La Brianza Meratese in MTB

 


11/06/2023 - La Brianza Meratese in MTB
Distance: 34 km - 624  m Ascent - 624 m Descent



Anche oggi, con una giornata all'insegna del primo vero caldo stagionale, eccomi su sentieri che da un pò di tempo non frequentavo e che ho trovato in buonissime condizioni nonostante il temporale notturno. Su un tracciato abbastanza facile e senza particolari difficoltà con altri 14 amici sono andato ad affrontare non solo tratti off-road ma, anche, le belle stradine che fanno parte dei tanti borghi che si trovano sparpagliati su questa parte di territorio al confine del Parco Adda Nord. Alcune deviazioni ci costringono, per la chiusura di alcuni passaggi sterrati, a percorrere tratti più lunghi su asfalto ma il risultato è stato comunque ottimo perchè passando per strade secondarie di traffico non se né proprio trovato. In un continuo saliscendi, sia su sterrate che sui single track, attraverso il bosco ci si diverte tantissimo anche se in località Gera (Calco Superiore) un piccolo portage devi per forza farlo perchè alcune piante cadute occupano l'interno passaggio.

Tour semplice ma con alcuni strappi  che se non preparati si sentono. Il primo al passaggio sulla Salita del Monte meglio conosciuto come GruganaBerg ad Arlate ed il secondo con alcuni passaggi in costa ed esposti sulla salita che aggira il Monte Robbio per arrivare verso Duraga

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Alla spicciolata eccolo l'arrivo, presso il parcheggio, dei tanti amici che, anche questa mattina hanno, come sempre, voglia di stare insieme per divertirsi in sella alla propria mtb e @-mtb. Non si fanno distinzioni per chi preferisce, come me (vista l'età), il supporto motore e chi invece rimane comunque legato alla fisicità della muscolare che secondo i pareri offre ancora tante occasioni per potersi divertire. Quello odierno è un tracciato che chiunque voglia percorrerlo non nasconde insidie anche se qualche bello strappo c'è. Come sempre però la prima cosa è il divertimento che rimane sempre allo stato puro sia nei tratti impegnativi che in quelli in cui ci si rilassa un poco. Forse il segreto è tutto qui? Speriamo perchè è da tanti anni che pedalo e di amici che si sono avvicendati nel gruppo ce ne sono stati moltissimi e non è mai mancata l'allegria, la voglia di aiutarsi e sopra tutto l'amicizia che sembra una di quelle cose che mettiamo sempre in secondo piano e che invece è quella che cementa il gruppo. 

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Sono le 8:30 quando do il primo colpo di pedale per iniziare così quest'altra mattinata che, con gli amici, prevede, come sempre, un'itinerario nuovo. Si lascia il parcheggio, adiacente alla Stazione di Merate/Cernusco Lombardone per arrivare alla rotonda dove si prosegue in direzione del sottopasso della  SP54 . Seguendo il rettilineo di via A. Stoppani raggiungiamo un'altra rotonda e con un'inversione ci portiamo a sinistra sulla strada, in salita, che entra all'interno della località Paravino. La stradina procede con alcune curve attraversa la bella zona residenziale entrando all'interno del confine del Parco di Montevecchia e Val Curone. Quando termina la salita arriviamo al bivio e portandoci sul primo tratto sterrato della giornata andiamo a percorrere questa bella strada bianca che raggiunge le case della piccola frazione Regondino. Incrociando un'altro bivio ci teniamo a destra e proseguendo in off-road e su una stretta stradina asfaltata raggiungiamo il borgo di Pianezzo. Al bivio, dove troviamo, a sinistra, la bella effige della Madonna con Bambino, giriamo a destra e percorriamo un breve tratto di via Bagaggera che va ad attraversare le poche case del paese superando la bella Chiesetta di San Michele (XVI secolo).

