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Arlate (LC) - Chiesa dei SS. Gottardo e Colombano. (Anno 1000) |
Note sul tracciato:
La prima vera giornata fredda è quella odierna dove le punte gelate delle dita delle mani le senti subito dopo la partenza. Seppure all'inizio il meteo sembrava destinato ad una bella mattinata di sole con temperature anche se fredde ma abbordabili in men che non si dica ecco un brusco cambiamento del cielo che da azzurro nel giro di qualche ora è diventato coperto. Nonostante tutto questo, però, eccomi in sella, con la compagnia di 9 AMICI, per seguire quest'altro nuovo tour ad anello con partenza ed arrivo al parcheggio della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone dove al termine eravamo tutti soddisfatti. Tracciato che si snoda su tanti tratti off-road con saliscendi continui dove la parte più impegnativa è senz'altro il Muro di GruganaBerg. Paesaggi anche oggi bellissimi anche se la giornata non era soleggiata e qualche deviazione dal tracciato originale per via di un cancello chiuso. Per il resto terreni con ghiaccio in superfice che, solamente verso mezzogiorno, hanno iniziato a rilasciare l'acqua con passaggi quindi anche a tratti fangosi. Ah... dimenticavo di dirvi che il tracciato é molto bello e merita di essere davvero seguito.
14/01/2024
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A ovest del fiume Adda
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Distance
Km
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Meters of elevation
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Time
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Meteo
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Ascent
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Descent
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Passed
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In Motion
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33
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631
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631
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3:12
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2:37
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Un grazie a Alberto per le
belle fotografie.
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Nonostante il dislivello non lo dica ci sono dei buoni strappetti
all'interno del tracciato. 1)-Robbiate con i tornanti che
risalgono il Monte Robbio dove
la pendenza nei 500 m di salita arriva al 22%.
2)-Robbiate con la
salita del Montagnone dove, dopo la sbarra, inizia il tratto di 500
m con pendenza al 16%. 3)-Imbersago, salita su asfalto,
verso il Camposanto, 400 m pendenza al 17%.
5)-Fiume Adda risalita, su
sterrato, in direzione di Arlate 200
m pendenza al 23%. 6)-GruganaBerg, primi 550 m pendenze al 19%.
🔆🔆🔆🔆🔆
Partenza fissata alle 9:00 ma un problema al GPS di uno dei componenti
del gruppo ci fa ritardare di qualche minuto sui tempi. Uscendo dal
parcheggio, della
Stazione di Merate-Cernusco Lombardone
ci infiliamo nel sottopasso che attraversa i binari per risalire poi verso
la rotonda dove prendiamo la seconda uscita per portarci su via Vittorio
Emanuele II. La strada, sempre in leggera salita, ci conduce alla rotonda
sulla
SP54
dove mantenendoci a destra raggiungiamo il grande incrocio
sulla
SP342 . Attraversandola proseguiamo su via G. Verdi ed alla prima traversa, a
sinistra, imbocchiamo via Pensiero che entra all'interno della prima
periferia di Merate. All'incrocio
successivo giriamo a destra su via V. Sala e successivamente via
Alessandro Manzoni prima di ritornare all'incrocio con via G. Verdi.
Girando a sinistra andiamo a percorrere il lungo rettilineo che raggiunge
il bivio con via G. Donizetti e svoltando a destra, su un'altro
rettilineo, arriviamo ad incrociare nuovamente la
SP54 . Attraversandola con molta attenzione ci portiamo sulla stradina che
parte davanti a noi e seguendone il rettifilo asfaltato arriviamo, poi,
sulla bella sterrata che va ad attraversare i campi. Fondo del terreno
adesso gelato che ci accompagna fino a raggiungere la località
Brugarolo dove all'incrocio giriamo a
sinistra per iniziare a seguire il rettilineo di via Cavalieri di Vittorio
Veneto. Rimaniamo a destra, nella parte ciclo-pedonale, sull'ampia strada
e arrivati alla rotonda prendiamo la seconda uscita per immetterci,
adesso, su via 2 Giugno raggiungendo quindi il bivio. Svolta a destra per
entrare nella piccola zona industriale e mantenendoci, poi, a sinistra
entriamo nuovamente su un tratto off-road che arriva a ridosso dell'altra
zona industriale di via Novarino alla prima periferia di
Robbiate. Portandoci, così, al
bivio con la
SP56
deviamo a sinistra e raggiungiamo la rotonda dove alla prima prima uscita
proseguiamo su un'altra stradina che aggira i successivi capannoni prima
di portarci al bivio con l'asfaltata via delle Brigole.
