Long Ride MTB - Tappa 1
Distance: 40 km - 693 m Ascent - 592 m Descent
E' la prima escursione infrasettimanale dell'anno e la partenza è fissata per le 9:30 dal parcheggio davanti alla piccola Stazione di Biassono-Lesmo-Parco. Anche oggi gli amici ci sono e si parte con una bella giornata di sole ma con temperature un poco bassine. C'è da dire, su questo itinerario, che le difficoltà sono minime se si escludono i tornanti della salita del Sentiero del Cancello . E' la prima delle due tappe che sono previste, nel Long Ride MTB, per chiudere un'anello che passa sui più bei sentieri della Brianza che quest'oggi ho trovato in ottime condizioni e tutti percorribili al 100% in sella. Il tracciato prevede l'attraversamento di quattro Parchi: Colli Briantei, Parco Agricolo Nord Est, Parco del Molgora e Montevecchia e Valcurone e si rimane in fuori strada anche per qualche ora. Un grazie agli amici Marco e Luigi che mi hanno accompagnato in quest'altra mattinata nel segno della mountain bike.
Apri la pagina per visualizzare le tappe del percorso con la lunghezza complessiva del tracciato e il dislivello globale.
Lasciamo il parcheggio, davanti alla piccola
Stazione di Biassono-Lesmo-Parco,
per portarci su via Al Parco e tenendoci a destra andiamo ad
attraversare il passaggio a livello. Percorriamo il tratto successivo e
alla traversa di via Risorgimento giriamo ed andiamo a percorrere questa
stradina in senso unico che con un leggero strappetto ci porta alle
prime case della frazione
Peregallo. Arrivati al bivio si
prosegue ancora diritto su via Rapazzini e raggiunto il bivio successivo
ci teniamo a destra per percorrere via Italia. Poco prima di arrivare
all'innesto sulla
SP7
ci teniamo a destra e andiamo a seguire il tratto ciclo-pedonale che
arriva alla destra della rotonda. Andiamo ad attraversarla portandoci a
sinistra e imbocchiamo poi via Monte Bianco. E' questo il tratto più
movimentato dal traffico che incontriamo oggi sul tracciato per il
resto, lo leggerete poi nel proseguo, saranno solo stradine periferiche
o che attraversano piccoli centri in cui il traffico automobilistico è
ridotto davvero al minimo.
Iniziamo la discesa che prosegue sempre, su sentiero e tratturo, con
continue deviazioni della sede sterrata per evitare i profondi solchi
lasciati dai mezzi che lavorano i campi. Ci portiamo sul tratto
pianeggiante arrivando al bivio giriamo a destra seguendo il
rettilineo della sterrata. Ci rimaniamo superando un primo bivio e
proseguendo ancora diritto arriviamo ad un'altro bivio dove questa
volta giriamo a sinistra per andare a seguire un'altro tratto
rettilineo che passa non distante da
Corte Giulini. Imbocchiamo, poco dopo, un breve tratto asfaltato che devia a
sinistra in direzione di
Corte Sant'Anna dove ci
teniamo a destra per percorrere quest'altro tratto in rettifilo che
poco dopo raggiunge un bivio. Girando a sinistra ci riportiamo sulla
bella sterrata che prosegue con un andamento in leggera discesa e
procedendo a fianco del boschetto e tra reti di recinzione arriviamo
al guado su torrente Molgorana.
Lo attraversiamo, essendo quest'oggi in secca, risalendo l'argine con
uno strappetto. Girando a sinistra andiamo a seguire un bel single
track che corre, parallelo e più alto, della provinciale
SP177
alla nostra destra e raggiunto il boschetto proseguiamo diritto sul
sentiero, acciottolato, che in salita raggiunge la Croce. La superiamo
per seguire il single track a destra e andiamo in direzione di
Cascina Cassinetta che
raggiungiamo, poco dopo, uscendo dal bosco. Giriamo a sinistra e
imbocchiamo la bella strada bianca che va ad attraversare i campi e
andiamo in direzione dell'entrata del bosco.
Arrivati al bivio dei sentieri ci teniamo a destra ed andiamo a
seguire il single track che raggiunge la stradina asfaltata di via A.
