23/07/2023 - Nella valle del Lambro in MTB
Distance: 37 - km - 535
m Ascent - 535 m Descent
Time: Passed: 3:21:59 - In motion:
2:47:42
Itinerario facile con tantissimi tratti sterrati che si insinuano sui continui saliscendi della Brianza e nella Valle del Lambro. Anche oggi un bel gruppo con si condivide tutto sentieri, stradine e single track. Quella che si percorre è la parte media del territorio brianzolo e offre gli attraversamenti del bellissimo Sentiero del Bosco di San Martino a Veduggio , di un breve tratto del Sentiero Ex Ferrovia Veduggio-Fornaci la risalita tra Campolasco e Mongodio appena fuori Nibionno oltre al passaggio tra i sentieri che raggiungono il Parco di Brenno. Il tutto percorribile nelle fresche ore di una mattina su un tracciato pedalabile al 100%.
Nessun particolare problema sul tracciato. Un breve tratto a spinta, ma non per tutti, la breve discesa sui gradini (sterrati) che dietro la Chiesetta di San Giuseppe a Capriano si immette nel bosco. Unico punto in cui bisogna stare leggermente più attenti, invece, è un tratto della Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba dove al termine del tratto sterrato e l'inizio di quello cementato, in direzione di Peregallo, in cui si trovano grosse e profonde buche.
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Con condizioni meteo perfette, fresco, cielo per una buona parte del mattino leggermente coperto e temperature molto più basse rispetto alle domeniche precedenti in poche ore sono riuscito, con gli amici, a percorrere quest'altro bel tracciato che raggiunge le sempre belle e verdi colline della Brianza. Terreni trovati in ottime condizioni e un solo un albero, caduto, che interrompe il sentiero nel tratto verso l'innesto del Sentiero del ex-ferrovia Veduggio Fornaci . Per il resto prendetevi tutto il tempo necessario, guardate i bei paesaggi e godetevi qualche ora attraversando campi, zone rurali e se anche percorrete qualche tratto asfaltato sarà comunque su strade secondarie dove il transito veicolare è davvero minimo.
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avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di
tantissimi amici.
Partenza, con qualche minuto di ritardo, dal parcheggio di Capriano, davanti alla Sede del Gruppo Alpini, per dirigerci verso il bivio con via G. Carducci. Con una curva a destra andiamo a percorrerne circa 200 m per girare poi a sinistra sulla stradina di via San Giuseppe. Raggiunto l'incrocio deviamo a sinistra, in discesa, sulla sterrata che passa a fianco della Chiesa di San Giuseppe (detto anche “San Giuseppe alla campagna” o “del contagio” o “chiesina dei morti”) e superandola giriamo a destra per andare ad attraversare, sul tratturo, il pratone e raggiungere l'estremità di un bosco. Il sentiero adesso scende, a destra, con alcuni bassi gradini in terra battuta e legni, che se capaci si possono percorrere anche in sella. Attraversandolo raggiungiamo un'ampia radura e seguendo il single track, che corre accanto agli alberi a sinistra, arriviamo allo stretto passaggio che si immette nuovamente tra le piante. Percorrendo un breve rettilineo della bella sterrata, che lo attraversa, ci portiamo al bivio dove, a destra, ci si immette sul Sentiero ex-ferrovia Veduggio-Fornaci . Sempre all'ombra degli alberi su un bel rettifilo ci portiamo a fianco del cascinale in muratura e all'innesto, a destra, del sentiero che prosegue ancora nel bosco. Una leggera salita ci riporta poi all'esterno e con un sentiero a fondo erboso arriviamo alla prima periferia di Colzano dove sul ponte ciclo-pedonale andiamo ad attraversare viale della Repubblica.
