Marche in @-mtb - 02

Bel tracciato, a tratti impegnativo anche con un'@-mtb per passaggi tra la macchia mediterranea che ci portano non distanti dal Castello/Convento di Saltereccio che, purtroppo, non abbiamo visitato per la presenza di cartelli che indicano Proprietà Privata.
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Partenza fissata alle 9:00 dall'incrocio di via delle Regioni a Porto San Giorgio, quasi al confine con Lido di Fermo, davanti al bar dove si può gustare una ricca colazione a base di brioche appena sfornate. Andando in direzione del sottopasso ferroviario arriviamo poi al bivio del Lungomare A. Gramsci e deviando a destra, immettendoci sulla bella e nuova pista ciclo-pedonale, raggiungiamo con il lunghissimo rettilineo la zona della Marina. Poco prima deviamo a destra per imboccare via V. Bellini e le successive stradine alternative che ci conducono all'altro sottopasso su via Solferino. Prima di arrivare alla grande rotonda sulla SS16 ci teniamo a sinistra e portandoci sul tratto protetto arriviamo davanti al Santuario di Santa Maria a Mare in località Marina Palmense. Aggirandolo a sinistra proseguiamo sull'ampia strada che ci conduce sul lungo rettilineo di via dei Palmensi e raggiunto il centro della piccola cittadina arriviamo a superare il sottopasso della statale girando a destra. La stradina prosegue e poi verso altri sottovia per arrivare a fianco del grande Camping dove su un'altro lungo rettilineo ne affianchiamo la struttura. Quando raggiungiamo il boschetto procediamo a sinistra il sentiero e arrivati all'altezza della spiaggia, di ciottoli, scendiamo un attimo di sella per bypassare il tratto poco pedalabile, raggiungendo, a destra, lo sterrato della pista ciclo-pedonale.

Pedaliamo, adesso, a bordo spiaggia per circa 1000 m e raggiunto l'ingresso di un'altro sottopasso giriamo a destra per impegnarci nella leggera risalita che ci immette sulla stretta stradina che supera in sequenza linea ferroviaria, statale SS16 e l'autostrada E55 . Affianchiamo quasi subito le reti metalliche che fanno parte della recinzione del Camping e mantenendoci a sinistra, con buone pendenze, iniziamo a seguire questa bellissima stradina semi-asfaltata che lo aggira interamente risalendo, nello stesso tempo, la collina. Una prima parte all'11% ci consente di arrivare ad un breve pianoro, di 200 m circa dopo la curva, per proseguire con inclinazioni della stradina, prima dei tornanti, che raggiungono il 20%. Lasciata la parte più selvaggia con una curva a destra proseguiamo, sempre in salita, tra gli ulivi e superando poi il boschetto, alla nostra sinistra, arriviamo accanto ad una grande vigna dove il declivio diventa molto meno impegnativo. Raggiunta la contrada San Biagio si prosegue a sinistra per percorrere il rettilineo che, in leggera discesa, raggiunge poi un bivio di strade sterrate. Tenendoci a destra ci portiamo su un'altra bella stradina che ci fa entrare nel contesto del paesaggio delle bellissime colline da cui possiamo goderci il bellissimo panorama con i colori dei terreni che cambiano a secondo dell'esposizione solare. Raggiunta la contrada Cantagallo, dove sono davvero poche le abitazioni, andiamo ad affiancare un'altra vigna e ci portiamo poi al bivio con la SP2 dove giriamo a destra.
