Bike Trail - 02
Note sul tracciato:
Seconda tappa del Bike Trail, con partenza da Lecco e trasferimento a Como su un tracciato che dire impegnativo è davvero poco. Paesaggi molto belli con scorci panoramici sul Lago di Como (ramo di Lecco) e sui laghi della Brianza con il primo, il Lago di Annone, che si mette in mostra dai passaggi al di sopra di Valmadrera e Civate. Per vedere il Lago di Alserio bisogna, invece, arrivare e superare Cesana Brianza. C'è poi l'arrivo anche accanto alle sponde delle verdi acque del Lago del Segrino dove abbiamo invece incontrato tantissima gente che percorreva la parte della strada chiusa al traffico. Tanti i tratti in cui, nonostante l'aiuto dell'@-mtb, si fa fatica e come sempre accade in questa parte di territorio il continuo saliscendi alla fine si farà sentire. Le parti sterrate, di questa tappa, sono forse quelle in cui ci rimaniamo di meno ma tutte le asfaltate, percorse, sono in gran parte secondarie e quindi con una minima traccia di traffico. Meteo non certamente all'altezza della stagione con qualche goccia di pioggia, un cielo quasi sempre coperto e temperature che ci hanno tenuto al fresco per tutto l'arco dell'escursione.
Nel 1919 la FIOM riuscì a firmare con la Confederazione degli industriali un accordo per la riduzione d'orario a otto ore giornaliere e 48 settimanali (l’accordo prevedeva, tra l’altro, il riconoscimento delle Commissioni interne e la loro istituzione in ogni fabbrica; la nomina di una Commissione per il miglioramento della legislazione sociale e di un’altra per studiare la riforma delle paghe e del carovita). La decisione in Europa in merito alla festività del 1º maggio, ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889, fu ratificata in Italia soltanto due anni dopo. Le prime manifestazioni e festeggiamenti di cui si hanno notizia certa in Italia, avvennero a Torino tra la fine di aprile e il primo maggio 1890. La rivista La Rivendicazione, pubblicata a Forlì, cominciava così l'articolo Per primo maggio, uscito il 26 aprile 1890: «Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d'ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento.
01/05/2024 |
Bike Trail - Tappa 2 |
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Distance
km |
Meters of elevation |
Time |
Meteo |
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Ascent |
Descent |
Passed |
In Motion |
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49 |
1107 |
1091 |
7:55 |
4:26 |
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Usciti dalla Stazione di Lecco ci dirigiamo a destra su via A. Volta e raggiunta la rotonda, su largo Montenero, deviamo a sinistra, imboccando la quarta uscita, iniziando una leggera discesa sulla stradina in pavé di via G. Bovara. Raggiunta piazza XX Settembre curviamo a destra per immetterci su piazza M. Cermenati dove a destra troviamo la scalinata che risale verso il Sagrato della Chiesa di San Nicolò (1296). Deviando a sinistra arriviamo sul Lungolario C. Battisti e d immettendoci sul bel tratto ciclo pedonale che costeggia il lago per raggiungere il Ponte J.F. Kennedy che attraversando il fiume Adda ci porta alla rotonda della SP583 . La curva a destra ci consente di seguire un tratto ciclo-pedonale che corre parallelo alla provinciale e raggiunge poco più avanti Malgrate. Svoltiamo a sinistra quando troviamo l'innesto della strada, via Agudio, che parte in leggera salita ma ne percorriamo davvero pochi metri per girare a destra nello stretto vicolo, con le transenne, che parte nel mezzo del centro storico. Seguiamo questa bellissima stradina in saliscendi che raggiunge un bivio dove mantenendoci a sinistra iniziamo la salita, pendenze intorno al 15%, che arriva prima sul prolungamento di via San Dionigi e successivamente all'incrocio. Proseguendo diritto imbocchiamo via Scatti che è interrotta, nel mezzo, da alcuni panettoni bypassabili e raggiungiamo l'ingresso del Parco Intercomunale Rio Torto.
