Challenge Hills - 03
Un bel passaggio all'interno dei sentieri del Parco Agricolo della Valletta |
Note sul tracciato:
Giusto il tempo di disegnare il tracciato ed eccomi a percorrerlo insieme ai miei 18 Amici che ho trovato al punto d'incontro di Briosco. Dai, devo dirlo, queste sono le belle soddisfazioni che hai dopo qualche giorno di lavoro per redigere come sempre un'itinerario nuovo sui tanti e bellissimi sentieri e sterrati che ancora la Brianza ci offre. Meteo che si è mantenuto leggermente instabile nella prima mattinata e anzi, quando siamo arrivati a Viganò, qualche goccia di pioggia l'abbiamo pure sentita. Per il resto caldo, il giusto, con terreni in parte coperti da fango in alcuni tratti anche scivolosi. Percorso che è tutto pedalabile anche se esistono passaggi tecnici su alcuni sterrati e sentieri all'interno del Parco di Montevecchia e Val Curone.
12/05/2024 |
Challenge Hills - 03 |
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Distance
km |
Meters of elevation |
Time |
Meteo |
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Ascent |
Descent |
Passed |
In Motion |
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38 |
690 |
690 |
3:53 |
2:42 |
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Una breve pausa per rifiatare un poco e per scattare le fotografie di gruppo e di ricordo per poi rimetterci in sella ed iniziare a seguire il Sentiero 7 Cernusco FS - Missaglia che parte con una leggera discesa. Appena dopo la curva si inizia però a salire anche se le pendenze in questo tratto sono abbastanza dolci. Fondo del sentiero buono a parte i tratti in cui bisogna saper controllare i mezzo per via della grossa quantità di fango che si è formata dopo le piogge. Raggiunta con uno strappetto la curva, decisa, a sinistra siamo arrivati nel tratto impegnativo con una breve discesa su sassi affioranti che denotano la formazione della roccia sottostante che sembra stratificata. Con cautela andiamo a superare anche questo breve passaggio e trovandone altri, nel seguire il sentiero, abbassiamo un poco la nostra velocità e con un passo regolare e senza forzare arriviamo all'ultimo strappo che raggiunge il bivio con la Strada Panoramica . Svoltiamo a sinistra e iniziamo un'altro bel tratto in salita sul lungo rettilineo che troviamo davanti a noi iniziando a percorrere questi 600 m che ci dividono dalla sbarra e dove la pendenza arriva al massimo all'11%. Superata la nuova sbarra, con l'ingresso/uscita alla nostra sinistra, raggiungiamo l'inizio del tornante di via Montevecchia. Noi quest'oggi deviamo a destra e ci portiamo sulla sterrata Via Deserto che parte in leggera discesa e su un bellissimo fondo superando alcune ville recentemente restaurate per arrivare alla parte più tecnica di questa discesa che inizia subito dopo la curva a sinistra. Anche qui sono presenti le rocce stratificate per cui il consiglio è di moderare di molto la velocità e di cercare di mettere le gomme nei passaggi possibili e non superando le sconnessioni delle rocce. (Questo lato off-road è lungo solamente 200 m che sembrano non finire mai)
A fianco della casa, a sinistra, ci immettiamo sulla strada acciottolata che risale leggermente tra i terrazzamenti e procede poi a fianco del bosco ed a muretti, a secco, per passare accanto alla rete di recinzione di un campo. Con una deviazione a sinistra andiamo poi ad attraversare alcuni pratoni ed arrivando sulla bella sterrata che entra all'interno del bosco, leggermente in salita, arriviamo nel piccolo borgo di Cascina Roncaria. Attraversando le case, a destra, ci immettiamo su un'altro bellissimo sentiero che attraversa lo spazio tra lo steccato e gli alberi su un fondo anche acquitrinoso, nella prima parte, prima di entrare all'interno del bosco dove il passaggio si restringe ma il fondo migliora notevolmente. Si prosegue su un saliscendi e con una decisa curva a sinistra andiamo a seguire il sentiero che si inerpica sulla collina con punte di pendenza che nella prima parte superano il 10%. Con il saliscendi che incontriamo subito dopo ci portiamo a fianco della grande struttura di Cascina Ceregallo (è un complesso rurale che respira storia antica. Le origini del nome “Ceregallo” sono dibattute, ma alcune ipotesi suggeriscono che possa derivare dal termine latino “cerrus,” che significa “cerro,” una specie di quercia diffusa sulla collina Sirtorese) e raggiunto in discesa il bivio sull'asfaltata giriamo a destra per spostarci in direzione dello slargo accanto alla piccola Chiesa di Sant'Andrea (1280). Lasciandola alla nostra destra ci si immette sulla sterrata che in discesa arriva davanti a Cascina Bornò e prosegue poi verso la rotonda di via Resempiano. Tenendoci a destra andiamo a percorrere solamente 100 m di strada asfaltata e deviamo a sinistra quando troviamo l'ingresso della strada sterrata. Siamo alla periferia di Sirtori e superata la sbarra (scendendo di sella per via dello stretto passaggio) proseguiamo poi sull'altro bellissimo tratto off-road che entra all'interno del bosco.
