Una domenica in MTB
27/03/2022 - Una domenica in MTB
Distance: 36 km - 656 m Ascent - 664 m Descent
Gruppo anche oggi ben assortito per questa nuova escursione in quel
Parco di Montevecchia e Valcurone
dove il divertimento è di per se assicurato e dove da qualche settimana, la
domenica, manchiamo. Salite e discese sui bellissimi sterrati abbinando
tratti scorrevoli ad altri dove, invece, bisogna spingere sui pedali. Di per
se non ci sono particolari passaggi tecnici ma, con l'inizio della
primavera, vale veramente la pena di passare da queste parti ed ammirare
questo stupendo paesaggio che la collina ci regala. Ricordo, come sempre, di
non prendere sotto gamba, questo itinerario, perchè il dislivello, se
paragonato alla distanza, non è certamente una passeggiata e la vera salita
arriva dopo il diciannovesimo chilometro. Sono piccole cose che però vale
sempre la pena di valutare mentre si sceglie il percorso da seguire.
Magari una domenica mattina a
Montevecchia ci andiamo.....
eccola... la bella escursione che nel giro di pochi chilometri risale
fino al centro del bellissimo borgo. Con salite, mai al limite, tra
sterrati e stradine ci si arriva senza mai forzare e ci si diverte con
poco rimanendo per un pò di tempo lontani dalle auto che, in questi
primi giorni di primavera, sembrano essere tornate fuori dal letargo
invernale. Tanti amici che, come sempre, sono presenti ed insieme
passiamo quelle quattro ore di sport e di allegria che ci
contraddistinguono. Itinerario che inizia al parcheggio di via
Monteregio, a Casatenovo, per
proseguire verso Missagliola e
successivamente Maresso prima di
arrivare, nella prima parte, al
Castello di Cernusco Lombardone. Ci sono poi gli strappi di
Pertevano che ti fanno risalire
subito in quota e da li arrivi nel centro di
Montevecchia con l'ultimo tratto
asfaltato. Il resto... un continuo saliscendi prima di ritornare al
punto di partenza iniziale.
Sono le 8:30 di una domenica mattina che è la prima dell'ora legale e al
parcheggio di via Monteregio, a
Casatenovo, siamo un bel gruppetto di
biker. Ancora un poco fresca l'aria ma ci sta perchè nonostante tutto
siamo un'ora avanti. Si parte, a destra, seguendo il rettilineo e ci
portiamo al bivio di via G. Parini dove giriamo a destra. Ne percorriamo
il lungo rettilineo in discesa e ci portiamo a fianco della
Chiesa di San Giorgio
che lasciamo alla nostra sinistra per prendere a destra via l'altro
rettilineo di via A. Manzoni. Raggiunta a bella piazzetta G. Mazzini una
breve pausa caffè prima di prendere, a sinistra, via G. Verdi che, sempre
in discesa, raggiunge un bivio. Tenendoci a sinistra percorriamo via P.
Mascagni e raggiunto il bivio successivo ci portiamo, a destra, su via
Leone XII. La percorriamo tutta ed arrivati al bivio con via Colombina
giriamo a destra.
Raggiunta la prima sterrata della giornata inizia un un'ampio giro, che
affianca alcuni orti, va ad attraversare il pratone ed al termine raggiunge il
bivio. Prendiamo il sentiero, a destra, che entra all'interno del bosco iniziando la discesa su un bellissimo fondo, abbastanza piatto e senza
particolari sconnessioni, e percorriamo anche il tornantino che ci immette
sull'altro breve rettilineo che entra in
Valle Nava. Lo lasciamo quando troviamo a sinistra il single track, che su radici
affioranti, va in direzione del prato. Lo percorriamo e procediamo poi su
un tratturo che devia a sinistra e che, sempre leggermente in salita, ci
porta alla sterrata che raggiunge la località
Misericordia a fianco dell'Ex
Monastero. Raggiunta l'asfaltata giriamo a destra e dopo poche decine di metri ci
teniamo a sinistra per imboccare la stretta traversa che passa nel mezzo
delle case.
