02/07/203 - Sulle sponde di 2 laghi in MTB
Distance: 33 km - 598
m Ascent - 598 m Descent
Un grazie ai 16 componenti del bel gruppone che hanno trovato il tempo per
trascorrere quest'altra bella mattinata in compagnia su un tracciato che
davvero non credevo così ma che si è rivelato davvero ottimo sotto tutti i
punti di vista. Sono tanti i passaggi off-road che lo rendono adatto anche
a chi vuole iniziare qualche tratto un pò più tecnico all'interno del
Bosco della Buerga. Mai salite al limite ma un continuo susseguirsi di saliscendi che
iniziano fin dai primi colpi di pedale. Ci sono anche dei bei tratti in
discesa dove si rimane anche per un medio periodo senza pedalare mentre,
per il transito sulle asfaltate, si utilizzano stradine secondarie e
quest'oggi di auto, su tutto il percorso, ne abbiamo davvero trovate
pochissime. Fondi dei terreni che, nonostante le piogge, si sono rivelati
ottimi e con pochissimi tratti con fango e qualche pozzanghera. Tracciato
che consiglio a tutti, per rilassarsi nel mezzo dei boschi e della
campagna della Brianza, dove, nonostante tutto, è ancora possibile trovare qualche bel momento
in cui la solitudine la si accetta volentieri.
Ci sono due piccoli tratti a spinta all'interno del
Bosco della Buerga. Il primo dopo aver superato
Cascina Bindella e il secondo
all'arrivo sugli steccati che si trovano in località
San Francesco alla periferia di
Monguzzo. Sono entrambi brevi, 5/10
m, che nascondono insidiose radici durante il transito.
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Condizioni
Meteo
|
Sole
Coperto
|
Prima domenica di luglio che si passa in sella alle nostre MTB su un
tracciato che è stato spostato, come data, perchè la pioggia aveva
precluso la possibilità di seguirlo. Oggi siamo un bel gruppone e
mentre si passa all'interno dei sentieri è facilissimo che qualche
biker o escursionista ti chieda sei l'ultimo? Non succede solo
oggi, però, perchè ho la fortuna di avere sempre con me tantissimi amici e così
anche sugli altri tracciati sono e siamo abituati a queste domande.
Sono molto soddisfatto dell'intero tracciato che reputavo, forse
troppo presto, facile ed invece alcuni bei passaggi tecnici ci sono e
si trovano esclusivamente all'interno del bellissimo
Bosco della Buerga. Di sentieri che lo attraversano ce ne sono moltissimi con gradi di
difficoltà diversi e quelli che si sono percorsi, oggi, sono una via
di mezzo nei quali i biker si divertono perchè dalla sterrata si passa
al single track per arrivare alla Cascina dove subito dopo rientri
all'interno del bosco. Ecco questo è quanto si trova sull'itinerario
ma, come sempre, è meglio leggere il road-book per essere preparati su
tutto quello in cui vi imbatterete sull'intero tracciato.
Tocca i banner animati con i pulsanti per aprire le pagine
all'interno del blog dove trovi catalogate, per tipo, tante
avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di
tantissimi amici.
La partenza è nel parcheggio antistante la
Stazione di Merone
dove si trova tranquillamente il posto per parcheggiare la propria
auto. Sono appena passate le 8:30 e si parte tenendoci a destra su via
San G. Emiliani ed iniziamo la breve discesa che raggiunge la prima
traversa, a destra, di via Cava Marna dove giriamo ed iniziamo la
salita, breve, che raggiunge prima il passaggio a livello e
successivamente la parte alta della collinetta dove a sinistra
troviamo la piccola Cappelletta. Proseguendo diritto ci trasferiamo
nella piccola frazione Nobile di
Monguzzo e deviando a sinistra
entriamo sul primo sterrato della giornata immettendoci su un tratto
della Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba . Sempre in leggera discesa superiamo il ponte sulla ferrovia per
procedere, ancora in discesa, in direzione di
Baggero. dove al bivio di via C.