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Imboccato l'asfalto di via Matteotti raggiungiamo il bivio di via Libertà e con una leggera discesa andiamo a seguirne il rettilineo dove al bivio giriamo a destra per procedere all'interno della strettoia prima di girare a sinistra su via Alessandro Manzoni. La stradina è ampia ma periferica e bel presto raggiungiamo la terza traversa a destra dove svoltiamo per proseguire su questa stradina (senza nome) il cui tratto asfaltato ben presto termina. Iniziamo una discesa all'inizio sterrata che ci conduce a ridosso di un boschetto e mantenendoci a destra proseguiamo nell'attraversamento dei campi su un bel sentiero che raggiunge poi un'ampia sterrata che parte all'interno di un boschetto. Seguendola a sinistra rimaniamo per un lungo tratto a ridosso degli alberi e ci avviciniamo al Camposanto di Veduggio con Colzano. Attraversando l'asfaltata ci immettiamo su tratturo e andando ad aggirare il parcheggio e alcune case sempre in off-road ritorniamo poi destra fino al bivio con via G. Verdi. Curvando a sinistra iniziamo una breve salita che si conclude, dopo circa 150 m, quando girando a sinistra ci si immette su una sterrata in leggera salita che ci porta sul magnifico Sentiero del Bosco di San Martino . Su un bel tratto in saliscendi si attraversa la bellissima pineta e raggiunta, poi, l'uscita in discesa ci portiamo verso il bivio con una sterrata.
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Giriamo a destra e su un tratto in falsopiano ci portiamo, con un breve strappetto, a ridosso del centro sportivo comunale dove svoltiamo a sinistra. Proseguendo sulla sterrata ed in seguito su un tratturo aggiriamo il complesso sportivo e andiamo poi a superare un fienile. Inizia, adesso, una breve discesa che ci porta su uno stretto ponticello in cemento che attraversa una roggetta e con una breve risalita raggiungiamo la località Costa. Andiamo a seguire poi la sterrata che parte davanti a noi e superando la cascina giriamo poi a destra per iniziare una breve salita sul sentiero che poi devia a sinistra. Affiancando, per un breve tratto le rotaie della linea ferroviaria S7 Monza-Molteno-Lecco , ci portiamo poi al bivio di una sterrata e girando a destra entriamo, poi, in una brevissima porzione di sentiero, all'interno del boschetto. Uscendone dalla parte opposta proseguiamo ancora su sterrato e raggiungiamo il passaggio a livello nei pressi della Stazione di Cassago-Nibionno-Bulciago. Girando a sinistra arriviamo alla rotonda e prendendo la seconda uscita imbocchiamo, a sinistra, il rettilineo di via Stazione per portarci al bivio nei pressi del sottopasso. Deviando a sinistra lo si supera e attraversato, a sinistra, un'altro passaggio a livello seguiamo un brevissimo tratto di via Roma. Deviamo a destra quando troviamo lo slargo che divide alcuni capannoni e iniziamo la bella salitella che, poco dopo, diventa sterrata e attraversando campi coltivati raggiunge il piccolo borgo di Campolasco.
Passiamo accanto alla bellissima Chiesetta di San Francesco (1626) e iniziamo la discesa che raggiunge il bivio asfaltato. Proseguendo diritto ci riportiamo su sterrato e iniziamo un'altra bella e facile salita che raggiunge l'altro piccolo borgo di Mongodio. Attraversiamo le poche case e ritornati su asfalto iniziamo la discesa, a curve, che arriva al bivio con via Vittorio Veneto. Mantenendoci a destra andiamo ad attraversare il cavalcavia sulla SS36 e raggiunta la rotonda giriamo a destra per iniziare la bella salita a tornanti che risale verso le prime case di Tabiago. Seguendo l'ampia strada che attraversa l'intero paese iniziamo poi un tratto in discesa che prosegue sul prolungamento di via Italia Libera dove raggiungiamo la traversa a sinistra di via Don L. Fumagalli. Giriamo e prendiamo a sinistra la stradina asfaltata che ben presto diventa sterrata andando a superare due bivii dove ci teniamo sempre a destra. Raggiunto il terzo, accanto al piazzale del Camposanto, svoltiamo a sinistra ed iniziamo il bellissimo tratto sterrato che va ad attraversare, nel mezzo della campagna, una bella serie di spazi verdi. Seguendo la traccia sul navigatore prendiamo direzioni a sinistra e destra passando su diversi tipi di fondi di terreno con tratturi, sentieri e bellissimi tratti sterrati.
