Dirt Trail MTB
Distance: 38 km - 595 m Ascent - 593 m Descent
Una bella mattinata con sole che inizia con l'arrivo di tanti AMICI che non
hanno voluto mancare anche a questo appuntamento. Tracciato nuovo, come
sempre, che non è proprio una passeggiata e che rimane per molto tempo
all'interno del
Parco delle Groane e della Brughiera Briantea
per passare, poi, nel PLIS
Zocc del Peric. I
pochissimi tratti di asfalto che li dividono ci portano, subito, a
proseguire su altri sentieri che, anche qui, non mancano. Il tutto nel breve
spazio di una mattinata dove alcuni passaggi, resi davvero tecnici, tra
guadi, salite su sentieri sassosi e discese al limite della percorribilità
mi hanno fatto divertire non poco. Il percorso offre in continuazione
tantissimo off-road con un susseguirsi di salite e discese che, se non
sufficientemente preparati, rischiano di lasciare, in alcuni tratti, anche
il segno. La mancanza delle piogge rende, al momento, perfetto il fondo del
terreno e si viaggia sull'intero itinerario sempre in sella. Un grazie,
anche oggi, al bel gruppo di 15 AMICI. L'album fotografico che, vi consiglio
di guardare, vi darà l'idea su quanti bei passaggi si trovano all'interno di
questo bel tracciato.
La prima cosa che faccio, quando disegno un tracciato, è la scelta della
lunghezza che varia a seconda del giorno in cui, in compagnia degli amici,
lo seguirò. Quello di quest'oggi è nato subito con i chilometri che ho
percorso e portandolo a termine sono rimasto molto soddisfatto dal tempo
di percorrenza e dai sentieri che hanno prevalso sui tratti asfaltati.
Parti, anche, impegnative si sommano a quelle che vorresti sempre
percorrere nel mezzo del bosco o attraversando i grandi pratoni senza
disdegnare qualche uscita su stradine prive di traffico. Questa è la mia
filosofia sugli itinerari perchè la
Brianza, come in questo caso, ci
offre ancora tantissimi di questi passaggi che sono solo da scoprire e se
anche qualche volta bisogna girare il manubrio e tornare indietro, perchè
un tratto segnato è sparito, fa parte del gioco ed è anche così che ci si
diverte di più.
Tocca i banner animati con i pulsanti per aprire le pagine all'interno del blog dove trovi catalogate per tipo tante avventure che ho percorso in mountain bike in compagnia di tantissimi amici.
Partenza dal parcheggio di via Magellano, davanti al centro sportivo,
di Briosco per girare a sinistra e raggiungere il bivio con
la
SP155 . Giriamo a destra e iniziamo a seguire questo primo tratto di
provinciale fino alla traversa, a destra, di via G. Puccini dove
giriamo. Iniziamo la bella discesa che poco dopo diventa a curve e
arrivati alla frazione
Peregallo proseguiamo diritto in
salita arrivando alla rotonda. Ci teniamo sempre sulla strada
principale e dopo il sottopasso della
SS36
imbocchiamo un breve tratto della
SP102 . E' questa la prima salita della giornata che ci scalda subito i
muscoli prima di arrivare alla traversa, a sinistra, di via Tonale.
Girando la pendenza si abbassa e percorrendo questa bella e ampia
strada arriviamo al bivio dove girando a sinistra ci portiamo su via
delle Grigne. Anche qui la strada sale e rimane così fino ad arrivare
a fianco di
Cascina Brenna che
superiamo per girare, subito dopo a destra, andando ad attraversarne
il cortile. Usciamo su via Gran Paradiso e andiamo a seguire questa
bella stradina, a fondo cementato, che raggiunge un bivio. Davanti a
noi la Torre Medioevale che fa
parte del complesso di
Cascina Torre (L’edificio deve il suo nome alla torre di origine medievale inserita
nell’angolo settentrionale dell’omonima cascina, ampliata tra il 1500 e il 1600; la sua altezza,
originariamente di 25 metri, permetteva di controllare tutto lo spazio circostante).