Con un'altro rettifilo andiamo a superare il Campo Sportivo Comunale e
raggiunto l'incrocio giriamo a destra per percorrere un breve tratto di
via Giacomo Matteotti per arrivare a ridosso della
Stazione ferroviaria di Paderno-Robbiate. Andiamo, adesso, ad attraversare a destra il passaggio a livello e
seguiamo il rettilineo di via L. Gasparotto fino a raggiungere l'innesto
a sinistra della traversa di via G. Parini. Svoltando la percorriamo
tutta e raggiunto il bivio con via Leonardo da Vinci giriamo a sinistra
ed iniziamo a percorrerne il lungo rettilineo che ci conduce sul ponte
che attraversa la linea ferroviaria e che ci immette su via Alessandro
Manzoni. Entriamo nel centro storico di
Paderno d'Adda e andiamo a superare
la
Chiesa di Santa Marta
(1597) per proseguire sul pavé e sulla stradina che adesso si stringe.
Passiamo su questa stretta stradina nel mezzo delle vecchie corti che
fanno parte del tessuto urbano della cittadina (la
Curt del Sacrista, la Curt del Quaronta, la Curt del Giren) per arrivare a fianco della traversa di via F. Airoldi dove giriamo a
destra. In leggera discesa ci portiamo alla rotonda dove prendendo la
terza uscita imbocchiamo un'altra stretta stradina. Il rettilineo di via
G. Marconi ci conduce al sottopasso della
SP54
e proseguendo ancora diritto imbocchiamo la Strada Consortile della
Rebusta che raggiuge a fianco la
Chiesa di Santa Maria Assunta
(1450). Arriviamo così al bivio con via San Francesco d'Assisi e girando a
destra andiamo e percorrendone circa 650 m raggiungendo la traversa di
via XXV Aprile. Curva a destra dove inizia il primo vero strappo della
giornata con il primo tratto, asfaltato, dove per 200 m la pendenza si
aggira intorno al 16%. Quando inizia il sentiero troviamo subito il
primo dei tre tornanti e da questo punto in avanti per altri 400 m,
mentre risaliamo il
Monte Robbio, le pendenze salgono fino ad arrivare al 22%.
Inizia quindi la parte della discesa, sempre in off-road, dove anche le
pendenze -20% diventano in certe parti abbastanza tecniche. Foliage
ovviamente che ricopre il terreno e si deve quindi fare molta attenzione
perché radici e sassi possono compromettere anche alcuni passaggi. Con
tutto il tempo necessario raggiungiamo l'uscita dal bosco e sulla
sterrata di via Duraga giriamo a sinistra per immetterci sulla stradina
di via Cantone e con qualche curva ci porta a raggiungere la piccola
piazzetta che incrocia via Don F. Serra Groppelli. Girando a destra,
sempre in leggera salita, andiamo a percorrerne all'incirca 400 m
superando nel frattempo il Camposanto prima di raggiungere la traversa
di via davanti al Montagnone. Girando a destra inizia un'altro sterrato
che con pendenze leggermente superiori arriva davanti ad una sbarra
dove, scendendo per forza di sella, andiamo a superare l'ostacolo e
iniziamo la bella risalita su un tratturo che inizialmente ha una
pendenza abbordabile all'8% ma, dopo un brevissimo tratto in falsopiano
inizia a salire in modo più concreto e il pendio sale fino ad arrivare
nel tratto centrale al 16%. Raggiuto il bosco, nei pressi di un roccolo,
entriamo sugli splendidi single track ed iniziamo la bella ed
impegnativa discesa che con curve controcurve, brevi risalite e
impegnativi tratti in pendenza negativa ci conduce dopo oltre un
chilometro al bivio di via Monsereno alla prima periferia di
Imbersago. Girando a sinistra
arriviamo quindi ad incrociare la SP56
e attraversandola, con cautela, ci portiamo su una stretta stradina che
in leggera salita va ad attraversare alcuni pratoni. In breve
raggiungiamo le prime case del paese e ritroviamo l'asfalto sulla
stradina di via Laghetto dove proseguiamo fino all'incrocio di via
Contessa L. Castelbarco. Con un destra/sinistra ci infiliamo quindi
nell'altra stradina di via Ruschetta e ben presto ritroviamo il fondo
sterrato. Risalendo la collinetta, affiancando il piccolo corso d'acqua
del torrente Garavesa, raggiungiamo un bivio dove tenendoci a destra proseguiamo fino a
raggiungere l'ampia radura all'esterno del
Parco di Villa Orsini Colonna.
