Alta Brianza in @-mtb
10/04/2023 - Alta Brianza in @-MTB
Distance: 44 km - 836 m Ascent
- 836 m Descent
Un grazie ad Alberto per le bellissime fotografie

Bel tracciato anche impegnativo anche se si utilizza l'@-bike e gli 830 m di dislivello si sentono davvero tutti quando si conclude l'itinerario. Come sempre lasciatevi trasportare dai tantissimi sentieri che attraversano questa bellissima area verde e godetevi la natura.
Condizioni
Meteo
|
||
|
🔆🔆🔆🔆🔆


![]() |
Apri la pagina in cui trovi tutte le
informazioni sui gruppi di percorsi |

Proseguiamo seguendo la bella sterrata, sempre all'interno del bosco, che passa non distante dalla linea ferroviaria e raggiunge quindi il piccolo guado sul torrente Terro che attraversiamo tranquillamente perchè in secca. La sterrata che, corre quasi sempre in rettilineo, affianca anche i cartelli triangolari e gialli di segnalazione del Gasdotto ci conduce, al termine, a fianco del sottopasso ferroviario che attraversiamo girando a sinistra. Percorrendo un brevissimo tratto del Sentiero Storico Meda-Montorfano procediamo in leggera salita fino all'entrata della Valle Naga e all'incrocio delle sterrate deviamo a destra. La bellissima strada bianca ci conduce a fianco della ferrovia e con il lungo rettilineo, sempre in leggerissima salita, arriva al bivio con la SP38 . Curva a destra per entrare tra le poche case di Fecchio e 200 m dopo deviamo a sinistra sulla sterrata che parte a fianco della siepe. Quello che prosegue adesso, nel mezzo dei grandi pratoni, è un'altro bellissimo tratto off-road che quasi sempre in rettilineo raggiunge poi la prima periferia di Intimiano sull'asfaltata via Fiume. Poco più avanti arriviamo al bivio con corso Ariberto dove tenendoci a destra iniziamo a percorrere il lungo rettilineo che raggiunge la rotonda. Seconda uscita per portarci su una decina di metri di provinciale, SP28 , per deviare poi a destra sulla stradina asfaltata che parte a fianco del passaggio pedonale.
Una breve salita ci conduce al grande parcheggio, a fianco della Chiesa di San Leonardo, dove prendiamo a sinistra per procedere sul tratto sterrato della Passeggiata Capiago-Intimiano . Al termine di questo bellissimo tratto, misto sterrato-legno, arriviamo a fianco del centro sportivo e poco dopo ci portiamo a destra sulla traversa di via degli Alpini che affianca il parcheggio del Camposanto. Al bivio ritorniamo per un brevissimo tratto sulla provinciale e tenendoci a sinistra arriviamo alla rotonda. Curviamo a sinistra e dopo un breve tratto rettilineo giriamo a destra su via Papa Giovanni XXIII che in leggera salita ci porta all'uscita della periferia di Capiago. Attraversando questa parte residenziale della bella cittadina arriviamo al bivio dove a sinistra parte il tornantino che inizia subito su strada sterrata e dopo la curva, a destra, entriamo all'interno del bosco immettendoci sui primi sentieri del Parco Regionale della Spina Verde.
Il bellissimo sentiero che in falsopiano prosegue tra gli alberi percorre un primo tratto in leggera discesa e dopo circa 500 m inizia una breve salita con pendenze al 6% che raggiunge il bivio dei sentieri. Inizia a questo punto il toboga, fatto di curve, salti, radici pietre e quant'altro si può aspettare da una discesa per DH o per Enduro. Tratto che nella maggior parte si fa in sella, con i dovuti accorgimenti, sella abbassata, posizione estremamente indietro sul telaio e sopra tutto mano sui freni per cercare di non prendere una velocità a cui poi, con il mezzo non certo adatto a questi passaggi, sarebbe anche difficile frenare. Non fatevi però problemi a scendere anche di sella, l'ho fatto anch'io e anche qualcuno degli amici, perchè una caduta su un sasso o una pietra sporgente può compromettere davvero non solo questa escursione ma anche qualche mese di fermo forzato. La discesa si può dividere in tre parti ben distinte: il primo tratto, 300 m con una pendenza al -13% è percorribile tutto in sella, il secondo tratto, che inizia dopo un brevissimo tratto pianeggiante, è percorribile sia in sella che con tratti a spinta perchè in alcuni punti si passa a oltre il -17% di pendenza. L'ultimo tratto, il più lungo è il più difficile e qui per rimanere sempre in sella devi essere davvero bravo perchè la pendenza sale adesso al -22,5% per quasi tutti i 400 m di lunghezza.
