@-Bike Rally Lake

 


02/10/2022 - E-bike Rally Lake
Distance: 39 km - 617 m Ascent - 617 m Descent


Altra bellissima mattinata in compagnia di tantissimi amici e un ritorno, graditissimo, all'interno del gruppo, dell'amico Alberto dopo tantissimi anni. E' una cosa bellissima quando ritrovi persone, che nonostante il passare del tempo si ricordano ancora dei bei momenti passati insieme ed oggi sono davvero contento che sia di nuovo con me e con altri amici per condividere queste ore su un nuovo tracciato. Giornata bellissima sia dal punto di vista meteo ed anche calda nonostante gli acquazzoni dei giorni precedenti. Per la prima volta, dopo tanti mesi, ritroviamo un pò di fango (palta per chi abita in Brianza) all'interno del Parco della Brughiera con passaggi che rispetto a qualche settimana prima sono totalmente cambiati in fatto di fatica. Il percorso è bello e per moltissimo tempo si rimane sempre in off road e vale la pena di percorrerlo per gustarsi i tempi del silenzio mentre si attraversano boschi e si percorrono le tante stradine poco battute dal traffico. Ah... dimenticavo è possibile seguire la stessa traccia anche con mtb muscolari. 

Il tracciato come indicato in precedenza è davvero molto bello. L'off-road è tantissimo ed in un solo punto bisogna effettuare un leggero portage. Per il resto il divertimento è davvero assicurato dai tanti passaggi che si susseguono all'interno dei Parchi. Leggete il Road-Book sotto riportato per arrivare preparati prima di percorrerlo.


Tocca i banner per aprire le pagine con tante escursioni su diversi livelli di percorrenza o tour di uno o più giorni.

Partenza dal nuovo punto di ritrovo a Lurago d'Erba dal parcheggio del Camposanto. Usciti su via Martiri della Libertà ci teniamo a sinistra ed iniziamo una leggera salita fino al bivio. Giriamo a destra ed ancora in salita si prosegue su questa bella stradina che raggiunge la case della piccola frazione Calpuno. Superiamo il semaforo ed iniziamo la discesa su stradina stretta, a curve ed asfaltata che ci porta alla traversa di via Selvamonte. Girando a destra imbocchiamo quest'altra stretta viuzza e portandoci sul prolungamento di via alla Piana ci immettiamo sul primo sterrato della giornata che ci fa entrare all'interno del boschetto. Non semplicissimo il passaggio ma con l'ausilio dei navigatori GPS si riesce comunque a ritrovare il sentiero che in questo tratto sembra quasi sparito. Uscendo dal bosco arriviamo all'asfaltata via Longura e attraversandola proseguiamo ancora su un tratto asfaltato fino a raggiungere via Pioppette. Breve deviazione a sinistra e poi curva a destra per riportarci in fuoristrada entrando nel PLIS Zoc del Peric.

Seguiamo il  Sentiero S2  e raggiungiamo su una bellissima sterrata l'incrocio dei sentieri dove deviamo a sinistra. Procediamo su un brevissimo tratto del  Sentiero S3  e arrivati al bivio successivo giriamo a destra per ritornare sul sentiero principale. Tutti questi passaggi avvengono all'interno del bosco e il tipo di strada che andiamo a percorrere cambia spesso passando da sentiero a sterrata a tratti anche acciottolati. Deviamo quindi a destra portandoci sul  Sentiero S1  ci dirigiamo in direzione di Fabbrica Durini con una leggera salita. Raggiunta la stradina a asfaltata di via Monte Rosa la percorriamo tutta fino a raggiungere l'incrocio con la  SP40 . Con cautela, come sempre, la attraversiamo ed iniziamo la salita a curve di via Don Vitali che raggiunge il piccolo piazzale antistante la Chiesa di Sant'Andrea. La bellissima vista, che si ha dal sagrato, sulla Brianza in una giornata come quella odierna è davvero spettacolare e vale la pena di fare questo breve sforzo per ammirare una parte ancora molto verde di questa zona. 