Battisti giriamo a destra per percorrerne poco più di 200 m e deviare
quindi a destra all'innesto del sentiero che parte subito dopo il
termine del guard-rail. Inizia un bello strappetto che ci fa entrare
all'interno degli sterrati dell'Oasi di Baggero
e raggiunge il
Lago Nord dove la pendenza
cala un poco. Dopo la curva a destra si ricominci con pendenze
superiori fino ad arrivare all'ingresso del sentiero che parte a
sinistra entrando nel bosco. Usciamo quindi dall'Oasi e andiamo
a percorrere quest'altro bellissimo tratto che va a superare il
Bike-Park e i campi del
Centro Sportivo comunale di
Lambrugo prima di immettersi
nuovamente nel bosco ed arrivare al bivio di via C.
Battisti.
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di percorsi
Girando a sinistra andiamo a percorrerne poco più di 50 m e alla
seconda traversa giriamo a destra e andiamo a percorrere il
rettilineo, di questa stradina secondaria, raggiungendo poi il
tratto sterrato che deviando a destra raggiunge l'asfaltata via
Lecco dove svoltiamo a sinistra. Il lungo rettilineo ci fa arrivare
all'incrocio e con una curva a sinistra ci portiamo su via Dante
Alighieri ed iniziamo una discesa che va a superare il Camposanto
arrivando poi sul
Ponte di Rogolea
che in questo punto va ad attraversare il
fiume Lambro. Superandolo arriviamo alla traversa a destra che ci riporta
sulla Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba su un fondo che poco dopo ritorna sterrato. Superiamo,
tenendoci a destra, il bivio della di
Cascina Bracesco
proseguendo, sempre in off-road, verso la località
Mulino Cerasa e
successivamente alla periferia di
Tabiago. Quando arriviamo
all'altezza della rotonda sulla
SP342
tenendoci a sinistra ci portiamo nella parte protetta e poco dopo
iniziamo un'altro bello strappetto, inizialmente su strada asfaltata e
poi su sentiero, che ci conduce a fianco del piazzale del Camposanto
del paese. In discesa ci portiamo al bivio di via Vittorio Veneto e
con una curva a sinistra iniziamo la risalita percorrendo il tornante
e su questa bella stradina andiamo ad attraversare tutto il centro del
paesino portandoci sul prolungamento di via Italia
Libera.
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di percorsi
Troviamo, alla nostra sinistra, la stradina di via Don L. Fumagalli
(con il cartello che indica che siamo arrivati a
Cibrone) e girando ancora a
sinistra ci portiamo sulla stradina laterale che in discesa e su un
fondo non propriamente perfetto, anche se asfaltato, ci porta sulla
sterrata che rimane esterna al boschetto e raggiunge quindi un bivio.
Girando a destra procediamo ci portiamo poi all'ombra degli alberi e
verso il piccolo ponticello sulla roggia e poco dopo arriviamo ad
un'altro bivio. Con una curva a sinistra andiamo a percorrere un
bellissimo tratto in un contesto di steccati, alte siepi e colline che
tutt'intorno lasciano intravedere, in brevi spazi, le belle colline di
questa parte di Brianza. Ritorniamo così in località
Cascina Bracesco non percorrendo, però, la sterrata precedente ma, rimanendo poco
più alti, deviamo poi a destra passando accanto alla parte del
fabbricato che risulta tutta, o per la maggior parte, in rovina.
Aggirandola arriviamo ad un bivio e girando a destra iniziamo una
leggerissima salita su una sterrata bellissima che corre accanto ad un
grande prato recintato da uno lunghissimo steccato. Superando almeno due
bivii, tenendoci a sinistra, arriviamo all'altezza del terzo e
deviando ancora a sinistra iniziamo la bella risalita verso la località
Cadrega e
Cascina Sant'Enrico entrando
nel territorio comunale di
Costa Masnaga.
