Un grazie a Marco per le
bellissime fotografie
Note sul tracciato:
Altra escursione settimanale che questa mattina parte dalla
Stazione Ferroviaria di Olgiate-Calco-Brivio
che raggiungo con altri 5 amici in treno. La giornata è già calda quando
scendiamo dal vagone climatizzato ma, nonostante tutto, ci siamo e con noi
c'è sempre la voglia di passare queste ore in compagnia. Non è un'escursione
difficile ma alcuni strappi, come sempre, ci sono e sono descritti nella
sezione Consiglio. Qualche passaggio su strade con un pò di traffico esiste ma purtroppo
rileviamo che alcuni tratti, stradali, sono diventati off-limits in quanto
sono sensi unici al contrario e sulle mappe a disposizione non sono ancora
presenti le modifiche. Anche sulle sterrate e i sentieri in alcuni punti non
è più possibile passare in quanto l'aratura dei campi ha tolto completamente
il passaggio sul sentiero. Ma a parte tutto questo il nostro itinerario lo
abbiamo, come sempre, terminato.
29/08/2024
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Attraversando la Brianza in MTB
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Distance
km
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Meters of elevation
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Time
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Meteo
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Ascent
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Descent
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Passed
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In Motion
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47
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559
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677
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4:01
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3:06
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Due gli strappi, brevi ma intensi, all'interno dell'itinerario
entrambi all'interno del territorio comunale di
Olgiate Molgora: 1)
Salita verso Mondonico (vecchie
scuole) 23,8% pendenza - 2) Salita su via Panoramica 650 m al
10% - 3) Imbersago,
portage di 50 m a fianco delle sponde del
torrente Garavesa
pendenza 12,9%.
Per chi decide di seguire questo tracciato e raggiungere il punto
di partenza con i mezzi la stazione di riferimento è quella di
Arcore.
Tipo di fondi sul tracciato
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N.
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Tipo
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Descrizione
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%
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1
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Strade secondarie - 19,1 km
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41
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2
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Sterrato - 8,3 km
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18
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3
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Sentiero - 7,3 km
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16
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4
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Strada - 7 km
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15
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5
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Pista Ciclabile - 2,7 km
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6
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6
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Strada di Accesso - 1,8 km
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4%
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7
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Strada trafficata - 0,3 km
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<1
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8
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Zona Pedonale - 0,4 km
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<1
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9
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10
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🔆🔆🔆🔆🔆
Partenza dalla
Stazione di Olgiate Molgora
(LC) dove uscendo giriamo a destra e in rettilineo percorrendo prima
via IV Novembre e successivamente via Fabbricone che ci conduce alla
rotonda. Prendiamo la terza uscita e ci immettiamo sulla stradina
laterale alla linea ferroviaria e poco dopo raggiungiamo le case della
piccola località Olcellera. che attraversiamo per
raggiungere poi il bivio con via delle scuole. La curva a sinistra ci
porta su un'altra stradina che ritorna accanto alla ferrovia e con una
leggera salita arriviamo a fianco dell'innesto della stradina,
acciottolata, dove inizia l'impegnativo strappo al 23% di pendenza che
per i prossimi 250 m ci tiene compagnia. Arrivati al temine della
strada pavimentata inizia il tratto sterrato e seguendolo raggiungiamo
le prime case della località
Mondonico. Il bel passaggio tra
le vecchie case del borgo ha una bella vista sulle case oltre la
collinetta che vediamo davanti a noi dove spicca il campanile della
Chiesa di San Biagio. (Sec. XIII). Aggirandola proseguiamo, al bivio, su via E. Gola e iniziamo una
leggera salita su questa stretta stradina che attraversa l'intero
paese dove troviamo le belle case con le torri. Dopo circa 250 m
giriamo a sinistra sulla stradina acciottolata che lambisce la vecchia
casa ed in discesa ci portiamo sul tratto sterrato e poi sul sentiero
che risale all'interno del borgo in un contesto bellissimo. La discesa
avviene poi su via Montebello dove raggiungiamo il bivio con via
Molgoretta. Girando a sinistra andiamo a percorrere questa stradina
inizialmente in leggera discesa che ci fa superare il piccolo ponte
che attraversa il
torrente Molgora e
successivamente con una leggerissima salita arriva fino al bivio con
via della Salute. Curva a sinistra per percorrerla tutta entrando in
località Monticello dove attraversiamo il piccolo centro cittadino su
una stretta stradina. Arrivati al bivio con la
SP58
ci teniamo a sinistra e raggiunta la rotonda con la
SP342
la attraversiamo per imboccare via Pilata. Andiamo a percorrerne 450 m
e quando alla nostra sinistra, dopo la curva, troviamo una sbarra
lasciamo l'asfaltata per deviare a sinistra immettendoci sulla
sterrata. Con una leggera salita raggiungiamo un bivio dove iniziamo
la discesa, a sinistra, sulla stradina adesso asfaltata che ci riporta
tra le case di Olgiate Molgora.