Superiamo il cancello d'ingresso, con cautela portando la nostra @-mtb dal lato opposto ma senza scendere di sella, prendendo a destra il sentiero appena tracciato che procede per qualche decina di metri totalmente pianeggiante. Avvicinandoci agli alberi troviamo invece una bella discesa che con una curva ci porta accanto al campo di calcio e successivamente sull'asfaltata strada che poco dopo raggiunge anche il cancello d'uscita del Parco. Proseguiamo su questa stradina che raggiunge il bivio con via Roma dove mantenendoci a destra andiamo a seguirne il rettilineo ed entriamo nel centro di Valmadrera. Superiamo il piccolo Oratorio di San Giuseppe (1501 - Questo oratorio è dedicato a San Giuseppe, il padre putativo di Gesù, venne costruito tra il 1501 e il 1515 per interessamento di padre Girolamo Recalchi da Verona, grazie al contributo offerto dal duca Guidobaldo e da Elisabetta Gonzaga) che lasciamo alla nostra sinistra per procedere poi a destra quando affianchiamo la Chiesa di Sant'Antonio Abate (1400). Passando davanti alla Chiesa ci infiliamo nella stretta stradina pavimentata di via Cavour e poi subito a sinistra sulla strettoia di via G. Parini che ci fa entrare nel centro storico tra le vecchie case in cui ci sono ancora i grandi cortili. Uscendone dalla parte opposta ci portiamo in piazza Fontana e iniziamo una leggera salita che ci conduce alla traversa, a sinistra, dell'ampia strada che raggiunge un parcheggio poco più in alto.
Proseguendo diritto ci portiamo sull'asfaltata via Mons. A. Pozzi ed arrivati al bivio giriamo a destra per portarci sulla stradina laterale che poco dopo lasciamo per immetterci sul primo tratto off-road della giornata che ci permette di aggirare dall'alto alcune case e poco dopo di entrare su via Trebbia che lasciamo alla prima traversa a destra. Percorriamo adesso la stradina di via Prà Trebbia entrando, dopo alcune case, nella zona industriale ed al confine con il territorio comunale di Civate. La strada prosegue a curve e al termine ci troviamo al bivio con via Baselone. dove curvando a destra andiamo in direzione del centro sportivo e superato un ponticello sul torrente Toscio ci teniamo a destra per immetterci sul sentiero, appena marcato, che consente di aggirare il campo di calcio, quello di basket e il piccolo parco giochi su uno stretto passaggio nel mezzo delle reti di recinzione. Al termine di questo breve tratto arriviamo sull'asfaltata stradina di via Tozio e rimanendo a destra andiamo a percorrere quest'altra stretta stradina che passa all'interno del centro storico di Civate su un fondo in pavé. Raggiunto il bivio con via Alessandro Manzoni ne seguiamo il rettilineo che ci conduce alla traversa a destra di via del Crotto. Girando iniziamo la salita che raggiunge, dopo l'ampia curva, una serie di stradine laterali e noi ci infiliamo, a destra, sulla stretta stradina di via Scola.
