Marche in MTB - 01
Distance: 48 km - 437 m Ascent - 437 m Descent
Partenza, quasi, dal confine con Lido di Fermo per questa prima escursione in mountain bike in quel di Porto San Giorgio dove accompagnato dall'amico/cognato Paolo, che oramai conosce ogni angolo, vado a scoprire le tante bellezze che ci sono sia dalla parte della costa che dalla parte collinare di questo territorio. Ricco di borghi che, si trovano su quasi ogni cucuzzolo, ti vien voglia di visitarli tutti ma qui, anche quello che sembra a portata di mano, per raggiungerlo devi sudare. Quest'oggi ci accontentiamo di risalire le prime colline e devo dire che sono rimasto davvero stupito dai paesaggi e dalla cura con cui vengono tenute. Giornata non particolarmente soleggiata che però è migliorata con il passare delle ore e con temperature che sono ancora estive.
Si parte dal parcheggio davanti al campo sportivo "Luca Pelloni" a Porto San Giorgio per percorrere il rettilineo di viale delle Regioni fino all'incrocio con via Marche dove giriamo a sinistra. Andiamo a superare il sottopasso ferroviario e raggiungiamo il bivio sul lungomare Antonio Gramsci e ci immettiamo sulla nuova pista ciclabile che con un lunghissimo rettilineo, circa 4 km, raggiunge la zona della Marina (porto). Obbligati alla curva a destra percorriamo il rettilineo su via San Martino e superiamo un'altro sottopasso per portarci sul prolungamento di via Solferino. In prossimità della rotonda ci teniamo a sinistra per immetterci sul tratto ciclo-pedonale che la aggira sulla SS16 e che ci porta a fianco della bella Chiesa di Santa Maria a Mare nell'abitato di Torre di Palme. Ci portiamo sulla statale per percorrerne poco più di 100 m e con molta prudenza giriamo a destra per portarci in contrada San Pietro Vecchio dove arriviamo e superiamo il sottopasso dell'Autostrada A14 .
Subito dopo giriamo a sinistra ed imbocchiamo la Strada Comunale Abbadetta che inizia subito a salire. La pendenza per i primi 450 m è sul 13%, circa, ma, dopo un brevissimo falsopiano, si riprende a salire con pendenze meno eccessive. E' questo un tratto dove i saliscendi sono continui e da dove si gode un bellissimo paesaggio che spazia dalla molteplicità delle colline fino ai lontani Monti Sibillini. Inizia poi un'altro strappo che prosegue su strada parzialmente con fondo asfalto/sterrato, di circa 800 m, ma qui le pendenze sono davvero più basse e si ha il tempo di gustarsi al meglio le tante bellezze che troviamo tutt'attorno. Una breve discesa che va a superare una curva ci immette in un'altro brevissimo strappetto che inizia in rettilineo e che termina dopo circa 250 m. Inizia una discesa fino al bivio con la Strada Comunale Santa Elisabetta dove deviamo a destra e raggiungiamo, sempre in discesa, un incrocio dove, tenendoci a sinistra, rimaniamo sulla strada principale. Davanti a noi questa bellissima stradina, senza ombra di traffico, che segue l'andamento collinare e che inizia nuovamente a salire.
Inizia a questo punto un tratto in mangiaebevi che raggiunge uno dei più bei Borghi d'Italia, Torre di Palme. Superata una piccola chiesetta, alla nostra sinistra, la strada arriva ad un bivio e tenendo la destra andiamo a percorrere il tratto che raggiunge il Piazzale della Rocca su fondo in pavé che ci immette sulla strada che d'ingresso al piccolo borgo. Passando nella stretta viuzza che attraversa le case del paesino, via Giulio Cesare, arriviamo a fianco di una piazzetta dal cui balcone si gode di una vista spettacolare sulle colline e sul mare. Proseguendo sullo stretto vicolo passiamo a fianco della Chiesa di San Giovanni Battista (Sec. X) per raggiungere la piccola stradina laterale su cui si affaccia la Chiesa di Sant'Agostino. Sembra incredibile che in uno spazio così ristretto possano esserci ben due edifici sacri ma tutto questo è ben descritto nella storia del borgo che risale al tardo medioevo. Addentrandoci ancora su questa stradina raggiungiamo il piazzale davanti alla Chiesa di Santa Maria a Mare al cui interno troviamo un affresco della Madonna con Bambino e altre testimonianze che risultano datate intorno al Sec. XII.
Un'altra Chiesa la troviamo alla nostra sinistra ed è il piccolo Oratorio di San Rocco risalente al XIV Sec. Siamo sul terrazzo naturale da dove si gode uno stupendo paesaggio sulla costa Adriatica con la vista che raggiunge lo sperone del Conero e la sua Riviera. Non si può non fermarsi a scattare qualche foto ricordo e gustarsi questo bellissimo angolo dove nonostante qualche turista il silenzio è davvero al primo posto. Si riparte tornando indietro su via Giulio Cesare ma prima di proseguire un buonissimo caffè lo si gusta al Caffè Le Logge. Di nuovo in sella per riportarci sulla SP84 e ritorniamo indietro per arrivare all'altro bivio sulla SP139 . Deviamo a sinistra ed iniziamo la discesa fino al primo bivio dove ci lasciamo ingolosire dalla stradina, stretta, che parte alla nostra sinistra in prossimità della curva. Giriamo ed iniziamo una ripida discesa verso una curva cieca ed entriamo in tratto sterrato che raggiunge il primo tratto del sentiero che entra all'interno del Bosco del Cugnolo. Al primo bivio ci teniamo a sinistra e risaliamo verso l'ignoto scoprendo poi che siamo ritornati sulla strada che abbiamo percorso in precedenza.... ma va bene anche così.
Riprendiamo quindi l'anello precedente e ritorniamo sulle provinciali per proseguire sempre in discesa con belle ed ampie curve la SP139 che va a superare sul cavalcavia la A14 -Adriatica prima di portarci al bivio con la SS16 . Con cautela la attraversiamo e tenendoci a sinistra ne percorriamo all'incirca 400 m per deviare poi a destra sulla stradina che entra a Marina Palmense. Superiamo il sottopasso ferroviario e giriamo a destra per andare a percorrere la bellissima ciclo-pedonale che corre accanto alla costa e che con un lungo rettilineo, a poche decine di metri dal mare, raggiunge il bellissimo borgo di Pedaso dopo circa 5 km in totale solitudine. E' l'ora però di rientrare e così si ritorna indietro per procedere nuovamente sulla strada percorsa in precedenza e ritornare, rimanendo sempre in riva al mare a Porto San Giorgio.
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