Sulle gobbe di Montevecchia

 


16/04/2023 - Sulle gobbe di Montevecchia
Distance: 37 km - 805  m Ascent - 
805 m Descent



Certo che con questo meteo che assicura giornate fantastiche è bellissimo prendere la propria mtb o @-mtb per seguire questi sentieri che si trovano tutti all'interno del Parco di Montevecchia e Val Curone sulle tante stradine e tanti sentieri che lo attraversano. Oggi ancora un bel gruppone e lo potete vedere anche in alcuni scatti che si trovano all'interno dell'album fotografico. Ma è così perchè sono sempre tanti gli amici che rispondono presente alle varie proposte che si trovano nella pagina appuntamenti. Non è un itinerario lungo ma le gobbe le trovi sempre anche in tratti dove sono più basse o più alte perchè il territorio della Brianza è fatto così.  

Passare una bella mattinata in sella e in un territorio dove il traffico maggiore sono i biker o i tanti appassionati di trekking è qualcosa che ti fa sentire in un'altra dimensione nonostante le poche ore a disposizione. Concedetevi tutto il tempo necessario e al termine, anche se leggermente stanchi, sarete talmente soddisfatti e con una voglia insolita di proseguire nella scoperta di un territorio unico.

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Niente da dire, anche questa mattina tanta gente soddisfatta dopo un itinerario, come sempre nuovo, perchè oltre alla fatica c'è sempre di mezzo l'amicizia. In tanti con le mtb muscolari per riprovare l'ebrezza della vera spinta sui pedali nel salire e scendere da questa collina, bellissima, dove lo scenario della pianura circostante offre una serie di panorami che in giornate limpide spaziano fino al lontano Monte Rosa. Terreni perfetti e itinerario che in una piccolissima parte può risultare anche a spinta, ma in discesa, per via di alcuni gradini che sono comunque bypassabili se si tiene il bordo destro del sentiero. Per tutto il resto cielo terso durante tutta la mattinata e temperature che sono risultate ottime per tutto il tempo dell'escursione. Con l'ottima compagnia che si respira sempre all'interno del gruppo il divertimento è assicurato e c'è sempre il tempo per scambiarsi anche qualche bella battuta tra un attimo di pausa e l'altro.           


Partenza dal parcheggio del Camposanto di Missaglia, diventato oramai un punto di riferimento costante, quando disegno i tracciati che partono per entrare all'interno dei confini del Parco di Montevecchia e Val Curone. Usciamo dalla parte retrostante superando la sbarra e con una breve sterrata ci portiamo su via Ten. Col. Ugo Merlini dove girando a destra andiamo a percorrere il rettilineo che raggiunge più avanti la grande rotonda sulla  SP54 . Attraversandola iniziamo una leggera salita che arriva tra le case della frazione Missagliola raggiungendo piazza G. Cioja. Curva a destra per passare accanto alla bellissima Chiesetta di San Zenone al monumento ai Caduti e al cancello d'ingresso di Villa Cioja proseguendo poi sul rettilineo di via G. Oberdan. Superato l'incrocio ci portiamo al bivio e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere la breve salita di via Risorgimento che ci conduce alla prima sterrata della giornata dove deviamo a sinistra. Lasciate le case, alle nostre spalle, ci portiamo poi all'interno del boschetto e raggiungendo poi l'uscita sulla stretta stradina di via Europa. 


Giriamo a sinistra ed iniziamo una breve discesa in direzione del bivio per Sorino dove tenendoci ancora a sinistra andiamo a percorrere quest'altra bellissima e stretta stradina che raggiunge l'incrocio. Siamo in località Misericordia e davanti a noi troviamo l'antico Monastero di Santa Maria della Misericordia (1498) posto leggermente rialzato su una collinetta. Girando a sinistra seguiamo la strada asfaltata che ci riporta a Missagliola ed arriviamo al bivio. Tenendoci a destra procediamo su via G. Marconi ed al bivio successivo giriamo invece a sinistra per imboccare via C. Battisti raggiungendo, con una leggera salita, le prime case della frazione Contra. Poco prima di entrare nel piccolo centro cittadino deviamo a sinistra, sulla stradina acciottolata, per passare accanto a Palazzo Sormani-Andreani. Inizia poi un tratto in discesa, all'interno del boschetto, su un sentiero bello ed abbastanza ampio in cui però dobbiamo fare attenzione ai tanti rami su terreno che possono compromettere la meccanica del nostro mezzo. 