Il sentiero e quindi la sterrata proseguono poi verso destra e sempre in
leggera discesa ci portiamo sull'asfaltata stradina di via Ronchi. La
lasciamo quando a sinistra troviamo l'ingresso di una stradina sterrata e
girando iniziamo una leggera salita. Costeggiando a sinistra il muro di
cinta del Parco ed a destra alcune abitazioni arriviamo ad incrociare via
Copernico. Attraversandola imbocchiamo la stradina di via Bellavista e
poco dopo ritorniamo in fuoristrada per percorrere il bellissimo sentiero
che solamente per i primi 150 m rimane a ridosso delle abitazioni poi
deviando a sinistra, su un bel single track, rimaniamo sull'argine della
piccola roggetta che scorre accanto. Superando un paio di bivii di
sentieri, sempre alla nostra destra, si prosegue nel mezzo dei campi fino
ad arrivare al bivio dell'asfaltata via G. Marconi. Uscendo sull'asfaltata
giriamo a destra e andiamo a percorrerne poco più di 150 m per deviare a
destra e proseguire, con una leggera salita fino al bivio di via San
Marcellino. Svoltiamo a sinistra e sempre in salita andiamo in direzione
di Cassina Fra Martino dove
raggiungiamo l'incrocio dove a destra imbocchiamo la stretta stradina di
via Solferino. Raggiunta piazzetta Silvio Pellico, dove si trova il
monumento ai caduti e la
Chiesa di Santa Maria Assunta
(1475), ci teniamo a destra e andiamo a percorrere la stradina che passa
accanto all'antica Cascina fortificata nel centro del Paese. Girando
quindi a sinistra procediamo sull'ampia strada che a curve e sempre in
leggerissima discesa ci fa ben presto allontanare dalle case e raggiunto
il lungo rettilineo iniziamo l'avvicinamento al
Santuario della Madonna del Bosco (1517). Fermandoci qualche momento si può ammirare il panorama, che si gode
dal belvedere, con le pendici del
Monte Canto l'abitato di Villa d'Adda e lo
scorrere del fiume Adda in
basso nella valle. Lasciamo poco dopo il piazzale del Santuario e in
discesa andiamo a percorrere la strada in pavé che in discesa ci conduce
200 m dopo all'innesto a destra dell'impegnativa salita (pendenza al 17%)
su via dei Caduti dove sulla curva andiamo a superare il Camposanto.
Ancora un breve tratto in ascesa per arrivare a fianco della
Chiesa di San Marcellino
(1608) e alla piccola
Cappella del Tombone
(Sec. XVII dove si conservano i resti dei morti della Peste) per
iniziare la discesa, a sinistra, che in breve ci porta al
bivio. Svolta a sinistra per imboccare via Parrocchiale e procedendo sempre in
discesa ci portiamo verso il centro cittadino di
Imbersago percorrendo prima il
prolungamento di via Cardinale Schuster e successivamente via Dante
Alighieri per arrivare al bivio con via Contessa L. Castelbarco.
