LongLifeMTB-Trail Tr-01

 


04/09/2022 - LongLifeMTB-Trail Tr. 01
Distance: 39 km - 940 m Ascent - 940 m Descent



Inizia, con questa prima traccia, il quadro di quelle che, in futuro, diventeranno una serie itinerari che avranno tra di loro, in comune, solamente una piccolissima parte percorso. Per tutti i ragguagli circa il metodo di utilizzo di queste informazioni potrete poi fare riferimento all'apposita pagina che è già disponibile cliccando sul pulsante sopra indicato. Intanto anche oggi un bel numero di biker c'è e questa è la cosa più importante poi viene anche la seconda perché divertirsi con gli amici è sempre bello ed infine l'ultima con i pareri che qualche volta sono discordanti e che invece in questa occasione sono quasi del tutto univoci. Meglio di così cosa si vuole....

Il tracciato è tutto percorribile in sella non mancano passaggi tecnici ed è necessaria un po' di preparazione.

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Si lascia il parcheggio di via Stoppani, a Cernusco Lombardone, nei pressi della rotonda dove giriamo a destra ed iniziamo una breve salita subito dopo aver oltrepassato il sottopasso ferroviario. Proseguendo arriviamo alla rotonda successiva e questa volta ci teniamo a sinistra per percorrere via Vittorio Emanuele II ed arriviamo alla rotonda sulla  SP54 . Girando a destra ne percorriamo poco più di 200 m raggiungendo il semaforo del grande svincolo sulla  SP342 . La attraversiamo e portandoci su via G. Verdi, entrando alla prima periferia di Merate, siamo costretti ad una deviazione a sinistra per evitare il senso unico. Percorriamo via P. Mascagni ed arriviamo al bivio di via Pensiero dove deviamo a sinistra. Raggiunto l'incrocio curva a destra per proseguire su via V. Sala e poi, all'incrocio successivo a sinistra su via G. Verdi. Il rettilineo che ne segue ci porta al bivio e tenendoci a destra andiamo a percorrere via G. Donizetti che raggiunge l'incrocio sulla  SP54 . Con cautela la attraversiamo e andiamo ad imboccare la stradina asfaltata che passa accanto al salone dell'auto e che poco dopo diventa sterrata. 

Attraversando campi in un contesto pianeggiante ci dirigiamo verso l'abitato della piccola frazione Brugarolo. Raggiunto il bivio con la strada asfaltata giriamo a sinistra e percorriamo via Laghetto che con alcune curve ci porta al bivio con via Sandro Pertini dove deviamo a sinistra. Alla rotonda, che andiamo ad attraversare, ci portiamo sulla stradina secondaria di via 2 Giugno che arriva ad un bivio. Curva a destra con la strada che passa nel mezzo di una zona industriale e raggiunge il bivio con via Enrico Fermi. Una curva a sinistra ci fa imboccare questa stretta stradina che delimita il confine con il territorio comunale di Robbiate. Passando a fianco di alcuni capannoni industriali lasciamo poco dopo l'asfalto per riportarci in fuoristrada raggiungendo un bivio di strade sterrate. Svolta a destra per arrivare a ridosso di Cascina Novarino e ritrovata la strada asfaltata giriamo a sinistra. La bella e stretta stradina che va ad attraversare la campagna raggiunge poi il bivio della  SP56 . Svolta a destra per andare a percorrere 150 m di provinciale e superato il capannone industriale deviamo a sinistra su un tratturo, quasi scomparso, che ci conduce al bivio con una sterrata.