Poco più avanti il fondo del terreno cambia e ritorniamo su sterrato per
arrivare fino al termine della stradina. Deviamo a destra su una bella
salitella e su questo single track guadagniamo l'inizio del
sentiero che parte a sinistra. Un'altro strappetto e poi giriamo a destra
su un tratto di sentiero, quasi sparito, che raggiunge la periferia di
Missagliola. Ritornati su asfalto
percorriamo la stradina di via San Giovanni Bosco che con alcune curve ci
porta al bivio con via G. Oberdan. Curva a destra per seguire il
rettilineo che in breve ci porta nella piazzetta G. Cioja dove
troviamo la bella Chiesetta di San Zenone, che lasciamo alla nostra sinistra, per proseguire sempre diritto
mantenendoci sulla strada principale. Imboccato il proseguimento di via G.
Marconi arriviamo all'incrocio dove giriamo a sinistra sulla stradina di
via C. Battisti, in salita, che entra tra le prime case della frazione
Contra.
Seguendo la stretta stradina arriviamo al bivio dove imbocchiamo a destra
via Don Biffi e tenendoci poi a sinistra andiamo a percorrere il tratturo
che passa nel mezzo dei campi e aggira, sempre in discesa, alcuni grandi
serre. Ultimo tratto in discesa, leggermente più impegnativo, seguendo il
single track che ci porta nella parte bassa della valletta dopo aver
attraversato un piccolo boschetto. Raggiunto l'incrocio dei sentieri giriamo
a sinistra e procediamo in direzione del bosco passando accanto alla
Fontana Squallera che si può vedere a sinistra racchiusa in una nicchia. In un ambiente
bellissimo andiamo a superare il ruscelletto che nasce dalla fontana e
proseguiamo a sinistra sulla bella sterrata che poco più avanti inizia a
salire verso la periferia a Est di
Maresso. Raggiunte le case, con un
bello strappetto, arriviamo all'incrocio con via San Francesco e tenendoci a
destra iniziamo un'altra discesa.
Strada a curve su fondo asfaltato che termina, poco dopo, sulla bella
sterrata che va ad attraversare i campi e con un bel rettilineo in salita
raggiunge Cascina Brughiera. Giriamo a destra e superiamo il sottoportico della casa per iniziare
un'altro tratto in discesa che con alcune curve arriva al bivio di via
Kennedy. Andiamo a percorrere, a destra, il lungo rettilineo che supera
alcune serre e raggiunto il bivio con via delle Orane giriamo a sinistra. A
quello successivo prendiamo la strada a destra ed iniziamo la salita subito
dopo aver attraversato il ponticello sul
torrente Curone. Dopo la curva a
sinistra un breve rettilineo raggiunge il tornante ma noi non lo seguiamo
perchè proseguiamo diritto, dopo i Jersey, all'interno del bosco, andando a
seguire uno dei più bei sentieri, all'interno del
Parco di Montevecchia e Valcurone, che attraversa questo boschetto con passaggi anche tecnici.
Usciamo dal bosco a ridosso di un grande pratone e percorriamo il breve
rettilineo che ci separa dall'asfaltata dove giriamo a sinistra per
raggiungere il piccolo agglomerato di case di
Cascina Fontanella. Lo attraversiamo passando per la strettoia e proseguendo arriviamo
davanti a
Cascina Moscoretto dove la
strada devia a destra per arrivare al bivio con
Cascina Sant'Antonio. Curva a sinistra e sulla stradina di via San Dionigi, che offre lo
spettacolo del paesaggio che raggiunge a vista la collina sul cui cucuzzolo
si erge il
Santuario della Beata Vergine del Carmelo
a Montevecchia. Arriviamo al bivio dove
tenendoci a sinistra andiamo a procedere sul rettilineo di via G. Puecher.
Raggiunto l'incrocio giriamo a destra, su via C. Porta, passando davanti al
Castello di Cernusco Lombardone
con la vista del Torrione (in parte distrutto dopo un assedio). La strada prosegue adesso in discesa, a sinistra, per arrivare alla
rotonda a fianco del parcheggio della
Stazione di Merate-Cernusco Lombardone. Proseguendo diritto andiamo a superare il sottopasso
della
SP54
ed arriviamo alla rotonda successiva dove prendiamo la seconda uscita che ci
immette sulla stradina di via Paravino.
Strada in salita che attraversa la piccola località
Paravino e prosegue con alcune curve
fino ad arrivare ad un bivio. Ci teniamo a destra per procedere su strada
sterrata che poco dopo arriva ad un'incrocio di carrarecce.