Divertendoci parecchio, in discesa, ben presto arriviamo alla più larga sterrata che prosegue poi in rettilineo verso l'asfaltata via G. Donizetti alle porte di Barzanò. Giunti al bivio sulla SP51 giriamo a destra e raggiunta dopo circa 100 m la rotonda prendiamo la seconda uscita e ci portiamo all'interno del quartiere di San Feriolo. Imboccata via G. Verdi raggiungiamo il bivio con via dei Mille e deviando a destra percorriamo solamente un brevissimo tratto di SP48 . Al primo bivio procediamo a sinistra per inserirci su via Risorgimento e proseguiamo ancora a sinistra sulla strettoia di via della Cappelletta che poco dopo lascia spazio ad una bellissima sterrata che rientra all'interno del Parco Agricolo della Valletta. La percorriamo tutta e ci ritroviamo a fianco del Camposanto di Cremella dopo aver attraversato dei grandi pratoni con un bellissimo colpo d'occhio sulle verdi colline. Girando per forza a destra, sull'asfaltata, ne percorriamo il rettilineo e passiamo accanto alla recinzione del Parco di Villa del Bono (1900). Al bivio con via Verdegò giriamo a sinistra e con la strada leggermente in salita arriviamo nella strettoia che ci porta all'interno del centro storico della cittadina. Superando i passaggi che consentono solo il transito ciclo pedonale uscendo da questa stradina arriviamo alla rotonda sulla SP48 . e mantenendoci a destra procediamo sulla provinciale per soli 60 m. Con cautela giriamo a sinistra per portarci sull'asfaltata vai Martiri della Libertà e con la strada sempre in leggera discesa raggiungiamo l'ingresso del sentiero. Percorrendolo tutto entriamo poi all'interno del boschetto e con una discesa un poco più tecnica usciamo direttamente sul pratone dove deviamo a destra. Ancora un breve tratto di single track che entra nuovamente nel bosco e con la curva a destra si procede adesso su una bella sterrata che rimane all'ombra degli alberi. Poco più avanti inizia una breve salita, su un fondo sassoso e sempre acquitrinoso, che raggiunge le strutture del grande complesso di Cascina Zizzanorre. Passando a destra sulla stradina asfaltata arriviamo all'innesto, a sinistra, del tratto ancora sterrato che in discesa ci porta fino ad un bivio dove con un piccolo sforzo andiamo a superare la breve salita che raggiunge l'asfaltata. Entrati nella frazione Oriano su via San Marco ne percorriamo un brevissimo tratto per prendere poi a sinistra il rettilineo di via Alessandrini che raggiunge il bivio con via G. Verdi. Curva a sinistra per procedere sulle strette viuzze che passano accanto alle vecchie case e proseguendo diritto imbocchiamo la stretta stradina, asfaltata, che in discesa ci riporta poi nel mezzo dei pratoni. La sterrata che troviamo nella parte bassa della valletta raggiunge un primo bivio dove mantenendoci a destra proseguiamo in direzione del successivo. Anche qui giriamo a destra e proseguiamo sul lungo rettilineo off-road che arriva ad un'altro bivio dove giriamo, per l'ennesima volta, a destra. Leggera salita per raggiungere l'aia di Cascina Bonacina ed attraversandola ci portiamo all'incrocio delle sterrate. Proseguendo diritto iniziamo la salita che ben presto raggiunge le case della prima periferia di Cassago Brianza e il bivio con l'asfaltata via U. Foscolo. Svolta a sinistra e raggiunto un'altro bivio deviamo a destra per percorrere il lungo rettilineo di via A. Manzoni che ci porta alla rotonda sulla SP112 . Imboccando la seconda uscita attraversiamo la provinciale e proseguendo su via F. Petrarca raggiungiamo la zona del centro sportivo dove a destra seguiamo la bella stradina di via San Salvatore che aggira un complesso industriale. Giunti al bivio con via Tremoncino, davanti all'alberato viale d'ingresso al Mausoleo dei Visconti di Modrone (1884), giriamo a destra e procediamo sul breve rettilineo fino alla prima traversa a destra. Seguendola tutta ci portiamo al bivio con via Fontana e prendendo a sinistra il breve tratto della stradina alla prima traversa giriamo poi a destra.