Ci teniamo a sinistra e raggiunto il bivio successivo giriamo a destra per percorrere un'altro tratto prima di ritornare su asfalto seguendo la stretta via Carrobbio che ci conduce alla piccola piazza Guido Brivio. Tenendoci a destra imbocchiamo via Don S. Colleoni ed in breve raggiungiamo il bivio con via Sandro Pertini entrando nel territorio comunale di Paderno d'Adda. L'ampia strada al cui fianco corre una pista ciclo-pedonale ci fa arrivare alla piccola rotonda dove deviamo a sinistra su via U. Foscolo. Poco dopo ci teniamo a destra ed imbocchiamo un'altro tratto ciclo-pedonale che entra nel divieto d'accesso per i veicoli a motore e raggiungiamo il bivio. Alla prima traversa, a sinistra, giriamo e seguiamo via XXV Aprile per portarci all'interno del centro storico della cittadina su questa stretta stradina che passa tra vecchie case e ampi cortili. Al bivio con via A. Manzoni ci teniamo a sinistra e poi giriamo a destra alla traversa di via F. Airoldi che prosegue all'interno delle vecchie case prima di raggiungere, tra nuove costruzioni, la rotonda. Proseguiamo diritto e seguiamo ancora il rettilineo da dove intravediamo, già, in lontananza la Chiesa degli Alpini.

Raggiunto il bivio, sulla  SP54 , giriamo a destra e percorrendone poco più di 100 m arriviamo all'imbocco, a sinistra, della strada che attraversa, sul Ponte San Michele, il fiume Adda. Rimanendo sulla parte ciclo-pedonale arriviamo sulla sponda opposta ed entriamo nel territorio comunale di Calusco d'Adda. Un breve tratto di salita per percorrere l'ampia curva e poi tenendoci a sinistra ci portiamo sulla bella stradina di via Marsala lasciando il traffico alle nostre spalle. Al bivio che troviamo più avanti giriamo a sinistra e procediamo fino al termine del tratto asfaltato. Raggiunta la sbarra, con un po' di fatica,  la superiamo e iniziamo a seguire a destra il bel sentiero che passa nel mezzo del bosco e rimane a picco sul canyon che il fiume ha scavato. Dall'alto è possibile vedere, tra gli scorci delle piante, la Diga di Robbiate e il letto del fiume che scorre in questo punto abbastanza tranquillo. Ci manteniamo sempre a sinistra e proseguiamo all'interno del bosco su una bella serie di sentieri portandoci, dopo essere arrivati alla periferia di Villa d'Adda, ancora a sinistra per iniziare la bella discesa che ci porta sulla sponda del fiume davanti alla postazione del Traghetto di Leonardo che vediamo, sulla sponda opposta, attraccato al molo di Imbersago.

Siamo, all'incirca al chilometro 13, di questo nuovo itinerario, ed inizia adesso il tratto in salita su strada in pavé che raggiunge un bivio. Mai dura e con pendenze abbastanza comode, che consiglio di prendere comunque al proprio passo senza mai esagerare, dopo circa 300 m arriviamo sul piano di via Catello e giriamo a sinistra. Andiamo quindi al sottopasso della  SP169  ed al primo bivio giriamo a destra proseguendo sulla rampa di via Nosea. Seguiamo le indicazioni per la Chiesa di Sant'Andrea in Catello che vediamo in lontananza tra le case alla nostra destra e proseguiamo in salita raggiungendo le vecchie abitazioni di Cadestore. Le attraversiamo sulla strettissima stradina che ci conduce all'esterno del borgo e tenendoci a sinistra andiamo a superare il piccolo parco giochi prima di arrivare al bivio. Giriamo a destra e iniziamo un'altro tratto in salita su via Don G. Rota e con lo splendido paesaggio di Villa d'Adda davanti a noi arriviamo alla traversa, a sinistra, di via Madre Teresa di Calcutta. Raggiunto lo slargo, superando alcuni vasi in uno stretto passaggio, solo pedonale, andiamo a seguire la stradina che va a superare il sottopasso della provinciale e su una breve rampa arriviamo al bivio con via T. Frigerio.

Giriamo a destra e raggiunto il bivio davanti all'imponente Chiesa di Sant'Andrea la superiamo a sinistra e con una leggera salita ci portiamo a sinistra sull'innesto della stradina acciottolata che risale la collina. Ultimo tratto su strada pavimentata per arrivare al bivio con via Bellavista che attraversiamo per portarci sull'ampia strada di via Alzata che raggiunge poi una strettoia prima di arrivare al trivio. Tenendoci a sinistra arriviamo in uno spettacolare paesaggio che passa dai vigneti alla vista dei monti circostanti dove il colore dei boschi ha la supremazia sul resto. Al primo bivio che incrociamo ci teniamo a destra ed iniziamo un tratto semi pianeggiante che va in direzione del piccolo borgo di Valle passando accanto alla Chiesa di San Bernardino. Attraversato il borgo sulla stretta viuzza di via della Fonte arrivati al bivio giriamo a sinistra sulla stradina sterrata ed andiamo quindi a percorrere via Mazzo. Aggiriamo così un nucleo di case e portandoci al bivio di via Pradella giriamo a destra per procedere ancora in salita verso l'altro bivio di via Gavardo. Imbocchiamo la stradina a sinistra che parte accanto all'edicola della Madonna e proseguiamo sempre in salita. 