Iniziamo la bella discesa con il tornante che in breve ci conduce al bivio con via A. Volta e giriamo a destra. Con la strada sempre in leggera discesa ci portiamo in direzione del passaggio a livello e attraversati i binari proseguiamo sul rettilineo asfaltato per non più di 200 m deviando poi a sinistra sulla sterrata che parte oltre le piante. Mai ripida e con un bel fondo ci fa arrivare nella zona un poco sassosa quando raggiungiamo il bivio. Deviazione a destra per procedere su un'altra bellissima sterrata che anche qui segue il lungo steccato che ci accompagna fino al bivio di via Girola alla periferia di Alzate Brianza. Curva a sinistra per iniziare una leggera salita che dopo circa 250 m arriva alla traversa a sinistra di via della Noce. Giriamo ed iniziamo a seguire quest'altra stradina, laterale, che supera le case e diventa su fondo sterrato. Poco dopo deviamo a destra e attraversando i pratoni, su un tratto di tratturo, arriviamo alla sterrata che entra a destra nel bosco. In discesa raggiungiamo le case e il bivio con la  SP39 .

Girando a sinistra ne andiamo a percorrere solo 250 m per deviare a destra quando troviamo la slargo che ci immette, poi, sul tratturo che va ad attraversare il grande pratone. Raggiunto l'innesto con il sentiero, tenendoci a sinistra, andiamo a seguire il single track che poco dopo entra all'interno del bosco e subito dopo, ad un'altro bivio, deviamo a destra ed iniziamo una bella salita a fondo tecnico che risale la collinetta. Sassi resi ancor più smossi, dalle piogge dei giorni precedenti, ci fanno arrancare un poco in più ma anche con l'aiuto del motore al minimo si sale quasi regolarmente. Più in alto troviamo alcuni passaggi che sono resi davvero tecnici dalla caduta degli alberi. Il sentiero, infatti, ha in continuazione salite, discese curve a gomito e radici affioranti che per gli amanti della MTB sono davvero superlativi e necessitano però di aver padronanza del mezzo. Si prosegue così fino ad incontrare un bivio e girando a destra ci portiamo sulla bellissima sterrata che in falsopiano va a raggiungere l'incrocio con la  SP38 .     

Attraversandola ci portiamo sulla stradina di via Risorgimento e proseguiamo su quest'altra bellissima stradina che in rettilineo ci porta all'interno del bosco. Quando, per un attimo, ne usciamo deviamo a sinistra e ci riportiamo in off-road seguendo il sentiero che passa a destra dello stagno. Al primo dei bivii, dei tanti sentieri, proseguiamo diritto e facciamo la stessa cosa con il successivo e raggiunta la bella sterrata deviamo questa volta a destra per iniziare un tratto abbastanza fangoso che corre non distante dalle sponde del torrente Terrò. Arrivati all'altezza del guado, non potendo passare sul ponte in legno perchè abbastanza pericolante, siamo costretti a superare il piccolo corso d'acqua attraversandolo in sella essendoci, al momento, il livello dell'acqua molto basso. Proseguendo sulla sterrata, a destra, ci portiamo in corrispondenza di alcuni bivii e tenendoci a sinistra raggiungiamo la  Strada del Bosco Comunale . La percorriamo fino al bivio e deviando a sinistra iniziamo un'altra tratto in leggera salita procedendo sempre all'interno del bosco. Quando ne usciamo, nel mezzo di una bellissima vallata verde, siamo nei pressi di Inghigollo e poco dopo raggiungiamo le strutture del piccolo abitato.

Superandolo seguiamo via Chigollo e percorrendola arriviamo all'incrocio con la  SP28 . Andiamo ad attraversare la provinciale e ritorniamo subito su strada sterrata seguendo, adesso, il  Sentiero Cabiate-Montorfano . Rimaniamo, quasi sempre, all'esterno del bosco affrontando quest'altra bellissima sterrata che sempre in leggera salita ci porta alla prima periferia di Capiago. Con un'ultimo tratto non propriamente bellissimo, come fondo, raggiungiamo le prime case e deviamo a destra sulla stradina, in discesa, di via Castelletto. Arriviamo al bivio della provinciale  SP28  e giriamo a sinistra per percorrerne non più di 100 m. Alla rotonda giriamo a destra e imbocchiamo via delle Coste ed iniziamo una bella salita, tenendoci a destra al bivio. Inizia qui un tratto asfaltato che procede poi su una carrareccia sterrata e sassosa  entrando all'interno del bosco. Al bivio, che troviamo in cima al primo strappo, giriamo a sinistra e proseguiamo su un'altro bellissimo sterrato, sempre in leggera salita, che culmina poi con lo strappo, a spinta, verso la cima del Monte Croce. Sono poco più di 50 m ma le radici affioranti e alcuni grossi sassi, scavati dall'acqua, non permettono di rimanere in sella.

