30/07/2023 - Montevecchia Land
Distance: 31 - km - 789 m Ascent - 789 m Descent
Time: - Passed: 3:44:15 - In motion: 2:55:11
Riuscita bene anche questa nuova avventura all'interno del
Parco di Montevecchia e Valcurone
con tanti amici che non hanno voluto mancare l'ultima escursione prima
delle loro ferie e la partenza verso i luoghi di villeggiatura. La
pioggia della notte precedente ha reso più tecnico tutto il tracciato
dove abbiamo trovato anche molta palta (fango) nella valle attraversata dal
torrente Curone. Punti scivolosi nel mezzo del bosco dove bisogna diminuire la
velocità per non incorrere in tante sbandate su sassi e radici resi
infidi dall'umidità. Che dire quando si passa da queste parti si è,
abbastanza, sicuri di divertirsi sia nella fase della salita che nelle
varie discese con la bella soddisfazione, al termine, del percorso.
Buone vacanze AMICI e vi aspetto al vostro ritorno per ricominciare su
altri tracciati mentre io proseguirò ancora con nuovi percorsi che sto
ultimando di preparare.
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Il tratto incriminato, dove il fango è davvero molto spesso e profondo,
si trova nella
Valle del Curone, appena passato il ponticello in pietra che attraversa il torrente e
corre a fianco della sponda a sinistra, non distante dal
Sentiero
dei Guadi , ed è parte del tratturo che risale verso l'abitato di
Campè.
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stati catalogati come parte di questo gruppo.
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Condizioni
Meteo
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Sole Sole
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Divertimento e avventura si sommano su questo itinerario che parte
quasi subito in salita e che alterna poi saliscendi continui per
arrivare alla prima periferia di
Sirtori dove le belle sterrate
che entrano all'interno dei boschi ti lasciano per una buona oretta
completamente in off-road. Pensavo di trovare molti più ostruzioni sui
sentieri per alberi caduti, visto i disastri dei temporali delle
settimane precedenti, invece il transito è abbastanza regolare su
tutto il tracciato e solamente in due punti abbiamo dovuto spallare le
nostre MTB per evitare questi ostacoli, ma si tratta di cose di poco
conto. In alcuni tratti il percorso, con condizioni come quelle
odierne, è pedalabile con molta attenzione
specialmente nei tantissimi passaggi sulle radici affioranti all'interno
dei boschi. Risalita da
Ceregallo, sul
Sentiero
dei Proverbi , verso Bernaga Superiore fantastica e senza nessuna difficoltà dove i terreni sono invece perfetti.
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all'interno del blog dove trovi catalogate, per tipo, tante
avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di
tantissimi amici.
E' mattino presto quando la sveglia suona per darti il buon giorno di quello che inizia con la voglia di inforcare subito la propria @-mtb ed iniziare a seguire questo nuovo tracciato. Caricato sull'auto, il mezzo, si parte con destinazione Cernusco Lombardone che dista, da casa, poco più di mezz'ora. Quando arrivo, pensando di essere il primo, trovo però già alcuni amici che sono intenti negli ultimi preparativi prima della partenza con le operazioni di controllo di tutto quello che solitamente ci portiamo appresso durante le nostre escursioni. Il tempo di scambiare i primi saluti ed ecco arrivare anche gli altri ed in breve il gruppetto di 9 biker è pronto per passare dalla pratica ai fatti. Sono le 8:00 in punto e si parte con l'uscita dal parcheggio della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone per arrivare alla rotonda e andare ad attraversare il sottopasso della SP54 . Proseguendo poi sul rettilineo di via Stoppani ci si porta alla rotonda successiva e alla seconda uscita giriamo a sinistra per iniziare la breve salita che risale verso le case della località Paravino. Ampia curva che ci consente di arrivare al bivio dove imbocchiamo la sterrata che troviamo davanti a noi e raggiungere quindi il bivio successivo mantenendoci a destra. Un breve tratto pianeggiante ci conduce all'incrocio di più sentieri e girando a sinistra si inizia una bella discesa che arriva ad incrociare il Sentiero 1 Ceregallo-Lomagna meglio conosciuto come Sentiero dei Guadi essendo arrivati già all'interno del Parco di Montevecchia e Valcurone.