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Seguendo questo rettilineo, dove il traffico è quasi totalmente assente anche se la strada è catalogata come provinciale, dopo circa 750 m raggiungiamo le prime case di Altidona. Siamo nella parte nuova della cittadina e con una deviazione a sinistra andiamo ad aggirare queste nuove abitazioni per poi ritornare su un'altro tratto in rettilineo che raggiunge la bella Chiesa della Madonna della Misericordia (Sec. XVII) poco prima di entrare nella parte storica del paese. Al trivio imbocchiamo la stradina che in salita va all'interno del borgo e sull'unica strada che lo attraversa proseguiamo sul pavé raggiungendo la piazza dove, alla nostra destra, troviamo la Chiesa di Santa Maria e San Ciriaco (Sec. XVIII), il Teatro Comunale e il Palazzo del Comune. La visita all'interno delle belle stradine lastricate è comunque d'obbligo per scattare anche qualche foto ricordo. Superato il sottoportico del campanile iniziamo la discesa e con alcune curve ci riportiamo sulla SP2 dove giriamo a destra e c'è da osservare che le mura di questo antico castello sono davvero imponenti. Seguiamo per circa 350 m la provinciale e raggiunto il bivio con una sterrata deviamo a destra. Inizia la discesa su quest'ampia strada bianca che supera un grande cartello giallo con l'indicazione Strada Pericolosa al Transito . Non sapendo se è anche chiusa (ma non c'è nessuna indicazione di questo tipo) proseguiamo e dopo un'ampio tornante andiamo a percorrere quasi un lungo rettilineo che ci conduce nella parte bassa della valletta ed al bivio con la SP255 .
Davanti alla grande vigna e agli uliveti giriamo a sinistra e ne percorriamo solamente 250 m per deviare a sinistra sulla bella sterrata che parte subito in salita. Dopo un'iniziale tratto in saliscendi la strada inizia a salire in modo più deciso, pendenze al 19%, e fino a quando arriviamo a fianco della casa. Qui l'ampia sterrata termina e con il sentiero che si restringe andiamo a percorrere il tratto più tecnico di questa escursione proseguendo in salita in direzione del ripetitore dove, nel mezzo della macchia mediterranea, risaliamo ancora la collina. Si va di rampichino, essendo il fondo del sentiero abbastanza sconnesso, per percorrere i 600 m, pendenze intorno al 13%, che ci separano dallo scollinamento. Un facile tratto in discesa, ma su fondo abbastanza scivoloso, ci porta al bivio in Contrada Saltereccio dove ritroviamo l'asfalto. Svoltando a destra andiamo a percorrere le curve e superata la piccola fontanella, che troviamo alla nostra destra, percorriamo il leggero falsopiano che ci conduce a fianco del cartello con l'indicazione del Castello-Convento di Saltereccio. La curiosità è tanta e decidiamo di girare a sinistra per seguire il sentiero che sembrerebbe portare alla struttura. Purtroppo, poco dopo, raggiunto l'esterno del boschetto, due pali una catena ed un cartello ci avvertono che la proprietà è privata e così non passiamo oltre lo spazio delimitato e ritorniamo nuovamente sulla strada asfaltata. Un vero peccato perchè, poi, cercando sul web ci rendiamo conto di quello che abbiamo veramente lasciato alle nostre spalle.
La sterrata, poco dopo, si immette sul tratto ciclo pedonale che raggiunge Marina di Altidona e arrivati al bivio, dove si trova il ponte che attraversa il fiume Aso giriamo a destra per andare a curiosare presso il delta del fiume se ci sono, come sempre, gli amici Aironi che stanno banchettando sulle rive o che sono a caccia di pesci. Un attimo di pausa anche per scendere un pò di sella e di sgranchirci le gambe oltre a dissetarci un poco perchè adesso il caldo, nonostante il periodo dell'anno, inizia a farsi sentire. Si riparte tornando indietro al bivio e deviando a destra arriviamo al sottopasso ferroviario dove a sinistra imbocchiamo la Ciclovia Adriatica che in rettilineo perfetto, accanto alla spiaggia, ci riporta al sottopasso che abbiamo superato questa mattina e in breve si ritorna, a fianco di un mare calmissimo e con i colori verde e blu, a Marina Palmense. Il rimanente tratto del percorso odierno arriva nuovamente in zona Marina per deviare poi a sinistra, sul lungomare di Porto San Giorgio, che percorriamo per la lunghezza di circa 4000 m e che riporta al punto di partenza iniziale.
Pier
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