Raggiunto il bivio proseguiamo ancora diritto con la strada che da
questo punto inizia una bella discesa fino al bivio. Superiamo
Cascina Sala, alla nostra destra, ed anche la sbarra per portarci sul tratto
sterrato che entra all'interno del parco, attrezzato, del vicino
laghetto di Giussano. Quando la
sterrata termina e abbiamo anche superato l'altra sbarra ci portiamo
sulla stradina di vi C. Colombo che però lasciamo, quasi subito, per
girare a sinistra sulla sterrata che passa tra alcune case e prosegue
poi nel mezzo dei prati dopo aver superato alcuni pali con la catena. Ci
dirigiamo in zona Lazzaretto e
raggiunta la strada asfaltata giriamo a destra per procedere in discesa
verso la rotonda della
SP9 . Attraversandola ci portiamo su via del Carroccio ed alla prima
traversa giriamo a destra sul rettilineo che raggiunge il bivio con via
General Cantore. Curva a sinistra per arrivare all'incrocio e superato
il semaforo giriamo a destra su via A. da Giussano. Percorriamo un
tratto del rettilineo e giriamo a sinistra alla traversa di via A. Diaz
che raggiunge l'incrocio. Ancora a destra per percorrere via G. Parini
dove arriviamo alla curva su via L. Pirandello.
Alla traversa, a destra, di viale Brianza giriamo e seguiamo quest'altra
ampia strada superando un grande capannone (alla nostra sinistra) per
percorrere il rettilineo che raggiunge il bivio con via G. Garibaldi.
Curva a destra ed al primo incrocio giriamo a sinistra seguendo, adesso,
via Addolorata che sempre in leggerissima salita ci conduce al ponte sullo
svincolo della
SP32 . Raggiungiamo la rotonda, poco distante dal Camposanto, per tenerci a
sinistra imboccando un brevissimo tratto di via A. Grandi e poco dopo
deviamo a sinistra, dopo i paletti con la catena, per iniziare un tratto
sterrato. La discesa su tratti abbastanza disconnessi è però facile ed in
breve arriviamo al bivio con la bellissima strada bianca che prendiamo a
destra per andare in direzione della
Riserva Naturale della Fontana del Guercio entrando di fatto nel territorio del
Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Superiamo il parcheggio tenendoci a destra passiamo a fianco dei
paletti con la catena ed entriamo all'interno di questo bellissimo tratto
boschivo. Tenendo a sinistra la Roggia Borromeo arriviamo al piccolo
guado, dove hanno costruito, adesso, un piccolo ponticello, e superatolo
proseguiamo sempre diritto su questa bellissima sterrata.
Una leggera salita, a fianco del grande fontanile, ci conduce sul sentiero
che devia a destra passando a fianco alla rete di recinzione
dell'allevamento. Arrivati al bivio giriamo a sinistra e iniziamo la
salita, all'inizio sterrata, che prosegue poi su fondo cementato e rientra
all'interno del boschetto. Una curva a sinistra ci porta tra le prime case
della piccola frazione di
Pozzolo Inferiore e percorrendo poi
un breve tratto dell'asfaltata via per Carugo a fianco della piccola
piazzetta dove troviamo la
Chiesetta della Madonna di Loreto.
(Le prime notizie risalgono al 6 dicembre 1623 e riguardano una
relazione del Vicario Foraneo che trova l’ Oratorio (la chiesetta)
“costruito conforme al modello della Chiesa Lauretana fora Porta Renza e
ad un miglio circa dalla Parrocchiale“). Giriamo a sinistra ed andiamo ad attraversare questa bella piazzetta
passando accanto alla vecchia
Cascina Pozzolo e tenendoci a
sinistra ci portiamo su un'altra sterrata che va in direzione di due
casette. Arrivati all'altezza della seconda ci teniamo a sinistra e non
prendiamo la sterrata che parte ma, imbocchiamo, il single track che
attraversa il prato entrando nuovamente nel bosco.
