Verso 2 laghi in MTB

 


02/04/2023 - Verso 2 laghi in MTB
Distance: 35 km - 761  m Ascent - 
761 m Descent


Gran bel gruppo, composto da tantissimi amici, anche oggi per questo nuovo itinerario che si snoda tra il lago di Alserio e il lago di Montorfano in una mattinata all'inizio abbastanza fresca ma che con il passare delle ore ha visto un crescendo delle temperature che si sono assestate su quelle stagionali. Terreni perfetti sull'attraversamento dei Parchi e delle Riserve dove però si nota che il bosco ha bisogno, adesso, di acqua. Tanto divertimento e tratti abbastanza impegnativi nella risalita del Monte Croce dove il portage è doveroso. Brevi, quelli a spinta, trovati fortunatamente asciutti e perciò abbastanza semplici da superare con le pendenze, nel primo tratto, che sono al 20% con i successivi che invece passano oltre il 27%. Tutto questo però non ci ha fermato e poco dopo le 12:00 eravamo già al parcheggio di Lurago d'Erba da dove siamo partiti in prima mattina.   

Iniziate questo itinerario solamente se le condizioni meteo sono buone, come quelle odierne, perchè il portage del Monte Croce diventerebbe terribile se sul terreno ci fosse il fango.

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Condizioni
Meteo


Coperto

Coperto

L'itinerario è bellissimo con gli sterrati che iniziano poco dopo aver lasciato il parcheggio di Lurago d'Erba e aiutano ad aggirare Lambrugo. Di certo è che alcuni passaggi all'interno del Bosco della Buerga sono adesso un pò più percorribili anche se il disboscamento, senza l'opportuna pulizia dei sentieri, per noi biker può diventare un problema. Per il resto sulle belle sterrate che da Parzano arrivano fino a Montorfano si riesce a rimanere in off-road per alcuni chilometri con il supporto di bellissimi paesaggi sulle vette dei monti a noi vicini. Con strappi mai al limite si viaggia tranquillamente anche su strade asfaltate dove non si è mai trovato ombra di traffico intenso. Inutile dire che all'interno del Parco della Brughiera, sia nel tratto di andata che in quello di ritorno, se si riesce a prendersela con relativa calma, si gustano tutti i chilometri che si percorrono nel mezzo dei boschi o attraversando i grandi pratoni. Dalla collina di Carcano non tralasciate di vedere le belle viste sul lago di Alserio e del Castello di Casiglio.  


Lasciamo il parcheggio del Camposanto di Lurago d'Erba per immetterci sull'asfaltata via J.F. Kennedy tenendoci a sinistra. Il breve rettilineo ci conduce al semaforo, dell'incrocio con la  SP41 , che andiamo ad attraversare per portarci sull'alberato viale Sormani, leggermente spostato a sinistra, che in salita raggiunge il piazzale con Villa Sormani. Lasciamo il fondo acciottolato e imbocchiamo, in discesa, via degli Alpini per raggiungere la traversa di via Cascina Carolina dove giriamo a destra. Poco dopo il fondo stradale cambia ed entrando nel primo tratto off-road andiamo a seguire la sterrata che raggiunge il rudere di Cascina Carolina (alla nostra destra) dove troviamo anche un bivio di sentieri. Tenendoci a sinistra ed in discesa, scollinando, andiamo a seguire la stradina bianca che corre accanto alla  SP342  che poco dopo attraversiamo a sinistra. Entriamo così nel territorio comunale di Lambrugo e girando a sinistra proseguiamo su via Brianza per arrivare al bivio. Girando a destra ne percorriamo solamente 50 m e deviamo a sinistra sulla stretta stradina, in salita, di via Cà Ronchi che ci porta in località Cà di Bis dove ritroviamo nuovamente la parte sterrata della strada.


