Media Brianza - Lago di Pusiano
Distance: 35 km - 355 m Ascent - 355 m Descent
Mattina dedicata alla mountain bike con tanti amici che non hanno voluto
mancare a quest'altro appuntamento. Si inizia con le temperature al di sopra
del periodo e alle 8:00 quando arrivo a
Inverigo, davanti al
Santuario di Santa Maria della Noce
fa già quasi caldo. Quella di quest'oggi è un'avventura in cui vado a percorrere alcuni tratti fuoristrada dove non sono mai transitato ma che sono, davvero, tutti percorribili e mai impegnativi. Un nuovo arrivo tra le file degli amici, lo trovo, in Natalino ed è, anche questo, un'altro buon punto di partenza per le prossime avventure che sono in programma. Come sempre l'ottima compagnia e i tanti amici presenti fanno di questa mattinata un'altra da ricordare.
Al bivio che ne segue, via A. Da Giussano, lasciamo la bellissima Chiesetta Rossa, (Nel piccolo campanile della chiesetta si trova una campana che – secondo la tradizione della famiglia – fu fusa a Como nel 1330 dall’artefice Giuseppe Guajta e proviene dall’ex monastero di San Genesio, dove suonò a distesa quando nel 1648 Paolo Sormani I Conte di Missaglia fu solennemente investito del Feudo medesimo) alla nostra destra e proseguiamo sulla stretta stradina che arriva al passaggio a livello. Lo superiamo e giriamo subito a destra per seguire la sterrata che, anche qui, corre a fianco della linea ferroviaria. Poco dopo raggiungiamo la grande Cascina e a fianco del cancello d'entrata, che teniamo a destra, giriamo a sinistra per andare a percorrere il tratturo che va ad attraversare i grandi pratoni. Al bivio, dei sentieri, giriamo a destra e iniziamo una leggera salita sul rimanente sentiero che passa a fianco della grande Cascina Paolina di cui, ormai, ne rimane, solamente, il vecchio rudere. Qui termina anche la salita e dopo una piccola deviazione a sinistra giriamo a destra ed iniziamo un tratto in discesa. Percorsa la sterrata che, devia poi a destra e rimane parallela alla provinciale, poco dopo andiamo ad attraversare la SP342 .
Ritrovata, al bivio, via C. Battisti, giriamo a sinistra e alla prima traversa giriamo a destra per seguire la stradina che raggiunge il centro sportivo. Al parcheggio, che troviamo alla nostra sinistra, ci portiamo oltre la sbarra, a destra, ed iniziamo a percorrere il tratto sterrato che poco dopo ci conduce all'interno del boschetto entrando su un single track che raggiunge il bivio del sentiero che si trova all'interno dell'Oasi di Baggero. Prendiamo quello che parte alla nostra destra e iniziamo la bella discesa che passa a fianco del Lago Sud ed arriviamo a fianco del corso della Roggia Cavolto che con una deviazione a destra ci fa arrivare al bivio dell'asfaltata. Giriamo a sinistra e subito a destra per entrare nel borgo di Baggero accanto ai Mulini che, attualmente, sono ancora attivi. Ci portiamo poi sulla bella piazzetta e tenendoci a sinistra procediamo verso il ponte che attraversa il fiume Lambro e dopo la curva, a destra, ci teniamo a sinistra sul bellissimo sentiero che raggiunge le rive del torrente Bevera e fa anche da spartiacque con il fiume.
Si entra subito all'interno del bosco e poco dopo un'impegnativo strappetto ci conduce al tratto di sentiero che corre sull'argine tra i due corsi d'acqua sempre al coperto dei rami degli alberi. Una breve uscita su una radura, con breve deviazione a sinistra, ci riporta poi, dal single track che attraversa i campi, al bel sentiero sempre in leggera salita che termina quando incontriamo la sbarra. Breve single track che raggiunge la strada bianca dove giriamo a sinistra arrivando poi a percorrere la stradina asfaltata di via Boscaccio fino al bivio con via Salvo D'Acquisto. Giriamo a sinistra e alla prima traversa ci teniamo a destra per seguire via Cavour lasciando il territorio comunale di Rogeno entrando all'interno di quello di Merone. Strada in leggera salita che passa nel mezzo di una bella zona residenziale e che ci conduce ad un'incrocio. Svolta a destra per imboccare via F. Crispi e ancora una leggera salita prima di iniziare una breve discesa a sinistra, al bivio, che ci porta ad attraversare il ponte sulla ferrovia.
