Sulle sponde di 2 Laghi in MTB

02/07/203 - Sulle sponde di 2 laghi in MTB
Distance: 33 km - 598
m Ascent - 598 m Descent

Ci sono due piccoli tratti a spinta all'interno del Bosco della Buerga. Il primo dopo aver superato Cascina Bindella e il secondo all'arrivo sugli steccati che si trovano in località San Francesco alla periferia di Monguzzo. Sono entrambi brevi, 5/10 m, che nascondono insidiose radici durante il transito.
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La partenza è nel parcheggio antistante la Stazione di Merone dove si trova tranquillamente il posto per parcheggiare la propria auto. Sono appena passate le 8:30 e si parte tenendoci a destra su via San G. Emiliani ed iniziamo la breve discesa che raggiunge la prima traversa, a destra, di via Cava Marna dove giriamo ed iniziamo la salita, breve, che raggiunge prima il passaggio a livello e successivamente la parte alta della collinetta dove a sinistra troviamo la piccola Cappelletta. Proseguendo diritto ci trasferiamo nella piccola frazione Nobile di Monguzzo e deviando a sinistra entriamo sul primo sterrato della giornata immettendoci su un tratto della Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba . Sempre in leggera discesa superiamo il ponte sulla ferrovia per procedere, ancora in discesa, in direzione di Baggero. dove al bivio di via C. Battisti giriamo a destra per percorrerne poco più di 200 m e deviare quindi a destra all'innesto del sentiero che parte subito dopo il termine del guard-rail. Inizia un bello strappetto che ci fa entrare all'interno degli sterrati dell'Oasi di Baggero e raggiunge il Lago Nord dove la pendenza cala un poco. Dopo la curva a destra si ricominci con pendenze superiori fino ad arrivare all'ingresso del sentiero che parte a sinistra entrando nel bosco. Usciamo quindi dall'Oasi e andiamo a percorrere quest'altro bellissimo tratto che va a superare il Bike-Park e i campi del Centro Sportivo comunale di Lambrugo prima di immettersi nuovamente nel bosco ed arrivare al bivio di via C. Battisti.

Girando a sinistra andiamo a percorrerne poco più di 50 m e alla seconda traversa giriamo a destra e andiamo a percorrere il rettilineo, di questa stradina secondaria, raggiungendo poi il tratto sterrato che deviando a destra raggiunge l'asfaltata via Lecco dove svoltiamo a sinistra. Il lungo rettilineo ci fa arrivare all'incrocio e con una curva a sinistra ci portiamo su via Dante Alighieri ed iniziamo una discesa che va a superare il Camposanto arrivando poi sul Ponte di Rogolea che in questo punto va ad attraversare il fiume Lambro. Superandolo arriviamo alla traversa a destra che ci riporta sulla Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba su un fondo che poco dopo ritorna sterrato. Superiamo, tenendoci a destra, il bivio della di Cascina Bracesco proseguendo, sempre in off-road, verso la località Mulino Cerasa e successivamente alla periferia di Tabiago. Quando arriviamo all'altezza della rotonda sulla SP342 tenendoci a sinistra ci portiamo nella parte protetta e poco dopo iniziamo un'altro bello strappetto, inizialmente su strada asfaltata e poi su sentiero, che ci conduce a fianco del piazzale del Camposanto del paese. In discesa ci portiamo al bivio di via Vittorio Veneto e con una curva a sinistra iniziamo la risalita percorrendo il tornante e su questa bella stradina andiamo ad attraversare tutto il centro del paesino portandoci sul prolungamento di via Italia Libera.
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Tratturo che risale la collina e ci conduce a fianco del grande fabbricato, anche questo in parte abbandonato e per lo più quasi rudere, dove per passare utilizziamo il piccolo single track che a destra va a superare la sbarra. Inizia la discesa su una parte sterrata e quindi asfaltata di una stradina che raggiunge il bivio di via Dante Alighieri all'immediata periferia di Camisasca. Sinistra/destra per imboccare la stradina che in salita raggiunge un bivio dove a sinistra inizia la discesa che ci porta al successivo. Deviando a destra arriviamo all'altezza dell'ingresso della Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba e percorrendone poco più di 400 m la lasciamo quando, a destra, troviamo le indicazioni per la risalita verso la Torre di Camisasca. Inizio di una breve salita su tratturo che raggiunge un bivio dove, deviando a sinistra, ci portiamo su un tratto in cui il single track è sparito dopo che il campo è stato falciato e che solo in piccoli punti si intravede. Aggirando comunque il boschetto, alla nostra destra, ci portiamo su un'altro sentiero che raggiunge un bivio tra tratturi e sentieri e deviamo a sinistra. La bellissima stradina sterrata/tratturo correndo nel mezzo di un noccioleto raggiunge, poi, il piccolo agglomerato di case della località Sant'Ambrogio. Ritrovata la strada asfaltata ne percorriamo, a sinistra, solamente poche decine di metri e ritornando su una bellissima strada bianca con il lungo rettilineo raggiungiamo il bivio di Cascina Campomarzo.
