16/07/2023 - Brianza Off-Road - 04
Distance: 34 km - 501 m Ascent
- 501 m Descent
Oggi, nonostante il caldo, ancora tante presenze per questa nuova traccia
che va ad attraversare un tratto di
Brianza vicino a casa. Tregasio, da
cui manchiamo da un po’ di tempo, è la nostra base di partenza
da cui iniziamo subito a spostarci nei primi sentieri con il bel passaggio
nella Valle del Rio Pegorino. È il primo approccio, un po' impegnativo, che si trova pochi chilometri
dopo la partenza dove ritrovare il sentiero, giusto, della risalita, è
stata una vera avventura. Però, come sempre, con l’aiuto di tutti si
riesce a trovare il passaggio senza dover spingere il mezzo. Non c'è solo
questo però, all'interno dell'itinerario, perché ci aspettano altri tratti
impegnativi, come lo strappo di via Costa Corta (che non è proprio una passeggiata) o l'asfalto del
Muro dell’Orlanda. Tante però le zone d’ombra all’interno dei boschi che ci hanno
rinfrescato un po’ dalla calura su sentieri con fondo ideale. Inutile dire
che la perfetta compagnia mi porta sempre a descrivere nuovi tracciati in
cui, la prima cosa di cui tengo conto, è senza dubbio, la percorribilità
perchè questa è la differenza tra andare in MTB e il Free Climbing dove
invece il portage la fa da padrone.
Può esserci un piccolissimo tratto a spinta nella risalita verso il
piccolo abitato di Casaglia dove il
passaggio su rocce e radici è difficoltoso. Il rimanente pedalabile al
100%.
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Condizioni
Meteo
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Sole
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Giornata che inizia già calda anche se sono le 8:30 quando si parte da
Tregasio. Con il bel gruppone, formato da 18 biker, ci si immerge subito nei
primi sterrati della giornata e devo dire che il passaggio all'interno della
Valle del Rio Pegorino, che ho attraversato oggi dopo tanti anni, l'ho
trovato davvero molto bello, anche se, rispetto a qualche decennio fa i
sentieri sono profondamente cambiati. Se le discese, presenti in questo
itinerario, per entravi, sono quasi al limite lo sono anche le salite che
poi riportano alla periferia di
Canonica Lambro per cui bisognerà avere
anche un pò di gamba e lavorare molto sul cambio per non mettere piedi a
terra. Rimane sempre però un luogo affascinante dove bisogna saper guidare
il proprio mezzo ed avere la consapevolezza che una volta scesi all'interno
del canyon le alternative per l'uscita sono tante ma, percorribili tutte in
sella, non molte.
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avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di
tantissimi amici.
Ore 8:35 e con qualche minuto di ritardo si parte dal piccolo
parcheggio nei pressi del Camposanto di
Tregasio. Gruppo numeroso che in
fila indiana percorre il lungo rettilineo di via dei Tigli per
arrivare al bivio di via Don D. Colli dove deviamo a destra.
Percorrendone poco più di 100 m deviamo a sinistra sulla stradina, in
leggera salita, di via Cascina Gianfranco e raggiunto l'incrocio
prendiamo a destra la prima sterrata della giornata che in discesa
passa poi su fondo cementato per arrivare al bivio con via dei Boschi.
Curva a destra ed inizio di una brevissima salita che ci porta a
fianco delle due colonne dove girando a sinistra entriamo sul
bellissimo single track che va ad attraversare i grandi pratoni prima
di arrivare a ridosso del bosco. Deviazione a sinistra per iniziare la
bella discesa che entra all'interno del bosco, nella parte alta, della
Valle del Rio Pegorino e
dove inizia la fase del divertimento. Breve discesa che ci immette sul
single track del
Sentiero
di Mezzo Canonica-Triuggio
che, con un bel passaggio impegnativo sul costone, ci porta ad un
bivio di sentieri dove c'è la ripida risalita a destra. Il proseguo è
tra continui cambi di direzione e pendenza con stretti passaggi tra
grossi tronchi d'albero fino a raggiungere all'esterno la radura.