Raggiunta la parte più bassa della valletta si gira a destra e proseguendo su una bella sterrata, adesso in leggera salita, ci portiamo a fianco della strutture di Cascina Campù Superiore. Arriviamo così al bivio, della bella strada sterrata, per deviare a sinistra percorrendo il breve rettilineo che raggiunge Cascina Campù Inferiore. Poco prima di arrivare a fianco delle case giriamo a destra ed andiamo a seguire il bel tratturo che va in direzione del boschetto. Entrandovi andiamo a seguire le bellissime sterrate che lo attraversano e quando ne usciamo siamo a fianco del nuova fabbricato della grande stalla. Il sentiero che ne segue ci conduce al bivio del tratturo e girando a sinistra procediamo in off-road fino all'incrocio di alcuni sentieri. Noi proseguiamo diritto ed ecco che si inizia la prima salita che va a superare la prima delle tante gobbe che troviamo, poi, più avanti, sul tracciato. Seguendo la  Vecchia Strada per Ossola  passiamo accanto ad alcune grandi serre e sempre in leggerissima discesa arriviamo tra le case della frazione Ossola.

Ritroviamo a questo punto l'asfalto e girando a sinistra ci immettiamo su via dei Mulini ed iniziamo una bel tratto in discesa che raggiunge la parte bassa della valletta dove andiamo a superare il ponte sul torrente Lavandaia. Rimaniamo sempre su asfalto e poco dopo la curva inizia un'altro strappetto per raggiungere la prima periferia di Maresso. Al bivio di via A. Manzoni giriamo a sinistra e poi subito a destra per immetterci nella stretta stradina di via A. De Gasperi che percorriamo tutta fino ad arrivare al bivio di via Conti Casati. Siamo entrati nel centro storico della cittadina e in questo punto è un continuo entrare ed uscire da ampi spazi, quasi come antichi cortili, che ci sono tra le vecchie case in gran parte ristrutturate. Raggiunto un bivio imbocchiamo a destra via Don C. Biffi e su quest'altra stretta viuzza arriviamo davanti al portone d'ingresso di Cascina Maressoletto. Mantenendoci a destra procediamo sulla stradina sterrata, che la aggira, iniziando un tratto in discesa in un bellissimo contesto di ampi pratoni e boschi che troviamo alla nostra sinistra. Sull'asfaltata stradina di via Don Carlo Gnocchi giriamo a sinistra ed andiamo in direzione dell'ampio parcheggio, del complesso della Scuola, e poco più avanti, a sinistra, entriamo nuovamente in off-road seguendo il bel sentiero che entra all'interno del bosco.

Il single track raggiunge poi un tornantino e passa accanto al profondo alveo di una roggia per poi uscire su una radura dove giriamo a sinistra. Passando accanto alla Fontana Squallera, che si vede alla nostra sinistra tra le piante, andiamo poi ad attraversare su un piccolo e stretto ponticello in legno il ruscelletto che è proprio originato dalla piccola fontana. Tenendoci a sinistra percorriamo la bella sterrata che rimane all'ombra del bosco e quando inizia la curva a sinistra comincia pure la salita che ci fa ritornare nuovamente tra le case di Maresso. In una zona residenziale raggiungiamo l'incrocio e deviando a destra ci portiamo sull'asfaltata stradina di via San Francesco iniziando una discesa che con ampie curve ci conduce poi alla risalita, abbastanza impegnativa, verso Cascina Brughiera. Raggiunto il caseggiato girando a destra andiamo a superare il sottoportico e ci portiamo sulla stretta stradina asfaltata che inizia in discesa e a curve e che arriva, prima, sul ponticello che attraversa il torrente Molgoretta e successivamente al bivio di via J.F. Kennedy.  Girando a destra andiamo a percorrere i 450 m del rettilineo e raggiunto l'altro bivio giriamo a sinistra.