Con le ultime curve si raggiunge la Valbasca e con la sterrata che parte a destra, all'esterno del bosco, andiamo in direzione di una casa per poi deviare a sinistra sul sentiero che va ad attraversare un pratone e raggiunge un piccolo ponticello in legno che ci permette di attraversare la Roggia Segrada. Portandoci sulla bella sterrata, dal lato opposto, ci teniamo a sinistra e in brevissimo tempo raggiungiamo le case della prima periferia di Albate. Superando la sbarra, spingendo la nostra mtb, ci portiamo sull'asfaltata stradina di via G. della Porta e proseguiamo in falsopiano fino a piazza IV Novembre dove all'incrocio giriamo a destra per imboccare via alla Zocca. Stradina stretta che inizia subito a salire e ci conduce sull'ingresso del Sentiero del Monte Goj . Fondo all'inizio che è su acciottolato e dove le pendenze, sebbene già ripide, sono abbastanza percorribili nei primi 250 m, anche con l'ausilio minimo del motore, ma è dopo la curva, a sinistra, che iniziano a salire in modo molto più deciso e per un tratto, che sembra breve ma è davvero durissimo, di 300 m vanno a superare il 25%. Fortunatamente il fondo è cemento/acciottolato e asciutto altrimenti avremmo avuto altri tipi di problemi.
Raggiunto il tratto dove inizia la sterrata non siamo ancora arrivati al punto più alto dell'escursione perchè, superato il bivio che va in direzione della Baita del Monte Goj, la strada riprende ancora a salire ma sono solamente 100 m con pendenze al 9%. Inizia poi la discesa, sempre su sterrato ed a curve dove incontriamo parecchie persone che stanno risalendo il monte chi da soli o chi anche in comitiva. Ovviamente diamo sempre loro la precedenza e teniamo una velocità molto bassa per non compromettere la loro e la nostra incolumità. Se salendo ci abbiamo messo un certo tempo in men che non si dica raggiungiamo la parte bassa con l'arrivo al bivio ed al bellissimo traverso in discesa che ci conduce alla prima periferia di Lipomo. Ritroviamo la strada asfaltata quando siamo a fianco del Camposanto e con una curva a sinistra andiamo a percorrere il rettilineo di via Cimitero. Alla rotonda giriamo a destra e su via G. Grassi andiamo a percorrerne l'intero tratto e raggiunto il bivio giriamo a sinistra per imboccare via G. Matteotti. Il lungo rettilineo, in salita, raggiunge l'incrocio e girando a destra ci portiamo su via L. Cadorna che prosegue anche dopo il bivio dove giriamo a sinistra. A quello successivo ci teniamo, invece, a destra e ci portiamo su via E. Cantaluppi raggiungiamo la rotonda sulla SP342 .
Prendiamo la seconda uscita e seguiamo via Rovascio che sempre in leggera salita ci fa arrivare a fianco della sterrata che parte pochi metri prima di entrare tra le case della piccola località Rovascio. Bel sentiero che entra subito all'interno del bosco e che poco dopo inizia la discesa con alcuni bellissimi passaggi che si concludono uscendo all'esterno sul nuovo ponte che attraversa il torrente Cosia in località Ravanera. La stradina che parte a sinistra è in salita e molto stretta e raggiunge poi il bivio dove tenendoci a destra andiamo ancora in salita in direzione della Chiesa di San Francesco. La raggiungiamo e tenendoci a destra iniziamo a seguire la sterrata che parte in discesa a fianco del piccolo piazzale antistante. Primo tratto in discesa e poi si comincia a salire ma le pendenze sono davvero minime e si affianca il corso del torrente dove è possibile vedere anche l'Orrido che il fiume ha scavato nella roccia oltre ad alcune piccole cascate. Ultimo tratto in cui si deve superare anche il guado, quest'oggi molto basso come livello, prima di iniziare la breve salita che ci conduce alla prime case di Tavernerio.