Curviamo a destra per rimanere ancora in off-road e andiamo ad attraversare il piccolo ponticello e subito dopo con una curva a destra imbocchiamo il bel sentiero che entra sull'argine che divide due corsi d'acqua con il torrente Bevera che a Baggero termina il suo corso sfociando nel fiume Lambro. Bellissimo anche questo tratto di sentiero all'interno del bosco che risale verso un'ampia radura dove un single track che la attraversa ci conduce al tratto in salita che rientra nuovamente all'ombra degli alberi. Superata una sbarra ci portiamo su un'altra bella sterrata e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere questa bella stradina che arriva al bivio con via Salvo D'Acquisto alla prima periferia di Maglio. Con una curva a destra andiamo a seguire l'ampia strada asfaltata e percorrendone all'incirca 500 m portandoci alla traversa sterrata dove c'è la sbarra. Deviamo ancora in fuoristrada e andiamo ad aggirare la collinetta su cui Cascina Maggiolino sembra quasi controllare tutti gli ampi pratoni che stiamo attraversando per arrivare al secondo bivio di tratturi dove giriamo a sinistra ed al successivo a destra. In un tratto in salita, 350 m con pendenze lievi intorno all'8%, proseguiamo in quest'altro bellissimo tratto che raggiunge poi in saliscendi il bivio di via Nazario Sauro alla prima periferia di Rogeno.
Del rettilineo, che prendiamo a sinistra, ne percorriamo 300 m e arrivati alla traversa di via Carlo Alberto dalla Chiesa giriamo per infilarci in questa stradina che sembra terminare quando giriamo a sinistra. Seguiamo invece lo stretto passaggio piastrellato, ciclo-pedonale, che parte a fianco della siepe portandoci poi al bivio dell'asfaltata. Curva a destra e ancora a destra per imboccare via Sandro Pertini e raggiungere una rotonda che superata ci immette nel parcheggio arrivando fino al termine del tratto asfaltato. Tenendoci a destra evitiamo il salto sul terreno sottostante e proseguiamo poi su una sentiero che aggira, tra i campi alcune case, arrivando sulla stradina asfaltata di via Ceppetto. Leggera e breve salita per portarci al bivio di via L. Binda dove ancora in salita raggiungiamo il centro storico del paese. Terminata la leggera salita, a fianco della Chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano, proseguiamo diritto sulla stretta stradina di via Roma ed entrando nel centro storico lo attraversiamo arrivando in piazza Vittorio Emanuele. Ci teniamo a destra ed entriamo nella stretta stradina di via 24 ottobre 1848 raggiungendo il bivio con via G. Parini. Curva a sinistra per arrivare, il leggera salita al bivio di via Canali e girando a destra proseguiamo su questa strada in leggera salita superando il monumento dedicato a Giuseppe Gadda. Proseguiamo sul prolungamento di via Don G. Minzoni e percorrendola tutta arriviamo all'innesto della sterrata che parte a destra delle case. Seguendo un sentiero quasi scomparso arriviamo a ridosso di una sbarra e superandola non senza difficoltà per lo stretto passaggio tra alcune piante e una siepe iniziamo una bella discesa nel mezzo dei campi che termina quando ritroviamo la sterrata.
Curva a destra per seguire un tratto di tratturo che poco dopo termina e seguendo il single track che corre accanto alle piante arriviamo ad un bivio dove giriamo a sinistra. Attraversando un breve boschetto raggiungiamo il ponticello che supera la Linea Ferroviaria Como-Lecco e con un brevissimo strappetto ci portiamo sulla stradina sterrata che a destra ci porta tra le case di Casletto. Sull'asfaltata stradina di via G. Mazzini raggiungiamo il bivio di via V. Emanuele II° e girando a destra arriviamo alla traversa di via Al Lago. Inizio discesa che va a superare il sottopasso della SP47 per arrivare sulle sponde del Lago di Pusiano e al bello spazio del Lido di Rogeno. Essendoci un pò di gente limitiamo la velocità, ricordando che i pedoni hanno sempre la precedenza, per una breve fermata con la bellissima vista sull'ampio specchio d'acqua, sui paesi che si trovano sulla sponda opposta, dell'Isola dei Cipressi e sui monti circostanti. Giriamo a sinistra e dopo aver lasciato lo spazio cementato ci portiamo su quello sterrato e arriviamo alla Punta del Corno. Con una deviazione a sinistra ed una breve salita ci portiamo sul bellissimo sentiero che va ad attraversare il bosco e arriva poi sull'asfaltata stradina via C. Colombo che a destra raggiunge le rive del lago e la spiaggia di Moiana.