Una breve pausa per mangiare una barretta e bere un bel sorso d'acqua
e si riparte. Giriamo a sinistra percorrendo un breve tratto della
provinciale per girare a destra, dopo aver superato la
Chiesa di San Gaetano (La chiesa di San Protaso risulta elencata tra le dipendenze della
pieve di Mariano fin dal XIII secolo. La "cappella" di Brenna è
ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Mariano. La
parrocchia compare nelle visite pastorali compiute nella pieve di
Mariano Comense fin dal XVI secolo con la dedicazione ai Santi
Gervaso e Protaso. Nella serie degli annuari della diocesi la
parrocchia figura con tale intitolazione fino al 1860; dal 1861
assume la dedicazione ai Santi Gaetano, Gervaso e Protaso che
mantiene fino al 1986, anno in cui si modifica definitivamente in
San Gaetano). Svolta a destra per imboccare via Venezia che passa accanto alle
strutture dell'Oratorio e poco dopo l'asfalto e la strada termina. Con
un tratto in discesa ci portiamo sulla bella sterrata che a sinistra
entra all'interno del bosco e sempre in discesa arriviamo al tornante.
Giriamo a destra ed iniziamo uno strappetto che arriva accanto ad alcuni
steccati e pali in legno ed in un bellissimo contesto boschivo
raggiungiamo un bivio.
Tenendoci a sinistra iniziamo una salita, sempre su fondo sterrato, che
ci consente di raggiungere un'altro bivio dove a questo punto inizia una
bella discesa. La percorriamo fino ad incontrare un'altro bivio dove
girando a destra proseguiamo su un'altro bel tratto sterrato che poco
dopo ci fa uscire in una piccola radura. Tenendoci a destra iniziamo la
salita che con qualche tratto tecnico, in cui ci sono da evitare delle
grosse pietre che fuoriescono dal terreno, rientriamo all'ombra delle
piante e seguendo a sinistra, il single track usciamo poi nel mezzo di
un grande pratone. Sentiero che va in direzione di
Fabbrica Durini da cui è possibile
vedere, in alto sulla collina,
Castello Durini. La bella torre medioevale che è, comunque, inglobata nel grande
complesso sembra ancor oggi fare da guardia all'ampia vallata che stiamo
percorrendo. Poco dopo, a fianco delle arnie dell'apicoltura, deviamo a
sinistra per portarci sulla bella sterrata che arriva al bivio con
l'asfaltata via A. Volta. Curva a sinistra e passando nel mezzo dei
ruderi, delle grandi cascine, andiamo in direzione del passaggio a
livello.
Lo attraversiamo e seguiamo il rettilineo di via Girola andando, poi, a
percorrerne anche la curva. Lasciamo, ancora, la strada asfaltata e ci
riportiamo sullo sterrato, che parte a destra. Dopo aver attraversato un
piccolo boschetto, su un tratturo che passa nel mezzo dei campi,
arriviamo alla periferia di
Alzate Brianza. Seguiamo via Sandro
Pertini e alla prima traversa giriamo a destra per procedere su via G.
Garibaldi. All'incrocio che segue giriamo a destra e proseguendo su via
J. F. Kennedy arriviamo ad un'altro incrocio. Siamo in una zona
periferica ed anche qui tracce di traffico non ce ne sono. Girando a
destra, su via Carbusate, andiamo a superare la sbarra ed entriamo
all'interno delle stradine che attraversano quella che, una volta,
doveva essere una grande cascina. Uscendone dalla parte opposta seguiamo
la stradina asfaltata e quando questa devia a sinistra noi proseguiamo
diritto sul sentiero che entra nel bosco. Bellissimo anche questo tratto
e quando usciamo, nel mezzo dei prati, su uno stretto sentiero la
fermata è quasi obbligatoria per lo scatto della foto di gruppo. Qualche
battuta e si riparte con una bella discesa su single track.