La strada prosegue sempre in discesa e alternandosi a tratti, anche, asfaltati raggiungiamo l'altro rudere di Cascina Cà Bassa prima di arrivare al bivio con la  SP41 . Curva a destra per seguirne il breve tratto rettilineo che raggiunge il passaggio a livello e appena superato, con accortezza, giriamo a sinistra per infilarci sulla stradina che va ad attraversare la piccola località Cavolto raggiungendo Cascina Tarchini. Percorrendo il  Sentiero Inverigo-Lambrugo  entriamo all'interno dei grandi pratoni e procedendo sul tratturo ci portiamo poi a ridosso del bosco. Dopo la curva a destra passiamo accanto alla recinzione di un'azienda florovivaistica e arriviamo sulla bella ed ampia strada bianca che in rettilineo arriva al bivio di via per Monguzzo. Tenendoci a destra proseguiamo su asfalto e raggiungiamo, dopo circa 250 m, la traversa, a sinistra, della bella stradina che raggiunge le case della località Arzenta. Al bivio che incontriamo ci teniamo a sinistra e con la strada in leggera discesa ci portiamo ad un'altro bivio dove a sinistra inizia un sentiero in discesa che entra all'interno del Bosco della Buerga.

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Un primo tratto insidioso con sassi coperti da foliage rende questo tratto, breve, ma poco impegnativo fino a raggiugere il bivio dei sentieri. Girando a destra proseguiamo sull'ampia sterrata, molto più larga per via dei lavori di disboscamento, in discesa dove bisogna fare attenzione ai tanti rami lasciati sul terreno che possono compromettere le parti più sensibili delle nostre mtb nella parte del cambio. Raggiunta la parte più bassa della discesa tenendoci a sinistra andiamo a seguire un breve tratto sterrato ci conduce all'interno del territorio comunale di Alserio. Dopo un breve tratto sterrato ci portiamo sul rettilineo di via Don L. Guanella e andiamo in direzione del bivio per percorrere un brevissimo tratto della vecchia via dell'Erba prima di arrivare sul proseguimento di via Carcano. Superato il lavatoio comunale giriamo a sinistra per imboccare la stradina che parte subito in salita e che con una media pendenza raggiunge la località Carcano da dove alla nostra destra possiamo vedere lo stupendo paesaggio della pianura e del lago di Alserio.

Raggiunto il bivio di via Beato Michele da Carcano giriamo a sinistra e raggiungiamo il bivio successivo dove girando, ancora, a sinistra ci immettiamo sul rettilineo di via Don C. Belloni. Superiamo il Monumento ai Caduti ed andiamo in direzione dell'incrocio dove  a destra imbocchiamo via Lega Lombarda. Da qui, nascosto parzialmente tra gli alberi, è possibile vedere il Castello di Casiglio (Sec. IX) alla nostra destra. Proseguendo passiamo a fianco di Villa Finzi ed iniziamo la discesa a curve che raggiunge l'incrocio con la  SP40 . Siamo in località Castellazzo nel comune di Albavilla e attraversando la provinciale ci portiamo su via per Carcano e percorrendone poco meno di 200 m arriviamo a fianco alla prima traversa a sinistra. Giriamo e percorriamo il tratto asfaltato per deviare poi a destra, in prossimità del parcheggio, entrando nuovamente in fuoristrada procedendo su tratturo fino all'arrivo all'incrocio dei sentieri. Proseguiamo diritto, sempre su un fondo sterrato/tratturo, iniziando la breve salita che ci conduce al bivio con la stradina sterrata alla prima periferia di Parzano. Giriamo a destra e sempre in leggerissima salita ci portiamo al bivio successivo dove incrociamo la  Strada Comunale dei Rebecchi .

