Dalla Val San Martino all'Adda in MTB
Distance: 33 km - 965 m Ascent - 870 m Descent

Tracciato molto bello, con i bellissimi paesaggi che ad ogni curva cambiano. Le splendide viste sui monti e sui Laghi sono davvero uniche e poi ci sono le belle e strette stradine che attraversano Calolziocorte con l'arrivo prima al Santuario della Madonna del Buon Consiglio e successivamente raggiungendo Rossino con il bellissimo centro storico fatto di stretti vicoli.
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Giriamo a destra andandone a percorrerne poco più di 250 m per deviare poi a sinistra, all'altezza della stradina che passa a fianco della casetta, ed in discesa ci portiamo su un'altro bellissimo tratto off-road all'interno della valle del torrente Serta. Superiamo un'altra casetta e procediamo a fianco di alcuni steccati e ad un piccolo maneggio per passare su uno stretto sentiero che corre nel mezzo di alcuni muretti a secco in un bellissimo contesto di colline che lo circondano. Il tutto procede sempre in falsopiano e poco dopo una bellissima strada bianca molto larga e con un fondo decisamente piatto ci conduce al bivio dell'asfaltata via per Sopracornola. La strada è asfaltata e risale in modo abbastanza tranquillo anche sul prolungamento di via Caduti del Sassolungo arrivando in breve alle prime case del piccolo borgo di Sopracornola. Entriamo nel piccolo centro della frazione e ci dirigiamo, tra le strettissime viuzze, nella piazzetta passando davanti alla Chiesa dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima e ci fermiamo all'interno del parcheggio che si trova a fianco per ammirare il bellissimo paesaggio con colpo d'occhio verso i laghi che da questa posizione, così favorevole, ti fa rimanere a bocca aperta (vedi fotografia).
Riprendiamo la nostra traccia e ci riportiamo su via Caduti del Sassolungo prendendo il prolungamento che a destra, in salita, va in direzione delle ultime case del paese e ben presto ci ritroviamo nuovamente in fuoristrada su un tratto di sterrato/sentiero. Guadagniamo l'inizio della discesa, sul Sentiero 801-Sentiero della Valle , abbastanza impegnativa dove poco dopo troviamo la bella Cappella della Madonna (Vedi fotografia) nei primi 1000 m andiamo a superare anche pendenze che superano il -20%. Dopo un brevissimo tratto in falsopiano, circa 300 m, inizia un'altra bella discesa che per 800 m non molla mai e dove saper guidare il mezzo è davvero doveroso visto che in alcuni punti si toccano anche i -27% di pendenza. Sono però le ultime curve, prima di arrivare tra le case della frazione San Gottardo che sono davvero impegnative e qui l'accortezza di mettere il piede a terra ed in qualche punto pure di spingere il mezzo diventa una regola. Qualche saltello sui gradini, bassi, per arrivare sull'asfalto di via Cà Brione e poi su via Cà del Re dove la discesa prosegue fino al bivio con la SP178 .
Curva a sinistra per andare a percorrerne solo 150 m e deviare a destra sulla stradina che parte dopo il piccolo parcheggio e che passa nel mezzo di alcune case. Il fondo poco dopo cambia e ci troviamo nuovamente su sterrato per iniziare a risalire le pendici del Monte Santa Margherita con un continuo saliscendi e dove la pendenza, in brevissimi tratti, arriva a sfiorare il 20%. Sempre all'interno del bosco aggiriamo quest'altro bellissimo angolo di valle e con il sentiero che adesso diventa praticamente pianeggiante ci portiamo in direzione di Monte Marenzo (Vedi fotografia) che con uno spettacolare colpo d'occhio appare non appena usciamo dal bosco e da sentiero che aggira la serie di grandi capannoni. Il single track prosegue fino ad arrivare al bivio della sterrata dove giriamo a destra e poco dopo raggiungiamo l'asfaltata via G. Verdi dove giriamo a sinistra. Una leggera salita che ci fa entrare tra le vecchie case del paese e quando il fondo cambia passando su pavé arriviamo alla traversa a sinistra di via Colleoni dove superiamo le transenne e percorrendola tutta ci portiamo al bivio dove a sinistra imbocchiamo via G. Donizetti.
Prima traversa a destra su via Zucco e relativa discesa in direzione di via Prato della Sorte dove giriamo a destra per procedere in direzione della rotonda. Ci portiamo alla seconda uscita e ci inseriamo su un breve tratto della SP178 che lasciamo alla prima traversa girando a sinistra. Subito dopo ci teniamo a destra ed iniziamo una leggera salita su via Sant'Alessandro dove superato le strutture di un piccolo centro sportivo inizia la discesa che va a superare il Camposanto. Tenendoci a sinistra percorriamo questa stradina in discesa che passa accanto alla Chiesa di Sant'Alessandro ed al bivio con la provinciale SP178 giriamo a sinistra. Con la strada in discesa andiamo a percorrerne 250 m per deviare a sinistra quando troviamo la traversa di via G. Mazzini che parte a sinistra accanto alla recinzione con la grande siepe. La stradina sempre in discesa è abbastanza stretta e supera la Casa di Riposo procedendo fino ad un bivio dove prendiamo a sinistra per iniziare il fuoristrada che segue un tratto sterrato e si inoltra all'interno del bosco. Raggiunto un'altro bivio di sentieri arriviamo al punto più tecnico di questo itinerario con il passaggio in alcuni tratti di sentiero che sono quasi completamente spariti e che quindi dobbiamo per forza di cose aggirare o saltare.