Subito in salita si raggiunge, circa 50 m dopo, il bivio dove girando a destra imbocchiamo via Mons. Polvara dove iniziano le rampe che ci conducono al piccolo ma bellissimo borgo di Scola. Sono 500 m di salita su una strada a tornanti dove si gode di un bellissimo paesaggio ma le pendenze qui non scherzano ed in alcuni punti si arriva al 20%. La vista, una volta raggiunto il paesino, spazia sul Lago di Annone con la visione dell'intera penisola di Isella che divide per un lungo tratto lo specchio d'acqua. Risalito fino alla piccola Chiesetta di San Rocco (Sec. XV) la trovo però chiusa e ripartendo iniziamo una breve discesa sul rettilineo di via dei Rii che in breve ci fa raggiungere il bivio. Dopo una discesa, dalle nostre parti, c'è sempre una risalita e perciò al bivio ci teniamo a destra ed iniziamo la risalita verso un'altro bellissimo borgo quello di Pozzo che troviamo 250 m quando andiamo ad attraversare le poche case. Si prosegue poco dopo sulla sterrata del Sentiero Storico che arriva dopo circa 1200 m, quasi completamente in discesa, a fianco del rudere di Cascina Boroncello. Lasciandola alla nostra destra arriviamo al breve tratto cementato che ci porta davanti alla sbarra dove inizia la discesa sulla bella stradina asfaltata che raggiunge un bivio. Girando a destra ci portiamo su via Stefanoni ed entriamo all'interno del centro cittadino di Suello e passando per le strette stradine arriviamo al bivio di via San Fermo. Ci teniamo ancora a destra e deviando a sinistra, alla seconda traversa, sempre in leggera salita arriviamo all'incrocio con via A. Stoppani dove proseguendo diritto ci immettiamo su via Alessandro Manzoni che nella prima parte attraversa il Camposanto.
Rimanendo sempre sulla strada principale arriviamo, con alcune ampie curve ed in salita in piazza Cardinal Borromeo dove a sinistra troviamo la Chiesa dei SS. Fermo e Rustico (IX Sec.). Spostandoci in direzione della rotonda attraversiamo l'incrocio con via T. Morlino e ci infiliamo in leggera discesa su via Papa Giovanni XXIII° che entra all'interno del centro storico di Cesana Brianza. Si prosegue sulla stretta stradina di via Curt di Leri e all'incrocio successivo proseguiamo diritto per procedere prima su via Alessandro Volta e poi, dopo il bivio a destra, su via Segantini che ci conduce all'innesto di via dell'Alpetto. La strada inizia subito a salire, ma con pendenza abbastanza costante, e raggiunge il cancello d'ingresso del Parco del Roccolo. Il consiglio che do a chi arriva in questo punto in MTB è quello di sostare qualche attimo per gustarsi il bellissimo paesaggio sottostante del Lago di Pusiano da cui è possibile vedere in tutta la sua bellezza la piccola Isola dei Cipressi. Proseguendo, dopo la curva a destra, il fondo stradale diventa sterrato con la pendenza che però adesso sale un poco di più rispetto alla precedente e rimane così fino alla successiva curva. Fondo che diventa un poco più sassoso sulla breve ma impegnativa rampa che raggiunge le strutture esterne alla Miniera dove le pendenze arrivano al 15%. Mantenendoci a destra, dopo lo spiazzo, andiamo ad affrontare un single track che raggiunge l'asfaltata dove deviando a sinistra iniziamo la breve discesa a curve.
Sono solo 450 m quelli che si percorrono su questo tratto asfaltato poi alla nostra destra troviamo l'ingresso di un sentiero che però è a gradoni e quindi per proseguire bisogna per forza di cose scendere di sella. Breve portage per la lunghezza di 3 gradoni (su un passaggio abbastanza stretto, ma in alternativa, girando a sinistra, c'è l'ingresso del sentiero che consente di accedere poi allo stesso punto senza fermarsi) in cui si raggiunge il tracciato della Via Crucis Pusiano-Madonna della Neve che parte però subito in salita. Fondo acciottolato che si presenta subito con una buona pendenza che aumenta dopo la curva a sinistra fino all'arrivo a fianco della grande Croce in legno. Dopo la rampa si prosegue su un sentiero sterrato che passa nel mezzo tra il bosco e la parte del Monte Cornizzolo e raggiunto il letto del torrente Campora (solitamente asciutto) dobbiamo scendere nuovamente di sella perchè visto la situazione in cui si trova di non è proprio possibile rimanerci. Ci risaliamo un paio di metri dopo con un single track sassoso che parte subito in salita e che raggiunge la pendenza massima del 18%. Superato anche questo ostacolo si inizia un tratto in discesa con vista sempre meravigliosa, alla nostra sinistra, sui laghi. In questa posizione si vede anche il più lontano Lago di Alserio e nelle giornate più limpide anche il piccolo Lago di Montorfano oltre alla serie delle belle e verdi colline che danno quel qualcosa in più al territorio. Il sentiero lascia spazio ad un'ampia sterrata e poco dopo ritorniamo su fondo asfaltato quanto transitiamo a fianco del vicino Camposanto di Eupilio in località Carella.