Tratturo che risale la collina e ci conduce a fianco del grande
fabbricato, anche questo in parte abbandonato e per lo più quasi rudere,
dove per passare utilizziamo il piccolo single track che a destra va a
superare la sbarra. Inizia la discesa su una parte sterrata e quindi
asfaltata di una stradina che raggiunge il bivio di via Dante Alighieri
all'immediata periferia di
Camisasca. Sinistra/destra
per imboccare la stradina che in salita raggiunge un bivio dove a
sinistra inizia la discesa che ci porta al successivo. Deviando a destra
arriviamo all'altezza dell'ingresso della Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba e percorrendone poco più di 400 m la lasciamo quando, a destra,
troviamo le indicazioni per la risalita verso la
Torre di Camisasca. Inizio di una breve salita su tratturo che raggiunge un bivio dove,
deviando a sinistra, ci portiamo su un tratto in cui il single track è
sparito dopo che il campo è stato falciato e che solo in piccoli punti
si intravede. Aggirando comunque il boschetto, alla nostra destra, ci
portiamo su un'altro sentiero che raggiunge un bivio tra tratturi e
sentieri e deviamo a sinistra. La bellissima stradina sterrata/tratturo
correndo nel mezzo di un noccioleto raggiunge, poi, il piccolo
agglomerato di case della località
Sant'Ambrogio. Ritrovata la strada
asfaltata ne percorriamo, a sinistra, solamente poche decine di metri e
ritornando su una bellissima strada bianca con il lungo rettilineo
raggiungiamo il bivio di
Cascina Campomarzo.
Curviamo a destra per rimanere ancora in off-road e andiamo ad attraversare
il piccolo ponticello e subito dopo con una curva a destra imbocchiamo il
bel sentiero che entra sull'argine che divide due corsi d'acqua con il
torrente Bevera che a Baggero termina il
suo corso sfociando nel
fiume Lambro. Bellissimo anche questo tratto di sentiero all'interno del bosco che
risale verso un'ampia radura dove un single track che la attraversa ci
conduce al tratto in salita che rientra nuovamente all'ombra degli alberi.
Superata una sbarra ci portiamo su un'altra bella sterrata e tenendoci a
sinistra andiamo a percorrere questa bella stradina che arriva al bivio con
via Salvo D'Acquisto alla prima periferia di
Maglio. Con una curva a destra
andiamo a seguire l'ampia strada asfaltata e percorrendone all'incirca 500 m
portandoci alla traversa sterrata dove c'è la sbarra. Deviamo ancora in
fuoristrada e andiamo ad aggirare la collinetta su cui
Cascina Maggiolino sembra quasi
controllare tutti gli ampi pratoni che stiamo attraversando per arrivare al
secondo bivio di tratturi dove giriamo a sinistra ed al successivo a destra.
In un tratto in salita, 350 m con pendenze lievi intorno all'8%, proseguiamo
in quest'altro bellissimo tratto che raggiunge poi in saliscendi il bivio di
via Nazario Sauro alla prima periferia di
Rogeno.
Del rettilineo, che prendiamo a sinistra, ne percorriamo 300 m e arrivati
alla traversa di via Carlo Alberto dalla Chiesa giriamo per infilarci in
questa stradina che sembra terminare quando giriamo a sinistra. Seguiamo
invece lo stretto passaggio piastrellato, ciclo-pedonale, che parte a fianco
della siepe portandoci poi al bivio dell'asfaltata. Curva a destra e ancora a
destra per imboccare via Sandro Pertini e raggiungere una rotonda che superata
ci immette nel parcheggio arrivando fino al termine del tratto asfaltato.