Il portage a volte è necessario perchè chi come noi è abituato al fuoristrada sa di certo che sentieri non più utilizzati diventano presto preda della vegetazione che ne ricopre in breve tempo il passaggio. Nonostante tutto riusciamo a rimanere nella traccia originale anche se qui è veramente dura rimanere in sella. Poco dopo però le cose migliorano e con un'ampia sterrata ci portiamo nella parte bassa alla periferia e nella parte della zona industriale di Sala frazione di Calolziocorte. Ritrovato l'asfalto su via Cantelli ci dirigiamo vero l'incrocio e deviando a sinistra andiamo a superare il sottopasso ferroviario prima di raggiungere il bivio con la SS639 . Curva a destra per percorrerne 250 m raggiungendo la rotonda dove prendiamo la seconda uscita per imboccare un tratto della SP74 . Il rettilineo che ne segue ci porta ad attraversare il fiume Adda sul ponte Cesare Cantù per arrivare ad un'altra rotonda. La superiamo prendendo la seconda uscita e ci portiamo su via Lavello dove un breve rettilineo di circa 150 m ci porta a fianco della traversa a sinistra di via Adda. Giriamo e poco dopo raggiungiamo l'Alzaia del Sentiero dell'Adda dove giriamo a destra. Seguendo la bellissima sterrata che corre accanto alle sponde del fiume andiamo a percorrere i 6 chilometri che ci separano da Brivio superando le località di Fornasetta Superiore, Fornasetta Inferiore e Bella Venezia.
Superato il Parco del Campello, alla nostra destra, arriviamo sull'asfaltata Lung'Adda Monfalcone e deviando a destra proseguiamo su via A. Manzoni. Il rettilineo, in leggera salita, ci conduce alla rotonda sulla SP342 che attraversiamo per imboccare un brevissimo tratto di via Cartiglio. La curva a sinistra avviene alla rotonda successiva per procedere su via Tessitura dove raggiungiamo il bivio ed il semaforo su via Mons. G.B. Viganò. Un sinistra/destra ci fa entrare sulla strettissima Strada Pedonale di Foppaluera dove dopo la curva una breve salita ci conduce al bivio di via Italia. Ancora salita per 300 m, pendenze al 12%, fino all'arrivo all'incrocio con via G. Marconi. Attraversandola ci immettiamo sulla bella sterrata che prosegue in un tratto pianeggiante che raggiunge un bivio. Deviamo a destra ed al bivio successivo, accanto alla Santella del Crocefisso, giriamo a sinistra e procediamo sempre in off-road passando accanto a Cascina Tripoli. Seguiamo le sterrate mantenendoci sempre a sinistra per procedere sempre in saliscendi fino all'arrivo al bivio con via Papa Giovanni XXIII che segna il confine del territorio comunale con Calco. Con la curva a sinistra andiamo a percorrere un tratto rettilineo e dopo circa 800 m giriamo a destra per immetterci sul Sentiero Riva dal Munt .
Chiamato anche GruganaBerg , per via del fondo acciottolato, è un sentiero che risale la collina in direzione della località Grugana. Sono 500 m di salita che non è mai durissima e solo in alcuni tratti, ma brevi, arriva al 19% di pendenza. Quando termina accanto a noi troviamo un vecchio cancello di ingresso e alcune strutture che fanno parte del grande parco della residenza che è una delle case più frequentate (e amate) dai giovani che seguono i cammini del PIME-Pontificio Istituto Missioni Estere. Una breve pausa davanti al viale alberato che raggiunge la villa e poi si riprende il tracciato seguendo a sinistra via Solferino e subito a destra la Strada Consortile della Grugana che ci conduce a Calco Superiore accanto alle strutture di Villa Ghislanzoni. Prendiamo a destra la strada che inizia in discesa e poco dopo la prima curva a sinistra andiamo ad infilarci, a destra, nell'acciottolata stradina che raggiunge Calco Inferiore. Con molta accortezza percorriamo a destra il vicoletto, che parte dopo il piccolo semaforo, arrivando all'incrocio. Girando a sinistra imbocchiamo via Italia ed in leggera discesa ci portiamo alla rotonda della SP342 e attraversandola proseguiamo su un brevissimo tratto di via San Vigilio. Con una curva a destra imbocchiamo la prima traversa e passando davanti alla Chiesa di San Vigilio raggiungiamo poi il bivio con via delle Rimembranze. La curva a sinistra ci porta sul prolungamento di via Vittorio Veneto per poi portarci su via E. Biagi, a destra, che arriva alla rotonda davanti alla Stazione di Olgiate-Calco-Brivio dove termina questa nuova avventura.
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