Prendiamo a sinistra il
Sentiero
Cernusco L.-Perego
e con la strada in costante discesa andiamo ad attraversare il più
famoso Sentiero dei Guadi
e ci portiamo, diritti davanti a noi, a superare il piccolo ponticello, in
sasso, che attraversa il
torrente Curone. Sulla sponda opposta
giriamo a sinistra e seguiamo il tratturo che prosegue a lato del pratone e
dello scorrere del fiumiciattolo per deviare poi a destra dove inizia la
salita che in breve ci conduce alle porte di
Cascina Campè. Tra case diroccate ed edifici ristrutturati arriviamo sull'asfaltata via
del Belsedere e andiamo a percorrerne un brevissimo tratto. Giriamo a destra
alla prima traversa di via Privata Pertevano e attraversiamo le case della
piccola località per riportarci in fuoristrada ed iniziare la salita, a
sinistra, che aggira la collinetta. Ultimo tratto con uno strappo secco che
ci riporta sull'asfaltata del Belsedere dove deviamo a destra.
L'ampia curva ci porta sul prolungamento di via G. Donzelli che
all'incrocio prosegue anche a destra e con un'altro strappo ci portiamo al
bivio con la
SP68 dove a sinistra troviamo la
Chiesa di San Giovanni Battista. Salita
che prosegue adesso con pendenze un poco meno impegnative e solo superando
il Camposanto la pendenza si abbassa ancora e con il rettilineo che segue
arriviamo a superare l'arco di
Villa Panigarola che ci fa entrare in
largo Maria Gaetana Agnesi. Una fermata è sicuramente obbligatoria e oggi,
con questa bellissima giornata, la piazzetta è molto frequentata sia da
biker che da ciclisti da strada senza contare le comitive che risalgono
verso il Santuario. Rimessa l'acqua fresca nelle borracce si riparte in
direzione di piazzale Maggi dove davanti a noi troviamo lo splendido
Palazzo Archinti Vittadini che
superiamo a destra passando per la stretta stradina a fondo in pavé di via
della Cappelletta. Poco dopo la discesa ci fa arrivare al bivio di via Alta
Collina e girando a sinistra ci portiamo verso il piccolo abitato di
Piazza Ghisalba dove lasciamo la strada
asfaltata per girare a destra sulla sterrata
Strada del Malveggio .
Un susseguirsi di curve piccole salite e tratti in discesa rimanendo sempre
all'ombra del bosco fa di quest'altro passaggio uno di quelli più
frequentati dagli amanti della MTB.
Il lungo traverso che rimane in costa della collina termina al bivio della
sterrata che entra sul
Sentiero
10-Ceregallo Montevecchia
dove giriamo a destra per raggiungere il bivio dell'entrata nel
Sentiero del Cancello .
Superiamo la sbarra ed iniziamo la discesa che, con i primi tornanti, già ci
fa scendere parecchio per proseguire poi con pendenze meno impegnative fino
al rettilineo che arriva alla sbarra successiva. Superandola ci portiamo
sull'asfaltata stradina di via alle Valli e dopo un rettilineo, raggiunto
l'incrocio, giriamo a destra sulla sterrata che risale la collina imboccando
il Sentiero
6-Sirtori-Lomagna . Al bivio, dopo un brevissimo strappo, prendiamo a sinistra la bella
stradina asfaltata di via Cascina Bellesina e superato il bivio del sentiero
che porta a Cascina Selvatica ci
portiamo a ridosso delle case, alla nostra sinistra, dove entriamo nella
stradina che divide alcune parti dell'abitato. Il sentiero diventa ben
presto un tratturo andando ad attraversare i pratoni. Prosegue poi su una
bella sterrata che nel bosco raggiunge
Cascina Nuova dove, poco prima
di entrare nel cortile, prendiamo a sinistra il sentiero che l'aggira
passando a lato delle case e nel mezzo di alcuni campi. Una discesa su
sterrato nel bosco è il tratto che raggiunge la curva a sinistra dove un
breve rettilineo ci conduce al bivio arrivando alla prima periferia di
Missaglia.
Ci teniamo a destra e percorriamo le strette stradine fino al bivio con
la
SP53
dove giriamo a destra e con la strada che inizia a salire percorriamo il
rettilineo che entra nel centro cittadino. Giriamo a destra quando troviamo
il vicoletto di via Cernuschi che passa all'interno del centro storico ed
esce poi su una strada leggermente più larga che arriva al bivio.