Rimanendo poi a ridosso degli alberi ci portiamo al primo bivio dove
prendendo a sinistra il bel single track iniziamo una discesa, quasi
al limite, che ci conduce all'innesto sul
Sentiero
del Grande Nord .
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Mantenendoci a destra, teniamo il corso del piccolo torrente alla
nostra sinistra, andando poi ad attraversarlo in più punti su guadi
completamente asciutti. Seguendo il bellissimo sentiero, che corre
alla base del canyon e che lo attraversa con bei passaggi tra sterrate
e single track, arriviamo ad affrontare l'ultimo guado (anche questo asciutto) dove per non incorrere in un falso passaggio è conveniente
mantenersi a destra. Inizia poco dopo la bella salita, a tratti anche
faticosa, che sempre su sentieri e single track ci fa uscire dal bosco
dove troviamo un tratturo che con una deviazione a sinistra raggiunge
il bivio delle sterrate. Girando a destra andiamo a percorrerne il
rettilineo e riportandoci su asfalto entriamo su via G. Matteotti alla
prima periferia di
Canonica Lambro. Arrivati al
bivio con via Conte taverna giriamo a sinistra procedendo in discesa
su alcune ampie curve e terminata la seconda girando a destra ci
riportiamo in Off-Road fino ad arrivare a
Cascina Braghettone non
molto distante da
Villa Sacro Cuore. Un breve passaggio su asfalto per poi deviare subito a sinistra ed
iniziare la discesa che ci conduce all'interno della
Valle del Rio Cantalupo
dove la bella sterrata passa poi accanto ad un grande ponte in legno.
Essendoci il guado, anche qui, asciutto si può rimanere all'interno
dell'alveo e tenendoci poi a sinistra si inizia un bello strappetto
che, con qualche passaggio su alcuni gradini naturali, raggiunge poi
il bivio dove a destra si entra all'interno del
Bosco di Chignolo.
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Inizia una breve salita su un fondo scivoloso, oggi perfetto, che con
un tornante ci conduce all'innesto del sentiero e sempre in salita ma
con lieve pendenze si rimane sempre all'interno di questo bellissimo
tratto boschivo dove si sentono il solo canto delle cicale e dei tanti
volatili che partono ed arrivano sui rami delle piante. In breve tempo
raggiungiamo la stradina asfaltata, nei pressi di
Cascina Chignolo e girano a
sinistra andiamo a percorrere il bellissimo tratto alberato fino alla
deviazione a destra che in discesa ci conduce all'incrocio nei pressi di
Cascina Quattro Vie. Attraversata via L. Cagnola ci portiamo sul rettilineo di via
Monastero e raggiungiamo il piccolo abitato e la grande struttura di
Cascina Pobiga. Poco prima deviamo a sinistra e ci portiamo sullo stretto sentiero
che passa tra lacune recinzioni iniziando una bella discesa che prosegue
poi su single track e quindi tratturo per l'attraversamento dei campi
che ci conduce a fianco di una piccola zona industriale in località
Cascina Montemerlo. La breve salita di via Vecchia Milanese ci fa arrivare al bivio con
via A. Diaz e girando a destra e poi subito a sinistra imbocchiamo la
stradina secondaria che, poi, a destra ci porta su via Pietro Micca.
Quando termina la strada asfaltata ci teniamo a sinistra per procedere
sul bellissimo rettilineo del
Sentiero
Solaris
che ci conduce a fianco delle mura del Parco di
Villa Luisa.
