40 km in MTB - 04

 


05/10/2022 - 40 km in MTB - Tr. 04
Distance: 40 km - 992 m Ascent - 990 m Descent

E' mercoledì, un giorno quindi infrasettimanale, che mi permette di seguire un'altro di questa serie di percorsi che sono tutti comunque percorribili nel tempo di una mattinata. Anche quest'oggi, con gli amici, sono andato fuori provincia e raggiunto Bergamo inizia un'altra avventura su terreni completamente sconosciuti. Rispetto alla traccia originale qualche piccola variazione c'è stata ma tutto sommato solamente per pochi chilometri. Il tracciato che risale, per un bel tratto, il Colle di Ranica in alcuni, brevi, punti è a spinta non tanto per la pendenza ma per il fondo del sentiero che non è percorribile in sella. Rimane comunque un'itinerario che mi è piaciuto e che, sempre in compagnia degli amici, mi sono divertito a seguire con tutta l'accortezza necessaria. Giornata non perfettamente soleggiata ma che ha regalato, come sempre, ottimi momenti con paesaggi davvero molto belli.

Arrivate preparati perchè qui di salite ce ne sono ed anche se non sono esasperate il saliscendi è davvero continuo per i primi 16 km. Il resto è parzialmente in discesa ma prima dell'arrivo c'è ancora la salita verso la Città Alta di Bergamo e lì non si scherza. Alcuni tratti a spinta, ci sono, ma sono davvero brevi intervallati da passaggi su single track esposti che passano sul Colle di Ranica.

Guarda la pagina che contiene tutti i tracciati che fanno parte di questo gruppo di itinerari.


La partenza è praticamente dall'interno della Stazione di Bergamo che raggiungo, insieme ad altri sette amici, direttamente con il treno proveniente da Monza. Andiamo a seguire il sottopasso ferroviario che ci conduce all'esterno della struttura su via Mauro Gavazzeni. Ci portiamo, girando a sinistra, su questa strada secondaria che passando accanto allo scalo merci ci fa arrivare al semaforo ed al bivio con via A. Piatti. Prendiamo a sinistra con leggera salita sul ponte che va ad attraversare la linea ferroviaria e poco dopo raggiungiamo l'incrocio con la  SS42 . Girando a sinistra andiamo a percorrerne solamente 300 m, circa, per deviare a destra quando troviamo la stradina che ci immette sulla  Pista Ciclabile Fausto Coppi e Gino Bartali . Raggiunto il ponte ciclo-pedonale, a sinistra, giriamo e andiamo a seguire questa stradina che corre accanto alla TEB (Tramvie Elettriche Bergamasche) e va a superare le piccole fermate di Bergamo San Fermo e Bianzana fino ad arrivare al sottopasso della circonvallazione Plorzano. Raggiunto il bivio con via Quinto Alpini giriamo a sinistra e andiamo a seguire le stradine che ci conducono alla rotonda dove deviamo a destra.

Entrando nel quartiere Redona percorriamo a sinistra via Papa Leone XIII e poi a destra un brevissimo tratto di via Montello che lasciamo quando, deviando a sinistra, ci portiamo sul tratto ciclabile che attraversa il Parco Turani. Uscendo su via G. Radini Tedeschi ci teniamo a sinistra e ci portiamo in direzione della piccola rotonda che attraversiamo per entrare su via Don Carlo Gnocchi. La percorriamo tutta e all'incrocio che segue giriamo a sinistra su via Don Luigi Orione andando a seguire questa strada alberata. Deviamo a destra quando troviamo l'innesto della stradina che si immette all'ingresso al parcheggio e  tenendoci a destra imbocchiamo, ancora a destra, via della Delizia. Iniziamo la prima salita della giornata e dopo l'ampia curva ci troviamo davanti ad un rettilineo, ancora in salita, che con pendenze medie ci fa arrivare a fianco dell'ingresso di un sentiero. Deviando a sinistra, percorrendo un tratto del prato adiacente, ci portiamo su questo tratto in fuoristrada e seguiamo prima un sentiero e quindi una sterrata che raggiunge le prime case della frazione Monterosso dove troviamo nuovamente un tratto asfaltato quando arriviamo al bivio di via Valle. Girando a destra raggiungiamo poi un bivio e tenendoci a destra iniziamo la salita percorrendo la strada con il muro di pietra alla nostra sinistra.