Einstein alla periferia della frazione
Ribona. La attraversiamo e in
questo contesto di sentieri rimaniamo a margine del boschetto seguendo
sentieri che ci permettono di aggirare le case. Ultimo tratto in
discesa, entrando tra le piante, per risalire poi con un sentiero
sulla stradina di via A. Meucci. Arrivati all'incrocio con
la
SP235
la attraversiamo e imbocchiamo via Dossi e poco dopo entriamo
all'interno del Parco Agricolo Nord Est. Arriviamo a lambire la case della frazione
Impari Superiore e procedendo a
sinistra ci portiamo poi sulla bella sterrata e quindi sul tratturo
che va ad attraversare i pratoni. Poco dopo lasciamo il territorio
comunale di Usmate-Velate
ed entriamo in quello di
Lomagna per raggiungere la
frazione Villaggio dei Pini.
Raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra ed attraversiamo la stradina
e le ultime case del borgo. Portandoci, adesso, sulla bella sterrata
siamo entrati nel
Parco del Molgora
e proseguiamo diritto fino al bivio della stradina di via dei Gelsi
alla prima periferia della frazione
Fornace.
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Il breve tratto di via Monte Bianco lo percorriamo sulla pista
ciclo-pedonale e la lasciamo quando alla nostra sinistra troviamo la
stradina che entra all'interno del, piccolo, Parco dell'Acqua
alla prima periferia di Arcore. Ci
portiamo sulla stradina di via della Maiella e poco dopo iniziamo la
prima salitella della giornata che ci porta davanti allo
Chalet degli Alpini dove giriamo a
sinistra. Si prosegue sulla stretta stradina di via Col di Lana e
iniziamo nuovamente a salire rimanendo a lato del
Parco di Villa Borromeo d'Adda. Il bel fondo sterrato ci consente di tenere una velocità abbastanza
costante ed in breve raggiungiamo il bivio con via della Fornace. Curva
a destra e sempre su strada sterrata procediamo su quest'ampia strada
bianca che passa a fianco, alla nostra sinistra, anche al muro di cinta
di
Villa Spalletti Trivelli prima di arrivare al bivio con via Abate d'Adda.
Curva a sinistra per seguire il prolungamento su viale Brianza e
raggiungere, quindi, il bivio di via Toscana. Giriamo a destra e andiamo
a superare la piccola rotonda per poi proseguire diritto fino alla
traversa, a sinistra, di via Tiziano. Giriamo e andiamo a percorrere il
lungo rettilineo che ci porta tra le case della frazione
Bernate. Arriviamo quindi in piazza
Conte Durini, dove troviamo alla nostra destra la
Chiesa di Santa Maria Nascente (La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente e San Giacomo è sita
in piazza conte Durini e costruita come cappella privata tra i secoli
XVI e XVIII, a pianta rettangolare e dotata di un piccolo campanile) e davanti a noi
Palazzo Durini (venne costruito tra il XVI ed il XVII secolo dalla famiglia Durini
per controllare le cinque corti rustiche della zona, già densamente
popolata durante l'epoca medievale). Tenendoci a sinistra andiamo ad attraversare il sottoportico di
Corte San Giuseppe e ci
portiamo poi all'interno del cortile per proseguire sulla stradina
sterrata dove inizia il
Sentiero
Bernate-Cabella-Camparada .
Poco dopo passiamo accanto alla vasca della
Molgorana di
Arcore e andiamo in direzione del
sottopasso ferroviario. Lo superiamo e con la sterrata che adesso
entra nel bosco iniziamo una leggerissima salita sul bellissimo
sentiero che con passaggi stretti tra le piante ci fa divertire
parecchio. Controllando il nostro mezzo su radici sporgenti e tratti a
spiovente sull'alveo della roggia sottostante entriamo all'interno del
Parco dei Colli Briantei. Seguendo l'intero tratto arriviamo al bivio con la
SP177
dove girando a sinistra e poi subito a destra ci riportiamo in
fuoristrada. Quest'altra parte, che fa parte dell'itinerario odierno,
è di per se bellissima e si pedala su un'ampia sterrata che va ad
attraversare il bosco nella piccola valletta che passa nel mezzo tra
l'abitato di Camparada e la
piccola frazione Valmora. Un
continuo saliscendi che si conclude con la risalita, impegnativa, che
ci porta all'esterno delle piante in un paesaggio che in questa
stagione è fatto di campi dove il colore verde dei germogli che
iniziano a spuntare dal terreno rende tutto molto distensivo.
