Verso 2 laghi in MTB
Distance: 35 km - 761 m Ascent - 761 m Descent
Gran bel gruppo, composto da tantissimi amici, anche oggi per questo nuovo
itinerario che si snoda tra il
lago di Alserio
e il
lago di Montorfano
in una mattinata all'inizio abbastanza fresca ma che con il passare delle
ore ha visto un crescendo delle temperature che si sono assestate su
quelle stagionali. Terreni perfetti sull'attraversamento dei Parchi e
delle Riserve dove però si nota che il bosco ha bisogno, adesso, di acqua.
Tanto divertimento e tratti abbastanza impegnativi nella risalita del
Monte Croce dove il portage è
doveroso. Brevi, quelli a spinta, trovati fortunatamente asciutti e perciò
abbastanza semplici da superare con le pendenze, nel primo tratto, che
sono al 20% con i successivi che invece passano oltre il 27%. Tutto questo
però non ci ha fermato e poco dopo le 12:00 eravamo già al parcheggio di
Lurago d'Erba da dove siamo partiti
in prima mattina.
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L'itinerario è bellissimo con gli sterrati che iniziano poco dopo aver
lasciato il parcheggio di
Lurago d'Erba e aiutano ad aggirare
Lambrugo. Di certo è che alcuni
passaggi all'interno del
Bosco della Buerga
sono adesso un pò più percorribili anche se il disboscamento, senza
l'opportuna pulizia dei sentieri, per noi biker può diventare un
problema. Per il resto sulle belle sterrate che da
Parzano arrivano fino a
Montorfano si riesce a rimanere in
off-road per alcuni chilometri con il supporto di bellissimi paesaggi
sulle vette dei monti a noi vicini. Con strappi mai al limite si viaggia
tranquillamente anche su strade asfaltate dove non si è mai trovato
ombra di traffico intenso. Inutile dire che all'interno del
Parco della Brughiera, sia nel tratto di andata che in quello di ritorno, se si riesce a
prendersela con relativa calma, si gustano tutti i chilometri che si
percorrono nel mezzo dei boschi o attraversando i grandi pratoni. Dalla
collina di Carcano non tralasciate
di vedere le belle viste sul
lago di Alserio
e del
Castello di Casiglio.
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Un primo tratto insidioso con sassi coperti da foliage rende questo
tratto, breve, ma poco impegnativo fino a raggiugere il bivio dei
sentieri. Girando a destra proseguiamo sull'ampia sterrata, molto più
larga per via dei lavori di disboscamento, in discesa dove bisogna fare
attenzione ai tanti rami lasciati sul terreno che possono compromettere
le parti più sensibili delle nostre mtb nella parte del cambio.
Raggiunta la parte più bassa della discesa tenendoci a sinistra andiamo
a seguire un breve tratto sterrato ci conduce all'interno del territorio
comunale di Alserio. Dopo un breve
tratto sterrato ci portiamo sul rettilineo di via Don L. Guanella e
andiamo in direzione del bivio per percorrere un brevissimo tratto della
vecchia via dell'Erba prima di arrivare sul proseguimento di via
Carcano. Superato il lavatoio comunale giriamo a sinistra per imboccare
la stradina che parte subito in salita e che con una media pendenza
raggiunge la località Carcano da
dove alla nostra destra possiamo vedere lo stupendo paesaggio della
pianura e del
lago di Alserio.