Con la curva a sinistra andiamo a seguire la bellissima sterrata e raggiunto il bivio deviamo a destra per imboccare la  Strada Comunale dei Campacci . Una breve discesa e raggiungiamo l'incrocio con via Saruggia e attraversandola proseguiamo su sterrato con un'altro bellissimo tratto che va ad aggirare la zona industriale di Orsenigo prima di arrivare ad incrociare la  SP342 . Attraversandola, in prossimità della grande rotonda, prendiamo la prima uscita e su via G. Marconi raggiungiamo la traversa, a sinistra, della stradina che entra in località Cava Campaccio. Seguendo questo tratto off-road che è sul tracciato della  Strada Comunale della Brughiera  entriamo all'interno del Parco della Brughiera Briantea. Raggiunto il bosco inizia una salita a tratti anche impegnativa per superare alcune radici che fanno da gradino naturale e arrivati al bivio deviamo a destra per rimanere sempre sulla sterrata principale. Inizia adesso la fase di leggera discesa che sempre all'ombra delle piante ci conduce al bivio con via Molino alla prima periferia di Montorfano. Giriamo a destra e ci portiamo in direzione dello slargo che si trova alla nostra sinistra dove giriamo per entrare poi a destra sul sentiero che rimane a ridosso del bosco. 

Arrivati su viale delle Rimembranze, passiamo nel mezzo delle lapidi dei caduti della guerra 1915-1918, incrociando poi la  SP28 . Con una curva a sinistra ne percorriamo però poche decine di metri e deviamo a destra sulla strada sterrata che ci conduce al Lido di Montorfano. Una breve pausa per la foto ricordo e dopo qualche sgranocchiata alle barrette varie ci si rimette in sella per entrare su un tratto del  Sentiero Storico Meda-Montorfano  dove ci attende una breve salita. Al bivio del sentiero che risale verso la recinzione del Golf proseguiamo diritto e iniziamo un tratto in falsopiano che attraversa la Riserva Naturale del Lago di Montorfano rimanendo nel tratto alto dove è permesso il transito delle biciclette. (E' buona norma seguire le indicazioni che sono segnalate all'interno della Pagina del portale web). Anche qui cerchiamo di rimanere sempre sulla sterrata principale, senza deviazioni, per raggiungere l'immediata periferia di Lipomo dove deviamo a sinistra per entrare poi all'interno dei primi sterrati del Parco Regionale della Spina Verde. Una bella serie di sentieri su un falsopiano ci fanno arrivare al piccolo ponticello in legno che attraversa la Roggia Segrada e da questo punto inizia il tratto più impegnativo della giornata con la risalita verso le pendici del Monte Croce

Primo tratto che con le @-mtb è sufficientemente facile da superare ma arrivati poco più in alto bisogna per forza scendere di sella perchè la pendenza al 20% con radici incorporate da saltare fa impennare il mezzo con il rischio di caduta. Breve spinta e si arriva ad un tratto pianeggiante. Prendendo poi il sentiero che sale, a sinistra, si può rimanere in sella anche se in alcuni punti per rimanerci devi essere davvero bravo. Alcuni tornantini, molto ripidi, consigliano anche qui il portage ma fortunatamente si spinge solo per poche centinaia di metri. I terreni, molto asciutti, aiutano non poco la risalita ma concordo che se tale condizione non è disponibile è meglio non affrontare questo tratto. Un breve tratto in salita più leggera che si percorre totalmente in sella ci fa raggiungere un bivio dove con una curva a sinistra andiamo ad affrontare il tornantino che ci immette in un sentiero un poco più largo ma abbastanza insidioso per via dei sassi che sono coperti dalle foglie. Risaliamo a tratti anche qui a spinta e con pendenze leggermente maggiori arriviamo al bivio di alcuni sentieri. Finalmente si ritorna in sella e poco dopo inizia anche la discesa sulla bella sterrata che in un tratto successivo di mangiaebevi ci fa raggiungere Capiago.