Ci attende adesso lo strappo che raggiunge Cascina Volpera e superandola, sempre in salita, arriviamo al bivio con via G. Puccini alla prima periferia di Costa Masnaga. Seguiamo il rettilineo davanti a noi e iniziamo un'altro strappo che arriva in località Musico dove la salita termina quando raggiungiamo il bivio con via G. Marconi. Girando a destra andiamo a percorrere un lungo tratto in leggera discesa e dopo la strettoia arriviamo al bivio. Curva a sinistra su via C. Battisti che arriva alla prima rotonda dove proseguendo diritto raggiungiamo la seconda. Curviamo a destra su via A. Volta e percorrendone poco più di 250 m raggiungiamo la traversa a sinistra di via Donatori Volontari di Sangue che risale la collina fino ad arrivare nel centro della cittadina con un'ultimo strappetto, abbastanza impegnativo, che raggiunge, con entrata a sinistra, piazza G. Colombo. Attraversandola ci portiamo su via G. Mazzini e girando a destra andiamo a percorrere il rettilineo che ci porta a superare il lungo sagrato antistante la Chiesa di Santa Maria Assunta (1206) dove si trovano anche le cappelle della via Crucis e poco dopo giriamo a sinistra iniziando una bella discesa a tornanti su via dei Cipressi.
Raggiunto il bivio di via Don C. Allievi, nei pressi del Camposanto, giriamo a destra e al primo bivio proseguiamo diritto per imboccare via A. Manzoni e risalendo anche qui leggermente entriamo in località Suella. Raggiunta la biforcazione della strada ci teniamo a sinistra e in un tratto pianeggiante andiamo a superare la sbarra che ci riporta in fuoristrada sulla bella sterrata che adesso inizia la discesa. Le belle curve che discendono la collina raggiungono poi un bivio di sterrate dove deviando a sinistra andiamo a superare alcune buche scavate dall'acqua prima di riprendere la bellissima sterrata che entra all'interno del bosco. Seguendo il corso del torrente Bevera andiamo a percorrere il lungo tratto quasi rettilineo con una prima parte in leggera discesa e successivamente in progressiva e leggera salita. Arrivati al bivio con l'asfaltata via San Luigi si inizia una breve discesa e raggiunto lo slargo, a sinistra, a fianco della curva proseguiamo diritto per entrare nuovamente su un'altro bel tratto sterrato che passa e supera la struttura del Quagliodromo di Costa Masnaga. Percorriamo questa strada bianca per intero e senza deviazioni raggiungendo la piccola frazione San Luigi dove superata la casa, alla nostra destra, ci riportiamo su sterrato e ci portiamo al bivio. Deviamo a destra, per proseguire ancora su strada bianca, attraversando un bel pratone e una parte coltivata per entrare poi all'interno del boschetto dove prendiamo a destra il Sentiero Bevera-Ponte della Crotta .
Il torrente che scorre alla nostra sinistra crea un piccola cascata e così cogliamo l'occasione per una piccola sosta che ci consente di dissetarci e di scattare qualche bella foto ricordo. Ripartiamo sulla bella sterrata che percorriamo tutta, sono all'incirca 800 m, raggiungendo il bivio a fianco del ex Mulino della Crotta che è diventato ora una bella residenza privata. Giriamo a destra per attraversare il ponticello che supera il torrente e percorrendo via N. Sauro entriamo nel territorio comunale di Rogeno. Raggiunto un bivio giriamo a sinistra per imboccare via E. Fermi e seguendo quest'altra stradina periferica che va ad attraversare un tratto di campagna arriviamo all'incrocio con via N. Sauro. Attraversandola ci portiamo su un'altra stradina asfaltata che ben presto diventa sterrata e ci conduce a fianco della collina dove in cima si trova Cascina Maggiolino. La bella serie di tratturi e sterrate prosegue a sinistra e con passaggi anche su single track quasi scomparsi raggiungiamo il rudere di Cascina Colombaio. Usciti sulla stretta stradina asfaltata ci teniamo a sinistra e con una breve discesa ci portiamo al bivio con via per Rogeno. Curva a destra per andare poi a superare alcune case e alla prima traversa giriamo a destra per entrare all'interno del Parco di Brenno. Seguendo quest'altro sterrato, che rimane sempre all'interno del bosco, lo attraversiamo e raggiunto il piccolo nucleo abitato di Cascina di Brenno, arrivati al bivio, giriamo a destra.