Seguendola tutta ci portiamo al bivio con via Fontana e prendendo a sinistra il breve tratto della stradina alla prima traversa giriamo poi a destra. Con una serie di leggere curve ne seguiamo il percorso e ci portiamo al bivio con via Piave dove giriamo a sinistra. Con queste stradine secondarie evitiamo come sempre il traffico e arrivati a ridosso di Cascina Rosello e raggiunto l'ingresso della sterrata che parte a sinistra iniziamo un'altro tratto off-road. Superato con alcune curve la bella parte di campagna ci ritroviamo sull'asfaltata stradina che raggiunge poi il sottopasso ferroviario e raggiungiamo lo spazio davanti a Cascina Costa. Con il sentiero che prendiamo a sinistra andiamo in direzione del piccolo ponticello in cemento che attraversa la Roggia Bevera e uscendo dal boschetto iniziamo la breve salita che raggiunge poi le strutture del campo di calcio e del centro sportivo. Lo aggiriamo completamente percorrendo la stradina sterrata che entra poi in un boschetto prima di arrivare ad un bivio. curva a destra per iniziare un tratto in leggera discesa su un tratturo che che poco dopo raggiunge un'altro bivio. Girando a destra percorriamo adesso la sterrata e all'innesto, a sinistra, del sentiero giriamo per andare ad affrontare e seguire la prima parte in salita del bellissimo Sentiero Bosco di San Martino che attraversa l'omonima area verde. Con questo passaggio, davvero molto bello, ci trasferiamo nel territorio comunale di Veduggio con Colzano e raggiunto il bivio con l'asfaltata via G. Verdi giriamo a destra. Con il breve tratto di rettilineo che percorriamo, circa 300 m, arriviamo a ridosso del Camposanto e superandolo giriamo, poi, subito a sinistra ed entrare nell'altro bel tratto sterrato del Sentiero Briosco-Cassago che corre non distante dal corso della Roggia Bevera.
Andiamo ad attraversare un bel boschetto e uscendo nel mezzo dei grandi pratoni ci teniamo sempre a sinistra sul bel single track che procede con qualche piccola deviazione. Ultima parte in salita in cui bisogna essere pronti con il cambio altrimenti lo strappetto fa mettere il piede a terra. Raggiunta la periferia di Colzano ci ritroviamo sull'asfaltata via A. Manzoni e deviando a sinistra andiamo a percorrerne il tratto che arriva fino alla traversa di via S. Quasimodo. Girando a destra percorriamo questa stradina asfalto/sterrata e ci portiamo all'incrocio. Attraversiamo via C. Porta e ci infiliamo nella nell'ampia strada, in leggera salita, di via Libertà e procediamo fino alla traversa, a destra, di via G. Matteotti. Raggiunto il termine della strada ci teniamo a destra e andiamo a superare il palo di entrata del sentiero Ciclo-Pedonale che raggiunge poi il ponte che attraversa viale della Repubblica. Portandoci dal lato opposto prendiamo poi a destra la parte sterrata che in leggera salita affianca un gruppo di case e poi entra all'interno del bosco per arrivare al bivio dove a destra iniziamo la discesa che ci conduce all'ingresso del Sentiero della Vecchia Ferrovia Veduggio-Fornaci . Sempre in leggera discesa affrontiamo il lungo rettilineo che passa adesso all'interno del bosco e raggiunge le vecchie trincee e i sottovia prima di terminare con la secca curva, a sinistra, che ci porta sul bel sentiero che risale la collinetta.
Usciti dall'ombra degli alberi giriamo a destra e andiamo a percorrere l'ampia sterrata che passa a fianco di un capannone prima di terminare al bivio con via G. Leopardi. Mantenendoci a sinistra ne percorriamo poco più di 100 m e giriamo a destra alla traversa di via Meucci, a Capriano. Il breve rettilineo di questa stradina laterale ci conduce al bivio con via Galileo Galilei dove giriamo a destra e poi subito a sinistra imboccando via Nobel e proseguendo oltre la curva andiamo poi a seguirne il rettilineo fino al bivio con via Salvabella. Girando a destra ci inseriamo sul tratto sterrato e proseguiamo in leggera discesa in direzione di Cascina Molera dove poco prima giriamo sul bel sentiero in discesa che arriva nella parte bassa della valletta del Rio Bevera. Raggiunto l'innesto del sentiero lo imbocchiamo ed entrando nel boschetto andiamo ad attraversare il piccolo ponticello in legno che attraversa il corso d'acqua. Raggiunta la sponda opposta proseguiamo ancora sul bel sentiero che inizia subito a risalire la collinetta del Bosco della Gagiada e attraversandolo, seguendo la traccia GPS, arriviamo sull'asfaltata stradina di via Benedetto da Briosco e in discesa raggiungiamo il prolungamento di via Cristoforo Colombo dove superiamo le transenne che delimitano il passaggio solo Ciclo-Pedonale. Al bivio di vi Marco Polo deviamo a sinistra e subito arriviamo al bivio successivo con la SP155 . Girando a sinistra ne percorriamo davvero poche decine di metri e deviando a sinistra rientriamo su via F. Magellano dove termina il nostro bel percorso odierno.
Pier
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