Proseguendo diritto imbocchiamo via Cavour che ci conduce a fianco di
Villa Sormani Marzorati Uva
ed alla
Chiesetta di Santa Maria in Villa.
Superiamo anche la piazzetta e iniziamo l'impegnativa salita di via
Piccardino dove le pendenze iniziano subito a salire. Il tratto ripido è
dopo la curva a sinistra e prosegue per qualche decina di metri anche dopo
quella a destra per arrivare al tratto sterrato dove termina. Poco dopo
inizia la discesa che raggiunge un bivio. Ci teniamo a sinistra e
percorriamo, ancora in discesa, via G. Beretta che arriva all'incrocio.
Prendiamo a sinistra via B. Buozzi ed al bivio successivo a destra via Papa
Giovanni XXIII per lasciare le case della frazione
Molinata. Quando ci portiamo all'altro
bivio giriamo a sinistra per percorrere via G. Leopardi e successivamente il
prolungamento di via Rengione che percorriamo tutta fino al termine davanti
al bivio di via V. Monti.
Curva a destra per procedere in salita sulla stradina che poco dopo diventa
sterrata e che seguiamo fino a raggiungere un bivio. Tenendoci a destra ci
infialiamo nel single track che passa a fianco delle siepi e andiamo a poi a
percorrere il sentiero che attraversa prima il bosco e poi esce nella
trincea a fianco di un pratone. In rettilineo si raggiunge la confluenza con
un'altro sentiero e tenendoci a sinistra andiamo a seguire quest'ultimo
tratto sterrato che in discesa, su stradina asfaltata, passa accanto ad un
capannone prima di arrivare all'incrocio. Giriamo a sinistra e iniziamo la
salita su via A. Diaz che, con una lieve pendenza, ci fa arrivare alla
rotonda della
SP51 . Prendiamo la seconda uscita per portarci a destra in sede protetta ed al
primo vicoletto che troviamo a destra giriamo per raggiungere la parallela
via IV Novembre dove giriamo a sinistra. Siamo a
Monticello Brianza ed al bivio su via
G. Rossini giriamo a destra. Con una leggera discesa raggiungiamo un'altro
bivio con via C. Battisti e questa volta ci teniamo a sinistra per arrivare
in discesa alla frazione Villanova.
Breve salita per percorrere un tratto di via C. Colombo e arrivati a fianco
dell'Istituto Suore del Preziosissimo Sangue
giriamo a sinistra per immetterci su una delle ultime sterrate.
La bellissima strada bianca è in discesa e poco dopo arriva sul sentiero
che passa a fianco del boschetto dove scorre il
Rio Bevera seguendone il corso. Poco
dopo si devia a sinistra e sul ponticello attraversiamo il piccolo corso
d'acqua iniziando una salita, sempre su sterrato, che raggiunge il complesso
di Cascina Rampina. Aggiriamo il caseggiato e ci portiamo sulla stradina di via Donatello per
procedere in direzione della rotonda su via L. Bocconi. La attraversiamo e
ci immettiamo sull'altra stradina che raggiunge il grande caseggiato, ormai
in disuso, di Cascina Canova. La superiamo per portarci sulla sterrata successiva che ci fa lasciare
alle spalle il grande complesso ed andiamo ad attraversare i grandi pratoni,
coltivati, risalendo il tratturo che raggiunge poi l'innesto di alcuni
sentieri. Tenendoci a destra percorriamo il sentiero che risale la collina e
iniziamo la salita sulla sterrata via Monteverdi. Al bivio della
SP54 , davanti a
Villa Greppi, giriamo a destra e tenendoci poi a sinistra ci dirigiamo su via dei Mille
per arrivare a superare l'arco prima di arrivare alla strettoia. Alla prima
traversa giriamo a destra imboccando via G. Parini e quando la strada
termina ci teniamo a destra per procedere sul sentiero che entra all'interno
del boschetto. Quando ne usciamo giriamo a sinistra ed in discesa, sulla
stradina sterrata ci portiamo al bivio di via Monteregio. Ultime pedalate,
tenendoci a sinistra, per percorrere il rettilineo in discesa e raggiungere
il parcheggio dell'INRCA
da dove siamo partiti questa mattina.
Pier
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