Andiamo a seguire una bella strada bianca che in rettilineo raggiunge il bivio di Cascina Campomarzo dove girando a sinistra ci portiamo sul Sentiero Ciclo-pedonale Monza-Erba . Un continuo susseguirsi di curve, non distanti dalle sponde del fiume Lambro, ci fa raggiungere in saliscendi il rettilineo sterrato che ci porta in località Rogolea. Al bivio dell'asfaltata via Dante Alighieri giriamo a destra e percorrendo poche decine di metri, in leggera discesa, ci portiamo alla traversa della stradina, a sinistra, che ritorna poco dopo sterrata e con alcune curve raggiunge prima il bivio di Cascina Bracesco e successivamente la località Mulino Ceresa. Si prosegue ancora su fondo non asfaltato fino alla deviazione a destra che ci porta al sottopasso della SP342 e superandolo entriamo in località Gaggio. Superato il ponticello sulla Roggia di Tabiago passiamo accanto agli impianti del centro sportivo e attraversata via Mulino Nuovo raggiungiamo in leggera salita l'innesto, a destra, della sterrata che prosegue poi in discesa. La seguiamo e alla prima traversa a sinistra deviamo per riprendere una leggerissima salita che ci consente di arrivare ad un'altro bivio dove girando ancora a sinistra rientriamo tra le case della piccola località. La stradina asfaltata a destra ci fa lasciare alle spalle le abitazioni e alcuni capannoni e arrivati a ridosso della SS36 ci portiamo sul tratto ciclo pedonale che per un tratto l'affianca. Sempre in leggerissima discesa raggiungiamo via Cattafame e passando dalla parte opposta della strada, per seguire la ciclo-pedonale in zona protetta, arriviamo in località Fornacetta.
Giriamo a destra e andiamo a percorrere 100 m di rettilineo dell'ampia strada e deviamo a destra quando troviamo la bella strada bianca che risale, oltre la sbarra, verso la Diga delle Fornaci e scendendo dalla parte opposta andiamo a ritrovare l'asfaltata. Curva a sinistra e al bivio a destra per imboccare la bella stradina che parte subito in leggera salita e dopo la curva la pendenza sale di un qualche punto in percentuale fino a raggiungere l'innesto della sterrata. Iniziamo così la discesa su quest'altro bel tratto del Sentiero ciclo-pedonale Monza-Erba e passando da fondo cementato ci si porta su sterrato e successivamente ancora su cemento per arrivare al punto in cui bisogna rallentare per evitare le grosse buche dovute alla corrosione del sentiero. Superiamo anche il cavalcavia della SS36 prima di arrivare alla piccola frazione di Peregallo dove la strada ritorna asfaltata. Al bivio con la SP102 giriamo a sinistra ed iniziamo la salita verso l'abitato di Briosco con alcune curve e con pendenze sempre accettabili. All'incrocio giriamo a sinistra e portandoci su un breve tratto di via G. Verdi arriviamo alla traversa di via D. Pace. Girando iniziamo una breve salita che ci conduce a fianco del Camposanto e poco dopo entriamo nel sentiero che attraversa il Bosco della Gagiada. Seguiamo questi sentieri che conosciamo a memoria per arrivare in discesa al piccolo ponte in legno che attraversa il Rio Bevera e sul single track che esce dal boschetto raggiungiamo il bivio dei sentieri.
Prendiamo a destra il tratturo che risale la collinetta e non senza fatica arriviamo a fianco di Cascina Molera e tenendoci a sinistra andiamo a seguire la bella strada sterrata che raggiunge un primo bivio. Lo superiamo e raggiunto il successivo giriamo a destra iniziando un tratto in falsopiano e che ci porta sulla stradina asfaltata di via dei Tigli. Proseguendo diritto imbocchiamo su via delle Quercie e poco dopo lasciamo nuovamente l'asfalto per entrare sul bel sentiero che raggiunge un piccolo guado. Attraversandolo entriamo sull'altro sentiero che attraversa un boschetto prima di arrivare sul single track alberato che ci porta al bivio con il tratturo. Girando a sinistra iniziamo l'ultima salita della giornata con l'arrivo alla periferia di Capriano sulla stradina asfaltata di via Costone e poi al bivio con via L. Galvani. Giriamo a sinistra e seguendone le curve ci portiamo su via Galileo Galilei dove giriamo a destra. Ultimi metri in leggerissima salita per ritornare all'incrocio con via Leonardo da Vinci dove termina il nostro tracciato odierno. Pier
Un grazie ad Alberto per le bellissime fotografie.
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