Al bivio di via Mirasole giriamo a destra e seguendone solo una decina
di metri giriamo nuovamente a destra per seguire le prime rampe di via
Panoramica. Un paio di tornanti ci fanno risalire la collina in questa
bella zona residenziale andando a percorrere anche il tratto sterrato
che la collega a via della Pineta dove inizia la discesa. Ritrovata
via Mirasole, al bivio, giriamo a destra e ne percorriamo poco meno di
50 m per girare a sinistra su via Contrasoa. Affiancata la
Cascina Contrassoa
svoltiamo a sinistra ed andiamo a percorrere la stradina che ci
conduce all'incrocio con via A. Moro.
Attraversandola imbocchiamo via degli Alpini e percorrendone il
rettilineo raggiungiamo l'incrocio successivo e su via Papa Giovanni
XXIII° giriamo a sinistra per percorrerne solo un breve tratto.
Giriamo a destra sulla strada che risale il cavalcavia e seguendo
poi, dalla parte opposta, la discesa arriviamo al bivio con via
Indipendenza. Curva a sinistra per seguirne le prime curve che ci
immettono nella zona Industriale
Scagnello di
Calco che andiamo ad
attraversare fino a trovare la rotonda sulla
SP342 . Con molta attenzione la attraversiamo per immetterci sulla
stradina sterrata che parte a sinistra. Una leggera salita ci
conduce ad un bivio dove girando a destra entriamo all'interno del
bosco iniziando a percorrere fondi differenti dove si passa dallo
sterrato al single track e poi su un terreno smosso. Impegnandoci in
questa risalita verso
Sartirana raggiungiamo la
parte asfaltata della stradina quando superiamo la fattoria
procedendo su via Fontane e raggiunto l'incrocio ci infiliamo nella
stretta stradina di via Umberto I° che raggiunge poi il bivio con
via Farini. Con una curva a destra e poi subito a sinistra ci
portiamo su via Cavour e percorrendone il breve rettilineo arriviamo
sul ponte che attraversa il Canale a fianco del
Lago di Sartirana (Nella Riserva istituita nel
1983 sono in vigore rigorosi
limiti alle attività umane e di pesca). Superandolo ci portiamo al bivio con via Don P. Consonni e ne
percorriamo poco meno di 150 m per deviare a sinistra alla prima
traversa sulla stradina asfaltata che parte in leggera salita. Poco
dopo deviando leggermente a sinistra imbocchiamo la sterrata che
rimane più spostata rispetto alle sponde del lago e poco dopo
arriviamo sull'asfaltata via A. Vespucci. Percorrendola tutta
raggiungiamo il bivio con via G. Marconi e girando a destra andiamo
a seguire quest'ampia strada asfaltata che dopo 1000 m raggiunge il
bivio con via San Rocco alla periferia di
Merate. Curvando a sinistra
percorriamo ancora un bel tratto asfaltato ma, come nel precedente,
davvero poco trafficato che affianca il lungo muro di cinta di
Villa Orsini-Colonna (Sec. XVII) a Imbersago. Terminiamo
quest'altro tratto girando a destra, entrando nella stretta stradina
a fondo pavimentato, che prosegue in discesa verso il bivio di via
G. Marconi. Girando a destra andiamo a percorrere la sterrata che
attraversa la zona residenziale e poco dopo percorriamo un tratto di
sentiero erboso che ci conduce in leggera discesa al bivio con via
dei Ronchi. Deviando a destra ne seguiamo il tratto asfaltato che
termina quando entriamo all'interno di un piccolo boschetto dove
poco dopo lasciamo le ultime case per raggiungere la grande radura
esterna alla Villa che su un tratturo inizia una discesa.