Curva a destra ed inizio discesa su stradina sterrata per arrivare al
bivio con via Don G. Minzoni alla prima periferia di
Triuggio. Tenendoci a sinistra ci
immettiamo sulla stradina di via Fratel Paolo Villa ed in leggera salita
arriviamo all'innesto, a sinistra, del bellissimo sterrato che per un
bel tratto corre ancora accanto al muro di cinta del parco prima di
entrare a sinistra sul single track che entra nel mezzo di ampi pratoni
coltivati. Sempre in costante discesa percorriamo questa bellissima area
verde ed entriamo all'interno del bosco dove sul tratto sterrato
raggiungiamo poi l'uscita con una piccola deviazione a destra.
Proseguiamo a fianco degli alberi e seguendo poi il tratturo, in
discesa, raggiungiamo la struttura del piccolo maneggio prima di
rientrare nel bosco ed arrivare al bivio con l'asfaltata via V. Emanuele
II°. Ancora a sinistra per procedere in discesa verso
Canonica Lambro passando per
l'innesto sulla
SP135
di cui ne percorriamo il tratto che ci conduce fino al semaforo prima
del ponte che attraversa il
Lambro. (bellissimo anche questo passaggio che raggiunge e supera le vecchie
case del borgo e il bel colpo d'occhio sulla
Chiesa di Santa Maria della Neve
e
Villa Taverna). Superato il semaforo giriamo a destra e attraversato il
fiume Lambro percorriamo un
breve tratto della stretta stradina asfaltata e raggiunto lo slargo
sterrato, a destra, giriamo per imboccare il
Sentiero
Monza-Erba
che corre a fianco delle sponde del fiume.
Ne percorriamo circa 1000 m, con continui saliscendi, portandoci alla
traversa sterrata che parte a sinistra. Svoltiamo ed iniziamo una breve
salita che raggiunge poco dopo una sbarra e successivamente l'ampio spazio
all'esterno del bosco alla prima periferia di
Sovico. Seguiamo a destra la stradina
asfaltata di via Prealpi e arrivati all'incrocio giriamo a destra per
percorrere il rettilineo di via Lambro che lasciamo quando vediamo a
sinistra il cartello di indicazione dell'ingresso nel
Parco della Valle del Lambro. Stradina asfaltata che ben presto termina e tenendoci a destra andiamo a
percorrere il bel single track, in discesa e a curve, che ci riporta
sul Sentiero Monza-Erba
dove giriamo a sinistra. Con altri 1500 m di off-road, dove bisogna fare
attenzione ai biker che arrivano in senso opposto al nostro, superiamo la
località Mulini Bassi e ci
portiamo poi al parcheggio della piccola frazione
Ponte di
Albiate. Attraversiamo a sinistra
la
SP135
e sulle piccole rampe asfaltate entriamo in vicolo Costa Corta dove inizia
il bello strappo di 150 m con pendenze che arrivano a superare il 20%.
Raggiunto il bivio su via Roma giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto in
discesa che ci conduce al tornante sulla provinciale dove giriamo a destra.
In salita percorriamo anche l'altro tornante e con un breve rettilineo (150 m) arriviamo alla traversa, a destra di via G. Mazzini. La percorriamo tutta
e raggiunta piazza della Conciliazione, a fianco della
Chiesa di San Giovanni Evangelista, giriamo a destra per imboccare la stradina che passa nel mezzo tra il
piccolo
Oratorio di San Valerio
e Villa San Valerio.
