va superare una piccola zona industriale ed
arriva in Contrada Carbuccio. Si
prosegue in rettilineo fino ad arrivare in prossimità del cartello che
indica, a destra,
Lago Azzurro dove giriamo per
immetterci nuovamente su un fondo sterrato. Raggiunto, poco dopo, l'ingresso
del Camping ci teniamo a destra e imbocchiamo il sentiero che affianca la
recinzione e dopo un breve tratto rettilineo giriamo a sinistra per entrare
nel single track che attraversa l'area con le canne di bambù. Il boschetto
successivo lo attraversiamo dopo aver aggirato in parte il bellissimo
specchio d'acqua e su una bella sterrata andiamo prima a superare il
sottopasso della
E55
e poco dopo quello della
SS16 .
La sterrata, poco dopo, si immette sul tratto ciclo pedonale che raggiunge
Marina di Altidona e arrivati al bivio,
dove si trova il ponte che attraversa il
fiume Aso giriamo a destra per
andare a curiosare presso il delta del fiume se ci sono, come sempre, gli
amici
Aironi
che stanno banchettando sulle rive o che sono a caccia di pesci. Un attimo di
pausa anche per scendere un pò di sella e di sgranchirci le gambe oltre a
dissetarci un poco perchè adesso il caldo, nonostante il periodo dell'anno,
inizia a farsi sentire. Si riparte tornando indietro al bivio e deviando a
destra arriviamo al sottopasso ferroviario dove a sinistra imbocchiamo
la Ciclovia Adriatica che in rettilineo perfetto, accanto alla spiaggia, ci riporta al
sottopasso che abbiamo superato questa mattina e in breve si ritorna, a fianco
di un mare calmissimo e con i colori verde e blu, a
Marina Palmense. Il rimanente tratto del
percorso odierno arriva nuovamente in zona
Marina per deviare poi a sinistra, sul
lungomare di Porto San Giorgio, che
percorriamo per la lunghezza di circa 4000 m e che riporta al punto di
partenza iniziale.
Pier
Commenti
Posta un commento