Poco più avanti raggiungiamo il tratto sterrato che prosegue ancora
in discesa per circa 150 m e quando troviamo l'innesto del sentiero,
alla nostra destra, giriamo. Percorrendone il tratto che corre
accanto alle scorrere della
Roggia Garavesa arriviamo a fianco del piccolo ponticello che la attraversa e
attraversandolo arriviamo davanti al tratto a spinta. Sono solo 50 m
ma è doveroso informare tutti che qui in sella è quasi impossibile
passare. Si riparte e sempre sempre all'interno del bosco
raggiungiamo il raccordo di tantissimi sentieri che dipartono a
destra e a manca. Fortunatamente, con il GPS, si riesce a centrare
quello giusto e poco dopo uscendo dal bosco deviamo a sinistra sul
single track che raggiunge il bivio dei sentieri dove a sinistra
raggiungiamo l'incrocio con a fianco la bella
Cappelletta votiva di San Rocco. La curva a destra ci porta su un'altro bello sterrato e poco
dopo, attraversando il bosco, ci ritroviamo sull'asfalto e sulla
stradina di via della Gattafame. Raggiunto il bivio giriamo a
sinistra per percorrere via San Vincenzo e rimanendo sempre sulla
strada principale che ci fa entrare tra le case di
Novate Brianza dove ci portiamo
al bivio con via Cerri. Curva a destra per percorrerne il rettilineo
fino alla traversa a sinistra di via O. Bonfanti e seguendo questa
stradina secondaria troviamo la deviazione a destra su via della
Foppetta e sulla successiva deviazione a sinistra su via Montello.
Arrivati al bivio ci teniamo a sinistra e procedendo su un
rettilineo ci portiamo alla rotonda. Prima uscita per percorrere, la
leggermente trafficata, via A. De Gasperi che ci conduce alla
rotonda successiva dove prendiamo la terza uscita per imboccare via
F. Neri. Ancora un rettilineo fino a quando giriamo a destra su via
degli Alpini dove il rettifilo raggiunge il bivio con via F.lli
Cernuschi. Deviamo a sinistra e poco dopo andiamo ad attraversare la
rotonda sulla
SP54
per immetterci su via Laghetto che, però, lasciamo per girare a
destra sulla strada senza uscita dopo il parcheggio. Noi
proseguiamo tenendoci a destra per immetterci sulla sterrata che
aggira un capannone e successivamente va ad attraversare i campi
fino ad arriva sul tratto asfaltato che raggiunge il bivio con via
Cavalieri di Vittorio Veneto dove lasciamo il territorio comunale di
Merate per immetterci in quello
di Cernusco Lombardone.
Il lungo rettilineo ci porta a ridosso della zona industriale dove,
effettivamente il traffico è davvero un poco più presente, ma
fortunatamente possiamo utilizzare tratti di pista ciclo pedonale per
raggiungere la rotonda sulla
SP342 . Attraversandola percorriamo poi un tratto di via Resegone ed al
bivio che segue ci teniamo a destra per passare prima accanto al
Camposanto e girare poi a sinistra su via C. Balbo. Al bivio di via
Monza giriamo a destra e percorrendone poco meno di 200 m giriamo a
sinistra quando troviamo l'ingresso sulla stradina pavimentata che
parte tra gli alberi ed un'edifico. Proseguiamo verso sinistra sulla
stretta stradina di via Roma, che ci fa arrivare, in rettilineo,
all'ingresso del sottopasso ferroviario. Seguendo il tratto ciclabile
andiamo ad attraversare la
Linea ferroviaria Monza-Lecco (1873) e risaliti dalla parte opposta ci troviamo a fianco della
Chiesa dei SS. Dionigi e Lorenzo
(Sec. XVI) dove a sinistra imbocchiamo la sterrata che risale verso la stretta
stradina asfaltata. Mantenendoci a sinistra andiamo a seguirne le
curve e arrivati al bivio proseguiamo a sinistra ma, adesso, su
un'ampia strada asfaltata. Raggiunto il bellissimo casale
ristrutturato di
Cascina Moscoro lo
superiamo e girando a destra entriamo in off-road sul sentiero che
passa a fianco di un tratto alberato e ad alcune serre. Poco dopo si
deve per forza deviare a destra per entrare su un tratto
del Sentiero 3 Osnago-Torrente Curone
che raggiunge e attraversa la località
Fontanella per poi deviare a
destra all'altezza del boschetto. Un breve tratturo ci porta
all'ingresso del bosco dove inizia la parte divertente di questo bel