Ancora discesa fino al bivio dove giriamo a destra su via IV Novembre e proseguiamo verso la curva, a destra, che ci immette sulla rampa in salita che in un breve rettilineo passa a fianco della bella Chiesetta di San San Martino (Sec. XIII). La aggiriamo seguendo a sinistra via G. Torti che ancora con un breve strappo ci consente di raggiungere il bivio con via Cornizzolo. Girando a sinistra si prosegue in discesa e arrivati al bivio con via Ghislanzoni la attraversiamo per infilarci nella stretta stradina acciottolata che passa nel mezzo tra la siepe e il cancello delle case della località Mariaga. Dopo la curva a sinistra la stradina diventa asfaltata e sotto l'arco di marmo arriviamo al bivio con via del Conte. Girando a destra proseguendo in rettilineo e poco dopo con una curva a sinistra la strada raggiunge una piccola rotonda. Mantenendoci a destra andiamo a percorrere viale dei Combattenti e superiamo la sbarra che ci immette sul tratto Ciclo Pedonale della strada che costeggia le verdi acque del Lago del Segrino. Effettivamente, nonostante la giornata non proprio limpida, di famiglie, bambini che passeggiano, corrono, si godono le placide acque del lago e si fermano a chiacchierare ce ne sono davvero tanti e cosi anche la nostra pedalata si abbassa nel ritmo mentre affianchiamo queste acque color smeraldo. Dopo circa 2000 m di strada pianeggiante arrivati al bivio con la SP41 giriamo a destra e percorrendone il rettilineo arriviamo alla rotonda dove alla seconda uscita imbocchiamo via F. Tosi. Subito in salita raggiungiamo la traversa di via Don L. Macchi che percorriamo tutta fino ad incrociare via A. Grandi. Girando a sinistra iniziamo la risalita su un primo tratto asfaltato raggiungendo, ben presto, la sbarra dove parte invece il fondo sterrato. Seguiamo il Sentiero Scioscia-Gualdera che, con la bella distanza di 1400 m, risale le pendici del Monte Scioscia con pendenze che al massimo raggiungono, nella prima parte, il 16%. La salita termina poco dopo il Funtanin della Madunina da Sass che viene gestito dal Gruppo Alpini di Longone al Segrino. Dopo un breve tratto in discesa si arriva sulla parte asfaltata che però lasciamo subito per inserirci, a destra, sul Sentiero del Bosco della Gualdera . La prima parte del nuovo tratto off-road è ancora però in salita, qui la pendenza è al 9%, e dopo circa 450 m inizia la discesa. Bella a curve e mai impegnativa dove ci diverte molto ma che forse termina troppo presto quando arriviamo alla periferia di Castelmarte. Uscendo dal bosco ritroviamo la strada asfaltata di dove deviamo a sinistra per iniziare un nuovo tratto in salita su via per Proserpio e con un primo tratto abbastanza agevole ci portiamo allo strappo successivo dove le pendenze arrivano al 13%. Imboccata Via A. Diaz percorriamo poi le strette stradine del centro storico girando a destra quando troviamo la traversa di via Roma. Poco più avanti troviamo un'incrocio e girando a sinistra ci portiamo a fianco dell'ingresso di Villa Baroggi-Meraviglia-Mantegazza (XVIII Sec.). Curvando a sinistra ci inseriamo sullo stretto passaggio che ci immette sulla stradina sterrata che costeggia il muro del parco della villa e che ci conduce nel centro storico di Proserpio con un'ultima parte leggermente in salita.