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Attraversandolo arriviamo a ridosso del piccolo ponticello in pietra, Punt de l'Asen, che consente di attraversare il torrente Curone, e passati sulla sponda opposta giriamo a sinistra per iniziare il tratto fangoso (ma veramente molto fangoso) che con un rettilineo dove le gomme delle nostre @-mtb affondano e si ricoprono della melmosità di questo terreno che lascia poco spazio ad altre soluzioni. Il tratto non è lungo ma la fatica per chi spinge o chi pedala è tanta perchè in entrambi i casi si affonda nella melma. Il rettilineo (circa 250 m) ci fa raggiungere l'inizio del tratturo, a destra, che inizia subito a salire con pendenze però abbastanza basse. Alla traversa, a sinistra, giriamo e procedendo sul tratto erboso riusciamo, fortunatamente, a togliere con l'aiuto dell'erba bagnata un poco di fango (palta) da tutto quello che si è incrostato sul mezzo con rumori di sfregamento della sabbia su catena e cambio che non sono per nulla di buon auspicio. Non ci fermiamo e raggiungiamo le case della piccola frazione Campè dopo circa 700 m con una pendenza che non supera il 12%. Lasciamo l'off-road per proseguire sull'asfalto di via Belsedere e qui effettivamente l'ascesa cambia notevolmente con punte che arrivano, adesso, al 23%. Poco prima della curva la salita, al momento, termina e superata la strettoia, tra le case, percorriamo un tratto semi pianeggiante prima di riprendere le media pendenza che raggiunge il bivio con via Donzelli dove a destra troviamo una fontanella in cui riusciamo almeno a lavarci le mani.
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Procediamo a destra sull'altro strappo asfaltato e raggiunto il bivio accanto alla Chiesa di San Giovanni Battista Martire (1925) si imbocca la SP68 che poco dopo inizia nuovamente a salire. Sperato il Camposanto un semi rettilineo ci conduce, sempre in salita, nel centro del borgo di Montevecchia dove, transitando sotto l'arco, ci immettiamo sul pavé di Largo Maria Gaetana Agnesi. Breve pausa per riempire d'acqua la nostre borracce e subito dopo, il tempo di scattare alcune fotografie, si riparte a destra in direzione di Palazzo Archinti Vittadini che superiamo a destra sulla strettoia di via della Cappelletta. Leggera salita che si conclude dopo la curva dove iniziamo la discesa che ci riporta al bivio sulla provinciale. Deviamo a sinistra e procediamo su tutto il tratto asfaltato di via Alta Collina superando i piccoli borghi di Piazza Ghisalba e Spiazzolo prima di arrivare all'innesto della sterrata della Strada Panoramica che percorriamo davvero tutta procedendo sul Sentiero 10 Ceregallo-Montevecchia Alta . Superata anche la seconda sbarra iniziamo la salita su asfalto che con un bel tornante ci porta non distante dalle case di Lissolo dove al bivio ci teniamo a sinistra per imboccare la sterrata che entra all'interno del bosco. Superiamo la località Zanchi e oltrepassata un'altra sbarra iniziamo una discesa su un fondo non propriamente perfetto. Superando un primo bivio andiamo in direzione del successivo dove giriamo a destra per proseguire su un'altro bellissimo tratto off road che passa accanto ad una rete di recinzione.
Arrivati al bivio, con l'asfaltata via Belvedere, giriamo a sinistra iniziando una bella discesa che arriva ad un'altro bivio dove a destra imbocchiamo la bella stradina che raggiunge la case della località Villa. Attraversando la SP68 ci portiamo a destra sull'inizio della prima rampa di via G. Garibaldi e non senza fatica arriviamo al bivio dove a destra ci immettiamo sullo strappo al 18% di via G. Besana alla prima periferia di Sirtori. Dopo la curva la fatica termina e iniziando un tratto in discesa su sterrato si raggiunge un primo bivio. Curva a destra per portarci al successivo dove deviando a sinistra inizia la discesa, a tratti impegnativa, che riprendendo il Sentiero 1 Ceregallo-Lomagna ritorna alla periferia di Sirtori passando accanto al Centro Sportivo comunale. Immettendoci, a sinistra, sulla SP53 ne percorriamo il rettilineo e dopo aver superato il Camposanto e una traversa della strada, a destra, ci portiamo a quella successiva dove svoltiamo a destra su via Barzanò. Stradine secondarie che proseguono in discesa sul prolungamento della stretta via Spinuida prima di arrivare al bivio con la SP53d1 dove giriamo a sinistra. Ancora discesa per 500 m fino a trovare, alla nostra destra, l'ingresso della stradina asfaltata di via Sirtori dove girando proseguiamo in discesa raggiungendo il bivio di via G. Donizetti. Giriamo a destra per percorrere un brevissimo tratto asfaltato e riportandoci in fuoristrada iniziamo a risalire gradatamente verso l'innesto del sentiero che parte a sinistra all'interno del bosco.