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Alla prima traversa giriamo a destra e percorriamo il rettilineo di via ai Campi e poco dopo ci ritroviamo su un fondo sterrato che prosegue poi sul sentiero di sinistra e ci conduce al piccolo sottopasso ferroviario. Superandolo ci portiamo sul piccolo ponticello che attraversa il torrente Molgora e seguendo il tratturo iniziamo la risalita verso le prime case di Pagnano. Imboccando a sinistra via Lunga, sempre in leggerissima salita, arriviamo all'imbocco della sterrata che, a destra, entra all'interno del boschetto. Attraversandolo raggiungiamo il bivio con via del Calendone e tenendoci a destra con una leggera salita ci portiamo alla grande rotonda sulla  SP342dir . Prima uscita e poi subito a sinistra per portarci sulla corsia che attraversa la provinciale per entrare sulla stretta stradina a fianco della Chiesina di San Giuseppe a Cicognola. Leggerissima salita su una stradina che per arrivare al bivio con via Annunciata offre anche un bellissimo passaggio su bassi gradini (vedi fotografia). Curva a destra e subito a sinistra per passare in queste strette viuzze, alla periferia di Merate, per seguire via Santa Caterina da Siena che ci porta accanto alla cancellata e dell'ingresso del grande cortile su cui si affaccia Villa Perego.

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Rimaniamo sempre sulla strada principale e deviamo a sinistra quando troviamo la traversa di via Resegone, accanto alla vecchia casa con il balcone affrescato che purtroppo sta andando in rovina. Una leggerissima salita ci porta ad un bivio dove proseguiamo su via Monte Grappa entrando nel piccolo paese di Sartirana. Al bivio dove troviamo, davanti a noi, l'antica Chiesa di San Pietro (XIII Secolo) con un passaggio destra sinistra ci portiamo su pavé della piazzetta ed in salita andiamo a superare la piccola fontana per dirigerci, ancora a destra, su via Dante Alighieri. Girando poi a sinistra imbocchiamo la stretta stradina di via Umberto I e raggiunto lo slargo con una curva a destra ci portiamo nuovamente in fuoristrada per lasciare le ultime case del centro storico. Il tratturo che va ad attraversare questo bellissimo tratto di campagna raggiunge poi un bivio dove girando a destra proseguiamo adesso sulla bellissima sterrata che raggiunge il bivio di via Cristoforo Colombo. Curva a sinistra per iniziare un'altro tratto in salita che raggiunge Cascina Ventola prima di arrivare a fianco della collinetta dove si trova Villa Vescogna. Proseguendo diritto raggiungiamo Calco Superiore e poco dopo arriviamo al bivio con via Ghislanzoni dove a destra troviamo Villa Moriggia. Iniziamo, adesso, una breve discesa per portarci all'ingresso della sterrata che parte a destra, a fianco alla bella siepe, ed entrando sul bellissimo tratto off-road raggiungiamo l'entrata del bosco. 

Come descritto nella parte alta della pagina dobbiamo però procedere, poco dopo, con un breve portage per oltrepassare alcune piante, cadute, che occupano completamente il sentiero. Poca roba e ci si rimette subito in sella per iniziare la bella discesa che su sentiero ci porta all'esterno del bosco e sulla stradina di via Belvedere arriviamo in località Scereina ed al bivio con via San Rocco. Lasciamo la piccola Chiesetta di San Rocco alla nostra destra e deviando iniziamo la bella e lunga discesa su asfalto che in breve tempo ci porta al bivio con via San Giorgio. Curva a destra per procedere su quest'ampia strada, di cui ne percorriamo 800 m circa, per girare poi a sinistra sulla stradina di via dei Pini. Un breve tratto semi asfaltato ci conduce alle belle sterrate che entrano all'interno del confine del Parco Adda Nord per proseguire in un continuo saliscendi, all'interno del bosco, fino a Cascina Tripoli. Superandola ci portiamo al bivio, dove troviamo la Santella del Crocefisso, per girare a destra e trovare, poco dopo, un'altro bivio dove ci teniamo ancora a destra. Proseguendo in direzione di Cascina Palazzetto davanti al cancello d'ingresso giriamo a sinistra e su quest'altro tratto sterrato raggiungiamo l'asfaltata via A. Volta. Curva a destra per entrare ad Arlate e procedendo su via Provinciale dopo 400 m, circa, giriamo nuovamente a destra per imboccare via dei Mulini. In rettilineo e sempre in salita, però con pendenze lievi, ne percorriamo l'intero rettilineo e raggiunto il bivio con via Papa Giovanni XXIII giriamo a destra. 