Proseguendo verso destra, sebbene la strada sia in senso unico contrario, ci portiamo su piazza E. Brenna e attraversandola, a destra, passiamo davanti alla Chiesa dei SS. Carlo e Rocco (1470) e all'attiguo Palazzo Comunale (1877). Poco più avanti ci portiamo su via XXIV Maggio ed iniziamo la discesa che con alcune curve ci conduce alla rotonda dove prendendo la terza uscita entriamo su via A. Manzoni. Percorrendone solamente 50 m giriamo poi a destra per procedere, ancora in discesa, sulla stradina acciottolata che conduce ad un bivio dove deviando a destra raggiungiamo il bivio con via V. Bellini. Curviamo ancora a destra e procediamo sempre in leggera discesa su via XXIV Maggio che raggiunge poi la rotonda dove alla terza uscita imbocchiamo un brevissimo tratto di via A. Manzoni. Lasciamo le case del paese e su questa stradina acciottolata in discesa e a curve ci portiamo tra le case della piccola frazione Arcellasco di Erba. Raggiunto il bivio di via Cardinal Borromeo, a fianco dell'Oratorio di San Bernardino (Sec. XV), giriamo a sinistra e sempre in leggera discesa ci spostiamo, su asfalto, percorrendo via A. Manzoni in direzione del piccolo agglomerato di case di Torchiera che troviamo alla nostra destra. Giriamo a destra su via N. Tommaseo e ne percorriamo davvero pochissimi metri per deviare quindi a sinistra sulla stretta stradina che parte tra le case. Poco dopo il fondo diventa sterrato e ci permette di rimanere in off-road fino a quando non troviamo l'asfaltata via Isonzo. Mantenendoci a sinistra proseguiamo per un'altro passaggio molto stretto che aggira alcune case e raggiunge il termine della cementata con il passaggio a spinta su alcuni gradini.
Sull'asfalto di via Marco d'Oggiono proseguiamo diritto e raggiunto il bivio con via XXIV Maggio giriamo a sinistra e poi subito a destra per portarci sulla stradina che poco dopo termina davanti ad un campo. Seguendo il single track, a sinistra, lo attraversiamo per raggiungere la parte asfaltata della stradina di via G. Verdi che termina al bivio con via G. Marconi. Andiamo ad attraversare l'abitato di Erba percorrendo a destra il rettilineo che arriva alla rotonda dove prendendo la seconda uscita riprendiamo un'altro rettifilo che raggiunge la successiva. Superandola attraversiamo, sul ponte, il fiume Lambro e subito dopo deviamo a destra imboccando via G. Leopardi. Procediamo sulla stretta stradina fino ad arrivare al parcheggio e procedendo ancora diritto andiamo a superare la sbarra per entrare su un breve tratto off-road che devia, poi, a sinistra accostando il corso del torrente Bova. Abbiamo così aggirato l'Ospedale di Erba rientrando su asfalto giriamo a sinistra per percorrere via Fatebenefratelli dove raggiungiamo una rotonda e mantenendoci a destra arriviamo fino alla traversa, a destra, di via Clerici. Girando si procede su questa stradina laterale che ci conduce a Crevenna dove arriviamo al bivio con via U. Foscolo. Girando a destra percorriamo un breve tratto di via V. Monti, passando accanto alla Chiesa di Santa Maria Maddalena (1478). La stretta stradina la lasciamo al primo incrocio dove girando a sinistra ci immettiamo in un'altro vicolo che aggira alcune vecchie case e la Chiesa prima di arrivare nuovamente su via U. Foscolo dove giriamo a destra. Imboccato poi il prolungamento di via San Giorgio arriviamo a superare il sottopasso della SP64 ed all'incrocio successivo giriamo a sinistra su via Minoretti.