Tenendoci a sinistra andiamo ad attraversare questi grandi pratoni e
seguendo il single track e successivamente il sentiero arriviamo al
bivio dove a sinistra prendiamo il largo tratturo che in discesa
arriva a fianco dell'allevamento dei conigli. Curva a destra e poco
dopo la piccola stradina asfaltata di via Madonnina ci conduce, con un
breve rettilineo, al bivio. Curva a destra e subito a sinistra per
riportarci su strada sterrata e percorriamo via Mongorio, che passa
non distante da
Cascina Melli. La breve stradina passa accanto alla fattoria prima di deviare a
sinistra e noi seguendone il tracciato ci portiamo al bivio. Giriamo a
destra e andiamo a seguire il tratturo che in leggera salita va ad
attraversare i grandi pratoni e risaliamo la collinetta da dove
possiamo ammirare da lontano, alla nostra sinistra, le case di
Valaperta e
Rimoldo mentre, a destra, quelle
di Ribona e del
Villagio dei Pini che
andremo a raggiungere più avanti.
Prendiamo a sinistra il bel single track che in discesa arriva sul
bel tratturo dove al bivio giriamo a destra e seguendone il tracciato
passiamo non distanti dalle case della frazione
Valaperta. Con uno strappetto ci
portiamo al bivio con la
SP55
e girando a destra ne andiamo a percorrere poco più di 50 m per
prendere poi a sinistra l'altra sterrata che risale la collinetta. La
salita, di breve durata, ci porta in un bel contesto di pratoni e
proseguiamo su questo tratto di strada alberato che entra poi nel
boschetto. Lo attraversiamo e seguiamo il sentiero che devia a
sinistra arrivando al tornantino. Ci teniamo a sinistra per procedere
in discesa fino a portarci sull'ampia sterrata che va ad attraversare
i campi. Raggiunto il bivio con l'asfaltata via V. Alfieri giriamo a
destra e superando il Camposanto arriviamo a percorrere un tratto
della curva, dove lasciamo l'asfalto, per riportarci sull'altro
bellissimo sterrato che corre accanto al corso del
torrente Lavandaia. Arriviamo a
fianco delle Cascatolle ed
andiamo a superarle per procedere sempre su sterrato, attraversando il
boschetto, in direzione di
Cascina-Molino Cattaneo. Arriviamo sulla stradina asfaltata che passa a fianco del
ponticello e del complesso dell'abitato e iniziamo la salita che
raggiunge la periferia della frazione
Ossola.
Al bivio di via dei Mulini giriamo a destra ed iniziamo la discesa su
asfalto che termina quando superiamo il ponticello sul torrente e
giriamo a sinistra per rientrare su fondo sterrato. Procediamo per un
breve tratto accanto alle sponde del corso d'acqua e poi, uscendo dal
bosco, ci ritroviamo nel mezzo di grandi pratoni che attraversiamo su
un'ampio tratturo fino a portarci al bivio con via A. Manzoni alla
prima periferia di Maresso.
Tenendoci a sinistra entriamo nel territorio del
Parco di Montevecchia e Valcurone
e andiamo in direzione della piccola frazione
Novaglia. La attraversiamo
seguendo via XXV Aprile e poco dopo, alla prima traversa, giriamo a
destra per procedere ancora su un tratto fuoristrada. Inizia la salita
su tratturo che a curve aggira i grandi prati e dopo un tratto
rettilineo di sentiero arriva con le curve in discesa, su strada
bianca, a Cascina Butto. Lasciamo le case della piccola località e girando a sinistra
prendiamo la discesa che arriva al bivio con la
SP54 . Con cautela, giriamo a sinistra, e ne andiamo a seguire il tratto
che arriva alla rotonda poi prendiamo la prima uscita e ci portiamo
sulla leggera salita di via degli Ulivi. Passiamo accanto al
Camposanto di Lomaniga e
raggiungiamo l'inizio della curva a destra. Qui lasciamo nuovamente
l'asfalto e prendiamo a sinistra la sterrata
Strada
Comunale di Barriano
per arrivare, in discesa, a superare il ponte sul
torrente Molgoretta e
successivamente al bivio con via Pianette.