Con una curva a sinistra entriamo in piazza G. Garibaldi e a sinistra,
sulla piccola rotonda, troviamo la
Chiesa di San Paolo
(1290) ed alcuni vecchi palazzi oltre alla
Torre
(Sec. XIV quello che rimane dell'antica struttura fortificata).
Mantenendoci a sinistra prendiamo le seconda uscita e andiamo a percorrere
la stretta strada di via C. Cantù dove a sinistra troviamo il grande
cancello d'entrata di
Villa Castelbarco (Sec. XVII). Proseguendo diritto raggiungiamo la traversa di via A. Gramsci e
girando a destra andiamo a percorrerne il breve rettilineo che raggiunge
il bivio con la
SP56 . Girando a destra procediamo sul rettilineo e circa 300 m dopo arriviamo
alla grande rotonda dove alla terza uscita ci immettiamo su via Adda.
Inizia la fase di discesa che in breve tempo ci fa raggiungere le sponde
del
fiume Adda
accanto all'attracco del Traghetto. Vediamo la copia del
Traghetto di Leonardo
(attraccata alla sponda e al momento non funzionante) e non
possiamo non fermarci per godere, prima di tutto di qualche attimo di
pausa, ma poi per ammirare il bellissimo paesaggio che l'ampia larghezza
del fiume, oltre al colore delle acque, offre in questo punto fino alla
sponda opposta di Villa d'Adda.
Alcune foto di rito non possono mancare e poi dopo una battuta e l'altra
si riparte in sella per procedere, oltre la sbarra a sinistra, sul bel
tratto sterrato che corre a fianco delle sponde del fiume. Il tratto
praticamente tutto pianeggiante ci conduce dopo 1400 m ad un bivio dove
deviando a sinistra iniziamo la salita, sulla sterrata via Fiume, che
raggiunge una sbarra Passaggio per forza di cose a spinta, visto lo
stretto passaggio sui gradini, per procedere poi su un tratto cementato
dove le pendenze raggiungono anche il 22%, fino ad arrivare al bivio
della
SP56 dove entriamo nel territorio comunale di
Arlate. Girando a destra ne andiamo a
percorrere i 250 m che ci separano dall'incrocio dove a sinistra, girando,
imbocchiamo la sterrata di via San Gottardo.
Leggera salita ma con vista stupenda sulla bella
Chiesa dei SS. Gottardo e Colombano
(1000) che si vede a destra sulla collina per arrivare dopo circa 300 m al
bivio con via Fontana. Curva a destra per procedere su questa stretta
stradina (il consiglio è di mantenersi sempre a destra della sede stradale) per superare un sottopasso prima di girare per forza ancora a destra su
via Parrocchiale e deviare poi a sinistra sulla stretta via A. Rabolini e
arrivare al bivio con via Papa Giovanni XXIII°. La curva a destra ci
immette su un rettilineo che raggiunge un bivio dove, proseguendo ancora
diritto, rimaniamo sul proseguo della via e arriviamo al fianco della
traversa di via dei Mulini. Pochi metri ancora di asfalto e poi curva a
sinistra per iniziare la
Salita del Monte conosciuta più col nome del
GruganaBerg
su un fondo misto acciottolato/sterrato che dopo circa 600 m, con pendenze
che arrivano al 20%, raggiunge un primo pianoro dove troviamo
Villa Grugana (Sec. XVIII) Ci concediamo un attimo di pausa per bere anche un sorso d'acqua
(gelata) prima di riprendere il brevissimo tratto asfaltato che ci
conduce, a destra, all'imbocco della sterrata
Strada
Consortile della Grugana . Superata la vecchia cascina abbandonata, sulla nostra destra,
raggiungiamo quindi un bivio e anche qui dobbiamo impegnarci nel
percorrere la breve salita che raggiunge la prima periferia di
Calco Superiore in località
Roncaccio. Mantenendoci a destra
riprendiamo, dopo un breve tratto asfaltato, il bel sentiero che entra
all'interno del bosco e proseguiamo in continuo saliscendi e con curve
continue verso la località Gera.