Poco più di 50 m per deviare a sinistra sull'imbocco della Salita del MonteGruganaBerg dove, per una lunghezza di circa 600 m e con pendenze che arrivano in doppia cifra fino al 19%, su fondo acciottolato si risale la collina in direzione di Villa Grugana oggi Casa del P.I.M.E. (Pontificio Istituto Missioni Estere). Raggiunto il vialetto alberato che porta all'entrata della Villa ci teniamo a sinistra e procediamo sul single track che aggira l'edificio e proseguiamo, all'interno del bosco sul bellissimo single track che lo attraversa per portarci poi sulla bella sterrata che passa all'interno di una zona residenziale ed in discesa raggiunge il bivio con la  Strada Consortile per la Grugana  dove giriamo a sinistra. Sempre in discesa e su una strada bellissima e sterrata raggiungiamo il bivio di via Solferino davanti a Cascina San Martino e girando a destra andiamo a percorrere quest'altro tratto di stradina che ci porta a Cassina Fra Martino. Passando accanto alla Chiesa di Santa Maria Assunta (1475) ed al Castello (o vecchia Cascina un tempo fortificata) giriamo a sinistra e poi subito a destra su via Madonna del Bosco. Procediamo poi a destra entrando sul sentiero che, partendo subito in salita, va ad attraversare il bellissimo spazio verde che si trova sopra il Santuario della Madonna del Bosco e ci conduce alla periferia di Imbersago.

In discesa guadagniamo il bivio sul tratto cementato che ci conduce al bivio di via Lamperti accanto all'Edicola votiva di San Marcellino Martire (Secolo XVII). Tenendoci a sinistra ne percorriamo il rettilineo e passando tra la Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro e il Tombone andiamo a percorrere il tornante che in discesa raggiunge il bivio con via Parrocchiale. Curva a sinistra per proseguire in discesa fino alla traversa, a destra di via G. Marconi dove girando iniziamo un tratto in salita su stradina secondaria che ci fa raggiungere la traversa sterrata, a sinistra, dove giriamo. Quest'altro bellissimo tratto ci da modo di aggirare una parte delle case e di rimanere in stradine dove il traffico automobilistico è praticamente inesistente. La breve discesa verso via dei Ronchi ci conduce ad un bivio dove giriamo a destra ed iniziamo la leggera salita che raggiunge lo spazio verde all'esterno dell'imponente e lungo muro di cinta di Villa Orsini Colonna. Tenendoci a destra, sul tratturo, iniziamo la bella e lunga discesa su una sterrata ampia che ci porta fino all'incrocio di via Castelbarco dove giriamo a destra per iniziare un breve tratto in salita. Tenendoci a destra alla prima traversa imbocchiamo la stradina ciclo-pedonale che risale verso il bivio di via A. Moratti e deviando a destra raggiungiamo in rettilineo la località Respiro.  

Siamo entrati su un tratto della strada provinciale  SP56  e andiamo a percorrerne solamente 200 m per deviare, con prudenza, a sinistra quando raggiungiamo l'innesto del sentiero che ci fa ritornare all'interno del perimetro del Parco Adda Nord. Primo tratto in falsopiano per poi iniziare la discesa che ci riporta nuovamente ad incrociare la provinciale dove girando a destra andiamo a percorrerne solamente 200 m circa per deviare poi a destra sull'innesto del sentiero che parte tra le due siepi. Inizia adesso un tratto in salita, sono circa 600 m con pendenza max al 16%, con una partenza in un tratto abbastanza tecnico dove oltre all'aiuto del motore bisogna avere anche il completo controllo del mezzo per superare i tratti a radici e sassi sporgenti e in un contesto di fondo che ,se trovato umido come in questa giornata, il pattinamento della gomma posteriore è quasi una normalità. Si prosegue poi su un tratto abbastanza esposto e il consiglio è quello di moderare l'aiuto del motore e risalire sempre lavorando con il cambio e il rampichino. Superato anche questo tratto tecnico inizia la bella discesa, inizialmente su single track e sentiero per passare poi sul bellissimo sterrato che va a superare la piccola località Duraga prima di arrivare alla periferia di Robbiate