Sono i primi 850 m di salita che avvengono su stradina asfaltata dove il traffico è pressoché inesistente e le pendenze arrivano ad un massimo del 18%. Quando a destra troviamo il sentiero ci portiamo sul tratto sterrato che entra all'interno del bosco. La salita ce la troviamo subito davanti ma con le nostre e-bike riusciamo a percorrere la prima rampa ed arriviamo al primo tratto a spinta. Qui si trova un brevissimo tratto non pedalabile per via di alcuni sassi che occupano completamente il fondo sterrato e bisogna scendere di sella per procedere sul sentiero. Superato, questo primo ostacolo, si può risalire ma dovete fare attenzione perchè il tratto che segue è esposto e la sede non molto larga del single track ha, al suo interno, qualche passaggio tecnico tra roccia e alberi. Ci si ferma ancora per una breve spinta e poi si ritorna in sella per andare a percorrere l'ultimo tratto in salita dove le pendenze non mollano mai e si rimane sempre su quelle percorse in precedenza sul tratto asfaltato. Terminiamo anche questi 700 m di salita nel mezzo del bosco ed iniziamo la discesa, a tratti anche tecnica, che va a superare il corso del torrente Tremana e dopo circa un chilometro si arriva alla prima periferia di Quintino Alto.

Prima di arrivare alle case dobbiamo però scendere di sella perchè un gradino di roccia, abbastanza alto, non permette di proseguire se non spallando il mezzo. Deviamo a destra e proseguiamo ancora in discesa fino al bivio dove prendiamo a sinistra con la strada sempre in leggera discesa che arriva in località Donati. Al bivio successivo giriamo a destra e qui inizia un bello strappo su una stretta stradina che passa nel mezzo di una zona residenziale, dove i parchi delle ville non mancano. Raggiunta la località Tramplina deviamo a sinistra e proseguiamo sull'acciottolata stradina di via Col di Lana e raggiunta l'ultima casa ci immettiamo nel sentiero e nella sterrata che a sinistra, in discesa, raggiunge la località Magnati. Al primo bivio che troviamo giriamo a destra per percorrere la stradina laterale che ancora in salita ci conduce alla località Bassani. Lasciamo qui il confine di Bergamo ed entriamo nel territorio comunale di Ponteranica dove prendiamo a destra il tornante di via Richetti. Strada ancora in salita con un primo tratto asfaltato che prosegue poi su una bellissima sterrata che corre sul versante della montagna in un bellissimo scorcio di vedute sulle colline circostanti.

Aggiriamo le case di Costa Garatti su un single track che raggiunge l'incrocio dell'asfaltata via Maresana che attraversiamo. Prendiamo a destra ed iniziamo un'altro tratto in salita su un'ampia strada che ci porta al Santuario della Madonna di Lourdes di Rosciano. Passando di qui, per la prima volta, decido insieme agli amici di fermarmi ed entrare all'interno di questo inaspettato luogo dove regna un silenzio davvero incredibile. La grotta con la statua della Madonna è lì a pochi passi, in alto sulla roccia mentre a fianco, in basso a sinistra, c'è anche la piccola statua di Bernadette in ginocchio e in preghiera. Qualche attimo per scattare alcune fotografie e si riparte. Ritornati sulla strada asfaltata proseguiamo in direzione di Rosciano e con la strada, ancora in salita, passiamo accanto alla Chiesa. Con pendenze che man mano si alzano andiamo a percorrere la curva a destra e troviamo davanti a noi un bel muro sul quale decido di salire con l'assistenza del motore al minimo per riassaporare ancora il piacere di pedalare e faticare. La rampa non è per nulla breve e la fatica si fa sempre più sentire ma zigzagando sulla stretta sede stradale arrivo a fianco della casa e davanti al Crocefisso in Legno. Deviazione a destra per proseguire in salita con la strada che però spiana un poco.

Lasciamo le ultime case e ci immettiamo sulla sterrata che va ad attraversare il bosco e ci porta, in un tratto di mangiaebevi che raggiunge il bivio di via Maresana. A fianco della casa e del parcheggio prendiamo la stradina a sinistra che in salita ci conduce ad un bivio dove giriamo a sinistra per proseguire verso il bosco su un tratto di stradina asfaltata. Inoltratici tra le piante rimaniamo sempre sulla stradina principale e senza deviazioni andiamo a raggiungere e a scollinare il Colle della Maresana a 546 m s.l.m. Inizia poi un tratto in discesa con alcuni passaggi tecnici che ci fa raggiungere una valletta da dove risaliamo in direzione della Chiesa di San Marco. Davvero belli questi posti dove regna un bel silenzio e la quiete sembra essere di casa. Prendiamo a sinistra e raggiunta la strada asfaltata ci portiamo oltre la sbarra che delimita l'accesso al sentiero ed iniziamo un'altro bellissimo tratto nel mezzo del bosco su una stradina asfaltata/sterrata che raggiunge un piccolo ponte sul torrente Morla ed arriva poi al piccolo borgo di Castello della Moretta. Iniziamo la discesa su via Castello ed in brevissimo tempo raggiungiamo la prima periferia di Ponteranica. Arrivati all'incrocio lo attraversiamo e portandoci su via D. Lupi proseguiamo ancora in discesa fino al bivio con via Carino.