Con la curva a sinistra andiamo a seguire la bellissima sterrata e
raggiunto il bivio deviamo a destra per imboccare la
Strada
Comunale dei Campacci . Una breve discesa e raggiungiamo l'incrocio con via Saruggia e
attraversandola proseguiamo su sterrato con un'altro bellissimo tratto
che va ad aggirare la zona industriale di
Orsenigo prima di arrivare ad
incrociare la
SP342 . Attraversandola, in prossimità della grande rotonda, prendiamo la
prima uscita e su via G. Marconi raggiungiamo la traversa, a sinistra,
della stradina che entra in località
Cava Campaccio. Seguendo questo
tratto off-road che è sul tracciato della
Strada
Comunale della Brughiera
entriamo all'interno del
Parco della Brughiera Briantea. Raggiunto il bosco inizia una salita a tratti anche impegnativa per
superare alcune radici che fanno da gradino naturale e arrivati al bivio
deviamo a destra per rimanere sempre sulla sterrata principale. Inizia
adesso la fase di leggera discesa che sempre all'ombra delle piante ci
conduce al bivio con via Molino alla prima periferia di
Montorfano. Giriamo a destra e ci
portiamo in direzione dello slargo che si trova alla nostra sinistra
dove giriamo per entrare poi a destra sul sentiero che rimane a ridosso
del bosco.
Arrivati su viale delle Rimembranze, passiamo nel mezzo delle lapidi dei
caduti della guerra 1915-1918, incrociando poi la
SP28 . Con una curva a sinistra ne percorriamo però poche decine di metri e
deviamo a destra sulla strada sterrata che ci conduce al
Lido di Montorfano. Una breve pausa per la foto ricordo e dopo qualche sgranocchiata alle
barrette varie ci si rimette in sella per entrare su un tratto
del Sentiero Storico
Meda-Montorfano dove ci attende una breve salita. Al bivio del sentiero che
risale verso la recinzione del Golf proseguiamo diritto e iniziamo un
tratto in falsopiano che attraversa la
Riserva Naturale del Lago di Montorfano
rimanendo nel tratto alto dove è permesso il transito delle biciclette.
(E' buona norma seguire le indicazioni che sono segnalate all'interno
della Pagina del portale web). Anche qui cerchiamo di rimanere sempre sulla sterrata principale,
senza deviazioni, per raggiungere l'immediata periferia di
Lipomo dove deviamo a sinistra per
entrare poi all'interno dei primi sterrati del
Parco Regionale della Spina Verde. Una bella serie di sentieri su un falsopiano ci fanno arrivare al
piccolo ponticello in legno che attraversa la
Roggia Segrada e da questo
punto inizia il tratto più impegnativo della giornata con la risalita
verso le pendici del
Monte Croce.
Primo tratto che con le @-mtb è sufficientemente facile da superare ma
arrivati poco più in alto bisogna per forza scendere di sella perchè la
pendenza al 20% con radici incorporate da saltare fa impennare il mezzo
con il rischio di caduta. Breve spinta e si arriva ad un tratto
pianeggiante. Prendendo poi il sentiero che sale, a sinistra, si può
rimanere in sella anche se in alcuni punti per rimanerci devi essere
davvero bravo. Alcuni tornantini, molto ripidi, consigliano anche qui il
portage ma fortunatamente si spinge solo per poche centinaia di metri.
I terreni, molto asciutti, aiutano non poco la risalita ma concordo
che se tale condizione non è disponibile è meglio non affrontare
questo tratto. Un breve tratto in salita più leggera che si percorre totalmente in
sella ci fa raggiungere un bivio dove con una curva a sinistra andiamo
ad affrontare il tornantino che ci immette in un sentiero un poco più
largo ma abbastanza insidioso per via dei sassi che sono coperti dalle
foglie. Risaliamo a tratti anche qui a spinta e con pendenze leggermente
maggiori arriviamo al bivio di alcuni sentieri. Finalmente si ritorna in
sella e poco dopo inizia anche la discesa sulla bella sterrata che in un
tratto successivo di mangiaebevi ci fa raggiungere
Capiago.
Arriviamo così al bivio con via Papa Giovanni XXIII che raggiunge il
bivio con la
SP28
dove girando a sinistra ci portiamo alla rotonda. Prima uscita per
rimanere sulla provinciale e dopo meno di 150 m deviamo a sinistra su
via Arnaboldi e procediamo in direzione del bivio. Ci teniamo a sinistra
su vicolo della Vigna e raggiunto il bivio successivo di via Roma
giriamo a destra per arrivare sul proseguimento, oltre il bivio, di via
Castelletto. In discesa ne andiamo a percorrere un breve rettilineo e
dopo la curva ci teniamo a sinistra per imboccare la bella sterrata che
sempre in leggera discesa entra sul tratto di
Sentiero
Cabiate-Montorfano . All'incrocio con la
SP28
giriamo a sinistra e ne percorriamo solamente 150 m per tenerci poi a
destra immettendoci sulla sterrata che entra all'interno del bosco.