Un tratto il primo in parte pavimentato che poco più avanti diventa sterrato e prosegue poi all'ombra delle piante. L'ampia sede stradale che risale le pendici del Monte dei Frati segue il  Sentiero di Papa Giovanni  e con l'ultima parte, leggermente più tecnica, entra sul tratto dove incontriamo un fondo denso di radici e passaggi, anche, stretti ma che ci fanno divertire non poco. Quando termina la salita ed usciamo dal bosco, nella radura a fianco della struttura dell'RSA, la strada ridiventa sterrata e con un ampio giro andiamo ad aggirarla per portarci poi, in discesa, sulla bella stradina asfaltata che con alcune curve arriva al primo bivio. Tenendoci a destra proseguiamo con pendenze minori ed arriviamo al bivio successivo sulla  SP171  dove giriamo a sinistra. Nonostante sia catalogata come provinciale la sede stradale è stretta e con una un'altra bella serie di curve ci avviciniamo in fretta al bivio di via per Odiago. Ci teniamo a sinistra e proseguiamo su quest'altro tratto asfaltato dove il traffico è però ai minimi termini e ci dirigiamo verso il piccolo borgo di Odiago una piccola frazione di Pontida

Superandolo, accanto alla vecchia cascina, ci portiamo in direzione dello slargo, che troviamo alla nostra destra, deviando nella sterrata che poco dopo entra all'interno del bosco. Una discesa con qualche curva su un piano non certo dei migliori ci fa tenere ben salde le mani sul manubrio e raggiunta la radura, su un tratto semi pianeggiante, rientriamo nel boschetto dove ci attende un'ultima parte di discesa che raggiunge il bivio dei sentieri. Tenendoci a destra proseguiamo su una sterrata che raggiunge poi la parte cementata della stradina che in rettilineo ci porta al bivio con la  SP169 . Curviamo a destra e andiamo a seguire il tratto di provinciale che, abbastanza battuta dalle auto, ci fa rimanere in fila indiana. Andiamo a superare il rudere della vecchia Chiesetta dei Morti di San Martino e ci dirigiamo verso la grande rotonda dove a sinistra imbocchiamo la  SP342 . Attraversiamo il fiume Adda sul Ponte e raggiunta la sponda opposta, entrando a Brivio, deviamo a sinistra su via G. Garibaldi che in salita, con belle pendenze, ci conduce alla traversa, a destra, di via G. Marconi dove giriamo. Strada che continua in salita e dove le pendenze salgono un poco per arrivare all'altezza della traversa, a sinistra, di via San Benedetto.

Giriamo e rientriamo su un lungo tratto sterrato che in falsopiano ci fa raggiungere il bivio di via Papa Giovanni XXIII. Deviazione a destra per percorrere quest'ampia strada pianeggiante che circa 700 m raggiunge un primo bivio. Lo lasciamo a destra e proseguiamo diritto, ancora per un centinaio di metri, fino a trovare a sinistra la traversa di via Roma. Giriamo ed iniziamo una leggera salita che raggiunge la località Fornace e prosegue a fianco dei terrazzamenti raggiungendo con una bella rampa la località Torricella. Ancora salita fino all'arrivo su via San Rocco, a Calco, dove la strada si stringe e superata la piccola Chiesetta di San Rocco, in località Cereina, giriamo a sinistra e percorriamo la breve salita di via Belvedere che poco dopo ci conduce in discesa ad immetterci sul bellissimo sentiero che entra all'interno del bosco. Con passaggi tecnici in continuo saliscendi arriviamo a Villa Grugana e con un passaggio accanto alla struttura raggiungiamo il bivio dell'asfaltata via Solferino accanto a Cascina San Martino. Deviamo a destra su un'altro bel tratto sterrato che seguendo la  Strada Consortile della Grugana  raggiunge il bivio con via G. Pio Falcò alle porte di Sartirana.  