Inizia qui uno strappetto, anche abbastanza impegnativo che, con il 18% di pendenza, arriva dopo 200 m all'incrocio con via Balbor. Proseguiamo su un mangiaebevi fino al bivio dove imbocchiamo, a destra, via Mauri. Anche questa stradicciola asfaltata dopo un pò termina e trasferendo le nostre gomme su sterrato percorriamo un tratto off-road che raggiunge il bivio con via Buco del Piombo. La curva a sinistra ci fa percorrere solo 100 m di questa strada in leggera discesa per poi deviare a destra inserendoci nella sterrata successiva che procede all'interno di un boschetto. La percorriamo tutta rimanendo all'ombra degli alberi raggiungendo poi Cascina Malpirana. Attraversato un breve tratto asfaltato rientriamo quindi in fuoristrada con l'iniziale salita, al 9,5%, che dopo 350 m raggiunge il trivio. Prendiamo la stradina, via San Bartolomeo, a destra e proseguiamo, ancora in salita, su fondo però asfaltato con questa stradina che dopo un'iniziale rettilineo disegna alcuni tornanti prima di arrivare al bivio con via Panoramica (sono 350 m al 20% di pendenza) alla prima periferia di Albavilla. Giriamo a sinistra ed iniziamo un saliscendi di circa 1000 m che ci porta prima sul prolungamento di via dei Crotti e successivamente, in discesa, al bivio con via Patrizi. Giriamo a sinistra e proseguendo su questa stradina arriviamo all'incrocio dove attraversata piazza Fontana imbocchiamo poi la stretta vicoletto di via Chiesa Vecchia che raggiunge piazza Roma. Deviazione a destra per seguire un breve tratto di via Dante Alighieri, che ci da modo di proseguire all'interno del centro storico, per girare quindi a sinistra su via G. Parini e poi sul prolungamento di via Magenta fino al bivio.
Proseguiamo diritto su via Roscio e andiamo a percorrerne il rettilineo sempre in leggera salita per continuare su via Partigiana solo fin dopo la curva. Qui prendiamo a sinistra la stradina, stretta, che parte a fianco della casa, ed iniziamo un'altro bel tratto in ascesa (500 m) che sale in modo abbastanza regolare e senza eccessivi strappi fino a raggiungere il termine dell'asfalto davanti al cancello di una casa. Deviamo a destra e davanti a noi troviamo un bel sentiero che per i prossimi 50 m, con pendenza al 18%, risale ancora nel mezzo del bosco. Un pò di sano portage e raggiungiamo il bivio della sterrata dove risaliamo in sella e procediamo, a destra, adesso in discesa. Non semplici alcuni passaggi per via dello spostamento, dovuto all'acqua dei temporali, di alcuni rami e fronde ma si passa tranquillamente facendo però attenzione ed evitare qualsiasi problema al cambio. La bella parte prosegue poi a sinistra, dopo il tornante, raggiungendo prima una casa colonica, per passare poi su un fondo pavimentato e selciato che con un buon declivio in negativo (pendenza -18%) arriva a fianco della piccola località Fossana. Il sentiero devia quindi a destra e per i prossimi 250 m si rifiata un'attimo, anche in discesa, fino all'arrivo al bivio nei pressi della Baita degli Alpini di Albese con Cassano. Noi deviamo a sinistra e sempre su strada pavimentata procediamo ancora in discesa fino ad arrivare alle prime case del paese dove andiamo a superare il piccolo Oratorio di Santa Elisabetta (1679) seguendo le strette stradine di via Monte Grappa e a destra di via C. Pulici dove passiamo accanto a Villa Parravicini di Persia (Sec. XVIII, ora destinata a Casa di Riposo). Subito dopo lasciamo la strada asfaltata e procediamo, a destra, nel sottoportico che ci immette sull'altra stradina di via Adamello.