Attraversandolo arriviamo al bivio con la
Strada
del Bosco Comunale
e con una curva a sinistra iniziamo una breve salita su fondo cementato
che raggiunge
Cascina Cassinazza. Ci manteniamo a destra e andiamo a percorrere il bellissimo tratto su
strada bianca che sul lungo rettilineo raggiunge la periferia di
Verzago. Ritrovato l'asfalto di via
dei Platani giriamo a sinistra ed iniziamo la discesa che raggiunge
sulla curva il ponte che attraversa la Roggia Lubiana e sul rettilineo
successivo andiamo in direzione della rotonda sul
SP342 .
La attraversiamo e su via Enrico Fermi entriamo a
Orsenigo andando a superare la zona
industriale per portarci alla traversa di via Cavour. Una curva a destra
con leggera salita ci fa percorrere il rettilineo e su prolungamento di
via Montello procediamo ancora diritto. Quando raggiungiamo la traversa
sterrata, alla nostra sinistra, giriamo e percorrendo la
Strada
Comunale del Soldo
ci portiamo all'incrocio con via G. Matteotti. La attraversiamo e
procediamo sulla stradina sterrata che parte leggermente a destra e va
in direzione del lungo muro di cinta di
Villa del Soldo. Il sentiero che parte a fianco ci conduce davanti ad alcune transenne
dove lo stretto passaggio non consente di rimanere in sella e dobbiamo
anche spallare la MTB per passare dalla parte opposta. In leggera
discesa percorriamo questo single track che raggiunge altre transenne.
Anche qui siamo costretti a scendere di sella, ma è solo per qualche
minuto, per portarci al bivio di via Carbusate dove entriamo nel
territorio comunale di
Anzano del Parco. Raggiungiamo così
la rotonda sulla
SP342
e la attraversiamo per portarci sulla stradina che arriva davanti alla
sbarra. Utilizzando lo stretto passaggio, a sinistra, oltrepassiamo
questo ostacolo e andiamo ad attraversare il rudere della località
Carbusate.
Stradina che si dipana tra la pianura ed alcuni terrazzamenti e di cui
ne percorriamo solamente 500 m per deviare poi a destra sul single track
che va ad attraversare i pratoni. Raggiungiamo così il bivio con
l'asfaltata via A. Volta e girando a sinistra andiamo poi ad
attraversare il passaggio a livello e seguiamo il rettilineo che ci
porta davanti alla lunga scalinata che risale la collina in direzione di
Castello Durini
che vediamo nella sua imponenza. Strada asfaltata che rimane sempre
nella parte bassa di questa parte di territorio brianzolo e che arriva
all'incrocio con la
SP40
dove con un sinistra/destra ci infiliamo nella stradina di Monte Rosa
passando a fianco alla piccola
Cappella della Madonna
a Fabbrica Durini. La stradina
asfaltata poco dopo termina e iniziando un'ultimo tratto off-road ci
portiamo all'interno del PLIS
Zoc del Peric seguendo il
Sentiero S3 che
al bivio della Grande Quercia lasciamo per procedere a sinistra
sul Sentiero S2 che
raggiunge la periferia di
Lurago d'Erba
sull'asfaltata via Pioppete. Un sinistra destra per affrontare l'ultimo
sterrato della giornata seguendo via Longura che in leggera salita
arriva al bivio con via Madonnina dove girando a sinistra iniziamo la
serie di curve che raggiungono il bivio di via J.F. Kennedy. Ultima
curva a destra per arrivare al parcheggio e terminare anche oggi questa
bell'avventura in mtb.
Pier
Un grazie a Ezio per le
bellissime fotografie.
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