Terminato il portage e ritornati in sella prendiamo il sentiero a sinistra ed iniziamo una bella discesa, abbastanza tecnica, non lasciando mai il sentiero principale. Arrivati ad un bivio curviamo a destra e subito dopo, lasciato il tratto downhill, deviando ancora a destra ci portiamo sul bellissimo sentiero che corre accanto alla recinzione del Golf Club Villa d'Este. Tecnica a gogo per quest'altro eccezionale tratto in discesa che raggiunge la parte più bassa non distante dalle sponde del Lago di Montorfano. (Ricordo a tutti coloro che leggono queste pagine che i sentieri che arrivano fin sulle sponde del lago sono out per i biker e trovate tutte le indicazioni a questa pagina). Seguiamo la bellissima sterrata che in saliscendi ci conduce all'altezza del Lido di Montorfano e raggiungiamo la sterrata che passa, a destra, accanto al parcheggio. Seguendo questa stradina arriviamo al bivio sulla  SP28  e giriamo a destra per andare a percorrerne solamente un centinaio di metri. Giriamo quindi a sinistra e andiamo a immetterci sulla leggera salita di via Europa Unita e superato il dislivello iniziamo la discesa che dopo il bivio prosegue su via Molino.

Lasciamo la strada asfaltata dopo la curva a sinistra imboccando a destra la  Strada delle Brughiere  andiamo ancora in fuoristrada per seguire quest'altro bellissimo tratto che con un continuo e leggero saliscendi ci porta a Cascina Cassinazza. Giriamo a sinistra, quando raggiungiamo il casale, andando a percorrere l'ampia strada bianca che con un continuo rettilineo, 800 m, arriva al bivio con via dei Platani. Tenendoci a sinistra ed iniziando la discesa percorriamo l'ampia strada asfaltata che raggiunge la prima periferia di Orsenigo. Il proseguimento su via A. Volta ci porta direttamente alla rotonda sulla  SP342  e attraversandola arriviamo nella zona industriale che superiamo percorrendo su via E. Fermi. Alla traversa di via Cavour deviamo a destra ed iniziamo un tratto in leggera salita che va a terminare quando raggiungiamo il bivio. Proseguendo diritto, passando accanto alla vecchia casa alla nostra sinistra, arriviamo ad un'altro bivio e anche in questo punto proseguiamo diritto. Seguendo il muro di cinta di Villa Baragiola giriamo, a sinistra, alla traversa sterrata della  Strada Comunale del Soldo  che ci fa arrivare all'incrocio con la  SP38 .

La attraversiamo per proseguire sulla stradina a asfaltata che passa accanto ad un cancello d'ingresso del parco di Villa del Soldo e proseguiamo a sinistra sul single track che passa accanto al muro di cinta. Raggiunto un bivio con una deviazione a sinistra ci portiamo sul single track, quasi sparito, che arriva con uno strappo deciso davanti alla vecchia cascina semi abbandonata. Proseguiamo sulla sterrata a destra che la aggira e arrivati alla sbarra la superiamo per portarci sulla bellissima sterrata che con qualche curva ed una leggera salita ci riporta nuovamente sulla provinciale. Curva a destra per raggiungere la rotonda dove prendiamo la prima uscita per imboccare via A. Manzoni che in bella discesa ci conduce all'incrocio con la  SP40 . Proseguiamo diritto per percorrere via Belvedere all'interno del territorio comunale di Anzano del Parco e raggiungiamo una stradina, a sinistra, che in discesa ci fa arrivare, dopo le transenne e lo sterrato, su via dei Faggi Rossi. Giriamo a destra e percorriamo interamente questa bella stradina laterale dove il traffico automobilistico è praticamente assente. Al bivio di via Piave giriamo a destra. 