Lo attraversiamo e ci portiamo subito a destra per seguire la stradina di via Amerigo Vespucci che ci conduce a fianco della piccola Stazione ferroviaria di Moiana. Seguiamo la stradina asfaltata che arriva poi al semaforo e all'incrocio sulla SP47 . La attraversiamo per portarci sulle curve in discesa di via Cristoforo Colombo ed in rettilineo arriviamo, dopo aver superato la sbarra, direttamente alla spiaggia, sul Lago di Pusiano. Momento di pausa perchè è doveroso, qui, scattare la foto ricordo e ci rimettiamo in sella per proseguire accanto alla sponda del lago fino a superare il piccolo ponticello. Spingendo la mountain bike, oltre i gradini, riprendiamo subito la pedalata passando ancora per un centinaio di metri accanto alle acque del lago prima di andare in direzione del boschetto a destra.
Deviamo e ci portiamo sul Sentiero Moiana-Casletto rimanendo sempre all'ombra delle piante su un bellissimo fondo sterrato che raggiunge Punta del Corno. Svolta a destra per arrivare su una parte cementata che è il lungolago di Rogeno dove il bellissimo paesaggio che ci circonda ti fa venir voglia di fermarti e di assaporare tutto il silenzio e la tranquillità che ti fa sentire il solo e leggero movimento delle acque. Quando il tratto cementato termina giriamo a destra con la breve stradina che ci porta subito al bivio di via Eupilio. Curva a destra ed entriamo a Casletto dove al bivio ci teniamo a sinistra per andare in direzione del sottopasso della SP47 . Lo superiamo e con la strada in leggerissima salita raggiungiamo le case della frazione arrivando in piazza San Marco dove troviamo la Chiesa dei SS. Marco e Gregorio. Aggirandola a sinistra ci portiamo su un brevissimo tratto di via XXIV Maggio ed alla prima traversa giriamo a destra per seguire il rettilineo, in discesa, di via Piave.
Attraversiamo un'altro passaggio a livello e poco dopo giriamo a destra sulla Strada Vicinale Nuova che raggiunge poi la sterrata ed il tratturo che va ad attraversare alcuni pratoni. Mantenendoci poi a sinistra entriamo sull'altra bella sterrata che passa all'interno del boschetto e con un tratto pedalabilissimo ci portiamo poi sul sentiero che rimane a lato delle piante ed a fianco dei campi coltivati. Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e poi ancora a sinistra per iniziare la salita su un single track, quasi sparito, che risale la collina. Con l'erba leggermente alta ed il sentiero che si scorge appena ci portiamo tra le case di Rogeno andando a percorrere via Don G. Minzoni. In discesa ci portiamo su via Canali ed andiamo a superare il monumento con il busto dedicato a Giuseppe Gadda. Ci portiamo quindi sul prolungamento di via C. Battisti e tenendo la destra raggiungiamo il bivio. Proseguendo diritto imbocchiamo un brevissimo tratto di via N. Sauro e girando a sinistra andiamo a percorrere la stradina sterrata e successivamente il sentiero che ci fa lasciare le case del paese.
Superiamo il cancello, passando per la porticina laterale e proseguiamo sulla bella sterrata che raggiunge l'area attrezzata portandoci quindi all'incrocio dell'asfaltata via Rogeno. Attraversandola entriamo, sulla stradina davanti a noi, all'interno del Parco di Brenno proseguendo ancora su strada sterrata fino quando non arriviamo nei pressi del parcheggio. Raggiunta l'asfaltata stradina di via Colombaio la percorriamo tutta ed arriviamo al bivio in località Sant'Ambrogio. Curva a sinistra e subito a destra per riportarci nuovamente in fuoristrada andando a seguire il tratturo che va ad attraversare i pratoni dove sono state messe a dimora alcune piantagioni. Attraversando questo tratto di campagna arriviamo all'impegnativo strappo che risale a destra verso le case di Camisasca. Non certo agevole e su un fondo non proprio perfetto si rischia di mettere anche il piede a terra, ma ci sta perchè qui le pendenze superano la doppia cifra. Raggiunta la strada asfaltata di via Cav. U. Riviera giriamo a destra e raggiungiamo il piccolo piazzale davanti alla Chiesa di San Genesio Martire e alla Torre di Camisasca.
Prendiamo la stradina a sinistra che sembra terminare vicino alle case ma che a destra va invece a proseguire sul sentiero che a curve, ed in discesa, ci conduce al bivio della Ciclo-Pedonale Monza-Erba dove giriamo a sinistra. Il breve tratto che percorriamo arriva al bivio di via Dante Alighieri e girando a sinistra iniziamo la salita, a curve che ci riporta verso le case della frazione. Superiamo la prima traversa, a destra, e proseguiamo oltre la curva per andare a seguire un'altro rettilineo dove poco dopo, alla nostra destra, troviamo la traversa di via Sant'Enrico. Subito in salita, con buona pendenza, rimane sempre così fino all'uscita dal boschetto e all'arrivo davanti alla sbarra. La superiamo e poco dopo giriamo a sinistra iniziando una discesa su un sentiero, nel primo tratto quasi scomparso, che raggiunge poi un'altro single track che devia destra. Raggiunto il tratturo, ancora in discesa, andiamo ad attraversare un'altro bellissimo tratto di Brianza dove la vista si perde nel mezzo dei prati e delle colline. Al bivio giriamo a destra e ci portiamo sul bellissimo Sentiero 2 Baggero-Brenno che in un contesto di sterrati e sempre in discesa arriva davanti alle rovine di Cascina Bracesco. Mantenendo il caseggiato a destra ci portiamo sulla stradina che lo aggira a sinistra.