Giriamo a destra e andiamo a seguire questa stretta stradina che
arriva ad un'altro bivio dove passando accanto a
Cascina Pianette Prima prendiamo a sinistra la sterrata della
Strada
dei Vagoncini . Un'altro bellissimo tratto che percorriamo in modo assolutamente
tranquillo gustandoci il silenzio di queste zone che, solo il canto
degli uccelli ed il rumore delle nostre gomme, riescono a rompere.
Arriviamo così sul bivio di via alle Valli e girando a destra
proseguiamo, adesso, su strada asfaltata. Quando raggiungiamo il bivio
di Valle Santa Croce giriamo
a destra e andiamo in direzione della case di questo bellissimo e
piccolo borgo. Una leggerissima salita ci fa arrivare davanti alla
Chiesa di Santa Croce (La Chiesa di Santa Croce è l’elemento centrale del nucleo abitato di
Valle Santa Croce e sembra che sia stata fatta edificare da un
cavaliere di ritorno da una crociata in Terra Santa (da qui la
denominazione Santa Croce) in cui incredibilmente notiamo un cartello, posto sul cancello
d'entrata, con la scritta Vendesi. (vedi album fotografico). Ho tutto il tempo di scattare alcune fotografie di questo bellissimo
angolo di Brianza dove accanto a
case ben tenute e ristrutturate ce ne sono altre che nella parte
retrostante sono andate completamente in rovina.
Ripartiamo per percorrere in discesa il rettilineo che ci riporta al
bivio e questa volta giriamo a destra. Dopo la sbarra, il cui tratto che
immette sulla sterrata è molto stretto, iniziamo la salita
sul Sentiero del Cancello . Mentre Marco parte in quarta per risalire la collina io e Luigi ce la
prendiamo con molta più parsimonia e non essendoci in giro nessuno
abbiamo anche il tempo di parlare del più e del meno sui preparativi
della nostra settimana in MTB sul tracciato della
Assisi-Mare. Andiamo a percorrere i tornanti e concludiamo la salita superando
l'altra sbarra portandoci al bivio di via Panoramica. Ci teniamo a
destra ed andiamo a seguire questa bellissima strada bianca con una
leggera salita ed arriviamo al bivio, a sinistra, dove imbocchiamo
la Sentiero 9
Strada del Malveggio . Un primo tratto in leggera discesa su un fondo non propriamente
piatto in cui i continui cambi di direzione sono dovuti al fatto di
evitare le pietre che fuoriescono ormai dal terreno. Inizia poi un breve
tratto tecnico dove il passaggio su grossi sassi accompagnati da radici
affioranti rendono la pedalata leggermente più dura ma fortunatamente
sono solo un centinaio di metri. La sterrata diventa poi bellissima e a
fianco di muretti a secco raggiunge alcune vigne e nel bellissimo
panorama ci sta anche il
Santuario della Beata Vergine del Carmelo
che vediamo a sinistra in alto sul colle.
Un ultimo strappetto ci porta, su fondo cementato, al bivio di via Alta
Collina dove girando a sinistra iniziamo un tratto in falsopiano che
supera le poche case della piccola frazione di
Piazza Ghisalba e raggiunge quindi
il bivio. Girando a destra imbocchiamo via della Cappelletta che inizia
con una leggera salita iniziando, dopo la curva, una discesa che
raggiunge largo
Maria Gaetana Agnesi
nel centro storico di Montevecchia.
Lasciamo alle nostre spalle
Palazzo Archinti Vittadini
e andiamo ad attraversare la piazza portandoci al belvedere. Il tempo di
riempire la borraccia con l'acqua fresca della fontana e si riparte
passando sotto l'arco per portarci sulla
SP58
che percorriamo tenendoci a destra. Inizia la discesa che dopo la prima
curva supera il Camposanto e arrivati a fianco della
Chiesa di San Giovanni Battista Martire
giriamo a sinistra per procedere sulla stretta stradina di via B.