Percorriamo via delle Orane e dopo la curva a sinistra iniziamo una leggera salita fino alla successiva. Qui lasciamo l'asfalto e ci portiamo nuovamente in fuoristrada per andare a percorrere il bellissimo  Sentiero 3-Osnago FS-Torrente Curone  che va ad attraversare il bosco dove, tranne nel tratto iniziale, è difficile trovare dei rettilinei. Risaliamo anche questa gobbetta e uscendo nel mezzo dei prati un breve rettilineo, in leggera discesa, ci riporta su asfalto dove girando a sinistra ci dirigiamo in direzione di Cascina Fontanella. Attraversiamo il piccolo centro abitato e sempre in rettilineo arriviamo davanti a Cascina Moscoretto dove la strada devia a destra per arrivare ad un bivio. Giriamo ancora a destra per proseguire nuovamente su sterrato e portandoci poi a ridosso delle grandi serre deviamo a sinistra per spingerci in direzione del bivio. Sull'asfaltata via San Dionigi giriamo a sinistra e superiamo Cascina Moscoro per procedere poi sul rettilineo che ci conduce tra le case in località Cavigiolo. Al bivio che troviamo poco più avanti ci teniamo a destra e iniziamo la discesa sulla stretta stradina che con alcune curve ci fa arrivare a fianco del Castello di Cernusco Lombardone (con le merlature del muro appena visibili poco prima del bivio alla nostra sinistra). 

Uscendo ed immettendoci sul breve tratto di via Carlo Porta alla nostra destra troviamo la Chiesa di San Dionigi e superandola ci portiamo sul tratto in discesa di via A. Stoppani. Raggiunta la rotonda imbocchiamo la quarta uscita e andiamo a superare il sottopasso della  SP54 . Proseguendo ancora in rettilineo raggiungiamo la rotonda successiva e alla prima uscita proseguiamo su un'altro breve tratto rettilineo. All'altezza della traversa, a sinistra, di Cascina Nibbio giriamo per imboccare, però, la sterrata che parte a destra. Stradina che entrando all'interno del bosco inizia una leggera salita che ci permette di aggirare l'intera struttura ed affiancare, nel tratto centrale, le sponde del torrente Molgora. All'incrocio con la sterrata termina anche il tratto in salita e attraversandola ci portiamo su un'altra carrareccia che in discesa entra nella Valle del torrente Curone. Attraversato il  Sentiero 1-Ceregallo Lomagna , meglio conosciuto come  Sentiero dei Guadi , ci portiamo sul piccolo e stretto ponticello in pietra che attraversa il corso d'acqua e raggiunto il tratturo giriamo a sinistra per iniziare, poco dopo, la salita verso le case della piccola frazione Campè.

Passando prima accanto al rudere dell'antica cascina e successivamente alle case arriviamo al bivio di via Pertevano e lasciando la stradina asfaltata giriamo a destra per portarci all'interno dello stretto vicolo che va ad attraversare il borgo. Il single track che ne esce ci conduce alla strada campestre dove deviamo a sinistra iniziando una breve salita che supera inizialmente alcuni terrazzamenti ed entra poi all'interno del bosco. Al primo bivio giriamo a destra per superare quest'altra gobba e seguendo il single track iniziamo la bella ed impegnativa discesa che ci riporta nella Valle del Curone dove ritroviamo, dopo alcuni passaggi tra guadi e piccoli ponti in legno il  Sentiero 1-Ceregallo Lomagna . Ci teniamo a destra ed iniziamo a percorrere quest'altro bellissimo tratto con i continui saliscendi e arrivati a fianco del bel sentiero che parte a sinistra lo imbocchiamo ed iniziamo uno strappetto che con pendenza al 13% va poi a scollinare dopo circa 150 m raggiungendo in falsopiano il bivio di via Bagaggera. Breve tratto pianeggiante che ci conduce tra le case di Pianezzo dove raggiunto l'incrocio, a fianco della Chiesa di San Michele, giriamo a sinistra per proseguire su quest'altra stradina secondaria che però, dopo circa 150 m, lasciamo.  