Arriviamo così al bivio con via Papa Giovanni XXIII che raggiunge il bivio con la  SP28  dove girando a sinistra ci portiamo alla rotonda. Prima uscita per rimanere sulla provinciale e dopo meno di 150 m deviamo a sinistra su via Arnaboldi e procediamo in direzione del bivio. Ci teniamo a sinistra su vicolo della Vigna e raggiunto il bivio successivo di via Roma giriamo a destra per arrivare sul proseguimento, oltre il bivio, di via Castelletto. In discesa ne andiamo a percorrere un breve rettilineo e dopo la curva ci teniamo a sinistra per imboccare la bella sterrata che sempre in leggera discesa entra sul tratto di  Sentiero Cabiate-Montorfano . All'incrocio con la  SP28  giriamo a sinistra e ne percorriamo solamente 150 m per tenerci poi a destra immettendoci sulla sterrata che entra all'interno del bosco. Attraversandolo arriviamo al bivio con la  Strada del Bosco Comunale  e con una curva a sinistra iniziamo una breve salita su fondo cementato che raggiunge Cascina Cassinazza. Ci manteniamo a destra e andiamo a percorrere il bellissimo tratto su strada bianca che sul lungo rettilineo raggiunge la periferia di Verzago. Ritrovato l'asfalto di via dei Platani giriamo a sinistra ed iniziamo la discesa che raggiunge sulla curva il ponte che attraversa la Roggia Lubiana e sul rettilineo successivo andiamo in direzione della rotonda sul  SP342

La attraversiamo e su via Enrico Fermi entriamo a Orsenigo andando a superare la zona industriale per portarci alla traversa di via Cavour. Una curva a destra con leggera salita ci fa percorrere il rettilineo e su prolungamento di via Montello procediamo ancora diritto. Quando raggiungiamo la traversa sterrata, alla nostra sinistra, giriamo e percorrendo la  Strada Comunale del Soldo  ci portiamo all'incrocio con via G. Matteotti. La attraversiamo e procediamo sulla stradina sterrata che parte leggermente a destra e va in direzione del lungo muro di cinta di Villa del Soldo. Il sentiero che parte a fianco ci conduce davanti ad alcune transenne dove lo stretto passaggio non consente di rimanere in sella e dobbiamo anche spallare la MTB per passare dalla parte opposta. In leggera discesa percorriamo questo single track che raggiunge altre transenne. Anche qui siamo costretti a scendere di sella, ma è solo per qualche minuto, per portarci al bivio di via Carbusate dove entriamo nel territorio comunale di Anzano del Parco. Raggiungiamo così la rotonda sulla  SP342  e la attraversiamo per portarci sulla stradina che arriva davanti alla sbarra. Utilizzando lo stretto passaggio, a sinistra, oltrepassiamo questo ostacolo e andiamo ad attraversare il rudere della località Carbusate.

Stradina che si dipana tra la pianura ed alcuni terrazzamenti e di cui ne percorriamo solamente 500 m per deviare poi a destra sul single track che va ad attraversare i pratoni. Raggiungiamo così il bivio con l'asfaltata via A. Volta e girando a sinistra andiamo poi ad attraversare il passaggio a livello e seguiamo il rettilineo che ci porta davanti alla lunga scalinata che risale la collina in direzione di Castello Durini che vediamo nella sua imponenza. Strada asfaltata che rimane sempre nella parte bassa di questa parte di territorio brianzolo e che arriva all'incrocio con la  SP40  dove con un sinistra/destra ci infiliamo nella stradina di Monte Rosa passando a fianco alla piccola Cappella della Madonna a Fabbrica Durini. La stradina asfaltata poco dopo termina e iniziando un'ultimo tratto off-road ci portiamo all'interno del PLIS Zoc del Peric seguendo il  Sentiero S3  che al bivio della Grande Quercia lasciamo per procedere a sinistra sul  Sentiero S2  che raggiunge la periferia di Lurago d'Erba sull'asfaltata via Pioppete. Un sinistra destra per affrontare l'ultimo sterrato della giornata seguendo via Longura che in leggera salita arriva al bivio con via Madonnina dove girando a sinistra iniziamo la serie di curve che raggiungono il bivio di via J.F. Kennedy. Ultima curva a destra per arrivare al parcheggio e terminare anche oggi questa bell'avventura in mtb.
Pier 

Un grazie a Ezio per le bellissime fotografie.

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