Tenendoci a destra evitiamo il salto sul terreno sottostante e proseguiamo poi
su una sentiero che aggira, tra i campi alcune case, arrivando sulla stradina
asfaltata di via Ceppetto. Leggera e breve salita per portarci al bivio di via
L. Binda dove ancora in salita raggiungiamo il centro storico del paese.
Terminata la leggera salita, a fianco della
Chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano, proseguiamo diritto sulla stretta stradina di via Roma ed entrando nel
centro storico lo attraversiamo arrivando in piazza Vittorio Emanuele. Ci
teniamo a destra ed entriamo nella stretta stradina di via 24 ottobre 1848
raggiungendo il bivio con via G. Parini. Curva a sinistra per arrivare, il
leggera salita al bivio di via Canali e girando a destra proseguiamo su questa
strada in leggera salita superando il monumento dedicato a
Giuseppe Gadda. Proseguiamo sul prolungamento di via Don G. Minzoni e percorrendola tutta
arriviamo all'innesto della sterrata che parte a destra delle case. Seguendo
un sentiero quasi scomparso arriviamo a ridosso di una sbarra e superandola
non senza difficoltà per lo stretto passaggio tra alcune piante e una siepe
iniziamo una bella discesa nel mezzo dei campi che termina quando ritroviamo
la sterrata.
Curva a destra per seguire un tratto di tratturo che poco dopo termina e
seguendo il single track che corre accanto alle piante arriviamo ad un
bivio dove giriamo a sinistra. Attraversando un breve boschetto
raggiungiamo il ponticello che supera la
Linea Ferroviaria Como-Lecco
e con un brevissimo strappetto ci portiamo sulla stradina sterrata che a
destra ci porta tra le case di
Casletto. Sull'asfaltata stradina di
via G. Mazzini raggiungiamo il bivio di via V. Emanuele II° e girando a
destra arriviamo alla traversa di via Al Lago. Inizio discesa che va a
superare il sottopasso della SP47 per arrivare sulle sponde
del
Lago di Pusiano
e al bello spazio del Lido di Rogeno.
Essendoci un pò di gente limitiamo la velocità, ricordando che i pedoni
hanno sempre la precedenza, per una breve fermata con la bellissima vista
sull'ampio specchio d'acqua, sui paesi che si trovano sulla sponda
opposta, dell'Isola dei Cipressi e sui monti circostanti. Giriamo a
sinistra e dopo aver lasciato lo spazio cementato ci portiamo su quello
sterrato e arriviamo alla
Punta del Corno. Con una deviazione a sinistra ed una breve salita ci portiamo sul
bellissimo sentiero che va ad attraversare il bosco e arriva poi
sull'asfaltata stradina via C. Colombo che a destra raggiunge le rive del
lago e la spiaggia di Moiana.
Girando a sinistra iniziamo una breve e facile salita che arriva
all'incrocio con la
SP47
e attraversandola ci portiamo sul breve rettilineo di via A. Vespucci.
Alla prima traversa a destra giriamo e su via G. Pascoli raggiungiamo
poi il bivio di via Aldo Moro dove girando a sinistra andiamo a
percorrere il cavalcavia che supera la ferrovia ed arriviamo, sul
prolungamento di via F. Crispi, al bivio. Svolta a destra per proseguire
ancora su asfalto raggiungendo l'incrocio dove a sinistra imbocchiamo
via Cavour per rientrare nuovamente tra le case della località
Maglio. Traversa a destra di via G.