Donzelli. Raggiungiamo il bivio, quello del parcheggio, per girare a
sinistra e alla prima traversa ancora a sinistra per seguire poco dopo
la bella sterrata che entra in
Valfredda. Su un fondo bellissimo e
senza nessun sussulto procediamo sulle ampie curve e arriviamo a
superare Cascina Gaidana e
poco dopo a
Cascina Valfredda. Il piccolo tratto acciottolato termina subito dopo la curva dove
adesso c'è un canale di scolo dell'acqua in cemento e qui un bel
sobbalzo non ve toglie nessuno.
La stradina, per un tratto cementata, prosegue in discesa e raggiunta
la sterrata proseguiamo sul semi rettilineo che ci porta prima sul
ponticello che attraversa il
torrente Curone e successivamente
al bivio. Giriamo a destra e con un breve rettilineo ci portiamo a
ridosso a
Cascina Bagaggera dove
lasciamo per l'ennesima volta l'asfalto e ci portiamo a sinistra sulla
sterrata che passa a fianco della prime case del complesso. Seguiamo
poi il tratturo, passando nel mezzo dei campi, per prendere poi a
destra il
Sentiero 8
Lomaniga-Beolco
che nel mezzo del bosco ci fa risalire verso l'abitato di
Spiazzo. Con colori bellissimi e
prime gemme che iniziano a dischiudersi sui rami degli alberi andiamo
a seguire questo ampio sentiero che sebbene sia, in parte, in salita è
completamente pedalabile senza affanno. Lambiamo
Cascina La Brughiera, che vediamo alla nostra destra prima di uscire dal bosco, ed
arrivati al bivio dell'asfaltata giriamo a sinistra. Seguendone le
curve e la leggera salita con un'ampia curva a destra ci dirigiamo in
direzione della frazione
Monte che vediamo la, alla nostra
destra, con la
Chiesa di Sant'Ambrogio che
svetta a fianco della case. Girando a destra andiamo a percorrere il
rettilineo che ci porta nel centro storico del piccolo paese, dove le
vecchie case ci sono ancora. Raggiunto il bivio giriamo a destra per procedere in discesa fino
all'altro bivio di via Ca Bianca e portandoci su questa stradina
periferica arriviamo al bivio, a destra, dove inizia la strada
sterrata.
La percorriamo per arrivare a fianco della Cascina e poco più avanti ci
impegniamo nel sentiero che a sinistra, al bivio, inizia a scendere in
modo più deciso. I gradoni, che superiamo in sella, sono abbastanza alti
e qui, se vi prende un attimo di paura, siete autorizzati a scendere e a
effettuare un breve portage. Il tratto a gradoni è brevissimo e subito
dopo il single track che va ad attraversare i pratoni diventa un
sentiero e quindi una sterrata che raggiunge il bivio di via Stalli
nelle case della piccola frazione
Beolco. Tenendoci a sinistra
andiamo in direzione dell'altro bivio e tenendoci ancora a sinistra
arriviamo ad incrociare via Pilata. Siamo oramai alle porte di
Olgiate Molgora e girando a
sinistra percorriamo non più di 150 m per girare a destra alla traversa
di via Lavatoio. Strada che inizia subito in salita e vi rimane fino al
bivio dove prendiamo a destra via Mirasole e con una pendenza meno
impegnativa ci portiamo all'altro bivio con via della Pineta. Anche qui
strada in salita che dopo la curva però si abbassa per diventare poi
sterrata. Passiamo nel mezzo della zona residenziale ed iniziamo quindi
la discesa a tornanti su via Panoramica che ci portano al ritornare su
via Mirasole dove prendiamo a sinistra. Arrivati all'incrocio
della
SP342
la attraversiamo, al semaforo, e seguendo via Canova andiamo in
direzione della
Stazione di Olgiate-Calco-Brivio
che si raggiunge con le ultime curve su via Roma.
Pier
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