Sentiero che prosegue poi all'interno di un'altro bosco e deviando poi a
sinistra raggiunge un'altro bellissimo tratto sterrato che ci conduce al
bivio con la bella e stretta stradina di via Carbusate. Giriamo a destra
e la seguiamo tutta fino al bivio con la
SP40
dove giriamo a destra percorrendone poco più di 200 m. La lasciamo
girando a sinistra alla traversa di via Monte Rosa e aggirando questa
bella zona residenziale ci portiamo ad un Trivio. Prendiamo il sentiero
che parte a destra ed entra subito nel boschetto e che si immette
sul Sentiero 1 all'interno del
PLIS Zocc del Peric. Il fondo del sentiero, a tratti anche acciottolato, è bello e si
rimane all'ombra delle piante. Uscendone rimaniamo a lato del pratone
per arrivare al bivio e ci teniamo a destra immettendoci sull'altro
bellissimo
Sentiero 2 che
rientra subito all'interno del bosco e successivamente ne rimane a
ridosso. La deviazione, a sinistra, che attraversa il pratone ci riporta
nuovamente tra le piante e qui inizia la parte più dura dell'interno
tracciato. Superiamo la bacheca, che ci indica la posizione dove ci
troviamo all'interno del parco, nei pressi della deviazione che
raggiunge la provinciale a fianco. Tenendoci a sinistra ci portiamo sul
tracciato della Strada Storica (Dalla Val Francia (da franca, cioè esente da dazio), ad esempio,
partivano strade larghe e acciottolate con cui si potevano raggiungere
Erba, Como, Milano e le zone d‘oltre Lambro. Anche l’analisi di
antichi documenti e la lettura di mappe ingiallite confermano che
queste lande furono uno snodo stradale movimentato su cui transitarono
per secoli persone e merci).
Raggiunto il bivio della Sorgente giriamo a sinistra e iniziamo la
salita, a tratti impegnativa che risale la collina sul
Sentiero 4 non
distante dalle prime case, che si vedono oltre gli alberi, di
Cremnago. Al bivio successivo
giriamo a sinistra e seguiamo quest'altro bellissimo tratto sterrato in
falsopiano che arriva ad un primo bivio. Ci teniamo a destra e con una
leggera salita arriviamo a quello successivo dove svoltiamo a destra per
percorrere in discesa e successiva risalita il sentiero che termina ad
un'altro bivio. Salita, a destra, su uno stretto single track che
raggiunge la parte alta della collinetta dove con una curva a gomito ci
portiamo sull'altro sentiero che esce per un breve tratto dal bosco e va
ad incrociare una serie di sterrate. Noi ci teniamo a destra e iniziamo
l'ultima salita, all'interno del Parco, che solamente nel tratto finale
diventa leggermente tecnica prima di arrivare al bivio con l'asfaltata
via Monte Rosa a Colciago. Ci
rimaniamo giusto il tempo di percorrere un centinaio di metri poi
tenendoci a destra ci riportiamo su un'altro bellissimo sterrato che
rientra un'altra volta tra le piante. La pista è abbastanza lunga e si
viaggia benissimo su un fondo che permette di tenere anche una discreta
velocità anche se, come sempre, il vantaggio di essere in mountain bike
è quello di dare sempre la precedenza ad eventuali escursionisti a piedi
o a chi sta risalendo sempre in sella. In costante discesa si raggiunge
la periferia di
Cremnago sull'asfaltata via G.
Stoppani dove giriamo a destra per seguirne il rettilineo.
Giriamo a sinistra quando arriviamo a ridosso del parcheggio e seguendo
quest'altra stradina ci portiamo a fianco dell'Oratorio San Luigi e
successivamente superiamo la
Chiesa di San Vincenzo Martire (La chiesa di San Vincenzo risulta elencata tra le dipendenze della
pieve di Mariano fin dal XIII secolo. La "cappella" di Cremnago è
ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Mariano). Raggiunto il piazzale arriviamo poi all'incrocio dove ci teniamo a
sinistra per seguire via degli Artigiani che dopo una serie di curve ci
porta sul proseguimento di via Cascina Alpetto. Raggiunto l'incrocio con
via Monte Santo la attraversiamo e imbocchiamo la stradina di via A.
Moro che supera poco dopo le strutture di un grande complesso
industriale e termina, dopo il parcheggio, con il tratto asfaltato.