Si prosegue in salita sul primo tratto asfaltato e si continua percorrendo un sentiero in la salita che termina dopo circa 500 m con pendenze che non superano mai il 12% fino ad arrivare sul selciato di via ai Monti. Qui inizia la discesa che raggiunge un bivio tra le strette stradina del paese con deviazione a destra per procedere con un'altro strappetto che si percorre su un bel sentiero che passa accanto al muro di cinta del parco di Villa Greppi (Sec. XIX) con una pendenza che, per l'intero tratto, non supera il 4,5%. Raggiunto il piccolo centro di Sirtolo ritroviamo la strada asfaltata e con la stretta viuzza a curve arriviamo all'interno del cortile della cascina dove per uscirne utilizziamo il sottoportico, a destra, che ci conduce su un'altro stretto vicoletto. Arrivati al bivio con la SP37 accanto al piccolo Oratorio di San Fermo (1835) giriamo a destra e andiamo a percorrerne solamente 150 m per deviare a destra dove attraversiamo il parcheggio prima di immetterci a sinistra sulla stradina ciclo-pedonale che raggiunge il bivio con via Vittorio Veneto. Siamo arrivati a Tavernerio e girando a destra andiamo ad affrontare un'altro tratto in salita che ci porta alla periferia del borgo dove sul prolungamento di via A. Diaz raggiungiamo il bivio di via IV Novembre. Girando a destra andiamo a percorrerla interamente e arrivati all'incrocio attraversiamo via Roma per imboccare via Alessandro Manzoni. Alla frazione di Solzago ci portiamo al bivio con via Nazario Sauro e girando a sinistra arriviamo al successivo dove a sinistra andiamo a percorrere via Cappelletta. Poco dopo ritroviamo la SP37 che attraversiamo utilizzando la rotonda per immetterci su un brevissimo tratto di via Raffaello.
Con la curva a destra imbocchiamo il Sentiero della Vecchia Tramvia Como-Erba-Lecco e procedendo sempre in leggerissima discesa arriviamo sul Ponte dei Bottini (2002 - piccolo ponticello che attraversa l'orrido del torrente Bottini). Superandolo, dando sempre la precedenza a chi arriva in senso opposto perchè in salita, ci riportiamo sul bellissimo sterrato che procede in direzione di Camnago Volta. Ritrovato l'asfalto, sul piccolo piazzale, deviamo a sinistra su via della Pila e ci fermiamo un attimo per visitare la bella Chiesa di Santa Cecilia (Sec. XVI) per poi proseguire a sinistra su via V. Franchi fino alla traversa, a destra, di via della Libertà. La strada è sempre in discesa ed anche abbastanza stretta per cui bisogna stare molto attenti di non occupare la corsia opposta che eventuali mezzi percorrono normalmente. Rimaniamo sempre sulla strada principale e arriviamo al bivio con via Navedano dove girando a destra andiamo a superare il piccolo ponticello e poi a percorrerne le belle curve che procedono accanto alle sponde del torrente Cosia. Proseguiamo sul prolungamento di via Pannilani ed entriamo alla prima periferia di Como dove per un breve tratto la strada si stringe fino all'arrivo al bivio con la SS342 . Girando a destra andiamo quindi a superare l'incrocio e ci inseriamo su via Briantea e poi su via Dottesio che dopo alcune curve ci porta sul prolungamento di via Dante Alighieri. La percorriamo fino a quando non troviamo a sinistra lo stretto vicolo di via Perlasca dove giriamo per raggiungere poi il bivio con via Lecco. Inserendoci nelle strette stradine del bel centro storico cittadino andiamo a superare la piazza dove troviamo l'antica Basilica di San Fedele (Sec. X) per poi deviare verso piazza Duomo dove troviamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta (1396) e il Palazzo del Broletto (1215). Una breve parentesi accanto alle sponde del Lago di Como percorrendo a fianco il lungolago Mafalda di Savoia per poi recarci in direzione della Stazione di Como San Giovanni dove termina questa seconda tappa del Biketrail.
Pier
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