Il passaggio è bellissimo all'interno di questo bosco dove i single track si sommano ai sentieri con saliscendi e brevi strappi in cui qualche rovo e pianta d'ortica ci lascia qualche segno sulla pelle. Al termine un tratto in rettilineo ci conduce alla sbarra e scendendo per forza di sella la superiamo a destra sullo stretto passaggio oltre il piccolo muretto. La sterrata che prosegue è breve e raggiunge il bivio di via Resempiano dove mantenendoci a sinistra iniziamo la breve discesa (150 m) che ci conducono all'innesto, a destra, dello stretto sentiero che parte in salita ed entra un'altra volta all'interno del bosco. Seguendolo alterniamo brevi salite a corte discese e in un susseguirsi di cambi di fondo dei terreni con tratti più bagnati ad altri completamente asciutti e perfetti sotto tutti i punti di vista. Incrociando un paio di bivii sterrati ci teniamo prima a sinistra e successivamente a destra arrivando poi all'ultimo dove deviamo decisamente a sinistra iniziando una bellissima discesa che con belle curve su stretti passaggi arriva all'innesto sulla parte più larga della sterrata. Girando a destra ne percorriamo un breve rettilineo ed al primo bivio giriamo a sinistra per rimanere sempre in leggerissima discesa su quest'altro tratto off-road che raggiunge Cascina Casuerchio in un contesto di boschi radure e terrazzamenti. Ripresa la strada asfaltata, accanto alla cascina, ci teniamo a destra ed iniziamo a seguire quest'altra bellissima stradina che mentre avanziamo risale la collinetta e arriva davanti al Camposanto di Perego.
Girando a destra ci portiamo sul lungo rettilineo, sempre in leggera salita, superando prima il piccolo agglomerato di case di Mariazzo, percorrendo via A. Volta, superando poi il bivio di Cascina Roncaria. Ci portiamo ai tornanti che risalgono in direzione di Ceregallo e raggiunto lo spiazzo a sinistra, accanto alla curva, giriamo per entrare sulla bella sterrata che in salita entra all'interno del bosco sul Sentiero dei Proverbi . La salita, mai impegnativa, ci fa rimanere sempre all'interno all'ombra delle piante dove, seguendo sempre il sentiero principale, circa 800 m dopo arriviamo ad un bivio. Girando a sinistra ci riportiamo sul Sentiero 1 Ceregallo-Lomagna iniziando un tratto più agevole e con meno passaggi ripidi fino all'ultima risalita fino al bivio con la SP53 a fianco del Monastero delle Monache Romite Ambrosiane a Bernaga Superiore. Tenendoci a sinistra iniziamo la risalita verso le curve e passando a fianco del cancello d'entrata del Convento iniziamo la discesa in direzione dell'incrocio. Girando a destra andiamo in direzione del piccolo borgo di Bernaga Inferiore e attraversandolo andiamo poi a imboccare, a sinistra, il tratturo che va ad attraversare i campi e ci conduce al Belvedere di Pianello dopo un breve ma impegnativo strappo. Spazio e fermata per scattare la foto di gruppo, al di la della staccionata, al bel paesaggio, oggi abbastanza limpido, per poi risalire i sella e portarci a destra sulla stradina di via Peschiera che in discesa raggiunge l'incrocio. Attraversando via San Pietro ci teniamo a sinistra e proseguiamo ancora in discesa sulla bella stradina che ci porta al piccolo centro abitato di Campo.
Proseguiamo sulla bella stradina acciottolata, in discesa, che arriva non distante da Perego e con una stupenda vista sull'abitato giriamo a destra per imboccare il sentiero che in falsopiano ci allontana dal centro abitato e raggiunge la periferia di Crescenzaga prima della risalita verso il bivio di via Frigola. Curva a destra per percorrerne circa 200 m e deviare poi a sinistra alla traversa di via Bongiaga dove la pendenza adesso sale un poco raggiungendo punte al 12%. Raggiunte la case, del piccolo borgo di Cereda, giriamo a destra sulla stradina che ci fa ben presto lasciare le case e riportandoci sulle belle sterrate che passano nel mezzo dei tanti steccati dell'Oasi raggiungiamo in salita la parte alta della collinetta. Inizia a questo punto la fase di discesa con sentieri che passano adesso tra i filari delle viti e con tante deviazioni a destra e sinistra ci conducono sulla sterrata principale dove girando a sinistra andiamo in direzione di Cascina Galbusera Bianca. Superando anche questo bellissimo scorcio panoramico con il piccolo borgo e la Chiesetta di San Francesco ci portiamo sulla larga sterrata che in falsopiano raggiunge il bivio di via Malnido. Deviamo a sinistra e dopo alcune curve ed una leggerissima salita superiamo alcune case e raggiungiamo il bivio di via Spiazzo.
Pier
Un grazie ad Alberto per le bellissime fotografie.
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