Giriamo a destra percorrendo il rettilineo che arriva a fianco del Camposanto e superandolo raggiungiamo un bivio dove ci teniamo a destra. Imbocchiamo via C. Colombo e poco dopo lasciamo nuovamente l'asfalto per deviare a sinistra e ci portiamo sulla  Strada di Cascina Casignolo . Leggerissima salita per percorrere quest'altro bellissimo scorcio di colline e al bivio che incontriamo ci teniamo a sinistra andando a seguire un'altro tratto sterrato che ci conduce tra le case di Sartirana. Raggiunto lo slargo, accanto alla bella Santella della Madonna, giriamo a destra e ci riportiamo in fuoristrada per proseguire su quest'altro tratto sterrato che raggiunge la rotonda sulla  SP342 . La attraversiamo entrando nella zona industriale di Scagnello, alla periferia di Olgiate Molgora, andando a seguire la strada che va ad attraversare l'intera zona industriale. Raggiunto l'incrocio di via Indipendenza la attraversiamo per proseguire su via del Calendone che raggiunge il bivio di via Indipendenza. Girando a destra andiamo a superare il cavalcavia che oltrepassa la linea ferroviaria e scendendo dalla parte opposta arriviamo al bivio con via Papa Giovanni XXIII. 

Tenendoci a sinistra percorriamo il rettilineo e alla traversa di via degli Alpini giriamo a destra e la percorriamo fino ad arrivare all'incrocio. Deviazione a sinistra sul rettilineo di via Aldo Moro e alla rotonda prendiamo a destra per imboccare un brevissimo tratto di via Pilata. Giriamo a sinistra, alla prima traversa, su via Stalli e attraversiamo il ponticello sul torrente Molgora ed entriamo all'interno del Parco di Montevecchia e Val Curone. Al bivio, a destra, andiamo ad imboccare la sterrata aggirando la cascina e proseguendo su un tratto del  Sentiero 2-Cernusco FS- Beolco  ritorniamo sull'asfaltata via Brughiera. Curva a sinistra e all'incrocio prendiamo la stradina a destra che risale in direzione del piccolo borgo di Beolco dove passiamo accanto alla Chiesa di San Pietro. Iniziamo poi la discesa su un rettilineo che va a superare la volta di un'arco in ferro e dopo la curva prendiamo la prima traversa a destra e poco dopo ci riportiamo su sterrato raggiungendo l'incrocio con l'asfaltata via delle Robinie. La attraversiamo per percorrere il tratturo e raggiunta l'asfaltata via Pianezzo giriamo a sinistra. 

Il rettilineo che ne segue ci porta all'incrocio e deviando a destra ci portiamo all'interno del cortile del Mulino Cattaneo e seguendo poi la sterrata che parte a sinistra lo andiamo ad aggirare per seguire il tratturo che corre accanto al corso del torrente Molgora. Raggiunto il bivio sull'asfaltata giriamo a destra e andiamo ad attraversare il piccolo borgo di Pianezzo seguendo un tratto di via Bagaggera. Alla traversa, a sinistra, di via Regondino giriamo ma non andiamo a percorrere la strada asfaltata e ci infiliamo a destra nella sterrata. Raggiunto il bivio, della Crus di Mort, ci teniamo a sinistra per proseguire ancora su sterrato arrivando in località Regondino. Un bivio che troviamo più avanti ci raccorda sulla sterrata che percorriamo a destra per arrivare all'incrocio di altre sterrate. Girando a sinistra procediamo all'interno del bosco in un bellissimo sentiero che in discesa raggiunge il bivio  aggirando le case della frazione Paravino. Curva a destra e rettilineo che arriva alla rotonda dove proseguendo ancora diritto andiamo a seguire via Stoppani e superato il sottopasso della  SP54  ritorniamo al parcheggio terminando questa bella prima traccia del Trail.

Pier


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