Raggiunte le prime case del paese il fondo stradale diventa nuovamente asfaltato e percorrendo via Cantone passiamo in un tratto storico della bella cittadina raggiungendo il bivio con via Pizzagalli. Curva a sinistra e a ridosso del parchetto, alla nostra destra, giriamo ed andiamo ad attraversarlo per arrivare su via Mons. E. Merlini per proseguire poi a destra su via L. Cadorna. Dopo alcune curve il rettilineo raggiunge l'incrocio con la  SP56  e attraversandola imbocchiamo via G. Mazzini. L'asfalto e la strada ad un certo punto terminano ma c'è lo spazio sterrato che passa attraverso le palazzine che si può tranquillamente percorrere per arrivare, a destra, sulla breve salita di via Isonzo. Seguiamo quest'altre stradine periferiche, via Mons. Palazzi e via Raffaello Sanzio portandoci all'incrocio dove a destra giriamo sulla stradina di via Belvedere. Una breve salita ci porta ad un bivio dove ci teniamo a sinistra per proseguire in falsopiano su via Michelangelo Buonarroti fino al bivio di via per Barbiano dove giriamo a destra. Raggiunto l'incrocio proseguiamo ancora diritto per ritornare poco dopo in off-road portandoci ad attraversare i grandi pratoni fino all'incrocio delle sterrate a fianco dell'Edicola Votiva di San Rocco e San Carlo. Brevissima pausa per lo scatto della foto ricordo e poi rimettendoci in sella andiamo a seguire a sinistra la bella sterrata che raggiunge la località San Rocco

A fianco al laghetto giriamo a destra e andiamo a seguire questa stradina, via Copernico, che corre accanto al muro di cinta del Parco di Villa Orsini-Colonna e raggiunta la località Sabbione deviamo a sinistra su via Bellavista che lasciamo per prendere a sinistra il rettilineo che corre nel mezzo tra la casa e la larga siepe. Fondo stradale che diventa poi sterrato e quando iniziamo ad attraversare i campi dobbiamo effettivamente cercare il sentiero che è nascosto dall'erba alta e risulta quasi sparito. Sarà così fino a ritrovare l'asfalto di via San Marcellino dove girando a sinistra andiamo in direzione di Cassina Fra Martino. All'incrocio, poco distante dalla stradina percorsa nel tratto di andata, giriamo a sinistra su via G. Marconi e al primo bivio ci teniamo ancora a sinistra per entrare nuovamente su sterrato percorrendo l'ultimo tratto di salita odierno con questi ultimi 500 m che ci conducono alla prima periferia di Sartirana. Raggiunto il bivio di via delle Scansigole giriamo a destra ed alla prima traversa sterrata giriamo a sinistra per procedere verso il bivio di via Don P. Consonni. 

Curva a destra per percorrerne circa 300 m e portarci all'innesto a sinistra sulla bellissima sterrata che poco dopo attraversa la Roggia Garavesa per procedere sul bellissimo rettilineo alberato che arriva ad incrociare via Piave. La bellissima stradina asfaltata che costeggia un lungo muro di cinta ci porta al bivio di Cascina Malpaga dove deviamo a destra per procedere sempre in off-road su questa bellissima sterrata che passa accanto ad uno dei cancelli d'ingresso di Villa Subaglio, entrando alla periferia di Merate, prima di arrivare davanti alla transenne che ci portano nel tratto ciclo-pedonale che raggiunge l'incrocio con via E. Bianchi. Curva a destra e poi ci teniamo  a sinistra per imboccare viale C. Cornaggia che lasciamo quando a destra troviamo la viuzza di via San Francesco d'Assisi. Ne percorriamo solamente un breve tratto per deviare a sinistra su via G. Pascoli che poco dopo termina e dobbiamo per forza scendere di sella per percorrere i pochi gradini che ci separano dal tratto ciclo pedonale. Risaliamo e percorriamo l'altro tratto rettilineo per arrivare al bivio con viale Lombardia dove giriamo a destra. Rimaniamo sul viale alberato fino alla seconda traversa, a sinistra, dove girando ci portiamo su via Indipendenza per raggiungere prima piazza Italia e successivamente il bivio. Curva a sinistra e poi subito a destra per percorrere Don C. Cazzaniga che va ad attraversare un tratto del centro cittadino prima di arrivare al bivio con via G. Verdi. Girando a destra ne percorriamo il rettilineo e raggiunta la grande rotonda sulla  SP342dir  la attraversiamo per portarci su via Ceppo e successivamente sul tornantino che in discesa che ci conduce al bivio con via Po. Con una curva a sinistra andiamo in direzione della rotonda e poco dopo ci immettiamo sul  Sentiero Pagnano-Stazione  che ci fa ritornare al parcheggio della stazione dove terminiamo il nostro tour odierno.  

Pier

Un grazie ad Alberto per le bellissime fotografie.

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