Usciti dal bosco e raggiunto di nuovo l'asfalto ci portiamo a destra in direzione della rotonda e prendendo la seconda uscita andiamo a percorrere il rettilineo che ci fa arrivare alla grande rotonda sulla SP342 che attraversiamo per proseguire diritto e andare a percorrerne solamente 400 m e deviare poi, all'interno del territorio comunale di Albese con Cassano, su via dei Ierr che va ad attraversare la zona industriale ed entra alla prima periferia di Montorfano. Al bivio con via Lazio giriamo a sinistra e iniziamo il rettilineo che in leggera discesa raggiunge il bivio di via Montorfano e prendendo a destra ci dirigiamo in direzione della rotonda. Percorriamo poi a destra via Brianza e arrivati a fianco della struttura della Croce Rossa la superiamo e tenendoci a sinistra andiamo ad attraversare il prato sul sentiero che raggiunge poi via Canneti. Con una curva a sinistra ci dirigiamo nel mezzo della piccola zona industriale e raggiunto un bivio dove partono alcune sterrate procediamo diritto su quella che poco dopo entra all'interno del bosco. Una breve salita ci conduce ad un bivio dove prendiamo a sinistra la sterrata che inizia in discesa e superato il primo bivio prendiamo a sinistra quando troviamo il secondo.
Un'altro strappetto ci fa arrivare all'incrocio con la Strada del Bosco Comunale e mantenendoci a destra arriviamo davanti ad una serie partenze di sentieri. Ci teniamo sulla sterrata che parte a sinistra e entrati all'interno del bosco arriviamo ad un'incrocio di sterrate dove girando a sinistra entriamo nella valletta del torrente Terro. Ci avviciniamo alle sponde e deviamo poi a destra quando il sentiero risale con un passaggio tra le radici a lato dal Campo di Volo del piccolo Aeroporto di Alzate Brianza non distante dalle case di Verzago. Il bellissimo passaggio che prosegue nel bosco su un sentiero dove trovare un tratto in perfetto rettilineo è praticamente impossibile ci conduce al bivio con la stradina asfaltata. La curva a destra ci porta in rettilineo a superare la sbarra e poco dopo raggiungiamo il bivio con la SP38 . Giriamo a sinistra e andiamo a percorrerne circa 500 m ed in discesa arriviamo al bivio con via per Cantù dove giriamo a destra proseguendo ancora in discesa fino ad arrivare a fianco del Santuario della Madonna di Rogoredo. Attraversando la SP9 iniziamo un tratto in salita su via Valisetta e raggiunto il bivio con via della Noce giriamo a sinistra alla periferia di Alzate Brianza.
Al bivio che incontriamo subito dopo giriamo a destra e proseguiamo in leggera discesa sull'ampia via Girola fino allo slargo sterrato che troviamo alla nostra destra. Girando entriamo sulla bellissima sterrata che corre accanto agli steccati e da cui si gode un bellissimo panorama con il Castello Durini che la fa da padrone con la sua imponenza sulla collina davanti a noi. La sterrata prosegue in leggera discesa e dopo la secca curva a destra raggiungiamo il piccolo Punt dal Ceser che attraversa la ferrovia e procedendo su un breve tratto della Vecchia Strada Milano-Asso deviamo poi a sinistra per entrare nuovamente nel bosco e seguire il bel single track che raggiunge il bivio di via A. Volta ai piedi di Fabbrica Durini. Svolta a destra ed inizio di una breve salita che passa al di sotto della Chiesa di Sant'Andrea Apostolo che fa comunque parte del complesso del Castello. Leggera discesa per arrivare ad incrociare la SP40 dove con un sinistra destra ci portiamo su via Monte Rosa passando davanti alla piccola Cappella della Madonna. Dopo un breve rettilineo in discesa partono alcuni sentieri e noi tenendoci a destra ci immettiamo sul Sentiero S1 entrando all'interno del Parco di Interesse Sovracomunale del Zoc del Peric.
Sempre in leggerissima discesa raggiungiamo il bivio e ci portiamo a destra sul Sentiero S2 che viaggia nella parte più bassa del bosco e passa su un tratto dell'Antica Strata Lata. Poco prima di arrivare in località Lazzaretto, dove c'è la piccola Cappella Madonna col Bambino e Santi, deviamo a sinistra e ci indirizziamo sulla sterrata sassosa e a tratti anche in bella pendenza che risale verso le case di Cremnago. Ritrovato nuovamente l'asfalto su via G. Garibaldi arriviamo poi al bivio con via XI Febbraio e superando poi la Chiesa di San Vincenzo andiamo a proseguire su via degli Artigiani. In discesa si prosegue poi su via Alpetto per raggiungere il bivio di via Monte Santo dove con una leggera salita arriviamo al semaforo ed all'incrocio con la SP41 . Attraversandola ci portiamo su via Filippo Meda ed entriamo alla periferia di Inverigo per deviare, a destra, alla terza traversa su via F. Corridoni. Un breve tratto pianeggiante e poi curviamo a sinistra sulla stradina di via del Carso che in bella discesa raggiunge il bivio co via General Cantore. Tenendoci a destra ci portiamo in direzione del parcheggio e terminiamo il nostro bel tour odierno.
Commenti
Posta un commento