18/06/2023 - Brughiera Off-Road
Distance: 33 km - 426 m Ascent
- 426 m Descent
Un bel gruppo di amici, anche stamattina, che condivide con me questo
nuovo itinerario all'interno di bellissimi sentieri del
Parco della Brughiera. E' proprio un tracciato dove si rimane praticamente sempre all'interno
del bellissimo bosco e percorrendone i tanti sentieri ci si diverte sempre
con tantissimi passaggi in alcuni casi anche abbastanza tecnici. Chiunque
voglia seguire la traccia GPS deve mettere in conto la possibilità di
deviare su qualche tratto alternativo per evitare le grosse buche, molto
fangose, che i mezzi agricoli lasciano sul terreno durante il passaggio.
Restano solo pochissimi i Km, ne ho calcolati all'incirca 3 che si
percorrono su strada asfaltata, perciò preparatevi ad un lungo
off-road.
Oggi troviamo un fondo di terreni a tratti abbastanza fangosi, per le
piogge dei giorni precedenti, per cui il tracciato sebbene percorribile
tutto in sella ha alcuni passaggi che possono essere con qualche
brevissimo portage.
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E' una domenica di quelle che mi ricorderò per un bel pò perchè un
fango come quello trovato quest'oggi all'interno del Parco me lo
ricordavo in altre stagioni. Però mi sono divertito a zigzagare tra i
sentierini a fianco delle sterrate, impraticabili, dove ogni volta che
passi, sebbene il territorio lo conosco abbastanza bene, è sempre
diverso ogni qualvolta che una perturbazione stazione al di sopra del
bosco per qualche ora. Il bello però è questo perchè, nelle condizioni
come quelle odierne, ti devi inventare qualcosa per evitare tratti
davvero impraticabili rendendo sempre più, a livello avventura, anche
una normalissima escursione in @-mtb. Qualche bel guado con un fondo
minimo d'acqua c'è e non sempre le risalite dalla sponda opposta sono
agevoli ma il tutto fa parte di questo bellissimo sport che è la
mountain bike con la quale nulla, o quasi, è precluso e con la passione
e la voglia si arriva sempre dappertutto.
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all'interno del blog dove trovi catalogate, per tipo, tante
avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di
tantissimi amici.
Descrivere il road book dell'escursione odierna è praticamente
impossibile perchè come spiegato, ampiamente, nelle righe sopra
riportate sono talmente tanti i km all'interno dei boschi che dire di
girare a destra o a manca in un territorio dove basta una pianta
caduta, che ricopre e rende invisibile l'ingresso di un sentiero, che
l'itinerario pò cambiare completamente come è successo anche oggi. Per
cui vi fornisco le sole indicazioni generali sui passaggi dei sentieri
che sono conosciuti e segnalati anche all'interno dell'area lasciando
poi alla traccia GPS, scaricabile, l'onere di condurvi in questo
itinerario che sicuramente piacerà anche ai biker più hard perchè sarà
un continuo trovare passaggi tecnici e soluzioni che meritano una
totale padronanza del mezzo. La partenza è dal parcheggio del
Camposanto di Carugo in via 1°
Maggio dove andando in direzione della rotonda ci si tiene a destra
per imboccare un brevissimo tratto di via A. Grandi. Si lascia subito
l'asfalto per deviare a sinistra, oltre i pali con la la catena, per
immettersi sulla prima sterrata della giornata che in discesa e su un
fondo non propriamente piatto raggiunge l'incrocio dei sentieri.
Superata l'altra catena giriamo a destra e proseguiamo sulla bella
strada sterrata che passa a fianco della
Roggia Borromeo. e procede verso l'area di parcheggio esterna della
Riserva Naturale della Fontana del Guercio.