Curva a destra per arrivare ad un'altro bivio dove giriamo ancora a destra su via Monviso andando a superare il ponte sul torrente Valle Badereni. Lasciamo la stradina quando alla nostra destra troviamo la traversa di via Canero ed entriamo nel territorio comunale di Sorisole. Al bivio ci teniamo a sinistra e prendiamo il tratto di sterrata che diventa poi sentiero e poco dopo entra all'interno del bosco. Proseguiamo in single track aggirando una bella fetta del paese e raggiungiamo nuovamente la strada asfaltata quando troviamo la stradina di via Piave. Sempre in leggera salita, attraversando la parte storica del  arriviamo al bivio di via Premerlino dove giriamo a sinistra per arrivare in piazza Alpini. La lasciamo alla nostra sinistra e ci infiliamo nelle viuzza di via San Francesco d'Assisi e la percorriamo fino a quando alla traversa, a sinistra, di via Cume giriamo. In discesa arriviamo alla rotonda e prendiamo la seconda uscita per imboccare via Don G. Brugnetti. Rettilineo che si conclude con l'innesto della stradina prima asfaltata e poi su sentiero che va ad attraversare un boschetto e che ben presto diventa un single track che raggiunge un bivio di strade sterrate. Deviamo a destra superando il torrente Porcarizza e con la sterrata che prosegue leggermente in salita arriviamo al bivio di via Don S. Carminati.

Giriamo a destra ed andiamo a seguire circa 400 m quest'ampia strada asfaltata e deviamo a sinistra quando troviamo la stradina di via della Seta che attraversa la località Azzonica. Raggiunta la strettoia arriviamo all'incrocio con via degli Assonica e attraversandola, superando le barriere con un pò di fatica, ci portiamo su un'altra stretta stradina che parte in salita davanti a noi. Con una buona pendenza raggiungiamo il bivio di via Don A. Milesi e tenendoci a sinistra raggiungiamo un'altro bivio con una breve discesa. Giriamo a sinistra e alla biforcazione che troviamo davanti a noi ci teniamo a destra per imboccare la stretta stradina di via Mida. Su quest'altro bellissimo tratto che segue il  Sentiero per il Canto Alto  passiamo non distanti dal piccolo agglomerato di case di Lacsolo e raggiungiamo un bivio. Su un brevissimo tratto di asfalto ci portiamo a sinistra per andare a superare la sbarra che delimita il passaggio sul sentiero ed entriamo all'interno del bosco. Seguiamo il letto del torrente Bondaglio ed arriviamo alle prime case della località Petosino. Percorriamo a destra via A. Moro e raggiunta la rotonda prendiamo la seconda uscita per via Sottocastello che sembra terminare ed invece prosegue su un tratto sterrato e pavimentato che arriva a fianco della piccola Chiesina della Madonna della Letizia.

Al bivio di via Poldo Gasparotto giriamo a sinistra e con una stradina in discesa andiamo ad attraversare per intero la località. Portandoci alla rotonda proseguiamo diritto per immetterci nel parcheggio che raggiunge la strettoia. La superiamo e ci troviamo dietro la Chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio. Superiamo il tratto pavimentato e raggiunto l'incrocio deviamo a sinistra sulla stretta stradina di via Don B. Zenoni ed in discesa arriviamo al semaforo. Prendiamo a destra la  SS470  ed andiamo a percorrerne circa 900 per lasciarla quando a sinistra troviamo l'ingresso della strada di via Olimpia alle porte di Almè. Seguendo l'ampia strada arriviamo a fianco di un capannone e lasciamo la strada asfaltata per immetterci sul  Strada Ciclabile del Quisa . Il tratto pianeggiante passa nel mezzo dei campi passando al di sotto della collina dove si trova il Santuario della Natività di Maria. Percorriamo la stradina di via Castellina e arriviamo al bivio dove girando a sinistra andiamo a percorrere il rettilineo di via Roma, 300 m, che raggiunge le case del piccolo paese di Sombreno. Deviazione a sinistra su via Agliardi che diventa ben presto sterrata e procediamo a fianco di Villa Pesenti Agliardi e al lungo muro di cinta del Parco.