Entrando nel boschetto proseguiamo a curve, sempre in discesa, ritrovando nuovamente la Green Way del Lambro sul tratto asfaltato della località Ceresa. Superati il capannone e la bella casa ci riportiamo su un fondo sterrato a lato della sponda del fiume Lambro nel tratto che attraversa il territorio comunale di Nibionno. Raggiunto, dopo aver percorso il bellissimo sterrato, il sottopasso della SP342 ci portiamo in direzione del centro sportivo di Gaggio. Superiamo anche il ponticello, sulla Roggia di Tabiago, affiancando poi i campi di calcio che teniamo alla nostra destra. Tenendoci in zona protetta andiamo poi a superare la breve salita che ci fa arrivare davanti al grande cancello e tenendoci a destra imbocchiamo la sterrata che in discesa raggiunge un bivio. Curva con moderata velocità a sinistra e leggera salita per entrare all'interno del boschetto ed arrivare poi al bivio. Girando a sinistra, ancora in leggera salita, arriviamo alle case della piccola frazione che attraversiamo seguendo le strette stradine asfaltate. Raggiungiamo il tratto che costeggia la SS36 ed andiamo a percorrere a destra il lungo rettilineo che rimane sempre in leggera discesa. Restiamo sempre sulla ciclabile andiamo a seguire il tratto su via Cattafame e raggiungiamo la frazione Fornacetta.
All'incrocio giriamo a destra e poco dopo, tenendoci ancora a destra, proseguiamo sulla sterrata che raggiunge la Diga delle Fornaci. Superata ci teniamo a sinistra e andiamo a percorrere l'altro tratto sterrato che termina, oltre la sbarra, al bivio con via Fornacetta. Curva a destra ed inizio della salita, mai però eccessivamente dura, che raggiunge il Camposanto di Villa Romanò. Pochi metri dopo lasciamo la strada asfaltata per deviare a destra ed iniziare la salita sulla sterrata che percorre poi un tratto dell'asfaltata via A. De Gasperi ed il bivio, di via Piave, giriamo a sinistra. Il rettilineo che ne segue raggiunge il bivio successivo con via V. Emanuele II dove girando a destra percorriamo un breve tratto in discesa per deviare alla prima traversa, a sinistra, su via delle Fontanelle. Raggiunta la rotonda prendiamo la seconda uscita e ci portiamo in leggera salita su via Sandro Pertini andando a seguire la strada che ci conduce ad un'altra rotonda. Deviazione a destra sulla stradina che diventa poi sterrata ed in salita arriviamo sul tratto asfaltato di via Don L. Sturzo. Curva a destra su via Papa Urbano III e lungo rettilineo che lasciamo per deviare a sinistra dove superiamo il passaggio a livello.
Percorriamo via A. Diaz che raggiunge il bivio con via Generale Cantore ed iniziamo questo lungo tratto asfaltato che risale verso Inverigo. Raggiunto il bivio proseguiamo ancora diritto su viale XXV Aprile e davanti a noi troviamo la Chiesa di Sant'Ambrogio e il piazzale. Noi giriamo a sinistra per percorrere la bellissima stradina ciclo-pedonale che aggira un tratto di centro storico passando al di sotto di un grande arco in mattoni. Raggiunto il bivio con via al Gigante giriamo a destra e seguendone il rettilineo, in leggera salita e poi in discesa, andiamo a superare il Parco del Castello Crivelli, alla nostra destra, raggiungendo la traversa di via Privata Crivelli. Giriamo a destra e seguiamo questa stradina laterale che in breve tempo ci porta ad un bivio dove tenendoci a sinistra imbocchiamo via Pollack. Tratto sterrato che raggiunge il bivio di via Rocchina dove una comoda curva a destra ci fa arrivare ad un primo tratto rettilineo e dopo la curva a destra su un'altro rettifilo arriviamo a fianco delle strutture dell'Oratorio Santa Maria e al prolungamento su via Trento. Passiamo nuovamente a fianco del Santuario di Santa Maria della Noce che aggiriamo a destra seguendo il tratto di via IV Novembre dove raggiungiamo nuovamente il parcheggio da dove siamo partiti questa mattina.
Pier
Commenti
Posta un commento