Garibaldi per arrivare, dopo la curva, al bivio con via Saldo D'Acquisto
e con un tornante raggiungiamo il piccolo centro storico dove sul ponte
attraversiamo il
fiume Lambro in bellissimo
contesto di cascate e canali che si insinuano tra le case. Superato
anche il sottoportico della casa giriamo a destra e andiamo a percorrere
la stradina, in leggera salita, di via B. Croce e alla prima traversa
giriamo a sinistra per iniziare un'altra salita, leggermente più
impegnativa, che ci porta al bivio di via Roma. Superato il sottopasso
della
SP41
raggiungiamo l'ingresso, a sinistra, del sottopasso ferroviario e con
una discesa su gradini, dopo aver superato le transenne, risaliamo a
spinta i pochi gradini mancanti dalla parte opposta per portarci sulla
stradina di asfaltata. Mantenendoci a destra ne percorriamo un
brevissimo tratto per deviare a sinistra nell'ingresso sulla sterrata
che entra nel
Bosco della Buerga. Pochi metri sul sentiero principale per girare a sinistra al primo
bivio ed iniziare la salita, anche impegnativa, che, su un sentiero a
tratti ostico nel fondo per la presenza di radici e qualche tratto a
sassi e smosso ci fa guadagnare la parte centrale di questo bellissimo
spazio verde.
Sentiero che poi inizia a scendere e raggiunge la bella sterrata che a
curve, ed in discesa, arriva al bivio di
Casin del Lago. Girando a sinistra andiamo a seguire questa bellissima sterrata che
corre a pochi metri dalle sponde del
Lago di Alserio e con i suoi 2 km in saliscendi arriva al bivio con la stradina
che a sinistra si vede che risale la collina. Purtroppo la sterrata che
fino a qualche tempo fa si percorreva tranquillamente adesso è stata
chiusa perchè di proprietà privata e bisogna, al momento, mantenersi a
sinistra per seguire il piccolo sentiero che raggiunge poi la parte
percorribile del sentiero che in salita entra all'interno del bosco. Al
bivio, che troviamo più avanti, giriamo a sinistra e sempre all'interno
del bosco percorriamo un sentiero abbastanza impegnativo dove l'erba non
agevola la vista del terreno e con una serie infinita di sobbalzi su
grossi sassi e qualche radice si arriva al bivio con la stradina
asfaltata. Ci teniamo a sinistra e percorrendone il rettilineo passiamo
accanto alla struttura di
Cascina Arzenta e poco dopo
ritroviamo la sterrata. Al bivio di Cavogno ci teniamo a sinistra
andando a percorrere il bellissimo sentiero che arriva a
Cascina Bindella. Brevissima escursione su asfalto prima di deviare a sinistra
per ritornare all'interno del bosco dove i sentieri proseguono
zigzagando fino all'impegnativo strappo che troviamo almeno una ventina
di metri prima di ritrovare la sterrata. Piccolo portage per arrivare al
bivio con successiva curva a destra su cui arriviamo al bivio di via
Papa Giovanni XXIII° alla prima periferia di
Monguzzo.
Riportandoci su asfalto percorriamo a sinistra il brevissimo tratto che
ci separa dal Camposanto e superandolo ci teniamo a sinistra per ritornare
su strada sterrata ed entrare nuovamente all'interno del bosco. Con una
bella serie di passaggi dove un rettilineo non esiste andiamo ad aggirare
la località San Francesco e con
un'altro brevissimo portage superiamo un leggero dislivello che raggiunge
l'esterno del bosco a fianco di una staccionata in legno. Girando a
sinistra ritorniamo ancora per qualche centinaio di metri all'ombra delle
piante iniziando poi una discesa su tratturo sentiero e single track che
arriva su via del Santuario. La discesa a sinistra percorre alcune curve e
raggiunta la parte bassa girando a destra imbocchiamo via Don C. Moranzoni
portandoci in direzione del sottopasso della
SP41
iniziamo la salita che con un'ampia curva arriva al bivio di via A. Volta
tra le prime case di Merone. Svolta a
sinistra per percorrerne entrambi i rettilinei che vanno a superare i due
passaggi a livello prima di arrivare, in leggera salita, alla rotonda dove
girando a destra ci portiamo su via Don G. Emiliani e con l'ultimo
rettilineo della giornata arriviamo nuovamente al parcheggio della
stazione.
Pier
Un grazie all'amico Alberto per
le bellissime fotografie.
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