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La attraversiamo seguendo la bellissima sterrata che corre
all'interno del bosco e andiamo a superare il piccolo ruscello sul
nuovo ponticello in cemento. Superato il
fontanile Testa del Nan si entra all'interno del
territorio del
Parco della Brughiera
dove il tratto off-road procede a sinistra superando la palizzata in
legno nell'apposito passaggio. Il bel sentiero poco dopo entra
all'interno del bosco ed arriva ad incrociare l'asfaltata via per
Brenna. Attraversandola, con precauzione, ci infiliamo nuovamente nel
bosco ed iniziamo a seguire la sterrata che in saliscendi arriva quasi
a ridosso della linea ferroviaria. Poco prima giriamo a destra per
prendere il bel sentiero che ci porta, prima, in una piccola radura e
successivamente sempre all'ombra delle piante in leggera salita per
uscire sul bellissimo single track che va ad attraversare i grandi
pratoni. Raggiunto il bivio con la sterrata giriamo a sinistra e la
percorriamo fino a trovare di nuovo l'asfalto di via via A.
Volta al di sotto di
Fabbrica Durini dove, a destra,
si vede l'imponente
Castello Durini
che dall'alto della collina domina la valle sottostante. Curva a
sinistra per andare a percorrere circa 300 m di strada asfaltata e
superare il passaggio a livello per poi deviare a destra sul sentiero,
quasi sparito, che va ad attraversare un'altro grande pratone.
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Raggiunta la stretta stradina asfaltata, via Carbusate, giriamo a
sinistra ed iniziamo il tratto che va a raggiungere la prima periferia
di Alzate Brianza. Superiamo la
vecchia Cascina, oramai quasi totalmente dismessa ed in completo stato
di abbandono, arrivando all'incrocio dove, girando a sinistra,
percorriamo un breve tratto in salita di via J.F. Kennedy per arrivare
alla traversa di via XXV Aprile dove giriamo a sinistra. Raggiunto il
bivio giriamo ancora a sinistra su via A. Pertini e poco dopo ci
ritroviamo nuovamente in fuoristrada per percorrere il tratturo che
attraversa la campagna ed arriva al bivio con l'asfaltata via A. Volta.
Ci teniamo a sinistra e ne percorriamo solamente una sessantina di metri
per girare a destra e riprendere nuovamente un'altra bella sterrata che,
adesso, in salita costeggia la palizzata in legno e raggiunge un bivio
di sterrate. Girando a destra andiamo a percorrere questo bellissimo
rettilineo e raggiunto l'incrocio con via Girola la attraversiamo per
portarci su via F. Anzani. Poco dopo un cartello con divieto di accesso
sembra fermarci ma, tenendoci a destra, andiamo a percorrere il tratto
ciclo-pedonale che ci porta prima a fianco dell'ingresso di
Villa Odescalchi ed alla
piccola Cappella attigua e
successivamente entriamo all'interno del centro storico di
Alzate Brianza.
Passando accanto alla
Torre Civica, con Orologio e Meridiana, giriamo poi a sinistra su via del Santuario
ed iniziamo la discesa che raggiunge la rotonda dove alla seconda uscita
imbocchiamo via per Cantù. Lasciamo così le case del bellissimo paesino
per prendere a sinistra via della Noce e percorrendola ci riportiamo su
sterrato iniziando un tratto tra falsopiano e discesa che iniziamo
quando prendiamo a destra il sentiero che ci porta ad incrociare
la
SP39 . Curviamo a sinistra per percorrerne i 200 m di viale alberato (siamo
vicini al
Santuario della Madonna di Rogoredo) e deviamo a destra quando troviamo lo slargo che si immette poi sul
tratturo che va ad attraversare nel mezzo il campo. Una leggerissima
salita ci conduce al bivio del sentiero e tenendoci a sinistra andiamo
in direzione del bosco. Quando raggiungiamo il trivio dei sentieri
prendiamo quello centrale ed iniziamo la salita su un fondo non
propriamente perfetto con grossi sassi smossi che fanno faticare ancor
di più nel cercare di schivarli. Una serie di saliscendi che si sono
formati per via delle grandi radici sradicate di ad alcune grosse piante
cadute fanno di questo tratto uno dei più tecnici della
giornata.