Inizia una breve salita che si conclude quando alla traversa a sinistra di via del Lazzaretto giriamo per iniziare la discesa che passa accanto al muro di cinta di Villa Carcano. Stradina, anche questa, che dopo un tratto asfaltato diventa sterrata per arrivare alla deviazione a destra sul tratturo che risale la collinetta. A ridosso degli steccati si raggiunge il punto più alto e deviando a sinistra imbocchiamo il bel single track che rimane sempre a ridosso del bosco. Poco dopo, con una piccola curva a destra, entriamo all'ombra degli alberi per proseguire sulle belle sterrate e sui sentieri che, più avanti, a sinistra iniziano la discesa verso la prima periferia di Alserio. Raggiunta la parte più bassa della valletta ci portiamo a destra sulla  Strada della Buerga  e dopo un primo tratto asfaltato iniziamo a seguire la bellissima sterrata che corre a fianco delle sponde del Lago di Alserio. Raggiunto il Casin del Lago, (Oggi intitolato alla memoria dei bambini di Beslan),  nel territorio comunale di Monguzzodopo oltre 1000 m di sterrato in continuo falsopiano, ci fermiamo per una foto di gruppo e altri scatti sul bellissimo panorama che si può ammirare direttamente dalle sponde del lago. Si riparte iniziando la salita seguendo la sterrata che procede sul  Sentiero Variante Alta  e che con belle ed impegnative curve arriva poi ad un bivio dove girando a destra ci portiamo su un'altro bellissimo sentiero. 

Sempre all'interno del Bosco della Buerga andiamo a seguire quest'altro tratto dove si guida benissimo la mountain bike e con un continuo saliscendi e una serie continua di curve e controcurve raggiungiamo l'abitato di Cascina Bindella. Attraversandone il cortile ci portiamo sull'asfaltata via A. Manzoni e proseguiamo a destra per arrivare a fianco del cascinotto in pietra dove deviamo a destra per ritornare in fuoristrada. Ancora bellissimi tratti sterrati che ci portano a Cascina Arzenta e dopo aver ritrovato l'asfaltata stradina arriviamo al bivio di Cavognetto. Curva a destra su via per Monguzzo e poco più avanti lasciamo nuovamente la strada asfaltata per deviare a sinistra sull'ampia strada bianca che più avanti raggiunge l'entrata di un centro florovivaistico. Al termine della sterrata ci infiliamo sul single track che corre accanto alla rete di recinzione e raggiunto il boschetto deviamo a sinistra su un'altro bellissimo sentiero che va in rettilineo a raggiungere gli edifici di Cascina Tarchini. Percorriamo via A. Toscanini e poi a destra via Puccini per dirigerci, a Cavolto, al bivio della  SP41 . Girando a destra attraversiamo il passaggio a livello e procediamo sulla provinciale per 200 m, circa, per deviare a sinistra quando troviamo la sterrata.

La andiamo a percorrere raggiungendo la vecchia Cascina Ca Bassa, oramai rudere, per deviare a destra sull'asfaltata stradina di via Casalta che con alcune curve termina quando raggiungiamo il bivio. Tenendoci a sinistra iniziamo la leggera salita che raggiunge Cà di Bis e successivamente, ancora su un tratto asfaltato, il bivio con via Brianza alle porte di Lambrugo. Curva a destra e poco dopo a sinistra per portarci all'incrocio sulla  SP342  che attraversiamo, sull'apposito spazio, per portarci nuovamente sulla sterrata che parte a destra leggermente in salita. Raggiunto l'altro rudere, di Cascina Carolina, abbandonata, ci teniamo a sinistra e andiamo a percorrere questi bellissimi sentieri in un contesto di saliscendi che ci fanno arrivare davanti a Cascina Maria. Deviazione a destra sulla bellissima sterrata che corre accanto alla linea ferroviaria e raggiungiamo il bivio sull'alberata via A. da Giussano nei pressi della Tenuta di Pomelasca al confine con il territorio comunale di Inverigo. Curva a destra ed iniziamo una leggera discesa che termina al bivio con via Trento dove giriamo a destra. Leggerissima salita che prosegue su via Sant'Andrea che arriva al bivio della  SP41 . Curva a destra e breve rettilineo fino al semaforo dove girando a sinistra ci riportiamo verso il Camposanto e quindi il parcheggio su via Martiri della Libertà a Lurago d'Erba.

Pier 

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