Riportatici su strada sterrata ne andiamo a seguire il bellissimo tratto
in falsopiano che entra all'interno del bosco. Quando quest'altro tratto
termina, dopo la sbarra, giriamo a sinistra sulla stradina di via della
Pineta, arrivando al bivio con via F. Corridoni, a fianco del passaggio
a livello. Curva a sinistra che attraversa la ferrovia per arrivare
all'incrocio con via G. Oberdan. La attraversiamo e procediamo sul
rettilineo di via Trento per arrivare alla rotonda della
SP41 . La attraversiamo e ci portiamo all'interno delle stradine di
Romanò Brianza. Breve tratto di via
Vittorio Veneto e poi a sinistra su via Resegone che dopo una esse
raggiunge il bivio con via Bellina.
Giriamo a destra e andiamo a percorrere quest'altra bella stradina che
ci porta al bivio con via Prealpi a fianco di un grande capannone. Curva
a sinistra e rimanendo sempre su questa stradina andiamo ad aggirare la
bella zona residenziale che lasciamo quando deviamo a destra, poco prima
di arrivare sulla provinciale, su via Urbano III. Siamo alle porte di
Inverigo e poco dopo prendiamo a
destra via Don L. Sturzo che termina a ridosso di alcuni panettoni in
cemento. Proseguendo diritto ci portiamo sulla sterrata e in discesa
superiamo il boschetto e arriviamo a ridosso della struttura della
scuola. Curva a destra ed impegnativo strappo su strada sterrata che
raggiunge via dei Romani. Proseguendo diritto ci portiamo, in discesa,
al bivio di via G. Marconi e ci teniamo a destra per raggiungere il
primo bivio. Entriamo a sinistra nel centro storico della piccola
cittadina di
Romanò Brianza percorrendo via G.
Mazzini e poi a destra via Monte Nero per girare poi subito a sinistra
su via della Madonnina. Al bivio ci teniamo a sinistra per percorrere un
breve tratto di via Lambro che ci riporta poi al bivio con via G.
Mazzini. Giriamo a destra ed iniziamo la bella e lunga discesa che
supera prima il Camposanto ed arriva ai tornanti dove ci immettiamo sul
prolungamento di via Cascina Camisasca.
Ultime curve per arrivare al rettilineo che raggiunge il bivio di via
Fornacetta dove andiamo ad attraversare lo stretto ponticello, a fondo
acciottolato, che in questo punto attraversa il
fiume Lambro. Superiamo la
Diga delle Fornaci, alla nostra
sinistra, e rimanendo sulla strada asfaltata ci portiamo in direzione
delle case della piccola frazione
Fornacetta di
Inverigo passando a fianco
della bella Chiesetta di San Mauro.
Poco dopo raggiungiamo il bivio e tenendoci a destra imbocchiamo il
rettilineo della
SP102
che ci porta alla frazione
Fornace di
Briosco. Entrando nel centro, del
piccolo paese che sorge, praticamente, tutto affacciato a questa via,
andiamo a superare anche la
Chiesa della Beata Vergine Immacolata e tre Fanciulli
(Nel 1944 venne costruito il battistero su progetto dell'arch.
Mezzanotte, venne ingrandita ed abbellita la piazzetta e, nel 1946,
costruita la grotta di Lourdes dedicata alla memoria dei caduti). Raggiunta la traversa di via Molera giriamo a sinistra e lasciamo
poco dopo la strada asfaltata per riportarci su sterrato. La stradina
devia a destra e va quindi a superare i piloni del ponte
della
SS36
prima di arrivare al bivio dei sentieri. Tenendoci a destra seguiamo il
single track che arriva al piccolo ponticello in legno ed attraversiamo
il Rio Bevera. Passati sulla sponda
opposta iniziamo la salita, a destra, che ci fa entrare nel
Bosco della Gagiada su
sterrati con fondo bellissimo che ci accompagnano all'interno con
continui cambi di direzione. Arriviamo poi all'uscita sulla carrareccia
che a destra supera poi Cascina Biula
e quindi Cascina Foppa prima
di arrivare al parcheggio del centro sportivo comunale dove terminiamo
quest'altra bella avventura.
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