Salita che termina quando raggiungiamo il bivio delle sterrate e
procedendo a sinistra andiamo a percorrere un lungo tratto, quasi
rettilineo, che si inoltra ancora all'interno del bosco. Proseguendo sul
bellissimo sentiero per circa 1,8 km, con alcune deviazioni che
determinano passaggi anche tecnici per evitare il più possibile fango e
grosse buche arriviamo al bivio con il
Sentiero
Cabiate-Montorfano
e girando a sinistra passiamo a fianco della
Chiesetta di Sant'Adriano
a Olgelasca. Tenendoci a destra
rientriamo all'interno del bosco ed iniziamo con il percorrere anche
questo tratto che sarà un continuo di curve e controcurve fino a quando
non si raggiunge il bivio con l'asfaltata
SP38 . Con attenzione giriamo a sinistra e percorrendone solamente 200 m
giriamo alla traversa a destra di via Specola che su un primo tratto
cementato ci porta poi sulla sterrata che risale la collinetta e ci fa
passare accanto al vecchio rudere della Cascina. Ritornati all'interno del
bosco riprendiamo a salire su questa bellissima strada sterrata e dopo
aver percorso 1,3 km all'ombra delle piante raggiungiamo la periferia di
Intimiano. Rasentiamo, con una curva
a sinistra, alcune villette e sempre a sinistra entriamo all'interno del
bosco dove ci aspetta un tratto pianeggiante prima della bella discesa che
ci conduce su una stradina cementata che arriva al bivio del
sentiero.
Girando a sinistra andiamo a percorrere uno dei più bei sentieri che si
trovano in questa parte della
Brianza e in men che non si
dica, agevolati anche dal fatto che è quasi tutto in discesa, raggiungiamo
Fecchio. Un breve passaggio, a destra,
sulla
SP38
ci porta sul ponte che supera la ferrovia e girando, poi, subito a sinistra
ci riportiamo su strada sterrata percorrendo il sentiero che le corre
accanto. Entriamo poco dopo nella
Valle della Naga
e con un'altro di quei passaggi bellissimi e pieni di incognite (oggi)
arriviamo alla periferia di
Vighizzolo e iniziamo a seguire single
track che passano tra rovi e ortiche arrivando al bivio dell'asfaltata via
Cascina Varenna. Curva a destra per proseguire in discesa e raggiungere il
bivio dove a sinistra ci riportiamo su sterrato e successivamente di nuovo
all'interno del bosco. Un tratto di salita, abbastanza ripida, che si può
fare anche con un breve portage, raggiunge la parte retrostante di alcuni
capannoni industriali e poco dopo su un sentiero quasi scomparso ci portiamo
al bivio della
SP39 . Giriamo a sinistra e in brevissimo tempo percorriamo questi ultimi 130 m
su asfalto prima di rientrare, a destra, all'interno del bosco dove la bella
sterrata ci porta al bivio con il
Sentiero 13-Brenna-Cascina Amata
che seguiamo per arrivare poi ad incrociare la sterrata dove giriamo a
destra.
Tratti questi anche abbastanza tecnici dove bisogna rimanere sempre
concentrati per riuscire a mantenere il proprio mezzo sui single track che
sono in una continua serie di curve. La leggera discesa che ne segue, a
destra, sulla bella sterrata bianca termina quando girando a sinistra, oltre
la sbarra, ci portiamo su un'altro tratto abbastanza difficile da percorrere
che inizia con un bellissimo tratto sterrato per poi portarsi sui single
track che seguono il
Sentiero
12 Cascina Amata-Cascina San Martino fino a trovare il bivio proprio sotto la
Chiesetta di San Martino. Discesa a sinistra sulla strada bianca e raggiunto il bivio della
stradina asfaltata giriamo a sinistra per percorrerne il tratto che passa
accanto a
Cascina San Bartolomeo e
Cascina Vignazza dove al bivio
per Cascina Gattedo deviando a
destra e poi a sinistra ci riportiamo nuovamente in off-road per percorrere
l'ultimo chilometro di sterrato che segue un bellissimo single track in
saliscendi prima di arrivare al punto di raccordo di più sentieri. Deviando
a sinistra con una breve rampa guadagniamo il tratto che ci conduce al guado
sulla roggia Lubiana e
attraversandola andiamo poi a percorrere l'ultimo rettilineo che raggiunge
l'incrocio delle sterrate. Risalendo oltre la catena ritorniamo al bivio di
via A. Grandi e girando a destra raggiungiamo la rotonda e il
parcheggio.
Pier
Un grazie a Ezio per le bellissime
fotografie.
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