Girando a sinistra iniziamo una breve e facile salita che arriva all'incrocio con la SP47 e attraversandola ci portiamo sul breve rettilineo di via A. Vespucci. Alla prima traversa a destra giriamo e su via G. Pascoli raggiungiamo poi il bivio di via Aldo Moro dove girando a sinistra andiamo a percorrere il cavalcavia che supera la ferrovia ed arriviamo, sul prolungamento di via F. Crispi, al bivio. Svolta a destra per proseguire ancora su asfalto raggiungendo l'incrocio dove a sinistra imbocchiamo via Cavour per rientrare nuovamente tra le case della località Maglio. Traversa a destra di via G. Garibaldi per arrivare, dopo la curva, al bivio con via Saldo D'Acquisto e con un tornante raggiungiamo il piccolo centro storico dove sul ponte attraversiamo il fiume Lambro in bellissimo contesto di cascate e canali che si insinuano tra le case. Superato anche il sottoportico della casa giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina, in leggera salita, di via B. Croce e alla prima traversa giriamo a sinistra per iniziare un'altra salita, leggermente più impegnativa, che ci porta al bivio di via Roma. Superato il sottopasso della SP41 raggiungiamo l'ingresso, a sinistra, del sottopasso ferroviario e con una discesa su gradini, dopo aver superato le transenne, risaliamo a spinta i pochi gradini mancanti dalla parte opposta per portarci sulla stradina di asfaltata. Mantenendoci a destra ne percorriamo un brevissimo tratto per deviare a sinistra nell'ingresso sulla sterrata che entra nel Bosco della Buerga. Pochi metri sul sentiero principale per girare a sinistra al primo bivio ed iniziare la salita, anche impegnativa, che, su un sentiero a tratti ostico nel fondo per la presenza di radici e qualche tratto a sassi e smosso ci fa guadagnare la parte centrale di questo bellissimo spazio verde.
Sentiero che poi inizia a scendere e raggiunge la bella sterrata che a curve, ed in discesa, arriva al bivio di Casin del Lago. Girando a sinistra andiamo a seguire questa bellissima sterrata che corre a pochi metri dalle sponde del Lago di Alserio e con i suoi 2 km in saliscendi arriva al bivio con la stradina che a sinistra si vede che risale la collina. Purtroppo la sterrata che fino a qualche tempo fa si percorreva tranquillamente adesso è stata chiusa perchè di proprietà privata e bisogna, al momento, mantenersi a sinistra per seguire il piccolo sentiero che raggiunge poi la parte percorribile del sentiero che in salita entra all'interno del bosco. Al bivio, che troviamo più avanti, giriamo a sinistra e sempre all'interno del bosco percorriamo un sentiero abbastanza impegnativo dove l'erba non agevola la vista del terreno e con una serie infinita di sobbalzi su grossi sassi e qualche radice si arriva al bivio con la stradina asfaltata. Ci teniamo a sinistra e percorrendone il rettilineo passiamo accanto alla struttura di Cascina Arzenta e poco dopo ritroviamo la sterrata. Al bivio di Cavogno ci teniamo a sinistra andando a percorrere il bellissimo sentiero che arriva a Cascina Bindella. Brevissima escursione su asfalto prima di deviare a sinistra per ritornare all'interno del bosco dove i sentieri proseguono zigzagando fino all'impegnativo strappo che troviamo almeno una ventina di metri prima di ritrovare la sterrata. Piccolo portage per arrivare al bivio con successiva curva a destra su cui arriviamo al bivio di via Papa Giovanni XXIII° alla prima periferia di Monguzzo.
Riportandoci su asfalto percorriamo a sinistra il brevissimo tratto che ci separa dal Camposanto e superandolo ci teniamo a sinistra per ritornare su strada sterrata ed entrare nuovamente all'interno del bosco. Con una bella serie di passaggi dove un rettilineo non esiste andiamo ad aggirare la località San Francesco e con un'altro brevissimo portage superiamo un leggero dislivello che raggiunge l'esterno del bosco a fianco di una staccionata in legno. Girando a sinistra ritorniamo ancora per qualche centinaio di metri all'ombra delle piante iniziando poi una discesa su tratturo sentiero e single track che arriva su via del Santuario. La discesa a sinistra percorre alcune curve e raggiunta la parte bassa girando a destra imbocchiamo via Don C. Moranzoni portandoci in direzione del sottopasso della SP41 iniziamo la salita che con un'ampia curva arriva al bivio di via A. Volta tra le prime case di Merone. Svolta a sinistra per percorrerne entrambi i rettilinei che vanno a superare i due passaggi a livello prima di arrivare, in leggera salita, alla rotonda dove girando a destra ci portiamo su via Don G. Emiliani e con l'ultimo rettilineo della giornata arriviamo nuovamente al parcheggio della stazione.
Pier
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