Nell'ultimo tratto, purtroppo, siamo costretti a scendere di sella perchè
grossi tronchi di alberi caduti non permettono il passaggio e dobbiamo
optare per il portage. Sono solamente una decina di metri in cui si devono
anche sollevare i mezzi ma oramai essendo un gruppo affiatato con il
passamano si riesce a recuperare anche tempo prezioso. Ultimi metri in
leggera salita, dove si raggiunge l'uscita dal bosco, per immettersi sulla
sterrata della
Strada
della Gera
che ci conduce al bivio con via Ghislanzoni. Girando a destra inizia
la discesa a curve che raggiunge, 300 m dopo, un bivio dove girando a
destra entriamo su un'altra bella stradina a fondo inizialmente cementato
che in salita ci conduce alla prima periferia di
Sartirana.
In quest'altro contesto di stradine si percorrono tratti anche misti tra
asfalto e sterrato che ci conducono all'entrata nel cortile di
Cascina Ventola e dopo averlo
attraversato, passando per il sottoportico della casa, arriviamo
sull'asfaltata via C. Colombo. Percorrendo la strada in discesa arriviamo
all'altezza del bivio dove a destra ci riportiamo in off-road su un'altra
bellissima sterrata,
Strada
di Cascina Casignolo che va ad attraversare i campi. Poco più avanti arriviamo
all'altezza del bivio, delle sterrate, e mantenendoci a sinistra
proseguiamo all'interno della brughiera per portarci sullo stretto
incrocio di via delle Fontane. Percorriamo il tratto che arriva alla
traversa di via Tagliamento, dove aggiriamo le strutture dell'Oratorio
comunale, per portarci al bivio e prendere a destra la stretta stradina
asfaltata di via Cadore. In media pendenza ne percorriamo poco più di 150
m per deviare poi a sinistra sul tratturo che poco dopo entra all'interno
del boschetto. Il single track che ne segue, sempre in leggera discesa,
raggiunge quindi il bivio con via Monte Grappa all'immediata periferia di
Merate. Girando subito a destra
imbocchiamo via Resegone e arrivati al bivio prendiamo a sinistra un breve
tratto, in discesa, che su via Santa Caterina da Siena arriva al bivio.
Svoltando a destra ci riportiamo su via Monte Grappa e percorrendone poco
più di 200 m raggiungiamo la traversa, a destra, di via Sant'Antonio da
Padova dove giriamo. Una leggera salita ci conduce in località
Sabbioncello davanti al
Convento di Santa Maria Nascente (Sec. XV). Aggirandolo a sinistra iniziamo una breve discesa che, con una piccola
deviazione a sinistra, ci conduce nei pressi della rotonda
sulla
SP342 dove prendiamo la prima uscita per imboccare un brevissimo tratto
di via della Cappelletta. Raggiunta la prima traversa, a sinistra, giriamo
per procedere accanto al capannone e successivamente ritorniamo su un
fondo sterrato che su questa stradina va in direzione di
Vizzago. Raggiungiamo l'esterno di
Villa De Ferrari-Bagatti-Valsecchi (Sec. XVIII) e a destra ci dirigiamo verso il bivio con via Don A. Arnaboldi.
Girando ancora a destra ci portiamo accanto alla traversa di via A.
Lamarmora e svoltando a sinistra, dopo una brevissima salita, raggiungiamo
le prime case della periferia di
Pagnano. Ci manteniamo a sinistra per
arrivare all'innesto della bella sterrata che in discesa, all'interno del
boschetto, raggiunge l'asfalto di via Promessi Sposi. Curva a destra per
procedere in direzione della rotonda dove a sinistra ci immettiamo
sul Sentiero
Pagnano-Stazione
e in sede protetta raggiungiamo il sottopasso della
SP54
e quindi il parcheggio dove termina questo bellissimo tour.
Pier
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