Percorriamo, in questo tratto, il  Sentiero di Ilaria  che inizia una breve salita per procedere poi in discesa verso il Santuario della Beata Vergine della Castagna. Breve pausa per riempire la borraccia con l'acqua fresca della fontanella e dopo aver scattato alcune foto ricordo si riparte verso l'ultima parte del tracciato con la strada sempre in leggerissima discesa. Lasciamo il sentiero quando a destra troviamo una stradina asfaltata che va ad attraversare i campi e seguendone il rettilineo arriviamo ad incrociare via Sombreno. La attraversiamo per portarci nuovamente sulla ciclo-pedonale e raggiungiamo Cascina Merleta. Curva a destra e attraversando i campi raggiungiamo un grande capannone e subito dopo ci portiamo all'incrocio con via Villino. Ancora un attraversamento per proseguire nuovamente sulla stradina che diventa poi sentiero e va in direzione di un piccolo boschetto prima di arrivare al bivio su via Pascolo dei Tedeschi. Curva a destra per seguire questo lungo rettilineo in parte asfaltato ed in parte sterrato, della lunghezza di oltre 1000 m, che inizia una leggera salita fino al bivio con via Madonna del Bosco. Attraversiamo la strada asfaltata e ci portiamo sulla stradina acciottolata di via Rizzolo del Pascolo che segue il  Sentiero della Traccia Partigiana .

La pendenza sul tratto acciottolato è circa al 14% e ben presto arriviamo al bivio della strada asfaltata dove deviamo a destra e proseguiamo ancora in salita verso il bivio con via San Sebastiano. Curva a sinistra e pendenze che in questo punto cambiano e si sentono ma, fortunatamente, siamo su fondo asfaltato e seppur facendo fatica la sentiamo molto meno. Sono 800 m con pendenze al 18% e fino all'arrivo a fianco della Chiesa di San Sebastiano la strada non molla mai. Una breve partentesi di 300 m per rifiatare e raggiungere la famosa Trattoria dell'Alpino dove lasciamo la strada asfaltata per andare a percorrere la salita, impegnativa, all'interno del bosco. Un'inizio abbastanza tranquillo poi di colpo un bel muro su cui le nostre e-bike ci aiutano parecchio e con alcune deviazioni dal sentiero per evitare le radici e i sassi riusciamo in qualche modo a raggiungere la cima della collina. Seguiamo un brevissimo tratto di via Orsarola e per concludere in bellezza la serie di salite superiamo, spingendo, le due colonnine in marmo e iniziamo la bella ed impegnativa salita di via del Claregotto. Fondo sterrato e tanta fatica per arrivare sul bellissimo balcone, in località Case Moroni, che offre, in questo punto, una visione della collina davvero meravigliosa. 

Le salite sono terminate, fortunatamente, ed iniziamo adesso il tratto che ci conduce all'interno della città alta ma per arrivarci dobbiamo ancora seguire diversi tratti di strade oramai solo asfaltate. Seguiamo via Orsarola a destra e arriviamo sul proseguo di via Monte Bastia per prendere a sinistra un brevissimo tratto di via Vetta e deviare al tornante che ci immette a sinistra su via Scalvini. Breve tratto acciottolato e poi seguiamo queste bellissima stradina che raggiunge un'incrocio dove tenendoci a destra andiamo ad imboccare, passando accanto alla casa merlata, via San Vigilio. Le splendide viste sulla pianura che si perde a vista d'occhio, alla nostra destra, ci fanno assaporare ancor di più tutta la voglia di aver percorso il tracciato e di essere riusciti a portarlo oramai quasi a termine. Passiamo tra le case della località San Vigilio percorrendo via F. Cavagnis che ci fa aggirare il piccolo centro e portandoci sulle curve e sui tornanti di quest'altra bella ed ampia strada raggiungiamo l'acciottolata e pavimentata stradina di via Sotto le mura di Sant'Alessandro. Picchiata fino a ritrovare l'asfaltata via Costantino Beltrami e procedere sulle belle curve che raggiungono Largo di Colle Aperto.

Superiamo la porta che ci conduce all'interno della Città Alta e ci troviamo in piazza della Cittadella che attraversiamo per uscire dalla porta che si apre sotto la Torre Campanaria. Raggiunta piazza L. Mascheroni proseguiamo diritto sulla bella stradina pavimentata di via Bartolomeo Colleoni ed arriviamo nel centro cittadino in piazza Vecchia. Qui troviamo il Palazzo della Ragione, la Torre Civica, La fontana Contarini e il Palazzo Nuovo (ex sede del Comune). Ci trasferiamo poi nella piazza adiacente, piazza Duomo, con il Battistero, la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Duomo e il Palazzo Vescovile. Non può non mancare una sosta perchè qui di storia, in questo breve spazio, ne troviamo davvero tanta e non ci resta che ammirare le bellissime architetture che compongono i vari monumenti diversi tra loro. Qualche scatto fotografico prima di partire ce lo facciamo fare da una turista inglese di passaggio e poi risaliti in sella iniziamo la fase di rientro passando per le stradine che ci conducono a Porta San Giacomo. Il lungo tracciato  sull'acciottolata via Sant'Alessandro ci porta al all'incrocio nella Città Bassa e deviando a destra ci portiamo sul lungo rettilineo di viale Vittorio Emanuele II che arriva davanti al piazzale davanti alla stazione ferroviaria.

Pier

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