Ritornati sul Sentiero Monza-Erba
proseguiamo, sempre in leggerissima discesa, sulla stradina all'inizio
cementata e poi sterrata che con un lungo rettilineo raggiunge il bivio dopo
il maneggio e girando a destra iniziamo la discesa a curve e tornanti che ci
riporta a pochi metri dalle sponde del
fiume Lambro. Una leggera salita ci fa rientrare nuovamente nel bosco e percorrendo
il Sentiero dei Castagni
in saliscendi passiamo accanto al struttura di archeologia industriale di cui
fa parte l'ex Mobilificio Bernini
che troviamo alla nostra destra entrando nel canyon poco prima di arrivare
sulla stradina asfaltata di via Fiume. Percorrendola raggiungiamo il ponte e
deviando a destra ci portiamo su via Sette Gocce e proseguendo poi fino al
bivio giriamo a destra per iniziare la salita sul
Muro dell'Orlanda. Non è una salita lunga, sono 1500 m per arrivare al bivio di
Rancate, con pendenze al 18% che almeno
nella prima parte sono davvero molto impegnative. Raggiunto il tratto
pianeggiante, nei pressi della piccola
Stazione di Carate-Calò andiamo a superare il passaggio a livello con la strada che sale ancora
ma adesso con pendenze molto più basse che arrivano al massimo al 6%. Bivio di
Riverio Inferiore giriamo a sinistra e
proseguiamo sulla stradina asfaltata che percorre un'ampia curva a destra per
portarci all'altezza della traversa, a destra, di via A. Grandi.
Giriamo e con il rettilineo inizialmente asfaltato e in seguito sterrato,
in leggerissima discesa, si arriva al bivio dove a sinistra imbocchiamo la
bella sterrata ed in seguito il sentiero che si immette all'interno del
bosco. Inizia ora un'altra fase molto divertente all'interno di
questo bellissimo bosco che è inserito nella
Valle della Brovada. Alcune deviazioni a destra ci conducono sulle belle sterrate che
raggiungono la periferia di Rancate e
il grande complesso di
Cascina Boffalora dove
passando a fianco andiamo ad attraversarne una parte di cortile. Raggiunto
viale Susani giriamo a destra ed in discesa attraversiamo un primo
incrocio e raggiungiamo il secondo dove deviando a sinistra imbocchiamo la
stradina che aggira la casa con la torre e poco dopo si ritorna su
sterrato percorrendo a sinistra la strada bianca che arriva sul brevissimo
tratto asfaltato di via della Crocetta. Superandolo ci riportiamo
nuovamente su un breve tratto sterrato e al bivio seguente ci teniamo a
sinistra per percorrere il sentiero che risale la collinetta e raggiunge
il piccolo ponticello che attraversa la ferrovia. Subito dopo giriamo a
destra ed andiamo ad attraversare prima la splendida pineta e
successivamente il bosco con sentieri bellissimi in uno dei più bei
mangiaebevi che abbiamo nella zona. Una breve risalita ci conduce alla
radura a fianco di
Cascina Ronco Nuovo e
proseguendo diritto, attraversandola, ci portiamo un'altro dei bei
sentieri che prosegue sempre all'ombra delle piante.
Non facendoci mancare nulla percorriamo il primo tratto e raggiunto un
bivio deviamo a destra iniziando poco dopo la bella discesa a curve che
ritorna nella parte bassa della valletta e passando non distante dalle
sponde del
torrente Brovada ci portiamo
al guado. Attraversandolo, nella maggior parte dei casi è totalmente
asciutto, proseguiamo sulla sponda opposta e attraversando i pratoni
raggiungiamo la stradina asfaltata di via della Valle dove giriamo a
sinistra. Ne percorriamo un breve tratto rettilineo fino a trovare, a
destra, l'ingresso del sentiero che entra all'interno del bosco e
proseguendo, sempre in leggera salita, seguiamo un tratto del
Sentiero
Agliate-Chignolo-Tregasio fino ad arrivare sull'asfalto di via Monastero. Giriamo a
sinistra per iniziare un tratto in discesa su questo lunghi rettilinei
raggiungendo, 700 m dopo, la grande struttura di
Cascina Fonigo. Al bivio giriamo a sinistra ed iniziamo un'altro breve tratto in
discesa che ci prepara allo strappo di 250 m che risale verso la bella
cittadina di Calò con pendenze
oltre il 12%. Passiamo accanto alla
Chiesa dei Santi Vitale e Agricola
e proseguendo diritto andiamo ad imboccare la stretta stradina che va ad
attraversare un piccolo tratto del centro cittadino. Il successivo, su
via Nazario Sauro, ci da modo di aggirare un'ampia area verde
recintata arrivati al bivio con via dei Tigli giriamo a destra. Una
leggerissima salita ci conduce, in rettilineo, alla rotonda dove
prendiamo la seconda uscita e ci portiamo su via G. Leopardi.