Il tratturo che imbocchiamo va ad attraversare prima i pratoni e successivamente anche l'altra stradina di via delle Robinie prima di rientrare su fondo sterrato e raggiungere le case di Beolco. Ritrovata la strada asfaltata ci portiamo al bivio e girando a sinistra iniziamo poco dopo la salita che passa nel mezzo del piccolo centro cittadino dove troviamo la Chiesa di San Pietro. La discesa, a curve, che ne segue ci porta ad un'altro bivio dove con un sinistra-destra andiamo ad imboccare l'ingresso del  Sentiero 2-Cernusco FS-Beolco . Ne seguiamo il tracciato e attraversando inizialmente i pratoni ci portiamo a ridosso dello strappo che in salita e su carrareccia ci fa arrivare prima a fianco della grande cascina e successivamente, con un tratto meno ripido, alle case della piccola frazione Monte. Al bivio della strada asfaltata giriamo a sinistra e percorriamo l'ampia sede stradale che ci porta al bivio dove giriamo a destra. Inizia a questo punto la discesa che va a superare anche questa gobba e su via Sant'Ambrogio al Monte raggiungiamo il tornante. Lasciamo ancora l'asfalto per rimetterci in off-road ed iniziare a seguire la bella sterrata che affianca le abitazioni della frazione Sara. Poco dopo, al bivio, giriamo a sinistra ed iniziamo il tratto impegnativo, del bel sentiero, che con alcuni passaggi abbastanza tecnici risale la collina e ci conduce a fianco del Camposanto.  

Ultimo strappo sulla sterrata che arriva sull'asfaltata via Longaina e poco dopo raggiungiamo l'incrocio accanto alla Chiesa di Sant'Ambrogio al Monte. Lo attraversiamo per proseguire fino al bivio dove tenendoci a sinistra raggiungiamo le case della piccola frazione Spiazzo.  Attraversandole ci portiamo a ridosso della sterrata che partendo a destra entra nel bosco e che segue il  Sentiero 8-Lomagna-Beolco  portandoci inizialmente in una radura. Subito dopo a destra imbocchiamo la bellissima sterrata che rientra tra le chiome degli alberi e attraversando il bosco ci conduce con uno strappetto, abbastanza deciso, nuovamente tra i pratoni. Curva a sinistra e proseguiamo nuovamente sul tratturo che in rettilineo arriva a fianco di Cascina Bagaggera. Riportandoci su asfalto giriamo a destra ed iniziamo a seguire la bella stradina che va a superare Fornace Inferiore e immettendoci, adesso, sul  Sentiero 1-Ceregallo-Lomagna  andiamo a superare anche il piccolo borgo di Fornace Superiore che troviamo alla nostra destra un pò nascosto tra gli alberi. Raggiunto il bivio di Cascina Malnido proseguiamo ancora diritto per rimanere sul sentiero principale e seguendo da vicino le sponde del torrente Curone arriviamo alla località Ospedaletto.

Siamo all'interno del bosco e procediamo con saliscendi per circa 800 m prima di iniziare l'impegnativa salita che parte subito dopo la curva del tornante. Sono poco più di 500 m con pendenze al 18% e rimangono sempre così fino ad arrivare al bivio di Cascina Scarpada. Uscendo sulla cementata stradina ci teniamo a sinistra e dopo un brevissimo tratto in falsopiano si ricomincia a salire ma con pendenze meno decise anche se il 16% di pendenza non è un dettaglio trascurabile. Il Belvedere di Pianello ci aspetta poco più avanti e raggiunto bisogna per forza di cose fare una bella pausa per rilassare i muscoli che nella parte, sin qui percorsa, hanno avuto parecchi tratti stressanti. Foto di gruppo, qualche barretta sotto i denti e un lungo sorso d'acqua prima di rimettere il fondoschiena sulla sella e partire. Uscendo dagli steccati percorriamo un brevissimo tratto a sinistra di strada asfaltata e la lasciamo 50 m dopo, dopo il termine dello steccato, per imboccare a destra un'altro tratto off-road che in discesa entra nel mezzo dei grandi pratoni. Alcune curve iniziali ci fanno ben presto arrivare sul rettilineo del tratturo che raggiunge le prime case del piccolo centro di Bernaga Inferiore.