sentiero che, quasi sempre, in discesa e con passaggi stretti ed a
curve tra gli alberi raggiunge poi l'uscita su via per le Orane. Si
prosegue diritto per percorrere gli 80 m che ci separano dall'ingresso
sul Sentiero 1
Ceregallo-Lomagna
entrando quindi di fatto all'interno del territorio del
Parco di Montevecchia e Val Curone. Superata la sbarra andiamo subito a superare la parte più smossa
per poi proseguire su un bel sentiero che con altre curve e sempre
all'ombra degli alberi ci porta ad un bivio di sentieri dove girando a
destra entriamo sul
Sentiero 6
Sirtori-Lomagna . Arrivati sull'asfaltata via Giotto giriamo a destra e percorrendone
solamente 150 m deviamo poi a sinistra quando troviamo la radura
sterrata nel mezzo del boschetto. Girando ci impegniamo a seguire la
bella sterrata con passaggi tecnici nel primo tratto per evitare le
profonde buche lasciate dalle gomme dei trattori. Successivamente si
arriva su un single track che rimane a ridosso degli alberi e poco
dopo quando a sinistra si apre uno slargo tra gli il verde giriamo a
sinistra. Inizia adesso una salita, abbastanza agevole nel primo
tratto, che diventa però un pò più tecnico quando ci avviciniamo al
complesso della fattoria. Il fondo sassoso non permette una fluida
pedalata e perciò se non si vuole mettere il piede a terra bisogna
spinge forte sui pedali. Entriamo, poco dopo, nel cortile della
vecchia cascina e attraversandolo raggiungiamo la stradina di via San
Carlo Borromeo alla prima periferia di
Maresso.
Procedendo su queste strette stradine prendiamo a sinistra via Don E.
Molteni ed al primo bivio ci teniamo a sinistra per seguire il tratto
che ci conduce sulla sterrata che parte a fianco del boschetto.
Percorrendola raggiungiamo
Cascina Maressolo Corno e
superandola iniziamo una breve discesa che si conclude al bivio di via
Milano. Ci teniamo a destra e ne percorriamo poco meno di 200 m per
deviare a sinistra sulla strada che parte in discesa. Affrontata la
prima curva inizia un buon rettilineo, sull'ampia strada asfaltata,
che prosegue poi superando il Camposanto di
Valaperta su via V. Alfieri.
Leggera e breve salita per portarci al bivio con via delle Resistenza
dove entriamo nell'abitato di
Rimoldo. Curva a destra per
percorrerne il rettilineo e raggiungere il bivio con la
SP55 dove girando a sinistra arriviamo, dopo circa 200 m, alla
traversa di via San Carlo. Girando iniziamo la bella salita sulla
strada asfaltata che raggiunge il cortile della cascina che
attraversiamo per uscirne dalla parte opposta superando il
sottoportico. La sterrata che ne segue raggiunge ben presto i bei
pratoni all'interno del Parco dei Colli Briantei (2007) dove il bellissimo paesaggio che si snoda sulle colline adiacenti è
davvero unico. La sterrata che prendiamo parte a sinistra ed inizia
una discesa su un'ampio tratturo dove poco dopo superiamo un bivio con
un sentiero. Entrati per un attimo in un boschetto quando ne usciamo
troviamo un'altro bivio e deviando a destra ci portiamo poco dopo a
superare una breve salita sulla bella sterrata all'ombra degli alberi.
Proseguendo sul sentiero arriviamo a fianco della stalla e superandola
prendiamo la larga strada bianca che passa non distante da
Cascina Melli ed arriva al
bivio con via Madonnina. Con un destra/sinistra entriamo sulla
stradina laterale e superato l'allevamento dei conigli giriamo a
sinistra per iniziare la salita sul largo sentiero che attraversa i
campi. Raggiunto poi un bivio prendiamo a destra il single track
procedendo nel mezzo della campagna fino all'ingresso nel bosco dove
il sentiero diventa più largo ed inizia la discesa. La bella
ciclabilità di questo off-road su un fondo secco ci fa divertire molto
passando sulle belle curve e sui continui saliscendi che terminano
dopo circa 1300 m di pura mtb. Attraversata la
SP177
ne seguiamo a sinistra solo pochi metri e deviando a destra ci
portiamo su un'altro bellissimo fuoristrada inserendoci sul
Sentiero
Bernate-Cabella-Camparada
che va ad attraversare quest'altro bosco.