Ancora asfalto per 750 m in saliscendi sui arriviamo a ridosso della
località Rosnigo con la bella vista
su Villa Luisa (ora centro per disabili) e del suo grande parco. Girando a destra percorriamo la stretta
stradina che passa accanto al piccolo
Oratorio di Santa Maria Maddalena prima di diventare sterrata e proseguire accanto al muro del
parco. Poco dopo, con una discesa in single track, andiamo ad
attraversare un boschetto e raggiunti i pratoni proseguiamo diritto per
attraversare il noccioleto sul sentiero che va in direzione del bosco.
Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e andiamo a percorrere lo stretto
sentiero che si avvicina alle strutture del centro sportivo in località
Mighinzano e proseguendo andiamo ad affrontare il passaggio irto e se
volete a spinta che supera in non più di un metro un bel dislivello.
Ripresa la nostra normale pedalata ci portiamo sul proseguo del sentiero
e raggiunta la località Casaglia, su una sterrata, al bivio di via Don
G.B. Viganò giriamo a sinistra. Brevissimo il tratto in asfalto che
percorriamo, 80 m, per deviare a destra sul tratturo che in leggera
discesa entra poi all'interno del bosco. Attraversandolo, su quest'altro
bellissimo tratto all'ombra, ci portiamo poi sul single track che va ad
attraversare i pratoni prima di rientrare in un'altro dei più bei tratti
di sentiero che sempre all'interno del bosco ci da modo di ritornare su
via Don G.B. Viganò.
Giriamo a sinistra e proseguiamo in discesa per arrivare davanti a
Cascina Fonigo e deviando a
sinistra percorriamo un brevissimo tratto di via Cardinal Federico
Borromeo prima di girare, ancora a sinistra, sul sentiero che ci immette
nuovamente nel bosco. Un saliscendi continuo su quest'altro bellissimo
tratto, con l'ultima parte leggermente più impegnativa, che arriva al
bivio. Mantenendoci a destra risaliamo verso il cancello d'ingresso di
Cascina Vimercati entrando
all'interno della
Valle del Brusignone. Prendiamo poi a destra il bel sentiero che passa accanto alle
staccionate del maneggio e risalendo la collinetta giriamo poi a sinistra
per procedere sul tratturo che va ad attraversare i campi e che con un
paio di curve ci conduce sul rettilineo che, poi, raggiunge il bivio.
Curva a destra ed inizio di un bellissimo tratto, sempre in leggera
discesa, che in rettilineo arriva, dopo circa 400 m, al bivio
dell'asfaltata via Fismes alla prima periferia di
Tregasio. Con una curva a sinistra
andiamo a percorrerla tutta e raggiunta la rotonda deviamo a destra e poi
subito a sinistra per imboccare la stretta stradina di via G. Carducci. Su
un brevissimo tratto asfaltato raggiungiamo l'ingresso del sentiero a
destra e percorrendolo risaliamo verso le case andando a superare anche un
sottoportico che ci fa entrare tra le vecchie case del paese.
Attraversando un cortile arriviamo alla traversa, a sinistra, della
stradina di via A. Manzoni e la percorriamo tutta raggiungendo anche il
tratto sterrato che prosegue nel mezzo dei campi per proseguire sulla
sterrata Strada
Vicinale Fontana . Ritornarti tra le case della cittadina, poco dopo, raggiungiamo il
bivio di via Don D. Colli e tenendoci a destra arriviamo fino alla
traversa di via dei Tigli dove ci attende il lungo rettilineo, alberato,
che ci fa ritornare al punto di partenza iniziale.
Pier
Un grazie a Ezio per le
bellissime fotografie.
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