Sulla stradina asfaltata che troviamo nel centro cittadino giriamo a destra e con una leggera salita ci portiamo all'incrocio con la  SP53 . La curva a sinistra ci immette sulla provinciale e con uno strappo si raggiunge Bernaga Superiore davanti al Convento delle Suore Romite Ambrosiane. Rimaniamo sull'asfaltata ed iniziamo a destra una breve discesa che ci prepara all'inizio della salita che raggiunge Lissolo. Le pendenze per arrivare sulla parte più alta della collina, a fianco del ristorante, superano di qualche punto il 17% su una distanza di soli 500 m. Al bivio prendiamo a destra la stradina di via Trieste e dopo un breve tratto asfaltato ritorniamo su fondo sterrato. Passando nel mezzo del bosco, su un continuo saliscendi, ci portiamo al bivio e deviando a sinistra, con uno strappo abbastanza breve, ritorniamo nuovamente su fondo asfaltato. Inizia a questo punto l'impegnativa discesa su via G. Garibaldi, alla periferia di Sirtori, con pendenze al -21% che in brevissimo tempo ci fa arrivare all'incrocio in località Villa. Attraversiamo via Lissolo e ci immettiamo nello stretto spazio della viuzza di via della Villa per portarci al bivio dove prendiamo a sinistra via Belvedere. Con un'altro strappetto, 500 m al 12%, si prosegue verso un'altro bivio dove ritorniamo nella parte più bassa delle case di Lissolo.

Tenendoci a destra inizia a questo punto la discesa, iniziale a curve, che raggiunge la sbarra, sul  Sentiero 10-Ceregallo-Montevecchia Alta  che segue il tracciato iniziale della  Strada Panoramica . Il rettilineo, sempre in discesa, con punte al -12% termina dopo circa 500 m e con una brevissima risalita ci portiamo all'innesto, a destra, del  Sentiero 9-Montevecchia-Missaglia  o, come volete chiamarlo,  Sentiero del Cancello . Anche qui le pendenze in negativo non scherzano con punte al -18%, in alcuni tratti, prima di arrivare a Valle Santa Croce. Il rimanente, in discesa, è su pendenze molto meno impegnative e raggiunta e superata un'altra sbarra ci portiamo prima sulla breve pianura per arrivare all'incrocio con i sentieri. Deviazione a destra sul  Sentiero 6-Sirtori-Lomagna  ed inizio di un nuovo strappetto su fondo totalmente sterrato per raggiungere il bivio con la stradina di via Bellesina. Lasciamo la sterrata girando a sinistra ed entriamo nuovamente sul  Sentiero 9-Montevecchia-Missaglia  che sempre in falsopiano arriva a fianco di alcune abitazioni. Girando a sinistra, oltre la siepe, entriamo sul bel tratturo che va ad attraversare prima i grandi pratoni per immettersi, poi, nel bosco e su un bellissimo rettilineo all'ombra degli alberi arrivare a fianco di Cascina Gremelli. Aggirandola sulla sinistra percorriamo il single track e la sterrata che rientra nel boschetto prima di risalire verso la prima periferia di Missaglia. Non ci resta che proseguire su via A. Volta e poi a destra su via G. Garibaldi per arrivare nel centro storico della cittadina e raggiungere quindi piazza della Libertà dove alla rotonda prendiamo a destra la  SP53  per ritornare al parcheggio.
Pier 
Un grazie a Alberto, Ezio e Rossano per le splendide fotografie.


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