Anche qui tanta mtb per superare anche alcuni tratti esposti sul
letto del
torrente Molgorana che
scorre in basso alla nostra destra. Raggiunta la parte pianeggiante
ci portiamo in direzione del sottopasso ferroviario della
Linea ferroviaria Seregno-Bergamo (1888) e sempre su single track avanziamo fino a superare la vasca che
raccoglie le acque del torrente per un'eventuale piena per entrare
poi all'interno del boschetto. Attraversandolo sulla sterrata in
leggera salita ci avviciniamo ad un bivio dove girando a sinistra
iniziamo la discesa verso la
Corte San Giuseppe. Superiamo l'edificio passando dal sottoportico e passiamo
sull'asfalto entrando su piazza Conte Durini. Con la bella
Chiesa di Santa Maria Nascente e San Girolamo (1581) che lasciamo alla nostra sinistra siamo nel centro di
Bernate, frazione di
Arcore, ci immettiamo a destra
sul lungo rettilineo di via Tiziano Vecellio che dopo oltre 500 m
raggiunge il bivio con via Toscana. Girando a destra ne seguiamo
solamente il tratto che raggiunge la rotonda dove prendendo la
seconda uscita ci infiliamo in via Lombardia percorrendola fino a
quando alla nostra destra troviamo l'ingresso su via Marche.
Percorrendone le curve raggiungiamo il bivio con via Abate d'Adda e
girando a destra andiamo a seguirne il tratto che ci fa arrivare
alla traversa di via della Fornace. Girando a destra iniziamo uno
strappetto su strada asfaltata e dopo la curva passiamo su una bella
ed ampia strada bianca che affianca la recinzione del Parco di
Villa Borromeo d'Adda (Sec. XVII) ad
Arcore. Ne seguiamo un breve
tratto del rettilineo per girare a sinistra quando troviamo
l'innesto della ciclo-pedonale. Giriamo per iniziare un bellissimo
tratto all'interno del boschetto e su un fondo cementato arriviamo
all'ingresso di via della Majella dove su asfalto ci dirigiamo verso
i sentieri che attraversano il piccolo
Parco dell'Acqua. prima di arrivare al bivio con via Monte Bianco. Attraversandola
ci portiamo sulla ciclo-pedonale e proseguendo a destra andiamo in
direzione della rotonda sulla
SP7 . Attraversandola, al semaforo, imbocchiamo poi a sinistra via XXIV
Maggio per deviare a sinistra su via G. Mazzini su cui raggiungiamo
il bivio di via Monte Cervino. Con attenzione giriamo a sinistra e
quando la strada si allarga ci immettiamo a destra sul tratto
ciclo-pedonale che con il lungo rettilineo arriva in località
Cà Bianca dove giriamo a
destra. Siamo entrati nella prima periferia di
Villasanta e con la stradina di
via Molino Sesto Giovine passiamo prima accanto alla piccola
Chiesa di San Vincenzo (Sec. XVIII) e successivamente, superando il passaggio a livello, entriamo in
località Buttafava. La bella
stradina secondaria attraversa le case e ci conduce, dopo la curva,
su un lungo rettilineo che percorriamo per circa 500 m dove
troviamo, a destra, l'ingresso della sterrata che aggira il
complesso di
Cascina Casotto. Ritrovato l'asfalto su via F. Baracca giriamo a destra e
attraversato il ponte sul fiume Lambro entriamo tra le case della
frazione San Giorgio e
arriviamo alla rotonda. Proseguendo diritto percorriamo via Osculati
e dopo una leggera salita raggiungiamo l'altra rotonda su cui
entriamo sul primo tratto di rettilineo di via Regina Margherita in
cui rimaniamo in sede protetta fino ad arrivare al semaforo a fianco
del Camposanto. Si prosegue sempre diritto per arrivare e superare
Cascina Molino dove con
gli ultimi 1100 m ci portiamo al parcheggio della stazione di
Biassono-Lesmo-Parco dove termina questa nuova avventura in
MTB.
Pier
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